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L' ESAME DI COSCIENZA.......e la preparazione per una buona Confessione dei peccati!

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2013 03:16
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31/07/2011 18:25
 
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Perdono d’Assisi - Festa della Porziuncola.

Il perdono d'Assisi, l'indulgenza plenaria richiesta da San Francesco d'Assisi a Dio.
Dal mezzogiorno del 1° Agosto alla mezzanotte del giorno seguente oppure nella Domenica precedente o seguente prescelta dal Vescovo (quindi a decorrere dal Sabato mezzogiorno alla mezzanotte della Domenica) si può ottenere, una sola volta l’indulgenza plenaria della Porziuncola oppure il Perdono d’Assisi.


CONDIZIONI RICHIESTE:

1) Visita ad una chiesa parrocchiale o a una chiesa francescana e recita del Padre Nostro e del Credo;
2) Confessione sacramentale;
3) Comunione Eucaristica;
4) Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre - un Pater un'Ave e un Gloria - ;
5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato anche se veniale - è un rammentarci di quelle RINUNCIE che abbiamo fatto nel Battesimo - .


aggiungo che la condizione n°5 viene quasi sempre omessa nei bollettini parrocchiali et similia............

Quello che ha reso nota in tutto il mondo la Porziuncola è soprattutto il singolarissimo privilegio dell'Indulgenza, che va sotto il nome di "Perdon d'Assisi", e che da oltre sette secoli converge verso di essa orde di pellegrini.

Milioni e milioni di anime hanno varcato questa "porta di vita eterna" e si sono prostrate qui per ritrovare la pace e il perdono nella grande Indulgenza della Porziuncola, la cui festa si celebra il 2 Agosto ("Festa del Perdono").

L'aspetto religioso più importante del "Perdon d'Assisi" è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica. Confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall'impegno a emendarsi dal proprio male per avvicinarsi sempre più allo stato di vita evangelica vissuta da Francesco e Chiara, stato di vita iniziato da entrambi alla Porziuncola.

L'evento del Perdono della Porziuncola resta una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d'Assisi.


COME SAN FRANCESCO CHIESE ED OTTENNE L'INDULGENZA DEL PERDONO

Una notte dell'anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!

Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: "Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe".
"Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza".

E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indulgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni, ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: "Come, non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni". E qualche giorno più tardi insieme ai Vesovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".

(Da "Il Diploma di Teobaldo", FF 3391-3397)

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L'Ave Maria

da Cordialiter:

Un celebre predicatore, Padre Paolo Segneri, racconta: Una volta andò a con­fessarsi dal Padre Nicolò Zucchi, in Roma, un giovane che era legato dal vizio del­l'impurità; mostrava però una gran buona volontà di emendarsi.

Il Sacerdote gli fece coraggio, gli racco­mandò di pregare molto la Madonna e per penitenza gli diede da recitare ogni gior­no, mattino e sera, sino alla prossima Confessione, un'Ave Maria, per invocare la sua protezione, e baciare tre volte la terra.

Il giovane eseguì coscienziosamente la penitenza e, sebbene ricadesse altre volte nei soliti peccati, perseverò in questa pre­ghiera. Dopo qualche anno egli andò via da Roma e quando ritornò, visitando il Padre Zucchi, gli fece sapere con grande gioia che si sentiva del tutto libero delle sue cattive abitudini. Egli attribuiva que­sta vittoria alla perséveranza nella recita dell'Ave Maria.

Quando il Padre Segneri narrava dal pulpito questo fatto, era tra gli uditori un capitano, il quale trovandosi nelle stesse condizioni di quel giovane, volle comin­ciare subito ad esperimentare anch'egli quella penitenza e, perseverando per pa­recchi mesi, ne ebbe lo stesso felice suc­cesso, come scrisse egli medesimo al Pa­dre Segneri.

Con le parole dell'Ave Maria è comin­ciata la Redenzione; per mezzo dell'Ave Maria avviene la redenzione dal peccato e specialmente dall'impurità.


[Brano tratto da "Vera devozione a Maria", di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].



[SM=g1740738]


[Modificato da Caterina63 28/09/2011 15:44]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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