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21/11/2009 16:01 | |
Dal forumista robdealb da oriensforum, volentieri segnalo
Cari amici, ho il piacere di segnalarvi la celebrazione di Sante Messe in Rito Romano Straordinario nell'Arcidiocesi di Perugia e Città della Pieve, secondo il seguente calendario: sabato 14 novembre 2009 sabato 12 dicembre 2009 sabato 16 gennaio 2010 sabato 13 febbraio 2010 sabato 20 marzo 2010 sabato 17 aprile 2010 sabato 15 maggio 2010 sabato 19 giugno 2010 Le Sante Messe saranno celebrate alle ore 16 dal Reverendo Padre Camillo Corbetta dei Chierici Regolari di San Paolo (Barnabiti) nella Chiesa di San Fiorenzo di Via Alessi, nel Centro storico di Perugia
http://maps.google.it/maps?hl=it&sou...ed=0CAkQ8gEwAALa Santa Messa di sabato 14 novembre sarà cantata, ed eventuali cambiamenti o note saranno postate qui su questo tread. Per ulteriori informazioni chiedere a perugia2009@email.it o mandarmi un messaggio privato
Relazione sulla Santa Messa secondo la Forma Straordinaria del Rito Romano celebrata a Perugia sabato 14 novembre alle ore 16
Sabato 14 novembre, alle ore 16, è stata celebrata la prima Santa Messa secondo la forma straordinaria del Rito Romano dopo l'insediamento del nuovo Arcivescovo Metropolita, Sua Ecc. Rev.ma Mons. Gualtiero Bassetti, che ha favorito la celebrazione della Santa Messa secondo il Messale del 1962 con cadenza mensile. La chiesa scelta era la stessa delle celebrazioni precedenti, favorite dal predecessore di Monsignor Bassetti, Monsignor Giuseppe Chiaretti: San Fiorenzo in Via Alessi, in pieno centro storico; antica, abbastanza grande, molto bella (notevoli gli Altari laterali e l'Altar Maggiore).
Il sacerdote scelto (e incaricato dall'Arcivescovo) era il medesimo delle celebrazioni precedenti: il Rev. P. Camillo Corbetta dei Chierici Regolari di San Paolo (Barnabiti).
La Messa è stata da lui magnificamente celebrata, con inizio alle 16 in punto: due giovani ministranti hanno potuto garantire un buon servizio all'Altare, e un altrettanto giovane cantore e organista (cui si sono poi aggiunti altri ottimi “cantori” tra i fedeli in prima fila) ha fatto sì che la Messa fosse cantata (è stata eseguita la Missa de Angelis, forse la più conosciuta anche tra i semplici fedeli, e certo molto suggestiva). Paramenti (pianeta, stola, manipolo per il sacerdote; cotte e talari per i ministranti) e suppellettili (calice, patena, piattino, lini, campanelli, ampolline, cartegloria...) erano tutti presenti e in perfetto stato, e sono stati utilizzati al meglio.
Se all'inizio le persone convenute erano poco più di una decina, alla fine della Messa si sono invece contate almeno trenta persone: accanto ai fedeli delle volte scorse, si sono potute notare nuove partecipazioni. I partecipanti sono molto variegati per età (da una ragazzina di dieci anni a persone tra i cinquanta e i sessanta; in mezzo tanti giovani), sesso (parità sostanziale tra uomini e donne), professione (da professori e uomini di legge, a studenti) e istruzione (dal Liceo Classico all'Istituto Tecnico Commerciale); tutti sono però attenti a partecipare al rito in maniera devota, anche grazie alla presenza di buoni fogli bilingue per seguire le Letture. Ho inserito queste informazioni per smentire le accuse di elitarismo, classismo o snobismo che spesso sono rivolte ingiustamente ai fedeli che partecipano alle SS. Messe secondo la forma straordinaria. L'organizzazione, la coordinazione e la partecipazione dei fedeli e il rapporto con il sacerdote sono state notevoli e consentono di nutrire buone speranze per il futuro.
Una semplice osservazione, da “addetto ai lavori”, in quanto uno dei giovani ministranti ero io, che servo la Messa in entrambe le forme del Rito Romano: servire la Messa antica ad un altare come l’Altar maggiore della Chiesa di S. Fiorenzo di Perugia (un Altare monumentale con la mensa che sporge dal dossale sul quale sono appoggiate due file di candelieri; sotto la mensa medesima è presente un’arca che conserva le reliquie di alcuni Santi), ci fa capire che non siamo noi, piccoli servitori (anzi “servi inutili”) e il Sacerdote ad essere importanti e a dover stare al centro, ma che al centro sta Lui, Nostro Signore, sulla Croce e sull'Altare, che diventano i veri punti nevralgici cui guardare durante la liturgia, e sotto cui prete e chierichetti scompaiono quasi.
I gesti eseguiti durante la Messa (segni di croce, inchini, baci, genuflessioni, silenzi), e che oggi sembrano quasi scomparsi, ci fanno capire che nell'ora della celebrazione, e specialmente in quei minuti fondamentali che vanno dal Te igitur al Per Ipsum, sta avvenendo qualcosa di davvero speciale e straordinario: il rivivere, in maniera vera e incruenta, il Sacrificio di Cristo e la Transustanziazione del pane e del vino nel Suo Santissimo Corpo e Preziosissimo Sangue.
caro robdealb91... davvero grazie per questa preziosa pagina di diario ....
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine) |