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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Il Nome di Dio nella Scrittura

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2009 09:59
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09/11/2009 09:50
 
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Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor  (Messaggio originale)Inviato: 04/12/2003 14.02
TGFONTE ha scritto:

Per quanto riguarda la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (TNM), oltre a non essere ovviamente d’accordo con te, ti ricordo che le nostre dottrine non originano dalla TNM essendo preesistenti ad essa, anche quello che dici delle opinioni degli studiosi biblici sulla TNM non è vero.

Parto da questa affermazione per chiedere a TGFONTE se la dottrina secondo la quale il nome Geova deve essere inserito negli scritti del NT dove si trova il tremine greco Kuriòs, è antecedente non solo alla TNM ma anche alla nascita del movimento dei TdG.

Saluti



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Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 04/12/2003 15.01
Ci sono molte versioni del Nt che usano nel testo il Nome personale di Dio, te ne cito solo alcune antiche.

The New Testament di J. Eliot del 1661 in Algonchino.

In ebraico:

Vangelo di Matteo di Shem-Tob Isaac Ibn Shaprut del 1385;

Biblia Sacra di E. Hutteri del 1599

The New Testament in Hebrew and English di R. Caddick del 1798-1805

Il Nuovo Testamento di J.C. Reichardt e J.H.R. Biesenthal del 1866

Il Nuovo Testamento di T. Fry del 1817

Vangeli Liturgici di Johannes Clauis del 1576 in  ebraico/tedesco/latino/greco

In inglese:

An english version of the New testament di H. Heinfetter del 1864

The messages of Jesus according to the Synoptists di T.C. Hall del 1901

Epistle to the Romans di W.G. Rutherford del 1900

In tedesco:

Die Heilige Schrift des neuen Testaments di D. von Brentano del 1796

Die neusten Offenbarungen Gottes di C.F. Bahrdt del 1773

Neuen Testaments di J. Babor del 1805

Samtliche Schriften des Neuen Testaments di J.J. Stolz del 1781

Ce ne sono decine di altre versioni, sia antiche che moderne.

Tgfonte


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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 04/12/2003 17.52
Caro TGfonte, devo contraddirti.
Le numerose traduzioni bibliche che hai riportato, hanno il nome Jehovah, ma solamente nell'AT, mentre nel NT il termine "Kuriòs" è sempre tradotto come "Signore".
Non ti è stato chiesto se alcune traduzioni hanno mai usato il termine Jehovah, ma se prima della TNM questo fosse già stato inserito nel NT per tradurre il termine "Kurios".
Questo mi intristisce non poco, perchè mi capita davvero molto spesso di dialogare con TdG e di ricevere risposte a domande mai poste e di non ricevere risposte alle domande che pongo.
Ti pongo anch'io una semplice domanda:
Dato che per la società Torre di Guardia la Bibbia è infallibile anche se presa letteralmente, sai dirmi qual'era il nome del padre di Giuseppe?
N.B.mi riferisco al padre putativo di Gesù.
Matteo al capitolo 1 dice che era Mattan.
Luca al capitolo 3 dice che era Eli.
Come lo spiegate?
Con affetto, Stefano.

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Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 04/12/2003 18.38
Caro Raptor,
le traduzioni da me citate sono tutte del NT, ad esempio le traduzioni tedesche di Stolz e di Babor in Marco 12:29 rendono Il Kyrios del testo greco con rispettivamente Jehovas e Jhova.
In un’appendice della TNM, che ti riporto in parte di seguito, è chiarito il criterio seguito per ripristinare il Nome nel NT.
“Nel corso dei secoli sono state fatte molte traduzioni in ebraico delle Scritture Greche Cristiane o di parti d’esse. Tali traduzioni, contrassegnate in quest’opera dalla lettera “J” seguita da un esponente numerico, hanno ripristinato in vari luoghi il nome divino nelle ispirate Scritture Greche Cristiane. Hanno ripristinato il nome divino non solo nelle citazioni dalle Scritture Ebraiche, ma anche in altri luoghi dove i brani richiedevano tale ripristino.
Per sapere dove il nome divino fu sostituito con le parole greche Κύριος e Θεός, abbiamo determinato dove gli scrittori cristiani ispirati citarono versetti, passi ed espressioni delle Scritture Ebraiche e quindi abbiamo consultato il testo ebraico per appurare se vi compare il nome divino. In questo modo abbiamo determinato quale identità dare a Kyrios e Theòs e quale personalità attribuire loro.
Per non oltrepassare i limiti del traduttore sconfinando nel campo dell’esegesi, siamo stati estremamente cauti nel rendere il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane, esaminando sempre attentamente le Scritture Ebraiche come base. A conferma della nostra versione abbiamo cercato sostegno in versioni ebraiche. In tutti i 237 luoghi in cui il nome divino è stato ripristinato nelle Scritture Greche Cristiane abbiamo quindi il sostegno di versioni ebraiche.
Segue un elenco dei 237 luoghi dove il nome “Geova” ricorre nel testo principale della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane. A sostegno sono citate varie fonti, elencate con i rispettivi simboli. Per una spiegazione dei simboli (i riferimenti “J”), vedi l’Introduzione, sotto “Simboli testuali”.
L’elenco seguente indica anche la parola greca che si trova in questi luoghi nel testo greco di Westcott e Hort. Kyrios, “Signore”, e le sue varie forme sono indicati da Ky, mentre Theòs, “Dio”, e le sue varie forme sono indicati da Th. Un asterisco (*) che precede l’uno o l’altro di questi simboli indica che la parola greca è accompagnata nel testo greco dall’articolo determinativo. Un più (+) dopo il riferimento al versetto indica che ci sono ulteriori informazioni in una nota in calce a quel versetto.”
TGfonte

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Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 04/12/2003 20.12
Caro Stefano,
(mi scuso con Raptor per avergli erroneamente attribuito il messaggio di Stefano)
nel tuo messaggio poni due questioni diverse, per evitare confusione, rispondo alla tua seconda domanda con un altro messaggio, saranno poi i gestori a decidere se lasciarlo in questo forum o spostarlo in un altro.
Dalla tua domanda mi sembra di capire che non consideri la Bibbia infallibile, è così?
Cerco ora di dare risposta alla tua domanda.
Penso ti riferisca a queste due scritture:
Matteo 1:15,16 “Eliud generò Eleazaro; Eleazaro generò Mattan; Mattan generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo
Luca 3:23 “Inoltre, Gesù stesso, quando cominciò [la sua opera], aveva circa trent'anni, essendo figlio, come si credeva di Giuseppe, [figlio] di Eli”
Matteo parla di Giacobbe, non di Mattan, come del padre di Giuseppe.
Probabilmente la domanda che mi volevi porre era: chi era il padre di Giuseppe, Giacobbe o Eli?
Questa differenza, e altre, che si trovano tra la genealogia di Matteo e quella di Luca è semplicemente dovuta al fatto che Luca elenca gli antenati di Maria, indicando così la discendenza naturale di Gesù da Davide, mentre Matteo dimostra il diritto legale di Gesù al trono di Davide quale discendente di Salomone per mezzo di Giuseppe, che legalmente era il padre di Gesù.
Il sostantivo ebraico “ben” e quello greco “huiòs”, che significano entrambi "figlio", sono spesso usati in senso più ampio e non semplicemente per designare un immediato discendente di sesso maschile. "Figlio" può significare figlio adottivo (Esodo 2:10; Giovanni 1:45), discendente, per esempio nipote o pronipote (Esodo 1:7; 2Cromache 35:14; Geremia 35:16; Matteo 12:23) o genero. - Confronta 1Cronache 3:17 con Luca 3:27 (Sealtiel era evidentemente figlio di Ieconia e genero di Neri); Luca 3:23, "Giuseppe, figlio di Eli", evidentemente genero (in questa frase il termine huiòs, "figlio", non compare nel testo greco, ma è sottinteso).
TGfonte

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Da: Soprannome MSNSoloGesùSalvaInviato: 05/12/2003 10.26
Pace a tutti da Michele.
Inserisco un documento interessante sul nome geova che non è affatto il nome di Dio perchè Dio non lo possiamo chiamare per nome, Egli ci ha dato Gesù nel cui nome abbiamo la salvezza.
Gli evangelici si dissociano da quello che insegnano i geovisti, e questo bisogna dirlo per amore del vero.
che il Signore ci benedica tutti
Geova non è il nome di Dio

di Matteo Ricciotti

 

I testimoni di geova pretendendo di essere la sola organizzazione sulla terra che parla da parte di Dio, hanno dato troppe volte prova di essere falsi profeti. Gli adepti di questa terribile setta, gente sincera, in cerca della Verità, non sanno di essere caduti nella rete di un'organizzazione che, incutendo timore attraverso l'arma psicologica della dissociazione, non li lascia più liberi di vivere. Chi si battezza come testimone di geova non sa che accetta come autorità assoluta e suprema l'organizzazione, e che se dovesse dissentire dai dogmi da essa emanati, spesso in palese contraddizione tra loro, verrebbe severamente richiamato, ammonito e minacciato di dissociazione (scomunica), che per il testimone è una vera sciagura: viene di fatto emarginato anche dal proprio coniuge, dai figli, dai genitori, dai parenti, dagli amici (se sono anch'essi testimoni di geova).

I testimoni di geova, di fatto, non hanno la Bibbia come sola autorità in materia di fede, anche se la citano molto e la portano sempre con loro; la loro effettiva autorità è l'Organizzazione denominata Società Torre di Guardia, con sede a Brooklyn ed il periodico "La Torre di Guardia", che considerano l'unico strumento valido per spiegare quello che dice la Bibbia. Naturalmente, se viene posta la domanda: "È Dio l'autore de La Torre di Guardia?", i seguaci di questa setta, ignorando le affermazioni fatte in passato dall'organizzazione centrale, negano apertamente; ma su La Torre di Guardia del 15 aprile 1943, pag. 127, edizione inglese, si legge:

"La rivista La Torre di Guardia non ha eguali sulla terra, perché è dovuta al grande autore della Bibbia".

Un'affermazione che non lascia adito a dubbi sulla loro reale autorità. L'Organizzazione dei testimoni di geova è una setta crudele, che obbliga i suoi adepti a divulgare le false dottrine che vengono emanate dalla sede centrale di Brooklyn da un ristretto numero di persone che costituiscono il Consiglio Direttivo. Questo Consiglio carpisce persone in buona fede, le convince che hanno finalmente trovato la verità, e giorno per giorno, con un lavoro sistematico di indottrinamento, le depersonalizza con tecniche psicologiche il cui unico scopo è quello di annullare, la capacità di pensare, rendendola del tutto subdola. Una dimostrazione è il divieto assoluto ad ogni testimone di leggere qualsiasi libro od opuscolo che non proviene dall'Organizzazione: non devono averli nemmeno in casa. Inoltre non devono tenere nella benché minima considerazione le osservazioni fatte dai non testimoni.

È con questa tecnica che hanno convinto tutti gli adepti a credere che Dio abbia un solo nome. Con questo breve studio cercherò di evidenziare che i nomi di Dio nell'Antico Testamento sono diversi e ciascuno di essi rivela una caratteristica della Sua Persona Divina.

Chi studia l'ebraico capisce subito che il nome GEOVA non ha nessun senso, né significato. La lingua ebraica è una lingua consonantica, le vocali vengono solo pronunciate. È difficile al non ebreo entrare in questa particolarità, ma un esempio può rendere bene il senso anche in italiano. Prendiamo i termini ETERNO e SIGNORE, che sono nomi entrambi riferiti a Dio, e scriviamoli senza consonanti. Avremo: TRN e SGNR. Sostituendo le vocali di SIGNORE ad ETERNO, si ha TIRONE. Cosa significa questa nuova parola? Nulla. È quello che è avvenuto nella lingua ebraica e che verrà spiegato in seguito.

In conclusione, ridimensionare l'IDDIO ONNIPOTENTE e VERO, CREATORE DEL CIELO e DELLA TERRA, DELL'UNIVERSO e DI TUTTO IL SUO ESERCITO; L'IDDIO REDENTORE, SANTISSIMO, ad un nome solo è una vera profanazione. I testimoni di geova, in definitiva, si sono dati una definizione giusta: testimoni di nessuno, perché geova non ha nessun significato.


I NOMI DI DIO NELL'ANTICO TESTAMENTO

L'Antico Testamento è stato scritto in Ebraico (tranne alcuni brevi brani in Aramaico) per preciso volere di Dio, non per caso. Nel libro degli Atti viene riportato un episodio in cui Dio parla all'apostolo Paolo in lingua ebraica.

L'unicità di questa lingua sta nel poter esprimere con esattezza un concetto per mezzo di una parola appropriata che non ammette equivoci, cosa che non è sempre possibile nelle nostre lingue indoeuropee.

Un'altra caratteristica dell'ebraico è l'immutabilità: si arricchisce solo di nuovi vocaboli, ma non si estingue. La nostra lingua italiana proviene dal latino, che è una lingua morta perché nessuno parla più, o scrive, in latino da secoli; pochi sono quelli che lo conoscono. Ora, nonostante la profonda conoscenza che alcuni possono avere del latino, non possono comunicare con altri, rimane solo una conoscenza intellettuale. Dal latino provengono tante altre lingue europee: francese, portoghese, spagnolo, rumeno ecc...

L'ebraico invece è rimasto immutato, si sono solo aggiunte parole nuove dell'era tecnologica. L'ebreo medio di oggi è in grado di leggere e capire un manoscritto di molti secoli prima di Cristo. Un italiano medio di oggi non sarebbe in grado di capire nemmeno l'italiano della divina commedia.

Si può dire che se Isaia o Geremia si trovassero oggi a Gerusalemme non avrebbero difficoltà a comunicare con l'attuale popolo eletto; si troverebbero solo di fronte a termini nuovi come aereo, computer, automobile, moto, ecc.

Queste brevi osservazioni rendono omaggio ad una lingua unica nella quale Dio si è espresso per comunicare con l'uomo. Egli ha voluto anche comunicarci i suoi diversi nomi per farsi conoscere nei suoi diversi aspetti divini.

Ogni nome riferito a Dio nell'Antico Testamento, quindi, mette in evidenza una caratteristica della Sua persona divina. È Lui stesso che si rivela all'uomo con i Suoi diversi nomi, mai l'uomo che glieli attribuisce. Vediamo ora nel testo biblico ebraico con quali nomi Dio si fa conoscere ed identificare. Ne vediamo alcuni che mettono in particolare evidenza l'essenza della Sua Persona e rivelano la Sua volontà di redimere l'uomo peccatore.



Elohim

Dal primo rigo della Bibbia Dio si rivela all'uomo. In Genesi 1:1 si fa conoscere come Creatore dell'universo, della terra e di tutto ciò che è in essa, e dell'uomo. Questo atto creativo si sviluppa in sei giorni e tutte le cose vengono all'esistenza dal nulla.

Nella lingua cananea e caldea dio si dice El e identifica gli idoli pagani, fatti con mano d'uomo. È un nome comune di cosa. Questo nome da solo non viene mai utilizzato nell'Antico Testamento per designare il solo, unico e vero Dio. Nel popolo d'Israele El assume un carattere completamente nuovo: da nome comune, diventa nome proprio ed è sempre accompagnato da un epiteto che sottolinea un aspetto, una virtù del Solo, Unico, Vero Dio che si è rivelato all'uomo:


El-Hai Dio Vivente (Genesi 3:10)

El-Elion Dio Altissimo (Genesi 14:18)

El-Shaddai Dio Onnipotente (Genesi 17:1)

El-Olam Dio d'Eternità (Genesi 21:23)

El-Ganna Dio Geloso (Esodo 20:5)

Elohim è la forma plurale di El, e lo si trova solo nella lingua ebraica e solo nella Bibbia. Deriva da una radice che significa "Potente", "Forte". Questo nome mette in evidenza l'Onnipotenza manifestata nella creazione. I verbi che seguono Elohim sono sempre alla terza persona singolare. Questo nome di Dio racchiude il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo che compiono la stessa azione: la creazione. In Genesi 1:1 il testo ebraico dice Elohim barah, che significa Elohim fece venire all'esistenza dal nulla. Elohim è plurale, barah è la terza persona singolare del passato remoto del verbo creare. Come si vede, si tratterebbe di una "anomalia" grammaticale perché un nome proprio plurale è seguito da un verbo alla terza persona singolare. Invece è un fatto straordinario, unico, presente solo nella Bibbia. Già alla creazione la Trinità è una verità rivelata. Il verbo barah in tutta la Bibbia è associato solo ad Elohim.

Col nome Elohim si mette in evidenza la straordinaria potenza che conviene al Creatore. Da una fonte statistica si rileva che esso è presente 2312 volte nell'Antico Testamento, e 49 volte (7x7) nella forma Elohim barah.


YaHWeH

È il famoso tetragramma. Nella lingua ebraica non è un sostantivo, ma un attributo. Gli ebrei, come si sa, scrivono le parole con le sole consonanti e pronunciano le vocali oralmente. Fino al V secolo a.C. la tradizione bastava ad assicurare una lettura corretta del testo biblico. Dal V sec. a. C. al X sec. d. C. a causa degli eventi storici che avevano portato il popolo ebraico alla dispersione, si rischiava di compromettere, se non di perdere del tutto, la conservazione dell'esatta pronuncia delle parole del testo biblico. Alcuni rabbini ebrei, detti Masoreti, hanno iniziato una minuziosa, scrupolosa attività per fissare l'esatta pronuncia. Essi hanno fissato il testo prendendo come campione un manoscritto e lo hanno poi copiato nel tempo con una cura straordinaria. Per prevenire aggiunte o omissioni, a margine di ogni riga annotavano il numero delle lettere, il numero di certe espressioni ecc. Per fissare l'esatta pronuncia hanno poi creato i segni vocalici, corrispondenti ai suoni vocalici pronunciati oralmente. Questi segni furono posti nelle consonanti o sotto di esse, in modo da preservare l'integrità del testo consonantico tradizionale, prevenendo così a pericolosi cambi di significato.

YHWH è il nome ineffabile col quale Dio si fece conoscere a Mosé, quando gli disse di tornare in Egitto e di andare da Faraone per chiedere di lasciare libero il popolo d'Israele. Gli Ebrei non osavano pronunziare questo nome, sostituendolo nella lettura del testo biblico con ‘Adhonay (Signore, mio Padrone). Con questo artifizio evitavano che anche gli stranieri pronunziassero il nome impronunciabile di Dio. Impronunciabile perché troppo santo e puro: l'uomo, peccatore, non è degno.

I Masoreti posero sotto YHWH i segni vocalici di ‘Adhonay. Per effetto di una regola grammaticale della lingua ebraica che vuole un suono chiuso perché YHWH non inizia con alef (prima lettera dell'alfabeto ebraico), il simbolo vocalico che appare sotto la prima lettera del tetragramma (W) identifica un suono incolore (come per esempio nella parola francese renard). Quando il tetragramma YHWH è preceduto, nel testo biblico, da ‘Adhonay, le vocali sono quelle di Elhoim per evitare all'ebreo, durante la lettura, di ripetere due volte ‘Adhonay.

Il lettore non ebreo, e solo lui, vedendo il tetragramma con i segni vocalici riportati, legge Y'HoWaH. Questo errore di lettura cominciò a diffondersi nel XV secolo d. C. Il lettore ebreo mentre leggeva il testo biblico non commetteva errori, perché sapeva di avere davanti agli occhi due parole in una: una tutta consonanti, l'altra tutta vocali. Egli non pronunciava mai Y'HoWaH, ma ‘Adhonay.

Molto probabilmente la pronuncia del tetragramma è YaHWeH. In italiano, nella versione riveduta, è tradotto con Eterno. Questa traduzione rende perfettamente evidente il modo con cui Dio si fece conoscere a Mosé:

"Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi dicono: "Qual è il suo nome?" che cosa risponderò loro?» Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"». "Dirai così ai figlioli d'Israele: l'Eterno (YHWH), l'Iddio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe mi ha mandato a voi. Tale è il mio nome in perpetuo, tale la designazione per tutte le generazioni". (Esodo 3:13-15).

Ed ancora Dio ricorda a Mosé che fino a quel momento si era rivelato ad Abramo, Isacco e a Giacobbe come il Dio Onnipotente (El-Shaddai); ora a lui si fa conoscere come l'Eterno, YHWH:

"Dio parlò a Mosè e gli disse: Io sono l'ETERNO. Io apparvi ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, come il Dio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro con il mio nome di ETERNO" (Esodo 6:3).

Inoltre, in Esodo 3, brano del pruno ardente, è straordinario notare come dal pruno è ora l'Angelo dell'Eterno a parlare, ora il Signore, ora l'Eterno. L'Angelo dell'Eterno nell'Antico Testamento è Gesù. Gesù è il Signore! Se il traduttore non riporta questi particolari nella lingua ricevente stravolge tutto. Nel pruno è Gesù, l'Eterno e il Signore a parlare con Mosé!

YHWH mette in evidenza l'aspetto di Dio come REDENTORE, che si rivela all'uomo per salvarlo dalla schiavitù del peccato. È necessario ricordare come l'Egitto è una figura del mondo senza Dio. Nel libro della Genesi troviamo YaHWeH-Elhoim (Eterno Iddio) che entra in contatto diretto con l'uomo: prima creandolo dalla polvere della terra, poi provvedendo a rivestirlo di pelli da animali sacrificati.

Nella Bibbia si riscontrano sette aspetti di YaHWeH dati da espressioni composte, che rivelano l'amore di Dio nel voler redimere l'uomo:


1. YaHWeH (Es. 3:14) IO SONO

2. YaHWeH Jiré (Gen 22:13 / 14:2) L'ETERNO PROVVEDERA'

3. YaHWeH Rafa (Es. 15:26) L'ETERNO CHE TI GUARISCE

4. YaHWeH Nissi (Es 17:15) L'ETERNO MIA BANDIERA

5. YaHWeH Shalom (Giud 6:24) L'ETERNO PACE

6. YaHWeH Raah (Salmo 23:1) L'ETERNO MIO PASTORE

7. YaHWeH Tsidkenu (Gen 23:6) L'ETERNO NOSTRA GIUSTIZIA


Questi sette aspetti di YaHWeH si ritrovano nella persona di Gesù.

Concludendo, YaHWeH ci parla del Dio della redenzione che interviene direttamente per salvare l'uomo e avere comunione con lui.

Statisticamente è il nome più presente nell'A.T.: 6499 volte.


‘Adhonay (si trova 427 volte nell'A.T.)

Il significato di ‘Adhonay è "MIO PADRONE". Questo nome mette in evidenza la sovranità di Dio e quindi la dipendenza della creatura dal Creatore. L'uomo è al servizio del suo Creatore e gli deve ubbidienza. Questo è il nome con il quale viene chiamato Gesù nel Nuovo Testamento. Gesù è il Signore dei signori, il Re dei re.

Nell'inno cristologico, in Filippesi 2:5-11, è scritto:


"Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre."


ECCO PERCHÉ RIDURRE IL NOME DI DIO AD UNO SOLO È UNA PROFANAZIONE CHE VIENE DAL MALIGNO.



Si vedano anche:

  • Chi sono i Testimoni di Geova
  • 15 motivi per non credere ai Testimoni di Geova
  • La Trinità: quello che dicono i Testimoni di Geova alla luce della Scrittura
  • OFFLINE
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    09/11/2009 09:51
     
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    Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 70 nella discussione 
    Da: albertoInviato: 05/12/2003 10.52
    La Pace di Gesù per te Tgfonte e per tutti.
    Capiscimi per quello che scriverò perchè non ce l'ho con te persona, ma con al tua falsa dottrina.
    Che nome e nome d'egitto ci andiamo ad inventare alimentando confusioni e gravi disordini spirituali!
    Tutti questi studi io non ce l'ho con loro ne con quelli che poveri, ci mettono amore e passione, ma basta leggere i primi martiri cristiani, nessuno di loro andava a morire in nome di geova, ma nel nome di Gesù vivevano, si convertivano e morivano.
    E mai nessun Padre della Chiesa ha scritto il nome di geova per parlare di Dio.
    Tutto il resto viene dal demonio.
    Sia lodato Gesù Cristo nel cui santissimo nome siamo salvati, da Alberto

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    Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 05/12/2003 12.37
    Tutto il resto viene dal demonio
    Non potremmo evitare di fare queste affermazioni?
    Si può non essere d'accordo, ma sempre nel rispetto della fede degli altri. Poi non ci lamentiamo se altri dicono le stesse cose della nostra dottrina.
    Scusami per questo intervento, ma credo che si possa benissimo esporre le proprie tesi senza tirare in ballo quel tizio.
    Pace
    iyvan

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    Consiglia Elimina    Messaggio 9 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/12/2003 12.59
    Geova è il nome di Dio?
    Jehova è un errore interpretativo scaturito dall'opera di traduzioe di un prete cattolico che alcuni secoli fa trovandosi a tradurre da antichi manoscritti biblici, (codici) incontrando la parola  J H W H con sotto (tra una riga e l'altra c'erano i commenti, piccolo) adonai che commentava il Significato del Sacro tetragramma 
    e credendolo un errore di stile, di calligrafia poco allineata, credette che le vocali della parola ADONAI, messa sotto il tetragramma in realtà fosse parte integrante della parola per cui troviamo:     J   H   W   H
                                                      A    O    A
    Secondo la filologia la forma lessicale JAHOWAH era dura da pronunciare, quindi fu modificata in JEOWAH, più scorrevole da pronunciare.
    Se facciamo rientrare queste tre vocali dentro il Sacro Tetragramma ci accorgiamo che da qui nasce l'errore, errore che purtroppo andò avanti per qualche secolo, visto che in alcune (poche in verità) Chiese cattoliche troviamo la scritta Jehova,
    In seguito avendo riconosciuta l'origine dell'errore, il nome Geova non fu più usato per idicare il nome di Dio, fu usato il nome Jahvè che ancor oggi si usa, e viene usato nelle più autorevoli traduzioni.
    Pace
    Salvatore
                                                

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 10 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/12/2003 18.12
    J   H   W  H
      A   O   A

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 11 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/12/2003 18.17
    Nel post n.10 si vede come fu trovato il prensunto errore calligrafico, provocando l'allineamento le vocali sono state inserire in mezzo alle consonanti secondo il relativo allineamento, da qui scaturì l'errore del nome Geova (italianizzato).
    Insistere ancora col dire che il vero nome di Dio è Geova, e quindi considerare come eretici tutti i cristiani che non lo usano è deleterio, fazioso, e offensivo allo stesso tempo.
    Un forte appunto invece che si può muovere ai TdG è il professarsi cristiani, quando invece non credono nella divinità di Gesù, venendo a mancare l'essenzialità della figura di Gesù, uomo-Dio, Verbo eterno come il Padre, dove sta la loro cristianità?
    Pace
    Salvatore

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    Consiglia Elimina    Messaggio 12 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2003 19.35
    Caro Yivan....rispondo al tuo appello al messaggio 8........ non perchè io debba difendere Alberto, ma perchè credo di conoscerlo attraverso altri messaggi...e come garantirei per lui per i sentimenti che sprigiona di apertura, così garantirei per te...da quel pò che ti conosco quando scrivi.......
    Ora, fatta sta premessa io ho riletto attentamente il messaggio in questione e so che quella frase che tende a demonizzare tutto...il più delle volte stona.....tuttavia attenzione Yivan...che Gesù stesso dice "il vostro parlare sia SI,SI....e NO,NO...il di più viene dal maligno!"........se poi prendiamo le lettere di s.Paolo, altro che il nostro tentare di conciliare....egli si esprime in toni molti severi....sono loro ed è la Bibbia che si esprime in termini di anatemi, maledizioni ed altro......
    Ora veniamo alle motivazioni...Alberto ha premesso che NON si riferisce alle persone, ma alle dottrine e se posso essere sincera fino in fondo....APPREZZO DI PIU' un buddista autentico e in buona fede, che un dirigente della Torre di Guardia......
    La Torre di Guardia non è una religione, anche se riconosciuta dallo Stato Italiano essa NON e' riconosciuta nè dagli Ebrei, nè dal Cattolicesimo e nemmeno dalle Chiese della Riforma....ed anche i grandi Movimenti Evangelici come Michele ci ha fatto capire dal testo che ha inserito, hanno di questa Organizzazione, un certo gradimento......ma perchè?
    Perchè parte da falsità storiche.......e agli ignari fedeli presenta un falso Cristo NON incarnato, NON Dio, NON morto sulla croce, ma che strano però è risorto.......NON crede alla Trinità, NON crede allo Spirito Santo...NON crede ai Sacramenti giacchè il Battesimo per loro è un giuramento di fedeltà ALLA TORRE DI GUARDIA e non a Cristo e NON alla Chiesa che per loro è la Torre di Guardia.......
    Quando per tre anni avanzai in queste conoscenze compresi il dinamismo pernicioso e pericoloso degli studi che fanno....ho visto persone che pur di non ammettere che non avevano capito nulla, cedevano e dicevano di essere d'accordo solo perchè....nun je la facevano più a sopportare gli intrighi biblici nei quali alla fine NON si capisce nulla tanto hanno ingarbugliato le serie di traduzioni.....
    Prova a parlare con un qualsiasi studioso serio...ma non di quelli che ti presentano loro, troppo comodo.....chiedi a certi esegeti che studiano nelle più grandi biblioteche i testi antichi ed ascolta che ti dicono......
    Tutto questo ATTENZIONE nulla ha che vedere CON LE PERSONE.......qui parliamo di dottrine emanate da persone che consapevolmente ingannano.....sono falsi profeti e di questo il Vangelo non solo ci avverte di stare in guardia....ma li chiama anticristo....proprio perchè NON RICONOSCONO IL PADRE, IL FIGLIO E LO SPIRITO SANTO.....
    Credo che in questo senso il dire che "il di più viene dal maligno" è accettabile, perchè è il Vangelo che ce lo dice..........poi se vuoi possiamo parlare all'infinito di dottrine e di altro, ma avanti a tutto va detta la verità, almeno quella che già conosciamo......
    (Yivan..se mi vuoi giustamente replicare a questa mia...apri un forum a parte.....)
    Fraternamente Caterina
    P.S.
    Ringrazio Salvatore per la sua chiarezza......

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 13 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 05/12/2003 20.45
    Prima di rispondere faccio una constatazione:
    Messaggio iniziale di Raptor:
    Parto da questa affermazione per chiedere a TGFONTE se la dottrina secondo la quale il nome Geova deve essere inserito negli scritti del NT dove si trova il tremine greco Kuriòs, è antecedente non solo alla TNM ma anche alla nascita del movimento dei TdG.
    Alla richiesta di Raptor rispondo con il mio messaggio elencando diverse traduzioni antecedenti la TNM e il nostro moderno “movimento” in cui i traduttori si comportarono esattamente come i traduttori della TNM.
    Al che, Stefano, tra l’altro negando l’evidenza fornita dalla mia risposta, mi chiede il nome del padre di Giuseppe. Ma che c’entra con il forum?
    Poi Stefano invia un testo che fa una specie di panoramica sulla nostra organizzazione e sul Nome e gli appellativi di Dio. Ancora, cosa c’entra con il forum?
    Idem Cristiano-cattolico.
    Non parlo poi di Alberto.
    Ringrazio solo Iyvan per la sua correttezza e rispetto.
    E ora vengo a Caterina, dato che in passato mi ha diverse volte ripreso perché avrei inviato messaggi non inerenti il forum e mi ha assicurato che il trattamento a me riservato non era diverso da quello riservato a tutti gli altri iscritti, mi aspettavo che alle parole facesse seguire i fatti e invece…
    TGfonte

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    Consiglia Elimina    Messaggio 14 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2003 21.30
    Hai ragione TGFonte...infatti ho spiegato la motivazione ad Yivan....... e poi che se si vuole continuare di aprire un forum a parte...per me l'ergomento extra scaturito è chiuso.....
    Chiedo a Raptor di proseguire se per lui la risposta è stata data......e invito tutti (me compresa) a tentare di rimane dentro l'argomento.....
    Buon lavoro, fraternamente Caterina

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    Consiglia Elimina    Messaggio 15 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2003 22.24
    Correggo solo una svista di TGFonte che scrive:
    Poi Stefano invia un testo che fa una specie di panoramica sulla nostra organizzazione e sul Nome e gli appellativi di Dio. Ancora, cosa c’entra con il forum?
    ............
    Rispondo:
    ho riletto e credo che TGFonte si sia sbagliato l'unico testo inserito appare di SoloGesùSalva al messaggio 6 e, rileggendolo, l'ho trovato inerente al forum perchè spiega, dal punto di vista Evangelico (quindi NON cattolico, ma che condivido) la provenienza del Nome di Dio e quale sia questo Nome.
    L'ho trovato un buon contributo, e credo che anche il fatto che non si tratta di un testo Cattolico, denota che non siamo i soli a sostenere una Verità.
    Fraternamente Caterina

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    Consiglia Elimina    Messaggio 16 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 06/12/2003 11.49
    Scusate la mia assenza ma non volevo intrevenire per non sembrare quello che monopolizza il forum. In fin dei conti un forum di discussione deve essere seguito da tutti e tutti devono potre intrevenire.
    Comunque, visto che sono stato tirato in ballo, devo dire che la risposta di TG FONTE è una risposta molto esauriente... ma ad un'altra domanda, non a quella che ho posto io.
    Cercherò di essere più chiaro.
    Nel NT Dio è chiamato essenzialmente in due modi: Theos e Kyrios.  Nei circa 4500 codici che possediamo non compare mai il nome Geova.
    La TNM, invece, lo inserisce ("coraggiosamente" secondo i traduttori TdG, "arbitrariamente" secondo i cristiani) in parecchi versetti.
    Se gli scritti del NT sono ispirati da Dio, bisogna ritenere che anche  Theos e Kyrios sono stati ispirati da Dio.
    Su quali basi a volte vengono sostituiti da un nome ( Geova) che gli stessi TdG riconoscono non essere la pronuncia corretta del nome divino?
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    09/11/2009 09:52
     
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    Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 70 nella discussione 
    Da: albertoInviato: 05/12/2003 10.52
    La Pace di Gesù per te Tgfonte e per tutti.
    Capiscimi per quello che scriverò perchè non ce l'ho con te persona, ma con al tua falsa dottrina.
    Che nome e nome d'egitto ci andiamo ad inventare alimentando confusioni e gravi disordini spirituali!
    Tutti questi studi io non ce l'ho con loro ne con quelli che poveri, ci mettono amore e passione, ma basta leggere i primi martiri cristiani, nessuno di loro andava a morire in nome di geova, ma nel nome di Gesù vivevano, si convertivano e morivano.
    E mai nessun Padre della Chiesa ha scritto il nome di geova per parlare di Dio.
    Tutto il resto viene dal demonio.
    Sia lodato Gesù Cristo nel cui santissimo nome siamo salvati, da Alberto

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    Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 05/12/2003 12.37
    Tutto il resto viene dal demonio
    Non potremmo evitare di fare queste affermazioni?
    Si può non essere d'accordo, ma sempre nel rispetto della fede degli altri. Poi non ci lamentiamo se altri dicono le stesse cose della nostra dottrina.
    Scusami per questo intervento, ma credo che si possa benissimo esporre le proprie tesi senza tirare in ballo quel tizio.
    Pace
    iyvan

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    Consiglia Elimina    Messaggio 9 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/12/2003 12.59
    Geova è il nome di Dio?
    Jehova è un errore interpretativo scaturito dall'opera di traduzioe di un prete cattolico che alcuni secoli fa trovandosi a tradurre da antichi manoscritti biblici, (codici) incontrando la parola  J H W H con sotto (tra una riga e l'altra c'erano i commenti, piccolo) adonai che commentava il Significato del Sacro tetragramma 
    e credendolo un errore di stile, di calligrafia poco allineata, credette che le vocali della parola ADONAI, messa sotto il tetragramma in realtà fosse parte integrante della parola per cui troviamo:     J   H   W   H
                                                      A    O    A
    Secondo la filologia la forma lessicale JAHOWAH era dura da pronunciare, quindi fu modificata in JEOWAH, più scorrevole da pronunciare.
    Se facciamo rientrare queste tre vocali dentro il Sacro Tetragramma ci accorgiamo che da qui nasce l'errore, errore che purtroppo andò avanti per qualche secolo, visto che in alcune (poche in verità) Chiese cattoliche troviamo la scritta Jehova,
    In seguito avendo riconosciuta l'origine dell'errore, il nome Geova non fu più usato per idicare il nome di Dio, fu usato il nome Jahvè che ancor oggi si usa, e viene usato nelle più autorevoli traduzioni.
    Pace
    Salvatore
                                                

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    Consiglia Elimina    Messaggio 10 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/12/2003 18.12
    J   H   W  H
      A   O   A

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    Consiglia Elimina    Messaggio 11 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/12/2003 18.17
    Nel post n.10 si vede come fu trovato il prensunto errore calligrafico, provocando l'allineamento le vocali sono state inserire in mezzo alle consonanti secondo il relativo allineamento, da qui scaturì l'errore del nome Geova (italianizzato).
    Insistere ancora col dire che il vero nome di Dio è Geova, e quindi considerare come eretici tutti i cristiani che non lo usano è deleterio, fazioso, e offensivo allo stesso tempo.
    Un forte appunto invece che si può muovere ai TdG è il professarsi cristiani, quando invece non credono nella divinità di Gesù, venendo a mancare l'essenzialità della figura di Gesù, uomo-Dio, Verbo eterno come il Padre, dove sta la loro cristianità?
    Pace
    Salvatore

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 12 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2003 19.35
    Caro Yivan....rispondo al tuo appello al messaggio 8........ non perchè io debba difendere Alberto, ma perchè credo di conoscerlo attraverso altri messaggi...e come garantirei per lui per i sentimenti che sprigiona di apertura, così garantirei per te...da quel pò che ti conosco quando scrivi.......
    Ora, fatta sta premessa io ho riletto attentamente il messaggio in questione e so che quella frase che tende a demonizzare tutto...il più delle volte stona.....tuttavia attenzione Yivan...che Gesù stesso dice "il vostro parlare sia SI,SI....e NO,NO...il di più viene dal maligno!"........se poi prendiamo le lettere di s.Paolo, altro che il nostro tentare di conciliare....egli si esprime in toni molti severi....sono loro ed è la Bibbia che si esprime in termini di anatemi, maledizioni ed altro......
    Ora veniamo alle motivazioni...Alberto ha premesso che NON si riferisce alle persone, ma alle dottrine e se posso essere sincera fino in fondo....APPREZZO DI PIU' un buddista autentico e in buona fede, che un dirigente della Torre di Guardia......
    La Torre di Guardia non è una religione, anche se riconosciuta dallo Stato Italiano essa NON e' riconosciuta nè dagli Ebrei, nè dal Cattolicesimo e nemmeno dalle Chiese della Riforma....ed anche i grandi Movimenti Evangelici come Michele ci ha fatto capire dal testo che ha inserito, hanno di questa Organizzazione, un certo gradimento......ma perchè?
    Perchè parte da falsità storiche.......e agli ignari fedeli presenta un falso Cristo NON incarnato, NON Dio, NON morto sulla croce, ma che strano però è risorto.......NON crede alla Trinità, NON crede allo Spirito Santo...NON crede ai Sacramenti giacchè il Battesimo per loro è un giuramento di fedeltà ALLA TORRE DI GUARDIA e non a Cristo e NON alla Chiesa che per loro è la Torre di Guardia.......
    Quando per tre anni avanzai in queste conoscenze compresi il dinamismo pernicioso e pericoloso degli studi che fanno....ho visto persone che pur di non ammettere che non avevano capito nulla, cedevano e dicevano di essere d'accordo solo perchè....nun je la facevano più a sopportare gli intrighi biblici nei quali alla fine NON si capisce nulla tanto hanno ingarbugliato le serie di traduzioni.....
    Prova a parlare con un qualsiasi studioso serio...ma non di quelli che ti presentano loro, troppo comodo.....chiedi a certi esegeti che studiano nelle più grandi biblioteche i testi antichi ed ascolta che ti dicono......
    Tutto questo ATTENZIONE nulla ha che vedere CON LE PERSONE.......qui parliamo di dottrine emanate da persone che consapevolmente ingannano.....sono falsi profeti e di questo il Vangelo non solo ci avverte di stare in guardia....ma li chiama anticristo....proprio perchè NON RICONOSCONO IL PADRE, IL FIGLIO E LO SPIRITO SANTO.....
    Credo che in questo senso il dire che "il di più viene dal maligno" è accettabile, perchè è il Vangelo che ce lo dice..........poi se vuoi possiamo parlare all'infinito di dottrine e di altro, ma avanti a tutto va detta la verità, almeno quella che già conosciamo......
    (Yivan..se mi vuoi giustamente replicare a questa mia...apri un forum a parte.....)
    Fraternamente Caterina
    P.S.
    Ringrazio Salvatore per la sua chiarezza......

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    Consiglia Elimina    Messaggio 13 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 05/12/2003 20.45
    Prima di rispondere faccio una constatazione:
    Messaggio iniziale di Raptor:
    Parto da questa affermazione per chiedere a TGFONTE se la dottrina secondo la quale il nome Geova deve essere inserito negli scritti del NT dove si trova il tremine greco Kuriòs, è antecedente non solo alla TNM ma anche alla nascita del movimento dei TdG.
    Alla richiesta di Raptor rispondo con il mio messaggio elencando diverse traduzioni antecedenti la TNM e il nostro moderno “movimento” in cui i traduttori si comportarono esattamente come i traduttori della TNM.
    Al che, Stefano, tra l’altro negando l’evidenza fornita dalla mia risposta, mi chiede il nome del padre di Giuseppe. Ma che c’entra con il forum?
    Poi Stefano invia un testo che fa una specie di panoramica sulla nostra organizzazione e sul Nome e gli appellativi di Dio. Ancora, cosa c’entra con il forum?
    Idem Cristiano-cattolico.
    Non parlo poi di Alberto.
    Ringrazio solo Iyvan per la sua correttezza e rispetto.
    E ora vengo a Caterina, dato che in passato mi ha diverse volte ripreso perché avrei inviato messaggi non inerenti il forum e mi ha assicurato che il trattamento a me riservato non era diverso da quello riservato a tutti gli altri iscritti, mi aspettavo che alle parole facesse seguire i fatti e invece…
    TGfonte

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    Consiglia Elimina    Messaggio 14 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2003 21.30
    Hai ragione TGFonte...infatti ho spiegato la motivazione ad Yivan....... e poi che se si vuole continuare di aprire un forum a parte...per me l'ergomento extra scaturito è chiuso.....
    Chiedo a Raptor di proseguire se per lui la risposta è stata data......e invito tutti (me compresa) a tentare di rimane dentro l'argomento.....
    Buon lavoro, fraternamente Caterina

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    Consiglia Elimina    Messaggio 15 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2003 22.24
    Correggo solo una svista di TGFonte che scrive:
    Poi Stefano invia un testo che fa una specie di panoramica sulla nostra organizzazione e sul Nome e gli appellativi di Dio. Ancora, cosa c’entra con il forum?
    ............
    Rispondo:
    ho riletto e credo che TGFonte si sia sbagliato l'unico testo inserito appare di SoloGesùSalva al messaggio 6 e, rileggendolo, l'ho trovato inerente al forum perchè spiega, dal punto di vista Evangelico (quindi NON cattolico, ma che condivido) la provenienza del Nome di Dio e quale sia questo Nome.
    L'ho trovato un buon contributo, e credo che anche il fatto che non si tratta di un testo Cattolico, denota che non siamo i soli a sostenere una Verità.
    Fraternamente Caterina

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    Consiglia Elimina    Messaggio 16 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 06/12/2003 11.49
    Scusate la mia assenza ma non volevo intrevenire per non sembrare quello che monopolizza il forum. In fin dei conti un forum di discussione deve essere seguito da tutti e tutti devono potre intrevenire.
    Comunque, visto che sono stato tirato in ballo, devo dire che la risposta di TG FONTE è una risposta molto esauriente... ma ad un'altra domanda, non a quella che ho posto io.
    Cercherò di essere più chiaro.
    Nel NT Dio è chiamato essenzialmente in due modi: Theos e Kyrios.  Nei circa 4500 codici che possediamo non compare mai il nome Geova.
    La TNM, invece, lo inserisce ("coraggiosamente" secondo i traduttori TdG, "arbitrariamente" secondo i cristiani) in parecchi versetti.
    Se gli scritti del NT sono ispirati da Dio, bisogna ritenere che anche  Theos e Kyrios sono stati ispirati da Dio.
    Su quali basi a volte vengono sostituiti da un nome ( Geova) che gli stessi TdG riconoscono non essere la pronuncia corretta del nome divino?
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    Consiglia Elimina    Messaggio 17 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 06/12/2003 15.10
    Caro Raptor,
    innanzi tutto il ripristino del Nome nel NT non è questione di dottrina bensì di filologia, di critica testuale.
    Ti ho dimostrato che tale ripristino non è un’invenzione di noi tdG, è anteriore sia alla TNM che alla nascita moderna dei tdG e non è una nostra specificità, in quanto operato in decine di versioni del NT, sia antiche che moderne.
    Trova sostegno nei ritrovamenti di copie della LXX  risalenti all’epoca di Gesù in cui compare il tetragramma o la sua vocalizzazione in greco e nell’uso del Nome, sia scritto che orale, che ancora ne facevano i contemporanei di Gesù e degli apostoli.
    Come successivamente i copisti cristiani eliminarono il Nome dalle copie da loro prodotte della LXX  così fecero lo stesso nelle copie del NT.
    Comunque, la TNM, ripristina Geova al posto di Signore o Dio solamente nelle citazioni del VT dove compare Geova.
    Citazioni che Gesù e i suoi discepoli facevano usando la LXX o copie in ebraico, in entrambi i casi vi trovavano il Nome e, come ancora usavano i loro contemporanei, lo pronunciarono (ti rammento che Gesù non seguiva la tradizioni giudaiche, anzi le condannò).
    Quanto alla pronuncia Geova, recenti ricerche (non da parte di noi tdG) sostengono tale pronuncia facendo pensare che sia la più corretta e, tra l’altro, la più antica (documentabile al regno del faraone Amenophis III, 1391-1353 a.C.).
    Penso che nella diatriba sulla forma Geova abbia molta importanza il pregiudizio religioso nei nostri confronti, in ogni caso perché allora non utilizzare Yahweh o il tetragramma nelle versioni dell’AT dove compare migliaia di volte?
    TGfonte

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    Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/12/2003 15.56
    Non entro in merito alla risposta.....la lascio a chi ne sa più di me...io vorrei solo fare dei chiarimenti da subito.......in blu risponderò io.....
    TGFonte dice:
    innanzi tutto il ripristino del Nome nel NT non è questione di dottrina bensì di filologia, di critica testuale.
    ...........
    se è al nome geova a cui ti stai riferendo è sbagliatissimo quanto dici perchè la Torre di Guardia ne ha fatto un nome attraverso cui, insegna, si è salvati come appartenente ad esso...e NON nel nome di Gesù mediante il quale, invece siamo salvati....inoltre il NT non cita affatto geova, l'averlo inserito non è insegnamento apostolico
    ..........
    Trova sostegno nei ritrovamenti di copie della LXX  risalenti all’epoca di Gesù in cui compare il tetragramma o la sua vocalizzazione in greco e nell’uso del Nome, sia scritto che orale, che ancora ne facevano i contemporanei di Gesù e degli apostoli.
    Come successivamente i copisti cristiani eliminarono il Nome dalle copie da loro prodotte della LXX  così fecero lo stesso nelle copie del NT.
    ...........
    perdonami, ma nemmeno per sogno.....i Masoreti furono i primi ed è stato DOPO la nascita della Chiesa, molto tempo dopo.....nella LXX non esiste affatto la trascrizione 
    J   H   W  H
      A   O   A    composta ovviamente, cioè: JAHOWAH...basta leggersi lo stesso Agostino, ma anche altri Padri della Chiesa e NON troveremo mai citato il Nome composto delle vocali che ho colorato in rosso....Attenzione anche ad un altro aspetto: anche se è vero che in alcune (non solo poche, ma solo in determinati DIPINTI) chiese è stato riportata l'errata trascrizione NESSUN DOCUMENTO, NESSUNO DICO Documento conciliare parla di Jahowah......e questo è per noi sufficiente per stabilire che l'aggiunta di tale nome è stato avanzato da una influenza ERRATA e non certo divina
    Infine , TGFonte, questa tua affermazione mi ha fatto venire in mente un particolare....i Protestanti NON hanno accolto la LXX, i Testimoni di Geova hanno i Deuterocanonici?.....
    .........
    Penso che nella diatriba sulla forma Geova abbia molta importanza il pregiudizio religioso nei nostri confronti, in ogni caso perché allora non utilizzare Yahweh o il tetragramma nelle versioni dell’AT dove compare migliaia di volte?
    ..............
    I pregiudizi sono da ambo le parti......che nessuno faccia del vittimismo...tuttalpiù ci saranno martiri...... la tua domanda è interessante perchè vedi....Dio è INNOMINABILE...i Musulmani usano una coroncina di legno con la quale PREGANO I 99 NOMI DI Dio, gli Ebrei NON osano nemmeno trascriverlo.....noi lo abbiamo tradotto nella forma più semplice e breve...DIO.....perchè allora usare solo Yahweh e non Adonai e non tutti gli altri 99? Ma c'è di più....Gesù....è il SUO NOME che racchiude il TUTTO DIO.....l'IO SONO, IL COLUI CHE E'....e Gesù non ha mai chiamato Dio Yahowah...bensì, semmai...PADRE.....
    .........
    Fraternamente Caterina

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 06/12/2003 18.25
    Caro TGFONTE, lasciamo per il momento da parte l'AT e la versione dei XVII e concentriamoci sul NT.
    Il fatt che in alcune trdauzioni della Bibbia il nome Geova abbia sostituito i tremini greci Theos e kurios non vuol dire nulla. Quello che interessa non è il parere della maggioranza ma i documenti che possediamo. E in nessuno dei codici più antichi è mai stata eseguita questa sostituzione.
    Quindi torno a domandare quale autorità hanno i traduttori della WT per modificare ciò che ci è stato tramandato.
    Tu dici inoltre che i copisti del NT hanno deliberatamente tolto il nome divino. E' un'accusa molto grave che non trova riscontro per circa 1900 anni negli altri scrittori cristiani.
    Per lanciare un'accusa del genere ci vogliono prove concrete. Ci sono?
    Mi fermo qui per il momento.

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    Consiglia Elimina    Messaggio 20 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 10/12/2003 19.12
    Questa differenza, e altre, che si trovano tra la genealogia di Matteo e quella di Luca è semplicemente dovuta al fatto che Luca elenca gli antenati di Maria, indicando così la discendenza naturale di Gesù da Davide
    Questo non è basato sulla Bibbia, leggiamo il testo per quello che esso è:
    Matteo 1:15,16 “Eliud generò Eleazaro; Eleazaro generò Mattan; Mattan generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo
    Luca 3:23 “Inoltre, Gesù stesso, quando cominciò [la sua opera], aveva circa trent'anni, essendo figlio, come si credeva di Giuseppe, [figlio] di Eli”
    Sai dirmi dove è scritto che si tratta della discendenza di Maria? se così fosse ci sarebbe scritto "costui era il padre di Maria"
    Invece si tratta di 2 linee di discendenza patriarcali, da maschio a maschio, eccotele in schema sono basate sui testi biblici: scoprirai che "l'inerranza biblica" è semplicemente un ingenuità nell'approccio al cristianesimo.
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    Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 13/12/2003 9.22
    Visto che siamo in "pausa", aggiungo quanto segue per una profonda meditazione.......IL TESTO E' DI UNO STUDIOSO EBREO....

    TETRAGR.gif (471 byte)
    "Quel Nome 
    che neppure io voglio pronunciare
    per rispettare il desiderio del popolo ebraico"
    Giovanni Paolo II

    "Via Crucis" Venerdì Santo - 30 marzo 1986

    MISTERO DEL NOME DI DIO

    3_dings.gif (974 byte)

    Nell’ebraismo, chiamare qualcuno per nome significa conoscere la realtà del suo essere più profondo, la sua vocazione, la sua missione, il suo destino. È come tenere la sua anima nella propria mano, avere potere su di lui. Per questa ragione, il Nome di Dio, che indica la sua essenza stessa, è considerato impronunciabile dagli ebrei. Solo il Sommo sacerdote, nel Tempio di Gerusalemme, poteva pronunciarlo nel giorno di Kippur (espiazione), quando faceva la triplice confessione dei peccati per sé, per i sacerdoti e per la comunità. A questo riguardo il Talmud dice: "Quando i sacerdoti e il popolo che stavano nell’atrio, udivano il nome glorioso e venerato pronunciato liberamente dalla bocca del Sommo Sacerdote in santità e purezza, piegavano le ginocchia e si prostravano e cadevano sulla loro faccia ed esclamavano: Benedetto il suo Nome glorioso e sovrano per sempre in eterno" (Jomà, VI,2).

    Nella Bibbia ebraica il Nome è espresso con quattro consonanti: TETRAGR.gif (471 byte) - JHWH, dette "Tetragramma sacro", citato ben 6.828 volte. Ma la sua esatta vocalizzazione è oggi sconosciuta. E’ bene ricordare che nell’alfabeto ebraico le vocali furono aggiunte in epoca molto tarda (VI-VIII sec. d. C.).

    Quando nella Bibbia l’ebreo di allora e di oggi trova quelle famose quattro lettere che cosa legge? La risposta ce la offrono quei rabbini noti come Masoreti ("i tradizionali"), ai quali dobbiamo la vocalizzazione del testo consonantico della Bibbia durante l’alto Medioevo. Essi posero sotto le quattro consonanti JHWH le vocali della parola Adonai, "Signore", che essi pronunciano al posto del tetragramma sacro.

    Le vocali sono: e - o - a, e servivano a ricordare al lettore che, giunto a JHWH, doveva dire Adonai. Nel tardo Medioevo i cristiani non essendo più a conoscenza di questo meccanismo di sostituzione lessero le quattro lettere JHWH con le vocali e - o - a, creando così quello sgorbio che è Jehowah o Geova che è durato fino ai nostri giorni" (Mons. Gianfranco Ravasi "Jesus"6/1990).

    Ancor più diffuso tutt’oggi tra i cristiani è purtroppo l’uso di "Jahwè" che non solo è offensivo per gli ebrei, ma è anche del tutto arbitrario, visto che non se ne conosce la pronuncia.

    I
    l Catechismo degli Adulti della Conferenza Episcopale Italiana: "La Verità vi farà liberi" così si esprime circa il Nome di Dio: "La tradizione ebraica considera questo nome impronunciabile e suggerisce di dire in suo luogo "Adonai", cioè "Signore" o di pronunciare un altro titolo divino. Per rispetto ai nostri fratelli ebrei questo catechismo invita a fare altrettanto e in ogni caso riduce all’indispensabile l’uso del tetragramma sacro" (48,6).

    Se questo invito della CEI venisse accolto nelle  comunità cristiane, anche certi canti che ripetono all’infinito il Nome di Dio, verrebbero rivisti e corretti. Purtroppo, però, il tetragramma sacro viene ancora troppo spesso vocalizzato da certi sacerdoti, catechisti e da una parte della stampa religiosa.

    v.s.

    N.B.: Ci scusiamo se, anche noi, per spiegare il nostro scritto, siamo stati costretti a vocalizzare il tetragramma sacro.

    **********************

    Faccio osservare quanto segue:

    che l'aggiunta di vocali invitava a dire ADONAI E NON GEOVA, PER IL CUI RAGGIUNGIMENTO SI PARLA DI UNO SGORBIO DEL NOME DI DIO CHE è IMPRONUNCIABILE......

    Per me il discorso si chiude qui

    Fraternamente Caterina


    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 27/12/2003 12.52
    Cara Caterina,
    avendo un po’ di tempo cercherò di affrontare alcune questioni ancora in sospeso.
    Noi tdG crediamo che è nel nome di Gesù che siamo salvati (Atti 4:12), questo non significa naturalmente che il solo fatto di conoscere e pronunciare tale nome assicuri la salvezza (Matteo 7:21-23).
    Il "nome" di Gesù rappresenta non solo lui stesso, la sua persona, ma anche qualche altra cosa. La sua autorità di compiere ed eseguire la volontà e il proposito di Dio esposti nella Bibbia. Possiamo capirlo se ricordiamo l'espressione talvolta usata da agenti di polizia: "Aprite, in nome della legge"; o l'espressione "in nome del Re" che si trova negli editti e nei decreti reali. Lì l'espressione 'in nome di' significa "secondo l'autorità di", cioè secondo l'autorità del governo la cui legge si fa osservare o del re di cui è pubblicato il decreto.
    Mostrando che la parola greca (o´no·ma) per "nome" era usata in maniera simile al tempo degli apostoli, l'Expository Dictionary of New Testament Words (Vol. III, pagg. 99, 100) di Vine dice: "ONOMA  si usa . . . per tutto ciò che un nome significa, autorità, carattere, rango, maestà, potere, eccellenza, ecc., per tutto ciò che il nome include".
    Gesù ricevette tutto ciò dal Padre che gli diede anche un nome superiore a quello di chiunque e, questo,” a gloria di Dio Padre” e, quindi, ad eccezione di quello del Padre (Colossesi 2:11).
    Del resto, Gesù, che sapeva esattamente chi egli fosse, disse chiaramente in Giovanni 14:28 (CEI): “…vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.”
    Ricciotti “…perché il Padre è maggiore di me”.<o:p></o:p>

    NR “…perché il Padre è maggiore di me”.

    Il "nome" di Dio è importante anche per Gesù Cristo. Poco prima di morire, egli pregò: "Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo . . . custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato . . . E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere". - Giovanni 17:6, 11, 26.

    Non crediamo che quando Gesù disse: 'Ho fatto conoscere il tuo nome' o "ho reso manifesto il tuo nome", si riferisse solo alla pronuncia del nome divino. I suoi ascoltatori erano Giudei che già conoscevano il Nome sia in forma scritta che orale.

    "La parola nome [in Giovanni 17] include gli attributi o la personalità di Dio. Gesù aveva fatto conoscere la sua personalità, la sua legge, la sua volontà, il suo piano di misericordia. O in altre parole, aveva rivelato loro Dio. La parola nome è spesso impiegata per indicare la persona". (Notes, Explanatory and Practical, on the Gospels di Albert Barnes)

    Quindi, mentre Gesù 'spiegava il Padre' con tutto il suo perfetto corso di vita sulla terra, in realtà 'faceva conoscere il nome di Dio'. Dimostrò che parlava con il pieno appoggio e l'autorità di Dio.  Il "nome" di Dio assunse così maggior significato per i suoi primi seguaci. Perciò, l'apprezzamento per esso e per la Personalità che rappresenta dovrebbe riflettersi in ogni aspetto della vita del cristiano.

    Naturalmente, è prima necessario avere la conoscenza di tale nome.

    CEI Salmo 90:14 “Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome”.

    CEI Malachia 3:16,20 “Allora parlarono tra di loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono (qui addirittura la CEI elimina ogni riferimento al tetragramma che compare nel testo ebraico, NR rende ‘temono il SIGNORE  [SIGNORE in maiusc. indica la presenza del Tetragramma nell’originale] e rispettano il suo nome’ la TNM ‘per quelli che avevano timore di Geova e per quelli che pensavano al suo nome’)  e onorano il suo nome….Per voi invece, cultori del mio nome sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla.”

    Atti 2:21 “Allora chiunque invocherà il nome del Signore (Cit. di Gioele 2:32 dove si legge YHWH, italiano Geova), sarà salvato.” (Confronta Romani 10:13,14)

    Atti 15:14-17 “Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome” quale nome? “Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto (citazione di Amos 9:12,12): Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore (YHWH nelle versioni greche e ebraiche allora disponibili) che fa queste cose da lui conosciute dall’eternità”

    Nel III secolo Origene scrisse: "Nei manoscritti più fedeli il nome è scritto in caratteri ebraici, vale a dire non in ebraico moderno ma arcaico".

    Ancora nel IV secolo Girolamo scrive nel suo prologo ai libri di Samuele e dei Re: "In certi volumi greci troviamo tuttora le quattro lettere del nome del Signore  scritte in caratteri antichi".

    Girolamo riferisce che ai suoi tempi "certi ignoranti, a motivo della somiglianza dei caratteri, quando incontravano [il Tetragramma] nei libri greci, erano soliti leggere [Pi Pi]"

    Dal Talmud Babilonese, nella prima parte intitolata “Shabbath” (Sabato) in cui sono dettagliate regole su cosa si potesse fare di sabato, c’è un punto in cui si discute se di sabato è lecito salvare i manoscritti biblici dal fuoco, dopo di che si legge: “Gli spazi bianchi (Gilyohnim) e i Libri dei Minim, non possiamo salvarli dal fuoco. Rabbi Jose disse ‘Nei giorni lavorativi bisogna ritagliare i Nomi Divini che vi sono contenuto, nasconderli e bruciare il resto’. Rabbi Tarfon disse: ‘Possa seppellire mio figlio se non li bruciassi insieme ai nome divini che contengono qualora mi capitassero fra le mani’”.<o:p></o:p>

    I Minim sono i cristiani, l’espressione ‘gli spazi bianchi’ traduce l’originale ‘gylyohnim’ e poteva significare, applicando ironicamente il termine, che gli scritti dei ‘Minim’ valevano quanto un rotolo bianco, cioè nulla.

    Questi scritti sono identificati con i vangeli, commentando tale passaggio del Talmud Bellarmino Bagatti nel libro “Alle origini della Chiesa” pag.102 dice”Tra questi libri eretici si comprendono specialmente quelli dei cristiani: difatti la Tesefta parlando di essi precisa: i Vangeli.”

    Questa è una chiara indicazione che i cristiani inclusero il Tetragramma nel Vangeli e nei loro scritti.

    Del resto, specialmente nelle citazioni del VT, non potevano fare altrimenti in quanto ebrei e, in quanto il tetragramma era presente sia nelle versioni ebraiche che nella LXX greca del VT.

    Il papiro 4Q LXX Levb trovato nella caverna n°4 di Qumran e datato al I sec. a.C. rende il Tetragramma nel greco Iao.

    Comunque il Nome compare nel NT nella forma ‘Alleluia’ 4 volte in Rivelazione 19:1-6.<o:p></o:p>

    Dall'ebraico halelu-Yàh, lodate Yah (abbreviazione del Tetragramma).

    Il nome compare anche nei nomi teoforici, es. Gesù (nome non datogli a caso, Matteo 1:21) dall’ebraico Yehoh-shua che significa ‘Geova è salvezza’. (o, come da nota in calce della NR ‘Geova salva)

    Dire che il nome di Dio sia innominabile è andare contro l’intera bibbia e la storia dell’Israele biblico, una delle principali rivelazioni divine nell’AT è proprio la rivelazione che Dio fece del suo nome personale (Esodo 3:15), questa scrittura ci dice anche perché usare YHWH, è il Suo nome personale, proprio, gli altri non sono nomi propri di Dio.

    Rifarsi ad una tarda e non scritturale tradizione giudaica (affermatasi tutt’al più verso il I o II sec. d.C., non al tempo di Gesù) per giustificare l’eliminazione del nome proprio di Dio è inspiegabile per chiunque si definisca cristiano, Gesù condannò le tradizioni giudaiche che avevano reso vana la scritta Parola di Dio, non ebbe paura di scandalizzare i giudei tradizionalisti e, lo stesso fecero gli apostoli.

    Onestamente, puoi affermare che dalla lettura dell’intera Bibbia si ricavi l’idea di nascondere il nome di Dio o, piuttosto, non si evince la chiara intenzione di far conoscere, di magnificare, esaltare YHWH?

    Gesù disse in Matteo 7:21 che sarà salvato non chiunque gli dirà Signore, Signore (riconoscendolo quindi formalmente come suo Signore) ma chi fa la volontà del Padre.<o:p></o:p>

    In Esodo 3:15 Geova afferma chiaramente la sua volontà circa il suo nome proprio YHWH (Geova) CEI “…Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione”.

    NR “…Il SIGNORE (nota in calce, ebr. Jahweh) … Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.”

    Ed. Paoline “…Il Signore (nota in calce Jahvè) …Questo è il mio Nome in eterno e così sarò chiamato di generazione in generazione.”

    Sia fatta la volontà di Geova Dio!

    TGfonte


    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 27/12/2003 19.20

    Caro Fonte,

    tu dici,

    Comunque il Nome compare nel NT nella forma ‘Alleluia’ 4 volte in Rivelazione

    Questo è quanto riconosciamo anche noi e che ci è stato trasmesso. In tal modo noi lodiamo il Signore, lo cantiamo e lo celebriamo. LODATE YAH.

    Gesù durante la sua autodifesa davanti al sinedrio evita con il termine "Maestà" di pronunciare il nome divino così come avevano fatto i sinidristi chiamandolo "il Benedetto": Cristo mostra di aderire a questo rispetto verso il Padre.

    In ogni caso nessun testo greco antico del NT riporta il tetragramma. Questo è il dato di fatto in nostro possesso.

    Finora nessun codice antico del NT è stato mai esibito come prova che vi si trovi il tetragramma, a prescindere dal problema della sua pronuncia che rappresenta un problema a parte.

    Anche TUTTE le citazioni del VT presenti nel NT non riportano MAI il Tetragramma.

    L’introduzione del termine "Geova" nella TNM e in particolare nel NT non tiene conto del modo con cui gli apostoli, gli autori neotestamentari e di conseguenza i cristiani a partire dai primi secoli si sono comportati nei confronti del Tetragramma nelle traduzioni delle Scritture.

    Il fatto che non ci siano codici probanti la presenza del Tetragramma e che non si conosca con certezza la sua pronuncia dovrebbe far sorgere una legittima riflessione: se il Padre voleva che il suo Nome venisse pronunciato con disinvoltura perché non ha fatto sì che se ne conservasse la pronuncia certa? Invece ha voluto che risplendesse nel mondo il Nome di Gesù (Yah salva) che è al di sopra di ogni altro nome di fronte al quale ogni ginocchio si dovrà piegare in cielo, in terra e sotto terra. Egli infatti è la Parola di Dio, l’Unigenito Dio (Gv1,18) venuto nella carne, come SALVATORE.

    Con affetto

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    Consiglia Elimina    Messaggio 24 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 27/12/2003 20.32
    Scusate se intervengo ancora per ripetermi ma la mia domanda a TGFONTE era abbastanza chiara e non ha avuto risposta.
    Nel mio messaggio n. 19 ho scritto:
     
    Caro TGFONTE, lasciamo per il momento da parte l'AT e la versione dei XVII e concentriamoci sul NT.
    Il fatto che in alcune traduzioni della Bibbia il nome Geova abbia sostituito i tremini greci Theos e kurios non vuol dire nulla. Quello che interessa non è il parere della maggioranza ma i documenti che possediamo. E in nessuno dei codici più antichi è mai stata eseguita questa sostituzione.
    Quindi torno a domandare quale autorità hanno i traduttori della WT per modificare ciò che ci è stato tramandato.
    Tu dici inoltre che i copisti del NT hanno deliberatamente tolto il nome divino. E' un'accusa molto grave che non trova riscontro per circa 1900 anni negli altri scrittori cristiani.
    Per lanciare un'accusa del genere ci vogliono prove concrete. Ci sono?
    La domanda è questa. Aspetto una risposta.

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 25 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 03/01/2004 15.00
    Caro Raptor,
    riferendomi al tuo messaggio n.4 nel forum “Omelie ad libitum”:<o:p></o:p>

    Solo per inciso, a proposito di correttezza, ti segnalo che sto ancora aspettando una risposta nel forum "Dottrine e NT" Cortesemente concentrati su quello invece di saltabeccare di qua e di là.

    Hai presente il detto “siamo in un paese libero”?

    Nel rispetto del regolamento, perché non posso intervenire in altri forum?

    Per quanto riguarda la risposta a questo forum, la domanda iniziale era:

    Parto da questa affermazione per chiedere a TGFONTE se la dottrina secondo la quale il nome Geova deve essere inserito negli scritti del NT dove si trova il tremine greco Kuriòs, è antecedente non solo alla TNM ma anche alla nascita del movimento dei TdG.

    La mia risposta è si.

    (ampiamente provata con l’elencazione di diverse traduzioni i cui autori hanno ripristinato Geova al posto del termine greco Kuriòs prima della TNM)

    Concordi con questo?

    Successivamente hai posto la questione sulla correttezza di tale scelta.<o:p></o:p>

    Su questa ho la ferma intenzione di continuare con altri miei messaggi, comunque non mi sembra che, al momento del tuo messaggio, sia poi passato molto tempo dal mio.

    In relazione a quest’ultima questione mi sembra di capire che, sia tu che Teofilo, nei vostri messaggi fate intendere al lettore che solo noi tdG abbiamo ripristinato il nome proprio di Dio nel NT; ciò non corrisponde assolutamente ai fatti e, per amore della verità e per onestà intellettuale, sarebbe bene che lo riconosceste.

    TGfonte


    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 26 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 03/01/2004 15.10
    Caro Teofilo,
    circa la presenza dell’espressione greca ‘Alleloùia’ si può notare che Giovanni si limita a traslitterare il termine ebraico in greco senza darne alcuna spiegazione, evidentemente perché i suoi lettori avrebbero di sicuro compreso cosa significava questa espressione, si può anche osservare che se Dio non avesse voluto che il suo nome proprio non fosse preservato nel NT perché ispirò Giovanni ad usarlo in tale esclamazione? Si tratterebbe di un modo di fare contraddittorio.
    Se ritenete giusto lodare, cantare e celebrare Dio con l’espressione ‘lodate Yah’, abbreviazione del Nome, non è, come minimo, altrettanto giusto e corretto farlo con il Nome non abbreviato?
    Nel tuo messaggio parli del termine “Maestà” che Gesù avrebbe usato nella sua difesa davanti al Sinedrio per non pronunciare il nome divino.
    Penso ti riferisca a (Tintori) Matteo 26:63,64 “…vedrete il Figlio dell’uomo, seduto alla destra della potenza di Dio, venire sulle nubi del Cielo”
    (E’ interessante notare che la TILC approvata dalla CEI legge “Dio Onnipotente”)Comunque penso che tu ti riferisca alla presunta citazione in questo brano di un Salmo contenente il Tetragramma resa con un termine sostitutivo Potenza (Maestà, in quale versione?).
    Il Salmo in questione è il 110:1 che la CEI rende “Oracolo del Signore al mio Signore: ‘Siedi alla mia destra, finchè io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi’.”
    Bisogna però notare che non si tratta di una vera e propria citazione del Salmo ma, piuttosto, di una combinazione di esso con Daniele 7:13 dove Dio è chiamato il “vegliardo” o “Antico di giorni”.
    Di conseguenza non si può essere categorici nell’asserire che Matteo abbia preferito al Tetragramma un termine sostitutivo.
    Fra l’altro il termine Potenza non risulta essere un titolo usato in seguito dagli ebrei per riferirsi al nome divino. Inoltre, la citazione diretta del Salmo si trova in Matteo 22:44, dove le versioni ebraiche riportano il tetragramma.
    Se ‘Potenza’ fosse stato un surrogato di Geova questa sarebbe stata l’occasione migliore per utilizzarlo anziché dare origine all’ambiguità dei due ‘Signore’ delle copie greche attualmente disponibili. Eppure ciò non avviene, evidentemente perché il testo originale in ebraico di Matteo usava il nome divino.
    Per inciso, quanti criticano l’inserimento del Tetragramma al posto di ‘Kyrios’ quando questi è riferito a ‘Geova’, non muovono nessuna obiezione a quelli, sia cattolici che protestanti, che inseriscono il termine ‘Dio’ o altri titoli che non ricorrono nel testo greco di questo versetto per distinguerlo dal secondo ‘Kyrios’.
    Quanto poi al dire che il ripristino del Nome nel NT non corrisponde al comportamento dei primi cristiani, se per primi cristiani intendi gli scrittori del NT, anche questo, se ti riferisci alla testimonianza dei manoscritti, è indimostrabile da parte tua in quanto le copie più antiche del NT sono posteriori.
    E’ invece dimostrabile che i manoscritti biblici del VT in uso al tempo di Gesù e degli apostoli contenevano il Tetragramma o la sua traduzione in greco, e che il Tetragramma veniva ancora pronunciato dagli ebrei comuni. E’ così evidente che Gesù e gli apostoli quando leggevano il VT o ne riportavano citazioni, pronunciarono e scrissero il Nome, pensa a Matteo, ebreo che scrisse in ebraico il suo vangelo, sarebbe stato impensabile in quel tempo non riportare il Tetragramma nelle sue citazioni del VT.
    Hai notato quanto scritto nel Talmud babilonese sulla presenza del Tetragramma nei vangeli?
    Il dott. L.H. Schiffman nel libro ‘Who was a Jew?’ traduce quel brano: “Non salviamo dal fuoco i Vangeli e i libri dei Minim. Vengono bruciati dove si trovano, essi e i loro Tetragrammi. Rabbi Yose Ha-Gelili dice: ‘Durante la settimana si dovrebbero togliere da essi i loro Tetragrammi, nasconderli e bruciare il resto’. Disse Rabbi Tarfon: ‘Possa io seppellire i miei figli! Se mi capitassero fra le mani, li brucerei con tutti i loro Tetragrammi’”. (Anche Schiffman ritiene che qui per ‘Minim’ si intendono i cristiani)
    L’avvento del codice costituì una vera rivoluzione, con esso il tetragramma fu eliminato dai copisti cristiani dalla versione della LXX e dal NT, a questo contribuì notevolmente l’affermarsi della nuova dottrina della trinità a cui faceva gioco la confusione che si creava sull’identità del termine Signore con l’eliminazione del Tetragramma.
    Girdlestone in ‘Synonyms of the Old Testament’ scrive, prima che fossero ritrovate parti della LXX contenenti il Tetragramma o il relativo termine greco (Iao): “Se quella versione (LXX) avesse ritenuto il termine (YHWH), oppure avesse usato un termine greco per JEHOVAH e un altro per ADONAY, tale uso sarebbe stato senz’altro seguito nei discorsi e nelle argomentazioni del NT. Quindi nostro Signore, nel citare il 110° Salmo, invece di dire ‘il SIGNORE ha detto al mio SIGNORE’ avrebbe potuto dire ‘JEHOVAH ha detto ad ADONAY’. Supponiamo che uno studioso cristiano stesse traducendo in ebraico il Testamento greco: ogni volta che incontrava il termine KYRIOS, egli avrebbe dovuto valutare se nel contesto c’era qualcosa che indicasse il vero corrispondente ebraico; e questa è la difficoltà che sarebbe sorta nel tradurre il NT in qualsiasi lingua se il titolo JEHOVAH fosse stato lasciato nell’AT (LXX). Le Scritture Ebraiche avrebbero costituito una norma per molti brani: infatti ogni volta che ricorre l’espressione ‘l’angelo del SIGNORE’, sappiamo che il termine SIGNORE rappresenta JEHOVAH; si poteva giungere a una conclusione simile per l’espressione ‘la parola del SIGNORE’, secondo il precedente stabilito nell’AT; e così nel caso del titolo ‘il SIGNORE degli eserciti’. Quando invece ricorre l’espressione ‘mio SIGNORE’ o ‘nostro SIGNORE’, dovremmo sapere che sarebbe inammissibile il termine JEHOVAH, e si dovrebbe usare ADONAY o ADONI”.
    Inoltre, la tua invocata testimonianza dei manoscritti è notevolmente indebolita dal fatto che quelli che hanno la tua posizione giustificano l’eliminazione del Nome dal VT, i cui manoscritti al di la di ogni possibile dubbio ne testimoniano la presenza.
    Questo fa pensare che la vostra ‘purezza testuale’ sia insincera.
    Ripristinare il Nome nel NT non è un’interpolazione, non sono necessarie le testimonianze di antichi manoscritti per operare modifiche al testo. Il dott. Kyle McCarter in Textual Criticism osserva: “Dovrebbero essere apportate ovunque il testo critico sospetta che la primitiva lettura non sia stata preservata da alcun testimone esistente.”
    Ne faccio un esempio.
    Atti 20:28 secondo la CEI del 1974 dice “…pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue”.
    Questa versione farebbe pensare che Dio abbia versato il suo sangue per riscattare la Chiesa.
    Le revisione della CEI del 1997, appropriatamente, come molti altri traduttori concordano (compresi quelli della TNM) rende: “…Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il sangue del suo proprio figlio”.
    TILC “Badate a voi stessi e abbiate cura di tutti i fedeli: lo Spirito Santo ve li ha affidati e vi ha fatto essere loro pastori. Dio si è acquistata la Chiesa con la morte del Figlio suo, e ora tocca a voi guidarla come pastori.”
    La parola figlio non compare nel testo greco ma viene inserita nelle moderne traduzione per evitare fraintesi.
    Nota ciò che è scritto al riguardo in ‘The New Testament in the Original Greek’ di Westoctt e Hort: “Non è affatto impossibile che ‘huioù’ (del Figlio) sia stato omesso dopo ‘tou idìou’ (del suo proprio) in qualche trascrizione molto antica, influendo su tutti i documenti esistenti. Inserendolo si elimina qualsiasi difficoltà dall’intero passo”.
                                                                                                                 segue

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 27 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 03/01/2004 15.20
    Circa la corretta pronuncia del nome proprio di Dio.
    In italiano si accettano tranquillamente delle pronunce di nomi biblici che non rendono coerentemente l’ebraico originale, ad esempio:
    ‘Gesù’ in ebraico ‘Yehoshùa’;
    ‘Geremia’ in ebraico ‘Yirmeyàhu’;
    ‘Isaia’ in ebraico era pronunciato ‘Yeshayàu’
     ‘Giordano’ in ebraico ‘Yarden’.
    Le italianizzazioni di questi nomi non riproducono, a volte, nemmeno il suono delle pronunce originali. Perfino gli studiosi che conoscono la pronuncia originale di questi nomi, quando li menzionano usano la pronuncia tradizionale, quella comune nella loro lingua, non quella antica o che più correttamente rende il suono originale.
    Il prof. Oehler riferendosi all’opportunità di sostituire a ‘Geova’ il termine ‘Yahweh’, a dire di alcuni più preciso, disse: “…non può essere sostituito, come il termine più corretto Yarden non può sostituire la forma usuale Giordano”.
    E, in Journal Biblical Literature, F. Denio sull’uso di ‘Geova’: “Indubbiamente è una forma erronea.(recenti studi mettono in discussione tale affermazione). Altre forme ugualmente erronee non vengono messe in discussione. Isaia e Geremia, per non menzionarne altri, sarebbero tanti barbarismi quanto Yahweh se fossero scritti correttamente… Geova non distorce Yahweh più di quanto Geremia non distorce Yirmeyahu. Le connotazioni stabilite da Isaia e Geremia ne proibiscono la discussione circa la correttezza. L’uso gli ha dato le connotazioni proprie per designare i personaggi che questi nomi rappresentano. Si può dire lo stesso di Geova. Non è un barbarismo. Ha già molto delle connotazioni che occorrono per il nome proprio del Dio del patto di Israele. Nessun’altra parola si avvicina a questo nome nella pienezza delle associazioni richieste. L’uso di qualsiasi altra parola sminuisce l’idea dell’originale oltre ad essere un serio errore di traduzione.”
    Perché allora pretendere che oggi tutti debbano cercare di imitare qualche ipotetica pronuncia ebraica su cui non sono d’accordo neppure le autorità in materia?
    E’ per una coerenza che viene meno nella pronuncia degli altri nomi o per l’uso di ‘Geova’ da parte di un gruppo religioso, noi tdG, che infastidisce con la sua opera di evangelizzazione?
    Dovremmo smettere di usare il nome ‘Gesù’ perché la maggioranza di noi, se non addirittura tutti, non conosce in effetti la sua pronuncia originale?
    Finora a nessun traduttore è venuta un’idea del genere. Siamo lieti di usare questo nome, perché identifica l’amato Figlio di Dio che ha versato il suo sangue per noi. Togliere dalla Bibbia qualsiasi menzione del nome di Gesù per sostituirlo con un semplice titolo come ‘Maestro’ significherebbe onorarlo?
    Quando si usa il nome ‘Gesù’, così com’è comunemente pronunciato nella nostra lingua, comprendiamo subito di chi si parla.
    E lo stesso può dirsi del nome ‘Geova’. Anche se la pronuncia ‘Geova’ potrebbe non essere esattamente identica a quella originale, l’importanza del nome rimane inalterata. Essa identifica il Creatore, l’Iddio vivente, l’Altissimo al quale Gesù disse: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”.
    Cordialmente
    TGfonte

    Rispondi
    Consiglia Elimina    Messaggio 28 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 04/01/2004 23.10

    Caro Fonte,

    tu dici nel post 26

    Quanto poi al dire che il ripristino del Nome nel NT non corrisponde al comportamento dei primi cristiani, se per primi cristiani intendi gli scrittori del NT, anche questo, se ti riferisci alla testimonianza dei manoscritti, è indimostrabile da parte tua in quanto le copie più antiche del NT sono posteriori.

    rispondo

    il modo attuale dell’uso del Nome rispecchia il modo con cui ci è stato trasmesso dal NT, così come ci è pervenuto nelle più antiche versioni in nostro possesso. In tali versioni del NT non troviamo il tetragramma e pertanto tutte le traduzioni che lo riportano o lo traducono, lo fanno arbitrariamente senza il riscontro oggettivo dei documenti più attendibili giunti fino a noi, ed è a questi che noi possiamo oggi far riferimento, non certo a testi che non possediamo e di cui se ne immagina soltanto l’esistenza o addirittura il contenuto: quindi sei tu che non puoi dimostrare una cosa che non c’è; io posso dimostrare quello che c’è effettivamente e da cui attingono tutti i traduttori rispettosi dei codici che Dio ha permesso che giungessero a noi.

    Dici ancora:

    E’ così evidente che Gesù e gli apostoli quando leggevano il VT o ne riportavano citazioni, pronunciarono e scrissero il Nome, pensa a Matteo, ebreo che scrisse in ebraico il suo vangelo, sarebbe stato impensabile in quel tempo non riportare il Tetragramma nelle sue citazioni del VT.

    Rispondo:

    Non mi risulta che vi sia nessuna evidenza che Gesù o gli apostoli pronunciassero o scrivessero il Nome. L’evidenza infatti mostra che tanto Gesù che i sinedristi evitarono di pronunciarlo per il sacro rispetto che ne avevano e questo era la maniera abituale di trattare il Nome così come era inculcato in tutti gli ebrei osservanti ( solo il sommo sacerdote pronunciava il Nome una volta l’anno quando entrava nella parte più sacra del tempio.) Chi siamo noi da permetterci di fare diversamente?


    Con affetto


    Rispondi
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    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/01/2004 10.10
    Teofilo ha pienamente ragione,
    gli ebrei non pronunciano il nome di Dio, per l'estrema riverenza nei suoi confronti, e per la loro mentalità, permeata dalla loro tradizione.
    La Bibbia è stata scritta da ebrei, ecco perchè nei testi originali non viene pronunciato quasi mai Jahvè, il nome di Dio, ma vengono usati sinonimi che non alterano assolutamente il significato dell'insegnamento biblico.
    Tutti noi sappiamo chi è l'Eterno, il Signore degli eserciti, il Signore, il Creatore, l'Alfa e l'Omega, l'angelo del Signore (che soprattutto nei primi libri del V.T. rappresenta Dio), il Regno dei Cieli, ecc.,
    voler insistere a testa bassa con questo cavillo fra l'altro inventato dai tdG, e solo da essi, significa non rendersi conto di come stanno le cose, la verità è che la Torre di Guardia ha alterato pesantemente la loro Bibbia, a tal punto dal ricevere il divieto di usare tale nome "Bibbia" e tutti i maggiori studiosi sono concordi che la TNM non è degna di chiamarsi Bibbia.
    Poi TG fonte dovrebbe parlare della Bibbia interlineare, piuttosto che andare citando studiosi favorevoli ai tdG.
    Nel testo originale greco come viene scritto il nome di Dio?
    Questo è il punto interessante, le citazioni di studiosi più o meno di parte, non interessano più di tanto, andiamo alla fonte caro TGfonte, nell'originale greco cosa troviamo scritto a proposito del nome di Dio?
    Pace
    Salvatore

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    Consiglia Elimina    Messaggio 30 di 70 nella discussione 
    Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 05/01/2004 10.19
    Nel Nuovo Testamento
    Nel Nuovo Testamento o Scritture Greche Cristiane, come dicono i testimoni di Geova (tdG), Dio è chiamato semplicemente Dio (o Theòs), centinaia di volte; oppure Signore (o Kyrios), ed anche Padre (o Patèr) decine di volte, spesso nella forma ebraica Abbà, che sta per Padre o Babbo (cf, Marco 14, 26, Galati 4, 6). Mai Geova!
    Pace
    Salvatore
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    09/11/2009 09:57
     
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    Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/01/2004 12.11
    Caro TGfonte (intanto Auguri per l'Anno Nuovo e benritrovato)
    nel tuo messaggio 22 credo volessi dare una risposta che francamente non ha trovato alcun riscontro nel mio messaggio 21......
    E' come dire che io ti parlo di una descrizione del cielo e tu mi rispondi descrivendomi la terra....., la risposta sarà certamente sempre interessante, ma ovviamente uscirà dal suo contesto.......così come la risposta che pensi di aver dato a Raptor non trova riscontro con la domanda specifica......
    Io ti ho riportato una riflessione scaturita da uno studio con gli Ebrei......per me dunque è sufficiente per dire che la tua risposta non è sufficiente e non da alcun riscontro di giustificazione a ciò che TU credi.....
    Vogliamo degli esempi? eccoli:
    tu nel messaggio 22 in risposta al mio 21 dici:
    Noi tdG crediamo che è nel nome di Gesù che siamo salvati (Atti 4:12), questo non significa naturalmente che il solo fatto di conoscere e pronunciare tale nome assicuri la salvezza (Matteo 7:21-23).
    Il "nome" di Gesù rappresenta non solo lui stesso, la sua persona, ma anche qualche altra cosa.
    ..........
    benissimo.....concordo......il problema è che per voi, però....Gesù Cristo NON è Figlio di Dio in senso proprio del termine e NON è il Dio Incarnato....e questo fa la differenza poichè come ci insegnava già Agostino che dice: "Noi NON diciamo che un uomo è diventato Dio, ma che Dio si è fatto uomo......", perciò non è un uomo che ci salva, ma è Dio e il nome di Gesù che vuol dire, infatti "Dio salva" non è solo estenzione del significato di un Nome, ma è proprio una realtà viva e vera......che si proclama tale sulla Croce per poi trionfare nella Risurrezione....Paolo, l'Apostolo, elogiando la Croce chiamandola VANTO, sostiene che nulla vale e nulla può la nostra fede se Cristo non fosse realmente risorto.....dalla Croce dunque parte il senso stretto dell'essere salvati medianti questo Nome, non dunque il Nome di Geova che non ha affatto alcun riscontro nelle Lettere apostoliche e dunque nella predicazione apostolica.
    Poi dici:

    Il "nome" di Dio è importante anche per Gesù Cristo. Poco prima di morire, egli pregò: "Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo . . . custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato . . . E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere". - Giovanni 17:6, 11, 26.

    Non crediamo che quando Gesù disse: 'Ho fatto conoscere il tuo nome' o "ho reso manifesto il tuo nome", si riferisse solo alla pronuncia del nome divino. I suoi ascoltatori erano Giudei che già conoscevano il Nome sia in forma scritta che orale.

    .............
    Attento TGfonte che ti perdi e ti arrampichi sugli specchi..........quale "Nome" Gesù rese manifesto del Padre? ABBA', PADRE, IL PADRE MIO.........mai Gesù chiamò il Padre "geova"........Proprio i Giudei che tu chiami a testimonianza ti dicono chiaramente che Dio NON ha un NOME......"Egli è Colui che E'....è -Io Sono- è l'Adonai......e non è affatto vero che essi conoscevano e pronunciavano il "nome di Dio", e se prendiamo fin anche l'ultima sequenza dei profeti prima dei Vangeli, troveremo spesso l'uso di ADONAI.
    Dici il vero che Gesù dice che ha fatto conoscere il Nome di Dio, ma non è Geova......tanto è vero che sulla Croce Gesù dice: "DIO MIO PERCHE' MI HAI ABBANDONATO?" non dice "Geova".....e dice ancora "PADRE....PERDONA LORO...."....
    Poi dici:

    Atti 2:21 “Allora chiunque invocherà il nome del Signore (Cit. di Gioele 2:32 dove si legge YHWH, italiano Geova), sarà salvato.” (Confronta Romani 10:13,14)

    ..........
    "in italiano Geova"........, ma che dici? questo sei tu che lo affermi, mancano le vocali Yhawh è ben lontano da "Geova", e dimentichi che qui in Atti si riferisce  A GESU' CRISTO......santa Elisabetta salutando Maria dice: A che debbo che la MADRE DEL MIO SIGNORE".......la citazione di Pietro scatta dopo la Pentecoste, egli sta spiegando che NON sono ubriachi (verso 15) ma anzi, rinforza la profezia messianica del Cristo Gesù.....fatta da Giole che appunto sostiene la predicazione degli Apostoli che mediante il NOME DEL SIGNORE GESU' sarà salvo.....come riprenderà altre volte anche Paolo....
    Il Nome di Dio è IMPRONUNCIABILE, ma attraverso Gesù possiamo ora ritenere Dio e il Suo Nome, non più come una cosa estranea e lontana, bensì vicino a noi, tanto da farsi chiamare ABBA'-PADRE.....Infatti, caro TGfonte....ti invito a NON estrapolare i pezzetti, se tu leggessi subito dopo il verso 21 di Atti, segue il 22......che parla proprio di Gesù Cristo....se prosegui verso il verso 34, cita Davide quando dice:
    "DISSE IL SIGNORE AL MIO SIGNORE, siedi alla mia destra, finchè ponga i tuoi nemici sgabello dei tuoi piedi..."
    quanti "Signori" abbiamo? Gli Ebrei, i Giudei ostili alla Verità avevano capito benissimo la portata della rivelazione....per questo volevano lapidare Gesù già in altre occasioni, per questo lo condanneranno, perchè LUI UOMO, SI ERA FATTO DIO.....
    Caro TGfonte....potremo parlare all'infito di tetagrammi e affini, ma vedi, l'INCARNAZIONE di Dio non è una questione teologica o di studio, è solo una questione di FEDE.......se non si comprende questo, tutto il resto crolla.....per questo l'apostolo nella 1Gv.4,1, dice:
    "....ogni spirito che professa Gesù Cristo venuto nella carne è da Dio; e ogni spirito che NON confessa Gesù non è da Dio...."
    Non è dunque sufficiente credere in Gesù....nel Gesù storico crede anche mio marito che si definisce ateo...... perchè è impossibile negare che egli sia esistito, tuttavia per NOI CRISTIANI è indispensabile credere nell'Incarnazione di Cristo, quale DIO VERO, dice Matteo "...EMMANUEL che significa DIO - CON - NOI-.....comprendendo questo non avremmo alcuna necessità di arrampicarci sugli specchi per "inventarci" il "nome di Dio".....
    Tu poi dici.....

    Questa è una chiara indicazione che i cristiani inclusero il Tetragramma nel Vangeli e nei loro scritti.

    Comunque il Nome compare nel NT nella forma ‘Alleluia’ 4 volte in Rivelazione 19:1-6.<o:p></o:p>

    Dall'ebraico halelu-Yàh, lodate Yah (abbreviazione del Tetragramma).

    .........
    mi sfugge dove questa indicazione sia inclusa nei Vangeli.....
    nessuno nega "Alleluja" o Yhwh...ma da qui a dire che è Geova e che è il nome di Dio che dobbiamo pronunciare, non c' scritto da nessuna parte, nè tanto meno Gesù ce lo ha detto.....
    Fraternamente Caterina
    P.S.
    rinserisco il testo del messaggio 21....perchè non ha ottenuto riscontro.....

    TETRAGR.gif (471 byte)
    "Quel Nome 
    che neppure io voglio pronunciare
    per rispettare il desiderio del popolo ebraico"
    Giovanni Paolo II

    "Via Crucis" Venerdì Santo - 30 marzo 1986

    MISTERO DEL NOME DI DIO

    3_dings.gif (974 byte)

    Nell’ebraismo, chiamare qualcuno per nome significa conoscere la realtà del suo essere più profondo, la sua vocazione, la sua missione, il suo destino. È come tenere la sua anima nella propria mano, avere potere su di lui. Per questa ragione, il Nome di Dio, che indica la sua essenza stessa, è considerato impronunciabile dagli ebrei. Solo il Sommo sacerdote, nel Tempio di Gerusalemme, poteva pronunciarlo nel giorno di Kippur (espiazione), quando faceva la triplice confessione dei peccati per sé, per i sacerdoti e per la comunità. A questo riguardo il Talmud dice: "Quando i sacerdoti e il popolo che stavano nell’atrio, udivano il nome glorioso e venerato pronunciato liberamente dalla bocca del Sommo Sacerdote in santità e purezza, piegavano le ginocchia e si prostravano e cadevano sulla loro faccia ed esclamavano: Benedetto il suo Nome glorioso e sovrano per sempre in eterno" (Jomà, VI,2).

    Nella Bibbia ebraica il Nome è espresso con quattro consonanti: TETRAGR.gif (471 byte) - JHWH, dette "Tetragramma sacro", citato ben 6.828 volte. Ma la sua esatta vocalizzazione è oggi sconosciuta. E’ bene ricordare che nell’alfabeto ebraico le vocali furono aggiunte in epoca molto tarda (VI-VIII sec. d. C.).

    Quando nella Bibbia l’ebreo di allora e di oggi trova quelle famose quattro lettere che cosa legge? La risposta ce la offrono quei rabbini noti come Masoreti ("i tradizionali"), ai quali dobbiamo la vocalizzazione del testo consonantico della Bibbia durante l’alto Medioevo. Essi posero sotto le quattro consonanti JHWH le vocali della parola Adonai, "Signore", che essi pronunciano al posto del tetragramma sacro.

    Le vocali sono: e - o - a, e servivano a ricordare al lettore che, giunto a JHWH, doveva dire Adonai. Nel tardo Medioevo i cristiani non essendo più a conoscenza di questo meccanismo di sostituzione lessero le quattro lettere JHWH con le vocali e - o - a, creando così quello sgorbio che è Jehowah o Geova che è durato fino ai nostri giorni" (Mons. Gianfranco Ravasi "Jesus"6/1990).

    Ancor più diffuso tutt’oggi tra i cristiani è purtroppo l’uso di "Jahwè" che non solo è offensivo per gli ebrei, ma è anche del tutto arbitrario, visto che non se ne conosce la pronuncia.

    I
    l Catechismo degli Adulti della Conferenza Episcopale Italiana: "La Verità vi farà liberi" così si esprime circa il Nome di Dio: "La tradizione ebraica considera questo nome impronunciabile e suggerisce di dire in suo luogo "Adonai", cioè "Signore" o di pronunciare un altro titolo divino. Per rispetto ai nostri fratelli ebrei questo catechismo invita a fare altrettanto e in ogni caso riduce all’indispensabile l’uso del tetragramma sacro" (48,6).

    Se questo invito della CEI venisse accolto nelle  comunità cristiane, anche certi canti che ripetono all’infinito il Nome di Dio, verrebbero rivisti e corretti. Purtroppo, però, il tetragramma sacro viene ancora troppo spesso vocalizzato da certi sacerdoti, catechisti e da una parte della stampa religiosa.

    v.s.

    N.B.: Ci scusiamo se, anche noi, per spiegare il nostro scritto, siamo stati costretti a vocalizzare il tetragramma sacro.

    **********************

    Faccio osservare quanto segue:

    che l'aggiunta di vocali invitava a dire ADONAI E NON GEOVA, PER IL CUI RAGGIUNGIMENTO SI PARLA DI UNO SGORBIO DEL NOME DI DIO CHE è IMPRONUNCIABILE......e se questo lo dice un Ebreo.....non possiamo NON credergli....

    Per me il discorso si chiude qui

    Fraternamente Caterina


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    Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 05/01/2004 17.14
    L'argomento è indubbiamente molto interessante,  ma non posso fare a meno di partire da un presupposto: Dio non è un TU!  ... Almeno non nel senso umano del termine.
    E se non lo è, nessun nome può essergli attribuito senza che ciò sia un'esigenza umana e quindi sempre arbitraria.
    Paradossalmente, l'impronunciabilità del nome diventa quindi l'unico modo per rivolgerci a Dio, questo perchè l'infinita realtà divina non può essere espressa e tanto meno contenuta in alcun vocalizzo  ... e questo era stato ben compreso dal popolo ebraico, il quale usava dei termini più generici (Padre o Signore) solo per esigenze di comunicazione.
    Credo che questa semplice considerazione sia già di per se stessa sufficiente per farci comprendere che qualsiasi nome sarebbe comunque arbitrario, in quanto Dio non può avere alcun nome, e ciò è stato espresso in modo molto efficace con le parole: "Io sono Colui che è!"
    Il resto è solo esigenza e storia umana.
    Poi, possiamo usare tutti i nomi che vogliamo, Dio certamente non si adombrerà per questo, quando il nome diventa solo un motivo per rendercelo più confidenziale. L'importante è non avere però la presunzione di voler attribuire certezza ad un nome che non può esistere, visto anche che Dio non parla altra lingua che non sia quella dello spirito, e quindi nè l'ebraico, nè il greco, nè il latino ... ma solo quella che il cuore può esprimere.
    Scusatemi se mi limito a semplici considerazioni non propriamente dotte.
    Fraternamente
    iyvan
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