A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Gesù può essere l'Arcangelo Michele?

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2009 15:53
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05/11/2009 15:51
 
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Da: Soprannome MSNPelide55  (Messaggio originale)Inviato: 08/03/2004 20.39

Questo è ciò che credono i Testimoni di Geova.

Ho analizzato questo loro insegnamento qui:

www.infotdgeova.it/arcangelo.htm

Saluti

Achille



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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 08/03/2004 22.53
Caro Achille arricchisco il forum e ti ringrazio per l'approfondimento che hai fatto......che la Provvidenza lo usi per gli IGNARI.....
copio anche dal tuo collegamento......
Dunque i T.di G. dicono:

In 1 Tessalonicesi 4:16 (Con), il comando di Gesù Cristo che dà inizio alla risurrezione è descritto come "voce di arcangelo", e Giuda 9 dice che l’arcangelo è Michele. Sarebbe appropriato paragonare la voce imperiosa di Gesù a quella di qualcuno che avesse meno autorità? È dunque ragionevole concludere che l’arcangelo Michele sia Gesù Cristo. (Fatto interessante, nelle Scritture la parola "arcangelo" non compare mai al plurale, il che fa pensare che ce ne sia uno solo).

.......
....ragionevole???
Leggiamo cosa dice il testo da loro citato:
Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo....
......
perfino un bambino di quinta elementare capirebbe che in questo testo "l'arcangelo" e il "Cristo" sono due persone DISTINTE......
perchè Paolo non ha detto " risorgeranno i morti nell'arcangelo" oppure , avendo citato l'arcangelo perchè non ha detto " risorgeranno coloro che sono morti in lui"? allora si che l'arcangelo avrebbe assunto il ruolo primario......ma Paolo dice che alla "voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio"....(chi era questa tromba? non si penserà che Dio suoni la tromba?) IL SIGNORE DISCENDERA'......
"Il Signore stesso discenderà dal cielo....dopo che l'arcangelo SEGUENDO UN ORDINE ALLA VOCE......e al suono della tromba di Dio....e allora risorgeranno prima coloro che sono morti NON nell'arcangelo, ma in Cristo...."
L'Arcangelo è colui che ESEGUE I COMANDI DI DIO....Gesù non è stato un esecutore dei comandi di Dio, ma ha agito COME COLUI CHE AVEVA AUTORITA' DIVINA.....e non certo per procura.....
Analizzando la frase chi è il soggetto?
IL SIGNORE ....."che discenderà dal cielo".....
Quando? quando alla voce dell'arcangelo, al suono della tromba di Dio.......EGLI, IL SIGNORE DISCENDERA' dal cielo.....
Ma poi andiamo amici stiamo sempre li.....che attendiamo dai due T.di G. qui ospiti da noi di confrontarci ancora sul capitolo 1 di Gv. " In Principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio".......
Ma non solo....l'Incarnazione del Verbo non è certo una reincarnazione..."E IL VERBO SI FECE CARNE"....... basta leggersi poi Luca " COME AVVERRA' QUESTO ? -chiede Maria- Lo Spirito Santo scenderà su di te, lAltissimo ti avvolgerà con la sua ombra....perciò colui che nascerà sarà santo e chiamato Figlio di Dio....."
Ma trovo interessante inserire dallo studio dell'amico Achille ciò che insegnava PRIMA  IL FONDATORE:
Tutti gli angeli devono adorare il Figlio di Dio e questo include anche l'arcangelo Michele, il quale non può essere quindi lo stesso Figlio che viene adorato. Questa logica conclusione era condivisa inizialmente anche dal fondatore dei TdG, il quale, nella rivista Zion's Watchtower del 1° novembre 1879, p.4, fece il seguente commento (il grassetto è aggiunto):...
.....
La sua posizione è contrapposta a quella degli uomini e degli angeli, poiché è Signore di entrambi, avendo "ogni potere in cielo e terra". Quindi è detto di lui: "Che tutti gli angeli di Dio lo adorino;" [questo deve includere Michele, l'angelo principale, quindi Michele non è il Figlio di Dio] ed il motivo è che Egli ha "ricevuto in eredità un nome più eccellente del loro".
.........
sarebbe da chiedere attraverso quale rivelazione.....la Torre di Guardia abbia poi cambiato parere..il fatto è che di pareri ne sono stati cambiati molti.....
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNPelide55Inviato: 09/03/2004 7.56
Ciao Caterina,
Volevo solo farti notare che i Testimoni contestano in questo caso la traduzione della CEI.
Ecco, per esempio, cosa hanno scritto in un loro sito non ufficiale:
Tanto per fare a nostra volta una controprova, osserviamo in che modo viene reso dalla CEI il passo di 1 Tessalonicesi 4:16 "Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo." Con questa traduzione pare che il Signore Gesù quando sentirà la voce di un arcangelo non specificato discenderà dal cielo.
Ma nel testo greco troviamo "in voce di arcangelo", che la prima traduzione interlineare cattolica (ed. San Paolo) traduce "con voce d’Arcangelo" come la TNM, rivelando che il Signore Gesù è l’Arcangelo che emette la voce. Se guardiamo invece nella colonna a destra della San Paolo, dove ricorre la traduzione "normale", troviamo "al segnale dato dalla voce dell'arcangelo", così Gesù e l’Arcangelo ridiventano due persone diverse!
Si noti che tradurre l’ormai famosa prep. <en> con "alla" è veramente fantasioso. Si impone così una domanda: non si tratta forse di un caso in cui, siccome Gesù è identificato come Arcangelo, questo non può rientrare nelle possibilità traduttive degli autori, perché creerebbe notevoli problemi agli assertori del dogma trinitario?
A queste obiezioni viene data una risposta nella pagina I Testimoni di difendono, nella quale si osserva fra l'altro che non è assolutamente vero che sia "fantasioso" tradurre "en" con "alla", come viene dimostrato dai lessici di greco.
Ho anche sottolineato, in questa nota in calce www.infotdgeova.it/arcangelo.htm#_ftn2, come in una nota Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti (ed. 1987) si indichi che le traduzioni ebraiche della lettera ai Tessalonicesi (contrassegnate da una J seguita da un numero), in questo versetto dicono che il "Signore" che discende da cielo "con" voce di arcangelo è addirittura lo stesso YHWH! ("Il Signore", [alef]ABVg; J7,8,13,14, "Geova").
Ciao
Achille

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/03/2004 10.22
La Nuova Riveduta traduce diversamente, prendiamo a modello lei, a me va bene lo stesso:

1Tessalonicesi 4:16

perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo;

........
comunque la si voglia condire appare lo stesso che coloro che risorgeranno saranno quelli "morti in Cristo" e non nell'arcangelo......."il Signore impartisce l'ordine CON VOCE D'ARCANGELO" ?....meglio ancora come traduzione.... appare molto più chiara....invece...non dice mica che "egli è l'arcangelo"....ma CHE CON VOCE...d'arcangelo....più chiaro di così si muore.....
In questa ESTRAPOLAZIONE COME  sempre del resto, per quanto riguarda altri aspetti....MANCA comunque IL CONTENUTO DEL BRANO DI PAOLO.....che fa comprendere benissimo che Cristo E' SEMPLICEMENTE IL SIGNORE...E NON l'arcangelo....
NON si può trarre una dottrina da un solo rigo basandosi sulla copiatura o sulla traduzione.....
Chiediamoci piuttosto se abbiamo altri riferimenti che appoggiano la tesi reale di Paolo oppure appoggiano la tesi geovista?

Isaia 25,8-9

Annienterà per sempre la morte;
il Signore, Dio, asciugherà le lacrime da ogni viso,
toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo,
perché il SIGNORE ha parlato.9 In quel giorno, si dirà:
«Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato,
ed egli ci ha salvati.
Questo è il SIGNORE in cui abbiamo sperato;
esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!»

Isaia 27:13

In quel giorno sonerà una gran tromba;
quelli che erano perduti nel paese d'Assiria
e quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto
verranno e si prostreranno davanti al SIGNORE,
sul monte santo, a Gerusalemme.

.........

Matteo 16:27

Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua.

.........

Matteo 24:30

Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria...31 E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli.....

...

Atti 1:11

«Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo»

.........

In 2Tess.1,7 leggiamo: quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza....

.....

Salmi 47:5

Dio sale tra grida di trionfo,
il SIGNORE sale al suono di trombe...se appunto come si legge "il Signore sale e DISCENDE AL SUONO DI TROMBE", leggiamo bene dunque Paolo nel testo inquisito che fa comprendere che "CON VOCE, d'arcangelo" e CON quel suono di tromba IL SIGNORE SCENDERA' DAL CIELO....e allora risorgeranno coloro che sono morti in CRISTO.....diversamente i T. di G. dovrebbero trovarci un testo dove si dice che siamo morti NELL'ARCANGELO CHIAMATO CRISTO.....

......

Zaccaria 9:9

Esulta grandemente, o figlia di Sion,
manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme;
ecco, il tuo re viene a te;
egli è giusto e vittorioso,
umile, in groppa a un asino,
sopra un puledro, il piccolo dell'asina.

Interessante è questo passo di Zaccaria che ci ANTICIPA la scena della DOMENICA DELLE PALME, l'ingresso di Gesù in Gerusalemme nella Settimana di Passione.....qui si parla di UN RE....san Michele (che ci difenda dal potere delle tenebre della mente!) è invece indicato come PRINCIPE E CAPO DELLE MILIZIE CELESTI.....CRISTO E' IL RE DI TUTTO, dice ancora Paolo "Tutto fu fatto IN VISTA DI LUI E TUTTO ESISTE IN LUI..."

Sempre da Zaccaria leggiamo:

Zaccaria 9:14

Il SIGNORE apparirà sopra di loro,
e la sua freccia partirà come il lampo.
Il Signore, DIO, sonerà la tromba
e procederà con l'uragano del sud....

qui ci riallacciamo a 1Tess.4,16:

perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo....

appare evidente che Cristo invece NON è affatto l'arcangelo........Ciò che dobbiamo comprendere è anche il SENSO biblico del suono della tromba..andiamo non penseremo certo ad un Dio che si metterà a suonare la tromba come fanno i bersaglieri............"il suono della tromba" che simbolicamente nella Bibbia è tradotto COME RICHIAMO E COME AVVERTIMENTO DI QUALCOSA CHE STA ACCADENDO......è accostato alla VOCE DI DIO......specialmente quando si avverte l'uomo di qualcosa che sta avvenendo, così come "il rombo del tuono e un vento gagliardo" fu assimilato alla discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste...e sempre come rumore di un tuono che avverte un temporale in arrivo, o che il temporale sta finendo....si assimila LA VOCE DI DIO  quando Gesù verrà battezzato e quando è sul monte Tabor nella Trasfigurazione......

In questo modo possiamo comprendere Paolo quando dice "CON VOCE DI ARCANGELO"......

 e....se infine...dovessimo dare retta alla traduzione geovista leggiamo questo passo:

Apocalisse 8:13

Guardai, e udii un'aquila che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per sonare!» ....

e chiediamoci a questo punto chi impersonificava l'aquila?.........

Ringrazio Achille per questo approfondimento da me poco conosciuto........non si finisce mai di imparare....sia lode a Dio per questo.....

Fraternamente Caterina


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Da: francesco2Inviato: 09/03/2004 14.57
Pace a tutti.
Desidero contribuire facendo comprendere chi è San Michele Arcangelo.

Tra gli angeli rifulge per la sua bellezza spirituale uno che la Sacra Scrittura chiama Michele. Era già considerato dagli Ebrei come il principe degli angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina nei confronti di Israele. Nell'Antico Testamento appare per tre volte, in particolare nel libro di Daniele (Dn 10,13.21; 12,1), dove è stato indicato come il difensore del popolo ebraico e il capo supremo dell'esercito celeste che difende i deboli e i perseguitati. 
"Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro". (Dn 12,1) 
Il suo nome in ebraico suona Mi - ka - El e significa: Chi è come Dio? A San Michele è attribuito il titolo di arcangelo, lo stesso titolo con cui sono designati Gabriele -forza di Dio e Raffaele - Dio ha curato.  Nel Nuovo Testamento, S. Michele Arcangelo è presentato come avversario del demonio, vincitore dell'ultima battaglia contro satana e i suoi sostenitori. Troviamo la descrizione della battaglia e della sua vittoria nel capitolo 12° del libro dell'Apocalisse: 
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. 

 
Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: 
"Ora si è compiuta la salvezza, 
la forza e il regno del nostro Dio 
e la potenza del suo Cristo, 
poiché è stato precipitato 
l'accusatore dei nostri fratelli, 
colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. 
Ma essi lo hanno vinto 
per mezzo del sangue dell'Agnello 
e grazie alla testimonianza del loro martirio, 
poiché hanno disprezzato la vita 
fino a morire. 
Esultate, dunque, o cieli, 
e voi che abitate in essi. 
Ma guai a voi, terra e mare, 
perché il diavolo è precipitato sopra di voi 
pieno di grande furore, 
sapendo che gli resta poco tempo" Ap. 12,7-12. 
Per i cristiani, quindi, l'Arcangelo S. Michele è considerato come il più potente difensore del popolo di Dio. Nell'iconografia, sia orientale sia occidentale, S. Michele viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano, sotto i suoi piedi il dragone - mostro, satana, sconfitto nella battaglia. I credenti da secoli si affidano alla sua protezione qui sulla terra, ma anche particolarmente nel momento del giudizio, come recita un’antica invocazione: 

"San Michele, difendici nel combattimento, affinché non periamo nel giorno del tremendo giudizio." 

L’Arcangelo viene riconosciuto anche come guida delle anime al cielo. Questa funzione di S. Michele è evidenziata nella liturgia romana, in particolare nella preghiera all'offertorio della messa dei defunti: 

"Signore Gesù Cristo, libera le anime dei fedeli defunti dalle pene dell'inferno ! San Michele, che porta i tuoi santi segni , le conduca alla luce santa che promettesti ad Abramo e alla sua discendenza." 

La tradizione attribuisce a San Michele anche il compito della pesatura delle anime dopo la morte. Perciò in alcune sue rappresentazioni iconografiche, oltre alla spada, l'Arcangelo porta in mano una bilancia. Inoltre nei primi secoli del cristianesimo specie presso i bizantini San Michele era considerato come medico celeste delle infermità degli uomini. Egli veniva spesso identificato con l'Angelo della piscina di Siloe di cui si parla nel capitolo 5 del vangelo di S. Giovanni: 

"V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua, il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto" (Gv 5, 24). 

"Non solo hai sconfitto il drago grande e terribile nel tuo santuario di Chone, ma si è formato un corso d’acqua guaritrice di ogni malattia del corpo". Così canta l’inno AKATISTO a S. Michele Arcangelo della liturgia bizantina. 

San Michele, infine, ha il singolare privilegio di prestare l’ufficio dell’assistenza davanti al trono della Maestà Divina. Egli stesso si presentò così al vescovo Lorenzo: "Io sono Michele e sto sempre alla presenza di Dio ..." 
E la liturgia del Concilio di Trento così pregava offrendo l’incenso: "Per intercessione di S. Michele Arcangelo che sta alla destra dell’altare dell’incenso ... degnati di accettare e benedire quest’offerta dell’incenso ...".

Michele (Chi è come Dio?) è l'arcangelo che insorge contro Satana e i suoi satelliti (Gd 9; Ap 12, 7; cfr Zc 13, 1-2), difensore degli amici di Dio (Dn 10, 13.21), protettore del suo popolo (Dn 12, 1).

Una delle apparizioni più importanti nella storia della Chiesa che si attribuisce a San Michele l'arcangelo è della fine del V secolo, fra l'anno 489-90 si ha la più attendibile cronistoria delle sue apparizioni sul monte Gargano nell'attuale Puglia, da li esiste ancora oggi meta di pellegrini, il Santuario sorto in suo onore.

La sua storia prosegue qui:

http://www.enec.it/Cripte/SMichele/Approfondimenti.htm

Gesù non è l'Arcangelo Michele.

Sia lodato Gesù Cristo



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Consiglia Elimina    Messaggio 6 di 17 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 10/03/2004 0.13

Caro Achille,

grazie per la puntuale e precisa confutazione a questa assurda dottrina tdg.

Giuda 4 dice:

Si sono infiltrati infatti tra voi alcuni individui - i quali sono già stati segnati da tempo per questa condanna - empi che trovano pretesto alla loro dissolutezza nella grazia del nostro Dio, rinnegando
il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo.Ora, in che modo i tdG rinnegano il "nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo"?

Dicendo appunto che Michele, sarebbe Gesù Cristo; mentre invece Michele stesso non si riconosceva Signore:

Giuda 9 L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore!

Perciò Michele confessa di non essere lui il Signore e quindi di non essere Gesù Cristo.

Ma nella TNM i tdG traducono come di consueto, il termine Kyrios con Geova, cosicchè non si capisce che Michele ammette di non essere lui il Signore.

I capi tdG purtroppo hanno fatto in modo che non si possa distinguere il Padrone dal servitore, il generato dal creato, l’eterno dal temporale, il Creatore dalla creatura, il Figlio dai figli.

Perciò sono nella confusione e portano alla confusione.

Che il Signore, l’unico Signore che è Gesù Cristo, possa illuminare nella via della comprensione e del ravvedimento quanti purtroppo, spesso in buona fede, seguono insegnamenti di uomini, anziché quelli di Dio.

Caro Fonte

Se ci leggi ti prego di darci un tuo parere su questo argomento, dicendoci cosa pensi al riguardo.

Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 17 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 10/03/2004 9.11
.......premetto che la provocazione che seguirà.....E' FRATERNA....e spero che Tgfonte e l'altro T.di.G. che abbiamo, ma di cui non ricordo il nik, qui iscritto, lo comprendano.....
Non c'è solo questo forum, ma altri forum attendono che coloro che hanno iniziato un certo discorso lo approfondiscano....io comprendo che Tgfonte è impegnato con la predicazione....ma non sarebbe meglio approfondire certi temi che va poi predicando prima di insegnare l'errore??
O forse è impegnato a trovare traduzioni da noi segnalate come errori e che poi invece errori non erano?
Tgfonte e l'altro iscritto, dovrebbero, in verità.....accogliere con tutta umiltà l'invito ad approfondire argomenti come questi......sull'Incarnazione del Verbo, chiamato Gesù......
sulla morte di Croce e sulla Risurrezione.....della quale NON credono eppure dice Paolo "se Cristo NON fosse risorto VANA SAREBBE  la nostra fede"......
e poichè i T.di G. NON credono nella Risurrezione, con serenità ed anche provocazione diciamo VANA E' LA LORO PREDICAZIONE.......anzi.....è un grave peccato contro Dio.....
Fraternamente Caterina
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05/11/2009 15:52
 
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Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 17 nella discussione 
Da: Soprannome MSNgrtresara1Inviato: 12/03/2004 10.41
Ciao a tutti intervengo in questo post perchè nel forum dei tdg ho avuto essendo cattolico una lunghissima discussione proprio su questo tema, achille sa che sono iscritto nel suo forum , vi incollo le risposte piu precise che mi sono state date , proviamo ha ragionare anche su queste .
Questa è la posizione Ufficiale:

Libro Perspicacia volume 2 pag. 277-278

MICHELE

[chi è simile a Dio?].


1. L’unico santo angelo oltre a Gabriele menzionato per nome nella Bibbia, e il solo chiamato “arcangelo”. (Gda 9) Il nome ricorre per la prima volta nel decimo capitolo di Daniele, dove si legge che Michele, definito “uno dei primi principi”, viene in aiuto di un angelo inferiore a cui si opponeva “il principe del reame di Persia”. Nelle parole rivolte a Daniele, Michele è chiamato “il vostro principe”, “il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo”. (Da 10:13, 20, 21; 12:1) Ciò indica che Michele era l’angelo che guidò gli israeliti nel deserto. (Eso 23:20, 21, 23; 32:34; 33:2) Questa conclusione è confermata dal fatto che “l’arcangelo Michele ebbe una controversia col Diavolo e disputava intorno al corpo di Mosè”. — Gda 9.
Le prove scritturali mostrano che Michele era il nome del Figlio di Dio prima che lasciasse il cielo per diventare Gesù Cristo e anche dopo che vi tornò. Michele è l’unico chiamato “arcangelo”, che significa “angelo capo” o “angelo principale”. Questo termine ricorre nella Bibbia solo al singolare. Ciò sembra indicare che Dio ha designato uno soltanto quale capo delle schiere angeliche. In 1 Tessalonicesi 4:16 la voce del risuscitato Signore Gesù Cristo viene definita “voce di arcangelo”, e ciò fa pensare che lui stesso sia in effetti l’arcangelo. Questo versetto lo descrive nell’atto di scendere dal cielo con “una chiamata di comando”. È solo logico dunque che la voce che esprime questa chiamata di comando sia definita con un termine che non sminuisca la grande autorità di cui ora è investito Cristo Gesù quale Re dei re e Signore dei signori. (Mt 28:18; Ri 17:14) Se il titolo “arcangelo” non si riferisse a Gesù Cristo, ma ad altri angeli, l’espressione “voce di arcangelo” non sarebbe appropriata: sarebbe una voce meno autorevole di quella del Figlio di Dio.
Ci sono anche altri elementi che permettono di affermare che Michele è effettivamente il Figlio di Dio. Daniele, dopo aver menzionato per la prima volta Michele (Da 10:13), mise per iscritto una profezia di grande portata che riguardava anche il “tempo della fine” (Da 11:40) e poi dichiarò: “E durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo”. (Da 12:1) Il ‘sorgere’ di Michele doveva essere accompagnato da “un tempo di angustia come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo”. (Da 12:1) Nella profezia di Daniele spesso ‘sorgere’ si riferisce all’azione di un re che assume il potere regale o agisce effettivamente in quanto tale. (Da 11:2-4, 7, 16b, 20, 21) Ciò conferma la conclusione che Michele è Gesù Cristo, in quanto Gesù è il Re nominato da Geova, incaricato di distruggere tutte le nazioni ad Har-Maghedon. — Ri 11:15; 16:14-16.
Il libro di Rivelazione (12:7, 10, 12) menziona Michele in relazione all’istituzione del Regno di Dio e collega questo avvenimento con guai per la terra: “E scoppiò la guerra in cielo: Michele e i suoi angeli guerreggiarono contro il dragone, e il dragone e i suoi angeli guerreggiarono. E udii nel cielo un’alta voce dire: ‘Ora son venuti la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli . . . Per questo motivo rallegratevi, o cieli e voi che risiedete in essi! Guai alla terra e al mare’”. Gesù Cristo è poi descritto quale condottiero degli eserciti celesti che guerreggiano contro le nazioni della terra. (Ri 19:11-16) Ciò farebbe presagire un periodo d’angustia, incluso logicamente nel “tempo di angustia” che accompagna il ‘sorgere’ di Michele. (Da 12:1) Poiché il Figlio di Dio dovrà combattere contro le nazioni, è solo ragionevole che sia lo stesso che con i suoi angeli ha già combattuto contro il sovrumano dragone, Satana il Diavolo, e i suoi angeli.
Nella sua esistenza preumana Gesù era chiamato “la Parola”. (Gv 1:1) Aveva anche il nome proprio Michele. Conservando il nome Gesù dopo la risurrezione (At 9:5), “la Parola” si identifica col Figlio di Dio sulla terra. Riprendendo il suo nome celeste Michele e il suo titolo (o nome) “La Parola di Dio” (Ri 19:13) si ricollega con la sua esistenza preumana. Lo stesso nome Michele, che significa “chi è simile a Dio?”, fa notare che Geova Dio è senza uguali e che Michele, il suo arcangelo, è il suo grande Sostenitore o Vendicatore.
Malachia 3:1 CEI, Il Signore è chiamato angelo dell'alleanza, nella Versione Riveduta Luzzi addirittura "Angelo" è scritto con la "A" maiuscolo wink.gif

La nota in calce a Malachia 3:1 della CEI, dice:


L'angelo dell'alleanza è il Signore (Esodo 3:2; 23:20-21) Inteso da Matteo 11:10 di Cristo.

Ciao Rino



Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 9 di 17 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/03/2004 11.09
La nota in calce a Malachia 3:1 della CEI, dice:


L'angelo dell'alleanza è il Signore (Esodo 3:2; 23:20-21) Inteso da Matteo 11:10 di Cristo.....
.........
Caro Rino non ho sottomano la versione della CEI, ma ho l'Istituto Biblico di Gerusalemme che affronta le Traduzioni insieme a TUTTI i cristiani, sia cattolici che protestanti e la nota di Malachia 3,1 dice letteralmente questo:
" 3,1: "il mio messaggero": gli evengelisti e Gesù stesso applicano queste parole a Giovanni Battista, precursore del Messia (Malachia 3,1: Ecco, invio il mio messaggero; egli preparerà la via davnti a me.....Mt.11,10: "di lui sta scritto: ecco, io mando avantoi a te il mio messaggero, egli preparerà dinnanzi a te la tua via". 11.In verità vi dico: fra i nati di donna non è mai sorto uno più grande di Giovanni il Battista.")"
Anche la Bibbia che ho sulla "Traduzuione CONCORDATA e su quella dai Testi originali", vi è riportata la stessa nota....
Una cosa è certa......l'affinità fra Matteo e Malachia è inconfondibile.....quel messaggero o angelo per i T. di G. NON E' IL CRISTO....
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 10 di 17 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 12/03/2004 17.56

I tdg scrivono:


Nella sua esistenza preumana Gesù era chiamato "la Parola". (Gv 1:1) Aveva anche il nome proprio Michele. Conservando il nome Gesù dopo la risurrezione (At 9:5), "la Parola" si identifica col Figlio di Dio sulla terra. Riprendendo il suo nome celeste Michele e il suo titolo (o nome) "La Parola di Dio" (Ri 19:13) si ricollega con la sua esistenza preumana.


Possiamo senz’atro dire che Gesù era la Parola, e che la Parola al principio già era perché era Dio, ma non possiamo neanche lontanamente pensare che Gesù aveva il nome proprio di Michele.

Non vi è assolutamente nulla nella Scrittura che autorizzi a fare un simile deviante accostamento.

Né nel VT, né nel NT troviamo che Gesù "Aveva anche il nome proprio Michele".


Cosa c’entra Michele, che è solo uno tra i principali arcangeli e quindi nemmeno il principale in assoluto, con il Re dei re e Signore dei signori che è appunto Gesù, il solo che è detto Parola di Dio, Unigenito Figlio di Dio, generato ma non creato, che tutti gli esseri creati devono adorare?


Dove viene detto tutto questo di Michele?


Se vi fosse stato qualche fondamento a tale dottrina sulla Bibbia, certamente sarebbe stato espresso in modo esplicito o almeno implicito. Mentre qui si tratta invece di una dottrina tdg che è antitetica rispetto alle verità esplicite espresse nella Scrittura.


Il fatto che Gesù ritornerà con voce di arcangelo non autorizza neppure lontanemente a pensare che Egli sia un arcangelo, e il caro Achille, nel suo lavoro lo ha messo bene in evidenza.

E poi il fatto che il precursore venga chiamato "angelo" o "messaggero", non significa che egli sia un arcangelo. Anche Dio stesso viene chiamato "vignaiolo" da Gesù. Significa forse che Dio è un agricoltore nel vero senso della parola? Come si fa ad attaccarsi a simili cose per portare avanti una dottrina di tale portata?

Questo  assurdo e incompatibile accostamento, che non si inquadra per nulla con tutto il complesso degli altri dati biblici, fa innalzare ai tdg, una costruzione del tutto erronea, che porta inevitabilmente con se una serie di altri errori.


Con affetto


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Da: Soprannome MSNPelide55Inviato: 12/03/2004 19.18

Penso che Rino si riferisse al Messaggero (o Angelo) menzionato nella seconda parte del versetto.

Cito dalla TNM:

«"Ecco, io mando il mio messaggero, ed egli deve preparare la via davanti a me. E all’improvviso verrà al Suo tempio il [vero] Signore, che voi cercate, e il messaggero del patto di cui vi dilettate. Ecco, verrà certamente", ha detto Geova degli eserciti».

Il primo messaggero (o angelo, ebr. mal´akhì; lat. angelum) qui menzionato è Giovanni Battista, precursore di Gesù. Questa profezia viene citata dall'evangelista Matteo che la applicò appunto al Battista (Mt. 11:10).

Malachia profetizzò però anche l'arrivo di un altro Messaggero che sarebbe venuto nel Suo tempio. A Chi si riferiva il profeta? Niente meno che a Dio stesso.

Lo si comprende dal fatto che il "vero Signore" doveva appunto venire nel Suo tempio; ed il tempio apparteneva solo a YHWH. Anche la Società Torre di Guardia è consapevole che il "vero Signore" qui menzionato è l'Iddio Onnipotente. Nella nota in calce della TNM si legge infatti: «Il [vero] Signore": ebr. ha´Adhòhn; gr. Kyrios; lat. Dominator». Ora il titolo ha´Adhòhn, come si legge nell'Appendice della stessa TNM, si riferisce esclusivamente a Dio: «Il titolo ´Adhòhn, "Signore; Padrone", quando è preceduto dall’articolo determinativo ha, "il", forma l’espressione ha´Adhòhn, "il [vero] Signore". Nel M[asoretico] l’uso dell’articolo determinativo ha davanti al titolo ´Adhòhn limita l’applicazione di questo titolo esclusivamente a Geova Dio» (p. 1570, il grassetto è aggiunto).

La Watch Tower vuole comunque far credere che il "vero Signore" e "il messaggero del patto", menzionati nello stesso versetto, siano due Persone diverse. Ecco cosa si legge, per esempio, in una sua pubblicazione: «Dopo aver menzionato un primo messaggero, Malachia indicò che "il vero Signore" sarebbe venuto al "Suo tempio" in compagnia di un altro messaggero, diverso dal primo, "il messaggero del patto". Chi sarebbe stato? Ebbene, da come sono andate le cose è ragionevole concludere che "il messaggero del patto" sia Gesù Cristo, colui che Giovanni il Battezzatore presentò ai suoi discepoli quale "Agnello di Dio"» (w87 15/6 p. 12, il grassetto è mio).

Tuttavia, la semplice lettura di questo versetto rende evidente che è invece "ragionevole concludere" che qui si sta parlando di una sola Persona, definita sia Signore che Messaggero (o Angelo) del Patto*.

La profezia si realizzò con l'incarnazione del Figlio di Dio - che è Dio Egli stesso - il quale venne nel Suo Tempio ed agì anche in veste di "Messaggero del patto", istituendo la Nuova Alleanza basata sul Suo sacrificio.

In questo passo abbiamo una chiara indicazione che il Signore Gesù è Dio, come il Padre, in quanto viene chiamato ha´Adhòhn, titolo che secondo gli stessi TdG si applica esclusivamente a YHWH. Solo essendo nello stesso tempo Dio e uomo Gesù Cristo poté venire nel Suo Tempio ed agire anche in qualità di Angelo o Messaggero inviato del Padre, adempiendo così pienamente la profezia di Malachia.

In ogni modo il fatto che in questo passo di Malachia il Signoire Gesù venga anche chiamato "angelo" non ha nulla a che vedere con l'identificazione datta dai TdG di Gesù con l'arcangelo Michele.

Saluti

Achille

* Si può osservare che se si parlasse di due persone non si direbbe; "Ecco, verrà certamente", usando un verbo al singolare, ma: "Ecco, verranno certamente".


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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 12/03/2004 20.31
Scusate questa piccola riflessione: i TdG sono come i vigili urbani. Quando si ha bisogno di loro non ci sono mai!
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05/11/2009 15:53
 
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Da: Soprannome MSNPelide55Inviato: 14/03/2004 19.40

Mi è stato fatto notare che l'idea che Gesù fosse l'Arcangelo Michele pare sia stata esposta anche in uno scritto cristiano del secondo secolo. Ho quindi isenrito nella pagina www.infotdgeova.it/arcangelo.htm la seguente nota: 

L'unico testo della letteratura cristiana, ma nel quale si possono scorgere diversi residui dell'angelologia giudaica, che fa supporre tale credenza è Il Pastore di Erma, uno scritto che si fa risalire al 140 d.C., e che per molto tempo venne considerato ispirato. Nella Nona Similitudine si legge: «“Hai visto i sei uomini e, tra loro, quell'uomo alto e distinto che girava attorno alla Torre, e che scartò dall’edificio i sassi inadatti?”. “Ho visto - risposi -, o Signore”. “L’uomo glorioso, - spiegò - è il figlio di Dio e quei sei sono gli angeli gloriosi che lo circondano, a destra e a sinistra. Nessuno di questi angeli gloriosi entrerà da Dio senza di lui. Chi non riceve il nome di Dio, non entrerà nel regno di Dio”» Sim. IX 12, 7-8. E nella Ottava Similitudine, 3, 2-3, a proposito dell’“angelo glorioso” (Sim.VII,1; Precetto V, 1,7) di statura colossale rispetto agli altri sei angeli e identificato nel Cristo, Erma dice: «E questa legge è il figlio di Dio, predicato fino ai confini della terra. I popoli che si trovano sotto di esso sono quelli che hanno udito la predicazione e han creduto in lui. L’angelo grande e glorioso è Michele, colui che detiene il potere su questo popolo e lo governa. È lui che dà loro la legge ponendola nel cuore dei credenti. Egli esamina dunque quelli a cui ha dato la legge, per vedere se l’hanno conservata”». Anche Erma comunque riconosceva che il Figlio di Dio era antecedente a qualsiasi creazione ed era generato (non creato) dal Padre. Ecco cosa si legge infatti nell'Ottava Similitudine [LXXXIX (12) 1, 2]: «"Prima di tutto, signore, spiegami questo: chi è la roccia e la porta". "La roccia e la porta sono il figlio di Dio". "Come mai, gli chiesi, la roccia è antica e la porta è nuova?". "Ascolta, insensato, e comprendi. Il figlio di Dio è generato prima di ogni creatura, per essere consigliere del Padre nella creazione» (il grassetto è aggiunto). Quindi, anche se fosse certo che Erma identificasse il Figlio di Dio con l'Arcangelo Michele (ma la questione pare dubbia), anche questo cristiano credeva che il Figlio non fosse una creatura, come invece insegnano i TdG. Il testo completo del Pastore di Erma si può visualizzare cliccando qui (link esterno).

Saluti

Achille


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Da: Soprannome MSNHanzoHattori1984Inviato: 14/03/2004 20.12
 
Scusate questa piccola riflessione: i TdG sono come i vigili urbani. Quando si ha bisogno di loro non ci sono mai!
In compenso sono sempre disponibilissimi a buttare la gente giù dal letto, le domeniche...

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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 14/03/2004 20.37
Credo che la soluzione migliore sia quella suggerita da un comico di Zelig. Andare a casa dei TdG la mattina della domenica alle 6, suonare e chiedere: "Bè, che succede? Come mai non sei ancora andato in predicazione"?
Achille, scusa. Dopo questa breve disgressione torniamo seri. Anche perchè l'argomento è molto interessante.

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Da: Soprannome MSNgrtresara1Inviato: 14/03/2004 21.20

Isaia 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,<o:p></o:p>

e il dominio riposerà sulle sue spalle;<o:p></o:p>

sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,<o:p></o:p>

Padre eterno, Principe della pace,
Non ci sono altre parole per definire Cristo
Ciao Rino

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 14/03/2004 21.30

Il "Pastore" di Erma si compone di cinque "visioni", dodici "precetti" e dieci "similitudini" allegoriche. Si tratta in definitiva di un'Apocalisse apocrifa.
Il libro fu considerato per lungo tempo scrittura sacra e era per questo motivo letto durante le assemblee liturgiche.<o:p></o:p>

L'argomento centrale dell'opera è la penitenza, ma Erma evita con cura i due opposti estremismi del rigorismo eccessivo e del lassismo.<o:p></o:p>........

in questo sito avrete il testo intero....

http://www.cristianiortodossi.it/76314.php

Nello specifico inserisco il pezzo in cui Erma scredita invece i T.di G., qui Erma descrive per rivelazione.....(che la Chiesa non ha ritenuto UN VANGELO, ma di lettura spiritualmente edificante).....L'INCARNAZIONE DEL VERBO, SUO FIGLIO GESU'....il testo è lo stesso usato dai T. di G. (e riportato dall'amico Achille....anzi ringraziando Achille mi scuso con lui se ripeterò il testo, ma credo sia importante sottolinearlo....) così vi renderete conto come estrapolando un testo gli fanno dire quello che vogliono

La legge ricevuta dal Padre<o:p></o:p>

LIX (6), 1. "Ascolta, dice, il figlio di Dio non è sotto forma di servo, ma in grande potenza e signoria". Gli rispondo: "Non intendo come". 2. "Perché, dice, Dio piantò la vigna, cioè creò il popolo e lo diede al figlio suo e il figlio stabilì gli angeli su di loro per custodire ognuno. Egli cancellò i loro peccati patendo assai e sostenendo molte fatiche. Nessuna vigna può essere vangata senza sudore e sofferenza. 3. Egli avendo purificato i peccati del popolo insegnò le vie della vita, dando la legge ricevuta dal Padre. Osserva, dice, che egli è il Signore del popolo perché ha ricevuto ogni potere dal Padre. 4. Ascolta perché il Signore prese come consigliere suo figlio e gli angeli santi per l'eredità da dare al servo. 5. Dio fece abitare nella carne che volle lo Spirito Santo, che preesisteva e che fece ogni creatura. Questa carne, in cui prese dimora lo Spirito Santo, servì bene lo Spirito camminando nella santità e nella castità, e non lo contaminò in nulla. 6. Scelse questa carne a partecipare dello Spirito Santo, perché essa si era comportata degnamente e castamente e aveva sofferto con lo Spirito collaborando in ogni cosa e conducendosi con fortezza. Piacque a Dio il comportamento di questa carne che avendo lo Spirito Santo non si macchiò sulla terra. 7. Prese come consigliere il figlio e gli angeli gloriosi perché questa carne, avendo ubbidito allo Spirito con soddisfazione, ottenesse una tenda e non sembrasse aver perduta la ricompensa del suo servizio. Ogni carne ritrovata pura e senza macchia riceverà una ricompensa; in essa abitò lo Spirito Santo. 8. Hai la spiegazione anche di questa parabola"......

....

e qui:

Lo Spirito Santo<o:p></o:p>

LXXVIII (1), 1. Dopo che io scrissi i precetti e le similitudini del pastore, angelo della penitenza, egli venne da me e mi disse: "Voglio mostrarti quanto ti manifestò lo Spirito Santo nella figura della chiesa. Lo Spirito è il figlio di Dio. 2. Eri molto debole nella carne e non ti fu rivelato per mezzo dell'angelo. Quando ti irrobustisti nello spirito e fosti forte della tua forza, in modo da poter vedere anche l'angelo, allora ti fu manifestata, mediante la chiesa, la costruzione della torre. Hai visto bene e con venerazione ogni cosa come da parte di una vergine. Ora da parte di un angelo vedi per mezzo dello stesso spirito. 3. Bisogna che tu ora impari con maggiore precisione ogni cosa da me. L'angelo glorioso mi ha indotto ad abitare nella tua casa perché tu vedessi tutto con coraggio e non con timore come prima". ...........

La roccia e la porta<o:p></o:p>

LXXXIX (12) 1. "Prima di tutto, signore, spiegami questo: chi è la roccia e la porta". "La roccia e la porta sono il figlio di Dio". "Come mai, gli chiesi, la roccia è antica e la porta è nuova?". "Ascolta, insensato, e comprendi. 2. Il figlio di Dio è generato prima di ogni creatura, per essere consigliere del Padre nella creazione. Per questo la roccia è antica". "Ma la porta, domandai, perché è nuova?". 3. "Perché si manifestò negli ultimi giorni della fine. Per questo ci fu una porta nuova, perché quelli che devono salvarsi entrino nel regno di Dio attraverso di essa.

........

La torre è la Chiesa<o:p></o:p>

XC (13), 1. "La torre, chiedo, chi è?". "La torre è la Chiesa". 2. "Le vergini chi sono?". "Sono gli spiriti santi. Diversamente l'uomo non può trovarsi nel regno di Dio, se non lo rivestono della loro veste. Se tu prendi solo il nome e non prendi la loro veste, nulla ti gioverà. Queste vergini sono le potenze del figlio di Dio. Se porti il nome e non porti la sua fortezza, invano sarai portatore del suo nome. 3. Le pietre che hai visto rigettare - egli aggiunse - portavano il nome, ma non indossavano l'abito delle vergini"......

.....

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