Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Il caso SAVONAROLA e papa Alessandro VI

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2009 00:34
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25/10/2009 00:20
 
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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 30/03/2004 18.38
Anguilla anguilla

Anguilla anguilla

(Linnaeus 1758)

FAMIGLIA: Anguillidae

ORDINE: Anguilliformes

MORFOLOGIA

corpo allungato a sezione cilindrica anteriormente e compressa lateralmente nella regione caudale; colorazione molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre; pinna dorsale, caudale ed anale fuse in un’unica pinna; mancano le pinne ventrali; abbondante produzione di muco

TAGLIA

può raggiungere i 150 cm di lunghezza

DISTRIBUZIONE

acque salmastre costiere ed ogni tipo di acque interne

HABITAT

catadroma; predilige gli ambienti con fondali melmosi, si adatta anche a fondi duri con anfratti e nascondigli. In Umbria è diffusa ovunque

COMPORTAMENTO

specie lucifuga, attiva soprattutto di notte

ALIMENTAZIONE

invertebrati acquatici, piccoli pesci e uova, rane, girini, vermi

RIPRODUZIONE

nel Mar dei Sargassi. I leptocefali migrano verso le acque dolci delle coste europee durante i primi tre anni di vita.Raggiungono le foci dei grandi fiumi quando, nel terzo anno, misurano 6-7 cm (ceche).Risalgono lungo i fiumi popolando le acque interne di ogni genere. Nelle acque dolci si accrescono fino al raggiungimento della maturità sessuale (8-10 anni), dopo la quale cessano di alimentarsi ed iniziano la migrazione verso il mare. Gli adulti muoiono a riproduzione avvenuta.


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2004 19.19
Nylus m'ha dato dell'anguilla....quella anguilla????...
ehm....naaaaa.....
Gli adulti muoiono a riproduzione avvenuta.
.........
arg.....allora pò esse giunta la mia ora??? Nylus...risolvi sto dilemma.......
C.

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Da: nylusInviato: 30/03/2004 20.12
Mammamiaaaaaaaaaaaa..
che ho combinato!!!           
Io pensavo all'anguilla
sgusciante 
imprendibile 
sorniona..             
se poi muore a riproduzione avvenuta ..che ci posso fare io???
 

Rispondi
Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 28 di 46 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2004 20.31
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Consiglia Elimina    Messaggio 29 di 46 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2004 20.34
 me sembrava venuto male....bò...lo rimetto....
ce lo so....Nylus...ce lo so.......che nun me volevi male......
aooo hai letto però? pur de non vedette piagne....avrebbe votato NO.....
quanto a morì....nun ce pensà proprio....."l'erba cattiva nun more mai" (e detto tra me e te tiè...te faccio pure lo scongiuro.....aaahahahahahahah)......

.......e circa l'anguilla.....la conosci quella con le zampe?...........na storiella di una bugia enorme di uno che andava raccontando, per farsi bello di aver mangiato le "zampette d'anguilla"....gli hanno talmente creduto che stava per finire come menù di un noto ristorante...quando al momento della ricetta si sono resi conto della bufala.......
ciao C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 30 di 46 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2004 21.28

Sapete chi ci da una risposta???? ma tu guarda la Provvidenza....ci risponde proprio un sito evangelico:

cristianievangelici.com

DOVE VOLANO GLI AVVOLTOI

    5. L'accusatore dei fratelli utilizza ancora un'altra arma e se ne serve con astuzia. Nel nostro cammino con il Signore ci sono periodi in cui il nostro Padre ci pota per farci produrre più frutto (vedi Giovanni 15). Si tratta di stagioni di preparazione, dove lo scopo del Signore è di condurre i Suoi servitori ad una nuova potenza nel ministero. Durante questi tempi Dio richiede livelli di rinuncia più profondi, oltre a una rinnovata crocifissione della propria carne. Spesso si tratta di un periodo d'umiliazione e di prova, un tempo di vacuità e d'apparente inefficienza mentre Dio ci porta a dipendere sempre più profondamente da Lui. Può essere tremendo quando il nostro bisogno è esposto senza pietà.

    Disgraziatamente questo tempo di debolezza non è visibile solo all'uomo o alla donna di Dio, ma si manifesta frequentemente dinanzi alla Chiesa e ai principati e alle potestà. Lo spirito di critica e tutti quelli che hanno imparato a pensare come lui, trovano nella vulnerabilità di questa persona l'occasione per schiacciarla. Sovente ciò che avrebbe dovuto essere un'incubatrice di vita diventa così una bara di morte. 
Coloro che in altre circostanze sarebbero emersi con chiarezza e potenza di visione profetica, sono sconfitti, abbandonati, tagliati via da quelle persone che avrebbero invece dovuto condurli in preghiera fino alla risurrezione. In quest'attacco il critico è estremamente distruttivo, perché qui il demonio fa abortire la gestazione di ministeri maturi che avrebbero equipaggiato la Chiesa per far guerra al nemico. 

    I critici e le malelingue sono già presenti nella Chiesa: sei tu uno di loro? Quando il Dio vivente rende il tuo pastore più profondamente dipendente e perciò più facilmente plasmabile per i Suoi fini, tu critichi la sua apparente mancanza d'unzione? Benché egli, nei tuoi momenti difficili non ti abbia abbandonato, lo abbandonerai tu, ora che la tua fede potrebbe essere proprio l'incoraggiamento di cui ha bisogno per sottomettersi pienamente alla croce? 

    Quelli che tollerano l'accusatore dei fratelli adempiono la parola di Matteo 24:28: "Dove sta il cadavere, là si radunano gli avvoltoi." Le maldicenze di questi individui-avvoltoi alimentano la loro natura meschina, poiché vanno alla ricerca di ciò che è morto in una Chiesa; sono attratti da ciò che è moribondo

    Infine questi critici partono, cercando istintivamente delle controversie in qualche altra Chiesa. "Costoro sono mormoratori, scontenti... causano divisioni, gente carnale, che non ha lo Spirito" (Giuda 1:16-19). Lasciano alle spalle, gravemente feriti e nella discordia, quelli che erano i loro fratelli e un pastore profondamente scoraggiato. Poi si associano ad una nuova Chiesa e ben presto Dio inizia a occuparsi di questo nuovo pastore. Ancora una volta lo spirito di critica si manifesta tramite queste persone, collocate strategicamente per distruggere un'altra Chiesa. 

    Oggi Dio è all'opera per far crescere i Suoi servi con maggiore potenza e autorità. Nella loro crescita, durante la potatura, irrigheremo la loro siccità con le nostre preghiere, oppure saremo come avvoltoi attirati dai corpi morenti per divorarne la carne? 


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 31 di 46 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 31/03/2004 12.54
Se fossi un burlone ( e non lo sono) mi piacerebbe proporre un referendum di questo tipo:
Se tu fossi stato Gesù Cristo avresti scelto come Apostolo Giuda, che ti avrebbe consegnato al Sinedrio?
Se tu fossi stato Gesù Cristo avresti scelto come Apostolo Pietro, che nel momento più critico ti avrebbe disconosciuto?
Se tu fossi stato Gesù Cristo avresti scelto come Apostolo Simone lo zelota, che era un assassino?
Se tu fossi stato Gesù Cristo avresti scelto come Apostolo Levi, che era un collaborazionista dei romani e un traditore del popolo che Dio stesso si era scelto?
Se tu fossi stato Gesù Cristo avresti scelto come Apostolo Tommaso, che nonostante sapesse che il Figlio dell' Uomo sarebbe risorto, al momento dell' annuncio non crede alla Resurrezione?
Se tu fossi stato Gesù Cristo avresti scelto come Apostoli Giacomo e Giovanni, due tipetti un tantino "irascibili" ( che Gesù stesso soprannomina Boaghernès, cioè Figli del Tuono) che chiesero il permesso al Maestro di distruggere una città di Samaritani ( donne e bambini compresi) perchè erano stati poco ospitali nei loro confronti?
Sono già 7 Apostoli su 12.
Se poi consideriamo che al momento della crocefissione non ne resta neppure uno ( F. de Andrè canta: Confusi alla folla ti seguono muti/ sgomenti al pensiero che tu lisaluti/ A redimere il mondo gli serve pensare/ il Tuo sangue può certo bastare./ La semineranno per mare e per terra/ fra boschi e città la Tua Buona Novellla/ ma questo domani con fede migliore/ stasera è più forte il terrore) come si può pensare che la scelta di Gesù sia stata giusta e ispirata?
Sicuaramente la Chiesa Cattolica ha avuto dei Papi santi e dei Papi scellerati. Tuttavia neanche il più corrotto di loro ha mai osato mettere in discussione le dottrine fondamentali della Chiesa.
Ed è sulle dottrine che si basa fede in Cristo. Se dovesse basarsi sugli uomini, visto come è nata, non sarebbe arrivata neppure a 2 anni, altro che a 2000!

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Consiglia Elimina    Messaggio 32 di 46 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 31/03/2004 22.30

Gli avversari della Chiesa continuano a menzionare vicende negative per dimostrare che il cattolicesimo sia una falsa religione ma se fossero veramente attaccati a quella "sola Scrittura" si accorgerebbero che vi sono diversi brani nella Scrittura che possiamo prendere a riferimento per comprendere anche i fatti negativi dovuti alla miseria e ai limiti umani e che possono manifestarsi negli stessi pastori posti a guida del gregge, nonostante i retti princìpi e la retta fede professata.

E’ importante sottolineare il fatto che Gesù ha garantito la guida nella Verità alla sua Chiesa ma NON L’IMPECCABILITA’.

Non è detto che chi deve confermare gli altri nella fede, garantendo la dottrina vera, sia anche sempre coerente con tale fede.

Pietro stesso fu rimproverato da Paolo perché non si comportava in modo coerente e si rese conto del suo torto. (Gal 2) Questo non dimostra, come alcuni pensano, la fallibilità di Pietro, piuttosto la sua debolezza di uomo e la possibilità di essere incoerenti, rappresentativa di ogni suo futuro successore. Per maggiori dettagli vedasi anche il seguente collegamento: Galati cap.1-2

Gesù, in Luca 12, 41, ha tratteggiato tutti i vari comportamenti che avrebbero potuto avere gli amministratori della sua CASA.

In particolare Egli presentava queste possibilità:

Luca 12, 45 Ma se quel servo (amministratore) dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. 47 Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48 quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Può essere quindi che alcuni amministratori, a diversi livelli di responsabilità, abbiano gestito la fede e la Parola di Dio, non a favore degli altri ma piuttosto di se stessi, sfruttando e angariando gli altri. Per loro Gesù prometteva un conto tanto più salato quanto maggiore sarebbe stato il grado di incoerenza.

Lo stesso Pietro, consapevole di questo pericolo e quindi di questa eventualità, raccomandava e dava direttive a coloro che con lui condividevano il ministero pastorale:

1P 5,1 Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: 2 pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; 3 non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. 4 E quando apparirà il pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

Così come i Farisei e i dottori della legge, erano custodi e amministratori, a volte indegni, della Parola di Dio, così anche i pastori e i dottori della Chiesa sono stati i custodi e amministratori, a volte indegni.

Stante queste premesse, possiamo dire che, nonostante vi siano stati davvero dei lupi rapaci in mezzo al gregge di Cristo, che hanno fatto scempio di molti fedeli, dando cattivo esempio col loro modo di vivere non certo da modelli del gregge, tuttavia non è venuta meno la Chiesa come colonna e fondamento della verità. Il Signore non ha permesso che la sua Chiesa perdesse questa sua funzione primaria e che nonostante questi operai fraudolenti tanti santi venissero in essa formati e venisse operata tanta carità .

Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 33 di 46 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 01/04/2004 11.44
Ha scritto Raptor:

""

Sicuramente la Chiesa Cattolica ha avuto dei Papi santi e dei Papi
scellerati. Tuttavia neanche il più corrotto di loro ha mai osato mettere in
discussione le dottrine fondamentali della Chiesa"

Questo è vero per tutti Papi ed è questo il vero "mistero" della Chiesa
fondata da Nostro Signore Gesù Cristo.
La Chiesa è una realtà umana e divina: la realtà umana è, appunto,
costituita dagli uomini, che sono tutti peccatori ( Papi compresi: che
devono umilmente confessare i propri peccati). Gli uomini che appartengono
alla Chiesa  devono tutti santificarsi seguendo la parola di Dio custodita e
spiegata dai Vescovi uniti con il Sommo Pontefice e devono  ricorrere alla
grazia di Dio attraverso  i sacramenti che la stessa Chiesa amministra.
Quando la Chiesa insegna, essa insegna a tutti gli uomini, Papa compreso: Il
Magistero è assistito dallo Spirito Santo e il Papa stesso deve mettere in
pratica ciò che lui insegna alla Chiesa. Attraverso lo stesso Magistero
possiamo giudicare se il comportamento personale di un  Papa è conforme o no
allo spirito del Vangelo.
Questo ragionamento vale anche per Alessandro VI Borgia. Il Borgia sin da
giovanissimo aveva fatto voto di castità ma non si era mai fatto scrupolo di
trasgredirlo. Borgia era un bell'uomo, prestante, spirito colto ma
temperamento gaudente, incapace di resistere alle tentazioni: dalle
tentazioni della carne a quelle della tavola. Le donne con cui amoreggiò e
da cui ebbe figli furono molte. In campo dottrinale, però, non insegnò mai
alla Chiesa dottrine contrarie alla castità e  favorevoli ai peccati che lui
faceva.  Il suo magistero conferma la continuità del dogma e della
tradizione. Nonostante il suo temperamento, nutrì una speciale devozione per
Maria, in particolare per la festa dello "spasimo": momento in cui si
ricorda l'incontro di Maria con Gesù che porta la croce. Gli pareva che una
persona, la quale coltiva questa devozione per i dolori del Figlio e della
Madre, non potesse essere condannata. Se la devozione della Madonna è un
ottimo strumento di salvezza, si deve dire che Alessandro VI ha cercato di
non essere privo di questo mezzo spirituale. Savonarola, che partì da una
giustissima intenzione di apostolato, si incamminò verso una posizione
pericolosa: egli cominciò a dire che gli atti di un Pontefice indegno sono
nulli e si avvicinò alla vecchia eresia "conciliarista", anche se non poté
mandarla ad effetto perché gli eventi precipitarono.


Piccola Nota sulla figura del Papa.


Il Catechismo Maggiore promulgato da San Pio X insegna:"- ogni cattolico
deve riconoscere il Papa, qual Padre, Pastore e Maestro universale e stare a
lui unito di mente e di cuore "- ( San Pio X, Catechismo Maggiore, n.204,
Ares, Milano 1987 ).

            Questo atteggiamento di ossequio della volontà e dell'
intelligenza verso gli insegnamenti che il Santo Padre rivolge alla Chiesa
porta molti frutti spirituali e serve a difenderci dai molteplici inganni
del diavolo che ci confonde le idee.

Nostro Signore ha pregato per Pietro ed i suoi successori:"- Simone, (.) io
ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno, e tu (.) conferma i
tuoi fratelli-"  ( Lc 22,31-32 ).

            Se restiamo uniti con la mente e con il cuore agli insegnamenti
del Santo Padre e interpretiamo le sue parole in continuità con la
tradizione possiamo essere certi della promessa di Cristo:-E io ti dico che
tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'
inferno non prevarranno contro di essa.-" ( Mt 16,18 ).

            Il Papa sarà sempre il fondamento della Chiesa contro cui il
diavolo non può prevalere: dove è Pietro, lì è la roccia della Chiesa di
Cristo.

            Cristo aggiunge delle precisazioni riguardanti il ruolo
assegnato a Colui che porterà il nome di Pietro: -" a te darò le chiavi del
regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli,
e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli"- ( Mt
16,19 ).

            Quello che Gesù conferisce a Pietro è un potere supremo sulla
vita terrena del regno e questo potere è una novità assoluta in rapporto
alla tradizione ebraica. Il sommo sacerdote, la più alta autorità in ambito
religioso, non era mai stato considerato pietra di fondazione e non
disponeva di un potere sovrano simile a quello dato a Simone.

Tale compito supera le qualità e le capacità di un povero pescatore della
Galilea. Gesù lo sa e con la sua scelta manifesta l'intenzione di garantire
personalmente la missione di Pietro: in ogni momento il discepolo riceverà
dall'alto ciò che sarà richiesto nell'esercizio della sua funzione.

Gesù non pretende affatto di preservare Pietro da ogni difetto, né da ogni
debolezza. L'episodio del triplice rinnegamento di Pietro mostra che la
scelta operata da Gesù non è rimessa in questione a causa delle colpe
personali del suo discepolo.

            Dio ha preso possesso della persona di Simone solo per quanto
riguarda il suo insegnamento pubblico alla Chiesa, per il resto Simone resta
un uomo soggetto alle tentazioni degli uomini, libero di dannarsi o di
santificarsi. Gli atti di Pietro in quanto persona, dunque, devono essere
distinti dagli atti di Pietro in quanto maestro di fede e di morale.

La Santità di un Papa è auspicabile ma per aderire con il cuore e con la
mente all'insegnamento del Papa non occorre avere la prova della sua
perfezione personale: quando il Papa parla alla Chiesa è sempre Cristo che
parla attraverso lui.

Un Papa può e deve essere rimproverato per i suoi comportamenti personali se
questi deviano dai suoi stessi insegnamenti pubblici alla Chiesa e da quelli
dei suoi  predecessori: bisogna sempre distinguere tra la persona,
oggetto di censure, e la carica e la dottrina, oggetto di obbedienza e
ossequio.



( Bruto Maria Bruti )


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Consiglia Elimina    Messaggio 34 di 46 nella discussione 
Da: nylusInviato: 01/04/2004 12.41
In discussione, secondo il titolo del forum, sono Savonarola e Alessandro VI.
E io resto in tema.
Comincio con l'ultimo msg che è errivato mentre scrivevo questo mio.
Sicuramente la Chiesa Cattolica ha avuto dei Papi santi e dei Papi
scellerati. Tuttavia neanche il più corrotto di loro ha mai osato mettere in
discussione le dottrine fondamentali della Chiesa"
Sarebbe proprio anacronistica una eventualità del genere!
Sarebbe come sputare nel piatto dove si mangia!
Sarebbe come chiudere la Chiesa e aprirne un'altra!
Invece  i Papi che hanno operato male, proprio nella Chiesa si sentivano con le spalle al sicuro.
Quindi mi sembra fuori luogo ritenere questo comportamento il vero "mistero" della Chiesa.
Il vero mistero è quello che la Chiesa, nonostante questi pseudo-papi, ancora sia viva (come ho ricordato in altri miei msgg ).
In campo dottrinale, però, (Alessandro VI) non insegnò mai alla Chiesa dottrine contrarie alla castità e favorevoli ai peccati che lui faceva.
In poche parole possiamo dire che predicava bene e razzolava male.
Credevo fosse un proverbio e un modo di fare dal quale tenersi alla larga, invece vedo che è stato quasi assurto a 11° comandamento!
L'indignazione di Savonarola mi sembra ben riposta.
veniamo ai mess precedenti... di Caterina e Yivan
Il punto è....che se il Savonarola non fosse finito sul rogo, probabilmente di Papa Borgia ce ne saremmo interessati poco o nulla...bandendolo semplicemente come un vizioso.....
Savonarola lo accusò di simonia. Ma l’operato di Alessandro VI va ben oltre la simonia. Il nepotismo lo inventò lui, tanto per dirne una. L'intervento per la divisione dei possedimenti americani fra Spagna e Portogallo lo fece per suo tornaconto personale, non certo per la Chiesa.
 
Fu (Savonarola) L'IDEATORE DEL VERO UMANESIMO.......per questo ho inserito il messaggio 6........per far comprendere dove e in quale punto preciso si verificò la spaccatura fra Papa Borgia e il Savonarola......due modi di concepire la cristianità in modi diversi.
La spaccatura? Questa: Savonarola era un frate, Borgia era un laico vestito da Papa
 
Un amico sacerdote...parlando dei Borgia e dei papi un tantino irrequieti, mi diceva: "Immagina, o se riesci ad immaginare...un Papa Wojtyla ambientato nel 1300......hai idea di che cosa sarebbe venuto fuori?....o sarebbe morto per avvelenamento.....e sarebbe stato accusato di eresia....o forse, per amore della Pace, avrebbe taciuto, ma non è il suo stile
E tu riesci ad immaginare un Borgia eletto Papa senza congiure e bustarelle?
 
In altre parole, Alessandro fu figlio del suo tempo e al suo tempo si adeguò
Non Alessandro fu figlio del suo tempo, bensì Borgia. E si comportò per quello che era nonostante fosse stato nominato Papa.
 
Se Papa Alessandro si preoccupò appunto di risollevare la situazione politica degli Stati Pontifici e della stessa Roma emersa nel caos....altrettanto fece il Savonarola...
Politicamente il Savonarola voleva l'autonomia di Firenze, sul tipo veneziano, nella speranza che il Papa non ci mettesse le mani sopra.
 
La pratica degli intrighi, dei tradimenti, delle congiure, degli avvelenamenti era diffusa. E in fondo è una pratica diffusa in tutti i tempi. A volte si fa con il veleno, altre magari con la tv o Internet.
chi può dire che il comportamento di Borgia sia stato più peccaminoso di quanto oggi si fa con Internet e con la politica? La legge sull'aborto non l'ha mica fatta papa Borgia....eppure nessuno si scandalizza per questo.......

Vuoi dire che ciò che Alessandro VI faceva con intrighi e congiure, oggi Giovannio P. II lo fa con internet e la tv?
Vuoi dire che la legge sul divorzio l'ha voluta Paolo VI? Ci saremmo scandalizzati se Paolo VI l'avesse appoggiata, invece, giustamente dal suo punto di osservazione, lanciò anatemi e minacce di scomuniche.
 
....noi sappiamo bene, Nylus che Dio lascia il libero arbitrio degli uomini......
questo non è in argomento e, comunque, io non lo so tanto bene... questa tesi del libero arbitrio ancora non l'ho assimilata.
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