A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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L'odio contro la Chiesa

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2010 00:02
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22/01/2010 23:57
 
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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 27/04/2004 20.23

Leggiamo meglio:

Valdesi e metodisti sono uniti alle chiese evangeliche pentecostali (riunite nelle ADI, in altre famiglie di chiese, o indipendenti), alle Assemblee dei fratelli e ad altre chiese libere dai quattro elementi menzionati in apertura: centralità biblica, tradizione del Risveglio, vocazione all'impegno per l'evangelizzazione, una storia per molti aspetti comune. Per questo ci diciamo tutti "evangelici", anche se per noi il termine è sinonimo di "protestante", mentre altre chiese evangeliche in genere non utilizzano quest'ultima espressione.

13. Accanto agli elementi comuni, la storia e il dibattito recente hanno messo in luce profonde diversità...

Questo significa semplicemente che questi elementi sono comuni sia a valdesi che a pentecostali ADI, ma questo non significa che sono uniti! probabilmente non sai che le chiese ADI di cui tra l'altro fa parte Alfonso sono una federazione di chiese evangeliche guidate da un presidente che si trova a Roma. le chiese valdesi non sono dentro questa federazione di chiese, si tratta una "unione" in base ad alcuni elementi comuni. Si potrebbe dire allo stesso modo che cattolici e valdesi sono uniti dalla Trinità, dalla divinità di Cristo, dall'Incarnazione del verbo, ecc...questo non significa che sono una stessa chiesa!  Le chiese ADI non si riconoscono PER NULLA nei valdesi, se non mi credi scrivi alla sede ADI di Roma, o spedisci una email al loro sito ufficiale e senti cosa ti dicono!

Insomma ammetti che hai sparato una fesseria grossa come una casa! 

Poi hai astutamente glissato la mia osservazione: perchè lo Spirito Santo non dice agli Ortodossi (ci sono stati grandi Santi da loro, anche dopo il 1054!!!) che il Papa è il Vicario di Cristo?


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 27/04/2004 21.31
I Valdesi dicono:
Valdesi e metodisti sono uniti alle chiese evangeliche pentecostali (riunite nelle ADI, in altre famiglie di chiese, o indipendenti),
...........
Stefano dice:
Questo significa semplicemente che questi elementi sono comuni sia a valdesi che a pentecostali ADI, ma questo non significa che sono uniti!
...........
a Stefano............la tua parola contro UN DOCUMENTO UFFICIALE VALDESE.......
Ed ora facciamo i seri...e spieghiamoci meglio.....
So benissimo che cosa intendi dire...il problema è che sto tentando, appunto, di giungere al cuore del problema.....Poichè gli evangelici SOSTENGONO CHE NON E' VERO CHE ESISTE DIVISIONE NEI PUNTI FONDAMENTALI DELLA FEDE......e che comunque fra TUTTE le Chiese Evangeliche si è raggiunta intesa su molti aspetti IN COMUNE e cioè che TUTTE le Chiese DEVONO INTENDERE comunitariamente.....(stiamo parlando della Bibbia poichè essi NON dovrebbero avere altro testo dottrinale)....ciò che intendevo dimostrare è questo:
Paolo Ricca è teologo Valdese evangelico, dunque che è UNITO IN TERMINI DOTTRINALI (se non avessero la stessa Bibbia staremmo parlando di aria fritta) ALLE ADI.....ora dal momento che INSEGNA ed insegna che la sodomia è benedetta dalla Bibbia....mi chiedevo..CHI HA L'AUTORITA' PER ALZARSI ED AMMONIRLO FRATERNAMENTE E CHE SE INSISTE NELL'ERRORE.......TOGLIERGLI IL MANDATO????
Secondo la Sola Scriptura NESSUNO.......
Perchè si dicono uniti ma in realtà NON LO SONO......
Il Presidente delle ADI Francesco Toppi.....non ha nemmeno un sito ufficiale.....non è raggiungibile dai comuni mortali...a meno che non siano evangelici di un certo stampo.....HO SCRITTO ALLA E-MAIL DI TRAETTINO E AL SITO DEI VALDESI...ED ANCORA ATTENDO RISPOSTE DA UN MESE......
Ciò che voglio farti capire è questo: se per i Valdesi quanto stanno dicendo di errato è GIUSTIFICATO DALLA BIBBIA........e quanto asseriscono le ADI è biblico.....COME SI RISOLVE LA QUESTIONE????
Faranno una scissione? ci sarà UNO SCISMA???
Certo che OGNI CHIESA NON E' DENTRO UN ALTRA FEDERAZIONE.....hai capito ora cosa volevo fare emergere???
Quando dicono a noi: da voi ci sono scismi e citano ignorantemente: francescani, domenicani, carmelitani, eccc......tutti i gruppi e movimenti...lo fanno a sproposito perchè TUTTI QUESTI CARISMI IDENTIFICATI IN GRUPPI NON SONO CHIESE che gestiscono dottrine diverse......la comprendi la differenza? NON usano la Sola Scriptura......e di CATECHISMO NE ABBIAMO UNO SOLO, DI BIBBIA UNA SOLA DI MAGISTERO UNO SOLO........Chi sbaglia e risbaglia dopo essere stato avvisato, rincorre nelle disposizioni del caso DA UNA SOLA CHIESA.....
Nel caso citato invece.......chi sbaglia....FA APPELLO ALLA SOLA SCRIPTURA.....e se dovesse essere allontanato...TI FONDA UNA NUOVA CHIESA.......
Certo abbiamo anche noi alcuni esempi: Ortodossi, Vetero e Lefebvriani.......gli Ortodossi sappiamo comunque che abbiamo veramente delle radici apostoliche  e dei Padri della Chiesa che ci uniscono, sono forse l'unico caso particolare.....e non sono casi irrisolvibili perchè di fatto c'è una comunione eucaristica autentica.....per questo si dice che siamo DIVISI.......e si chiamano prettamente CHIESE SORELLE.....
I Vetero sono un ABORTO VERO E PROPRIO......si dissociarono SOLO PER L'INFALLIBILITA'....per il resto non c'era nulla di contrario fino a quando, a causa di una profonda crisi...iniziarono ad eleggere donne sacerdotesse.....infatti fino ad allora NESSUNO CONOSCEVA I VETERO.....negano l'infallibilità, ma come è stato scritto nell'altro forum, OBBEDISCONO AL LORO VESCOVO....con quale criterio dunque sarebbe infallibile il loro vescovo e sarebbe fallibile invece il Papa?
Infine i Lefebvriani....la vera spina al fianco della Chiesa perchè FIGLI sofferenti di uno stato di cose difficili da capire......Essi comunque non predicano un Vangelo diverso....non predicano dottrine diverse e la loro colpa sta nella NOSTALGIA......
Comunque è rimasta solo la comunità di s.Pio X perchè la comunità di s.Giovanni M. Vianney, lefebvriana, ha da Natale raggiunto un accordo con la Chiesa con la quale hanno ottenuto il rientro.....
Perciò mo non ricominciamo con la Chiesa....proviamo ad approfondire gli aspetti DEI FRUTTI DELLA SOLA SCRIPTURA per come ti ho fatto la ricostruzione delle divisioni evangeliche.....
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 28/04/2004 9.59
Nel mio post, dove racconto le vicende e gli errori che vedevo in quella comunità pentecostale, e di quel pastore, non intendo affatto giudicare o dire che loro sbagliano e i cattolici no.
No,no, non è così, ma permettimi di dire che vedere il pastore puntare continuamente il dito contro la Chiesa cattolica, che fa questo e quell'altro, e poi vedergli fare gli stessi medesimi errori, colpisce!
Mi ha colpito, è ho preferito rimanere nella mia Chiesa, che pur con tutti i suoi errori umani, è quella che può dimostrare la sua discendenza apostolica.
La santità esiste anche tra i pentecostali, gli errori pure, idem per la Chiesa cattolica, e allora, il mio trovarmi nell'una o nell'altra chiesa ha importanza o no?
Discutendo allo scandire "del volemose bene" no.
Ma se si vuole seguire una Chiesa in maniera cosciente, allora il discorso cambia.
Io posso avere un caro amico musulmano, con cui mi ritrovo perfettamente in sintonia per moralità, civiltà, punti di vista, ecc., ne consegue che io nutra per questa persona una grande stima, ma è il solo comportamento di questo fratello musulmano che mi potrebbe portare a convertirmi musulmano?
Beh, a volte, e per certuni funziona proprio così, giudicano una dottrina o una religione, in base alle persone che in quel momento diventano (nel bene o nel male) espressione di una precisa dottrina.
Alcuni miei parenti che erano cattolici, alcuni anni fa sono diventati pentecostali in seguito a problemi e difficoltà di vita, (che a volte incontriamo un pò tutti), si sentivano soli, inconsciamente cercavano appoggi che vanno oltre il classico "mi dispiace" di amici e parenti.
Fu così che un giorno un loro amico pentecostale li invitò al culto domenicale, e furono subito accolti con fratellanza, e ricoperti di premure in maniera dignitosa.
Questi miei parenti, credettero di essere approdati nella verità, e alcuni di loro continuano ancora a crederlo, perchè in quella comunità si trovano bene, anche se qualche difettuccio ora lo vedono pura lì.
Comunque io vorrei focalizzare l'attenzione di Stefano e dei fratelli sul movente, che spinge alcuni ad approdare nelle comunità pentecostali.
Tutto (nella maggior parte dei casi) parte da problemi, di diverso genere e tipo,
quindi il movente sono i problemi di vita, nella maggior parte dei casi.
Poi bisogna mettere a fuoco il collante, che tiene legati i nuovi arrivati alle comunità pentecostali, cioè la fratellanza, o presunta tale, perchè a volte la fratellanza di alcuni è solo apparenza.
Quindi più che trovarsi coi pentecostali per motivi dottrinali, molti ci si trovano per motivi affettivi, amicizie e simpatie personali.
Venendo a mancare il legame affettivo nelle comunità pentecostali, esse crollano, o crollerebbero davanti alla verità dottrinale cattolica.
Così è successo a mia moglie, e a mia cognata, come pure ad altri. Non è la loro conoscenza biblica a tenerli uniti, ma l'affettività, se nella comunità si verificano dei problemi di vedute con il pastore, l'affettività va presto a scomparire, e poi si scopre che tutta quella gran preparazione biblica in realtà non esiste, perchè ripetono sempre le solite frasi fatte, contro i vari dogmi cattolici, ma se scavi non trovi nulla alla base.
Sono solo le convinzioni profonde, che il pastore gli inculca, ma il 90% dei pentecostali non ha mai approfondito nulla, non ha mai verificato nulla, si basa solo sulla fiducia verso il pastore, "grande specialista biblico".
Quindi il collante non è la loro reale preparazione biblica, ma la comunità, l'affettività, e in definitiva posso dire che il 90% dei pentecostali non è realmente interessato a conoscere la verità, non è propenso all'approfondimento e al confronto per arrivare coscientemente alla verità, ma è molto più legato ai "legami affettivi" creatisi nella sua comunità.
Vivono un pò come in compartimenti stagni, ogni comunità ha la sua verità-affettività, e la difende da infiltrazioni esterne.
Tutto procede liscio e gioioso fino a quando non spunta all'interno della comunità un qualcuno che con un carattere forte è in grado di opporsi alle idee del pastore, in questi casi più che di sottomissione alla autorità si può parlare solo di scissione.
L'affettività è bella, appaga, porta gioia, ma la verità è un'altra cosa, quella si apprende con coscienza, senza dettature, senza suggerimenti, solo quando ci si arriva con le sole proprie forze si rimane realmente appagati, contenti, sicuri.
Ma la Chiesa cattolica allora dove sbaglia? O meglio alcune singole realtà parrocchiali dove sbagliano?
La colpa è solo degli ex cattolici, o una parte di responsabilità è da attribuire ai certi preti cattolici?
Indubbiamente in alcune parrocchie non c'è il collante che unisce i fedeli, ci sono i soliti gruppi di azione cattolica o Rns o catecumeni, che sono uniti, ma chi arriva la domenica a Messa è un perfetto estraneo per gli altri.
Questa freddezza affettiva, gioca un ruolo pesante per gli ex cattolici, per chi vive problemi e ha bisogno di affettività, e normalmente questa affettività sarebbe auspicabile trovarla in Chiesa, che è appunto il luogo più adatto.
Spesso non la trovano però, quindi alcune o molte parrocchie sono responsabili dei figli che perdono.
Ma il discorso ricade sempre sullo stesso punto, agli ex cattolici interessa più l'affettività o la verità?
Per considerazione prettamente umane, posso dire che gli interessa più l'affettività, e non mi sento di criticarli oltre il dovuto, perchè in una comunità servono entrambe le cose. Nella Chiesa cattolica abbiamo la verità, ma purtroppo, spesso, l'affettività manca, e questo provoca emorragie di fedeli.
Stefano per ora, ed è normale ha bisogno di affettività, di calore umano, può darsi che glielo diano, ma evidentemente gliene serve di più.
La verità Stefano la conosce, ha studiato ha confrontato, ma la mancanza di calore lo porta a dubitare, come quando un ragazzo ricevendo uno schiaffo dalla madre, in quel preciso momento dubita anche della madre.
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 28/04/2004 10.21
Rileggendo un pò i messaggi....mi sono soffermata all'appello di Francesco2....messaggio 23.....quando dice:
Quando il fratello Alfonso si è iscritto qui mi sono rivolto a lui in diverse occasioni partecipando in diversi forum, ponevo domande e riflessioni, lui ha sempre ignorato i miei messaggi, non ha mai dato una risposta al mio dialogo, perchè? Perchè sono un cattolico che viene dagli evangelici?
Lui stesso aveva riconosciuto di non aver saputo in passato tante cose e che le ha scoperte solo con i fratelli evangelici, questo è un bene, ma è sicuro che quello che ha saputo è tutta la verità o solo una parte?
Ho raccontato dell'esperienza di un omosessuale che dopo tante ricerche nella Chiesa Cattolica venne a trovare rifugio nella nostra comunità evangelica. Il pastore giustamente gli fece osservare cosa diceva la Bibbia e quando feci io la domanda, cioè che differenza ci fosse con l'insegnamento che dava la Chiesa, mi rispose che la Chiesa Cattolica non aveva alcun potere e per questo i suoi insegnamenti cadono spesso nel vuoto. Ma disse poi a questo ragazzo che - lo Spirito era su di loro - e che lui, in qualità di pastore, lo avrebbe liberato dal demonio della concupiscienza che lo affliggeva.
..........
Effettivamente sono andata a rileggermi un pò di interventi ed ho notato che PUNTUALMENTE  Francesco2 viene completemante ignorato da chi è rivolto il messaggio.....
(tranne Salvatore che ho letto gli ha rsipsoto nell'altro forum....ma appunto questo denota che con GLI EX....NON SI PARLA???....o che forse non si hanno risposte da dare???....-scusa Francesco per l'ex...so bene cosa intendi...-)
Io ringrazio sempre quando ricevo delle risposte che spronano al dialogo ed al confronto, ma ricordo che il dialogo NON E' UN MONOLOGO o una conversazione a due......Ognuno di noi OFFRE ALL'ALTRO spunti meravigliosi di pensieri....fosse anche una sola frase.......questa è la ricchezza del dialogo e del confronto....e che sopratutto ci consente di NON PERSONALIZZARE i dialoghi ma di vederli da un ottica molto più aperta, arricchendo indubbiamente quanti vi partecipano, perchè spronati nel rispondere, e quanti leggono....timadamente...NON intervenendo.....
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 34 di 36 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 28/04/2004 10.34

Caro Stefano, dicevi nel topic

<Gli evangelici sono carici di odio, veleno e astio contro la Chiesa e producono danni enormi.

Se ci riflettiamo un momento e guardiamo alle cose come stanno, la verità è che la colpa di tutto questo è in fin dei conti della Chiesa Cattolica che non riesce a trasmettere efficacemente il vangelo.>

Ritengo che le colpe si possano trovare in tutti gli ambienti, nei singoli come nelle comunità cristiane di qualsiasi tipo. La Chiesa Cattolica, fatta anch'essa di tanti individui, assomma pregi e difetti di ognuno.

Le chiese evangeliche, se hanno taluni pregi, non sono però esenti da difetti.

Il problema fondamentale non è quello di trovare chi è esente da difetti, perchè non troveremo mai nessuna organizzazione perfetta.

Allora si tratta, a mio avviso, di rintracciare a quale Chiesa è stata affidata la verità da parte di Cristo, e tentare con i nostri mezzi di far emergere questa verità quando viene emarginata dalla povertà e dalla carenza umana di coloro che fanno parte di questa Chiesa.

In genere le minoranze riescono a trovare maggiori stimoli nello studio e nella pratica di vita perchè sentono di dover rendere maggiormente conto del loro modo di vedere. Ma il fatto che essi vivano più coerentemente non può essere un criterio oggettivo e definitivo per dire che si trovino nella massima veritò possibile. Laddove i cattolici sono una minoranza e sono perseguitati troviamo coerenza di vita e profondità spirituale, molto maggiore di quanto non si riscontri in certe parrocchie addormentate.

Si tratta allora di far svegliare, col nostro esempio e con la nostra azione discreta, queste comunità in modo da far vivere loro la ricchezza che posseggono ma che hanno messo da parte.

Sarebbe bello, anche secondo me, che tutti facessero l'esperienza di una forte effusione nello Spirito Santo, per "gustare quanto è buono il Signore", per incontrarlo davvero sul proprio cammino e farne una conoscenza diretta e non solo per sentito dire.

Molti cattolici, stanno riscoprendo il Signore, che continua ad attirare a se coloro che non gli chiudono le porte del cuore.

Per questo i Papa non si stanca di ripetere: Aprite, spalancate le porte a Cristo.

Ma l'unico modo, affinchè dopo aver incontrato il Signore, ciascuno non vada per la sua strada, è quello di restare uniti attorno ad un nucleo dottrinale comune e certo. E tu sai che l'unità non è un fattore secondario nella esperienza cristiana.

Infatti quale testimonianza efficace può venir fuori da cristiani divisi?

Quale fede, operante nella carità, possiamo far vedere?

Gli altri percepiscono piuttosto un reciproco astio che alla fine fa concludere a molti che è preferibile crogiolarsi nella propria indifferenza anzichè coinvolgersi in qualche esperienza impegnativa.

Se può essere vero che certi atteggiamenti e comportamenti di persone di chiesa possono apparire come controtestimonianza e inducono molti a lasciare la Chiesa, ma anche chi se ne allontana può avere delle colpe. Ad ognuno le sue responsabilità.

Da parte nostra cerchiamo di spingere tutti all'unità dell'unica fede secondo le capacità che il SIgnore ci ha dato, tentando di correggere quello che deve essere corretto, ma senza demolire tutto quello che di buono il Signore ha affidato alla sua Chiesa.

Cosi' come il popolo eletto del Vecchio testamento non fu abbandonato da Dio, nonostante le tante colpe ed omissioni da parte dei capi e delle menbra, finchè non è stata promulgata una nuova alleanza, così ora, il Signore Gesù non abbandona la sua CHiesa, nonostante le carenze e le colpe che vi possono essere. Dobbiamo essere certi di questo, non dobbiamo mai dubitarne in alcun modo, e, se davvero abbiamo lo Spirito d'amore e di unità, ricostruire laddove qualcun altro ha demolito.

Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 35 di 36 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 28/04/2004 10.54
Riflettendo su quanto scrive Salvatore...vorrei fare una sorta di riepilogo del primo secolo.....in cui la Chiesa metteva le sue radici perchè a quanto pare gli evangelici sostengono che LORO si comportano come loro perchè occorre ritornare alle radici.....
Benissimo....ma facciamo delle riflessioni.....
Innanzi tutto INDIETRO NON SI TORNA....e non si può pretendere di CANCELLARE la nostra generazione nel suo contesto socio-culturale-politico.......per ritornare indietro....Nessuno infatti credo vorrebbe ritornare al tempo degli uomini delle caverne soltanto per vivere un pò di tranquillità ed uscire dal caos cittadino......
Molte chiese Pentecostali invece pretendono UNA PASSATA DI SPUGNA PER CANCELLARE PROPRIO 2000 ANNI DI STORIA......e impostare la propria vita NON sul modello, ma proprio come la comunità descritta in Atti degli Apostoli....
Ma questo è un errore che infatti ci fa comprendere perchè loro rigettano IL CROCEFISSO..........per loro Cristo essendo risorto.....il suo passato E' APPUNTO PASSATO.....cioè, non si deve più vivere come un presente....il presente è il Cristo risorto che sta per ritornare......
Seppur condividiamo questi aspetti che sono veri, fate attenzione ai tranelli che si nascondono.......
La prima predicazione di Pietro sottolinea invece L'ACCUSA DI DEICIDIO.....(At.2,22-25) per poter poi insegnare che Dio ha risorto Colui che noi, con il nostro peccato, avevamo condannato a morte ed ucciso come un malfattore......
Se fate attenzione alla predicazione pentecostale...essi partono dalla risurrezione.....offuscando un tantino IL SIGNIFICATO DEL SACRIFICIO E DELLA CROCE.....
Certamente che essi insegnano che Cristo morì per noi e che il suo sangue ci meritò la salvezza, ma essendo avvenuto......punto-stop......non occorre rivangarlo......Se tu accetti il Cristo, ora guarda esclusivamente alla sua gloria....
Mi sta bene, vana sarebbe la nostra fede se Cristo non fosse risorto, dice Paolo, e noi stessi dopo la Consacrazione, annunciamo il ritorno glorioso di Cristo.....ma per ottenere la gloria OCCORRE CHE SI FACCIA LA CATECHESI SULLA SOFFERENZA E SULLA CROCE......questo invece manca......anzi, si fa di tutto per scansarla....si promettono guarigioni di massa, si insegna che Dio non vuole che l'uomo soffra omettendo che Dio si SERVE DELLA SOFFERENZA per raggiungere i suoi disegni (Giobbe)
Ritorniamo ora alle comunità cristiane della prima ora.....
Perchè leggiamo dalla storia che essi si DIFFERENZIAVANO DAGLI ALTRI? Quali erano le loro caratteristiche?
E' in queste domande e risposte che NOI dobbiamo somigliare alle prime comunità....mentre i Pentecosatli le usano per sostenere che all'epoca NON esisteva una gerarchia così marcata della Chiesa....grazie al kavolo, diceva mio nonno..........eppure, eppure...IGNORANO O ALTRI DENIGRANO la Lettera di Clemente che scrive ai Corinti che dopo la morte di Paolo i presbiteri stavano portanto ALLA DIVISIONE......Clemente che fra l'altro stava vivendo le persecuzioni, scrive che è necessario che si GIUNGA AD UNA UNITA' DOTTRINALE E CHE I FEDELI RISPETTINO IL PRESBITERO (all'epoca si designava anche il vescovo con questo termine) LEGITTIMAMENTE ELETTO......tale elezione, si capisce subito, era a conoscenza degli altri vescovi....in questo modo le comunità cristiane pur vivendo la loro specifica diversità di cultura e lingua, ERANO UNITI MEDIANTE I VESCOVI......
Altro aspetto....NON E' ASSOLUTAMENTE VERO CHE le prime comunità cristiane vivevano una specie di paradiso terrestre.....nè hanno mai usato l'effetto LOVE BOMBING.....
Vi rammento che già al secondo secolo finita una persecuzione....i fedeli ACCUSAVANO PUBBLICAMENTE i fratelli che in qualche modo avevano abiurato alla fede cristiana per timore di morire....questa situazione incresciosa....che obbligava i vescovi a NON AMMETTERE ALLA COMUNIONE questi fratelli PENTITI.....fece nascere la confessione PRIVATA.....in modo che nessuno potesse venire a sapere i peccati dell'altro......non almeno in modo ufficiale, lasciando così la libertà al vescovo di DECIDERE E DI VALUTARE IL GRADO DI PENTIMENTO......la penitenza era poi pubblica...e con questo spirito i fedeli rimasti tali, accettarono in modo migliore il rientro di queste persone alla comunione....E DURANTE L'EUCARESTIA SI FACEVA LA PACE CON TUTTI.....
Vedete amici come la Chiesa e come le comunità cristiane si sono andate pin piano trasformandosi?
Questo trasformarsi non vuol dire affatto aver rinnegato il Cristo, ma semplicemente APPROFONDITO certi insegnamenti i quali soltanto nel corso del tempo ed in goni generazione, POSSONO ESSERE COMPRESI.....
Il tornare indietro ci deve indurre invece a scoprire L'OBBEDIENZA....CHE I CRISTIANI ESERCITAVANO VERSO IL LORO VESCOVO......il quale sempre in contatto CON GLI ALTRI.....erano vigili sopratutto nell'emergenze dottrinali quando nascevano le eresie.....
In questo forum, se ve lo andate a leggere Ma che cosa hanno fatto questi PAPI?......ci sono tutte (o quasi) le risposte a questa evoluzione che NON può essere cancellata con un colpo di spugna.....essa è parte di un PATRIMONIO COMUNE A TUTTI I CRISTIANI......è anche la prova che Cristo NON ha mai abbandonato la Chiesa ma che sempre l'ha arricchita di NOVITA' E DI DONI INERENTI ALLA BIBBIA......
I Pentecosatli SONO UN DONO di Dio.....sia in male che in bene:
in male quando rinnegando quanto abbiamo detto fanno invece emergere il patrimonio cristiani:
in bene perchè ci sono di stimolo ad esercitare le virtù evangeliche, a riscoprire il valore dell'amore verso il prossimo, ad arricchirci con ciò che possiamo condividere.....
Ma una cosa sola NON possono fare...PRETENDERE DI SOSTITUIRSI ALLA CHIESA.......
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 36 di 36 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 28/04/2004 12.51
Forse però, da quanto vedo, Stefano non ha letto adeguatamente tra le righe della mio racconto relativo a quello che succede in quella comunità evangelica.
Io oltre agli errori umani, volevo far notare anche cosa succede quando la comunità cresce.
In quella comuità pentecostale che è partita con 15 persone e ed arrivata ad oggi a circa 250, al crescere dei fedeli sono inevitalbilmente cresciuti i problemi di gestione.
Magari a qui 15 iniziali, il pastore risultava più simpatico e pacifico, di quanto non lo risulti ora, che ha allontanato quei quattro ragazzi.
Al crescere del numero dei fedeli crescono i problemi, e credo che la decisione del pastore di lasciare il suo lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla comunità, col tempo ne creerà altri di problemi. Appena cominceranno ad arrivare i motorini comprai ai figli coi soldi della comunità, appena comprerà questo o quell'altro alla moglie, coi soldi della comunità, lentamente, col tempo, a qualcuno peserà, e forse penseranno che era meglio per il pastore continuare a lavorare, piuttosto che vivere coi soldi della comunità, coi soldi delle decime.
L'unità di gruppo diminuisce all'aumentare del numero dei fedeli, non sto scoprendo l'acqua calda, è semplicemente una grande verità.
Il mio parroco mi raccontava che in Germania dove le parti sono invertite, e do ragione a Teofilo, i cattolici essendo in minoranza sono molto uniti tra loro, si tocca con mano il calore umano in quelle piccole comunità cattoliche.
Quindi il problema resta sempre lo stesso, SI CERCA LA VERITA' O L'AFFETTIVITA?
Non è detto che l'una escluda l'altra, ma nelle piccole comunità c'è più affettività, e le comunità pentecostali sono piccole e molto affettive, qui in Italia.
Gino si mostrava cuorioso, sarebbe quasi propenso ad assistere ad un culto evangelico, spinto proprio dalla curiosità, quasi per vedere (come S.Tommaso) e toccare con le proprie mani quanto diciamo io, Francesco e Lisa.
Ebbene, Gino, andandoci una singola volta non concluderai nulla, perchè non vengono fatti elenchi di accuse, tutte in una volta, ma si usa fare piccole battutine, piccoli doppi sensi che i fratelli indottrinati capiscono.
Solo vivendo a stretto contatto con le comunità pentecostali si riescono a vedere e capire i mattoncini (di cui parlava Francesco) che aggiungono spesso i pastori nello loro spiegazioni.
Quindi, fratello Stefano, prega di più e oltrepassa i tuoi problemi affettivi, lo so che non è facile.
Pace
Salvatore
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