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La protezione di Gesù alla sua Sposa, la Santa Chiesa UNA, santa, Cattolica ed apostolica e le varie profezie

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2012 11:38
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12/07/2011 09:58
 
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Il segreto di Fatima: l'apostasia nella Chiesa?

Di Francesco Agnoli
Il Foglio, 20 maggio 2010

Fatima è un luogo che mi è caro: un luogo di preghiera, in cui si respira un’aria particolare e si avverte la presenza del Mistero. Qui, nel 1917 la Madonna apparve a tre pastorelli mentre il paese era sotto un governo fieramente nemico di Cristo. Pochi mesi dopo, in Russia, sarebbe scoppiata la Rivoluzione Bolscevica. Tra le cose che la Madonna predisse ai tre veggenti c’era anche questa: la Russia spargerà i suoi errori nel mondo. Per Lucia la Russia era una signora da convertire; per il mondo un paese poco interessante, marginale, in cui tutto sembrava scorrere lentamente, da secoli, senza novità. Ma la Madonna non sbagliava…

Oltre a parlare della Russia, del rosario, dell’inferno, Ella diede un terzo segreto, scritto da Lucia nel 1944 e consegnato nel 1957 al sant’Ufficio. Pio XII non lo lesse. Il primo papa a farlo fu Giovanni XXIII, che però ritenne di non rivelarlo; come avrebbe fatto anche Paolo VI, che lo lesse nel 1965. Da allora in tanti si sono chiesti: perché ciò che la Madonna ha rivelato, la gerarchia ecclesiastica nasconde?

Di qui una illazione dominante: che il segreto riguardasse una imminente crisi della Chiesa, l’apostasia predetta da san Paolo. Come si sa, il segreto avrebbe dovuto essere rivelato dopo il 1960, perché allora sarebbe stato più chiaro. Il cardinal Silvio Oddi, che era stato segretario di Giovanni XXIII, un giorno gli disse: “Beatissimo padre, c’è una cosa che non le posso perdonare”. “Che cosa?”, rispose il papa. “Di aver tenuto il mondo in sospeso durante tanti anni” e di non aver rivelato, nel 1960, il segreto che tutti aspettavano. Il papa gli rispose due volte: “Non parlarmene”.

Perché? L’idea che si fece allora Oddi, come tanti altri importanti uomini di curia, tra cui il cardinal Ottaviani, era che il segreto riguardasse proprio una grande crisi della Chiesa.
Credo, disse Oddi, che “preannunciasse un qualcosa di grave che la Chiesa avrebbe fatto…Forse il segreto dice che negli anni Sessanta, nonostante le migliori intenzioni, la Chiesa avrebbe fatto qualcosa le cui conseguenze sarebbero state molto dolorose…”. Ma “se fosse davvero così - concludeva-, questo segreto è già noto perché la crisi della Chiesa è sotto gli occhi di tutti” (30 Giorni, n.4, 1991).

A questo punto si possono fare alcune ipotesi: Giovanni XXIII era il papa dell’ottimismo. Non voleva sentire parlare “profeti di sventura” e immaginò più volte che la modernità avrebbe visto una “nuova primavera” della Chiesa, grazie al Concilio. Si può capire che il terzo segreto, se è quello previsto da Oddi, non doveva fargli piacere. Lo stesso si può dire di Paolo VI, che però arrivò a dire, nel 1969: “La Chiesa si trova in un’ora di inquietudine, di autocritica; si direbbe anche di autodistruzione…”.
Non aveva dichiarato, s. Pio X nella Pascendi, dieci anni prima di Fatima, che i nemici della Chiesa “si celano nel seno stesso della Chiesa”? E Pio XII non aveva detto di temere i “novatori”, che volevano smantellare la liturgia e la teologia bimillenaria della Chiesa? Alla morte di Paolo VI, diventò papa Albino Luciani, col nome di Giovanni Paolo I.

Il patriarca di Venezia aveva avuto un colloquio con Lucia, su richiesta esplicita di quest’ultima, l’11 luglio 1977. Dopo quell’incontro, come sappiamo da molte testimonianze, Luciani uscì sconvolto, cambiato. Il papa del catechismo ai piccoli e della possibile riforma dello Ior di Marcinkus e poi di De Bonis, sarebbe morto dopo 33 giorni di pontificato, in circostanze non proprio chiarissime.
Arriviamo così all’anno 2000, quando il terzo segreto viene “rivelato”. Il cardinal Sodano spiega che si riferirebbe a fatti già avvenuti, conclusi, passati. Giovanni Paolo II afferma che la profezia della Madonna riguarderebbe il suo attentato del 1981. Eppure qualcosa non torna: il testo pubblicato dal Vaticano parla di un papa ucciso, non ferito. E poi che relazione ci sarebbe tra la richiesta della Madonna di rivelare il segreto dopo il 1960 e i fatti del 1981? Che risonanza ha avuto, nella storia della Chiesa, quel singolo fatto? E perché aspettare, dopo il 1981, altri 19 anni?

Infine è arrivata la rivelazione di Benedetto XVI in Portogallo: il papa ha legato il segreto di Fatima e l’attuale “passione della Chiesa”, insistendo sul fatto che i peggiori nemici della Chiesa sono al suo “interno”. Ha poi alluso alla pedofilia, ma, quale che sia il segreto, è inevitabile riconoscere che essa non è una causa, ma un effetto: della perdita di fede, di devozione, di senso della liturgia, che infesta la Chiesa dagli anni Sessanta. Gli anni del Concilio e del post Concilio.

Ha dichiarato Martin Mosebach, autore di uno splendido testo, L’eresia dell’informe (Cantagalli), a difesa della liturgia di sempre: “Dobbiamo chiederci come mai nei collegi cattolici siano avvenuti reati sessuali ad opera di sacerdoti proprio negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II. Non si può allora non giungere all’amara conclusione che l’esperimento di “aggiornamento”, di adeguamento della Chiesa al mondo è clamorosamente fallito. Dopo quel Concilio la maggior parte dei preti si tolse l’abito sacerdotale, smise di celebrare quotidianamente la Messa e di leggere il breviario. La teologia post-conciliare fece di tutto per dimenticare l’immagine del sacerdote trasmessa dalla tradizione”.

La strada allora non è un Vaticano III, come vorrebbero i nemici interni della Chiesa, sempre sponsorizzati dai nemici esterni (vedi preti come Kung, Mancuso, Gallo, o cardinali come Martini, onnipresenti sulla stampa), ma una Trento II. Non aggiornamento ma ritorno alle radici.

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Facciamo alcune brevissime considerazioni senza catastrofismi ma con sano realismo:

impressionante è questa profezia soprattutto perchè è di un monaco ORTODOSSO....
 
"Quando il vescovo di Roma assumerà due nomi [il riferimento sembrerebbe riguardare Giovanni Paolo II; N.d.R.] un impero sarà prossimo a crollare: quello della bestemmia [l’Unione Sovietica?; N.d.R.]. Ma sarebbe follia esultare di gioia, perché non sarà la fine ma l'inizio dei dolori: lo spettro cupo della miseria volteggerà nel cielo come nube impazzita e getterà ombra su molti popoli. Mancherà il pane anche nei paesi ricchi..."

XVIII secolo, profezia del monaco Basilio di Kronstadt, San Pietroburgo

Papa Giovanni Paolo I e Papa Giovanni Paolo II sono gli unici pontefici della storia ad aver assunto due nomi. Sono stati eletti entrambi nel 1978. Giovanni Paolo I, eletto il 26 agosto, è durato in carica solo 33 giorni. Giovanni Paolo II ha governato la Chiesa per 25 anni ed è morto nel 2005.


"... quando gli uomini abbandoneranno l’uso della loro ragione, si abbrutiranno. Allora saranno sempre più nella confusione. Si preparino perciò i principi di questo mondo per i più grandi flagelli, che cadranno su di essi. Ma ad opera di chi? Prima di tutto gli eretici e gli infedeli, poi i santi e fedelissimi «Portatori della Croce» eletti dall’Altissimo, i quali, non riuscendo a convertire gli eretici con la scienza, faranno un uso vigoroso delle loro armi. Molte città e villaggi saranno in rovina, con la morte di una quantità enorme di uomini buoni e cattivi.

Gli infedeli combatteranno anche contro i cristiani e gli eretici, saccheggiando, distruggendo e uccidendo la maggior parte dei cristiani. Alla fine, l’esercito... dei Portatori della Santa Croce muoverà non contro i cristiani o la cristianità, ma contro gli infedeli nei paesi pagani, e conquisterà tutti quei regni con la morte di un grandissimo numero di infedeli. Dopo questo rivolgeranno le loro armi vittoriose contro i cattivi cristiani e distruggeranno tutti coloro che si ribellano a Gesù Cristo."

XV secolo, profezia di San Francesco da Paola
Nota: gli studiosi degli scritti di san Francesco da Paolo specificano che non si tratterà di una guerra con armi umane, ma parlano delle armi della fede e dei miracoli, per "morte" si intederebbe entrambe prviste dalla Scrittura: sia la morte fisica per cataclismi naturali, sia la morte al peccato e quindi per vittoria si intende la conversione!
 
" 1Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. 2Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, 3senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, 4traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, 5con la parvenza della pietà mentre ne hanno rinnegato la forza interiore."

Seconda lettera a Timoteo (3,1-3,5)

 
" 1Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, 2sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. ."

Prima lettera a Timoteo (4,1-4,3)

"...abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza!".  (1917, tratto dalla terza parte del segreto di Fatima rivelato a Suor Lucia dalla Madonna)


Ora... Occhi al cielo cosa sta succedendo in Austria?

Paolo Rodari ha postato alcuni interventi interessanti su una grave posizione di una parte della Chiesa nelle vesti di alcuni suoi rappresentanti illustri che naturalmente ci fanno soffrire e ci danno da pensare...
http://www.paolorodari.com/


Si insiste su richieste inaccettabili per la Chiesa come la comunione ai divorziati (ricordando che ai divorziati che NON convivono e non si risposano la comunione viene lecitamente data!!); le donne prete... e contro il celibato dei preti...nonchè anche sulle questioni etiche e morali che dall'interno della Chiesa qualcuno vorrebbe modificare...

 è lampante che da anni si sia formata una schiera di MODERNISTI, un modernismo di cui san Pio X aveva già predetto, annunciato e condannato....

Oggi viene allo scoperto, diremo: i nodi vengono al pettine, e di questo DOBBIAMO RINGRAZIARE LA PROVVIDENZA perchè se da un lato questo ci fa male, dall'altra però è un BENE perchè finalmente si conoscono nomi e cognomi ed il fedele cattolico, se non è completamente cieco (nell'anima) comprenderà dove sta la verità e dove regna la menzogna...

Già nel 1300 san Tommaso d'Aquino aveva predetto anch'egli insieme ad altri profeti e Dottori della Chiesa, che il SISTEMA CULTURALE, ETICO E MORALE sarebbe decaduto spianando la strada all'Anticristo...
Ci sono e ci saranno eventi che NON ci sarà possibile eliminare, attenzione alle parole di Benedetto XVI a Fatima sul Terzo Segreto...  egli ha rammentato LA GRAVITA' della situazione in cui vive la Chiesa e che i NEMICI SONO DAL SUO INTERNO....lo ha detto il Papa eh!
E' dunque fondamentale comprendere che ora l'importante è PERSEVERARE NELLA FEDE aprendo gli occhi del cuore sulla verità...

Quanto e quando leggiamo di questi associazionismi etici e morali votati all'INGANNO della sana dottrina biblica, compito nostro è NON DISPERARE!!! Il peggio dovrà ancora venire... 
Gesù non ci chiede di salvare il mondo, ma di PERSEVERARE NELLA FEDE AUTENTICA che non è fatta solo di incontri della GMG di canti, di balli e di raduni...ma è fatta di CONCRETEZZA NEL SOSTEGNO ED AL SOSTEGNO DELLA VERITA'...

Chiunque ballando e cantando o andando ai raduni mega....coltivasse però una etica ed una morale contraria alla dottrina della Chiesa, HA PERDUTO DI FATTO LA VERA FEDE...non ha perseverato e non spetta a noi giudicarlo o condannarlo, ma ricordargli la VIA MAESTRA CHE E' QUELLA DELLA SANTA CHIESA...

dobbiamo davvero chiederci e riflettere su questo VENTO DI PAZZIA che attanaglia la Chiesa ...

 Occhiolino

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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