A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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LA BIBBIA, tutti ne parlano, tutti la interpretano...

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2012 22:27
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18/07/2010 16:53
 
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Da: Soprannome MSN°inepil Inviato: 08/02/2002 23.41

Il papa è pure lui un uomo.

Teolifo,

Gesù non si deve interpretare,

ma deve vivere nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato donato e che ci viene dato, se lo chiediamo, senza misura.

L'uomo ha reso difficile Dio. Mentre Dio si è fatto semplice abbassandosi fino a diventare pure Lui uomo. Nessuno, pertanto, può dire più: Io non lo capisco!!|

Ma se l'uomo con le sue filosofie rende difficile la comprensione di Dio, gliene darà conto, e come.

Io facevo sempre al mio sacerdote delle domande sull'esistenzia di Dio, per conoscerlo. Lui mi rispondeva con discorsi filosofici, teologici, citandomi Dante. Ed io, ignorante ero e tale rimanevo. Quando finalmente gi dissi che doveva parlare con me come si fa ad un bambino di cinque anni, mi sono accorto che non ne era affatto capace.

La Chiesa attuale è come questo mio sacerdote. E' diventata difficile nel farsi capire. Non dà alcun esempio pratico di quello che insegna.

Non si tratta quindi di accusare sempre il papa. Ma, le accuse al papa sono causa degli atteggiamenti complessivi della Chiesa, che, all'inizio del terzo millennio non sono più sopportabili. La gente ora è istruita, e pertanto rifiuta l'imposizione della lettura. La gente ora cerca di entrare nella lettura anche grazie ai mezzi di informazione che ci sono.

La Chiesa deve campiare modo di porgersi. La Chiesa deve coinvolgere il fedele portandolo ad entrare nella Scrittura. La Chiesa deve finirla di presentare al credente trattati e trattati di  patri, dottori. Omelie, lettere e lettere.

La Chiesa deve porgere la Scrittura. Porgerla nella semplicità tenendo conto che la gente ha sete di sapere e vuole esempi da chi si erge a tutore della fede.

Gesù si è fatto esempio. Ricco di ogni cosa si è spogliato di ogni cosa, e non aveva niente, tranne la volontà di servire il Padre Celeste.

Tornino i preti, e dai preti a salire fino ad arrivare al papa, ad essere come Gesù. Ad imitare Gesù in ogni cosa, se nò, ai tempi nostri, ogni predica non ha alcun significato, nemmeno tra i fedeli più ortodossi.

Anch'io mi sono sfogato.

Pace

 

 


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Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 47 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 09/02/2002 0.23
Sai sgrillo, ti comprendo....
quando 20 anni orsono cominciai il mio flebile cammino, mi sono trovata davanti un muro.....e non capivo perchè se da una parte Gesù ci diceva che in fin dei conti non era difficile seguirlo, dall'altra non capivo perchè .....non comprendevo quello che i preti mi dicevano.....quanto ero triste!!!!
 
Il mio primo vero approccio è stato il rosario....i misteri del rosario...il primo, l'Anninciazione....e mi chiedevo ma come è possibile? che cosa è successo? poi tutti gli altri....e cominciavo ad aprirmi....ma anche a pormi molte domande....e poi la curiosità, a me affascina il mistero, ma non perchè volgio la sua soluzione, mi affascina il partecipare.....e da li la battaglia con i sacerdoti.....di confessori ne ho cambiati 14/15.....da dieci ho lo stesso, ma anche con il mio parroco ne parliamo.....
 
Sei stato sfortunato nell'incontrare sacerdoti complicati, ma se vuoi, puoi trovarne altri.....ce ne sono, credimi, che sanno parlare come i bambini....di Dio!
 
Una cosa ho compreso, se Gesù ci dice che è "facile seguirlo" è perchè ci ha dato la Chiesa e gli Apostoli che interpretassero per e poi CON noi la sua Parola......non ci ha lasciati soli.....
lo Spirito ci è sempre di guida se soltanto lo lasciassimo lavorare....
 
Nella Chiesa, per esempio i gruppi sono tanti, tante le congregazioni dai carismi diversi, tanti laici, dal cuore d'oro e dai carismi diversi eppure.....tutti siamo nella Chiesa.....ognuno cammina nel mondo con il proprio carisma, ma nel Magistero siamo Chiesa.....guarda le altre identità di fede......sono tutte dissociate fra loro....non esistono gruppi con carismi diversi, ma avanzano tutti allo stesso modo.....ma d'è la diversità dei carismi? cioè, tutti protestanti, giusto? ma dissociati fra loro....un evangelico non si sentirà mai un luterano o un anglicano o un valdese.....mentre un francescano che è diverso dal domenicano o dal gesuita...si sentono tutti cristiani-cattolici....universali.....ecco perchè si deve giungere pur rimanendo nelle diversità sotto la guida di un unico Pastore.....a questo serve il primato del papa....di per se egli è nulla......
 
Ciò che rende uniti nelle diversità della Chiesa è proprio il magistero.....i documenti dottrinali i quali si alimentano dalla Parola....infatti gli screzi ci sono...ma quando prevale il buon senso....lo Spirito non abbandona la Sua Chiesa.....che non è dell'uomo, nè del papa...ma NOSTRA....noi siamo le membra vive!
 
Un abbraccio, C.

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Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 47 nella discussione 
Da: Teofilo Inviato: 09/02/2002 9.30
Caro Sgrillo,
anche Paolo lamentava con i suoi discepoli che temeva che qualcuno li potesse distogliere dalla semplicità di Cristo.
Questo qualcuno è il sottile ragionatore che a volte aizza le menti umane contro la verità, con le macchinazioni diaboliche.
Allora, i bambini del Signore, devono essere protetti e non lasciati alla mercè di chi vuole farne preda. A questo servono i pastori che devono sorvegliare.
Detto questo, mi associo alla tua considerazione che indica nella facilità di un linguaggio semplici il modo migliore per rapportarsi agli altri.  Conosco molti sacerdoti che usano un linguaggio semplice, altri invece che come dici tu, non riescono ad essere affatto comunicativi.
Ieri pomeriggio ho avuto un lungo dialogo con un collega, il quale non frequenta la Chiesa da decenni.
Abbiamo parlato della ssemplicità con cui il Signore ci comunica tante verità già solo parlandoci con le cose che Egli ha creato: il salmo ricorda: "non è linguaggio di cui non si oda il suono, il giorno al giorno ne trasmette notizia". Tuuto ci parla di Dio e del suo Amore.
Basta vedere un semplice prato: i fiori multicolori, con i loro particolari profumi, gli alberi, il sole, il cielo. Tutto ci parla di Lui.
Ma l'uomo spesso non riesce a vedere tutto questo, e comincia ad argomentare, come faceva il mio collega: ...forse le molecole in tanti miliardi di anni si sono mescolati, hanno formato un composto dapprima semplice, poi sempre più complesso....ed ecco che viene fuori l'uomo.....
E allora a queste argomentazioni "scientifiche" occorre dare una risposta conveniente. A volte la "cultura" moderna ha talmente sofisticato i concetti, che occorre una risposta adeguata, ovviamente con l'aiuto della Grazia senza del quale nessuna risposta avrà mai alcun riscontro. Il collega è rimasto molto contento del dialogo che abbiamo avuto e pur facendo tante domande (chi ha creato Dio, chi ha creato la vita, perchè il male, perchè si nasce a volte storpi.....la reincarnazione, e tante altre ancora), facendo costantemente ricorso al mio nuovo testamento tascabile, ho cercato di portare luce nel suo cuore, invocando lo Spirito Santo. Chissà...preghiamo per lui.
 
Questo, per comprendere il motivo di tanti documenti.
Nel mondo ci sono migliaia di sottili ragionatori, purtroppo, e che spesso mettono così tanto in discussione le cose evidenti e semplici da far traballare la Chiesa.
 

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Da: Teofilo Inviato: 11/02/2002 18.45
Carissimi, riporto un breve pensiero tratto da "L'interpretazione biblica in conflitto".
L'esegeta deve rendersi conto di non abitare una regione
neutra, al di sopra o al di fuori della storia e della Chiesa. Pretendere che si possa accedere direttamente a cio` che e` puramente storico non puo` che produrre cortocircuiti. Il primo presupposto di ogni esegesi e` accettare la Bibbia come un unico libro (50). Facendo questo, l'esegesi ha gia` scelto una posizione che non risulta da un approccio solamente letterario. Ha compreso che questo testo letterario e` prodotto da una storia che ha una sua coesione interna, e che questa storia e` il vero luogo della comprensione. Ma se l'esegesi vuol essere anche teologia,
deve compiere un altro passo: deve riconoscere che la fede della Chiesa e` quella forma di "sim-patia" senza la quale la Bibbia resta un libro sigillato. Essa deve giungere a riconoscere questa fede come  un'ermeneutica, come il luogo della comprensione, che non fa una violenza  dogmatica alla Bibbia, ma ad essa precisamente fornisce l'unica possibilita` d'essere veramente se stessa.

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Da: Crociato2 Inviato: 06/10/2003 10.41
Buongiorno a tutti.
 
Sono andato afrugare nella bacheca dei riepiloghi ed ho trovato quello che cercavo, questo forum un pò vecchiotto, ma attuale come sempre.
Lo ripropongo perchè è stato inserito un altro lavoro che avevo inviato ad un gestore con internet pregandolo di inserirlo e l'ha fatto. Bene desidererei che poneste la vostra attenzione e forse così si comprenderebbe perchè la sola scrittura è una dottrina sbagliata.
Intanto inserisco come da suggerimento i forum che riguardano lo stesso tema, seguirà poi il richiamo al testo che ho citato, grazie per l'attenzione, Luca.
 
 
Chi può interpretare la Bibbia?
 
 
 
 
In questa bacheca  CONCILI      è stato inserito questo forum:
è il testo di cui vi parlavo, inserisco ora dei brani brevi, lasciando a voi il gusto alla lettura ed alla meditazione.
 

Tutta colpa dei vescovi e dei preti?

La maggioranza dei laici sono pigramente fermi al ruolo di utenti passivi, di clienti, mentre il loro battesimo e la loro cresima li chiamano a gestire in prima persona il vangelo e ad essere corresponsabili maggiorenni all’interno del popolo di Dio.

Sacerdoti e laici dobbiamo leggere insieme, forse per la prima volta, il concilio.

Il concilio Vaticano II deve essere assimilato dal popolo di Dio, da noi, diversamente lasceremo passare invano la grazia del secolo.

Ci poniamo una domanda fondamentale: La rivelazione per i cristiani, coincide con i testi divinamente ispirati: la sacra Scrittura?

- Sì, la sacra Scrittura solo, sostengono i seguaci di Lutero.

- La sacra Scrittura e la tradizione, insegna la chiesa cattolica.

Sacra Scrittura e tradizione non sono due fonti della rivelazione: la Scrittura ci dà tutta la rivelazione, la tradizione ci dà tutta la rivelazione. Scrittura e tradizione non si sommano, né si completano a vicenda: si confermano. La Scrittura è tutto, la tradizione è tutto. Scrittura e tradizione sono come i due occhi che insieme ci fanno vedere la verità e il rilievo delle cose (P. Congar).

La parola di Dio non è come l’acqua che arriva a noi dopo essere passata attraverso i tubi della tradizione e della Scrittura. No. La parola di Dio si trova prima dell’una e dell’altra: è la sorgente.

Una sorgente unica le cui acque arrivano fino a noi attraverso due canali diversi: la tradizione e la Scrittura; ma sono le stesse acque da una parte e dall’altra; complete da una parte e dall’altra; e in continua comunicazione le une con le altre.

Infatti la sacra scrittura è parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l’ispirazione dello Spirito divino: la parola di Dio, affidata da Cristo signore e dallo Spirito santo agli apostoli, viene trasmessa integralmente dalla sacra tradizione ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano; accade così che la chiesa attinge la sua certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola sacra scrittura. Perciò l’una e l’altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e rispetto (DV 9).

La parola di Dio si concentra tutta, si esprime tutta, in modo supremo, in qualcuno: il Figlio incarnato.

La sorgente della nostra fede non è né la tradizione né la Scrittura. Alla sorgente della nostra fede c’è Qualcuno: Gesù preparato e annunciato (= antico testamento); Gesù che con la sua parola e la sua vita porta a compimento tutta la rivelazione del sommo Dio (DV 7).

A distanza di venti secoli, abbiamo in mano la scrittura ispirata. Ce la mette tra le mani la chiesa: sessanta generazioni di chiesa ci hanno trasmesso il nuovo testamento, cento generazioni di fedeli ci hanno trasmesso la Bibbia. Ora facciamo attenzione: trasmissione e tradizione sono la stessa cosa. È la tradizione sempre vivente nella chiesa che ci ha trasmesso le scritture.

Ma chi ha detto alla chiesa che quei determinati libri, non uno in più né uno in meno, facevano parte della Scrittura? Chi ha respinto i libri falsi?

Nel N.T. non si trova nessun elenco: il catalogo delle Scritture non appartiene alla Scrittura, ma alla tradizione. Il discernimento dei libri sacri è un atto fondamentale della tradizione infallibile della parola di Dio nella chiesa.

La Scrittura scaturisce da un’unica fonte, Il Verbo di Dio, e confluisce in un unico fiume, che è la viva tradizione del popolo di Dio. Per questo l’interprete deve immergersi personalmente nella corrente della tradizione per poter comprendere dall’interno la parola di Dio. Tradizione e Scrittura sono un tutt’uno. La Scrittura è nata dalla tradizione; staccarla dalla tradizione degli apostoli e dei padri della chiesa, significa ucciderla. Come togliere un pesce dall’acqua.

La Bibbia deve essere vissuta come un lungo viaggio, o una escursione alpinistica, durante la quale si lasciano alle spalle alcuni bagagli e attrezzature che furono indispensabili all’inizio e ora non servono più.

E come un'escursione alpinistica necessita di una guida, la Bibbia possiede lo Spirito Santo il quale si rende attivo non soltanto attraverso l'uomo che da solo corre sempre il rischio di predominare e perciò di precipitare, ma anche della Chiesa che nell'esempio specifico funge come una CORDATA, un cordone legato alla Tradizione: solo con la guida (Spirito Santo) e la corda di sicurezza (la Chiesa-Tradizione) l'alpinista (lettore della Bibbia) potrà raggiungere la vetta (Dio).

 


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Da: Soprannome MSNStefanoS79 Inviato: 08/10/2003 10.12
Pace a tutti voi. vorrei che qualcuno mi desse un consiglio su come rispondere a questo evangelico. ecco il suo testo che allego qui sotto.
Che Dio vi benedica, con affetto Stefano.
Riprende alcune mie discussioni su un altro forum, ma tanto ciò che è importante non è il fatto che io o qualcun altro faccia bella/brutta figura, ma la dimostrazione della Verità Divina insegnata dalla Chiesa.
 
 
A parte, che come al solito non comprendi le osservazioni che ti vengono rivolte, ma ti chiedo ancora di riportare le fonti che citi. 
(Qui il fratello si riferisce alle prove che i padri dei primi 4 secoli ritenevano ispirati i 7 libri deuterocanonici)
Quanto affermi sulle chiese Ortodosse che sono arrivate al "canone lungo" sensa il bisogno del concilio di Trento, scredita per prima cosa la tua affermazione riguardo al fatto che ai concili "non ecumenici" si deve l'esistenza del canone, e sensa di essi oggi non avremo il Canone.
(peccato che il fratello non sappia che i concili ecumenici includevano i 7 libri, e soprattutto i rappresentanti di quei concili erano vescovi cattolici!)
Questo dimostra come vedi il contrario il consolidamento del Canone come ha affermato bene primo nasce dai presupposti riconosciuti fin dai primi secoli a questi scritti.
Cioè dal loro carattere "apostolico". Come vedi la puerilità con il quale ha commentato la citazione riportata di Calvino dimostra solo il tuo livello di comprenzione della materia.  
La situazione a riguardo del Canone nelle Chiese orientali, esprime molta più liberta di quanto tu possa pensare e la loro adesione al "canone lungo" e in alcuni  casi con inclusioni di ulteriori testi apocrifi è molto recente. Nel 1772 il sinodo di Gerusalemme accettò anche i deuterocanonici come libri ispirati, quindi vale quanto detto riguardo le osservazioni poste sulla scelta di Trento.  
Anche gli orientali reagirono all'influsso della Riforma.  
 Le tue asserzioni riguardo gli atti dei concili ecumenici e il loro uso degli apocrifi negli atti sono "emerite *****" (devo censurare questa maleducazione) come al solito decontestualizzare oramai e la norma per dimostrare la tua ignoranza, del resto non penso che tu verifichi realmente le cose che riporti di seconda mano.  
Mostra le fonti come le chiedi agli altri, in relazione a quanto hai affermato.
La festa dell'assunzione nella Chiesa Orientale... sono stufo delle tua panzane. La chiesa ortodossa non riconosce il dogma dell'assunzione, venera solo la figura di Maria come madre di Dio, questo per evidenti limiti legati alla testimonianza della Scrittura, e bisogna distinguere la posizione in materia, da patriarcato a patriarcato.  
Quindi lo ripeto è una vostra dottrina, il contesto in cui gli ortodossi vivono tale venerazione è molto dissimile dal voi.
Se la vostra teologia fosse ferma ai concili ecumenici sareste anche voi degli "evangelicali". Se poi come ecumenico intendi Trento allora mi sovviene un parola di sapienza del caro Benigli: "Siamo qui radunati a Roma, la città del Concilio ecumenico di Trento".
Comunque dato che tu sei sapiente aspetto la dimostrazione di quanto hai affermato portami le citazioni che dimostrano le affermazioni dogmatiche attinte dal presunto deposito della tradizione che voi avete ricevuto.  
Ovviamente queste prove non esistono, l'unico modo è attaccarsi al presunto magistero pietrino che interpreta giustamente la Parola, secondo la dichiarazione del Concilio Vaticano II°.    
Il problema non è quanto è stato detto prima, ma tutto quello che è stato affermato in materia di dottrina poi, e che ancora aspetto che tu mi faccia capire come si armonizza con quanto afferma il sopraindicato Concilio.  
 
La mia infallibilità, l'infallibilità degli evangelici riguardo a che cosa? Nessuno di noi si pone al di sopra della Scrittura con l'asserzione di iessere nfallibile, ti dimentichi che questo diritto appartiene solo a colui che guida la tua confessione.  
Il problema poi riguarda, se mai l'interpretazione di quello che neanche è Scritto nel Canone, e che voi riportate essere dogma infallibile per esempio l'assunzione di Maria. Ti ripeto spiegami, se la Scrittura e la tradizione non divergono come tu stesso hai affermato, tutto questo si armonizza con la vostra teologia.  
     
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