A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

19 Aprile: Anniversario di un Pontificato nel segno dei tempi! Grazie Benedetto!

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2017 22:21
Autore
Stampa | Notifica email    
ONLINE
Post: 39.988
Sesso: Femminile
16/04/2013 20:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

19 aprile 2005 un Pontificato sul Calvario (1)

13.04.2013 14:16

 

19 aprile 2005 un Pontificato sul Calvario (1)

perseguitato ed ostacolato parte il ministero di Joseph Ratzinger affidato dalla Provvidenza a Benedetto XVI.

(parte prima)

 

Riportiamo, per dovere di cronaca, alcuni appunti dal sapore amaro tratti da un Diario uscito dopo quel Conclave e quindi ben prima dell'elezione del nuovo Pontefice 2013.

"E' il 17 aprile 2005, dentro le mura del Vaticano. Nel pomeriggio ho preso possesso della camera alla Casa Santa Marta. Posati i bagagli ho provato ad aprire le persiane, perché la stanza era buia. Non ci sono riuscito. Hanno spiegato che le persiane erano state sigillate. Clausura del Conclave..."

Con queste parole con cui comincia il diario di un anonimo Prelato della Curia, riportato da Repubblica nei giorni successivi a quel Conclave, possiamo ricostruire una strana situazione che avendosi dovuto verificare otto anni orsono, la ritroviamo oggi nell'ultimo Conclave dopo Benedetto XVI.

 

Ma non si viola così un segreto?

Se hanno acconsentito, sia pure in forma anonima, a rendere possibile tale ricerca di alcuni fatti avvenuti è perché hanno creduto all’intenzione non scandalistica ma rigorosamente storica di questo lavoro. Potrebbe sembrare una giustificazione alla violazione di un giuramento fatto o per accreditare il detto che il fine giustifica i mezzi, in questo caso vista la situazione nella Chiesa e l'evento storico di un Papa costretto (anche se non sappiamo ancora da chi o da cosa) a dimettersi, riteniamo un dovere anche il monito del Signore a non temere mai di dire la verità.

L’imposizione del segreto, poi, è stata decisa dai Papi innanzitutto per tutelare la libertà del Conclave: una fuga di notizie prima o durante il conclave, con i «seggi» nella Sistina ancora aperti, potrebbe condizionare le successive votazioni. Altra cosa, meno grave, crediamo, è una violazione del segreto post factum. Non c’è qui alcuna possibilità di condizionare o influenzare un fatto che è già avvenuto e può essere ormai consegnato alla storia nei suoi contorni più obiettivi.

L'idea di riportare qui queste ed altre note dei fatti ha due ragioni:

la prima è data dall'affetto che ci lega a Benedetto XVI, uno dei Pontefici più perseguitati di questi ultimi tempi, forse dovremmo risalire a Pio VII, al beato Pio IX e al venerabile Pio XII per capire quanto accanimento questo Papa ha dovuto sopportare. Forse possiamo accostarlo anche all'immagine di Paolo VI, perseguitato nel suo Magistero petrino, quando uscì l'Humanae Vitae.

Resta illuminante a riguardo il magnifico articolo riportato da Riscossa Cristiana e firmato dal teologo Padre Giovanni Cavalcoli O.P. "Forza e debolezza del Papato", che consigliamo vivamente.

La seconda ragione è che essendo ormai note di dominio pubblico affidate spesso a citazioni di profezie dei Santi, diventa lungimirante usare queste informazioni per fare un pò di ordine alle idee sia per non lasciarci travolgere dagli eventi e rischiare di cedere al disfattismo ed allo scoraggiamento, sia per ascoltare e mettere davvero in pratica le parole del Signore: " È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!" (Mt.18,7), in questo caso riteniamo più utile comprendere i fatti e cessare così di alimentare ulteriori scandali.

 

Dunque, ritornando alle pagine di quel Diario, si intuisce l'importanza dell'isolamento del Corpo elettore, affinché "lasciamo spazio allo Spirito Santo", così come diceva proprio l'allora cardinale Ratzinger nel commento al Trittico alla Sistina di Giovanni Paolo II: " Dagli occhi interiori del Papa emerge nuovamente il ricordo dei Conclave dell’agosto e dell’ottobre 1978.

Poiché anch’io ero presente, so bene come eravamo esposti a quelle immagini nelle ore della grande decisione, come esse ci interpellavano; come insinuavano nella nostra anima la grandezza della responsabilità. Il Papa parla ai Cardinali del futuro Conclave "dopo la mia morte" e dice che a loro parli la visione di Michelangelo. La parola Con-clave gli impone il pensiero delle chiavi, dell’eredità delle chiavi lasciate a Pietro. Porre queste chiavi nelle mani giuste: è questa l’immensa responsabilità in quei giorni. Si ricordano così le parole di Gesù, il "guai" che ha rivolto ai dottori della legge: "avete tolto la chiave della scienza" (Lc 11, 52). Non togliere la chiave, ma usarla per aprire affinché si possa entrare per la porta: a questo esorta Michelangelo".

Nel 2005 quelle Chiavi furono messe nelle mani che la Provvidenza aveva forgiate, preparate per tanti anni, le mani di Joseph Ratzinger. Che non tutto il Collegio cardinalizio fosse d'accordo è comprensibile. La componente umana ha sempre giocato il suo ruolo umano da quando, Duemila anni orsono, il Signore Iddio scelse l'umile Ancella per realizzare il Suo Progetto di Salvezza e da Lei attese una risposta, amava sentire quel "Fiat" voluntas tua prima di cominciare l'opera.

Come ci insegnano i Padri della Chiesa, infatti, l'Incarnazione prodigiosa avvenne nel momento del fatidico "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga in me quello che hai detto" e l'Angelo compiuta la sua missione, partì da Lei (cfr Lc.1,28-38).

Così, all'incirca, avviene in ogni Conclave: ogni volta è una "incarnazione", è un prodigio nonostante ci siano i calcoli umani, nonostante tutto... e non è un caso la promessa che il Signore Gesù fece solamente e singolarmente a Pietro: "E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" (Mt.16,18-19).

Chiunque venga eletto, alla fine dei giochi, riceve una dignità unica (e la Grazia di Stato) perché è la Parola del Signore che conta alla fine, è la Sua fedeltà che impegna il Suo stesso progetto. Gli scandali dunque ci saranno sempre, sta a noi non essere lo scandalo!

Joseph Ratzinger viene eletto al quarto scrutinio. Ma quello che a molti di noi dall'esterno può essere sembrato una naturale continuità col suo Predecessore, fu in realtà un percorso pieno di ostacoli e di insidie utili oggi per comprendere la sofferenza e la dura persecuzione vissute da Benedetto XVI.

Tornando al Diario si legge come al terzo scrutinio fossero in verità una minoranza i cardinali poco propensi a dare il proprio voto all'ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, indirizzati piuttosto a compattarsi per eleggere da allora il primo pontefice del Sudamerica Jorge Mario Bergoglio.

Non è un mistero che il suo nome venne alla luce da subito, da quando si chiusero le porte del Conclave e che continuò a riecheggiare per molti mesi dopo.

Bergoglio così raggiunse ben 40 voti che, seppur pochi per varare l'Habemus Papam, di fatto bloccò l'elezione immediata di Ratzinger.

Sia ben chiaro che questi fatti non devono farci leggere Bergoglio quale nemico di Ratzinger, ciò che interessa a noi è comprendere l'ipotesi piuttosto veritiera di una crisi interna alla Curia romana che non solo non è finita con l'elezione "tardiva" di Bergoglio (al quale spettano ora le medesime croci e i medesimi tradimenti), ma che sta probabilmente alla radice delle ragioni più vere delle dimissioni di Benedetto XVI.

Arrivati a lunedì 18 aprile, ricostruisce il Diario, il nodo comincia a sciogliersi.

Ma il primo antagonista della vicenda non è Bergoglio, bensì il cardinale Martini.

Infatti in quello scrutinio alle ore 18 del 18 aprile la situazione è la seguente:

Joseph Ratzinger, 47 voti;

Bergoglio, 10 voti;

Martini, 9 voti;

2 voti li prende anche Tettamanzi e 6 perfino Ruini, voti o... vuoti a perdere, grazie a Dio!

Qualcuno ipotizza un testa a testa fra Martini e Ratzinger nel secondo scrutinio, ma non abbiamo prove, quindi lasciamo andare.

Resta palese tenere in grande considerazione che in verità, al cardinale Martini, non interessava affatto diventare Papa, primo per il decorso della malattia che lo aveva già colpito, secondo perché era tipico di Martini preferire il ruolo di "ante-papa" (e non anti-papa) come lui stesso ebbe a dire nel suo libro Conversazioni notturne a Gerusalemme. Cosa volesse in realtà Martini, o chi preferisse al posto di Ratzinger come Papa resta un mistero, come un mistero resta quella sua affermazione a voler essere "ante-papa", e spesso anche scandalo per certe affermazioni poco dottrinali.

Ciò che è importante è l'annotazione del Diario in questione che sottolinea all'improvviso la svolta nel Conclave. Ci piace immaginare in questa "svolta" il vero soffio dello Spirito Santo che in qualche modo e con azioni a noi incomprensibili, ebbe così a spostare l'attenzione degli Elettori sul vero Candidato.

E poi, parliamoci chiaro: ma chi voleva fra gli eventuali papabili, diventare l'ombra di Giovanni Paolo II ed essere continuamente paragonato a lui? Perché è anche questo che ha dovuto subire Ratzinger e di cui poco si parla; serviva un capro-espiatorio.

Lo abbiamo visto con l'elezione oggi di Bergoglio: alla Messa di intronizzazione di Ratzinger, benché la piazza fosse gremita fino a Via della Conciliazione e l'entusiasmo era palpabile, la piazza e i fedeli si era riempita anche di immagini del suo Predecessore mentre, alla Messa di intronizzazione di Bergoglio nessun fedele portava l'immagine del Predecessore, per altro vivente.

Mancanza di tatto, di buona educazione, sensibilità e quant'altro, ci viene spontanea una osservazione: ma da dove uscivano questi fedeli che avevano dimenticato così in fretta Benedetto XVI? Dalle catacombe? Dove sono stati in tutti questi otto anni quelli che con un sospiro di "sollievo" intervistati dicevano: "finalmente"!

Scusate, ma "finalmente" di cosa?

O come le assurde affermazioni fatte dal cardinale Ruini di cui, in qualità di cattolici, ci vergogniamo profondamente e ne prendiamo volutamente le dovute distanze!

Così il vero antagonista di Ratzinger, nel Conclave 2005 si rivela essere di fatto Bergoglio. Tutto sommato anche lui un gesuita come lo era Martini ma tra i due, si dice anche, che in verità non corresse buon sangue. Vi è da dire che più che con Martini lo stesso Giovanni Paolo II ebbe sostegno proprio da Bergoglio che non dall'arcivescovo di Milano.

Bergoglio appoggiò e sostenne il Magistero del Papa in Argentina, se ne faceva promotore soprattutto con l'uscita del Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica del quale ebbe a dire nel 2002:

«Per questo presentiamo il messaggio del Catechismo così com'è. Colui che lo segue si salva e salva gli altri. Siamo consapevoli della sofferenza del nostro popolo, siamo consapevoli del fatto che molti bambini non possono terminare il primo ciclo d'istruzione per mancanza delle necessarie proteine. Siamo consapevoli che negli ospedali manca l'essenziale per la salute della gente. Presentare il messaggio di Gesù Cristo significa tracciare il cammino che Egli ha tracciato. Per esser degni della Sua dignità. E diciamo: ogni persona del nostro popolo ha diritto a vedere rispettata questa dignità e non a vederla calpestata. Calpestare la dignità di una donna, di un uomo, di un bambino, di un anziano è un peccato grave che grida al Cielo».

 

Un cardinale Martini avrebbe tagliato la parte iniziale in riferimento al Catechismo e avrebbe sostenuto solo l'ultima parte della frase.

Perciò, nonostante sia una forzatura quella di relegare Bergoglio a candidato "progressista", il vero antagonista di Ratzinger fu lui, forse perché molti degli Elettori vedendolo anche a 69 anni (confronto ai 78 anni di Ratzinger) e più simile ad un portamento alla Giovanni Paolo II, come oggi sta dimostrando, vedevano in Bergoglio il candidato più adatto.

Se così fosse però, ci viene confermata non solo la crisi in atto nella Curia, ma soprattutto la volontà grave (o l'aggravante) a non volere un Papa "dottrinale e teologo" che annoierebbe la piazza, ma un Papa sprint, un Papa "da vedere", un Papa che si occupi esclusivamente delle folle attraverso baci, carezze e gesti significativi. Ratzinger, per loro, non avrebbe garantito questo successo e sapevano che si sarebbe occupato di ciò per cui la Provvidenza lo aveva forgiato: Custode della Dottrina della fede, fine teologo, un Prefetto, un amante della Liturgia, un monaco nel mondo, un mistico fra la gente, Cooperatore Veritatis. Troppo "cattolico"!

Non che Bergoglio non lo sia, ma non è un teologo! Non è una diceria, egli non conseguì mai il dottorato. Non è un liturgista, a lui piace la Messa detta in cinque minuti ed è insofferente nei confronti del tempo che una liturgia appropriata (pontificia) richiederebbe. Bergoglio è pastorale, la stessa croce pettorale che ama portare riproduce infatti non il Crocefisso o il Risorto, ma il Buon Pastore. Non è mica una colpa questa, anzi, ma è un dato di fatto su cosa e chi volevano davvero i cardinali in Conclave.

Dice bene Padre Cavalcoli O.P. nel titolo sopra riportato:

" Certo, abbiamo avuto Papi francescani, ma hanno fatto i Papi e hanno smesso di fare i frati. Questo sia detto con tutto rispetto dei frati - io sono un frate domenicano - ma non bisogna confondere i ruoli nella Chiesa. I frati domenicani che sono diventati Papi hanno fatto i Papi.

Questo nuovo Papa poi è Gesuita, ed anche questa sua qualità certo ci fa sperare insieme col carissimo nome di Francesco, anzi vorremmo sperare in una sintesi tra l’energia e la dottrina del Gesuita da una parte e la mitezza ed umiltà francescane dall’altra. In ogni caso il grande problema pastorale di oggi è una ritrovata collaborazione tra Papa ed episcopato. In ciò indubbiamente è utile l’applicazione delle direttive conciliari, tuttavia adeguatamente corrette nei loro difetti e non peggiorate come vorrebbero i modernisti, pensando così di far avanzare la Chiesa e invece la fanno retrocedere.

In particolare bisogna che i vescovi, senza affatto abbandonare la bella figura del pastore evangelico delineata dal Concilio, riprendano in mano il loro ufficio di maestri e custodi della fede evitando di lasciare solo il Papa in questo gravissimo compito che spetta a tutto il Magistero della Chiesa".

 

Senza dubbio che questi discorsi sui Conclavi e sui Protagonisti possono risultare sgradevoli o spiacevoli, ma noi li offriamo solo come cronaca atta a smascherare proprio certo gioco mediatico progressista, tutto a favore di una lotta intestina alla Chiesa che se da una parte è reale, dall'altra però non vuole considerare l'azione dello Spirito Santo che continua e agisce nonostante le intenzioni umane.

Nei fatti, quel 19 aprile 2005, alle ore 16 e 30, Ratzinger riceve 84 voti contro i 26 di Bergoglio, lo spoglio delle 17,30 si ferma dopo aver superato quota settantasette. I Prelati Elettori si guardano, Ratzinger si asciuga il volto con un fazzoletto, parte l'applauso (qualcuno dirà: non troppo caloroso), Habemus Papam: Joseph Ratzinger.

(continua nella seconda parte fra qualche giorno)

****



Maggiori informazioni http://anticlericali-cattolici.webnode.it/blog/



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:51. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com