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Lettera aperta alla FSSPX di Padre Giovanni Scalese ed altre LETTERE APERTE per cercare e trovare la Verità nella carità

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2012 13:45
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07/03/2011 12:28
 
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Quando un vescovo oppressore finisce con l'avere ragione...

I fatti. La Fraternità San Pio X, come ogni anno, organizza un pellegrinaggio ad un santuario mariano in diocesi di Carcassonne (Francia), Notre Dame de Marceille. Il sacerdote della Fraternità (abbé Noach) scrive per tempo una lettera rispettosa al vescovo di Carcassonne, Mons. Planet (tra l'altro: l'incaricato della Conferenza Episcopale per redigere la relazione al Papa sull'applicazione del motu proprio) onde avere il permesso di accedere e celebrare nel santuario; ma ne ottiene un rifiuto. Con una lettera anche abbastanza piccata, il vescovo risponde infatti
Fino alla conclusione positiva delle conversazioni romane in corso, non intendo accogliere la Fraternità San Pio X nelle chiese della diocesi. Essa d'altronde non ha l'intenzione di accogliermi nelle sue. Ho fatto delle proposte che mantengo: se i vostri preti mi chiedono la giurisdizione per confessare, se utilizzate gli Oli Santi della diocesi, se sarò io a confermare i ragazzi delle vostre scuole, allora tutto sarà appianato.
In una lettera successiva il vescovo rincara la dose e vieta anche di occupare i terreni di proprietà diocesana vicini al santuario (comunque in restauro), arrivando sgradevolmente a minacciare le vie legali.

Questi fatti sono narrati con costernazione ed indignazione da La Porte Latine, il sito ufficiale del distretto francese della FSSPX.

Sembra a tutta evidenza che siamo di fronte all'ennesimo capitolo di persecuzione episcopale contro i tradizionalisti (anche se andrebbe indagata quell'offerta - sincera? e avrebbe il vescovo i poteri per fare quanto scrive, senza attendere la riconciliazione con Roma? - di conferire giurisdizione per la confessione e di cresimare); e l'abbé Noach non manca di rimarcare la diversa accoglienza fatta ad islamici, anglicani e persino frammassoni.

Sembra, dicevamo. Perché questo vescovo sa anche muoversi sul piano mediatico e non disdegna di far apparire sul Forum Catholique, il forum dei tradizionalisti francesi, una sua spiegazione dei fatti, che capovolge interamente la prospettiva. Eccola:
Ogni questione ha un suo inizio. L'inizio è la pubblicazione sul bollettino Le Seignadou, dicembre 2009, bollettino della FSSPX, priorato Saint-Joseph-des-Carmes, di un articolo che attacca le comunità Ecclesia Dei della mia diocesi. L'articolo terminava così: «Ma permettetemi di dire e ripetere che chiunque vuol essere fedele alla Chiesa nella sua tradizione dottrinale, morale e liturgica, non può affidare la sua fedeltà alla custodia di questi istituti che si dicono in piena comunione con il vescovo capo e pastore della diocesi».
Le offerte di accogliere questi preti se mi chiedono l'autorizzazione a confessare, se utilizzano gli oli santi della diocesi e se sono io (con il Pontificale tridentino) che cresimo nelle loro chiese, sono state fatte sei anni fa, ben prima di ogni conflitto, e restano valide.
I puntini di sospensione nella mia lettera del 5 febbraio u.s. rimpiazzano le parole [originariamente omesse nel testo riportato da La Porte Latine]: "L'accesso all'interno della Basilica è in ogni caso impossibile, l'edificio è in restauro e il culto non riprenderà fino alla domenica delle Palme".
+ Alain PLANET

Ecco: chi ha ragione? A questo punto, è fuor di dubbio, il vescovo. Certa hybris si paga, e non basta certo essere tradizionalisti od avere meriti pur incancellabili nella difesa della Messa antica, per avere sempre ragione. Quei puerili attacchi agli altri Istituti tradizionalisti oltre ad avere - l'ho già detto in passato - il gusto sgradevolissimo dell'interesse di bottega e delle beghe tra frati, finiscono per rendere agevole il compito a chi la Tradizione intende ostacolare; non parliamo poi dell'argomento, ecclesiologicamente scandaloso, di stare alla larga da chi si proclama in comunione con il vescovo diocesano.
Enrico

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Embarassed Caro Enrico, ragionevolmente ti chiedi: "Ecco, chi ha ragione? ".....    
   
questo Vescovo dovrebbe avere a cuore principalmente la cura delle ANIME DA SALVARE... e non un muro contro muro a riguardo della giurisdizione....  ANCHE QUANDO AVESSE ED HA RAGIONE DA VENDERE...  
Per carità! il Vescovo ha ragione di avanzare le sue richieste, la Diocesi è affidata a lui, e Lui ne è il responsabile, tuttavia è lampante il tristo CONNUBIO FRA IL POTERE E IL BRACCIO DI FERRO IMPOSTO NON CON LA CARITA',  come si dovrebbe  dire ad un Vescovo che dovrebbe dare LA TESTIMONIANZA di tale Carità... quanto piuttosto, IGNORANDO LE ANIME DA SALVARE, ci si preoccupa di salvaguardare IL PROPRIO POTERE....  e questo senza dubbio DEVE SOPRATTUTTO RIFLETTERSI SU QUANTI, NELLA FSSPX, APPROFITTANO DELLA SITUAZIONE PER AVANZARE ESSI STESSI CON UN INUTILE BRACCIO DI FERRO, IMPONENDO A LORO VOLTA AL VESCOVO, DI DOVER PRENDERE DELLE DURISSIME MISURE.... Cry  
   

Ascoltiamo le stesse parole di Benedetto XVI nella sua Lettera ai Vescovi a riguardo proprio di come comportarsi nei loro confronti, E LA FSSPX FACCIA UNO SFORZO PER RENDERSI PRESENTABILE AL PROPRIO VESCOVO.... dice il Papa:    

Condurre gli uomini verso Dio, verso il Dio che parla nella Bibbia: questa è la priorità suprema e fondamentale della Chiesa e del Successore di Pietro in questo tempo. Da qui deriva come logica conseguenza che dobbiamo avere a cuore l’unità dei credenti. La loro discordia, infatti, la loro contrapposizione interna mette in dubbio la credibilità del loro parlare di Dio.    
(...) Che il sommesso gesto di una mano tesa abbia dato origine ad un grande chiasso, trasformandosi proprio così nel contrario di una riconciliazione, è un fatto di cui dobbiamo prendere atto.    
Ma ora domando: Era ed è veramente sbagliato andare anche in questo caso incontro al fratello che "ha qualche cosa contro di te" (cfr Mt 5, 23s) e cercare la riconciliazione? (...)  Può essere totalmente errato l’impegnarsi per lo scioglimento di irrigidimenti e di restringimenti, così da far spazio a ciò che vi è di positivo e di ricuperabile per l’insieme?    
(...)  Penso tuttavia che non si sarebbero decisi per il sacerdozio se, accanto a diversi elementi distorti e malati, non ci fosse stato l’amore per Cristo e la volontà di annunciare Lui e con Lui il Dio vivente. Possiamo noi semplicemente escluderli, come rappresentanti di un gruppo marginale radicale, dalla ricerca della riconciliazione e dell’unità? Che ne sarà poi?    
(...) A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo.    
   
E ancora, l'altro giorno il Papa ha incontrato i Seminaristi di Roma ed ha detto:    
   
... bisogna accettare, sopportare e animare tutte le persone, quelle simpatiche e quelle non simpatiche. E se sentiamo di avere un problema con la comunità, con le istituzioni della Chiesa, dobbiamo anche tenere presente che è bello camminare in una grande compagnia di tutti i secoli, avere amici in cielo e in terra e in tutte le parti del mondo”.    
   
Quanta IDOLATRIA che si cela in que dire "io sto con il Papa" e poi ignorare le sue richieste....E QUESTO VALE ANCHE PER LA FSSPX...NON SOLO PER NOI O IL VESCOVO.... quanta umiltà e sofferenza si cela spesso, invece, dietro chi contestando certe scelte del Pontefice alla fine, poi, VIVE una testimonianza di alta sublimazione di se stessi nella Carità e nella Verità dottrinale bimillenaria della Chiesa e dunque seguendo PIETRO di e in ogni tempo.... così come c'è sofferenza anche dietro le decisioni del Vescovo che si vede costretto a doversi DIFENDERE....e a difendere, ragionevolmente, quel campo DELLA TRADIZIONE ancora vivo DENTRO la Chiesa e sottoposto alla giurisdizione del Vescovo.... il braccio di ferro non giova a nessuno, se si VUOLE qualcosa, occorre anche porsi UMILMENTE per riceverla... NESSUNO HA DIRITTI, TUTTO E' DONO specialmente riguardo ai DONI DI DIO che sono stati consegnati ai VESCOVI IN COMUNIONE CON PIETRO.... (cfr.1Corinzi cap. 4 )  
Cry 


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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