A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Leggere la Bibbia

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2010 16:23
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19/01/2010 16:21
 
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Da: Soprannome MSN°Raptor  (Messaggio originale)Inviato: 19/03/2004 16.06
A mio parere ci sno tre offese che si possono fare alla Bibbia.
La prima è trascurarla, considerandola alla stregua di un libro qualunque.
La seconda è manipolarla citandola a sproposito e cercando di piegarla alle proprie idee.
La terza è leggerla con la presunzione di capirla da soli sempre e comunque.
facciamo un esempio e parliamo della Genesi. Coem va intrepretato questo libro? Sono molti, anche inambito cattolico, che sostengono una lettura e una interpretazione letterale. Dio, ad esempio, impiegò esattamente 6 giorni per creare tutto l'universo. Un modo di manipolare la Bibbia cercando di piegarla ai propri scopi e alle proprie idee può essere sintetizzato con un semplice esempio. Supponiamo che qualcuno vi dica che nella Bibbia si legge:
Genesi 1:5 Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno. Genesi 1:8 Dio chiamò la distesa «cielo». Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno. Genesi 1:13 Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno. Genesi 1:19 Fu sera, poi fu mattina: quarto giorno. Genesi 1:23 Fu sera, poi fu mattina: quinto giorno Genesi 1:31 Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno.
E poi aggiunga:"Visto? Ho ragione io". Ecco quella persona è un imbroglione. Vediamo cosa dice veramente la Bibbia e concentriamoci sul quarto giorno.
14 Dio disse "Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne 16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19 E fu sera e fu mattina quarto giorno.
Evidentemente c'è qualcosa che non va. Se il sole e la luna ( le due grandi luci) servono a dividere il giorno dalla notte, come si poteva sapere che nei tre giorni precedenti era venuta sera e mattina? La sera e a mattina dipendono dal sole e dalla luna, no?
In realtà questo tipo di lettura "fondamentalista" è abbastanza puerile e, soprattutto, denota ignoranza. La Bibbia è Parola di Dio ma è mediata dall' uomo.Quello che la Bibbia nella Gensesi vuole comunicarci è che Dio è il creatore di tutto, non vuole spiegarci per filo e per segno come ha fatto a creare il tutto.
Mi fermo qui e lascio spazio ad eventyuali interventi.


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Da: nylusInviato: 19/03/2004 18.31
La descrizione che della Genesi troviamo nel V.T. ovviamente non può essere presa alla lettera.
Da essa bisogna solo evincere che Dio ha creato l'universo.
I sei giorni indicano che Dio ha affidato al tempo la metamofosi delle cose, cioè l'evoluzione della materia.
La descrizione degli avvenimenti indica la cura e l'amore che Dio ha messo nel dare inizio a questo suo progetto.
Sarebbe interessante immaginare come sarebbe stata scritta la Genesi ai nostri giorni; certamente in modo diverso, ma in che modo?

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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 19/03/2004 19.32
Sicuramente ai giorni nostri la Genesi verrebbe scritta in maniera differente. Così come viene presentata, la Genesi risente dell' ambiente semitico nel quale gli ascoltatori ( perchè la Bibbia veniva ascoltata ) vivevano.
Ci sono poi altre particolarità. Ad esempio si dice che Adamo venne creato il sesto giorno.
Bisogna notare che Adam può essere tradotto con "umanità".
Quindi il sesto giorno Dio crea "l'umanità".
E chiediamoci perchè proprio il sesto giorno.
Perchè il numero 6, nella gematria ebraica, rappresenta l'imperfezione dato che manca un'unità per arrivare al 7, simbolo di perfezione (ed in effetti il settimo giorno è di Dio). Questo è un messaggio per noi tutti. E' come se Dio ci dicesse: state attenti perchè anche se vi credete chissà chi non siete perfetti. 

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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 19/03/2004 20.04
E'possibile credere che l'uomo sia stato creato direttamente da Dio, e che NON discenda dalle scimmie, senza per questo accettare letteralmente TUTTO il libro di Genesi.
Riguardo all'abuso della Bibbia che troviamo spesso tra i nostri fratelli separati, il motivo è semplice:
E'molto più appagante e soddisfacente leggere la Bibbia da soli cercando liberamente la Verità che accettare passivamente le interpretazioni altrui.
Insomma, abbiamo visto più volte che il dogma "Sola Scriptura" è un colabrodo che fa acqua da tutte le parti.....ma in fin dei conti non è importante che una cosa SIA vera per avere effetti sulle persone, è sufficiente che le persone CREDANO che quella cosa sia vera.

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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 19/03/2004 20.45
Detto francamente non credo che l'uomo discenda dalle scimmie. Ho in mente quei disegni che si vedono sui libri scuola nei quali una scimmia ( uguale a quelle che si vedono adesso!) lentamente, immagine dopo immagine, si alza perdendo il pelo e si trasforma in uomo.
La teora dell'evoluzione di Darwin è esattamente questa: una teoria. Oltretutto manca sempre il famoso anello nella catena evolutiva.
Non sono neppure d'accordo, però, nel leggere da soli la Bibbia. Quello che Stefano definisce "accettare passivamente l'opinione altrui" è invece sfruttare il tesoro di consocenza e di ricerca di archeologi, storici, esegeti e linguisti.

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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 19/03/2004 21.02
Concordo.
Utilizzare la mole di conoscenze bibliche oggi reperibile non è affatto cosa a mio avviso negativa, ma è invece positiva.
Sta di fatto che alla gente in linea di massima piace di più leggere la Bibbia da soli e decidere da sè stessi cosa è vero o cosa è falso...forse se il protestantesimo ha successo è anche per questo.

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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 19/03/2004 21.27
Mettiamola così. Se io leggo la Bibbia da solo sono io che decido come interpretarla e quindi posso più facilmente adattarla al mio modo di pensare invece di essere io ad adattarmi a ciò che Dio  dice.

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 20/03/2004 15.33
Scusate....intervengo NON per cambiare discorso, ma arricchirlo. perchè spesso MI SOFFERMO quando ripetutamente leggo frasi come queste:
FIGLI SI DIVENTA QUANDO LO SI RICONOSCE COME PADRE....
.....
cioè....prima siamo "creature" di Dio......
Premetto che stando all'interpretazione della Chiesa TUTTI GLI UOMINI "creature di Dio" hanno assunto la figliolanza con Dio mediante la Crocifissione del Figlio che si è sacrificato per tutti.....poi, mediante LA CONVERSIONE INDIVIDUALE, questa figliolanza diventa EFFETTIVA e partecipante......ma la Chiesa insiste nel dire che dal momento della Crocifissione TUTTe le creature di Dio sono diventate FIGLI DI DIO.....ma questa ADOZIONE A FIGLI, gratuita appunto,
1) può essere accolta e quindi PARTECIPATA (cristiani-ortodossi),
2) può essere RIFIUTATA (coloro che consapevolmente rifiutano=peccato contro lo Spirito Santo),
3) può essere vissuta INCONSAPEVOLMENTE (esempio un Gandhi).....
Da quel che ne so io....alcuni evangelici invece, mediante una lettura personale della Bibbia, FIGLI si diventa ESCLUSIVAMENTE credendo in Cristo......tutti gli "altri" sono "solo creature" ma non figli.....per restare nell'esempio....un Gandhi era dunque una cretura semplice, MA NON FIGLIO DI DIO......
Ma c'è una contraddizione.......
Essi rifiutano il Battesimo ai bambini perchè dicono che sono esenti dall'accusa di peccato e che dunque se un bambino muore va (giustamente) nella Gloria di Dio, anche se fosse un NON cristiano, molti evangelici sostengono che un bambino va da Dio.....benissimo, lo concordiamo, ma....sono ugualmente considerati FIGLI DI DIO O SOLO CREATURE DI DIO?
e se fossero solo creature...che tipo di eternità vivranno: da figli o da semplici creature?
Qualcuno sa rispondermi?
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 21/03/2004 13.54

A mio parere ci sno tre offese che si possono fare alla Bibbia.

La prima è trascurarla, considerandola alla stregua di un libro qualunque.

La seconda è manipolarla citandola a sproposito e cercando di piegarla alle proprie idee.

La terza è leggerla con la presunzione di capirla da soli sempre e comunque.

Ve ne sarebbero anche altre di offese che si possono purtroppo fare alla Bibbia:

quella di togliere alcune parti importanti del canone,

quella di scegliere nel canone rimasto, solo alcune parti come il NT scartando il VT.

Oppure quella di scegliere solo alcuni brani della Bibbia come misura delle proprie conclusioni che il più delle volte cozzano con le conclusioni deducibili da altri brani.

O ancora quella di considerare solo letterale quello che invece ha anche un senso spirituale o viceversa considerare solo allegorico quello che ha anche un significato storico e reale.

Oppure quello di non ammettere che il linguaggio usato è rapportato alle concezioni del tempo in cui furono scritti i vari libri.

Ma la lista si potrebbe allungare di molto.

Il rischio di fare errori di valutazione riguardo alla Bibbia si può allontanare appunto leggendola con umiltà, armandosi di tanta pazienza, chiedendo l’aiuto allo Spirito Santo di illuminarci riguardo alla Parola che "cresce insieme con chi legge" ma anche di servirsi, come è stato già detto di quel prezioso tesoro di conoscenza che costituisce il deposito della fede la quale si è andato costituendo nel tempo, con tutto quello che lo Spirito si è degnato di comunicare ai tanti santi credenti delle epoche che ci hanno preceduto.

Tanto per restare nell’esempio proposto nel topic, abbiamo una chiara evidenza che quei "giorni" secondo Dio, non sono la stessa cosa dei "giorni" computati dall’uomo.

Noi riusciamo a concepire solo giorni di 24 ore, determinati dal ciclo solare. Il "giorno di Dio" ha certamente un altro parametro visto che si svolgeva prima ancora che il sistema solare venisse all’esistenza.

E allora in questo caso dovremmo parlare di ere, di cui è impossibile stabilire la lunghezza in anni solari non avendo nella Bibbia una indicazione circa la lunghezza dei "giorni" computati da Dio.

Quando la Bibbia dice che un giorno è come mille anni, non è detto che si tratti di mille anni "solari" ma semplicemente che si tratta di una imprecisata moltitudine di anni e quindi permane l’impossibilità di calcolare realmente il tempo di Dio.

Una analoga considerazione potremmo fare riguardo alla creazione delle singole specie vegetali o animali e dell’uomo.

Quell’atto della creazione di Adamo può non essere avvenuto in un attimo ma nel lungo corso di quel "sesto giorno". Rimanendo sempre ancorati fermamente alla Scrittura per non farcela a "nostra immagine", possiamo anche ammettere pur senza affermarlo con certezza, che l’uomo abbia avuto una lenta formazione, partendo dagli elementi della terra, come ci attesta la Genesi fino ad arrivare allo stadio finale in cui l’uomo ha raggiunto la consapevolezza di poter decidere liberamente con l’uso della propria ragione.

Quello però che maggiormente è importante resta il fatto che l’uomo non si è fatto né da solo, né per caso.

Ma è invece una creatura fatta da Dio.

E’ questo che invece la teoria della evoluzione non si preoccupa di ammettere, ma si preoccupa piuttosto di offuscare se non addirittura di negare.

Dal punto di vista della fede non è determinante sapere quanto tempo Dio abbia realmente voluto dedicare alla creazione e come abbia impostato un eventuale sviluppo di essa. Quello che importa è appunto il fatto che la creazione è un atto di Dio, una atto dell’amore di Dio e non di una evoluzione cieca in cui gli elementi si sono per puro caso aggregati formando le cose che vediamo.

Quindi la Genesi, come di qualunque altro libro della Bibbia, non può essere scartata né completamente né parzialmente. Deve essere solo compresa, facendo ricorso a tutte le conoscenze passate e presenti e alla luce della fede della Chiesa che ci permette di non andare fuori strada, e di cogliere in profondità il messaggio essenziale che a noi è richiesto di fare nostro e di approfondire ancora di più per quanto ci è dato.

Con affetto

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19/01/2010 16:22
 
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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 21/03/2004 16.54
Concordo perfettamente con l'esposizione di Teofilo.
D'altra parte, in quei lontani tempi, la conoscenza dell'universo era estremamente limitata e l'uomo non poteva comprendere che un linguaggio consono alla sua cultura.
L'allegoria serve anche a questo: mantenere aperta una porta che permetta di interpretare un fatto nel tempo adattandolo alle sempre nuove conoscenze, senza che venga meno la verità del messaggio originale.
Comprendere questo è essenziale per poter leggere correttamente la Bibbia e per trovare correlazione tra l'antico messaggio e le scoperte scientifiche che ne chiariscono via via sempre più il concetto che esso vuole esprimere.
Fermarsi alla pura interpretazione letterale non è solo limitativo, ma è anche assurdo e irragionevole, direi che è quasi un'ulteriore offesa fatta alla Divinità dato che, in questo modo, essa viene relegata e circoscritta al limitato sapere degli uomini.
La scienza non è in conflitto con Genesi, ma lo diventa se ci ostiniamo a chiudere la nostra visione in una fetta di universo che non è quello che il tempo ci ha mostrato.
Anch'io personalmente non credo all'evoluzione dell'uomo passata dalle primitive forme di vita dei cristalli, all'ameba, ai pesci, ai rettili, ai primati e infine all'homo sapiens. Per la verità, anche escludendo l'uomo, non credo neppure ad una simile evoluzione degli altri esseri viventi. Io penso che la creazione abbia dato luogo alla nascita di diverse specie viventi e che l'evoluzione avvenga solo all'interno di ogni specie. Così, l'uomo primitivo era probabilmente molto diverso da quello di oggi, ma era già uomo e non una scimmia, per quanto ci possano essere caratteristiche morfologiche molto simili.
Vorrei poi evidenziare l' osservazione di Caterina riguardo quest'altro argomento:
FIGLI SI DIVENTA QUANDO LO SI RICONOSCE COME PADRE....
.....
cioè....prima siamo "creature" di Dio......
Sarebbe a dire che io posso considerarmi figlio di mio padre solo se lo riconosco come tale.
L'assurdità e la gravità di quest'affermazione è talmente palese che non meriterebbe neppure di essere commentata, ma non ci si può permettere di ignorararla visto che essa viene portata come insegnamento.
Pensare che Dio discrimini le Sue creature in figli e non figli mi sembra un'offesa a colui che questa paternità non può che svolgere che in modo assolutamente perfetto.
Dio non discrimina, solo l'uomo può farlo.
E poi invocano pure la misericordia di Dio su questi presunti non figli, senza rendersi conto che sono queste affermazioni ad avere bisogno di misericordia.
Fraternamente
iyvan 
  

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Consiglia Elimina    Messaggio 11 di 18 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 21/03/2004 19.55
Non ho capito se Nylus è rimasto soddisfatto dalle risposte oppure no.

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Consiglia Elimina    Messaggio 12 di 18 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 22/03/2004 9.39
Concordo pienamente Yivan.....infatti è giusto anche osservare che la stessa Chiesa Cattolica pur vedendo giusto ed insegnando il giusto, ebbe NEI SUOI FIGLI, a comportarsi diversamente.....mi spiego:
quando si discusse la questione del RIBATTESIMO per coloro che erano caduti nell'eresia, fin anche il SANTO E MARTIRE s.Cirillo.....sbagliò.....sostenendo il ribattesimo, ma alla fine la VOCE UNANIME DELLA CHIESA INTERPRETANDO LA BIBBIA, si espresse in maniera chiarissima fin dall'anno 350 circa....dichiarando ufficialmente che il Battesimo rendendoci FIGLI DI DIO era valido anche se amministrato da un eretico o da un ateo, purchè la formula e l'intenzione fossero quelle espressamente dette dal Vangelo.....Nei secoli dopo tuttavia, attraverso le Crociate e l'Inquisizione, abbiamo notato un atteggiamento NON DELLA CHIESA in quanto in forma ufficiale, ma nei suoi figli.....dare un insegnamento DIVERSO.....FIGLI NON LO SI ERA PIU'......se si usciva fuori della Chiesa....
Ora poichè a noi interessa l'insegnamento ufficiale.....riprendendo lo stesso Concilio Vaticano II, la questione di questo essere FIGLI DI DIO è stato definitivamente chiarito.....e sono state tolte quelle ombre che in passato, alcuni figli della Chiesa, avevano erroneamente sparse......
E così assistiamo, invece, che una fetta di Pentecostali i quali dovrebbero essere, a questo punto, molto più aperti di noi......hanno assunto atteggiamenti FONDAMENTALISTI peggiori di quelli che taluni figli della Chiesa avevano assunto in passato.....
In sostanza si assiste ad un ritorno NEL PASSATO.....con la scusa di...IMITARE ALLA LETTERA LE SCRITTURE..... e la vita della Chiesa primitiva......
Altro esempio, c'è chi ha chiesto in un forum evangelico "come fare per cancellarsi il Battesimo Cattolico"....i gestori hanno taciuto.....ed anzi, hanno incoraggiato la richiesta......hanno appoggiato l'affermazione che fra cristiani di diversa chiesa....NON SI E' FRATELLI E SORELLE.....
Naturalmente il tutto viene dedotto DALLE SACRE SCRITTURE.....
La BIBBIA stessa E' UNA EVOLUZIONE.....perchè essa cammina con l'uomo di ogni tempo....
In principio Dio creò il cielo e la terra.....poi Dio crea l'uomo e la donna......Dio è dunque CREATORE.......
Poi Dio si sceglie un popolo al quale rivelare il Suo Progetto di Salvezza, in Abramo, capostipite, avviene UNA FIGLIOLANZA NELLA FEDE...accogliendo il Dio unico siamo così FIGLI DI ABRAMO NELLA FEDE, in quella fede che fu "IN PRINCIPIO.....""Bere'shit", ma appunto è solo UN PRINCIPIO.......dal quale avviene da quel momento una CONTINUA EVOLUZIONE non solo nell'uomo, ma anche nella Scrittura.....
Dio prepara LENTAMENTE E CON INFINITA PAZIENZA l'uomo ad accogliere questa adozione a Figli mediante il Figlio stesso, per questo "nella pienezza del tempo", giunto questo tempo, Dio manda "il suo Figlio nato da Donna".
SIAMO DUNQUE FRATELLI E SORELLE CON GLI EBREI......in Cristo questa ADOZIONE diventa EFFETTIVA E INSOSTITUIBILE ED INCANCELLABILE.....perchè Gesù ci acquistò "con il suo sangue"...eravamo SCHIAVI, si legge nelle Scritture....SCHIAVI NON LO SIAMO PIU' nessun essere umano cristiano e no....è più uno schiavo, solo che occorre che l'uomo LO VENGA A SAPERE, E ACCOLGA QUESTA ADOZIONE.....
Se non accoglie questa adozione che accade?
Che se la si rifiuta consapevolmente è una cosa, se si muore senza averla conosciuta e accettata perchè magari "non si è fatti in tempo".....figli di Dio....LO SIAMO UGUALMENTE SOLO CHE NON LO SAPEVANO......
"Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno"....Gesù chiede perdono implorando Dio NON COME CREATORE E COME DIO, MA COME PADRE.....in quel momento, in quella pronuncia di ABBA', sta chiedendo PERDONO PER TUTTI I FIGLI che inconsapevolmente con il peccato di ogni SECOLO (presente passato e futuro), lo hanno inchiodato sulla Croce.....Padre, perdona LORO: perdona QUESTI TUOI FIGLI......
E Cristo che ci ha acquistato l'adozione a figli prima ancora che nascessimo (parlando della nostra generazione) ed è qui che c'è la famosa GRATUITA'......se per diventare figlio in senso proprio io debbo "dare qualcosa a Dio"......non è più gratuità.....
Quel "dare qualcosa a Dio" e sarebbe poi la conversione e dunque la nostra PARTECIPAZIONE al suo Progetto....non intacca assolutamente l'adozione a Figli....altrimenti avremmo veramente un Padre che per ottenerci richiederebbe una sorta di riscatto.....
Musulmani, Induisti, Ebrei, Cristiani, Buddisti, ATEI, eccc....siamo TUTTI CREATURE DI DIO.....INNALAZATE AL RANGO DI FIGLI MEDIANTE L'INCARNAZIONE DEL VERBO E SIGILLIATA, questa adozione, MEDIANTE LA CROCE......nella predicazione apostolica emerge CHE GLI APOSTOLI si preoccupano DI RENDERE PARTECIPI i pagani e gli altri di questa adozione GIA' AVVENUTA, invitando gli uomini AD ACCOGLIERLA per viverla in pienezza......
"COMPORTIAMOCI DA FIGLI QUALI SIAMO" dice l'apostolo nella sua predicazione.... anche i pagani erano diventati FIGLI, ma non lo sapevano, occorreva che qualcuno GLIELO DICESSE.....
Per questo si "accusa" spesso la Chiesa di fare PROSELITISMO......ma se comprendiamo bene che cosa era la predicazione degli apostoli nella prima ora, comprenderemo che non era questione di proselitismo, quanto quella di far conoscere al mondo di ESSERE DIVENTATI FIGLI DI DIO  mediante la crocifissione e la morte e la risurrezione di Gesù, il Cristo, il Verbo fatto carne.....
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 13 di 18 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/03/2004 15.54
Vi espongo un altra provocazione.....sperando che anche ALTRI ISCRITTI INTERVENGANO per poter arricchire noi stessi ed altri che leggono......
Perché Dio comandò ad Israele di sterminare i Cananei (Det. 20:12-18) ? Come possiamo conciliare questo fatto con l'affermazione di 1 Giovanni 4:16 che "Dio è amore"?
Ho avuto piacere di leggere che, comunque, in certi insegnamenti gli stessi evangelici (cito il sito di camminocristiano) in certi aspetti dicono le stesse cose che diciamo noi, ad esempio.....SUL FONDAMENTALISMO di alcuni evangelici che sostengono che credono ciecamente a ciò che è scritto perchè è PAROLA DI DIO...benissimo, Parola di Dio.....tuttavia poi NON sanno spiegare domande come quella di sopra...o insegnano che gli "altri" NON sono figli di Dio.......
Eppure leggete che cosa scrivono:

Molte persone, quando sentono dire che la Bibbia è Parola di Dio e che la sua origine e la sua autorità sono di natura divina, pensano che questo significhi che ogni parola in essa scritta sia proceduta direttamente dalla bocca di Dio, cioè che sia stato Lui a pronunciare ogni frase scritta.

Non è affatto vero: Dio ha ispirato degli uomini perché riportassero per iscritto non solo ciò che Lui stesso ha effettivamente detto, ma anche ciò che altri hanno detto. La Bibbia riporta cioè affermazioni fatte da uomini retti, da uomini non ispirati, da angeli, da demoni, da Satana stesso. Dio ha guidato gli scrittori ad includere queste affermazioni. È vero che essi le dissero, questo è stato registrato accuratamente, ma non può essere vero ciò che dissero.

.........
e concordiamo...ma come si spiega che ci sono taluni evangelici che nel dialogo NON la pensano così?  se gli proponessimo il pezzo dicendo che è cattolico direbbero che contiene errori?......... 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 14 di 18 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 26/05/2004 22.26
Nell'altro forum dedicato agli "amici di Dio".....un pastore evangelico (Stefano Lierici) sostiene che praticamente NESSUNO SI SALVERA' se NON si accetta il Cristo ......e che la Bibbia NON riporta neppure il fatto che uno può vivere INCONSAPEVOLMENTE la sua lontananza da Cristo, oppure vivere apparentemente lontano dal Cristo, ma in realtà vive del Cristo senza saperlo......
Dal sito Ebraico prendo alcune PILLOLE DI SAGGEZZA.....buona meditazione:
Disse una volta Rabbi Buman: " Se volessi dare ingegnose interpretazioni della Scrittura, farei una gran bella figura. Ma lo stolto dice ciò che lui pensa e lo spaccia per sacro, mentre il saggio sa ciò che ciò dice e per questo più che citare le Scritture, te le regala e per te prega! "
< Non è forse la mia Parola - dice il Signore - come fuoco e come un martello che frantuma la roccia? > (Ger.23,29), ebbene nella scuola di Rabbi Ismaele questo verso viene spiegato così: " Cosa succede quando il martello picchia contro la roccia?"  - Sprizzano scintille, Rabbi! -
"E allora ascolta: ogni singola scintilla è il risultato dell'urto del martello contro la roccia; ma nessuna scintilla è l'unico risultato!
Così sappi, o uomo, chiunque tu sia, che anche da un unico versetto della Scrittura, possiamo cogliere molti diversi insegnamenti, tanti insegnamenti, che ci condurranno sull'unica strada possibile che tutta l'umanità dovrà percorrere per ritrovarsi prima o poi davanti all'Unico Creatore...!"
Un giorno disse Rabbi Levi ai suoi allievi:
" Ricordatevi sempre che per quanto un uomo abbia studiato la Scrittura, deve sempre ricordarsi che non è ancora arrivato alla prima pagina....Deve tenere a mente che D-o si rivolge a tutti i popoli della terra e che per questo Egli tiene conto delle specifiche culture e dei modi di esprimersi.....deve ricordarsi di avere dei limiti per questo egli deve affidarsi ai Saggi Rabbini che D-o ha posto come guida....Deve ricordarsi che essere saggio nelle Scritture, vuol dire essere misericordioso ed amare...."
Un grave errore......
Un giorno accadde che un pio evangelico (ma potete metterci anche  un "cattolico"......) morì....e venne portato nella bara per la sepoltura quando, improvvisamente, l'uomo tornò in sè ed iniziò a battere contro il coperchio della bara......
Si aprì la bara e l'uomo un pò adirato si alzò ed iniziò ad urlare: " Che state facendo? Io sono vivo, non sono morto!"
Un mormorio incredulo corse tra i presenti. Ma alla fine, il pastore che teneva la funzione (ma potete dire anche un prete!), fece tacere  tutti e disse: < Amico mio, i dottori hanno attestato che eri morto! Noi abbiamo constatato con la Bibbia che eri morto, perchè non respiravi più e la Bibbia dice che....e la Bibbia non sbaglia mai!  Perciò, che si proceda con il funerale! >
La folla fu d'accordo con il pastore e risistemarono il povero incredulo nella bara.
Il coperchio fu riavvitato e la sepoltura portata a termine......
Morale della storia: Non si può mandare a morte un uomo perchè la Bibbia in alcuni casi sembrerebbe appoggiare la vendetta! La Bibbia non è un Codice Penale, è uno scritto che serve all'uomo di ogni tempo, di ogni razza, di ogni cultura, è appunto Dio che parla si, ma non all'orecchio dell'uomo, ma al suo proprio cuore e nessuno può usare la Scrittura per condannare un altro uomo: tutto ciò che contrasta con la salvezza dell'uomo nel progetto di misericordia di Dio, non è interpretazione di Dio!
Buona meditazione, fraternamente Caterina

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Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 15 di 18 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 27/05/2004 8.41
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Consiglia Elimina    Messaggio 16 di 18 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 27/05/2004 8.58
 
Amici...ho trovato questo insegnamento DAL TALMUD....che come sapete è la Tradizione giudaica...(lo rimetto corretto da errori)..non porterò commento perchè rovinerei quanto è scritto talmente è illuminante che viene a farci comprendere l'errore della Sola Scriptura......
< Ci fu un giorno una discussione accesa tra il capo del Sinedrio Gabriele e il Rabbino Eliezer.
Il Rabbino aveva ragione, ma il Sinedrio gli era contro, Gabriele aveva torto, ma tutti si schieravano con ciò che era scritto nelle Scritture: "secondo La Legge Eliezer doveva essere condannato perchè diceva cose che non stavano scritte".
Allora Eliezer si mise a pregare e con l'aiuto di D-o fece anche dei miracoli e ci furono visioni che tutti potevano vedere per far capire che  aveva ragione. Ma il Sinedrio rispose:
< Non servono a nulla le tue visioni e i tuoi miracoli! D-o ci ha dato una Legge. Tutto è stato scritto e noi dobbiamo obbedire al testo Sacro!>
Il Rabbino alzò la voce a causa dell'ottusità del Sinedrio e disse:
< Voi siete ciechi! Se neanche il soprannaturale mi rende giustizia, chiamo ora D-o a mio testimone!>
S'udì allora un tuono provenire dal cielo, la Sua Voce disse:
< Mio figlio Elizier dice il vero! La dottrina che vi ispira è ricca di giustizia e di bontà, entrate dentro la Legge e lo capirete!>
Si alzò Gabriele, capo del Sinedrio, perse la pazienza e sentenziò:
< Adonai, Signore: Tu NON puoi cambiare ciò che è scritto! Tu ci hai dato una Legge e per questa Legge Elizier deve morire. Secondo le Sacre Scritture che Tu hai dato a noi, io sono il capo del Sinedrio ed io decido con la maggioranza ciò che è scritto nella Legge e devo farlo applicare in Nome Tuo, Tu ora non puoi contraddirti. Adonai, Signore, lo faccio per amor Tuo, e per amore del popolo non posso trasgredire le Scritture che sono la Tua Legge! Dovevi essere più chiaro quando ispirasti i sacri Scrittori! >
E fu così che Elizier, il giusto, fu condannato..."secondo la Legge"...
La saggezza rabbinica è molto vicina al cristianesimo più di quanto lo siano le Scritture in senso letterale: i Rabbini di ogni tempo hanno sempre insegnato che -Cuore e moderazione- sono la giusta bilancia per una corretta interpretazione. Una Bibbia senza umanità, sarà applicata senza "l'umanità di D-o"...>
Dal Vangelo di Matteo...leggete i capitoli interi 5-6-7.......
Un giorno un discepolo si lamentava con il Signore:
< Maestro! Ci racconti tante di quelle storie, ma non sveli mai il significato! Ci dici che dobbiamo leggere le Scritture, ma poi l'interpretazione sembra contraddire ciò che dici! >
e il Maestro:
< Figlio mio, che ne diresti se qualcuno ti offrisse un frutto succoso e lo masticasse lui prima di dartelo?
Nessuno può sostituirsi a te per trovare il significato che deve rispondere al tuo cuore. Neppure io, il Maestro, posso capire per te. Neppure la Chiesa può sostituirsi alla tua volontà. Tu ascoltala, e poi fai maturare la delizia di un frutto che solo tu puoi gustare. >
Leggere Mt.13,10-17........
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 03/06/2004 12.17
Giunta questa collaborazione, la giro a voi......ringraziando il Dott. e amico Bruti che continua a leggerci e a collaborare con noi.......
Cara Dorotea,

intervengo ancora per cercare di chiarire acuni problemi emersi nel forum "
la lettura della Bibbia" ( alcuni passaggi di Stefano S79 e risposte di
Raptor).

Questa volta sull'ipotesi Darvininiana che viene presentata sempre come un
dogma.

Molte prove esistono a favore della micro-evoluzione. Il colore della pelle
e dei capelli e tutti gli altri caratteri di un essere umano o di un animale
possono combinarsi liberamente ed essere ereditati.

  L'uomo stesso, in questo senso, si fa artefice della micro-evoluzione
attraverso la produzione di nuove forme di piante e di animali. Per esempio,
nuove razze canine possono nascere tramite incroci naturali o mediante una
selezione artificiale (  da un unico cane  originario può svilupparsi un
bassotto, un alano ecc. ). Perciò, ancora oggi, da questo punto di vista l'
uomo può migliorare le sue caratteristiche o peggiorarle.

  La macro-evoluzione ( che dovrebbe essere chiamata più propriamente
IPOTESI TRASFORMISTA), in cui credevano Darwin e gli evoluzionisti più
radicali, consisterebbe, invece, nella trasformazione di una specie in un'
altra, attraverso il meccanismo della selezione della specie:  un processo
di continua trasformazione che va dalla materia inanimata agli organismi
unicellularri e giunge fino all'uomo e dovrebbe continuare anche oltre in un
continuo movimento di trasformazione. Su questa evoluzione il Professor
Sermonti, genetista di fama mondiale, getta delle OMBRE SOSTANZIALI.

Riassumo i passaggi di un suo libro recente:


Ombre sull'evoluzione


Interessante è la ricognizione attuale, fatta dal genetista Giuseppe
Sermonti, sulle teorie evoluzioniste.

  Le variazioni di cui si interessano gli evoluzionisti moderni derivano da
un processo cieco, la - mutazione -, che Darwin e Mendel ignoravano. L'
accumulo di mutazioni diverse è ciò che, secondo la Teoria sintetica,
produce la differenza tra le specie.

  Naturalmente ciò richiederebbe tempi lunghissimi e l'opera della Selezione
Naturale, che scelga tra le mutazioni le rarissime vantaggiose, le più
vitali.

 Il professor Sermonti dice che anche lui ebbe, in tempi lontani, questo
pensiero: se coltivassi miliardi di batteri e avessi una tecnica per
selezionare quel che volessi, tirerei fuori dalle mie piastre un elefante.
In realtà tutti gli organismi posseggono difese immediate dalla variazione.
Queste passano sotto il nome di - meccanismi di riparo -. La Selezione
Naturale, che certamente opera in natura, ha primariamente una funzione
equilibratrice, stabilizzante. Essa elimina tutti coloro che osano spostarsi
dal tipo: gli - eccentrici -, gli - avventurieri -, i - marginali -. Essa
corregge sempre le popolazioni, ma lo fa in ogni caso riportandole alla
norma. Cambiando le condizioni ambientali, la selezione può spostare i
valori della media, con quel processo che è noto come  - adattamento -. Se
il clima si fa rigido, vengono sfavoriti i freddolosi, se si fa ventoso
vengono sbattuti fuori i più esposti, se esplode una malattia, si perdono i
più cagionevoli. Ma queste furbizie servono finché passano le nuvole. La
specie è in realtà un'entità organica, una forma tipica, che può deviare
solo per ritornare nel solco del suo destino, può sbandare solo per
ricomporsi nella sua banda.

  Tutto ciò che scompone, sproporziona o distorce è, prima o poi, ricondotto
al tipo, restituito all'equilibrio. Da molti è stato confuso l'adeguamento
temporaneo con i grandi destini, la piccola astuzia con il segno dei tempi.

  E' vero che una specie può perdere qualcosa - diciamo: la talpa gli occhi
o la pianta grassa le foglie - e non recuperarla mai più. Ma così nascono le
specie infelici, mutilate, ai margini degli areali, le specie estreme, le
specializzate. Esse non hanno avvenire, non sono pioniere, sono recluse nei
penitenziari della natura.

  Tra le mutazioni che alterano la forma degli animali alcune sono
catastrofiche, provocando vere sovversioni morfologiche. Le prime furono
osservate nel moscerino dell'aceto, la drosofila. Nella drosofila è stata
artificialmente aumentata la frequenza delle mutazioni con tutti i mezzi
immaginabili.  Drosofile con zampe in luogo delle antenne, col torace
raddoppiato, con quattro ali, prive del tutto di occhi. Il risultato, anche
se morfologicamente mostruoso, è  lo stesso: sempre Drosophila melanogaster
viene fuori da tali esperimenti.

  Un obbiettivo della ricerca sulle mutazioni era la speranza che il loro
accumulo avrebbe prodotto nuove specie. Ma ciò non è mai accaduto: anzi,
specie affini presentano lo stesso quadro di mutazioni, che è piuttosto un
contrassegno di unità che una fonte di diversità.

  Nonostante le specie con morfologia abnorme, recluse nei penitenziari
della natura, le specie si mantengono stabili, talvolta per milioni di
anni - a dispetto delle offese della mutazione e delle spinte della
selezione - e poi si estinguono..

L'opossum, un grosso topo con marsupio ( Didelphis marsupialis ), abita
tutto il continente americano, dove si arrampica sugli alberi ed è
perseguitato per i danni al pollame. Le femmine hanno sino a tre parti all'
anno, ognuno di 10-18 piccoli. Le ossa fossili dell'opossum, che risalgono
al Cretaceo ( circa 100 milioni di anni fa ) sono uguali a quelle del
moderno opossum.

 Nonostante la grande prolificità e la estrema varietà degli ambienti, la
specie si è mantenuta fedele a se stessa. Pensiamo poi alla Lingula, un
mollusco bivalve del philum dei brachiopodi; alcune sue specie sono rimaste
quasi immutate dall'origine degli animali pluricellulari, per 450 milioni di
anni.

  La crosta terrestre è più variabile degli organismi che su di essa si
appoggiano e da essa spiccano il volo. I continenti sono andati alla deriva,
si sono scontrati e compenetrati, mentre le specie mantenevano la loro
fisionomia. Ha scritto Thorpe: " La cutrettola ( Motacilla ) là in
giardino era qui prima che sorgessero i monti dell'Himalaya".

  Gli organismi pluricellulari sono emersi in breve tempo, in tutti i loro -
tipi -, mezzo miliardo di anni fa, senza forme intermedie e senza forme
premonitrici. I mammiferi moderni sono anch'essi apparsi, ben distinti nei
loro - ordini -, praticamente tutti insieme, all'inizio del Cenozoico.

  Sermonti dice che anche le grandi differenze non sono genetiche. Se
trasferiamo il gene che posiziona l'occhio di un gattino nell'uovo di un
moscerino cieco, riparando il suo pacchetto posizionale, il moscerino
riacquista i suoi rossi occhi sfaccettati, seppure il gene gli sia stato
offerto da un gattino con gli occhi tondi e azzurri.

  Che cosa allora fa mosca la mosca e gatto il gatto ?  Anche i geni che
governano l'ordine delle regioni del corpo sono universali negli animali e
noi siamo dunque ancora in cerca di quel quid che fa l'esclusiva differenza.
E sempre più si consolida l'idea che esso non si trovi nel profondo cuore
molecolare delle cellule; semmai in un vago - campo - che si svolge sino a
risolversi nella forma stessa della mosca o del gatto. E ci balena il
sospetto che queste forme non siano soltanto l'esito ultimo della tinta
genetica e della sua spalmatura ad opera del pennello del - campo -, ma
abbiano esse stesse qualcosa di importante da dire nella fabbrica del
vivente. Per esempio, il cristallino oculare è prodotto all'interno dell'
epidermide frontale quando la vescicola ottica, che si prolunga dal cervello
embrionale, si appoggia all'epidermide. Esso è incorniciato dall'iride
colorata, proveniente da tutt'altro tessuto. Se ad una salamandra si asporta
il cristallino, questo si rigenera, ma non dall'epidermide prospiciente. Si
forma dal bordo dell'epitelio dell'iride, che si scolora, prende a
moltiplicarsi e si sagoma in cristallino trasparente. Driesch chiama la
proprietà di raggiungere lo stesso esito morfologico per diverse vie -
equifinalità - .

  Verrebbe da dire che una forma finale - attrae -  lo sviluppo verso se
stessa, a riempire il suo spazio. E allora non solo il freddo occhio della
salamandra, o l'animalino tutto, ma ogni forma della natura sembra accorrere
verso un bacino preparato per lei, verso un paesaggio predisposto. " Ogni
forma propria - ha scritto René Thom - aspira all'esistenza e attrae il
fronte d'onda degli esseri .".

  Sermonti dice che ci troviamo, in realtà, di fronte ad una rivoluzione
scientifica: non sono le mutazioni o la selezione che producono le specie e
che fanno il mondo.



( Bruto Maria Bruti )



Bibliografia: Giuseppe Sermonti, Dimenticare Darwin, Ombre sull'evoluzione,
Rusconi, Milano 1999, pp. 158

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 17/06/2004 12.54
GENESI - Il peccato e le sue conseguenze
Il mondo esiste solo perche’ Dio esiste e perche’ ha deciso di crearlo.
Il mondo non esiste per necessita’ di cose. Solo Dio esiste da sempre e se il mondo non fosse stato creato, Dio comunque sarebbe esistito da tutta l’eternita’.
Ogni cosa dipende da Dio e gli appartiene. Niente puo’ a buon diritto rivendicare di esistere per propria potenza e scelta. Dio governa ogni cosa e sa cosa deve fare.
E’ possibile respingere Dio, ma e’ la scelta piu’ insensata e distruttiva che si possa fare. Quando Dio governa effettivamente, tutto va bene; quando noi cerchiamo di sostituirci a lui, il risultato e’ male, il caos, distruzione e sofferenza. Il peccato e’ una tragica realta’ dell’esistenza umana.
Anche se noi rifiutiamo Dio, Dio non ci respinge. Ancor oggi Dio redime l’uomo nel mondo.

Il Libro della Genesi dimostra che l’essenza di Dio e’ l’amore e la compassione per le sue creature sbandate
Il racconto della caduta inizia con la figura del serpente. Ricordo di nuovo che tutto il racconto e’ essenzialmente simbolico: non ci descrive effettivamente i particolari della vicenda, ma la realta’ della tentazione e del primo peccato, peccato originale di disobbedienza e rifiuto di Dio.
Il serpente serve qui per mascherare un essere ostile a Dio e nemico dell’uomo e raffigura il diavolo (cfr. Sap 2,24; Gv 8,44; Ap 12,9; 20,2).
La tentazione, ascoltata, sveglia la brama, il desiderio malsano di disobbedire per essere di piu’, per fronteggiare Dio con superbia, per rivendicare con orgoglio totale autonomia da Lui.
Ma la tentazione avvelena la mente e il cuore, e la realta’ di Dio e il suo amore si allontanano dai pensieri di Adamo ed Eva. La tentazione costituisce una difficolta’ reale e, se ascoltata, acceca.
Dio caccia i progenitori dal giardino dell’Eden, la loro condizione peggiora perdendo gli speciali doni di Dio, ma non vengono abbandonati neppure un istante alla loro sorte: il Signore, pur condannandoli, fa loro intravedere subito una speranza di salvezza (Gen 3,15).
Tuttavia il peccato, pur previsto da Dio da sempre, sconvolge effettivamente l’ordine voluto da Dio. Ma il grande castigo sara’ la perdita di familiarita’ con Dio (3,23), la lontananza da Lui voluta e provocata dall’uomo.
Peccato genera peccato e la violenza dilaga: dopo la rivolta dell’uomo contro Dio, e’ la lotta dell’uomo contro l’uomo: Caino uccide il fratello Abele.
Questa spirale di lotta e violenza che si estende e si diffonde, non potra’ essere fermata se non con la venuta di Cristo, con la proclamazione del duplice comando che riassume la legge: l’amore verso Dio e verso il prossimo (Mt 22,40).
Il racconto continua esponendo antichissime tradizioni tribali, regolate da vendette selvagge.
Non impressioni la lunghezza della vita dei patriarchi. Non si tratta di cifre esatte, ma hanno uno scopo: la lunga vita viene considerata come frutto della benedizione di Dio a chi si mantiene fedele a Lui.

Vorrei a questo punto fare chiarezza riguardo alla verita’ nel racconto biblico: la Rivelazione dell’Antico Testamento cammina “verso” la pienezza della verita’, Cristo.
Dobbiamo tenerlo ben presente per non lasciarci disorientare di fronte a certi passi dell’Antico Testamento, nei quali Dio si presenta cosi’ diverso da quello che conosciamo in Gesu’ Cristo.
Il fatto e’ questo: non e’ Dio a essere diverso, e’ l’uomo che deve maturare.
Dio si manifesta all’uomo passo passo senza fargli violenza. Lo prende com’e’, con una capacita’ ricettiva molto limitata, con un’idea di Dio molto rozza e umana, con una sensibilita’ morale assai primitiva.
Progressivamente, nel corso di duemila anni, Dio apre la mente, il cuore e la vita di Israele fino a rivelarsi in pienezza nel Figlio.
Prima non puo’ farsi capire in modo completo, e’ costretto a pazientare.
Solo con Gesu’ e il dono del suo Spirito, l’uomo riceve la capacita’ di aprirsi alla comprensione del suo mistero. Comprensione, accoglienza e adesione.
Pertanto e’ assolutamente necessario “rileggere” i testi dell’Antico Testamento partendo da Cristo, proiettando su di essi la sua luce.
Cio’ non significa che non abbiano in se’ elementi positivi, ma risentono pure delle ignoranze umane e della “durezza di cuore” di quel tempo.
L’Antico Testamento prepara il Nuovo Testamento e si possono comprendere le fonti piu’ antiche solo alla luce e alla pienezza di verita’ di Cristo nel Nuovo Testamento.
La costituzione del Concilio Vaticano II sulla Divina Rivelazione, “Dei Verbum”, afferma: “I libri dell’Antico Testamento contengono cose imperfette e temporanee…” (D.V. n. 15).
“Imperfette e temporanee”, significa che non debbono essere assunte come verita’ assoluta.
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