A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Ecclesia de Eucharistia; oltre la sterile polemica...

Ultimo Aggiornamento: 13/12/2009 18:08
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 4.551
Sesso: Maschile
13/12/2009 18:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 6 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/05/2003 12.50
Alex....( e a tutti) quando date l'invio ad un messaggio...per favore..CANCELLATE LA RIGA DI FONDO CON LA PUBBLICITA'....perchè allarga la pagina........
reinserisco integro il tuo messaggio senza la riga......
C.
Da: AlexInviato: 15/05/2003 12.36

Credo che il papa abbia fatto un grossolano errore:
la presenza reale di Gesù Cristo c'è anche nella Cema
del Signore nelle chiese evangeliche....purtroppo è
trascurata :-(

Ci sono casi di persone che sono guarite da malattie
mentre facevano la comunione non solo tra i cattolici
ma anche tra i pentecostali....

Non è il prete che consacra il pane, ma è Cristo, e
Cristo è dove due o tre sono riuniti nel suo
nome..quindi chiunque abbia Gesù nel cuore come suo
Signore puòà presiedere la Cena eucaristica.

Dico eucaristia non nel senso cattolico, ma nel senso
del testo greco: rendimento di grazie
Noi rendiamo grazie a Dio perchè ci ha salvati! :-)



Mio caro Alex.......l'errore di NON credere alla presenza reale di Cristo nell'Eucarestia....è sorto con il Protestantesimo....e nemmeno agli inizi......poichè Lutero ci credeva........vuoi dunque dire che per 1500 anni i cristiani sono stati idolatri? e perchè non asserite mai che anche gli Ortodossi "sbagliano" dal momento che anche loro credono alla presenza reale?

L'Eucarestia è anche legata STRETTAMENTE.....al sacerdozio....AL MANDATO......chi non l'ha ricevuto da un vescovo che è in successione apostolica...NON può rendere autentica tale Comunione perchè di fatto è l'altra parte che si ritiene "fuori".....non si può avere "la botte piena e la moglie ubriaca....." Nulla da dire sulla Cena che professate.......ma NON è l'Eucarestia......dal momento che voi stessi negate la reale presenza.....


Cristo si serve del prete perchè ha dato il mandato....."Fate questo in memoria di me".........perchè "questo E'.....il mio copro/sangue...."...e non ha detto questo "simboleggia spiritualmente"......

Fraternamente C.


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/05/2003 13.24
Condivido punto per punto, caro Ireneo.....le tue perplessità nel NON riuscire a farmi capire la tua esperienza....perchè se pur evidentemente diversamente...è quanto sperimento io con te......
Veniamo alle risposte, senza riportare il testo rispondo con il numero di riferimento......
1) ....non conosco la Rivista......ma questo non vuol dire che io non abbia STIMATO l'articolo.....se il Barile ha fatto le sue osservazioni, va da se che leggendole, altri avrebbero approfondito l'argomento...non cerco altro Ireneo.....
2) Chi inserisce un articolo è perchè lo fa suo...altrimenti lo dice...di non essere d'accordo con l'argomento che sta inserendo.........e poi che vuoi....me sto affezionando a te.....!!
3) concordo....hai ragione...spesse volte mi lascio andare......proverò ad essere più imparziale..... avevo infatti premesso che la presentazione mi ha anche commossa....
4) Se apri un forum a parte su questo argomento te ne sarò grata...forse mi aiuterà a comprendere di più......
5) santo santissimo...infatti ciò che fa confondere della rivisitazione del Barile è che il Papa ha scritto questa Enciclica proprio per difendere a spada tratta l'Eucarestia.....per me era necessario esternare al massimo certi termini per far comprendere di che cosa stiamo parlando....di un DONO appunto...che non è affatto diminuibile....nè deve essere frainteso...per me dunque i termini usati sono perfetti per far comprendere questa realtà....le frasi bibliche già si usano Ireneo....è proprio quel senso del "santissimo" che andava offuscandosi....questa è la preoccupazione che emerge dall'Enciclica....
6) consacrazione e santificazione.....ok....ci sto alla correzione.....anche se la vedo e percepisco diversamente...se apri un forum per aiutarmi a comprendere ed approfondire..te ne sarò grata.....
7) paragrafo 4.....leggi bene Ireneo...il Papa dice "il presbitero INSIEME, CON ".......e non una semplice "partecipazione"..per questo ho riportato la frase..per far notare che era stato estrapolato soltanto una parola...."partecipare"......ma noi tutti sappiamo che nella Messa noi fedeli non partecipiamo come fossimo al teatro, ma che INSIEME al sacerdote......partecipiamo al Sacrificio della salvezza......forse sarà bravo il nostro parroco che continua a dirci (alla Messa) che..."non siamo a teatro, ma che sull'altare con lui siamo anche noi"...........sulla Riforma Liturgica sai bene che SI SONO COMMESSI MOLTI ABUSI..denunciati a suo tempo dallo stesso Paolo VI.......tanto è vero che il Papa ha richiesto, dopo questa Enciclica....di fare un documento che metta in dettaglio certi aspetti propri della Liturgia......
Poi dici "vera reale e sostanziale".........spiegami allora tu dove starebbe l'inghippo dell'Enciclica......sul serio non sto scherzando, parliamone!
8) Riconoscere la presenza reale nell'eucarestia ed praticare il culto ecuaristico fuori dalla messa ti sembrano la stessa cosa? ....
....a questo punto spiega tu la differenza ed approfondisci a cosa si riferisce.........cosa intenda tu per "culto fuori dalla Messa"......stiamo parlando dell'Adorazione Eucaristica?
9) Questa non l'ho capita...non è che dai una spiegazione, ma esponi un tuo punto di vista come ho fatto anch'io....sbaglio?....se ti pongo domande è perchè desidero approfondire l'argomento......che commetto sbagli l'ho fatto presente all'inizio di questo messaggio.....E' ovvio che io mi devo CONFRONTARE...scusami ma il Barile non l'ha fatto anche lui? Non ha accusato l'Enciclica di "qualcosa" che metterebbe in difficoltà l'ecumenismo? E allora? perchè lui può dire le sue dimostranze e passarle come parola di Dio.... e le mie sono errate?...anzi, la parola del papa sarebbe da correggere? E non dire che non è questo lo scopo del Barile.....poniti tu una domanda......il Magistero è una via che lo Spirito Santo usa per istruire la Chiesa?
10) Grazie per la spiegazione.......mi ha chiarito meglio le idee....ma a questo punto mi sorge una damanda....dovremmo dunque rinunciare noi al culto Eucarstico FUORI della Messa?
11)....da studioso....benissimo.....il Barile si è posto da studioso....non c'è altro da aggiungere....
Amicizia ancor più lunga Ireneo..fraternamente C. 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/05/2003 15.22
P.S.
"Riccardo Barile"......era un nome che mi diceva qualcosa.....e l'ho trovato..........lo conosco...non personalmente...ma guarda tu il caso....ricevo a casa una sua rivista in abbonamento............è un frate Domenicano ......e .....è conosciuto nel nostro ambiente come una persona che "ama sguazzare in queste discussioni magisteriali....".....
Ho il suo recapito e provvederò a contattarlo immediatamente.......se la posta avrà seguito la pubblicherò......
C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 9 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/05/2003 16.56
Tettamanzi: "L'eucarestia, memoriale dell'amore"
F.R.
L'eucarestia come memoriale dell'amore. È l'invito che ha rivolto, nel corso della sua omelia, il cardinale Dionigi Tettamanzi, alle migliaia di fedeli ambrosiani accorsi in Duomo per la celebrazione in "Coena Domini".  Il porporato è ripartito, nel corso dell'omelia, dalla ultima enciclica di Giovanni Paolo II sull'eucarestia. E ha affermato:
"Con questa enciclica il Papa invita ad avere uno sguardo pieno di stupore e di riconoscenza per rinnovare la nostra fede". "L'enciclica ci aiuti veramente a contemplare - ha detto infine Tettamanzi - il "volto eucaristico" di Cristo per vivere di lui e del suo amore e per essere membri sempre più attivi della Chiesa e della sua missione "per la via del mondo"".

ECCLESIA DE EUCHARISTIA
"L'Eucaristia deve stimolare il nostro senso di responsabilità verso la pace, la solidarietà, la salvaguardia del Creato"
"Parole che ridestano lo stupore del mistero"
L'arcivescovo Cacucci: dono provvidenziale in vista del Congresso Eucaristico previsto per il 2005 a Bari
Da Roma Mimmo Muolo
La nuova enciclica di Giovanni Paolo II è "un dono provvidenziale" per il Congresso eucaristico nazionale che si svolgerà a Bari dal 21 al 29 maggio 2005 e che ha come tema Senza la domenica non possiamo vivere. All'appuntamento mancano più di due anni, ma l'arcivescovo del capoluogo pugliese, monsignor Francesco Cacucci, non ha dubbi: "Questo documento - afferma, infatti, il presule che dal 1999 siede sulla Cattedra della città adriatica - dovrà necessariamente illuminare il cammino di preparazione e la stessa celebrazione del Congresso eucaristico".
Anche in relazione a questa tappa del cammino della Chiesa italiana, qual è l'importanza della "Ecclesia de Eucharistia"?
Il Congresso eucaristico chiede, come l'enciclica, che si riscopra con nuova forza la centralità dell'Eucaristia. In quest'ottica anche l'impegno di comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, cui sono chiamate le nostre comunità ecclesiali in questo decennio, non è possibile se non a partire dell'Eucaristia. E dunque questa è una indicazione magisteriale di grande rilievo, che non possiamo disattendere. Il Papa afferma, inoltre, di voler ridestare lo stupore eucaristico nella vita delle nostre comunità. Quasi ci prende per mano e, partendo dalle preghiere e dai riti della celebrazione eucaristica, illuminati dalla Scrittura, dall'interpretazione che ne danno i Padri della Chiesa e dalla ricchezza liturgica dell'Oriente, ci introduce nella comprensione sempre più profonda del mistero della fede. Questo è proprio il metodo proposto dal Concilio. E dovrebbe diventare anche il nostro metodo.
Ma come far sì che questa ricchezza dell'Eucaristia sia compresa anche dal mondo?
Il Papa ricorda che la celebrazione eucaristica, lungi dal favorire il ripiegamento delle comunità su se stesse, deve stimolare il nostro senso di responsabilità verso la pace, la solidarietà, la salvaguardia del creato. Il cristiano che non si impegna nella costruzione della città terrena, sottolinea infatti il docu mento, mett e a repentaglio anche la sua salvezza eterna. Dunque l'Eucaristia è fermento di novità anche nella storia, grazie al fatto che l'impegno nella vita culturale, sociale, politica, per il cristiano scaturisce proprio da questo dono di Dio.
Quanto bisogno c'è oggi di ritornare a sottolineare questi aspetti nella pastorale ordinaria?
Siamo in un periodo di mobilità culturale e di innovazioni nell'espressioni della propria fede. E dunque è fondamentale che noi ci educhiamo a fare sintesi tra il biblicismo esasperato di alcuni, il panliturgismo di altri e la tensione di chi, immergendosi nei conflitti storici, non tiene conto che ogni azione a favore della città dell'uomo deve scaturire dalla grazia santificante dei sacramenti. Altrimenti si rischia di perdere il Vangelo come propria fonte di ispirazione nella vita quotidiana.
Il Papa parla anche di luci e ombre nel culto e nella liturgia. Qual è, a suo avviso, la situazione in Italia?
Il Papa ha presente la Chiesa universale e alcune zone dove i processi di inculturazione litur gica hanno creato qualche problema
. In Italia credo non si possa parlare di creatività selvaggia, anzi ritengo che nelle nostre comunità c'è talvolta un atteggiamento eccessivamente ripetitivo, dove l'espressività si lega a un certo barocchismo formale. Di qui la necessità, per noi, di saper veramente incarnare la celebrazione eucaristica nel territorio parrocchiale e nel cammino che si sta percorrendo.


L'enciclica tocca anche il tasto ecumenico. E qualcuno ha già detto che si tratta di un nuovo ostacolo sul cammino verso l'unità. Qual è il suo parere?
In una materia tanto fondamentale non è possibile percorrere scorciatoie, perché non sarebbe rispettoso. Non tutte le Chiese cristiane riconoscono la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia. Ma quello che scrive il Papa non è un ostacolo nel processo ecumenico, perché il dialogo della carità non può essere disgiunto da quello nella verità.



Rilievi diversi......rilievi di due vescovi.....



Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 10 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/05/2003 17.22
Dunque.....un altro vescovo dice:

"Dono per vivere l'intimità di Dio"
Il vescovo Fisichella: mistero che è il centro della fede perché ci rende Cristo contemporaneo, ci dà forza e trasforma la storia in un tempo di salvezza
Da Roma Cristiana Caricato


"Ecclesia de Eucaristia, già il titolo dell'enciclica dice la relazione che il Papa vuole esprimere, un nesso che non era stato trattato né dal Concilio né dal magistero di Paolo VI: la relazione che esiste tra la Chiesa e l'Eucarestia". Questa per il vescovo Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, la giusta prospettiva in cui leggere l'ultima Enciclica di Giovanni Paolo II.

"Nel documento il Papa ribadisce più volte che la Chiesa vive dell'Eucarestia e l'Eucarestia è ciò che permette alla Chiesa di essere tale. Sono quasi due realtà sinonime. Del resto fino al Medioevo, fino 1150, si usava un'unica definizione per entrambe: il Corpo Vero. Solo dopo si incominciò a distinguere tra il Corpo Vero, reale, sull'altare e quello mistico che è la Chiesa". Il corpo e il sangue di Cristo sotto le specie del pane e del vino sono la possibilità donata agli uomini di vivere l'intimità con Dio. "Ma attenzione - spiega Fisichella - se questa intimità è il fascino del mistero eucaristico è anche vero che non ammette sentimentalismi. L'Eucarestia è il centro della vita di fede, perché rende Cristo contemporaneo, Dio vicino al suo popolo. Non è un caso che il Papa abbia voluto firmare l'enciclica nel Giovedì Santo, il giorno in cui si fa memoria dell'istituzione del'Eucarestia, dell'Essere che si consegna nelle mani della Chiesa, anticipando il mistero pasquale, la passione, la morte e la resurrezione del Signore. La Chiesa - osserva ancora il vescovo-teologo - vive di questa intimità. Per riprendere un'espressione del Cantico dei Cantici, tiene stretto al suo petto un dono prezioso". Un dono che dà forza ai cristiani e rende la storia un tempo di salvezza. Per questo bisogna averne rispetto e cura. La desacralizzazione dell'Eucarestia denunciata da Giovanni Paolo II nell'enciclica, per il rettore della Lateranense, è il risultato dell'abitudine allo straordinario. "Accade quando non si tiene ferma la meraviglia di fronte al Mistero. Bisogna conservare lo stupore della prima volta a cui ci siamo accostati all'Eucarestia. Quando ci si abitua allo starordinario, quando si dà tutto per ovvio, aumenta il rischio di banalizzare il tesoro preziosissimo che ci è stato consegnato".

Come fare allora? "Innanzitutto evitare di appropriarsi dell'Eucarestia - spiega Fisichella - dobbiamo sentire con più profondità l'appartenenza alla Chiesa nella distinzione dei ministeri".




il vescovo Jurgen Astfalk, decano della chiesa evangelica luterana in Italia

Qualche difficoltà in più nel dialogo ecumenico?


No, la mia impressione è che il Papa abbia confermato una posizione già nota. Nulla di nuovo o di impressionate.

Il Papa sottolinea due divergenze radicali: dogma della transustanzazione e "successione apostolica" del clero cattolico.
Innanzi tutto, anche noi luterani siamo nella successione apostolica, non secondo il concetto romano-cattolico ma secondo la nostra teologia. E questo ci è riconosciuto anche dal popolo cattolico là dove, come in Germania, convive con noi. Quanto al fatto che il Papa ribadisca l'adorazione del corpo di Cristo, questo può anche comportare aspetti positivi: pure noi protestanti dobbiamo riflettere sul valore della Santa Cena e rivalutarla, che è il dono di Dio a tutte le chiese.



La mediazione di Lehmann: "Non rassegnamoci"

BERLINO - La nuova enciclica "Ecclesia de Eucharistia" di Papa Giovanni Paolo II non è un ostacolo dialogo ecumenico: lo ha affermato il cardinale Karl Lehmann , presidente della Conferenza episcopale tedesca in una conferenza stampa a Magonza. Il Papa, ha spiegato il cardinale, rifiuta "con decisa chiarezza" una Comunione in comune tra cattolici e protestanti. Tuttavia, ha aggiunto, questo rifiuto nella comunanza del rito eucaristico non va visto come una chiusura, ma piuttosto lascia aperture a futuri sviluppi. "Di conseguenza - ha ribadito il presule tedesco - non bisogna essere rassegnati, ma occorre fare di tutto perché il dialogo ecumenico diventi sempre più intenso. Il Papa ha ricordato, in questo caso, anche il valore della Comunione spirtuale che se ben intesa e valorizzata potrà portare in futuro il santo desiderio di porsi con fede di fronte all'EucarestiaStessa fiducia rispetto al dialogo ecumenico è stata manifestata a Bonn dalla Zdk, il Comitato centrale dei cattolici tedeschi, per la quale la nuova enciclica è senz'altro "un passo in avanti verso l'ecumenismo".

Infine:

"un momento di gioia, un piccolo catechismo della dottrina della fede" è il commento all'Enciclica per la Conferenza episcopale olandese;

"un atteggiamento personale ed altamente spirituale, che porterà i suoi buoni frutti" per i vescovi svizzeri.

"Un perfezionamento e, al tempo stesso, un seme per l'avvenire" ha commentato l'arcivescovo di Bruxelles, Godfried Danneels.



Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 11 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIreneo81Inviato: 15/05/2003 17.54
Cara Caterina,        La Pace di Cristo!
Rispondo ad alcuni punti del tuo messaggio numero 7. Su altri non c'è bisogno di dir nulla per la loro chiarezza, mentre per i forum che mi chiedi di aprire... ormai gli esami si avvicinano e davvero penso sia difficile farlo.
Ma se trovo sul sito vaticano qualcosa sul riconoscimento dell'Anafora di Addai e Mari, allora magari lo aggiungo...
Risp al n. 7. Tu qui ribatti il problema degli abusi, ma quello che io penso, e che l'autore dice, è che il modo con cui si è voluto porre freno agli abusi, riscia di far collassare tutta la riforma liturgica, anche in ciò che di più genuino contiene. Nel messale, in altri documenti pontifici si dice chiaramente che anche l'assemblea celebra insieme al sacerdote, anche se mai senza... Il problema sottolineato dall'articolo è invece che l'enciclica limita il termine di celebrazione solo al sacerdote, denotando una visione dell'assemblea liturgica che non è quella voluta dalla Sacrosantum Concilium.
Risp al n. 8. Penso che il chiarimento lo avrai in modo molto semplice guardando alla situazione della Chiesa del primo millennio cristiano e alle CHiese orientali (ortodosse e cattoliche) attuali.
Infatti la presenza vera, reale, sostanziale di Cristo nelle specie eucaristiche è patrimonio comune di tutte queste chiese, ma solo a partire dall'XI secolo e solo nella Chiesa di rito latino ad un tale riconoscimento è seguito un culto eucaristico fuori dalla messa, che sono appunto l'adorazione eucaristica, l'esposizione solenne, le processioni eucaristiche.
Questi usi sono un modo di esprimere la fede, ma non l'unico. Ed è un uso proprio della Chiesa Latina.  La perplessità dell'autore allora è che in quel punto il papa non è chiaro e sembra rivolgersi ai cattolici di tutti i riti mentre le Chiese di disciplina orientale non possono praticare culto all'eucarstia fuori dalla messa, perchè un tale culto in esse non si è mai sviluppato. Ma nessuno certo negherebbe che le chiese orientali in comunione con Roma, ma anche le altre, non credano nella presenza reale.
Risp al n. 9. Il magistero è una via che lo spirito santo usa per istruire la Chiesa?
Senza dubbio si. Ma c'è una distinzione, comune a chi ha a che fare con la teologia e con i documenti magisteriali, tra indefettibilità e infallibilità.
La prima riguarda la certezza che la Chiesa possiede che nulla di ciò da lei insegnato può condurre alla perdizione un credente. Possono essere insegnamenti utili in un dato periodo, ma che possono essere abbandonati, modificati, senza che per questo venga meno la fede della Chiesa. Si veda su questo la radicale modifica operata dal Vaticano II riguardo alla Libertà religiosa;
Infallibilità è invece un termine che tutti conosciamo e quindi non spiego.
Allora, visto che tale documento non è una Costituzione Dogmatica, esso fa parte dei documeniti indefettibili e non infallibili. Ciò vuol dire che non contiene nessuna eresia, non che esprima tutta la verità... non si tratta di correggere il papa, ma si tratta della possibilità che la stessa Chiesa concede ai suoi fedeli di poter avere una riserva mentale su alcuni documenti e verità non espresse in modo infallibile, sempre che questo venga fatto mantenendo un atteggiamento di ossequio verso il Magistero.
Allora il documento è sbagliato? La mia risposta è no!
Poteva essere migliore? La mia risposta è si!
Risp. al n. 10. Per quale motivo dobbiamo rinunciare al culto ecuaristico fuori dalla Messa? E' una prassi della CHiesa Latina, una prassi antica è consolidata. Ma non dobbiamo imporre nostri usi a persone di una tradizione liturgica e confessionale differente. L'importante sarà il raggiungimento di un accordo sulla fede nell'eucaristia, il modo in cui poi ad essa si terrà culto, dipenderà dalla tradizione e dalla ricchezza dei doni che lo Spirito ha effuso su ciascuna Chiesa.
Per conoscenza, butto qui di sfuggita una chicca su Lutero, che come precisava Caterina, credeva nella presenza reale di Gesù.
Egli scrisse un breve trattato sull'adorazione eucaristica. Ed in questo trattato diceva che il fatto che i cattolici adoravano l'eucarestia non era un problema, perchè in effetti essa rende presente il Signore Gesù, e al contempo riteneva non essere eresia invece non adorarla fuori dalla messa, perchè il fine principale per cui il Signore ci ha donato questo sacramento non era il vederlo, ma il mangiarlo.
Lutero dunque arriva a dire che ambedue i comportamenti sono possibili, anzi che sono complementari e di aiuto a tutti i cristiani. I cattolici infatti ricordano così ai protestanti l'importanza e la grandezza del dono del Sacramento, e i protestanti ricordano ai cattolici il suo fine (la comunione materiale) per il quale è istituito, essendo di stimolo a nutrirsi spesso di questo salutare farmaco di salvezza.
Forse è un lato della dottrina di lutero poco conosciuto... io neanche lo conoscevo. ho incontrato questo breve testo in appendice ad un libro sull'Adorazione eucaristica che il mio padre formatore mi ha dato da leggere. Ma non è di un equilibrio spaventoso? Non ci fa capire cosa vuol dire essere rispoettosi della diversità?
Amicizia ancor più lunga, Caterina, fraternamente,
Ireneo
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:41. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com