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STORIA CRONOLOGICA DEI PAPI COME NON L'AVETE MAI LETTA PRIMA

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2009 01:50
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Sesso: Femminile
19/12/2009 01:45
 
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Amici........ciò che abbiamo appena letto della situazione drammatica in cui viveva Roma....ce ne da voce anche san Giustino, martire nell'anno 165....che così descrive nella sua "Seconda Apologia", in difesa dei Cristiani perseguitati......

(Al Senato romano)

I. - 1. Gli avvenimenti accaduti nella vostra città, o Romani, sia ieri sia l'altro ieri, sotto Urbico, e simili assurdità commesse dovunque dai magistrati, mi hanno costretto a comporre questo discorso in nostra difesa, che siamo della vostra stessa natura e fratelli vostri, anche se non lo sapete e se non lo volete riconoscere per la gloria delle vostre supposte dignità.

2. In ogni luogo, infatti, quanti sono ripresi dal padre e da un vicino o dal figlio o da un amico o da un fratello o dal marito o dalla moglie, per una mancanza (eccetto coloro che sono convinti che gli ingiusti e gli intemperanti saranno puniti nel fuoco eterno, mentre i virtuosi, e quanti sono vissuti imitando Cristo, vivranno con Dio senza sofferenze - intendiamo parlare dei cristiani - ) questi per la loro ostinazione, l'amore dei piaceri e la riluttanza a seguire il bene, e d'altra parte anche i cattivi demoni, per odio contro noi, tenendo tali giudici come schiavi e sottomessi, cioè questi magistrati indemoniati, si apprestano ad ucciderci.

3. Ma, affinché vi sia chiaro anche la causa di tutto ciò che è accaduto sotto Urbico, vi esporrò i fatti.

..........

e qui seguono alcuni episodi che Giustino narra a difesa del comportamento dei cristiani.....


San Giustino dice ancora:

III. - 1. Ed anch'io mi aspetto che si ordiscano insidie da parte di qualcuno dei magistrati, e di essere confitto a un palo, quanto meno da Crescente, che si compiace di strepito e di pompa.

2. Non merita infatti l'appellativo di filosofo chi su di noi attesta pubblicamente ciò che non conosce, accusando i cristiani di essere atei ed empi, e fa questo per ingraziarsi e compiacere la moltitudine fatua.

3. Infatti, se costui ci perseguita senza aver letto le dottrine di Cristo, è uno scellerato, molto peggiore degli ignoranti, i quali spesso si guardano bene dal discorrere di ciò che non conoscono e dall'attestare il falso; se invece le ha lette, non ne ha compreso la magnificenza o, se l'ha compresa, si comporta così per non essere sospettato di essere cristiano: allora è ancora più ignobile e scellerato, dal momento che si lascia attrarre da un'opinione irragionevole e sciocca, nonché dalla paura.

...........

Vi prego di soffermarvi sulle parole di san Giustino per comprendere la grave situazione che vivevano i cristiani di allora COME OGGI....le accuse sono forse cambiate per qualcuno??

.........e ancora...leggiamo questo paragrafo che è un invito a quei cristiani che hanno una idea diversa dal cattolicesimo.......


A Dio non si può dare un nome


VI. - 1. Ma non esiste un nome che si possa imporre al Padre dell'universo, dato che è ingenerato. Infatti qualunque nome, con cui lo si chiami, richiede un essere più antico che gli abbia imposto tale nome.

2. Le parole "padre" e "Dio" e "creatore" e "signore" e "padrone" non sono nomi, ma denominazioni derivate dai Suoi benefici e dalle Sue opere.

3. Il Figlio di Lui, il solo a buon diritto chiamato "Figlio", il Logos coesistente e generato prima della creazione, quando all'inizio per mezzo di Lui creò ed ordinò ogni cosa, è chiamato Cristo, perché è stato unto e perché Dio ha ordinato ogni cosa per mezzo di Lui; tale nome contiene anch'esso un significato sconosciuto, così come la parola "Dio" non è un nome, ma un'opinione, innata nella natura umana, di una entità ineffabile.

4. Gesù invece è un nome che ha il significato sia di "Uomo" sia di "Salvatore".

5. Infatti, come dicemmo, Egli divenne uomo, concepito per volere di Dio e Padre, per il bene degli uomini che credono in Lui e per la distruzione dei demoni. Anche ora potete persuadervene da quanto accade sotto gli occhi.

6. Infatti molti dei nostri, cioè dei cristiani, hanno guarito, e tuttora guariscono, tanti indemoniati, in tutto il mondo e nella nostra stessa città, esorcizzandoli nel nome di Gesù Cristo, crocifisso sotto Ponzio Pilato, fiaccando e cacciando i demoni che li possiedono, mentre tutti gli altri esorcisti, incantatori e somministratori di filtri, non erano riusciti a guarirli.

............

Questo quadro storico di Giustino ci conferma la situazione drammatica che abbiamo letto nel messaggio precedente....





LUCIO I (253-254)

Questo vescovo poco potè fare perchè come venne eletto Papa, fu subito esiliato a causa delle persecuzioni dell'imperatore Gallo, ma appena gli successe Valeriano, ben disposto verso i cristiani, Lucio potè fare ritono a Roma insieme a molti cristiani esiliati con lui.

Di questo vescovo abbiamo una tenera testimonianza di una lettera scritta a Lucio da san Cipriano che al suo rientro si congratula di lui per aver TESTIMONIATO la fede con coraggio e senza timore, soffrendo per la fede in Cristo e per l'unità della Chiesa. San Cipriano fa emergere l'importanza di questo vescovo in esilio che tiene sotto la SUA PROTEZIONE I CRISTIANI ESILIATI anch'essi e fa trasparire la GUIDA VISIBILE DEL PASTORE che ha cura "delle pecore"......

A lui si deve comunque l'inizio di una questione che si discuterà in seguito con i suoi successori: il vescovo Dionigi di Alessandria gli scrive per comunicargli che sarebbe stato il caso di DARE UNA VOCE UNANIME sulla questione del Battesimo dato dagli eretici e se fosse valido o meno.....Notate amici come viene scritto al vescovo di Roma, egli è UN PUNTO DI RIFERIMENTO per preservare la vera fede in piena unità..
 

...Ancora nell'anno 253...si avevano DUBBI e c'è chi seminava confusioni sul Battesimo....se non vi fosse stata la Chiesa Cattolica (e Ortodossa insieme allora, cioè Oriente ed Occidente all'unanimità) chi avrebbe difeso l'insorgere di tante false dottrine??

E ancora si legge che a lui si deve una disposizione ecclesiale: che i presbiteri dovessero essere accompagnati da almeno due diaconi specialmente negli spostamenti isolati, onde evitare alle malelingue di parlare male di comportamenti non cristiani.......altro non sappiamo, è probabile che questa nota servisse per evitare le false testimonianze anche di coloro che accusavano altri di abiurare la fede nelle persecuzioni, oppure di comportamenti non cristiani......
Pensiamo un attimo a quale tipo di clima pesante, venivano sottoposti i cristiani di quel tempo, a testimoniare di come epoca, nella Chiesa, ha avuto i suoi gravi problemi da risolvere....

Durante il suo pontificato, non fece nulla per sedare lo scisma di Novaziano, ma probabilmente non ebbe nemmeno il tempo.
E' stato sepolto in san Callisto dove è ritrovata la sua lapide.



STEFANO I, romano (254-257)


Qui sappiamo che fu eletto "dopo 60 giorni" dalla morte di Lucio I.
Stefano si scontrò con san Cipriano a causa di due vescovi spagnoli che avevano abiurato alla fede durante le persecuzioni ed uno era giunto a Roma per CHIEDERE AL VESCOVO DI ROMA la riammissione all'episcopato......(importante questa richiesta....)...san Cipriano diceva che si doveva avere compassione per i fedeli che avevano abiurato per paura, ma che per un VESCOVO ERA UNA VERGOGNA....

In verità fu esattamente il contrario.....

che cosa accadde?

Che Stefano fu malamente informato su questi due vescovi.....passati per traditori, perciò era LUI ad opporsi, un vescovo allora si appella a san Cipriano che era molto ascoltato per chiedere UNA MEDIAZIONE A LORO FAVORE....e per questo fu addirittura aperto un concilio di vescovi dell'Africa il quale però...confermava la deposizione dei due vescovi...
E Stefano venne ingannato dal riferimento dei fatti.....
Questo creò una discrepanza fra san Cipriano e il vescovo Stefano....Roma predicava l'amore del Cristo e la sua benevolenza, Cartagine in questo, sui vescovi che avevano abiurato, non voleva fare nessuno sconto.....
Non si sa come andò a finire......ma indubbiamente il caso aprì nuove frontiere alla Chiesa che di certo comunque sia approfondì la questione di una OBBEDIENZA incondizionata da parte dei vescovi.....

Altro caso fu la discrepanza creata con il vescovo Marciano di Arles, il quale aveva aderito allo scisma di Novaziano e predicava il rifiuto DEL PERDONO anche in punto di morte a coloro che avevano abiurato alla fede.....

Di nuovo si muovono i vescovi VERSO ROMA, scrivono una lettera a Stefano PREGANDOLO DI INTERVENIRE......e per far deporre Marciano.
Anche qui non si sa come andarono le cose, sta di fatto che Stefano NON INTERVIENE.....e da ROMA la lettera viene girata da un vescovo, a san Cipriano.....il quale (ATTENZIONE) INTERCEDE PRESSO STEFANO.....e lo convince a rimuovere Marciano dal suo mandato.....al suo posto viene inviato un vescovo africano SCELTO da san Cipriano per il quale Stefano si trova d'accordo a patto che LO AVESSERO INFORMATO "con chi si potevano considerare in comunione".....

La terza questione fu più drammatica....come accennavamo al mandato di Lucio I uscì la questione del Battesimo dato dagli ereteci...e se fosse valido o meno....

1) Secondo san Cipriano e tutta la Chiesa dell'Africa, tranne in casi estremi e accertati, il Battesimo dato dagli eretici NON ERA CONSIDERATO VALIDO....(i casi estremi intendevano i casi in punto di morte e accertata la NON volontà all'eresia), e che gli eretici che facevano ritorno dovevano essere ribattezzati....

2) Papa Stefano invece, seguendo la TRADIZIONE della Palestina e di Alessandria, riteneva che il Battesimo fosse valido comunque purchè vi fosse l'intenzione insegnata dagli apostoli e la formula trinitaria "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" e fosse fatto con acqua secondo LA VOLONTA' DELLA CHIESA......(attenzione a questo aspetto perchè è stato ribadito dal Vaticano II ed è inciso nel nostro attuale Catechismo)...e che dunque un battezzato diventato eretico e che ritornava nella Chiesa NON aveva bisogno del ribattesimo perchè una volta dato, valeva per sempre.....

Cipriano CHIESE ed ottenne la convocazione di due sinodi (nel 255 e nel 256) i quali ribadirono, da parte della Chiesa in Africa, la sua posizione...
Dal canto suo Stefano si attiva e scrive a TUTTE le Chiese dell'Asia ribadendo l'insegnamento APOSTOLICO il quale NON prevedeva un ribattesimo, e sosteneva che per gli eretici in passato battezzati e ritornati alla Chiesa era sufficiente la richiesta di perdono e l'imposizione delle mani quale segno di PERDONO, invocando per questo, le parole di Gesù "a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete restaeranno non rimessi".

Stefano legge in questo comando del Cristo la possibilità di riammettere perciò gli eretici semplicemente attraverso la VOLONTA' DEL PERDONO, OSSIA DEL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE e non di un ribattesimo.

Si rischiò un grave scisma quando Cipriano mandò due messaggeri con le risoluzioni sinodali, ma il Papa avendole sapute prime si rifiutò di ricevere i due inviati perchè diceva: "se li ascolto dovrò rompere la comunione con loro; se non li ascolto le possibilità di intenderci resteranno una speranza per l'unità della Chiesa!" (faccio notare la preoccupazione di Stefano e lo stratagemma di non accogliere i due mandati da Cipriano.....per salvaguardare l'unità della Chiesa)

Interviene così Dionigi di Alessandria, che se pur d'accordo con Roma, invita Stefano a trovare una strada più pacifica......e ribadisce a Cipriano " che è illegittimo l'idea del secondo Battesimo"......

Provvidenza o cosa? Stefano morì e Cipriano morì martire poco dopo.....
Una controversia è vero, ma due martiri....

Stefano stava CELEBRANDO LA MESSA IL 2 AGOSTO DELL'ANNO 257 e mentre sollevava il Calice con l'Ostia durante la consacrazione, i pretoriani irruppero e senza convenevoli LO DECAPITARONO SULL'ALTARE, aveva ancora in mano la santa Eucarestia.....

Anche Cipriano subiva poco dopo una morte violenta a causa delle persecuzioni.....

Queste controversie, che approfondiremo più avanti, fanno comunque emergere un quadro inequivocabile......Roma era la sede di Pietro....e il vescovo di Roma aveva potere DECISIONALE in materia dottrinale....negarlo, vuol dire negare la storia della Chiesa e dunque negare l'opera dello Spirito Santo....



P.S. ricordo che sto lavorando sia dal sito:
cronologia dei Papi...(con approfondimenti di più fonti)...sia dal libro (one) "Grande Dizionario dei Papi" edito da EP "Oxford University Press" di J. N.D. Kelly (con la collaborazione di fonti cattoliche in alcuni testi come Il Primato di Pietro e alcuni testi protestanti dei quali mi servo per confutare le accuse )


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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