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Commento al Magnificat di Martin Lutero

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2009 20:49
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07/10/2009 20:49
 
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Da: Soprannome MSNFilippesi_2_5Inviato: 31/01/2004 13.37
Queste parole non sono mie ma di Lutero, e, visto che il Commento è vasto per ora mi fermo quà in attesa di approfondire meglio queste tre frasi.
Vi lascio meditare per ora questo, poi se volete, proseguiremo.
Filippo

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/01/2004 14.28
Caro Filippi, benvenuto.........vedo che non perdi tempo....
e ti ringrazio per questo CAPOLAVORO di Lutero.....
Poi se vuoi potremmo anche commentarlo noi e meditarlo.....
Intanto ti chiedo un favore.....
se ci sai già fare in questi Gruppi di MSN, ti pregherei di inserire il Magnificat interamente qui:
La Madre di Dio  e se ti è possibile farlo rientrare in 15 massimo 16 messaggi...onde evitare che si giri la pagina.....
così da averlo TUTTI sotto mano in modo semplice......
Se hai qualche problema fammi sapere..e ancora grazie per questo contributo....il Gruppo vive grazie agli ISCRITTI....
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 31/01/2004 18.29
questo vuole salvarsi con il digiuno, quello con preghiere, uno con un'opera, un altro con un'altra. Eppure sono tutte opere e ordini che essi stessi si sono scelti, mai comandati da Dio, immaginati soltanto dagli uomini. Non abbracciando la fede, insegnano a fondarsi sulle opere, entrando in contrasto fra di loro, in quanto ognuno vuol essere il migliore e disprezza l'altro, come ora fanno i nostri osservanti che si vantano e si gonfiano.
Credo che vadano fatte delle opportune precisazioni.
Riflettiamo su questo comandamento di Cristo: "Ama il prossimo tuo come te stesso". In quale altro modo di può manifestare l'amore verso il prossimo se non attraverso le opere?
Le opere sono quindi necessarie, ma esse devono scaturire da noi gratuitamente e non perchè debbano essere uno strumento per guadagnarci la salvezza.
Chi opera bene per averne un tornaconto, sia pure celeste, non si sta muovendo secondo le intenzioni di Cristo, ma per ottenere una gratificazione personale più che per amore.
Il bene deve essere fatto per amore del bene e non per sentirsi gratificati. Il nostro agire nel bene deve essere "sentito" anche se, per assurdo, Dio stesso non esistesse.
Fermo restando il principio che la fede e l'amore sono il perno su cui innestare la nostra esistenza, entrambe sarebbero comunque vuote e sterili parole se non fossero accompagnate dall'azione e quindi dalle opere. 


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/01/2004 18.55
Concordo Yivan...infatti mi ripromettevo di fare delle riflessioni....prima fra tutte considerare il momento STORICO  e il perchè Lutero fece questo commento sul Msgnificat......se si ci sgombra da pregiudizi (cioè...ci stoglie la coda di paglia....) questo commento nasconde delle riflessioni stupende.....
Diversamente può essere usato estrapolando le frasi e fargli dire ciò che si vuole....(ovvio che non mi sto riferendo a te...)
Questa frase ad esempio, piazzata nel suo contesto storico cioè, nel momento in cui Lutero ne fu maggiormente influenzato, è ovvio che porta in sè i segni degli abusi che in quel periodo si commettevano.....
Faccio un esempio...le opere a quell'epoca vissuta da Lutero erano anche legate al Giubileo (oltre le indulgenze) le quali ovviamente AUMENTAVANO ma perchè aumentavano? Perchè Roma si riempiva di pellegrini...Ora dovete immaginare la scena dell'epoca, non c'erano gli aerei o le macchine o i treni.....ma si VENIVA A ROMA A PIEDI......dopo giorni e mesi di pellegrinaggi......Durante la strada ci si fermava nelle Osterie con posti camera, nelle STALLE I PIU' POVERI.......sotto gli alberi i rifiutati......
In questo scenario la maggiorparte dei pellegrini arrivava a Roma DISTRUTTA......piedi sfasciati (sapete come erano le scarpe?) AFFAMATA...e con la necessita anche di LAVARSI...e di medicarsi...ebbene non esistavano gli ospedali, ma c'erano I LAZZARETTI...e secondo voi da chi venivano custoditi? DALLA CHIESA......i protestanti sono venuti DOPO...chi nel frattempo si preneva cura di questa gente? Leggetevi Caterina da Siena o Francesco d'Assisi....per sapere come si curava la gente.......
Non voglio scusare gli abusi e nemmeno giustificarli....sto dando  A DIO CIO' CHE E' DI DIO.......e cioè LA PIETA' CHE SUSCITAVA.....la Carità....è in questo modo che sono nate le opere......In tutto questo contesto si moltiplicavano le opere e per meglio organizzarle GIUSTAMENTE SI RICORDAVA AI FEDELI CHE PRENDERSI CURA DI UN PELLEGRINO ERA PAROLA DEL VANGELO  per la quale si poteva ottenere il riconoscimento di Cristo: "Signore quando ti abbiamo visto pellegrino e ti abbiamo ospitato, affamato, nudo, e ti abbiamo vestito e ti abbiamo dato da mangiare??"..........
Come vedete anche chi fa del bene, davanti al giudizio di Dio forse NON lo sa neanche......le opere evangeliche sono queste e sono scritturali e scritturalmente Gesù in base a questo condannerà o salverà......perchè in questo brano del Vangelo Gesù non parla della fede in Cristo, ma delle opere DI CARITA'...e la carità di un cuore puro....solo Dio può giudicare.......
Scusate la parentesi...poi procederemo al Magnificat.......
Fraternamente Caterina

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Da: Crociato2Inviato: 31/01/2004 20.45
Buona serata a tutti.
Accolgo l'invito a questo testo che condivido se, come è stato fatto notare, facciamo emergere dell'altro che sentiva Lutero nel suo cuore.
Maria non dice: Io magnifico Dio, ma l'anima mia; come se volesse dire: tutta la mia vita e i miei sensi sono come sorretti dall'amore di Dio, dalla sua lode e dalla gioia che è in Lui, tanto che, non più padrona di me stessa, vengo elevata più di quanto io non mi elevi alla lode di Dio, come accade a tutti coloro che, pervasi da una dolcezza divina nello spirito, sentono più di quanto non riescano ad esprimere; lodare Dio con gioia non è, infatti, opera umana, ma è piuttosto un subire gioiosamente un'influenza che deriva solo da Lui, che non si può esprimere a parole, ma che si può percepire solamente con l'esperienza, come dice Davide nel Salmo XXXIII: "Gustate e vedete quant'è dolce il Signore Iddio; beato l'uomo che in lui confida".
Dal mio punto di vista questa frase si può tradurre con tre parole: < Piena di Grazia >.
Lo suggerisce Lutero stesso quando dice: lodare Dio con gioia non è, infatti, opera umana, ma è piuttosto un subire gioiosamente un'influenza che deriva solo da Lui, che non si può esprimere a parole. 
E questo ci fa capire un altra cosa che Maria era piena di Grazia per sempre, dal momento dell'Annuncione in poi perchè Dio quando dona qualcosa non se la riprende.
Il suo Canto del Magnificat scaturisce dopo questo evento eccezionale, ed è in questa pienezza della grazia che Lei, la Tuttasanta, può donarci il Magnificat.
Credo che avesse intuito molto bene S. Girolamo quando pensò bene di tradurre quel termine greco intraducibile con il < Piena di Grazia > facendoci capire che Maria stessa nel Magnificat ce lo avrebbe spiegato.
Del resto mi son sempre chiesto se potesse essere diversamente dal momento che in Lei avrebbe dimorato il Verbo Eterno del Padre. Maria è un dono unico della premurosa misericordia del Padre che non lascia il Figlio orfano su questa terra: dona al Figlio un Madre, e chi accoglie il Figlio non può ignorare cotanta Madre.
Credo che questo Lutero lo avesse capito molto bene, infatti dopo la citazione del Salmo aggiunge sull'esperienza di Maria quanto segue: Egli dice prima gustate e poi vedete, perché non Lo si può conoscere senza averlo prima personalmente sperimentato e sentito, cosa impossibile per chi non confida in Lui con tutto il cuore, quando si trova nei luoghi profondi dell'angustia.
Se leggiamo attentamente l'Evangelista S. Luca ci accorgiamo che l'Angelo nel salutarla le dirà che è < Piena di Grazia > prima che Maria accetti, prima del < Si >, Lutero credo fosse consapevole di questo aspetto, sapeva bene che Maria aveva gustato Dio in tutta pienezza, altrimenti non avrebbe potuto dire da sè stessa < Si >.
E per concludere le mie riflessioni vorrei farvi notare quest'altra frase di Lutero quando parla dell'anima:
Mosè fece un tabernacolo con tre diversi edifici (Es. 26:33). Il primo si chiamava sanctum sanctorum, nel quale, in assoluta oscurità, abitava Dio, il secondo era il sanctum nel cui interno c'era un candelabro con sette bracci e sette lampade. Il terzo edificio, che si chiamava atrium, il cortile, stava sotto il cielo aperto, alla luce del sole. In quest'immagine è raffigurato il cristiano. Il suo spirito è il sanctum sanctorum, dimora di Dio nella fede oscura, senza luce, poiché crede ciò che non vede, non sente e non comprende. L'anima sua è il sanctum, ove ci sono le sette luci, cioè ogni specie d'intelligenza, ogni dono di discernimento, sapienza e conoscenza delle cose materiali visibili. Il suo corpo è l'atrium, la parte tangibile, che tutti possono vedere quando agisce ed opera.
La Chiesa Cattolica ha riconosciuto Maria quale Tabernacolo di Dio. Negarlo non ha senso e Lutero lo ha capito. Mosè ha fatto un Tabernacolo che Lutero paragona al cristiano:  In quest'immagine è raffigurato il cristiano. Il suo spirito è il sanctum sanctorum, dimora di Dio nella fede oscura, senza luce, poiché crede ciò che non vede, non sente e non comprende. L'anima sua è il sanctum, ove ci sono le sette luci, cioè ogni specie d'intelligenza, ogni dono di discernimento, sapienza e conoscenza delle cose materiali visibili.
E per questo la Chiesa chiama Maria la Tuttasanta, ma vorrei che notaste un particolare dalle parole di Lutero che senza forse volerlo cita i 7 doni dello Spirito Santo e i 7 Sacramenti: L'anima sua è il sanctum, ove ci sono le sette luci, cioè ogni specie d'intelligenza, ogni dono di discernimento, sapienza e conoscenza delle cose materiali visibili.
Questi doni dello Spirito sappiamo essere: 1. Sapienza; 2. Intelletto; 3. Consiglio; 4. Fortezza; 5. Scienza; 6. Pietà; 7. Timor di Dio.
Se qualche evangelico o altri che non credono che Maria è la piena di grazia, ci dica dove Maria ha mancato in questo e chiediamoci se noi possiamo vantare di possedere questi come fece Maria che di sè stessa dice: < Tutti mi chiameranno beata! > Noi possiamo dirlo agli altri di noi stessi?
Sia lodato Gesù Cristo, by Luca

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/01/2004 22.26
....grazie Luca, alias crociato.....un commento nel Commento molto profondo.....non avevo pensato a tutte queste similitudini...........
Dal mio punto di vista questa frase si può tradurre con tre parole: < Piena di Grazia >.
Lo suggerisce Lutero stesso quando dice: lodare Dio con gioia non è, infatti, opera umana, ma è piuttosto un subire gioiosamente un'influenza che deriva solo da Lui, che non si può esprimere a parole. 
.............
e pensando al tabernacolo quale nostra anima riletta da Lutero, effettivamente TUTTI NOI possiamo veramente essere pieni della grazia di Dio, ma SOLO MARIA ha potuto dire "TUTTI MI CHIAMERANNO BEATA"......
Esiste forse un evangelico che può dirlo?
Maria ha raggiunto una pienezza speciale, perchè è stata RIEMPITA TUTTA DI DIO, Verbo eterno del Padre che in Lei si è fatto carne......
Esiste forse un evangelico/a che può dire lo stesso, cioè che il Verbo del Padre, Dio, si è fatto carne in lui/lei??
Ma dice ancora Lutero:
Non pensi che abbia un cuore meraviglioso? Come madre di Dio è elevata sopra tutti gli uomini, ciò nonostante, rimane così semplice e modesta da non avere sotto di sé nemmeno la più piccola ancella.
............
come mai gli evangelici che da LUTERO hanno preso la dottrina della Sola Scriptura e metà della dottrina sulla giustificazione (perchè negano quella sulla predestinazione) NEGANO questa verità che traspare dal Vangelo?
Il pastore Luca (uno dei tanti autonominatosi tale) ha detto di essere più santo di Lutero....ovvio non l'ha scritto....., ma dice il contrario di quello che ha scritto Lutero.....sul verso segnato rosso egli sostiene che Maria non è madre di Dio.....altro nin sò......
alla prossima....fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNFilippesi_2_5Inviato: 01/02/2004 18.58
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