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Confutazioni delle dottrine dei testimoni di Geova (di don G. Cattafesta)

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2009 22:32
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19/09/2009 22:32
 
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L'ANIMA DELL'UOMO -


I Testimoni di Geova negano decisamente l esistenza di un anima spirituale ed immortale nell'uomo. L'argomento è trattato in "Sia Dio riconosciuto verace" cap. V e in "La verità vi farà liberi" cap. V


- ERRORI DEI TESTIMONI DI GEOVA -

- Punto 1

Il termine "nephesch" nella Bibbia viene riferito anche alle bestie; l anima quindi è dichiarata mortale e non la si trova mai unita ad un aggettivo, che in qualche modo esprime spiritualità ed immortalità.

Nel descrivere la creazione originale dell'uomo, Gn. 2,7 asserisce in maniera semplice: E l'eterno Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un anima vivente" Lo stesso Genesi 1,20-30 chiama "creature viventi" anima = vita, i pesci, gli uccelli e gli animali. - Numeri 31,28 ordina di "prelevare un anima su cinquecento, sia di persone, che dei buoi, degli asini e delle pecore" - "Nephesch" è tradotto per "vita" sia che si riferisce ad una vita animale sia alla vita di un uomo. Perciò se una creatura possiede la vita, si può dire di tale creatura che vi è in essa un anima vivente.

L anima umana è mortale: difatti Dio la può mettere a morte per il peccato: "L anima che pecca sarà quella che morrà" Ez. 18,4-20;

Non c'è nessun testo nella Bibbia il quale affermi che l anima umana sia immortale.

Dai Testimoni di Geova il significato incompleto del termine "nephesch" viene esteso al termine greco "psiche". Essi ignorano che il V.T. usa anche un'altro termine "ruach" = (spirito) per definire l'uomo. Il corrispondente termine greco di "ruach" è "pneuma" = (spirito).


Esaminiamo i termini in questione:

V.T. "nephechs" e "ruach"

"NEPHESCH"



Anche noi ammettiamo che il termine "nephesch" possa significare anche "creatura" a) Gn 2,7; Ma tale termine ha anche questi altri significati:

1 Principio vitale: 2) Gn. 35,18; 3) 1Re 17,21; 4) Is. 53,12; 5) Sal. 31,10; 6) Gb. 14,22;


2 Vita : 7) Gn. 37,21; 8) Es. 4,19; 9) 21,23; 10) Dt. 19,26; 11) Gdc. 12,3; 12) 1 Sam. 19,5;

13) 28,21; 14) 1Re 20,39-40; 15) 2Re 7,7; 16) Gb. 13,14; 17) Sal. 6,5; 18) 7,6; 19) 17,13;

20) 22,21; 21) 49,16; 22) 56,7; 23) 59,4; 24) Gio. 1,14;

3 Vivente (cioè che vive): 25) Gn. 1,21; 26) 2,7-19; 27) 9,10; 28) Lev. 11,10-46; 29) 24,18;

4 Uomo (individuo) 30) Gn. 46,15-27; 31) Es. 1,5; 32) 12,4; 33) 16,16; 34) Nm. 31,28;

5 Uomo (alcuno) 35) Lev. 2,1; 36) 4,2; 37) 5,1-4; 38) 7,21;

6 Uomo (ognuno) 39) Es. 12,16; 40) Lev. 7,27; 41) 17,15;

7 Usato invece dei pronomi personali: 42) Gn. 12,13; 43) 49,6; 44) Nm. 32,10; 45) Gb. 6,7;

46) 7,15; 47) 16,4; 48) Sal. 57,7; 49) 105,18; 50) 120,6; 51) 130,5; 52) Ger. 5,9; 53) 13,17;

54) Mic. 6,7;

8 Soggetto di vita nutritiva: uomo affamato, assetato ecc.: 55) Dt. 12,20; 56) Mic: 7,1; 57) Prv.

16,26; 58) 23,2; 59) Sal. 107,9; 60) Is. 29,8; 61) Ger. 50,19;

9 Qualunque desiderio : come divorare e distruggere = odio, furore, ira: 62) Es. 15,9; 63) Sal.

10,3; 64) 27,12; 65) 35,25; 66) 41,3; 67) Is 5,14; 68) Ez. 16,26; 69) 25,6; 70) Mic 7,3.

10 Soggetto di affetti di ogni genere:

a) è triste: 71) Ger. 4,31; 72) Sal. 6,4; 73) 42,6; 74) 44,26;

b) è quieto: 75) Ger. 6,16; 76) Sal. 116,7;

c) gode: 77) Is. 61,10; 78) Sal. 72,23; 79) 86,4;

d) ama: 80) Is. 42,1; 81) Ger. 12,7; 82) 15,1;

e) odia: 83) 2 Sam. 5,8; 84) Is. 1,14;

f) desidera: 85) Is. 26,9; 86) Sal: 42,2.

11 Soggetto cosciente: 87) Sal.139,14; 88) Pro. 19,2; 89) 23,7; 90) 24,14;

12 E' usato particolarmente col termine "cuore": con tutto il cuore e tutto l'animo: 91) Dt. 4,29;

92) 6,5; 93) 10,12; 94) 13,4; 95) 26,16; 96) 30,2.

Il termine "nephesh" è dunque molto generico ed indica principalmente il "soggetto vivente". Può quindi essere riferito tanto all'uomo (per esempio 97 Gn. 35,18; 98 1 Re 17,21), quanto alle bestie (per esempio 99 Gn. 1,21; 100 2,19; 101 9,10; 102 Lev. 11,10-46; 103 Ez. 47,9), quanto allo stesso Dio (104 Is. 1,14; 105 42,1; 106 Gr. 14,19; 107 15,1; 108 Sl. 11,5).

Poichè dunque il termine "nephesh" viene comunemente usato per "persona" o "soggetto vivente" non è da esso che la Chiesa Cattolica fa dipendere la sua dottrina della spiritualità dell'anima umana.

R U A C H

Il termine "ruach" ha un significato più omogeneo: "spirito" e dalla nozione generica di "vento" (109 Is. 7,2; 110 27,8; 111 32,2; 112 Gb. 1,19;), passa a quella più definita di "spirito" opposto a "carne" (113 Is. 31,3). In questo secondo senso ben precisato è riferito:

1 A Dio (114 Nm 24,2; 115 27,18; 116 Gdc. 3,10; 117 6,34; 118 11,29; 119 13,25; 120 1Sam

10,6-10; 121 16,13; 122 19,20,23; 123 2 Re 2,15; 124 Gb. 26,13; 125 33,4; 126 Sl 51,11;

127 Is. 34,16; 128 42,1; 129 59,21; 130 Ez. 3,12-14; 131 8,3; 132 11,1-26; 133 43,5; 134 Os.

9,7.

2 Al principio vitale : 135 Gn: 45,27; 136 Nm. 16,22; 137 27,16; 138 Gdc. 15,19; 139 1 Sam.

30,12; 140 Gb. 27,3; 141 34,14; 142 Sl. 104,29; 143 Qo. 12,7; 144 Is. 57,16; 145 Ez. 37,9.

3 Al principio razionale dell'uomo, come carattere e sede di sentimenti ed affetti: a) triste 146

Gn. 26,35; 147 Is. 65,14; b) impaziente 118 Es. 6,9; c) paziente 149 Qo. 7,8;

d) tranquillo 150 Sl 11,13; 152 32,2; e) leale 151 Sl. 11,13; 152 32,2; f) forte 153

Sl. 51,12.

4 riconnessione con la volontà e decisione: 154 ......................................... 156 36,22; Ag. 1,14;

a) alle bestie: 158 Qo. 3,21; b) ad oqni carne: 159 Gb. 12,10.

Confrontando i due termini tra di loro, si potrebbe dire che ambedue esprimono la stessa forza vitale considerato come principio e forza operante si chiama "ruach"; considerato invece come principiato e operante nella creatura, si chiama "nephesh".

N U O V O T E S T A M E N T O

"PSICHE" e "PNEUMA"


Psiche, il termine in parte corrisponde ai vari significati del termine ebraico "nephesh"; in certi casi ha il significato preciso di parte viva dell'uomo in opposizione al corpo.

a) casi in cui si presenta col senso generico affine a quello di "nephesh":


-1 vita: 160 Mt. 2,20; 161 6,25; Mc. 3,4; 163 Gv. 10,11; 15,17.18; 164 Fl. 2,30.

-2 uomo concreto=individuo: 165 At. 2,41; 166 1 Pt. 3,20; uomo fisiologico: 167 1 Cor.

2,14; 168 15,44; 169 Gd. 19;

-3 animo, complesso affettivo e di ragione: 170 Mt. 22,37; Gv. 10,24; At. 4,32; Ef. 6,6;

Col. 3,23.


b) Casi in cui ha il significato ben preciso di parte vitale in distinzione ed opposizione al cor-

po: Mt. 10,28; 171 At 2,27; 172 Ap. 6,9; 173 Lc. 12,20; 174 Mt. 16,26; 175 Lc. 9,56 (176

Gc. 1,21; 177 1Pt. 1,9) 178 Gv. 12,25; 179 2Cor. 12,15; 180 Eb. 13,17.



Pneuma dalla nozione alquanto generica di "vento" 181 Gv. 3,8; 182 Eb. 1,7; di "soffio della

bocca" 183 2Tes. 2,8; di "mentalità" 184 1Cor. 2,12; 185 Ef. 4,23; si passa a quella ben determinata di "realtà immateriale" In questo secondo senso il termine "pneuma" è riferito:

-1 a Dio, esplicitamente ed ordinariamente, tanto da definire la natura: Dio è spirito 186

Gv. 4,24.


-2 Anche ai demoni: 187 Mt. 12,43; 188 Mc. 1,23-26; 189 Lc. 10,20.


-3 a Gesù: -commosso nello spirito: 190 Gv. 13,21;

-turbato nello spirito: 191 Gv. 11,33; 13,21;

-esultò nello spirito: 192 Lc. 10,21

-conobbe nel suo spirito: 193 Mc. 2,8;

-raccomandò il suo spirito: 194 Lc. 23,46;

-in opposizione al suo corpo: 195 1Pt. 3,18.

-4 all'uomo: a) in attività parallele a quelle di Dio stesso: lo spirito conosce: 196 1Cor.

2,11; lo spirito attesta col nostro spirito: 197 Rm. 8,16; formazione di uno

spirito solo con Dio: 198 1Cor. 6,17.


b) associato al termine "corpo" per dire "tutto l'uomo": 199 1Cor. 7,34.


c) opposto al corpo: lo spirito è pronto, ma la carne è debole: 200 Mt. 26,41

(concetto ampiamente esposto da S. Paolo: 201 Gal. 5,16-24; corpo castiga-

to perchè lo spirito sia salvo: 202 1Cor. 5,5; assente col corpo, ma presente

con lo spirito: 203 1Cor. 5,3-4.

d) Quando lo Spirito non c'è, il corpo è morto: 204 Gc. 2,26; 205 Ap. 11,11.

e) con la morte torna a Dio: 206 Lc. 8,55; 207 At. 7,59.

-5 riferito ad esseri nell'oltretomba: 208 !Pt. 3,19. Infine, la definizione di Cristo: "Lo spirito

non ha carne ed ossa" 209 Lc. 24,39.

Concludendo: 1 Solo il termine "nephesh" non può dare una risposta alla nostra questione: ne

positiva, in favore cioè della spiritualità dell'anima, perchè è usato anche per le

bestie; ne negativa, perchè è attribuita anche a Dio.


2 Il termine greco "psiche" da solo può portare ad una soluzione positiva, perchè

i testi che lo riferiscono certamente alla parte immateriale dell'uomo sono una

prova convincente.


3 I termini "ruach" e "pneuma" apportano argomenti decisivi per una soluzione po-

sitiva.

Che il termine "ruach" sia anche attribuito alle bestie, non costituisce una difficoltà, perchè per l'uomo si dice espressamente che il suo spirito torna a Dio che lo diede: 210 Qo. 12,7.









LA BIBBIA DICHIARA CATEGORIGAMENTE CHE SOLO DIO E' IMMORTALE



Solo Dio è immortale: 1Tim. 1,17: "al re dei secoli, immortale, invisibile, solo Dio, siano onore e gloria nei secoli amen"; 1Tim. 6,16; : "il quale solo possiede l'immortalità ed abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha veduto ne può vedere; al quale siano onore e potenza eterna. Amen".

L'immortalità viene presentata come qualcosa che il vero cristiano deve ricercare: Rm. 2,7;: "vita eterna a quelli che con la perseveranza nel bene operare cercano gloria e onore e immortalità" in (Sia Dio riconosciuto verace, pag. 64).

I passi citati della prima lettera a Timoteo non vanno contro la immortalità dell'anima. La Bibbia dice che l'uomo sopravvive allo sfacelo della morte. Abramo riceve la promessa di ricongiungersi con i suoi Padri in pace 211 Gn. 15,15; e non nella tomba: difatti egli fu sepolto nella spelonca di Macpela e i suoi antenati nella Mesopotamia.

S. Paolo 212 Fl. 1,22-23 è perplesso se accettare di vivere ancora per essere utile ai suoi cristiani o di morire ed essere con Cristo. Egli insegna che Gesù è sempre vivo ed assiso alla destra del Padre: essere con Cristo quindi significa essere in cielo.

213 In Mt. 10,28-29 214 Lc. 12,4-5 Gesù parla dell'anima (psiche) che non può essere soppressa neppure con la morte violenta. Il termine anima "psiche" ha il preciso significato di un qualche cosa di essenziale all'uomo e concomitante con il corpo: lo si capisce bene dalla seconda parte del versetto, dove anima e corpo sono messi assieme per indicare tutto l'uomo. Con la morte viene richiesta l'anima, lo spirito, dell'uomo 215 Lc. 12,20 216 Qo. 12,9; mentre il corpo va al sepolcro. E' vero, Dio solo possiede l'immortalità, perchè è increato ed eterno e nessuno gliela può aver data. L'uomo invece l'ha ricevuta da Dio.

Dio è la vita 217 Gv. 5,20; è l'amore 218 1Gv. 4,8-16; ed egli ha dato la vita e l'amore all'uomo, che naturalmente rimane sempre una creatura.

Anche i Testimoni di Geova riconoscono che una vita immortale viene elargita a chi è fedele a Dio.





ORIGINE DEMONIACA DELLA DOTTRINA DELLA IMMORTALITA' DELL'ANIMA







L'immortalità dell'anima è di origine demoniaca, perchè sarebbe stata prospettata ad Eva dal serpente: "L'unico testo nella Sacra Bibbia che asserisce che l'uomo disubbidiente non sarebbe certamente morto si trova in Gn. 3,4; ".....e il serpente disse alla donna. no, non morrete affatto".

S. Paolo insegna che è il corpo che ha ereditato la morte per il peccato di Adamo 220 Rm. 8,10-11. 221 1Cor 15,47; invocato dai Testimoni di Geova per dimostrare che Adamo era terreno e quindi non aveva un'anima immortale, si riferisce al corpo: 222 1Cor. 15,44.









LA SOMIGLIANZA DI ADAMO CON DIO (GN. 1,26)

CONSISTEVA NEL DOMINIO SULLE CREATURE INFERIORI


L'uomo differisce dalle bestie sia per la sua posizione diritta, per la sua intelligenza infinitamente superiore sia per l'esercizio del suo dominio. L'uomo fu fatto ad immagine di Dio: ciò non vuol dire che l'uomo ebbe la stessa forma e sostanza del Creatore, ma come Dio esercitò il dominio universale sopra tutta la creazione, così era stato accordato all'uomo il privilegio di avere il dominio sulla terra e sulle sue varie forme di vita in (Sia Dio riconosciuto verace, pag. 129).

L'uomo, o Adamo, era un'anima vivente simile agli animali inferiori, avendo anch'egli un corpo materiale. Vi era però un'eccezione: l'uomo era di un ordine superiore, avendo una forma diritta ed essendo dotato di una intelligenza infinitamente superiore a quella degli animali in (La verità vi farà liberi. pag. 73)

Non è vero che per Adamo la somiglianza con Dio consistesse nel dominio delle creature. La Sacra Bibbia infatti distingue accuratamente le due cose. In qualunque modo si traduca Gn. 1,26; "....... ed abbia dominio" oppure "...... affinchè abbia dominio" resta sempre vero che si tratta di due cose distinte.

Adamo, dunque, ebbe il dominio sulle creature perchè era stato creato ad immagine di Dio e non viceversa.

La Sacra Scrittura attribuisce all'uomo e a Dio:


1 l'intelletto 223 Sl. 33,15; 224 137,5; 225 Gb. 12,13; 226 1.........18,91; 227 Mc.12,33; 228

Fl. 4,7.

2 il pensiero: 229 Dt. 32,7; 230 Gb. 23,13; 231 Sl. 94,11; 232 Is. 1,16; 233 55,8; 234

...28,9.

3 la giustizia: 235 1Re 10,9; 236 Esd. 9,15; Ne. 9,8; 238 Sl. 7,12; 239 Is. 45,21; 240 56,1;

241 Ge 22,3; 242 23,6; 243 Ez. 45,9.

4 L'amore: 244 Dt. 11,1.


Sono queste attività spirituali che mostrano in che consiste la somiglianza naturale dell'uomo con Dio. Dire che l'uomo ha un'intelligenza infinitamente superiore a quella delle bestie, è un errore, perchè la Bibbia nega decisamente l'intelletto e la ragione alle bestie: 245 Sl. 32,9; 246 Gb. 39,17; 2Pt. 2,12.

Tra l'uomo e la bestia non c'è solo una differenza di grado (un più e un meno), ma una differenza sostanziale. Se poi si pensa che la Redenzione di Cristo fu un riscatto ed una restituzione, si capisce ancora meglio che ad Adamo fu dato quel complesso di beni soprannaturali (figliolanza adottiva di Dio, eredità del cielo etc.) in cui consisteva la somiglianza soprannaturale di Adamo con Dio.

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