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La questione dei Legionari di Cristo non deve essere penalizzata nello Spirito autentico che li anima

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2014 15:06
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COMUNICATO UFFICIALE 1.5.2010



VISITA APOSTOLICA AI LEGIONARI DI CRISTO: COMUNICATO DELLA SANTA SEDE

COMUNICATO DELLA SANTA SEDE

1. Nei giorni 30 aprile e 1° maggio il Cardinale Segretario di Stato ha presieduto in Vaticano una riunione con i cinque Vescovi incaricati della Visita Apostolica alla Congregazione dei Legionari di Cristo (mons. Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid; mons. Charles Joseph Chaput, OFMCap., Arcivescovo di Denver; mons. Ricardo Ezzati Andrello SDB, Arcivescovo di Concepción; mons. Giuseppe Versaldi, Vescovo di Alessandria; mons. Ricardo Watty Urquidi, M.Sp.S., Vescovo di Tepic). Ad essa hanno preso parte i Prefetti della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e il Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

Una delle sessioni si è svolta alla presenza del Santo Padre, al quale i Visitatori hanno presentato una sintesi delle loro Relazioni, già anteriormente inviate.

Nel corso della Visita sono stati incontrati personalmente più di 1.000 Legionari e sono state vagliate diverse centinaia di testimonianze scritte. I Visitatori si sono recati in quasi tutte le case religiose e in molte delle opere di apostolato dirette dalla Congregazione. Hanno ascoltato, a voce o per iscritto, il giudizio di molti Vescovi Diocesani dei Paesi in cui la Congregazione opera. I Visitatori hanno anche incontrato numerosi membri del Movimento "Regnum Christi", benché esso non fosse oggetto della Visita, in particolare uomini e donne consacrate. Hanno ricevuto anche notevole corrispondenza da parte di laici impegnati e di familiari di aderenti al Movimento.

I cinque Visitatori hanno testimoniato l’accoglienza sincera loro riservata e lo spirito di fattiva collaborazione mostrato dalla Congregazione e dai singoli religiosi. Pur avendo agito indipendentemente, sono giunti ad una valutazione ampiamente convergente e ad un giudizio condiviso. Essi hanno attestato di avere incontrato un gran numero di religiosi esemplari, onesti, pieni di talento, molti dei quali giovani, che cercano Cristo con zelo autentico e che offrono l’intera loro esistenza per la diffusione del Regno di Dio.

2. La Visita Apostolica ha potuto appurare che la condotta di P. Marcial Maciel Degollado ha causato serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione, tali da richiedere un cammino di profonda revisione.

I gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti di P. Maciel, confermati da testimonianze incontrovertibili, si configurano, talora, in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso. Di tale vita era all’oscuro gran parte dei Legionari, soprattutto a motivo del sistema di relazioni costruito da P. Maciel, che abilmente aveva saputo crearsi alibi, ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico.

Non di rado un lamentevole discredito e allontanamento di quanti dubitavano del suo retto comportamento, nonché l’errata convinzione di non voler nuocere al bene che la Legione stava compiendo, avevano creato attorno a lui un meccanismo di difesa che lo ha reso per molto tempo inattaccabile, rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera vita.

3. Lo zelo sincero della maggioranza dei Legionari, emerso anche nelle visite alle case della Congregazione e a molte loro opere, non da pochi assai apprezzate, ha portato molti in passato a ritenere che le accuse, via via divenute più insistenti e lanciate qua e là, non potessero essere che calunnie.

Perciò la scoperta e la conoscenza della verità circa il fondatore ha provocato, nei membri della Legione, sorpresa, sconcerto e profondo dolore, distintamente evidenziati dai Visitatori.

4. Dai risultati della Visita Apostolica sono emerse con chiarezza, tra gli altri elementi:

a) la necessità di ridefinire il carisma della Congregazione dei Legionari di Cristo, preservando il nucleo vero, quello della "militia Christi", che contraddistingue l’azione apostolica e missionaria della Chiesa e che non si identifica con l’efficientismo a qualsiasi costo;

b) la necessità di rivedere l’esercizio dell’autorità, che deve essere congiunta alla verità, per rispettare la coscienza e svilupparsi alla luce del Vangelo come autentico servizio ecclesiale;

c) la necessità di preservare l’entusiasmo della fede dei giovani, lo zelo missionario, il dinamismo apostolico, per mezzo di un’adeguata formazione. Infatti, la delusione circa il fondatore potrebbe mettere in questione la vocazione e quel nucleo di carisma che appartiene ai Legionari di Cristo ed è loro proprio.

5. Il Santo Padre intende rassicurare tutti i Legionari e i membri del Movimento "Regnum Christi" che non saranno lasciati soli: la Chiesa ha la ferma volontà di accompagnarli e di aiutarli nel cammino di purificazione che li attende. Esso comporterà anche un confronto sincero con quanti, dentro e fuori la Legione, sono stati vittime degli abusi sessuali e del sistema di potere messo in atto dal fondatore: ad essi va in questo momento il pensiero e la preghiera del Santo Padre, insieme alla gratitudine per quanti di loro, pur in mezzo a grandi difficoltà, hanno avuto il coraggio e la costanza di esigere la verità.

6. Il Santo Padre, nel ringraziare i Visitatori per il delicato lavoro da essi svolto con competenza, generosità e profonda sensibilità pastorale, si è riservato di indicare prossimamente le modalità di questo accompagnamento, a cominciare dalla nomina di un suo Delegato e di una Commissione di studio sulle Costituzioni.

Ai membri consacrati del Movimento "Regnum Christi", che lo hanno richiesto con insistenza, il Santo Padre invierà un Visitatore.

7. Infine, il Papa rinnova a tutti i Legionari di Cristo, alle loro famiglie, ai laici impegnati nel movimento "Regnum Christi", il suo incoraggiamento, in questo momento difficile per la Congregazione e per ciascuno di loro. Li esorta a non perdere di vista che la loro vocazione, scaturita dalla chiamata di Cristo e animata dall’ideale di testimoniare al mondo il suo amore, è un autentico dono di Dio, una ricchezza per la Chiesa, il fondamento indistruttibile su cui costruire il futuro personale e quello della Legione.


********************************************

Il forum Difendere la Vera Fede, ben consapevole dei fatti gravissimi attraverso i quali il Fondatore dei Legionari di Cristo si è gravemente macchiato, è anche ben cosciente che non si getta mai l'acqua sporca con il bambino....ergo è solidale a tutta la Comunità e a tutti i Legionari, specialmente in questo Mese dedicato al Santo Rosario...

Ci uniamo al Comunicato ufficiale della Santa Sede sopra riportato, insieme con il Santo Padre, per sostenere tutto ciò che è Buono in questa Comunità....

Coraggio, Legionari!!! le prove ci purificano!




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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01/10/2010 16:00
 
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COMUNICATO UFFICIALE DALLA SANTA SEDE

CONSIGLIERI DEL DELEGATO PONTIFICIO LEGIONARI DI CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2010 (VIS). La Radio Vaticana ha annunciato oggi che l'Arcivescovo Velasio De Paolis, Delegato Pontificio per la Congregazione dei Legionari di Cristo, ha reso noti i nomi dei quattro consiglieri che lo assisteranno nell'adempimento dell'ufficio affidatogli da Benedetto XVI.

I Consiglieri sono: Padre Agostino Montan (Giuseppino del Murialdo), Vicario Episcopale per la vita religiosa della Diocesi di Roma; Monsignor Mario Marchesi, Vicario Generale della Diocesi di Cremona; Padre Gianfranco Ghirlanda, S.I., ex Rettore della Pontificia Università Gregoriana; il Vescovo Brian Farrell (Legionario di Cristo), Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. L'Arcivescovo Ricardo Blázquez, di Valladolid (Spagna), è stato nominato Visitatore per il "Regnum Christi".
.../ VIS 20101001 (120)



[SM=g1740722]

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23/11/2010 12:25
 
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Legionari/ Il Vaticano sostituisce capo della sezione italiana

De Paolis nomina Nader al posto di Garza. Comunicato in inglese


Città del Vaticano, 23 nov. (Apcom)

Il delegato del Papa per la congregazione religiosa fondata fondata da Marcial Maciel, il neocardinale Velasio De Paolis, ha sostituito il capo della sezione italiana.

"Al fine di rispettare con maggiore chiarezza la distinzione tra il governo a livello generale e quello a livello territoriale, padre Alvaro Corcuera, con l'assenso del consiglio, ha nominato padre Oscar Nader direttore territoriale per l'Italia", si legge in una nota ufficiale pubblicata sul sito internet inglese dei Legionari.

"Inizierà il suo mandato il 24 dicembre, succede a padre Luis Garza, che continuerà a servire come vicario generale e come delegato del direttore generale per le donne consacrate del Regnum Christi". Padre Garza viene sostituito poi da padre José Enrique Oyarzun nella funzione di decano.

De Paolis nominerà due nuovi consiglieri generali, nel 2011, allargando la struttura da cinque a sette membri.



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14/12/2011 22:31
 
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[SM=g1740722] Nella solennità di Nostra Signora di Guadalupe, patrona delle Americhe e della Legione di Cristo

 
, il Cardinale Velasio De Paolis C.S., Delegato Pontificio
 
per la Legione di Cristo, ha ordinato 49 nuovi sacerdoti legionari di Cristo e un religioso dei Padri Somaschi, P. Pablo Galván, fratello di uno dei diaconi legionari, “un numero prezioso e rilevante”, dono speciale per gli istituti religiosi e per la Chiesa” ha sottolineato nell’omelia il Cardinale. [SM=g1740721]

Nell’omelia il Card. De Paolis ha parlato del “valore profondo e immenso del sacerdote che con questo ministero rende presente Gesù in mezzo a noi”, ha esortato i candidati “a identificarsi sempre più in Cristo, assimilando la Sua parola, meditandola e dialogando con Lui perché solo in questa profonda unione potranno andare oltre se stessi e annunciare la parola di Dio, diventando testimoni luminosi e trasparenti del Signore”.

Con l’ordinazione dei 49 nuovi sacerdoti, i Legionari di Cristo superano per la prima volta il numero di 900 sacerdoti impegnati in oltre 20 Paesi del mondo.

I sacerdoti hanno tra 29 e 36 anni e provengono da sette diversi Paesi: Brasile (5), Colombia (5), Italia (2), Messico (20), Spagna (1), Stati Uniti (15) e Ungheria (1). Gli italiani sono: Riccardo Garzari, 36 anni di Padova e Massimiliano Maria Irranca, 31 anni di Desenzano al Serio in provincia di Bergamo.

Curiosità sui novelli sacerdoti

Tra i novelli sacerdoti ci sono tre coppie di fratelli: dalla Colombia, i Padri Juan Pablo e Andrés Botero; dagli Stati Uniti i Padri Jason e Michael Mitchell e dal Messico  i Padri Pablo e Marcos Galván.
È inoltre la prima volta che viene ordinato un sacerdote legionario di Cristo ungherese, Padre Támas Fejéregyházi, che durante l’infanzia ha dovuto indossare la divisa dei gruppi giovanili comunisti del suo Paese. Invece, non costretto ma anzi con grandi speranze, Padre Roberto Carlos Lazalde, di Durango (Messico), ha indossato la divisa dei “pulcini” della squadra “Cruz Azul” però a 18 anni, al momento di realizzare il sogno di diventare calciatore professionista, ha deciso di cambiare la maglietta della squadra con l’abito religioso dei Legionari di Cristo.
Anche altri avevano i loro progetti di vita, come Padre Steven Costello, che suonava il trombone nell’orchestra statale della Florida e Padre José Guadalupe Padua che si era già laureato in Legge quando, nel 1999, a Città del Messico incrociò lo sguardo profondo di Papa Giovanni Paolo II, evento che cambiò il corso della sua vita.
Tutti loro hanno sperimentato quello che Papa Benedetto XVI ha detto ai giovani in occasione dell’inizio del suo Pontificato: «Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo».

Le loro storie vocazionali, raccolte nel libro “Dio dà tutto”

 
(edizioni Art), mostrano la grande varietà dei cammini lungo i quali Cristo li ha condotti verso il sacerdozio.

Clicca qui

 
per vedere la galleria fotografica
 
e il video delle ordinazioni.

 

 

[SM=g1740722] 

 

Fraternamente CaterinaLD

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01/03/2012 19:27
 
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Roma, 16 febbraio 2012. Il Delegato Pontificio per la Legione di Cristo e il Regnum Christi, Card. Velasio De Paolis, C.S. ha inviato ieri la seguente lettera a tutti i consacrati e le consacrate del Regnum Christi manifestando loro la sua vicinanza, chiarendo alcune inquietudini e dando alcune disposizioni per il cammino di riflessione e rinnovamento che stanno percorrendo attualmente.

Roma, 15 febbraio 2012

Carissime consacrate e carissimi consacrati nel Regnum Christi,

Il Visitatore apostolico, a conclusione della sua visita, nel mese di settembre 2011 ha consegnato la sua relazione. Lo abbiamo ringraziato e ci siamo messi allo studio di essa. Ha rilevato tante cose buone; ma ne ha indicato anche non poche da correggere o migliorare. In obbedienza all´incarico datoci dalla Santa Sede, ci siamo messi all’opera, per intraprendere il cammino di discernimento. L´avvio è stato piuttosto faticoso. Man mano che abbiamo proceduto, si e chiarito.

Abbiamo capito che era necessaria anzitutto una fase illuminativa, che ci permettesse di individuare piu chiaramente la strada da percorrere. Per questo ci siamo sottoposti alla fatica di incontrarci, aiutarci e sostenerci nella volontà di rinnovare la nostra adesione alla consacrazione nel Regnum Christi. Gli incontri avuti per questo scopo in Messico, in Brasile sotto la guida di P. Ghirlanda, e qui a Roma da me stesso, aiutato da P. Agostino Montan, sono stati, al dire di tutti, altamente positivi. Al termine degli incontri abbiamo avuto la convinzione che la riflessione sulla vocazione alla vita consacra nel Regnum Christi fosse sulla buona strada; che la vostra vocazione era autentica ed è stato ravvivato l´impegno di custodirla e perseverare in essa.

Riflettendo sulla vocazione alla vita consacrata laicale nel Regnum Christi in collegamento con la Legione di Cristo abbiamo trovato dei punti di consonanza sostanziale che rispondevano all’esperienza vissuta da tanti per tanti anni: ci siamo ritrovati nella vocazione alla vita consacrata laicale, abbiamo convenuto che la forma associativa era la strada da percorrere, abbiamo anche riaffermato che la consacrazione nel  Regnum Christi è legata al carisma della Legione, nella prospettiva, da approfondire,  di un´unica "Famiglia carismatica" sulla base di un unico carisma partecipato differentemente dai Legionari, dai consacrati e dai membri laici non consacrati. Accanto a questi punti acquisiti, abbiamo anche individuato i  mezzi per realizzare la cooperazione con i Padri Legionari, anche se tanti punti rimanevano ancora da chiarire. Ci siamo resi conto che occorreva anche il tempo della riflessione all´interno delle nostre comunità. Si è espresso anche il desiderio di non avere fretta, e di dare più spazio alla riflessione. E´ stata anche la conclusione mia e dei miei collaboratori. Abbiamo pensato pertanto di prolungare lo spazio della riflessione e di rivedere anche qualche cosa nella nostra organizzazione del lavoro, in modo che la costituzione interna al governo dell’associazione dei consacrati e delle consacrate fosse meglio preparata.

Nel frattempo si è dovuto dare anche una risposta all’assistente generale Malén Oriol, che da tempo aveva manifestato la sua volontà di ritirarsi dall’ufficio di assistente generale, non dal Regnum Christi terzo grado, e ha riformulata la richiesta in una riunione di consacrate. Nonostante il tentativo di indurla a desistere, si è alla fine dovuto prendere atto della volontà ed accogliere la rinuncia. La ringraziamo per il suo servizio e ci auguriamo che possa continuare il suo impegno di consacrata nel Regnum Christi, mettendo al suo servizio la sua lunga esperienza e la ricchezza delle sue doti.

Nel contesto di queste novità, io e i miei collaboratori siamo stati indotti a ripensare la programmazione che indicavo nella mia ultima lettera. Abbiamo deciso che il periodo della fase illuminativa venga prorogato fino alla Pasqua. Il Padre Gianfranco Ghirlanda e il Padre Agostino Montan continueranno a seguire particolarmente questa fase e a fornirvi le opportune istruzioni, d’accordo con me, perché questa fase possa portare frutti più abbondanti.

Mentre prosegue il lavoro della fase illuminativa, e in attesa di avviare la riflessione sullo statuto con una commissione appropriata, dobbiamo prepararci ad affrontare il problema del governo. È necessario che il gruppo delle consacrate e dei consacrati abbia il proprio governo interno. Per portare a compimento questo progetto, abbiamo creduto opportuno prendere le decisioni che seguono. Anzitutto, semplificare e unificare il governo delle consacrate e dei consacrati, sospendendo la figura dell’assistente generale per le consacrate e dell’ assistente generale per i consacrati, Diego de Robina. Colgo volentieri l’occasione per ringraziare anche l’assistente generale dei consacrati, per la generosità e l’impegno nel compimento del suo ufficio al servizio dei consacrati. Speriamo di poterci ancora avvalere della sua esperienza e della sua dedizione.

In oltre, per accelerare il cammino, unificare gli sforzi ed aiutare la riflessione comune fra la Legione e le persone consacrate del Regnum Christi, riservo al Delegato Pontificio le competenze del Superiore Generale circa la vita interna delle consacrate e dei consacrati, ed incarico il P. Gianfranco Ghirlanda ad accompagnare, con la mia autorità, il gruppo dei consacrati, e il P. Agostino Montan il gruppo delle consacrate, sempre in relazione al governo della vita interna. Mi riferisco al governo interno tipico di una associazione di fedeli; non intendiamo per il momento entrare nella problematica che coinvolge il governo in quanto dice relazione alla partecipazione al carisma, alla spiritualità e all’apostolato in collaborazione con la Legione e con le altre componenti del Movimento Regnum Christi.

D´ora in poi pertanto a livello generale si faccia riferimento per i consacrati al P. Ghirlanda e per le consacrate al P. Montan. A livello territoriale invece, finché non si costituisca il governo interno al gruppo delle consacrate e dei consacrati, continuano le competenze dei superiori territoriali, chiamati ad operare strettamente in unione con il P. Ghirlanda e il P. Montan, i quali deferiranno al Delegato Pontificio le questioni di maggiore rilievo, particolarmente i cambiamenti, le nomine e le dispense dagli impegni di vita consacrata.

Tutto questo va compreso nel contesto dei punti accertati nel cammino fatto fino ad oggi per verificare la vocazione del terzo grado del Regnum Christi. Questi punti sono la conferma della vita consacrata laicale, la forma soggettiva di associazione riconosciuta per i consacrati e le consacrate, la partecipazione al carisma, la spiritualità e l’apostolato dei Legionari. Ci tengo a rilevare che queste decisioni sono state assunte dopo aver consultato il superiore generale ed il suo consiglio, che le condividono.

C’è in tutti noi piena consonanza che i consacrati e le consacrate devono avere una sana autonomia e che questa implica che essa sia una realtà associativa con una propria soggettività. La partecipazione al carisma, all’apostolato e alla spiritualità, che fa parte dell’identità del gruppo, si concretizza con la collaborazione con i Legionari di Cristo. La forma di portare avanti questa collaborazione si deve precisare con la riflessione che si farà sia tra le consacrate e i consacrati del Regnum Christi, sia tra gli stessi legionari di Cristo.

Maggiori chiarimenti e precisazioni avverranno in seguito, particolarmente in occasione di un incontro dei direttori territoriali e delle assistenti territoriali, da realizzare quanto prima a Roma, in consonanza anche con la direzione generale della Legione.

In questi giorni vissuti in momenti di particolare comunione e rinnovata gioia per la riscoperta della bellezza della consacrazione, abbiamo avuto anche il dispiacere proveniente dal fatto che alcune sorelle hanno chiesto di lasciare il Regnum Christi. Esse dicono di essere giunte alla decisione di uscire dal Regnum Christi solo dopo un lungo periodo di riflessione, durato anni. Le ringraziamo per il bene che hanno fatto e che dicono di avere anche ricevuto. Esse meritano il rispetto della loro scelta. Mi auguro che qualcuna che intende lasciare il Regnum Christi non si lasci trarre dalla tentazione di fare opera di persuasione e proselitismo presso altre che intendono rimanere ferme e perseverare fedeli agli impegni assunti. Come giustamente si esige il rispetto della scelta di chi lascia, altrettanto ci si deve attendere per chi, e sono la grandissima maggioranza, intende perseverare nella scelta già fatta nel Regnum Christi.

Bisogna però anche prendere atto che quante hanno scelto di uscire non possono più rimanere nei loro posti di responsabilità di guida, come quello di assistente territoriale o di direttrice. Chiedo ai superiori territoriali, consultata la comunità delle consacrate, se si tratta di una direttrice di un centro, o almeno le direttrici dei centri, se si tratta di una assistente territoriale, di proporre al Delegato Pontificio il nome della persona che si ritiene idonea per la carica in modo che possa provvedere alla nomina provvisoria, in attesa che si possa procedere a nomine definitive, quanto prima.

Viviamo nella gioia i momenti di grazia e di luce; viviamo nella fede nel Signore i momenti oscuri, sapendo che la nostra vita è sempre e comunque nelle mani di Dio, che sempre ci ama, ci perdona e ci rinnova. Un caro saluto con la benedizione di Dio.

Una preghiera anche per me e per i miei collaboratori al vostro servizio. Devotissimo,

+Velasio Card. De Paolis,c.s
Delegato Pontificio

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09/01/2014 15:06
 
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CAPITOLO GENERALE STRAORDINARIO DEI LEGIONARI DI CRISTO DOPO TRE ANNI E MEZZO DI PREPARAZIONE

Città del Vaticano, 9 gennaio 2014 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Cardinale Velasio De Paolis, C.S., Delegato Pontificio per la Congregazione dei Legionari di Cristo, ha presieduto la Messa inaugurale del Capitolo Generale Straordinario della Congregazione. La Messa celebrata nella Cappella del Centro di Studi Superiori della Legione di Cristo a Roma, è stata preceduta da una settimana di ritiro dei padri capitolari e da una novena allo Spirito Santo alla quale hanno partecipato tutti i Legionari.

Dopo un cammino di preparazione e rinnovamento della durata di tre anni e mezzo per compiere il mandato preciso del Santo Padre Benedetto XVI, il Capitolo dovrà procedere all'elezione del nuovo governo della Legione di Cristo e all'approvazione delle nuove costituzioni.

Nell'omelia il Cardinale De Paolis ha affermato che più volte è stato sottolineato che le revisione delle costituzioni non "poteva essere considerata semplicemente un impegno tecnico, ma doveva essere accompagnata da un cammino di esame di vita, di revisione e di rinnovamento spirituale dell’istituto". Per cui le nuove costituzioni non saranno semplicemente "un codice di leggi" che unisce i Legionari "solo esternamente nella disciplina", ma "un testo espressione di una comune vocazione, di un comune ideale, di una comune missione, di un comune percorso di santità".

Nel riferirsi alla nomina del nuovo governo dell'Istituto, il Porporato ha ribadito che il dovere primario dei superiori è quello di "custodire e promuovere lo stesso carisma dell'Istituto" che "non è garantito se non nel servizio dell'autorità, esercitata nello spirito evangelico e nella fedeltà alle norme della Chiesa. (...) Particolarmente da parte vostra, che su questo aspetto avete una storia di sofferenza, che è importante non dimenticare. È stato questo un tema sul quale il nuovo testo costituzionale è stato attento e vigilante".

Il Cardinale De Paolis, ricordando il cammino di preparazione culminante nel Capitolo Generale, ha invitato i Legionari di Cristo ad avere "Speranza nel Signore che vi ha conservato la vocazione; nella Legione che in voi si presenta a questo capitolo con nuove forze e nuovi orizzonti; nella Chiesa che vi ha accompagnato, particolarmente attraverso il Papa Benedetto XVI, che nel momento più tragico forse della vostra storia, ha avuto fiducia in voi credendo nella vostra capacità di rinnovamento e di fedeltà al Signore, e attraverso l'attuale Sommo Pontefice Papa Francesco, che ha voluto essere presente in questo momento importante della vostra storia".

"Avete sofferto molto, dentro di voi e fuori di voi - ha concluso il Cardinale De Paolis - Avete sofferto la vergogna di essere accusati, guardati con sospetto e d’essere esposti alla pubblica opinione, anche all’interno della Chiesa. Avete saputo accettare questa sofferenza per amore della vostra vocazione, per amore della Chiesa e della Legione. La sofferenza vi ha purificati, vi ha maturati, vi ha fatto fare l’esperienza della grazia del Signore e del suo amore, che vi ha chiamati a partecipare al mistero della redenzione mediante la croce e il dolore. Avete partecipato al dolore di quelli che hanno sofferto a causa di alcuni membri della Legione. Avete scelto l’unico modo che il Vangelo conosce per la redenzione del male: non la fuga, non il rifiuto, non la condanna degli altri, ma la partecipazione, la solidarietà, l’amore che entra nello stesso peccato e nello stesso dolore per redimerlo dall’interno".






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