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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Maria, figlia del suo Figlio

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2009 21:22
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Da: JesusInviato: 13/09/2002 8.50
Pace Ireneo, Pace al Gruppo.
Scusami non scambiare le mie parole ad una chiusura, perchè io mi aspettavo una risposta su quello che ho scritto, anche se magari ho scritto male. Tu mi hai fatto complimenti e ti ringrazio, ma non mi hai fatto un confronto sullo scritto. Ti ho incuriosito per cosa? Ogniuno di noi vive le sue esperienze, c'è veramente una grande sete di sapere. Io penso che sia stata fatta troppa cattiva pubblicità alla Chiesa di Roma, ma che tutti noi siamo alla fine molto ignoranti sui suoi insegnamenti. Io sono nato pentecostale, ad una zia alla quale ero affezzionato e che morendo gli fu negato di tenere con sè la corona del rosario (che ora mia madre conserva con affetto), devo i miei primi passi verso la Chiesa. Una amica gli portava la comunione di nascosto e quando fu scoperto accadde un finimondo. La sua testimonianza di fede, la pazienza e la sopportazione silenziosa verso il resto della famiglia, me l'hanno fatta amare e cercare di capire il perchè!
A cosa ti serve sapere altro di me? Io vorrei capire dove sono certi sbagli, capire perchè gli stessi cattolici accusano la propria chiesa. Guardiamoci in giro, leggo che ci sono più di ventimila chiese protestanti, ognuno dice quello che crede giusto e forse è in buona fede, ma ci manca un pastore, diciamocelo onestamente. Tentiamo di convertirci fra di noi, ma dimentichiamo che se non diamo testimonianza di noi stessi, gli altri non possono crede, ma però dobbiamo capire fra di noi certe dottrine. Tu dici che sei innoviziato, che ti stai per fare monaco, ma fai propaganda di un gruppo ecumenico come se ci tenessi a tenere le distanze da altri gruppi cattolici. Scusami ma è così che ho capito io.
Io penso che tutto questo - vogliamoci bene- va bene, ma però è anche giusto essere chiari sulle dottrine, sugli insegnamenti. Tu hai parlato di Maria figlia del suo figlio, io ti ho dato la mia risposta per come conosco la mia fede, ma c'era dentro una domanda al finale, se vorrai rispondermi, grazie, altrimenti non importa. Incontramoci pregando insieme il Dio della Pace e dell'Unità.
Pace jesus 

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Da: cristianocattolicoInviato: 13/09/2002 18.01
Pace a tutti voi fratelli,
innanzitutto mi devo complimentare con Ireneo, per il suo stile, in lui si scorge un pacatezza e un 'amore sicuramente superiore ai miei, ecco che emerge quello che mi manca. Negli studi e nella conoscenza biblica progredisco molto facilmente, ma per quanto riguarda l'amore per i fratelli faccio molta fatica a progredire, per quanto riguarda la resistenza al peccato riesco molto poco a resistergli, pur non cadendo in peccati gravi, cado nella quotidianetà del peccato, litigi per lo più, poi tutto passa, ma ogni settimana ci ricado, litigo con i miei compagni di lavoro, non rimane mai rancore tra di noi (poi) ma a causa del mio carattere troppo rigido, che ammette pochi errori, critico troppo gli errori dei miei collaboratori, (poi me ne pento), è questo il tipo di peccato in cui cado, lotto contro il mio carattere troppo impulsivo, troppo rigido, a volte riesco con la preghiera a migliorare, ma poi ci ricado, ed è per questo che intensifico la preghiera, solo quella mi può aiutare solo il Signore mi può aiutare. Il mio limite non è la conoscenza (in quella vado bene) il mio limite è il mio carattere.
Non ho la saggezza di Ireneo, pregate per me affinchè possa dominare il mio carattere.
Dopo questa breve testimonianza, passo a dire qualcosa su Maria:

Maria per molti protestanti rappresenta uno dei più grandi punti di discordia con la Chiesa cattolica, essi infatti accusano di idolatria i cattolici che si rivolgono a Maria, per chiedere la sua intercessione, cioè negano che Maria possa pregare per i suoi fratelli bisognosi che ancora si trovano nella carne. Molti protestanti chiamano noi cattolici “mariani” invece di cristiani, naturalmente in senso dispregiativo (riferito all’idolatria, o presunta tale).<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>

La verginità di Maria stranamente gli pesa moltissimo, come se la verginità di Maria togliesse qualcosa ai cristiani, infatti pretendono di poter provare la non verginità (perpetua) di Maria prendendo i versetti di Matteo 1,25<o:p></o:p>

Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, ma non si accostò al lei fino alla nascita del figlio, che egli chiamò Gesù”.<o:p></o:p>

Subito dopo riportano i versetti di Luca 2,22 “Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.”<o:p></o:p>

Se si leggono questi versetti in maniera veloce non ci si accorge della parola “loro” ma se ci si sofferma, e ci si chiede perché è stata usato il plurale “loro”, si nota che in effetti quel plurale è riferito a Maria e Gesù, ma Gesù in quanto Figlio di Dio che bisogno aveva di purificarsi?

Oppure Gesù che bisogno aveva di essere offerto al Signore se già apparteneva fin dal principio al Signore? O ancora che bisogno aveva Gesù di essere circonciso per entrare a far parte del popolo di Dio, quando in realtà Lui era Dio? San Giuseppe di certo non era incluso in quel “loro” perché non ebbe parte alla nascita di Gesù.

Da queste considerazioni notiamo che Maria e Gesù adempivano scrupolosamente le prescrizioni della Legge, si comportavano come tutti gli altri uomini loro simili, non perché ne avessero bisogno, ma per adempiere alle prescrizioni della Legge.

Molti  protestanti invece traggono da questi versetti la conclusione che se Maria si dovette purificare vuol dire che era nel peccato, ma i fratelli protestanti  dimenticano il plurale “loro”, la purificazione la attribuiscono solo a Maria, invece Luca ci dice “loro” cioè madre e Figlio; si capisce dunque che la “loro” purificazione è una purificazione rituale perché lo imponeva la Legge, e siccome “loro” sono osservanti e sono sotto la Legge di Mosè fanno tutto ciò che prescrive la Legge (Lv 12,1-4) alla purificazione era obbligata solo la madre, ma si poteva portare anche il bambino, che entro otto giorni dalla nascita doveva essere circonciso. Chi toccava sangue doveva essere purificato, e il bambino che nasce viene inondato dal sangue della madre. Oppure se Maria doveva purificarsi perché aveva peccato significa che anche Gesù era peccatore avendone ereditato il peccato, ma Gesù non ha ereditato il peccato carnale perché Maria per grazia divina era stata esentata dal peccato originale, ella fu concepita immacolata. Leggendo queste ultime parole forse a qualche fratello protestante gli di drizzeranno i capelli, ma se andiamo a leggere i versetti di Luca 1,28 ci accorgiamo che l’angelo saluta Maria con: “Ave o piena di grazia, il Signore è con te” conoscendo a memoria questi versetti forse non ci si riflette sopra abbastanza, ma se valutiamo bene le parole che l’angelo Gabriele rivolse a Maria notiamo che gli dice “piena di grazia” come mai Maria è piena di grazia ancor prima di aver dato il suo “sì”a Dio?

Se guardiamo in tutta la Bibbia percorrendo a ritroso (partendo da questi versetti di Luca) i libri Sacri ci accorgiamo che la mai nessun uomo (o donna) era stato chiamato o considerato pieno di grazia da Dio a dai suoi messaggeri, solo a Gesù vengono rivolte queste parole, e dopo di lui troviamo Stefano (At 6,8) che “pieno di grazia” predica al popolo, ma sappiamo che la “grazia” venne nel mondo con Gesù   Gv 1,17 “Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.”quindi come mai Maria era piena di grazia ancor prima della venuta di Gesù a ancor prima il suo “sì”?

P.S. Complimenti anche a Jesus per il suo modo misurato e sincero di parlare

Pace

Salvatore<o:p></o:p>


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Da: cristianocattolicoInviato: 13/09/2002 18.03
Pace a tutti,
continuo il discorso cominciato:

Lo Spirito Santo è sempre stato presente nella storia dell’uomo, infatti Mosè, Elia, Eliseo e gli altri profeti profetizzavano proprio per opera dello Spirito Santo, ma quello che voglio far notare è che per nessuno di loro viene usata la frase “pieno di grazia” o “piena di grazia”, pienezza vuol dire completezza, totalità, saturazione, riempito, se Maria era piena di grazia ancor prima del suo “SI” e a differenza di Elia e gli altri, ella non era profetessa come mai fu chiamata “piena di grazia”?<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>

Solo Maria fu profetizzata fin dalla Genesi (Gen 3,14-15)  come nemica di satana, è evidente quindi che essendo stata dichiarata nemica di satana ancor prima della sua nascita significa ella fu concepita senza peccato proprio perché nemica di satana, chi è nel peccato è amico e schiavo di satana, Maria essendo nemica di satana non fu mai sotto il peccato, affinché satana non potesse gloriarsi di aver avuto sotto le sue grinfie la madre del Signore Gesù. Maria era piena di grazia perché Dio l’ha voluta preservare dal peccato in vista del concepimento del suo Figlio divino. Gesù era vero uomo e vero Dio, in quanto Dio non poteva ereditare peccato, ma se Maria fosse stata macchiata dal peccato originale Gesù lo avrebbe ereditato (proprio come noi poveri uomini), la carne di Gesù avrebbe ereditato il peccato dalla carne di Maria, ma noi tutti sappiamo che Gesù era completamente puro, non ereditò nessun peccato, quindi Maria doveva essere completamente immacolata per poter partorire un Figlio immune dal peccato originale.<o:p></o:p>

Un fratello protestane mi faceva notare (via internet) che è lo spirito ad ereditare il peccato, Gesù (secondo lui) non ereditò il peccato originale perché il suo Spirito era (ed è) Santo, a differenza dei nostri, Gesù (sempre secondo lui) è venuto a salvare il nostro spirito non il nostro corpo. Evidentemente questo fratello protestante ha le idee un po’ confuse, perché Gesù è venuto a salvare l’uomo nella sua totalità; l’uomo è composta da spirito e dal corpo, e Gesù salva l’uomo intero, non lo scompone, altrimenti non si spiegherebbero i versetti che parlano della risurrezione (anima e corpo) finale, dove i nostri corpi risusciteranno per reintegrarsi al nostro spirito, proprio come fece Gesù nella sua risurrezione, Gesù portò con se anche il suo corpo. Il corpo dopo la risurrezione diventa un corpo glorificato, assumendo proprietà fisiche per noi straordinarie, infatti ad ed esempio Gesù attraversò la porta con il suo corpo glorificato, è interessante notare che anche i nostri corpi saranno così. I nostri corpi (a differenza di quello di Gesù) subiranno la corruzione (a causa del peccato) e diventeranno polvere, ma alla fine dei tempi risusciteranno; un’anticipazione di cosa succederà ai nostri corpi e come saremo, la vediamo in Mt 27,52-53 infatti leggiamo che dopo la risurrezione di Cristo, molti corpi dei santi risuscitarono, uscirono dalle tombe ed apparvero a molti, quindi Gesù salva l’uomo intero composto da spirito e corpo, senza scomporlo.<o:p></o:p>

Nemmeno il corpo di Maria subì corruzione, ella fu assunta in cielo senza che il suo corpo ritornasse polvere, il suo corpo non subì corruzione perché era stato esentato dal peccato, per volontà divina.<o:p></o:p>

Naturalmente c’è una grande differenza tra la purezza di Gesù e quella di Maria, Gesù non aveva peccato in quanto Dio, Maria era stata salvata da Dio, fin dal suo concepimento. Infatti nel magnificat ella esulta nel Signore suo salvatore, certamente, perché Maria non è una dea, ma una umile donna che fu scelta da Dio per dare la carne a suo Figlio, e in funzione di questo fu esentata dal peccato.<o:p></o:p>

Pio XII ha dichiarato l’assunzione di Maria in cielo, domma di fede il 1 novembre 1950, è anche questa una verità che è stata sempre creduta nei secoli. Padri e Dottori della Chiesa ne hanno sempre trattato. Dichiarandola verità di fede solo ora e dopo tanti secoli, la Chiesa non ha creato o inventato una nuova credenza di fede, come si afferma nell’opuscolo delle “cento domande” (pag.29), ma solo ha riconosciuto e solennemente dichiarato che essa è verità rivelata e come tale da credersi da tutti i fedeli; precisamente come un qualsiasi tribunale di questo mondo, quando sentenzia che un diritto appartiene a un individuo, non gli crea tale diritto, ma soltanto lo riconosce autorevolmente contro coloro che glielo vogliono contestare (cf le cento risposte).
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSNIreneo81Inviato: 13/09/2002 18.08
Mi sono fatto tutto a tutti
per salvare ad ogni costo qualcuno (1Cor 9, 22)
Pax Chrsiti!
Caro Jesus, sembra proprio che con i miei messaggi abbia fatto capire che sono un fautore della linea del "volemose bene", (me lo ha anche fatto notare Caterina in una mail privata) ma non è affatto questo!
Solo un amore impegnativo può fare verità, e non un generico volemose bene! Non svendo le verità della Chiesa, ma cerco di capirle, di giungere all'essenziale perchè tutti possano capirle anche chi, per il suo modo di vedere, per la sua formazione, per le sue esperienze può trovare difficile accettarlo.
Non penso solo a protestanti, ma anche ad atei, cattolci disimpegnati, coloro che hanno fatto una cattiva esperienza della Chiesa.
Il mio sottolineare il gruppo ecuemenico di Dombes (non mi vergogno affatto di fargli pubblicità) è perchè ho trovato in lui la stessa esigenza che ho io di soffermarmi sull'essenziale; ma nella Chiesa non si può parlare di "gruppi"; come ho già avuto modo di dire, il fatto che la Chiesa cattolica sia unita non sottintende che essa debba essere uniforme; in essa ci sono molti stati di vita, cairsmi differenti, differenti modi di pensare e tutti contribuiscono all'avvento del regno di Dio. Non prendo distanze dai gruppi cattolici: faccio parte di un'Ordine religioso cattolico! E poi non capisco come mai ti sembri in contrasto la vita monastica (che in realtà non è la mia scelta, semmai sarei un frate e non un monaco) con l'impegno ecumenico. Il Signore Gesù ha fatto dono alla Chiesa lungo questo secolo di molte comunità religiose impegnate nel cammino ecumenico; solo alcuni esempi: La fraternità di Taizé, la comunità monastica di Bose, La fraternità di Gerusalemme, Chemin neuf, e queste sono le più famose...
Si, ci sono gruppi da cui prendo le distanze in realtà (non nella comunione e nell'amore, ma nell'indirizzo teologico) e sono tutti i gruppi estremisti, di ogni genere. Prendo le distanze da quei gruppi reazionari che oggi sembrano tornati di nuovo tanto in voga, così sicuri e ciechi di avere la verità in mano da non farsi mai una critica, ma anche da quei gruppi che sotto l'insegna di creare una struttura ecclesiale più democratica non si vergognano di buttare giù ogni dogma ed ogni cosa che puzzi di antico.
Ammetto di avere molti dubbi su alcune linee odierne della Chiesa cattolica (sono più possibilista per quanto riguarda l'ordinazione delle donne, non ritenngo che si sia affrontata ancora in modo esaustivo la questione omosessuale, mi preoccupa il forte ceintralismo vaticaono di questo periodo), ma mai metterei in dubbio la mia fedeltà alla Chiesa per una mia visione teologica e mai metteri in rischio la mia comunione con la Chiesa di Roma ed il suo Vescovo, il cui ministero è anzitutto ministero di unità.
Molte volte nella preghiera mi sono chiesto se la visione teologica che vado maturando, il mio forte desiderio di unità con le altre chiese e di comprensione delle loro posizioni sia giusta o mi possa portare ad una strada di infedeltà alla Chiesa, di facile critica.
Ma lo Spirito mi è venuto incontro, e proprio tramite la parola della Chiesa. Da poco la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha pubblicato un documento dal titolo programmatico "Ripartire da Cristo". Ai numeri 40 e 41 si legge:
"Ricominciare da Cristo vuol dire infine, segurilo fin dove si è reso presente con la sua opera di salvezza e vivere sulla vastità di orizzonti da lui aperta. La vita consacrata non può contentasi di vivere nella Chesa e per la Chiesa. Essa si protende con Cristo verso le altre Chiese cristiane, verso le altre religioni, verso ogni uomo e donna che non professa alcuna convinzione religiosa.
La vita consacrata è quindi chiamata a offrire il proprio contributo specifico in tutti i grandi dialoghi a cui il concilio Vaticano II ha aperto l'intera Chesa. "Impegnati nel dialogo con tutti" è il significativo titolo dell'ultimo capitolo di Vita Consecrata, quasi logica concluisone dell'intera Enciclica apostolica.
Il documento ricorda innanzitutto come il Sinodo sulla Vita Consacrata abbia messo in luce il profondo legame tra la vita consacrata e l'ecumeniscmo. Se infatti "l'anima dell'ecumenismo è la preghiera e la conversione, non v'è dubbio che gli stituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica hanno un particolare dovere di coltivare qeusto impegno" (Vita Consecrata, 100) E' urgente che nella vita delle persone consarate si aprano spazi maggiori all'orazione ecumencia e alla testimonianza, affinchè con la forza dello Spirito santo si possano abbattere i muri delle divisioni e dei pregiudizi. Nessun Istittuto di vita consacrata può sentirsi dispensato dal lavorare per questa causa. Parlando poi delle forme del dialogo ecumenico , Vita consecrata addita come particolarmente adatte ai membri delle comunità religose, la condivisione della lectio divina, la partecipazione alla preghiera comune, nella quale il Signore garantisce la sua presenta (cfr. Mt 18, 20). L'amicizia, la carità e la collaborazione in iniziative comuni di servizio e di testimonianza faranno vivere l'esperienza di come è bello che i fratelli viano inseime (cfr. Sal 133[132]).
Non meno importanti sono la conoscenza della storia, della dottrina, della liturgia, dell'attività caritativa e apostolica degli altri cristiani."
Congreagazione per gli istituti di Vita consacrata
e le Società di Vita Apostolica,
Ripartire da Cristo, 40-41, dato in Roma il 19 maggio 2002,
Solennità di Pentecoste.
Questo mi ha confermato che ciò che sto facendo è ciò che la Chiesa richiede alla vita consacrata e dunque, anche a me.
Ho riletto la tua lettera e ti chiedo scusa per non averla letta attentamente la prima volta. Per quanto riguarda l'incoerenza tra cattolici, c'è purtroppo da constatare con dolore che esistono anche nell'ambito della Chiesa cattolica alcuni gruppi di contestazione che mettendo in dubbio tutto, dalla divinità di Cristo all'attuale istituzione ecclesiale, pensano di essere persone moderne, aperte al dialogo, ai venti di novità che lo Spirito fa soffiare nella Chiesa. Ma non si rendono conto che così facendo non fanno altro che rifiutare la loro stessa Chiesa e di andare contro le stesse parole di Cristo che ricorda che "ogni scriba diventuto discepolo del Regno dei cieli è simile a un padrone che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie" (Mt 13, 52) Cioè aperto alla novità, ma fedele alla sua Tradizione.
L'unità della Chiesa e l'apertura verso tutti gli uomini non si raggiunge perdendo la propria identità per diventare una cattiva imitazione del pensiero degli altri. Solo la riscoperta di quella che è la nostra vera indentità, la nostra storia, solo tramite una sempre maggiore fedeltà alla propria confessione di fede e al Cristo Signore può veramente renderci uomini che sanno raggiungere ogni orizzonte, per quanto lontano.
Se ho capito bene, la tua domanda è che Gesù Cristo, pur essendo Dio, è Figlio e non Padre.
Hai ragione. Ma questo non è un problema, come ti ho già detto l'espressione è una "licenza poetica", è un "eccesso" spinto dall'amore e dall'affetto verso Maria; sappiamo che l'amore quando è vero e forte è sempre eccessivo; quello di Dio per l'uomo si è spinto fino al dono della vita del suo unico Figlio!
A rigor di termini Maria è figlia del Padre e sorella del Cristo, come noi tutti.
Ma è vero che essa mette al mondo il suo Creatore, vsito che tutto è stato fatto per mezzo di Cristo, e che quindi, seppur non rigorosa, l'espressione figlia del suo figlio non è "eretica".
Spero di aver risposto alla tua domanda, di averla capita, Jesus,
se così non è ripetimela e spero di poterti essere di aiuto.
Scusami se ti ho chiesto di dirmi qualcosa di più preciso su di te. Soltanto che non sono abituato all'uso di internet ed a parlare con persone che non hanno nè nome nè volto. Infatti la prima cosa che io ho fatto è stato infatti "umanizzarmi" in questo gruppo, e cioè, seppure non ho usato il mio vero nome, nel mio profilo ho dato un minimo di indicazioni su chi sono (a proposito, sono solo postulante e non novizio, che diventerò l'anno prossimo), prchè questo è il mio modo di fare... Ti chiedo ancora scusa se ti sono sembrato troppo invadente.
Che Dio ci renda uomini aperti all'imprevedibile della fede, come Maria! Vostro in Cristo,
Ireneo
A proposito, tre ragazzi della mia comunità domenica prossima faranno la loro prima professione dei consigli evangelici e si porranno sotto la protezione della Vergine per avere la forza di giungere alla pienezza della staturia di Cristo, pregate per loro!
Sotto la tua protezione
cerchiamo rifugio,
Santa Madre di Dio,
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova
e liberaci da ogni pericolo
o Vergine gloriosa e benedetta.
(la più antica preghiera scritta a Maria,
composta intorno al III secolo in Egitto)

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Da: cristianocattolicoInviato: 13/09/2002 18.18
Dio benedice tutti i fratelli presenti in questa comunità,
fratelli mi chiedo perchè mai molti (non tutti) pentecostali amano attaccare, additare, etichettare, ma appena gli si risponde in maniera precisa e dettagliata, invece di ammettere che la Chiesa cattolica ha ragione, passano ad un altro argomento.
Se si insiste nel voler spiegare il ruolo di Maria, spesso si finisce con l'essere etichettati "mariani" naturalmente in senso dispregiativo, infatti chi ci chiama così ci vuol dire che siamo "idolatri", spesso quando non sanno rispondere cambiano argomento, come ad esempio quando non hanno saputo precisare e chiarire il perchè gli apostoli usavano la Bibbia dei LXX (confermata d S. Ireneo a eltri), ma non voglio portare le discussioni su altri lidi, sto soltanto sottolineando che non è corretto sfuggire così alle prove che noi cattolici portiamo. Se qualcuno le vuole confutare porti le prove, altrimenti farebbe meglio a mediate di più, e lasciare stare lo spirito di contraddizione che regna sovrano nelle comunità internete e anche altrove.
In fondo se ognuno di noi analizza se stesso, parlando al proprio io, e mettendosi davanti a Dio, sa riconoscere quando viene messo in difficoltà da qualcuno, e per spirito di correttezza dovrebbe verificare se quanto detto da altri fratelli corrisponde a verità, altrimenti se non si verifica, ma si continua a contraddire, non è sicuramente un comportamento cristiano.
Invito pertanto i fratelli cattolici e protestanti a verificare tutto quello che mette nel dubbio i medesimi, se si legge solo per il piacere di contestare, senza mai verificare nulla, non si sta seguendo la Verità ma solo la contraddizione.
I cattolici che parlano male della propria Chiesa danno credito ai luoghi comuni, e soprattutto sconoscono totalmente la dottrina cattolica, e se vogliamo essere precisi non si protrebbero nemmeno definire "cattolici". Se una persona parla male della propria Chiesa, e ci resta dentro, che persona è?
Non si va in Chiesa per abitudine, ma per gustare la Parola di Dio, e se si deve criticare la propria Chiesa prima sarebbe il caso di documentarsi per bene, altrimenti si finisce per comportarsi come le "pecore".
Sto parlando in generale, ma questo comportamento esiste tra i cattolici come anche tra i protestanti, il punto fondamentale è: un cristiano per vivere bene la propria cristianità DEVE conoscere la verità, e se non la conosce la deve instancabilmente ricercare, studiamdo, analizzando, confrontando, e pregando.
Pace
Salvatore
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