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IL CANONE

Ultimo Aggiornamento: 14/04/2010 19:39
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Sesso: Maschile
14/04/2010 19:28
 
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Consiglia (1 suggerimento finora) Elimina    Messaggio 1 di 60 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°camerone°  (Messaggio originale) Inviato: 05/10/2004 16.15
Poichè, per i ben noti motivi, la mia presenza in Cristiani Evangelici si è interrotta prima che potessi concudere alcuni discorsi, vorrei riprendere qui quello sul Canone.
 
Lo faccio perchè oggi mi è arrivato il libro che avevo ordinato. Il titolo, che è tutto un programma, è: "Cristianesimo e Cattolicesimo Romano" di Ernesto Comba.
 
Per prima cosa ho notato un fatto curioso.In un messaggio il gestore Alfonso diceva:
Contrari si dichiararono tutti i Padri d'oriente fino al IV  secolo e, in occidente Ilario di Poiteis (366) Rufino D'aquilea (410) Girolamo (420). Particolarmente note degno di nota è l'atteggiamento di Girolamo, il quale, quatunque avesse tradotto parte degli apocrifi, dichiarò nel suo "Prologus Galeatus" ed in alcune lettere che non andavano inclusi nel numero dei libri canonici: Giuditta, Tobia, Sapienza, Ecclesiastico, Maccabei.,
Pag .23  Fonte Cristianesimo e Cattolicesimo Romano di Ernesto Comba Ed. Claudiana.
 
In un messaggio successivo gli chiesi di copiarmi le rigghe che erano relative ai padri d'Oriente, dato che pensavo che quello di Alfonso fosse semplicemente un riassunto. La risposta evasiva ( del tipo "perchè, non ti fidi?") mi fece sorgere il dubbio che lui in realtà non avesse il libro ma che sifacesse portavoce di qualcuno.
 
Ora che ho il libro ho avuto anche la conferma! Sì, perchè le righe che io chiedevo di copiarmi erano quelle già riportate nel suo messaggio precedente. Mi aveva già copiato le righe e non se ne era accorto... oppure non aveva il libro!
 
Comunque sul canone ho trovato diversi errori ( alcuni anche in buona fede come vederemo) e li discuterò prossimamente.
 
Tuttavia voglio fare una precisazione. Ho trovato parti di questo libro su diversi siti evangelici. Ma ecco quello che scrive l'Editore nella prefazione:
 
E' evidente che il libro non può più essere considerato oggi ( edizione del 1981 mentre la prima era del 1951) una presentazione attuale e completa della dottrina cattolico-romana.
 
Quindi in molti ancora oggi si affidano ad un'opera che non può più essere considerata pienamente affidabile.
 
Nel prossimo post inserirò le mie osservazioni su quanto scritto nel libro.
 
 
 


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Consiglia Elimina    Messaggio 2 di 60 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°camerone° Inviato: 05/10/2004 17.09
da pag 23 del libro citato:
 
Orbene, nella Chiesa Cristiana sorsero a questo proposito diverse tendenze e si prolungarono discussioni secolari sull'opportunità o meno di comprendere nel canone dell Antico testamento anche codesti libri che non figuravano nel canone ebraico ma che pure s'era preso l'abitudine di leggere nella Chiesa. Alla loro ammissione furono contrari i più antichi Concili / quelli d'Ippona (393) e Cartagine (397-419) non erano concili generali, ma solo regionali.
 
Se leggiamo bene il testo abbiamo due conferme:
1) i libri deuterocanonici venivano letti dalle comunità cristiane 
2) i Concilii di Ippona e Cartagine li avevano inseriti nel canone.
 
E' strano che mentre l'autore cita la località e la data di questi due concili regionali ( unanimamente noti) non cita località e data di neppure uno dei "più antichi concili". Comunque non risultano concili generali antecedenti a quelli citati che abbiano trattato del canone biblico. Quindi mi pare logico che, di fronte ad un'affermazione priva di qualsiasi riferimento, convenga restare a quello di cui siamo veramente certi e cioè che la Chiesa dal 393 in avanti aveva adottato il canone lungo. Lo testimoniano due concili, regionali finchè si vuole, ma che esprimevano una decisione di parte della chiesa.
 
Il resto sono tutte chiacchiere.
 
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 3 di 60 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°camerone° Inviato: 05/10/2004 17.24
 
Tornando al tema dei concili, quello di certo che sappiamo è che nel 397 a Cartagine,in un sinodo che non era cattolico ma semplicemente cristiano, fu approvato un canone che è quello comprendente i deuterocanonici.
 
Questo sinodo di fatto confermava queanto stabilito ad Ippona pochi anni prima ( mi pare nel 392 o 393)
 
Tuttavia questi sinodi non avevano carattere dogmatico e la discussione proseguì. Nel 405, sotto il papa Innocenzo III il canone fu confermato. Nonostante questo le discussioni probabilmente continuarono dato che ci fu bisogno di un pronunciamento definitivo nel Concilio di Firenze del 1441.
 
Quello che è certo, però, è che nell'arco di circa 1000 anni il canone così come lo usano adesso i cattolici e gli ortodossi ( anche altri, a dire il vero, ma limitiamoci per ora a queste due denominazioni) è rimasto lo stesso.  Ci sono state, è vero, discussioni, ma alla fine gli esiti erano sempre quelli della riconferma.
 
Nel 393 (Ippona) e nel 397 ( Cartagine) così come nel 405 non esitevano tutte le denominazioni che ci sono adesso. Esisteva solo la Chiesa Cristiana che doveva far fronte alle varie eresie. Ma era una Chiesa unica, cattolica perchè veramente universale Questa Chiesa universale aveva optato fin dall'inizio per il canone composto da 73 libri.
 
 
 
 
 
 

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Da: Soprannome MSN°camerone° Inviato: 05/10/2004 18.18
Nel libro "Cristianesimo e Cattolicesimo Romano" di Ernesto Comba la sezione dedicata al canone biblico occupa poche pagine. Inizia da pag. 22, anche se solo prr due righe, e finisce a metà di pag. 26. Quindi poco più di tre pagine sulle 430 complessive. Un po' pochino,in effetti. Se poi consideriamo che quansi tutta la pag 23 è occupata dalla spegazione di cosa significa canone, cosa significa deuterocanonici e apocrifi, il tutto si conclude in meno di trepagine. Eppure gli errori e le omissioni sono tanti.
 
Adesso vediamo un esempio di omissione abbastanza grave.
 
Dopo aver parlato dei concili regionali di Ippona e Cartagine, l'autore salta direttamente al concilio di Trento. E questo è chiaramente un'omissione molto grave perchè prima di Trento ci fu il Concilio di Firenze (1441) che confermò il canone già stabilito nei secoli precedenti.
 
 
 
 
 
 

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Da: Soprannome MSN°camerone° Inviato: 05/10/2004 19.06
Credo che la mia disamina della parte relativa la canone  biblico del libro "Cristianesimo e Cattolicesimo Romano" di Ernesto Comba terminerà abbastanza presto perchè le obiezioni sono quasi finite.
 
A pag. 25 troviamo una strana affermazione. In pratica l'autore contesta alla Chiesa Cattolica di aver pronunciato un dogma per ratificare in maniera definitiva il canone. Scrive Comba:
 
conviene tuttaviarilevare che il Concilio di Trento non aveva il diritto di
dichiarare canonici quei libri e d'imporre, neppure aj fedeli cattolici romani, tale credenza. Invero, la canonicità d'un .libro è un fatto; libro canonico è quello che è sempre stato nel catalogo della Sacra Scrittura.
 
Credo che affermare che il Libro Canonico è quello che è stato sempre nel catalogo della Sacra Scrittura sia un po' riduttivo. Quello che deve essere chiaro è che un libro per essere nel canone deve essere ispirato. Questa è l'unica discriminante. Altrimenti anche alcuni libri del NT dovrebbero essere tolti dal Canone. Uno per tutti l'Apocalisse che è stato forse quello più avversato.
 
La Chiesa cattolica ha tutto il diritto di formulare un dogma in questo campo. Io credo che ogni cristiano ( quindi non solo i cattolici) abbiano il diritto di leggere TUTTI i libri che sono stati ispirati da Dio. Perchè, come dice San Paolo, tutta la  Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
 
Quindi un cristiano deve avere la sicurezza di avere in mano solo i libri ispirati e di averli tutti.
 
 
 

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Da: Soprannome MSNLeonardo5479 Inviato: 05/10/2004 20.20
Insomma,. mi pare di aver capito che quel libro, almeno sul canone, vale molto poco. Ma si può sapere quanto costa?
 
La Pace
 
Leo

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Da: Soprannome MSNLeonardo5479 Inviato: 05/10/2004 20.22
Quel libro dice qualcosa riguardo agli ebrei? Possiamo/dobbiamo accettare il loro canone?
 
La pace
 
Leo
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