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11/05/2011 11:18 | |
Wojtyla sacro show. Così l’ex maestro delle cerimonie (Marini Piero) svela che era il Papa polacco a volere tutte quelle novità (Rodari)
di Paolo Rodari
Nella curia romana di Karol Wojtyla monsignor Piero Marini non è stato semplicemente il maestro delle cerimonie pontificie. E’ stato il continuatore di una scuola che negli anni del post Concilio ha riformato al liturgia spingendola oltre i canoni e le regole dell’antica tradizione. In sostanza quanto iniziò il padre lazzarista Annibale Bugnini sotto Paolo VI, Marini continuò nell’era del Papa polacco. Cercò a suo modo senza riuscire a non trascinarsi dietro una scia di feroci critiche mosse principalmente dall’area conservatrice della curia che vedeva nelle innovazioni “imposte” al Papa un tradimento della Tradizione. Qui sta il punto. Piero Marini ha imposto la spettacolarizzazione della liturgia pontificia al suo protagonista principe, il Papa, oppure si è adeguato a un desiderio espresso dallo stesso capo della chiesa universale? A tre anni e mezzo dalle dimissioni da maestro delle cerimonie pontificie – al suo posto Benedetto XVI ha voluto un altro Marini, Guido, della nobile e rigorosa scuola siriana – è lo stesso monsignor Piero a prendere carta e penna e a scrivere in “Io sono un Papa amabile. Giovanni Paolo II”, un volume appena pubblicato per San Paolo e scritto assieme a Bruno Cescon, la sua versione dei fatti. Marini dedica ampie pagine alla controversia che l’ha investito negli anni addietro fino a dire che le spinte in avanti delle liturgie papali erano volute da Wojtyla il quale, anzi, “avrebbe voluto qualcosa di più” nella strada che portava le sue celebrazioni a inglobare elementi appartenenti alle diverse culture del mondo ma estranei ai rigidi canoni romani. Questo, dice Marini, è stato Wojtyla: un Papa che ha spezzato la rigidità della liturgia romana introducendo nel suo recinto sacro nuove culture. Ogni viaggio una nuova liturgia. Ogni viaggio i mugugni del seguito papale. E’ il 1991. A San Luis de Maranhao, in Brasile, il vescovo del luogo propone di introdurre nella messa papale una danza. Al momento del Vangelo escono due ballerine in abiti fini, forse di seta. Danzano. Il vento scompiglia i vestiti e scopre molte delle rispettive nudità. In sagrestia i cardinali commentano: “Possibile che debbano accadere questi fatti?”. Dice Marini che così commentò il presidente dei vescovi brasiliani, Luciano Mendez de Almeida: “Ma io ho visto gli angeli della risurrezione”. E che più volte il Papa si girò dicendo: “Bello, bello”. Come a dire: il Papa sapeva delle novità e approvava. In molti mugugnavano. Tra questi, forse, anche Joseph Ratzinger che oggi, divenuto Papa ad altre liturgie sta abituando la sua chiesa.
Il Foglio, 7 maggio 2011 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.
Pubblicato da Raffaella
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all'argomento ha fatto seguito una serie di commenti che potrete leggere qui :
qui a seguire metto invece il mio primo commento, l'assurda risposta di uno che si firma DON e la mia seguente risposta....
Wojtyla sacro show...
che tristezza!!!! tutto ciò che è definito SHOW non può mai essere riletto in chiave sacra o liturgica!! ma da un Piero Marini che ha DEVASTATO la Liturgia del Pontefice me l'aspettavo..... una LITURGIA SHOW..... che tristezza!!!
E' facile scrivere ora un libro per il quale il Papa non può rispondergli.... Giovanni Paolo II LO LASCIAVA FARE come ha lasiato fare per molte altre cose, ma questo non significa che fosse d'accordo altrimenti non avrebbe scritto la Redemptoris Sacramentum, NON AVREBBE FONDATO LA FSSP (san Pietro) che si occupa di allevare un Clero TRADIZIONALE, non avrebbe avviato la normalizzazione fatta da Benedetto XVI della Messa antica avviandola con l'indulto dell'Ecclesia Dei....
caro mons. Piero Marini, lei navigava verso altre rive, non addossi la responsabilità al defunto Pontefice che ha commesso l'errore di darle così tanta fiducia e quel consenso che il SUCCESSORE PONTEFICE VIVENTE LE HA TOLTO... si metta l'anima in pace e faccia ammenda delle sue presunzioni... e celebri la Messa COME CRISTO COMANDA attraverso il SUO VICARIO in terra... Amen!
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mai lette tante banalità tutte insieme!! se mons Piero marini, arcivescovo e liturgista, è rimasto al suo posto è segno che andava bene, anzi benissimo. Di solito i Maestri non sono mai rimasti troppo a lungo, invece Mons. piero Marini, arcivescovo e dottore in liturgia e non amante di pizzi e trine, è rimasto a lungo. L'unica incongruenza che ho sempre contestato è che un vescovo facesse da cerimoniere ad un altro Vescovo. Il resto sono gratuite affermazioni, mi stupisce tutta quella gente che ha affollato aule, ossequiato, salutato, corteggiato Mons. Marini, arcivescovo, improvvisamente hanno voltato le spalle...... era amore x la Liturgia, o captatio benevolentiae? Chi decideva tutto era il potente segretario, e se qualcosa non gli piaceva, diceva: il Papa ama fare in questo modo! Il nuovo marini, fosse meno ipocrita e dicesse chiaramente cosa ha fatto e cosa sta facendo.... Si è preso pure un bel titolo di "ignorante" in una pubblica circostanza.
don Marco
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la mia risposta:
Trovo VERGOGNOSE le parole di chi si firma "don Marco" con l'auspicio che magari non è propriamente un sacerdote, perchè se davvero lo fosse, ci sarebbe da stare poco allegri!
le elenco le sue di banalità:
1) mons. Piero Marini NON è rimasto al suo posto, è stato tolto, semmai le fosse sfuggito! e subito dopo questo spostamento, nelle Liturgie del Pontefice si sono visti RADICALI CAMBIAMENTI...
2) mons. Guido Marini, in più occasioni ha sottolineato come SIA IL PONTEFICE, NEL SUO CASO, a gestire il cerimoniale Liturgico, CONSULTANDOSI con lui, egli parla di RECIPROCA ATTENZIONE E VALUTAZIONE CON L'USO DEI TESTI NORMATIVI...
3) gentile don Marco, chi sta SPUTANDO VELENI è Piero Marini, semmai le fosse sfuggito!!
4) CHI NON AMA LA BELLEZZA LITURGICA, caro don Marco, non ama LA DONNA= LA CHIESA, LA LITURGIA (TUTTO AL FEMMINILE COME VEDE ^__^) sa, il Signore ha voluto CHE ANCHE L'OCCHIO GODESSE DELLA SUA PARTE.... persino una Tunica, senza cuciture, è diventata strumento di alta teologia del Vangelo....perfino L'INCENSO, perfino l'ORO che donato al Bambino Gesù, non viene rigettato dai Genitori....perfino LO SPRECO DELL'OLIO viene difeso da Gesù...lei ha un concetto troppo MATERIALISTA della Liturgia....provi a guardare una trina di merletto in controluce e con lo sguardo del CUORE, vada oltre...
4) mi piace questa difesa a Piero Marini per poi SCARAVENTARSI sull'ex segretario del Papa e, ciliegina sulla torta, mons. GUIDO Marini sarebbe ora l'ipocrita!! ma che carino detto da un prete!! ^__^ come vede don Marco, siamo ALLE OPINIONI E AL RELATIVISMO, lei non difende LA RIFORMA DI BENEDETTO XVI, ma difende la sua personale OPINIONE.... forse rifugiarsi in sacre letture quali sant'Alfonso e il santo Curato d'Ars sulla LITURGIA, la potranno aiutare a RIFORMARSI DAL DI DENTRO.... diversamente non credo che lei possa essere d'aiuto ai fedeli....
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Questa, come si può constatare è l'ennesima STRUMENTALIZZAZIONE di Giovanni Paolo II..... che fa il pari con questa che vi invito ad approfondire e meditare: Il giochetto delle frasi estrapolate.....
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine) |