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COSA POSSIAMO LEGGERE OGGI? Suggerimenti per una santa lettura...

Ultimo Aggiornamento: 13/12/2012 09:25
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Sesso: Femminile
05/03/2010 11:44
 
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Interessante anche da Gabbianella1 da Famiglia Cattolica la sottoscrizione a testi impegnativi da leggere per la salute della nostra stessa ragione...


OTTIME SCELTE....ne ho alcuni da quella lista...davvero interessanti...

consiglio anch'io qualcosa che potrete scegliere qui, libreria cattolica:

fedecultura.com/default.aspx

tra la'ltro sono abbastanza economici rispetto ad altri...il che non guasta...

di questi ho preso letto e rimedito:




questo lo uso ogni giorno, utile per chi non conosce il latino perchè c'è l'italiano a fianco e c'è anche la Messa con il Canone in latino-italiano e c'è una breve guida per ogni preghiera con l'autore e l'Anno...



questo molto utile per comprendere gli errori di false interpretazioni dopo il Concilio..



e poi altri che troverete all'interno consiglio di cliccare su COLLANA SPIRITUALE....



Libri consigliati

E. CUNEO – D. DI SORCO – R. MAMELI, Introibo ad altare Dei, Fede & Cultura, Verona 2008, € 25

di Dante Pastorelli

La promulgazione del Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI, che ha de jure ma non de facto liberalizzato l’uso del Rito Romano Antico, ha prodotto un considerevole aumento in Italia, come in tutto il mondo, del numero delle celebrazioni secondo il venerando messale di S. Pio V, e, giorno per giorno, si constata sempre più chiaramente la tendenza ad un ulteriore sviluppo di tali celebrazioni, nonostante l’ostinata resistenza di vescovi e preti ribelli all’autorità pontificia. S’è resa, così, necessaria, e per la nuova temperie in sé e per l’iniziativa richiesta di fedeli e di molti sacerdoti soprattutto delle nuove leve, una solerte edizione non solo di libri liturgici, Messali da altare e Messalini quotidiani e festivi, Breviari, spesso ristampe di “classici” insuperati, ma anche di altri sussidi che aiutino il popolo di Dio a partecipare alla S. Messa con devozione e in cosciente unione con l’alter Christus e di testi più impegnativi destinati alla formazione del clero che col rito tradizionale vorranno offrir il Santo Sacrificio.

Un compito difficile, questo, che si è in buona parte assunto la benemerita casa editrice Fede & Cultura di Verona che ha già al suo attivo diverse pubblicazioni di prestigio, nelle sue collane di saggistica e di spiritualità [...].
Ecco ora questo libro che porta come sottotitolo Il servizio all’altare nella Liturgia Romana tradizionale, e che si avvale di una lusinghiera prefazione del card. D. Castrillon Hoyos, il Porporato che tanto si è prodigato e si prodiga nel suo ruolo di Presidente della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” a seguir i problemi di non facile soluzione suscitati dal “Motu Proprio”, e d’una postfazione di don Konrad zu Lowenstein della Fraternità Sacerdotale S. Pietro.

Gli autori son giovani accomunati, oltre che da vincoli di amicizia e dall’amore per la liturgia tradizionale, dall’attitudine agli studi teologici e dall’esperienza, a livello anche professionistico, di musica e canto. [...]
...dico subito che si tratta di uno strumento di cui effettivamente si sentiva il bisogno, dato che il lungo esilio del Rito Romano Antico aveva steso la coltre dell’oblìo sulla liturgia tradizionale anche negli aspetti pratici più semplici, come il servir una messa letta, ruolo che, salvo lodevoli eccezioni di congregazioni religiose “tradizionaliste”, e associazioni e confraternite laicali, gruppi ben organizzati, solo i più anziani di solida memoria e dalle conoscenze rinfrescate son ancor oggi in grado di svolger con una certe cura nel rispetto delle rubriche.

Il fine che gli autori si son proposti, dunque, è proprio quello compilar un equilibrato “vademecum del ‘chierichetto tradizionale’” e di offrire “al cattolico di buona cultura che si accosti alla Liturgia un valido e sintetico lavoro introduttivo”.

[...] Eppure, si deve dar atto, e ben volentieri, che l’esito di tal compendio va molto al di là dello scopo da loro indicato in un eccesso di modestia riduzionista.

Il testo è corposo (oltre 270 pagine), denso, arricchito da un notevole e ben selezionato apparato di note e bibliografia, e colloca l’aspetto più minutamente prescrittivo del servizio all’altare, previsto per le varie cerimonie, in un rigoroso e documentato quadro storico-teologico-liturgico, sapientemente delineato ed articolato, che affronta e discute con vigile critica anche le questioni poste dal Magistero tradizionale e da quello più recente, in particolare di Pio XII, del Vaticano II letto alla luce dell’ermeneutica della continuità difesa dal Pontefice felicemente regnante.

Solo a scorrer i titoli dei capitoli si comprende come il discorso si ampli oltre i propositi iniziali ed apra interessanti ed invitanti finestre sulla vita esteriore ed interiore della Chiesa: dall’architettura e dalla struttura dei sacri edifici alla musica sacra ed al canto, dal conversi ad orientem ai libri liturgici in vigore nel 1962, dalla lingua “sacra” al ministero sacerdotale, agli ordini maggiori e minori, dalle caratteristiche rituali dei vari tipi di Messa al raffronto tra l’apparato rubricale del Vetus e del Novus Ordo ecc. Ciascun capitolo, insomma, serve a fornir ai ministranti quelle basi storiche, teologiche e liturgiche indispensabili per comprender appieno la profondità, anche nella loro mistica simbologia, dei gesti, delle preghiere, degli arredi, dei paramenti, sì che essi possano assicurar un servizio, sia alla messa letta che a quella cantata, competente e religiosamente rivissuto.

Il libro, pertanto, risulta non un semplice vademecum del “chierichetto” e neppure un repertorio introduttivo, per quanto consistente, sibbene un vero e proprio organico manuale liturgico di agevole lettura pur in un dettato sempre avvertito nella sua specificità, che però, per la sua levatura e complessità, più che ai chierichetti, per quanto di buona cultura, m’appare idoneo a maturi responsabili del servizio all’altare nelle chiese dove già si celebra il Rito di S. Pio V, a formatori già sufficientemente attrezzati o almeno non digiuni di dottrina e liturgia, i quali, come me, molto vi potranno apprendere, senz’altro molto più di quanto occorra per esser in grado d’istruir “chierichetti”. Inoltre, ritengo che destinatari appropriati siano pure i sacerdoti che si accostan per la prima volta al Rito Romano Antico ed i giovani seminaristi diocesani che, per volontà del Papa, dovrebbero (ed uso il condizionale di proposito) imparar a celebrar secondo quel rito, oltre ovviamente i fedeli che più a fondo voglion penetrar l’altezza teologica e le significazioni spirituali per una fruizione più consapevole della S. Messa nella sua genuina essenza di Lode alla SS.ma Trinità, di Sacrificio satisfattorio e propiziatorio, rinnovamento sacramentale della Passione e Morte del Redentore.

Un vivo ringraziamento, pertanto, all’editore ed ai giovani studiosi per questo dono che certamente verrà apprezzato nel suo giusto valore da chi della Chiesa si sente figlio devoto ed in essa è impegnato. Ed al ringraziamento unisco un fervido augurio di una meritata vasta diffusione.

Cfr. Una Voce dicentes, bollettino quadrimestrale della sezione fiorentina di “Una Voce” 1 (2009) 53-54.

 



[Modificato da Caterina63 07/08/2011 18:29]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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