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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Il Magistero Pontificio ecclesiale sulla questione politca e sull'omosessualità

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2017 10:26
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Sesso: Femminile
28/02/2012 11:04
 
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[SM=g1740733] Non per tornare sempre sugli stessi argomenti, ma per essere in tema con il problema denunciato dal Santo Padre sul cosiddetto "analfabetismo religioso" , quindi in pieno spirito di apologetica cattolica e di correzione fraterna....
Parliamo di Sacra Scrittura e della retta interpretazione che è fondata sul consenso unanime dei Padri. Come tutti sappiamo, queste sono verità assolute, immutabili, eterne e, sempre grazie alla retta interpretazione affidata alla Chiesa cattolica da Cristo, la Scrittura gode del dogma dell'inerranza e la relativa retta interpretazione, fornita dai Padri, ci indica prescrizioni che hanno valenza e validità sempiterna.

Nell'Antico Testamento Dio prescrive

"Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro" (Lv 20,13).

E la vicenda di Sodoma e Gomorra (Gen. 18,16 seg.) è conosciuta da tutto il mondo:

"… Condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente. Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati. Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie …" (2 Pt. 2,6 seg.).

"… Così Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno … " (Gd. 7).

L'interpretazione unanime dei Padri è assolutamente collimante rispetto a quanto il Testo Sacro riporta letteralmente.

Nel Nuovo Testamento lo Spirito Santo è altrettanto chiaro...

[SM=g1740733] Innanzi tutto chiariamo: Gesù dice chiaramente “Non sono venuto ad abolire la Legge” (Mt 5, 17-19), quindi la condanna dell'atto, del peccato resta, la rivoluzione portata da Cristo non è la giustificazione del peccato, il condono, o la promozione del peccato stesso, ma è L'ELEVAZIONE DELLA DIGNITA' DELLA PERSONA UMANA PECCATRICE E PECCATORE...

Gesù non venne a cambiare la legge ma a aportarla a COMPIMENTO... Gesù rompe ogni schiavitù e la Legge diventa dono e regola di Salvezza, ma non già di terrore, NON pena di morte..., un esempio concreto è il quadro con la donna adultera che stava per essere lapidata: Gesù non abolisce la Legge, ma la supera facendo leva sulla dignità della vita umana, richiamando i suoi giudici alle coscienze e al perdono.... questi vengono chiamati a lanciare la loro pietra se si fossero ritenuti, in coscienza, senza peccato, ed alla donna dopo averle confermato il perdono l'ammonisce paternamente: "và e non peccare più!" [SM=g1740733] dunque, in un breve dialogo Gesù non mette da parte la legge o la dottrina, non la modifica, ma la vive, la umanizza e al tempo stesso la divinizza, la mette al confronto con le coscienze di tutti i presenti, lascia decidere a loro confermando che in quanto alla condanna del peccato avevano ragione, ma in quanto all'azione, al modo di condannare la pena di morte non era la soluzione..., alla donna fa vedere il volto misericordioso di Dio ma ribadisce anche il monito, il ricordo che ciò che aveva fatto era un peccato e dunque "va, e non peccare più".... l'adulterio resta dunque un peccato da condannare, un peccato verso il quale siamo invitati a NON cedere...
Così è per la sodomia, per ogni atto DISORDINATO-CONTRO NATURA... Gesù NON vuole la morte di chi la pratica, MA CHE SI CONVERTANO....E NON PECCHINO PIU'... [SM=g1740733]

Dice così il Nuovo Testamento:


"... Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che si addiceva al loro traviamento... E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa." (Rm 1, 26/32) - "...Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio" (1 Cor. 6,9/10).

"… La legge non è fatta per il giusto, ma per i non giusti e riottosi, per gli empi e di peccatori, per gli scellerati e i profani, per i parricidi e matricidi e omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d'uomini, i bugiardi, gli spergiuri …"(1 Tm. 1,9).

E' inutile che certi omosessualisti inventano che il loro rapporto non c'entra nulla con la sodomia.... non c'è bisogno di una laurea in medicina o teologia per comprendere che la sodomia è quel rapporto sessuale fra uomini.... e che non è peccato solo se si commete fra uomini, ma anche nelle coppie etero, sia ben chiaro! [SM=g1740730] è un atto contro natura... e nulla lo può giustificare, l'amore fra le persone non può giustificare MAI un atto disordinato...
L'interpretazione unanime dei Padri è assolutamente collimante rispetto a quanto il Testo Sacro riporta letteralmente.

La condanna dei Padri e dei Dottori della Chiesa

"I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand'anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché commettessero un tale abuso di se stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere fra Dio e noi a venir violata" (Sant'Agostino, Confessioni, c.III, p.8).

"Che lo zolfo evochi i fetori della carne, lo conferma la storia stessa della Sacra Scrittura, quando parla della pioggia di fuoco e zolfo versata su Sodoma dal Signore. Egli aveva deciso di punire in essa i crimini della carne, e il tipo stesso del suo castigo metteva in risalto l'onta di quel crimine. Perché lo zolfo emana fetore, il fuoco arde. Era quindi giusto che i Sodomiti, ardendo di desideri perversi originati dal fetore della carne, perissero ad un tempo per mezzo del fuoco e dello zolfo, affinché dal giusto castigo si rendessero conto del male compiuto sotto la spinta di un desiderio perverso" (San Gregorio Magno, Commento morale a Giobbe, XIV, 23, vol. II, pag. 371).

"Questo vizio non va affatto considerato come un vizio ordinario, perché supera per gravità tutti gli altri vizi. Esso infatti, uccide il corpo, rovina l'anima, contamina la carne, estingue la luce dell'intelletto, caccia lo Spirito Santo dal tempio dell'anima" (San Pier Damiani - dottore della chiesa e grande riformatore dell'Ordine Benedettino - Liber Gomorrhanus, in Patrologia latina, vol. 145, coll. 159-190).

"Nei peccati contro natura in cui viene violato l'ordine naturale, viene offeso Dio stesso in qualità di ordinatore della natura" (S. Tommaso d'Aquino, Summa Teologica, II-II, q. 154, a. 12).

"… Commettendo il maledetto peccato contro natura, quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono …" (S. Caterina da Siena, Dialogo della Divina Provvidenza, cap. 124).

"Più pena sente uno che sia vissuto con questo vizio de la sodomia che un altro, perocché questo è maggior peccato che sia". (San Bernardino da Siena, Predica XXXIX in: Prediche volgari, p. 915).

"… Di questa turpitudine mai abbastanza esecrata sono schiavi coloro che non si vergognano di violare la legge divina e naturale". (San Pietro Canisio - dottore della Chiesa- Summa Doctrina Christianae, III a/b, p. 455).

La condanna dei Papi

"… L'esecrabile vizio libidinoso contro natura; colpe per le quali i popoli e le nazioni vengono flagellati da Dio, a giusta condanna, con sciagure, guerre, fame e pestilenze …" (San Pio V, Costituzione Cum Primum, del 1 aprile 1566, in Bullarium Romanum, t. IV, c. II, pp. 284-286).

"… Il peccato contro natura grida vendetta al cospetto di Dio..." (San Pio X - Catechismo, N. 966).

"Inseguendo l'esistenza di atti intrinsecamente cattivi, la Chiesa accoglie la dottrina della Sacra Scrittura. L'apostolo Paolo afferma in modo categorico: - Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio, 1 Cor. 6,9-10" (Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor, cap. 81).

Leggendo la Sacra Scrittura impariamo dall’unico Dio e giusto giudice che com’è vero che il Signore perdona qualunque peccato a chi, con sincero pentimento, gli chiede il perdono, è altrettanto vero che giudicherà secondo la Sua Parola (e non secondo quella degli uomini, anche se appartenenti alle gerarchie della Chiesa!) quanti si ostinano nel peccato.

A tale proposito riporto l'opinione della Dott.ssa Patrizia Stella (dottore in pedagogia del comportamento) come risulta da una sua lettera pubblicata sulla rivista Teologica, N. 20 - marzo/aprile 1999, indirizzata alle autorità religiose e civili ed alle riviste, alla cui lettura integrale rimando quanto interessati.

"… In secondo luogo significa negare alla persona la capacità di superare questo problema, in quanto è stato più volte confermato dagli studiosi che questo comportamento non è irreversibile né congenito, tranne casi rarissimi, ma frutto di cattive abitudini, o di esperienze negative, o di reazioni davanti all'aggressività di certi comportamenti femminili; situazioni comunque, dalle quali si può uscire. Prova ne sia che nel mondo animale esistono malformazioni congenite di vario genere, ma non si è mai verificato il caso di attrazioni ed unioni omosessuali tra bestie, ciò vuol dire che è una devianza che riguarda l'uomo non tanto nella sfera genetica, difficilmente modificabile, quanto piuttosto in quella educativa e psicologica, soggetta quindi all'influsso della volontà. Significa inoltre non aver capito il ruolo della chiesa e del cristiano, che non è solo quello di alleviare pietosamente le ferite lasciando "l'ammalato" nella sua cancrena, bensì è quello di avere "dell'ammalato" una stima ed una fiducia tali da saper usare anche il bisturi pur di farlo guarire. Compito della chiesa e del cristiano è quello di ricordare che c'è la grazia di Dio che aiuta a vivere i comandamenti, e che senza la sua grazia è difficile vivere non solo la castità, ma qualunque altra virtù, che la violazione costante dei Comandamenti di Dio comporta sempre il rischio di autodistruggersi nella vita terrena e di mettere in pericolo la salvezza eterna, e che infine, dà molta più gioia e gratificazione una vita casta anche se talvolta esige sacrificio e lotta, che una vita di disordine sessuale, qualunque esso sia, etero o omosessuale …".

Conclusione:

Ho qui riportato solo alcune delle migliaia di citazioni contenute nel Magistero della Chiesa cattolica circa l'omosessualità e la sodomia.
E' fondamentale ribadire che questo articolo non è omofobo, ma riporta solo individuate verità di fede, contenute nel Magistero che è infallibile.
Si può scegliere se intendere il presente in spirito di correzione fraterna o se scagliarsi come belve contro la Chiesa, dunque, contro Cristo.

Carlo Di Pietro (M.S.M.A.) (con alcume mie aggiunte, in neretto)


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È vietato dirlo, ma col sesso non si gioca


«La teoria del “gender” ci prepara un mondo dove nulla sarà più percepito come stabile», dice lo psicanalista mons. Tony Anatrella. «I danni provocati dal divorzio non sono nulla rispetto a quelli che può causare l’ideologia Lgbt»


 

L’ideologia del “gender” «farà sicuramente più danni del marxismo». Lo ha messo nero su bianco monsignor Tony Anatrella, psicanalista di fama internazionale, specialista in psichiatria sociale, docente alle libere Facoltà di filosofia e psicologia di Parigi e al Collège des Bernardins, oltre che consultore del Pontificio consiglio per la famiglia e del Pontificio consiglio per la salute. Il suo ultimo libro, La teoria del “gender” e l’origine dell’omosessualità, appena pubblicato da San Paolo, Anatrella lo ha scritto proprio per mettere in guardia dalle conseguenze – esistenziali e sociali – della teoria che nega la differenza sessuale fra l’uomo e la donna.

Monsignore, cosa può accadere a uomini che crescono incerti delle differenze che vedono?

Ora non si vedono ancora le conseguenze della negazione della differenza sessuale, ma tra una ventina d’anni sarà chiaro: se si va avanti così assisteremo a crisi identitarie gravi, al diffondersi di problemi mentali. La realtà sarà confusa con l’immaginazione e niente verrà più percepito come stabile. Un’incertezza cronica è poi la madre di comportamenti violenti. Il bambino cresce sano e sicuro quando interiorizza la differenza sessuale. Ma è un conflitto accettarla. Se la mentalità lo spinge a non accettare la differenza è più facile che, come accade all’omosessuale, questo cresca depresso, insicuro e incapace di accettare la diversità. I gravi danni psicologici provocati dai divorzi che oggi constatiamo non sono nulla rispetto a quelli che può causare l’ideologia del gender sulle generazioni future.

Lei parla di una crescente diffusione di comportamenti omosessuali. È dovuta solo all’accettazione di questo modello come normale o anche alla prevalenza di una mentalità narcisistica?

Diciamo che la mentalità narcisistica, che rifiuta l’alterità come elemento necessario al compimento dell’uomo, favorisce l’omosessualità. Aumentano i comportamenti omosessuali perché la società, anziché favorire l’accettazione umana del proprio sesso prima e di quello opposto poi, favorisce la regressione alla fase infantile della sessualità in cui non si riconosce l’alterità come positiva. Ma se il bambino non è aiutato a uscire da se stesso e a superare le fasi infantili, come quella anale ad esempio, può incorrere in problemi molto seri: oltre a quello dell’omosessualità ci sono l’alcol, la droga, la bulimia e molti altri.

L’omosessualità dunque non ha un’origine fisiologica, neurologica o genetica? 

Ormai tutti gli studi concordano nell’affermare che è un disturbo della psiche, come già sosteneva Sigmund Freud. L’uomo e la donna sviluppano la propria psicologia interiorizzando il proprio corpo sessuato durante l’infanzia e l’adolescenza. Quando questo non accade, i soggetti non accettano il proprio corpo reale rappresentandone uno che non corrisponde alla loro realtà personale: il corpo immaginato è diverso dal corpo reale.

L’omosessuale, si legge nel suo libro, è possessivo, nel rapporto con l’altro cerca di riempire una mancanza ed è incapace di donarsi. Come può allora la Chiesa chiedergli di vivere nella castità?

La Chiesa afferma che le pratiche sessuali tra persone dello stesso sesso sono atti intrinsecamente disordinati perché l’omosessuale non riesce ad arginare la frustrazione che vive unendosi a chi è uguale a lui. Tanto che, pur vivendo queste relazioni, resta insoddisfatto. Perciò la Chiesa propone alle persone veramente omosessuali (altre possono invece intraprendere un percorso terapeutico che le porti all’eterosessualità) di astenersi dal praticare e di cercare di guardarsi dentro per fondare le loro relazioni su un altro amore che può colmare la ferita, quello di Cristo nella Chiesa. È un cammino difficile, ma è l’unico che permette di vivere in questa condizione serenamente. Ci sono cristiani che hanno questa tendenza e la assumono senza cercare di esprimerla o di praticarla. Alcuni possono avere esperienze, dispiacersene e avere voglia di cambiare, trovando nella fede in Cristo la risorsa per fare il proprio cammino di felicità: all’interno dell’amore della Chiesa ogni uomo può trovare il proprio posto.

Che rapporto c’è tra le lobby Lgbt e la popolazione che dicono di rappresentare? Questi gruppi di pressione rappresentano davvero tutti gli omosessuali?

Le lobby omosessuali fanno molto rumore. Lo si vede chiaramente quando organizzano manifestazioni come i Gay Pride, aperti anche agli eterosessuali per fare numero. Resta il fatto che gli omosessuali rappresentano una percentuale molto bassa della popolazione totale. In Francia un’inchiesta ha dimostrato che nel 2008 solo l’1,1 per cento degli uomini e lo 0,3 per cento delle donne hanno avuto contatti sessuali con persone dello stesso sesso, il che non vuol dire necessariamente che questi siano tutti realmente omosessuali. Parliamo quindi di un’esigua minoranza, con un grande potere nel settore politico e mediatico, che vuole imporre il proprio stile di vita alla maggioranza della popolazione ignara di quello che sta accadendo davvero: i media hanno un potere d’influenza psicologica tale da far passare per cattivo chi solo domanda di capire. Abituano ad accettare come normale anche quello che da sempre l’uomo percepisce come evidentemente problematico. Sono bandite dal dibattito perfino le domande circa l’origine dell’omosessualità.

Insomma un problema che tocca poche persone viene trasformato in una questione epocale. Come è possibile che una lobby che rappresenta una parte minima della popolazione abbia tanto potere?

Per comprendere questo fenomeno bisogna inserirlo in un quadro storico che si evolve a partire dagli anni Cinquanta, quando iniziò a svilupparsi l’ideologia della liberazione sessuale che voleva ridurre la sessualità al suo aspetto infantile e ludico. In seguito, all’inizio degli anni Settanta, si cominciò ad affermare che il piacere sessuale era un diritto primario della persona, quindi anche del bambino. Di qui la diffusione della pederastia e la legittimazione dell’omosessualità. Oggi siamo al punto in cui l’omosessualità viene considerata un’identità grazie al lavoro incessante degli attivisti gay all’interno di tutte le istituzioni più importanti. Come l’Onu e l’Unione Europea, che ora hanno ridefinito l’omosessualità. All’inizio degli anni Settanta gli attivisti gay per imporsi sono arrivati a usare la violenza verbale e fisica: le associazioni omosessuali intervenivano in tutti i congressi medici con metodi anche brutali, strappando il microfono a chi osava sollevare dubbi. E attraverso l’occupazione di posti strategici si sono infiltrati anche nel consiglio di amministrazione dell’Associazione degli psichiatri americani. Così hanno potuto imporre la cancellazione dell’omosessualità dal manuale delle malattie, una risoluzione raggiunta per alzata di mano dopo che a tutti i membri erano state inviate lettere personali: non era mai successo che si prendesse una decisione scientifica per alzata di mano. Da allora è diventato quasi impossibile per i medici affrontare l’omosessualità anche da un punto di vista scientifico. E dopo l’Organizzazione mondiale della sanità, le legislazioni statali hanno cominciato a negare l’esistenza della diversità sessuale, prima accettando l’omosessualità come normale, poi permettendo i matrimoni fra persone dello stesso sesso e infine aprendo all’adozione.

Lei sostiene che gli omosessuali vivono una sofferenza. Se è così, perché nessuno si ribella e chiede di essere aiutato?

Chi ammette il disagio e capisce che non è dovuto dalla società su cui proietta le proprie manie di persecuzione e da cui cerca una conferma che non ha trovato nel genitore, spesso cerca di farsi aiutare. Ma gli attivisti evidentemente o non se ne rendono conto o non vogliono uscirne: dicono di non soffrire, anche se c’è sempre un problema depressivo, di isolamento e di instabilità nei rapporti che si riversa all’esterno con rabbia. Perciò chi si fa aiutare ha spesso paura di dire le cose come stanno: siamo alla follia per cui se un eterosessuale diventa omosessuale gli si fanno congratulazioni, nel caso contrario c’è il disprezzo.

Come giudica la ritrattazione di Robert Spitzer, lo psichiatra più influente dello scorso secolo, che recentemente si è scusato con gli omosessuali per aver constatato l’efficacia della terapia riparativa del dottor Nicolosi?

Ci sono forme di omosessualità che non possono cambiare, altre che possono evolvere e incamminarsi verso l’eterosessualità. Ma se bisogna sempre evitare le terapie repressive, si può anche aiutare a superare la fase infantile della sessualità per correggere l’orientamento di chi intimamente lo desidera e sia quindi disposto a collaborare. Chi afferma questo, però, è perseguitato, compreso Spitzer.

Ha mai ricevuto minacce?

Mi capita di continuo, come a tutti quelli che sostengono quanto argomento io. Per ora non mi hanno ancora denunciato, sebbene in Francia una legge contro l’omofobia ci sia già: un deputato che si è permesso di dire che la famiglia ha un valore superiore a tutte le altre unioni è stato condannato in primo e secondo appello. La Cassazione si è pronunciata per la libertà di pensiero, ma mi domando: quanto durerà questa tregua? C’è una polizia delle idee che si sta sviluppando. E quando un’ideologia ha bisogno del potere della polizia e dei giudici per imporsi, significa che stiamo andando verso uno Stato totalitario. Il problema è che i cittadini non si stanno davvero accorgendo della gravità della situazione, anche perché i problemi che riguardano l’omosessualità sono sconosciuti e trattati come tabù.

Quale può essere la via per contrastare questa ideologia e fermarne la deriva totalitaria? 

Bisogna dire la verità. La Chiesa è rimasta l’unica istituzione a difendere la salute dell’uomo. Ma occorre un maggiore impegno per educare la gente: molti sono complici e giustificano questa ideologia per ignoranza. Spesso anche i preti parlano senza conoscere il vissuto reale degli omosessuali. Bisogna leggere la Bibbia e poi san Paolo che descrive le conseguenze orribili di una società che valorizza l’omosessualità. Sopratutto bisogna coltivare il rapporto con Dio. Infatti, il narcisismo in cui ci troviamo è frutto del rifiuto di Dio. E quindi dell’alterità che sola ci può compiere. Non a caso, in questo mondo che ha dimenticato l’alterità e non conosce il Suo amore, l’uomo non sa più chi è e non ha più un volto, se non quello uniforme della massa che lo plasma. Da qui l’importanza della nuova evangelizzazione di cui parla il Papa, che passa dall’annuncio dell’amore di Cristo all’uomo, sperimentabile nella Chiesa e nella famiglia. E l’importanza dell’educazione a uscire da se stessi per compiersi. Non a caso il Papa continua a parlare della famiglia naturale nonostante gli attacchi.
E l’allora cardinal Ratzinger, con cui ho lavorato per anni come membro della Congregazione per l’educazione cattolica, chiese di produrre un documento molto importante in merito all’educazione e all’omosessualità e alla necessaria collaborazione fra uomo e donna. È poi fondamentale l’azione pastorale in sostegno delle famiglie e un impegno maggiore dei cattolici nella difesa delle istanze familiari ed educative anche in politica.


Leggi di Più: La teoria del “gender” e l’origine dell’omosessualità | Tempi.it

ALCUNE TESTIMONIANZE....

http://www.uccronline.it/2011/09/23/omosessualita-uscirne-si-puo-io-lho-fatto/
www.uccronline.it/2012/03/13/mi-chiamo-andrea-e-ce-lho-fatta-sono-uscito-dallomosessualita/

Per altri è stato un incontro con l’amore come ha raccontato Maria Italia: “...Nel paese dove vivo, c'era una copia gay non piu' ragazzini, stavano insieme da un po' di anni, uno di loro ha iniziato a trovare scuse, piano piano si sono lasciati, fino qui direte voi tutto normale. Si, tutto normale, se non fosse che uno dei due si e' innamorato di una donna, ora dopo 2 anni stanno ancora insieme, felicemente...” . Oppure Massimiliano incontrato da Povia sul treno dopo avergli raccontato la sua storia ne ha fatto in seguito la canzone "Luca era gay".

In fine vi è un nuovo terzo gruppo di ragazzi, alcuni credenti altri no, che hanno scoperto grazie alle nuove scienze della fisica quantistica che per anni gli sono stati raccontati un mucchio di bugie. Non sono i geni a modificare i pensieri, bensì il contrario. La forza del pensiero e delle convinzioni che derivano dall’inconscio creano una realtà che si può cambiare, grazie a tecniche di riprogrammazione dell’inconscio. Alcuni di loro con gioia ne danno già testimonianza.
/www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__cambia.php
/www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__evolvi-il-tuo-cervello.php
/www.macrolibrarsi.it/libri/__la_guarigione_spontanea_delle_credenze.php
/bioregionalismo-treia.blogspot.com/2012/01/grazyna-gosar-e-franz-bludorf-dna-e.html?spref=fb
/www.scienzaeconoscenza.it/scienza/lipton_biologia_credenze.htm
/www.macrolibrarsi.it/libri/__inconscio-per-amico-amrita.php
/www.macrolibrarsi.it/video/__la_mente-piu_forte_dei_geni-dvd.php
/acarrara.blogspot.com/2012/04/omosessualita-cervello-ii.html?spref=fb
/acarrara.blogspot.com/2012/05/omosessualita-cervello-iii.html?spref=fb
/acarrara.blogspot.ch/2012/06/omosessualita-cervello-omosessuali-non.html?spref=fb
www.youtube.com/watch?v=BqVaaFR7tHA&feature=share
www.youtube.com/watch?v=PpPWaue5WsQ&feature=youtu.be
/www.strategiepervincere.com/fe/13488-video-2-psicologia-robusta
www.youtube.com/watch?v=SU77eusgF8I&feature=youtu.be
Con le nuove scienze le lobby gay, sanno d'aver finito di tenere sottomessi migliaia di ragazzi, nascondendo loro la verità per anni . Ora cercano con queste ultime pubblicazioni di zittire anche la scienza facendoci credere che siamo solo vittime del nostro cervello:
brainfactor.it/index.php?option=com_content&view=article&id=673%3Anoi-siamo-il-nostro-cervello-un-libro-scomodo&catid=36%3Arecensioni&Itemid=3

Mentre l’intero mondo scientifico sta inseguendo i neutrini nella direzione opposta, medici, psicologi, biologi, chimici, fisici.... OMOFOBI sono tutti coloro che vi vogliono vittime del cervello mentre la scienza ha dimostrato che ne siete creatori. Le pulsioni omosessuali non sono una scelta, quella di seguire i sogni cambiandole sì.

PRECISAZIONE: Non "curo" nessuno e nemmeno voglio indirizzare verso qualcuno in particolare, scegliete voi.
Anche perchè andare da un medico e non credere al cambiamento, non si cambia lo stesso. Mentre diversi ragazzi, anche non credenti, che hanno creduto nella forza dei loro pensieri, che non sono andati da nessun medico ma hanno approfondito tutti gli aspetti dell’omosessualità, leggendo alcuni di questi libri /omosessualitaeidentita.blogspot.ch/2010/12/libri-in-italiano-per-uscire.html
Strappandone le pagine troppo religiose per loro (alcuni sono solo psicologici). Hanno cercato di confrontare il loro passato con quanto scritto. Hanno letto tanti libri delle nuove neuroscienze, sul funzionamento del cervello, della mente, del modo di vedere le cose (es. Libri sopra, non quelli limitanti scritti apposta da chi ha interessi politici e finanziari e di ogni sorta, anche dietro il mondo dell’omosessualità). Hanno appreso le tecniche di riprogrammazione mentale (es. Corsi Psych-K, avere paura dell’omosessualità o reprimersi non fa altro che impedire il cambiamento). Le immagini che creano emozioni, hanno un impatto molto forte per programmare l’inconscio (chi crea fumetti queste cose le sa. ) /carlasalemusio.blog.tiscali.it/2012/02/12/programmare-linconscio/?doing_wp_cron
L'articolo sotto da un'idea di cosa si intende per cambiamento in generale:
/www.humantrainer.com/articoli/cambiamento-terapeutico-mente-corpo.pdf
Questi ragazzi sono cambiati completamente in tutto. Idee, pulsioni e hanno raggiunto il loro sogno che non era quello di essere omosessuali. Se non volete essere giudicati non giudicateli, esistono e questo è quello che volevano per la loro vita.

 Sono contraria all’addozione o avere figli tra coppie omosessuali perchè è troppo ipocrita dire che per i loro figli basta l’affetto di 2 genitori indipendentemente dal sesso però per loro questo affetto indipendentemente dal sesso non basta tanto da stravolgere l’intera loro vita (anche per l’eterosessuale questa differenza ha ragione d’esistere ma è coerente anche verso i figli che percepiscono e crescono in armonia con questa differenza che non consiste solo nell’avere i genitali diversi). E’ insensato misurare la mancanza della madre o del padre per un bambino, con l’intelligenza scolastica, il relazionarsi con i compagni o con quanto vuol bene ai 2 padri o alle 2 madri, che nel caso di divorzio diventerebbero 4 madri o 4 padri.

[SM=g1740738]


[Modificato da Caterina63 14/06/2012 20:27]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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