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STORIA CRONOLOGICA DEI PAPI COME NON L'AVETE MAI LETTA PRIMA

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2009 01:50
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Sesso: Femminile
19/12/2009 01:37
 
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ERRATA CORRIGE

mi scrive un forumista e giustamente riporto:

Citazione:
Ciao,
ho riscontrato un errore di "ESTREMA" Ghigno gravità nel 3d sulla vita dei Papi:
quando dici che Papa Sotero è nato a Fondi, poi aggiungi attuale Campania, in realtà attualmente fondi è nel Lazio
.

***********************

Come ho spiegato all'inizio, nel riportare i fatti che traggo da una enciclpoedia sui Papi e da diversi libri storici che narrano nello specifico la vita di alcuni Pontefici, è possibile che faccia degli errori.... ergo, vi ringrazio per le eventuali correzioni......

Papa CORNELIO, romano (251-253)

Le persecuzioni violentissime di Decio impedirono l'immediata successione al soglio di Pietro, anche perchè molti vescovi e presbiteri che partecipavano alla nomina erano in carcere, pertanto ci fu più di un anno di vacatio.

Per 14 mesi la Chiesa sconvolta dalla confusione creata dalle persecuzioni, venne collegialmente governata in questo periodo dai presbiteri e diaconi : il presbitero = termine che deriva da PRESBITERIO cioè la parte dell'altare dove il sacerdote rende il culto; presbitero perciò= primo gradino del sacerdozio mediante il Sacramento dell'Ordine impartito dal vescovo. Diacono = colui che può impartire tutti i sacramenti ma, non può svolgere le funzioni eucaristiche della messa, nè raccogliere le confessioni.

Cornelio fu eletto pontefice sotto gravissimi e duri colpi inferti al cristianesimo sia dall'esterno che dall'interno della Chiesa.

I primi dovuti al clima persecutorio di Decio imperatore, i secondi da San Cipriano (vescovo di Cartagine), il quale accusava Cornelio di essere troppo "tiepido e troppo indulgente" e poco ambizioso per ricoprire quella carica.
Le vertenze di s.Cipriano non devono però trarre in inganno , in quell'epoca in cui le persecuzioni erano forti e l'antipapa Novaziano apportava modifiche DOTTRINALI, occorreva un uomo e un vescovo dal polso duro e risolutorio, caratteristiche che Cornelio non dimostrava.

Infatti Cornelio si rivelerà invece, un uomo "pieno di Spirito Santo" e di profonda saggezza ed umiltà.

Il nocciolo della discussione più forte fra Novaziano e Cornelio fu la questione dei LAPSI.....che cosa era?

Riguardava il comportamento da tenersi verso i numerosi cristiani che durante le persecuzioni AVEVANO abiurato la fede cristiana, ed ora desideravano essere riammessi nella Chiesa.

Il nocciolo dunque riguardava LA PENITENZA DA DARSI DOPO UNA CONFESSIONE maturata da pentimento...

Perchè NOI sosteniamo la benedizione di Dio sulla scelta di Cornelio? Perchè Novaziano era furibondo SULLA CLEMENZA che Cornelio impartiva a questi cristiani, mentre per l'antipapa, ogni cristiano che aveva abiurato DOVEVA ESSERSE espulso per sempre dalla Chiesa.

Papa Cornelio fu dunque clemente....la questione fece riemergere, perchè già sperimentato in passato durante le prime persecuzioni, la questione della CONFESSIONE PRIVATA.


Dal canto suo Novaziano lavorò senza risparmiarsi per portare altri vescovi dalla sua parte accusando Cornelio di essere troppo clemente.....e dando origine ad un grave scisma.....

A sbrogliare questa situazione che affliggeva Cornelio e quanti (la maggioranza) erano devoti a lui, fu il vescovo di Alessandria, Dionigi, che si schierò attraverso delle missive in suo favore insieme allo stesso san Cipriano che, nonostante le sue riserve sull'abilità di Papa Cornelio, ne rispettò sempre il primato.

Cornelio apportò nel ministero petrino la virtù dell'umiltà e dell'obbedienza al mandato e della testimonianza di come si patiscono ingiurie per il bene della Chiesa. Non prendeva decisioni se prima non si consultava con gli altri vescovi.

Questa sua umiltà fu la sua vera vittoria, tanto è vero che alla fine lo stesso s.Cipriano, che prima lo criticava, lo aiuterà e lo sosterrà nella prova iniziando un lavoro di consultazioni con i vescovi in Africa per appoggiare il suo ministero petrino e per mettere a tacere Novaziano al quale giunse, non sofferta, la scomunica nell'autunno dell'anno 251: avvenne in un sinodo romano alla presenza di sessanta vescovi, alcuni delegati da altri vescovi africani e da membri del clero. In questo stesso sinodo, con approvazione del lavoro svolto da s.Cipriano, vengono riammessi alla Chiesa tutti i cristiani che per terrore avevano abiurato, apostati (=lapsi).

Sono note, ma non sono integre, le lettere che Cornelio inviò a tutte le Chiese per spiegare le decisioni della scomunica a Novaziano, ci sono pervenute quelle scritte a Cipriano (49 e 50). Attraverso Eusebio (260-340) ci sono pervenuti brani di dialogo intercorso fra Papa Cornelio e il vescovo di Antiochia, per esortarlo a non appoggiare la posizione di Novaziano "per evitare di far cadere i fedeli nell'errore". Altri brani dimostrano la sua attenzione verso il clero verso il quale si premuniva di consigli per concorrere alla personale santità.

Questo dimostra a noi oggi l'autorità che aveva il vescovo di Roma.

Nel 252 Cornelio fu esiliato dal nuovo imperatore Treboniasno Gallo che indisse una nuova persecuzione. Qui (oggi porto di Civitavecchia) ricevette una lettera di san Cipriano che lo sosteneva nella lotta della prigionia e si esprimeva in termini calorosi.
Morì di morte naturale anziano, stanco e malato e le sue spoglie furono trasportate nel cimitero di San Callisto solo successivamente, dalla matrona Lucina e dove venne tumulato appunto nella cripta che porta il suo nome.
Non a caso la Chiesa li festeggia insieme: San Cipriano e Cornelio il 16 settembre.


***************************



Occorre per la verità della cronaca, dare voce alla presentazione di Novaziano, vescovo, elettosi come secondo antipapa della storia della Chiesa di Cristo.

Novaziano (251-258 secondo antipapa)

Novaziano era dotato di grande ingegno e aveva ricevuto un'ottima educazione letteraria e filosofica. Dalle cronologie storiche pervenuteci appare per la prima volta nel 251 come presbitero, di prima non si sa praticamente nulla. Ma subito si distingue per aver compilato un TRATTATO SULLA TRINITA'.....e proprio in virtù di quest'opera venne subito riconosciuto quale prestigioso teologo della Chiesa. Fu nominato presbitero da Fabiano, Papa Fabiano predecessore di Cornelio, ed essendosi speso per la Chiesa, si aspettò da essa una sorta di riconoscenza credendo scontata la sua elezione a vescovo di Roma dopo Fabiano.

Questa sua presunzione gli costò cara!

Cornelio venne eletto a maggioranza schiacciante e Noviziano lo lesse come un affronto alla sua conoscenza nei confronti di un Cornelio apparentemente tiepido.

Stando in Italia meridionale, convince tre vescovi dei torti ricevuto per non essere stato eletto e si fa consacrare vescovo, e con un piccolo gruppo, indice lo scima autonominandosi Papa.

Scoglio più duro era legato comunque solo ai lapsi, cioè, al perdono dei cristiani che in tempo di persecuzione avevano abiurato. Novaziano fu inflessibile: "chi sbaglia paga, e se sei fuori della Chiesa lo sei per sempre!"

Questa sua inflessibilità tutto sommato, limitò i danni dello scisma, e la maggior parte dei vescovi avvisati sia da s.Cipriano che da Dionigi, vescovo di Alessandria, appoggeranno Papa Cornelio per far scattare la scomunica.

(come è doveroso anche dire che Cipriano in un primo tempo aveva appoggiato Novaziano criticando Cornelio, come potete leggere sopra!)

Dopo la scomunica il Vescovo Dionigi di Alessandria scrisse più volte a Novaziano di fare marcia indietro e di riconoscere una riconciliazione CON ROMA, ma inutilmente.

Tuttavia fu anche uno scisma grave. Dopo la scomunica la chiesa novaziana si ingrandì sullo stesso stampo della Chiesa Cattolica, e divenne di una ortodossia nell'osservanza che insinuava una condanna ai cristiani che sbagliavano: sosteneva, tale chiesa, che NON si doveva concedere alcun perdono ai cristiani che avessero fatto gravi peccati dopo il Battesimo.

Tale chiesa si estese a ovest fino in Spagna e ad est fino in Armenia ed in Mesopotamia. Resistette fino al V secolo, lasciando comunque una scia di piccole comunità.

Continuò comunque a scrivere cose interessanti che venivano accolte dalla stessa Chiesa di Roma; san Girolamo lo cita con nove opere molto ben fatte. Venne comunque influenzato molto da Tertulliano con il quale condivideva il severo rigore dei costumi e della moralità.

Della sua morte, durante nuove persecuzioni, ci sono diverse versioni, tuttavia la Chiesa lo ha sempre considerato "un martire confessore durante le persecuzioni dell'Imperatore Valeriano 253-260".
Una pietra tombale sulla via Tiburtina si legge "il beato martire Novaziano", ma non tutti gli storici sono concordi nel ritenerla sua.

Il Primo Concilio di Costantinopoli dell'anno 381, dirà dei Novaziani:


VII. Come bisogna accogliere coloro che si avvicinano all'ortodossia.

Coloro che dall'eresia passano alla retta fede nel novero dei salvati, devono essere ammessi come segue: gli Ariani, i Macedoniani, i Sabaziani, i Novaziani, quelli che si definiscono i Puri (Catari), i Sinistri, i Quattuordecimani o Tetraditi e gli Apollinaristi, con l'abiura scritta di ogni eresia, che non s'accorda con la santa chiesa di Dio, cattolica e apostolica. Essi siano segnati, ossia unti, col sacro crisma, sulla fronte, sugli occhi, sulle narici, sulla bocca, sulle orecchie e segnandoli, diciamo: Segno del dono dello Spirito Santo. Gli Eunomiani, battezzati con una sola immersione, i Montanisti, qui detti Frigi, i Sabelliani, che insegnano l'identità del Padre col Figlio e fanno altre cose gravi, e tutti gli altri eretici (qui ve ne sono molti, specie quelli che vengono dalle parti dei Galati); tutti quelli, dunque, che dall'eresia vogliono passare alla ortodossia, li riceviamo come dei gentili. E il primo giorno li facciamo cristiani, il secondo, catecumeni; poi il terzo, li esorcizziamo, soffiando per tre volte ad essi sul volto e nelle orecchie. E così li istruiamo, e facciamo che passino il loro tempo nella chiesa, e che ascoltino le Scritture; e allora li battezziamo.


http://www.totustuus.biz/users/concili/costant1.htm

.........

Questo elenco ci fa anche comprendere quante forme di eresie esistevano allora, QUANTE "CHIESE" ESISTEVANO e di come si proclamavano VERE... ...ma la Chiesa LE HA SEMPRE COMBATTUTE CON LA CARITA' NELLA VERITA'... ....




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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