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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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I "fratelli" di Gesù

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2010 22:41
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena  (Messaggio originale)Inviato: 21/06/2002 9.23

(da Raptor che ha avuto difficoltà ad inserire il testo)


Se devo essere sincero non mi piacciono molto le discussioni e le diatribe, che molto spesso restano fini a se stesse, mentre preferisco un dialogo franco e onesto che abbia come unico scopo il cercare di avvicinarsi il più possibile alla verità di Dio. Io sono sempre felice di confrontare la Parola di Dio con il mio credo cattolico ( che ritengo essere valido sia scritturalmente che storicamente ) e se qualcuno lo vuol fare anche privatamente io sono sempre disponibile.

Quello che invece non mi piace è quella specie di guerra fatta a base di slogan e di versetti scagliati come proiettili,dove poco importa se si sta dicendo il vero o il falso, basta riuscire ad imporre la propria idea.

E, se non mi piace questo tipo di guerra, non mi piacciono neppure i "guerrieri" che la combattono.

Detto questo, veniamo al tema del forum.

La Bibbia è un libro difficile e non tutti possono arrogarsi il diritto di spiegarla. Non per nulla anche i protestanti, che sostengono da sempre il diritto/dovere di tutti i cristiani di leggere personalmente la Bibbia, hanno dei seminari nei quali preparano i loro pastori. Infatti la Bibbia va letta e spiegata in modo da renderla comprensibile alle persone del nostro tempo che usano, per forza di cose, un linguaggio del nostro tempo. Il Vangelo è il Vangelo e non lo si può cambiare. A tutti, comunque, incombe il dovere di leggere e spiegare la Bibbia come si conviene, a regola d'arte per così dire, e non superficialmente, ignorantemente o settariamente. La Bibbia va letta e spiegata secondo le norme indispensabili per la comprensione di un libro scritto in tempi molto lontani, in una lingua diversa dalle lingue moderne, con proprietà, sfumature, immagini, modi di dire di tempi passati, in una cultura diversa dalla nostra.

E’ in quest’ottica che va visto il problema dei fratelli di Gesù.

Da sempre la Chiesa Cattolica ha sostenuto la verginità di Maria come un fatto acclarato. Lo ha sostenuto con tanta forza da trasformarlo addirittura in dogma. Prima di condannare questo atteggiamento, chiediamoci innanzitutto il perchè si è sentita questa necessità. Coloro che si oppongono al dogma sostengono che è stato fatto per dare a Maria una maggior importanza. Ma è una risposta stupida in quanto il semplice fatto di essere stata la madre di Dio , di per sè è già sufficiente a dare a Maria un’importanza tale da non aver bisogno di altre sovrastrutture. Allora non resta che un’altra spiegazione: la Chiesa sostiene questo dogma perchè è vero e, per quanto possa sembrare di scarsa importanza nell’ economia della salvezza, la Chiesa, che è custode della Verità, è tenuta a difenderlo anche a costo di andare incontro alle ironie e alle critiche dei suoi detrattori.

Solitamente questi detrattori usano alcune argomentazioni per negare il dogma. Vediamole una per una.

PRIMA CRITICA:

Gesù aveva molti fratelli e sorelle. Ad esempio in Mc 6,3 si legge: "Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui tra noi?"

RISPOSTA

Già in questo passaggio possono venire dei sospetti sui presunti fratelli di Gesù. L’ Evangelista scrive "il figlio di Maria" mentre, se Maria avesse avuto molti figli, avrebbe dovuto scrivere "uno dei figli di Maria".

Il passaggio successivo fa sorgere dubbi anche sulle sorelle. Quel "tra noi" dà l’idea di persone che abitano nello stesso paese, quindi membri di uno stesso clan o tribù, piuttosto che indicare un rapporto di fratellanza carnale.

SECONDA CRITICA

In Mc 3,31 si dice: "Giunsero sua madre e i suoi fratelli" quindi il riferimento è esplicito.

RISPOSTA

In realtà non è affatto esplicito. Solitamente nella Bibbia, quando si vuole sottolineare che qualcuno è fratello carnale, si aggiunge sempre "il figlio di sua madre". Ad esempio in Dt 13,7 si trova scritto "Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre…" per noi è solo una ripetizione ma per gli ambienti semitici era l’unico modo per sottolineare che quella parola "fratello" stava ad indicare un fratello carnale e non un semplice parente. Un altro esempio, fra i tanti che si possono citare è tratto dal Salmo 50,20 "Ti siedi, parli contro tuo fratello, getti il fango contro il figlio di tua madre."

Nel N.T. troviamo un episodio illuminante:"Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli," Mt 20,20

Qui c’è una madre con i suoi figli che si avvicina a Gesù.

In Mt 12,46-50 ( ho scelto apposta lo stesso autore) c’è una scena simile ma il testo è diverso. Si dice infatti "Mentre egli parlava, sua madre e i suoi fratelli…" Perché non si dice "… sua madre con i suoi figli"? Perché questa costruzione della frase avrebbe tratto in inganno il lettore che, nel primo caso era stato avvertito che si trattava di figli naturali mentre nel secondo che si trattava solo di parenti.


TERZA CRITICA

di alcuni dei fratelli di Gesù conosciamo anche il nome Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda. Giacomo e Giuda sono anche gli autori delle rispettive epistole.


RISPOSTA:

Siamo sicuri che siano veramente i figli di Maria, la madre di Gesù?

Solitamente, nel linguaggio biblico, quando si vuole identificare in maniera certa un fratello carnale si dice che è figlio di sua madre.

Ad esempio in Giudici, 8,18 si legge: "Poi disse a Zebach e a Zalmunna: "Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?". Quelli risposero: "Erano come te; ognuno di loro aveva l’aspetto di un figlio di re". Egli riprese: "Erano miei fratelli, figli di mia madre"

In questo caso Gedeone specifica che la parola fratelli significa proprio fratelli carnali e non semplicemente parenti e lo fa usando la ripetizione "figli di mia madre"

Nei Vangeli nessuno viene definito fratello di Gesù, figlio di sua madre ma semplicemente fratello.

Tornando ai nomi citati,cominciamo col dire che il vangelo di Matteo ci informa che tra le donne presenti sul Calvario c’era una Maria definita "madre di Giacomo e di Giuseppe." Ricordiamo che Giacomo e Giuseppe sono stati indicati, all'inizio di questo forum, come i fratelli carnali di Gesù.

Anche Marco, nel suo vangelo, conferma questa informazione e poi aggiunge che questa Maria, insieme a Maria di Magdala, osservò dove era stato portato il corpo di Gesù e, il giorno dopo, si recò alla tomba con gli unguenti per la sepoltura.

Nel vangelo di Giovanni apprendiamo che sotto la croce c’erano Maria, la madre di Gesù, la sorella di lei, Maria di Cleopa ( o Cleofa) e Maria di Magdala. (Cfr Gv 19,25)

Ricapitolando: sotto la croce ci sono tre donne di nome Maria. Una è la madre di Gesù, un’altra è Maria di Magdala e la terza è Maria madre di Giacomo e Giuseppe.

Quindi, dal confronto di questi versetti si capisce chiaramente che Giuseppe e Giacomo sono i figli di quella Maria citata sempre insieme a Maria di Magdala e non di Maria la madre di Gesù.

Eliminati due nomi, restano gli altri due: Giuda e Simone. La Bibbia non dice nulla della loro famiglia ma, il solo fatto che siano nominati insieme ai primi due fa ritenere che si tratti, anche in questo caso, di parenti di Gesù. Questa ipotesi è confermata da uno scrittore del secondo secolo, Egesippo, che ci dice che Giuda e Simone erano figli di Cleopa ( o Cleofa), fratello di San Giuseppe, sposo della "terza" Maria che era sul Calvario.

Una conferma biblica l’ abbiamo leggendo le lettere di Giacomo e di Giuda. Nessuno dei due, nella presentazione, afferma di essere fratello di Gesù ma entrambi si dichiarano "servi di Cristo". Addirittura Giuda si presenta soltanto come "fratello di Giacomo" pur sapendo che una fratellanza carnale con Gesù avrebbe dato sicuramente maggior autorità al suo scritto oltre ad identificarlo con maggior sicurezza.

Possiamo fare anche un’altra considerazione. Giovanni, nel suo Vangelo, ci dice che Gesù morente affidò Sua madre ad un discepolo.

Al di là del significato teologico, un gesto di questo genere è comprensibile solo se si ammette che Gesù era figlio unico. Se Maria avesse avuto altri fìgli, quattro maschi e un imprecisato numero di figlie, quel gesto di Gesù sarebbe stato offensivo o almeno poco riguardoso.

QUARTA CRITICA:

Gesù è il primogenito, quindi questo vuol dire che dopo di Lui ci furono altri figli.

RISPOSTA

Questo è un ragionamento valido ai giorni nostri, ma non lo era ai tempi di Gesù. Nell’ ambiente ebraico il termine "primogenito" aveva un valore legale e tecnico in quanto era il rappresentante della famiglia e, secondo quanto dice Dt 21,17, era la "primizia del vigore paterno". Che la primogenitura non fosse semplicemente un ordine di nascita è testimoniato anche dall’ episodio di Esaù che vendette la sua primogenitura per un piatto di lenticchie.

Sempre Gesù viene definito "il primogenito della creazione" (Col 1,15). E’ ovvio che con questo titolo si vuole esaltare la Sua regalità mentre per i protestanti dovrebbe significare che, dopo di Lui, altri vennero generati.

Che il termine "primogenito" potesse anche essere dato all’unico figlio nato, ci viene anche confermato dall’ archeologia. Nel 1922 in Egitto è stata scoperta una necropoli giudaica di Tell el Yehudieh. In questa necropoli è stata trovata una tomba che reca questa iscrizione: "Ma la sorte, nei dolori del parto del mio figlio primogenito, mi condusse al termine della vita." Quindi in quella tomba era stata sepolta una donna morta mettendo alla luce il suo ( ovviamente) unico figlio che però viene definito "primogenito" E’ ragionevole pensare che successivamente quella donna non abbia avuto altri figli. La data dell’ iscrizione corrisponde al 28 gennaio del 5 a.C. quindi quella donna era contemporanea di Gesù. Questo ci dimostra che il valore del termine "primogenito" che il marito di quella donna sfortunata aveva attribuito al suo unico figlio e ugualmente applicato da Luca nei confronti di Gesù, era quello usuale presso gli Ebrei dell’ epoca.

QUINTA CRITICA

In Mt 1,25 si dice che Giuseppe non "conobbe" Maria finchè non ebbe partorito Gesù. Questo però indica che, dopo la nascita di Gesù, ebbe con lei dei normali rapporti sessuali.

RISPOSTA

Nella Bibbia ci sono molti esempi che ci dicono che "finchè" ( in greco "eos") vuole semplicemente indicare ciò che avvenne fino a quel momento senza però dire nulla del dopo. Per esempio in 2 Sam 6,23 si dice che Micol, moglie di Davide, non ebbe figli finchè morì. Domandiamoci quanti figli ebbe dopo la sua morte..

Anche nel N.T. ci sono casi del genere. Anche se nelle traduzioni moderne non si nota ( la Bibbia di Gerusalemme traduce questo versetto in questo modo: "era poi rimasta vedova e ora aveva 84 anni"), in Lc 2,37 si dice che la profetessa Anna rimase vedova finchè non ebbe 84 anni.

( in greco: kai "e" autè "lei" kerà "vedova" eòs "finchè" eton "anni" ogdoèkonta "ottanta" tessaron "quattro". Il verbo in questa frase viene sottointeso).

Tornando a Mt 1,25, la parola "finchè" non ha nulla a che fare con il periodo di tempo successivo alla nascita di Gesù ma si riferisce solo al tempo precedente. Quindi l’Evangelista nel versetto indicato ha voluto solo comunicarci l’evento straordinario della nascita verginale del Salvatore.

SESTA CRITICA

nei primi secoli, era talmente pacifico che Gesù avesse dei fratelli, che nessuno si sognava minimamente di pensare a eventuali cugini quando leggevano in greco la parola "adelfos"

RISPOSTA

Nei primi secoli era talmente pacifico che Gesù non avesse avuto dei fratelli, che tutti pensavano a parenti o a cugini quando leggevano in greco la parola "adelfos". Fra coloro che hanno parlato della verginità perpetua di Maria possiamo citare in ordine sparso, San Girolamo, il traduttore della Bibbia in latino, Origene, S.Ilario, S.Epifanio, S.Atanasio, S.Ambrogio, vescovo di Milano, e S.Agostino.

SETTIMA CRITICA

In greco, per indicare i cugini, esiste la parola "anepsiòs" mentre per indicare i fratelli si usa la parola "adelfòs". Nei vangeli si parla esplicitamente di "adelfòi" che è il plurale di "adelfòs". Quindi si parla esplicitamente di fratelli.

RISPOSTA

Questa regola vale per il greco classico ma non per il greco biblico. Il termine ebraico "ah" significa sia "fratello" sia "parente" in genere e questo a causa della povertà del suo vocabolario mentre per indicare un parente lontano si usava il termine "anepsiòs". Già nella traduzione dei "Settanta" ogni volta che si incontrava il termine "ah" la traduzione era sempre "adelfòs". L’ esempio più usato è quello di Abramo che in Gn 13,8 definisce Lot suo fratello mentre in realtà è suo nipote. La stessa cosa è avvenuta anche nel N.T.

Inoltre il termine "adelfòs" assume anche altri significati:

In Gv 20,17 "fratelli" sono i discepoli

In Mt 25,40 i "fratelli" sono "tutti gli uomini"

In Mt 28,10 Gesù chiama "fratelli i suoi apostoli e discepoli.


OTTAVA CRITICA

Paolo chiama Giacomo "fratello del Signore" e Paolo conosceva bene la differenza fra "adelfòs" e "anepsiòs". Infatti in Col 4,10 chiama Marco il cugino ( anepsiòs) di Barnaba.

RISPOSTA

E’ proprio perché Paolo conosceva bene questa differenza che ha definito Barnaba come un parente lontano di Marco.Del resto in Fil 2,25 Paolo cita Epafrodito chiamandolo fratello (adelfòs) ma non risulta che Paolo avesse fratelli carnali con questo nome.

Concludiamo questo esame sui presunti fratelli di Gesù facendo una considerazione: la Bibbia non dice esplicitamente né che Maria sia rimasta sempre vergine né che non lo sia stata. Invece di criticare a sproposito, i protestanti ( che sono seguaci della Sola Scriptura) dovrebbero ammettere molto onestamente "Non lo sappiamo". Noi cattolici, invece, che abbiamo alle nostre spalle la Tradizione della Chiesa, possiamo affermare con sicurezza la perpetua verginità di Maria. Se i protestanti affermano il contrario vanno contro il loro stesso credo in quanto affermano una cosa che nella Bibbia non viene assolutamente detta.

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 21/06/2002 9.37
Vorrei aggiungere un paio di considerazioni.....
se la tesi protestante fosse vera.....vengono spontanee alcune osservazioni:
1- come mai durante la "passeggiata" verso il calvario Gesù s'incontra con la Madre...da solo?....In quel frangente drammatico i "fratelli carnali" di Gesù non avrebbero dovuto stare accanto alla Madre per sostenerla in questo frangente drammatico, come sarebbe stato più logico? "avevano paura", d'accordo, lo possiamo comprendere....ma fino al punto da lasciare la madre da sola??
2- nel Getsemani, dopo l'arresto leggiamo: "...e tutti l'abbandonarono"....solo Pietro reagì per difendere il Maestro....strano comportamento per degli eventuali fratelli che nel momento della prova non muovano nemmeno un dito.....
3- Alla risurrezione chi veramente giubila ed è estasiato sono le donne......i "pseudo fratelli di Gesù" non si notano minimamente..eppure avrebbero dovuto essere i primi a partecipare dell'evento....anche al di là della genarelizzazione della nuova Comunità in crescita alla quale era stata affidata di portare avanti la Nuova Novella....
4- facciamo anche una considerazione storica:
la donna non aveva molta voce in capitolo...la discendenza dipendeva dal padre e non dalla madre.....Giuseppe aveva dato a Gesù la sicurezza della discendenza Davidica...ebbene....a maggior ragione l'avrebbero avuta i fratelli "veri di Gesù".....nati da quel seme....eppure questo non viene minimamente rilevato in nessun Vangelo....nè alla luce dell'A.T. che non parla affatto di "fratelli di Gesù".....
Fraternamente C.

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Da: JesusInviato: 21/06/2002 11.47
Pace,
scusami Teofilo per la scrittura, spero che questa si legga meglio.
Ecco questo si che è un argomento che mi interessa particolarmente perchè i miei fratelli protestanti mi dicono che sono senza lo Spirito Santo dal momento che anch'io dico e credo che la madre di Gesù comunque non ha avuto altri figli e che la Bibbia non ce li presenta.
Allora uno mi dice: < Certo che non li presenta dettagliatamente perchè Gesù doveva essere più importante di tutti! > scusatemi ma questa risposta non mi convince per niente! Mentre dico veramente grazie all'esposizione dei fatti di raptor e di caterina dal momento che le risposte sono invece più convincenti, anche se il mistero di tante cose resta.
Infatti sto meditando le parole di raptor quando dice che <

Concludiamo questo esame sui presunti fratelli di Gesù facendo una considerazione: la Bibbia non dice esplicitamente né che Maria sia rimasta sempre vergine né che non lo sia stata. Invece di criticare a sproposito, i protestanti ( che sono seguaci della Sola Scriptura) dovrebbero ammettere molto onestamente "Non lo sappiamo". Noi cattolici, invece, che abbiamo alle nostre spalle la Tradizione della Chiesa, possiamo affermare con sicurezza la perpetua verginità di Maria. Se i protestanti affermano il contrario vanno contro il loro stesso credo in quanto affermano una cosa che nella Bibbia non viene assolutamente detta.


E veramente lo trovo molto più corretto anzichè far dire alla Bibbia cose che poi non dice. Ho copiato questo forum e stampato, stasera lo darò sia al mio pastore che al nostro amico prete, credo che diventerà interessante sapere cosa ne pensano.


Pace e grazie, da jesus


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Da: salvatoInviato: 21/06/2002 12.03
Ciao a tutti.
sono un "salvato" per grazia e quindi comprendo queste tematiche che arroventano gli animi e i protestanti (ma non tutti) non ci dormono la notte per poter trovare colpe alla Chiesa, visto che ero uno di questi!
Vi dico la mia esperienza che parte da una conoscenza con un prete vecchio di 80 anni con il quale avevo un rapporto di lavoro per la sua canonica ed io protestante poi testimone di Geova, ma mai passato effettivamente.
Stavo ripulendo il quadro della Vergine quando non potei trattenermi per dirgli: < scusi sa, non è per mancanza di rispetto, ma non trova idolatrico tutto questo? > e lui mi rispose: < Amico mio, tu lo spolveresti un quadro di tua madre pieno di polvere?> naturalmente gli dissi che quella non era mia madre, e da questo cominciammo un dialogo che è durato fino a 4 anni, quando lui è stato trasferito in un centro di riabilitazione dopo un icutus. Quando l'andai a trovare per l'ultima volta mi dice: < Non accontentarti mai di cosa leggi in superficie della Bibbia, chiedi a Dio sempre di più. Se ti ho installato dubbi e domande, allora posso morire felice e sereno di aver aperto una breccia nel tuo cuore, ora sta a te approfittarne, il mio compito è finito!>
Maria restava così il mio chiodo fisso, ma però alla fine mi dicevo - ma se Maria ha avuto sti figli o no è così importante?- c'è chi dice di no, io dico si! Parchè Maria si è donata a Gesù e a Dio per sempre e non solo per fare Gesù!
E faccio notare anche Luca quando parla di Gesù a dodici anni, perchè non vengono citati gli altri figli? è strano questo dal momento che erano coetanei di Gesù quelli che i protestanti affibiano come fratelli carnali di Gesù. Eppure che Giuseppe e Maria vanno a Gerusalemme vengono citati soltanto loro tre. Lo sapete che a questa osservazione nessuno mi ha mai dato una risposta? un mio fratello che oggi non vuole più vedermi perchè sono diventato cattolico mi risponde un giorno: - tu vai cercando troppo, non stuzzicare Dio-!
Lascio pensare a voi!
Ciao da un salvato per grazia

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 21/06/2002 19.18
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 22/06/2002 10.41
Ringrazio Raptor per le confutazioni alle obiezioni contro la perpetua 
verginità di Maria:
vorrei aggiungere alcune considerazioni 
1)Nel testo di MAT.13.55 i Giudei dicono che Gesù ha dei fratelli chiamati
Giacomo, Joses , Simone e Giuda e delle sorelle.

Paolo definisce l'Apostolo Giacomo:"fratello del Signore". Dice infatti In GAL.1:

18In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; 19degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore.

In Mt10.³ vengono menzionati due Apostoli di nome Giacomo: il primo detto "Maggiore" che era figlio di Zebedeo e il secondo detto "il Minore" che era figlio di Alfeo: nessuno dei due sono figli di Giuseppe, padre putativo di Gesù e perciò non sono neanche figli di Maria madre di Gesù: di conseguenza non sono fratelli consanguinei di Gesù: forse Giacomo, fratello del Signore, era un suo cugino.

Giuda nella sua lettera canonica, si autodefinisce "fratello di Giacomo": anche lui non è detto che sia fratelo consanguineo di Giacomo d di Gesù.

2) Sotto la Croce Gesù affida Maria a Giovanni. A prescindere dal valore spirituale di questo affidamento, dobbiamo rilavare anche la portata pratica e concreta. Se vi fosse stato un figlio proprio di Maria, non avrebbe avuto senso quell’affidamento ad uno che non è certamente suo figlio, il quale prende Maria in casa sua.

3) Una considerazione ulteriore va fatta per l'espressione molto importante da parte di Maria, all’angelo che gli annuncia la nascita di un salvatore:

Maria dice:

COME PUO' AVVENIR QUESTO SE NON CONOSCO UOMO?

Questa affermazione non avrebbe alcun senso se la sua intenzione fosse stata quella di un normale rapporto coniugale con Giuseppe. Gli esegeti confermano attraverso questa frase di Maria che l’unica risposta valida ed attendibile può essere soltanto che Maria avesse fatto voto di Verginità.

Ma secondo l'uso del tempo non esistevano come oggi degli istituti formati da vergini: le vergini venivano affidate ad un tutole più anziano, e questo è forse il motivo per il quale Maria era stata promessa a Giuseppe ed è quanto si può dedurre dalla espressione di Maria.

Con affetto


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Da: serafinoInviato: 23/06/2002 0.24

Caro Salvato, tu dici:<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

E faccio notare anche Luca quando parla di Gesù a dodici anni, perchè non vengono citati gli altri figli? è strano questo dal momento che erano coetanei di Gesù quelli che i protestanti affibiano come fratelli carnali di Gesù. Eppure che Giuseppe e Maria vanno a Gerusalemme vengono citati soltanto loro tre. Lo sapete che a questa osservazione nessuno mi ha mai dato una risposta?

Sono contento che sei ancora un salvato per grazia, e spero che ne fai parte ad altri, ma questo non è il soggetto per cui scrivo.  Scivo invece per darti una risposta (se tu l’accetti) intorno al caso di Gesù quando aveva 12 anni, quando cioè fu portato a Gerusalemme e al tempio.

Già prima della venuta di Gesù a questo mondo, i Giudei si formarono una regola che diceva: I bambini sono considerati innocenti fino all’età di 12 anni, ai quali Iddio non imputa il peccato.  A questa età di 12 anni vengono presentati al tempio per fare la così detta: “Barmizva”, quale usano fare ancora oggi. La Barmizva consiste che il ragazzo ora è divenuto ‘figlio della legge’,  e se pecca deve dare conto a Dio, anzi se pecca muore in senso mistico/spirituale, che per fino Gesù menzionò questa morte mistica quando una volta disse: “Lascia i morti seppellire i loro morti”. A me mi capitò di assistere ad una funzione di Barmizva, nel 1991, quando mi trovavo in Gerusalemme per una visita turistica.<o:p></o:p>

Una volta certe mamme volevano avvicinare i loro bambini a Gesù perché li toccasse in benedizione, ma i discepoli non glielo permisero perché erano nell’età dell’innocenza, cioè nell’età che non erano richiesti di andare nel tempio di Dio, per essere perdonati, perciò neanche dinanzi a Gesù. Intanto, Dio richiedeva che ogni uomo si doveva presentare dinanzi a Dio, nel luogo del Tempio tre volte all’anno. <o:p></o:p>

Quindi vediamo che Giuseppe e Maria andavano ogni anno a presentarsi dinanzi a Dio a Gerusalemme, ma in quanto a Gesù lo portarono per la prima volta quando secondo la regola, aveva compiuto i suoi 12 anni.   Ora circa i fratellini di Gesù, non potevano essere portati con Gesù, perché non avevano ancora 12 anni.   In quanto poi questi fratelli di Gesù che divengono grandi e non si vedono, né alle feste con Gesù, né ai piedi della croce, è perché non erano credenti in Cristo (il Messia). Vedi Giovanni capo 7. Poi visto la risurrezione di Gesù vennero a credere e così nei giorni dopo l’ascenzione di Gesù al cielo si unirono tutti insieme nel piano di sopra per pregare per la discesa dello Spirito Santo. Là vi erano tutti i discepoli, meno Giuda, con le donne che erano con la madre di Gesù, e qui vi erano i fratelli di Lui, (Gesù). (Atti 1:13-14).

Ora tu prendila come vuoi, ma io non l’ho scritto per polemizzare, perché non c’è nulla da guadagnare per nessuno.  Spero piuttosto d’avermi spiegato.

Saluti Cari

Serafino


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 23/06/2002 10.47
Perdonami serafino, ma la TUA interpretazione non sta ne in cielo ne in terra.......ne tanto meno nei vangeli....sono solo tue supposizioni non suffragate da alcuna prova......
E' strano come per il Natale di Gesù, come per la presentazione al Tempio con Simeone e come per il viaggio a Gerusalemme...per ben tre volte non vengono menzionati gli altri pseudo...."fratelli carnali" di Gesù........Nessun vangelo ha mai detto "tizio (nome del pseudo fratello carnale di Gesù) il figlio di sua madre..." come era uso esprimersi all'epoca....
Poi ognuno la pensi come vuole.....l'importante è che non facciamo dire alla Bibbia cose che non dice...
Fraternamente, C.
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