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La questione dei Legionari di Cristo non deve essere penalizzata nello Spirito autentico che li anima

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2014 15:06
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01/03/2012 19:27
 
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Roma, 16 febbraio 2012. Il Delegato Pontificio per la Legione di Cristo e il Regnum Christi, Card. Velasio De Paolis, C.S. ha inviato ieri la seguente lettera a tutti i consacrati e le consacrate del Regnum Christi manifestando loro la sua vicinanza, chiarendo alcune inquietudini e dando alcune disposizioni per il cammino di riflessione e rinnovamento che stanno percorrendo attualmente.

Roma, 15 febbraio 2012

Carissime consacrate e carissimi consacrati nel Regnum Christi,

Il Visitatore apostolico, a conclusione della sua visita, nel mese di settembre 2011 ha consegnato la sua relazione. Lo abbiamo ringraziato e ci siamo messi allo studio di essa. Ha rilevato tante cose buone; ma ne ha indicato anche non poche da correggere o migliorare. In obbedienza all´incarico datoci dalla Santa Sede, ci siamo messi all’opera, per intraprendere il cammino di discernimento. L´avvio è stato piuttosto faticoso. Man mano che abbiamo proceduto, si e chiarito.

Abbiamo capito che era necessaria anzitutto una fase illuminativa, che ci permettesse di individuare piu chiaramente la strada da percorrere. Per questo ci siamo sottoposti alla fatica di incontrarci, aiutarci e sostenerci nella volontà di rinnovare la nostra adesione alla consacrazione nel Regnum Christi. Gli incontri avuti per questo scopo in Messico, in Brasile sotto la guida di P. Ghirlanda, e qui a Roma da me stesso, aiutato da P. Agostino Montan, sono stati, al dire di tutti, altamente positivi. Al termine degli incontri abbiamo avuto la convinzione che la riflessione sulla vocazione alla vita consacra nel Regnum Christi fosse sulla buona strada; che la vostra vocazione era autentica ed è stato ravvivato l´impegno di custodirla e perseverare in essa.

Riflettendo sulla vocazione alla vita consacrata laicale nel Regnum Christi in collegamento con la Legione di Cristo abbiamo trovato dei punti di consonanza sostanziale che rispondevano all’esperienza vissuta da tanti per tanti anni: ci siamo ritrovati nella vocazione alla vita consacrata laicale, abbiamo convenuto che la forma associativa era la strada da percorrere, abbiamo anche riaffermato che la consacrazione nel  Regnum Christi è legata al carisma della Legione, nella prospettiva, da approfondire,  di un´unica "Famiglia carismatica" sulla base di un unico carisma partecipato differentemente dai Legionari, dai consacrati e dai membri laici non consacrati. Accanto a questi punti acquisiti, abbiamo anche individuato i  mezzi per realizzare la cooperazione con i Padri Legionari, anche se tanti punti rimanevano ancora da chiarire. Ci siamo resi conto che occorreva anche il tempo della riflessione all´interno delle nostre comunità. Si è espresso anche il desiderio di non avere fretta, e di dare più spazio alla riflessione. E´ stata anche la conclusione mia e dei miei collaboratori. Abbiamo pensato pertanto di prolungare lo spazio della riflessione e di rivedere anche qualche cosa nella nostra organizzazione del lavoro, in modo che la costituzione interna al governo dell’associazione dei consacrati e delle consacrate fosse meglio preparata.

Nel frattempo si è dovuto dare anche una risposta all’assistente generale Malén Oriol, che da tempo aveva manifestato la sua volontà di ritirarsi dall’ufficio di assistente generale, non dal Regnum Christi terzo grado, e ha riformulata la richiesta in una riunione di consacrate. Nonostante il tentativo di indurla a desistere, si è alla fine dovuto prendere atto della volontà ed accogliere la rinuncia. La ringraziamo per il suo servizio e ci auguriamo che possa continuare il suo impegno di consacrata nel Regnum Christi, mettendo al suo servizio la sua lunga esperienza e la ricchezza delle sue doti.

Nel contesto di queste novità, io e i miei collaboratori siamo stati indotti a ripensare la programmazione che indicavo nella mia ultima lettera. Abbiamo deciso che il periodo della fase illuminativa venga prorogato fino alla Pasqua. Il Padre Gianfranco Ghirlanda e il Padre Agostino Montan continueranno a seguire particolarmente questa fase e a fornirvi le opportune istruzioni, d’accordo con me, perché questa fase possa portare frutti più abbondanti.

Mentre prosegue il lavoro della fase illuminativa, e in attesa di avviare la riflessione sullo statuto con una commissione appropriata, dobbiamo prepararci ad affrontare il problema del governo. È necessario che il gruppo delle consacrate e dei consacrati abbia il proprio governo interno. Per portare a compimento questo progetto, abbiamo creduto opportuno prendere le decisioni che seguono. Anzitutto, semplificare e unificare il governo delle consacrate e dei consacrati, sospendendo la figura dell’assistente generale per le consacrate e dell’ assistente generale per i consacrati, Diego de Robina. Colgo volentieri l’occasione per ringraziare anche l’assistente generale dei consacrati, per la generosità e l’impegno nel compimento del suo ufficio al servizio dei consacrati. Speriamo di poterci ancora avvalere della sua esperienza e della sua dedizione.

In oltre, per accelerare il cammino, unificare gli sforzi ed aiutare la riflessione comune fra la Legione e le persone consacrate del Regnum Christi, riservo al Delegato Pontificio le competenze del Superiore Generale circa la vita interna delle consacrate e dei consacrati, ed incarico il P. Gianfranco Ghirlanda ad accompagnare, con la mia autorità, il gruppo dei consacrati, e il P. Agostino Montan il gruppo delle consacrate, sempre in relazione al governo della vita interna. Mi riferisco al governo interno tipico di una associazione di fedeli; non intendiamo per il momento entrare nella problematica che coinvolge il governo in quanto dice relazione alla partecipazione al carisma, alla spiritualità e all’apostolato in collaborazione con la Legione e con le altre componenti del Movimento Regnum Christi.

D´ora in poi pertanto a livello generale si faccia riferimento per i consacrati al P. Ghirlanda e per le consacrate al P. Montan. A livello territoriale invece, finché non si costituisca il governo interno al gruppo delle consacrate e dei consacrati, continuano le competenze dei superiori territoriali, chiamati ad operare strettamente in unione con il P. Ghirlanda e il P. Montan, i quali deferiranno al Delegato Pontificio le questioni di maggiore rilievo, particolarmente i cambiamenti, le nomine e le dispense dagli impegni di vita consacrata.

Tutto questo va compreso nel contesto dei punti accertati nel cammino fatto fino ad oggi per verificare la vocazione del terzo grado del Regnum Christi. Questi punti sono la conferma della vita consacrata laicale, la forma soggettiva di associazione riconosciuta per i consacrati e le consacrate, la partecipazione al carisma, la spiritualità e l’apostolato dei Legionari. Ci tengo a rilevare che queste decisioni sono state assunte dopo aver consultato il superiore generale ed il suo consiglio, che le condividono.

C’è in tutti noi piena consonanza che i consacrati e le consacrate devono avere una sana autonomia e che questa implica che essa sia una realtà associativa con una propria soggettività. La partecipazione al carisma, all’apostolato e alla spiritualità, che fa parte dell’identità del gruppo, si concretizza con la collaborazione con i Legionari di Cristo. La forma di portare avanti questa collaborazione si deve precisare con la riflessione che si farà sia tra le consacrate e i consacrati del Regnum Christi, sia tra gli stessi legionari di Cristo.

Maggiori chiarimenti e precisazioni avverranno in seguito, particolarmente in occasione di un incontro dei direttori territoriali e delle assistenti territoriali, da realizzare quanto prima a Roma, in consonanza anche con la direzione generale della Legione.

In questi giorni vissuti in momenti di particolare comunione e rinnovata gioia per la riscoperta della bellezza della consacrazione, abbiamo avuto anche il dispiacere proveniente dal fatto che alcune sorelle hanno chiesto di lasciare il Regnum Christi. Esse dicono di essere giunte alla decisione di uscire dal Regnum Christi solo dopo un lungo periodo di riflessione, durato anni. Le ringraziamo per il bene che hanno fatto e che dicono di avere anche ricevuto. Esse meritano il rispetto della loro scelta. Mi auguro che qualcuna che intende lasciare il Regnum Christi non si lasci trarre dalla tentazione di fare opera di persuasione e proselitismo presso altre che intendono rimanere ferme e perseverare fedeli agli impegni assunti. Come giustamente si esige il rispetto della scelta di chi lascia, altrettanto ci si deve attendere per chi, e sono la grandissima maggioranza, intende perseverare nella scelta già fatta nel Regnum Christi.

Bisogna però anche prendere atto che quante hanno scelto di uscire non possono più rimanere nei loro posti di responsabilità di guida, come quello di assistente territoriale o di direttrice. Chiedo ai superiori territoriali, consultata la comunità delle consacrate, se si tratta di una direttrice di un centro, o almeno le direttrici dei centri, se si tratta di una assistente territoriale, di proporre al Delegato Pontificio il nome della persona che si ritiene idonea per la carica in modo che possa provvedere alla nomina provvisoria, in attesa che si possa procedere a nomine definitive, quanto prima.

Viviamo nella gioia i momenti di grazia e di luce; viviamo nella fede nel Signore i momenti oscuri, sapendo che la nostra vita è sempre e comunque nelle mani di Dio, che sempre ci ama, ci perdona e ci rinnova. Un caro saluto con la benedizione di Dio.

Una preghiera anche per me e per i miei collaboratori al vostro servizio. Devotissimo,

+Velasio Card. De Paolis,c.s
Delegato Pontificio

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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