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Benedetto XVI in visita a Fatima in Portogallo dall'11 al 14 Maggio 2010

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2010 23:42
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13/05/2010 17:23
 
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VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI IN PORTOGALLO NEL 10° ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE DI GIACINTA E FRANCESCO, PASTORELLI DI FÁTIMA (11 - 14 MAGGIO 2010), 11.05.2010

SALUTO AI GIOVANI RIUNITI DAVANTI ALLA NUNZIATURA DI LISBOA


Numerosi giovani provenienti da diverse parrocchie e appartenenti a vari movimenti ecclesiali sono riuniti questa sera davanti alla Nunziatura Apostolica di Lisboa per cantare in onore del Papa e per ricevere la sua benedizione.
Dopo cena, il Santo Padre si affaccia al balcone della Nunziatura e rivolge ai giovani presenti il seguente saluto:

PAROLE DEL SANTO PADRE


     Benedetto XVI Fatima

Cari amici,

Ho apprezzato la viva e numerosa partecipazione dei giovani all’Eucaristia di questo pomeriggio sul Terreiro do Paço, dando prova della loro fede e della loro volontà di costruire il futuro sul Vangelo di Gesù Cristo. Grazie per la gioiosa testimonianza che offrite a Cristo, l’eternamente giovane, e per la premura manifestata al suo povero Vicario in terra con questo incontro serale. Siete venuti ad augurarmi la buona notte e di cuore vi ringrazio; ma adesso dovete lascarmi andare a dormire, altrimenti la notte non sarebbe buona, e ci aspetta il giorno di domani.

Provo una grande gioia nel potermi unire alla moltitudine dei pellegrini di Fatima in occasione del decimo anniversario della Beatificazione di Francesco e di Giacinta. Essi, con l’aiuto della Madonna, hanno imparato a vedere la luce di Dio nell’intimo dei loro cuori e ad adorarla nella loro vita. Che la Vergine Maria vi ottenga la stessa grazia e vi protegga! Continuo a contare su di voi e sulle vostre preghiere, affinché questa Visita in Portogallo sia ricolma di frutti. E adesso con grande affetto vi imparto la mia Benedizione, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Buona notte! A domani.


     Fatima






Saluto ai malati dopo la santa Messa di stamani a Fatima:

      Benedetto XVI malati a Fatima



Cari Fratelli e Sorelle malati,

Prima di avvicinarmi a voi qui presenti, portando nelle mani l’ostensorio con Gesù Eucaristia, vorrei rivolgervi una parola di incoraggiamento e di speranza, che estendo a tutti i malati che ci accompagnano mediante la radio e la televisione e a quanti non hanno neppure questa possibilità, ma sono uniti a noi tramite i vincoli più profondi dello spirito, ossia, nella fede e nella preghiera:

Fratello mio e Sorella mia, agli occhi di Dio hai «un valore così grande da essersi Egli stesso fatto uomo per poter com-patire con l’uomo, in modo molto reale, in carne e sangue, come ci viene dimostrato nel racconto della Passione di Gesù. Da lì in ogni sofferenza umana è entrato uno che condivide la sofferenza e la sopportazione; da lì si diffonde in ogni sofferenza la con-solatio, la consolazione dell’amore partecipe di Dio e così sorge la stella della speranza»
(Benedetto XVI, Enc. Spe salvi, 39).

Con questa speranza nel cuore, potrai uscire dalle sabbie mobili della malattia e della morte e rimanere in piedi sulla salda roccia dell’amore divino. In altre parole: potrai superare la sensazione di inutilità della sofferenza che consuma la persona nell’’intimo di se stessa e la fa sentire un peso per gli altri, quando, in verità, la sofferenza, vissuta con Gesù, serve per la salvezza dei fratelli.

Come è possibile? Le sorgenti della potenza divina sgorgano proprio in mezzo alla debolezza umana. E’ il paradosso del Vangelo. Perciò il divino Maestro, più che dilungarsi a spiegare le ragioni della sofferenza, ha preferito chiamare ciascuno a seguirlo, dicendo: «Prendi la tua croce e seguimi» (cfr Mc 8, 34). Vieni con me. Prendi parte, con la tua sofferenza, a quest’opera di salvezza del mondo, che si realizza mediante la mia sofferenza, per mezzo della mia Croce. Man mano che abbracci la tua croce, unendoti spiritualmente alla mia Croce, si svelerà ai tuoi occhi il significato salvifico della sofferenza. Troverai nella sofferenza la pace interiore e perfino la gioia spirituale.

Cari malati, accogliete questa chiamata di Gesù che passerà accanto a voi nel Santissimo Sacramento e affidategli ogni contrarietà e pena che affrontate, affinché diventino – secondo i suoi disegni – mezzo di redenzione per il mondo intero. Voi sarete redentori nel Redentore, come siete figli nel Figlio. Presso la croce… si trova la Madre di Gesù, la nostra Madre.

Il Santo Padre rivolge un saluto alla moltitudine dei pellegrini, in diverse lingue:

Chers pèlerins francophones, venus chercher ici, à Fatima, auprès du cœur de Marie, la Mère de Jésus, un supplément d’espérance afin d’être autour de vous source de consolation et d’encouragement sur les routes humaines: que Notre-Dame vous protège et intercède pour tous ceux que vous aimez! Ma Bénédiction vous accompagne!

I welcome the English-speaking pilgrims present today who have come from near and far. As we offer our fervent prayers to our Lady of Fátima, I encourage you to ask her to intercede for the needs of the Church throughout the world. I cordially invoke God’s blessing upon all of you, and in a particular way upon the young and those who are sick.

Ganz herzlich grüße ich alle deutschsprachigen Pilger. Auch heute ruft uns die Muttergottes hier in Fatima zum Gebet für die Bekehrung der Sünder und den Frieden in der Welt auf. Gerne vertraue ich euch und eure Familien ihrem unbefleckten Herzen an. Maria führe euch zu ihrem Sohn Jesus Christus.

Queridos peregrinos de lengua española, que habéis acudido con entusiasmo a este encuentro ante la Virgen de Fátima para compartir con tantos otros devotos vuestra confianza y fervor a nuestra Madre del cielo, la Santísima Virgen María. Que ella os lleve con ternura y mano segura hacia Cristo, su Hijo, y sea así fuente de gozosa esperanza y de firmeza en la fe. Muchas gracias.


Con affetto mi rivolgo ora ai pellegrini italiani e a quanti dall’Italia sono spiritualmente uniti a noi. Cari fratelli e sorelle, da Fatima, dove la Vergine Maria ha lasciato un segno indelebile del suo amore materno, invoco la sua protezione su di voi, sulle vostre famiglie, specialmente su quanti sono nella prova. Vi benedico di cuore
!

Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Gromadzi nas tu Niepokalana Matka Boga, która w tym miejscu zechciała pozostawić ludzkości przesłanie pokoju. Wiąże się ono z wezwaniem do zawierzenia i pełnej nadziei modlitwy, abyśmy mogli przyjąć łaskę miłosierdzia, którą Ona nieustannie wyprasza u swego Syna dla kolejnych pokoleń. W tym duchu polecam Jej opiece Was, wasze rodziny i wspólnoty, i z serca Wam błogosławię.

[Saluto i pellegrini polacchi. Ci raduna qui l’Immacolata Madre di Dio, che in questo luogo ha voluto lasciare all’umanità il messaggio della pace. Esso è legato alla chiamata, all’affidamento e alla preghiera piena di speranza, affinché possiamo accogliere la grazia della misericordia che Lei ininterrottamente implora dal suo Figlio per le generazioni che si susseguono. In questo spirito raccomando alla sua protezione tutti voi, le vostre famiglie e comunità, e vi benedico di cuore.]

Queridos peregrinos de língua portuguesa, sob o olhar materno de Nossa Senhora de Fátima, saúdo a todos vós que aqui viestes dos vários países lusófonos à procura de conforto e de esperança. Dando-nos Jesus, Maria é a verdadeira fonte da esperança. A Ela vos entrego e acompanho com a minha Bênção.





















 



BenedettoXVI Fatima

 




[Modificato da Caterina63 13/05/2010 17:31]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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