A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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LA BIBBIA, tutti ne parlano, tutti la interpretano...

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2012 22:27
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18/07/2010 16:58
 
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Consiglia Elimina    Messaggio 43 di 47 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°camerone° Inviato: 13/10/2004 16.45
Partiamo innanzitutto da un dato di fatto sicuro: quasi tutti i presenti in questi forum, sono tutti convinti (salvo qualcuno che si dice scettico, in ricerca, dubbioso) che la Bibbia sia Parola di Dio, punto di riferimento normativo di condotta e fonte di dottrina rivelata. Dottrina da conoscere per applicarla nella vita e per farla conoscere correttamente, perché crediamo che questo sia ciò che Dio richiede da noi.
Quindi sen noi crediamo che la Bibbia sia davvero Parola di Dio ( lo crediamo fermamente e non abbiamo solo una speranza che lo sia) bisognerebbe portare delle ragioni.

Se un non cristiano ci chiedesse il perché noi riteniamo che la Bibbia sia Parola di Dio noi non potremmo limitarci ad  aprirla e invitarlo a leggere. Quel libro che noi gli mettiamo in mano sarebbe per lui solo questo, un libro. Quella persona ci direbbe giustamente che prima vorrebbe sapere le  ragioni sulle  quali noi ci siamo fatti la convinzione che quel libro è Parola di Dio.
Leggere infatti la Bibbia, con atteggiamento di fede, per apprendere da essa in cosa si deve aver fede, è un pretendere che esista preventivamente ciò che dovrebbe scattare solo in seguito: la fede in ciò che si legge.
 
In filosofia una tale pretesa si definirebbe una petitio principii vale a dire la verità di una conclusione è dimostrata tornando ai suoi presupposti. In pratica è la pretesa che sia già dimostrato ciò che deve essere ancora dimostrato.
 
Come si esce da questo apparente loop?
 
Innanzitutto per prima cosa dobbiamo farci la certezza che quel in quel libro è davvero Dio che ci parla. Solo dopo potremo aprire questo libro essendo pronti ad obbedire a ciò che il libro ( cioè Dio) ci dice.
 
Ma per uscire da questo labirinto non possiamo usare la fede come mappa, perché la fede deve ancora venire.
 
Quindi l’unica strada che si può seguire è quella ragione. Occorrono cioè delle ragioni che permettano di dire a noi stessi in primis e poi anche agli altri: sì questo libro contiene la Parola di Dio e quindi ora lo apro con fede e baso su di esso la mia vita.
Mi fermo qui, per il momento, poichè non so se sono stato abbastanza chiaro.

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Consiglia Elimina    Messaggio 44 di 47 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°camerone° Inviato: 14/10/2004 9.54

Continuando il nostro discorso è meglio fin da subito eliminare un’opzione alla quale, di tanto in tanto, sento fare ricorso:la Bibbia stessa afferma di essere ispirata. Innanzitutto non è vero che tutti i libri affermano di essere ispirati. Inoltre non è sufficiente che un libro dica di essere ispirato perché automaticamente debba essere accettato come tale.
 
I Mormoni, ad esempio, leggono il libro di Mormon che dice di essere stato ispirato direttamente da Dio ma questo, ovviamente, non significa che lo sia.

 

Neppure può servire il ricorso a qualche locuzione interiore ( la Bibbia è ispirata perchè io, in preghiera, ne ho la conferma)perchè una simile esperienza non è dimostrabile a terzi, né è comunicabile per via normale, cioè quella discorsivo/argomentativa da cui noi traiamo e trasmettiamo le nostre convinzioni ponderate.

Sarebbero solo comunicazioni da accogliere con fede e per fede, e stavolta parliamo di una fede molto debole perchè basate su singole persone che, per forza di cose, non possono dare alcuna dimostrazione tangibile della loro credibilità. Sicuramente  non è questo qyuello che cerchiamo.
 
Siamo dunque in pieno alto mare. La Bibbia non si autogiustifica, né nel suo canone ( cioè nella sua compilazione di piccola biblioteca per formare la quale QUALCUNO HA SCELTO DI INSERIRVI ALCUNI LIBRI E ALTRI NO) né nella sua pretesa di essere ispirata da Dio (QUALCUNO, e non Dio, HA STABILITO CHE QUESTA COSA DOVEVA ESSERE CREDUTA ).

 
Questi problemi valevano già per la gente dei primi secoli, ma a maggior ragione vale per noi poiché a nessuno di noi Dio ha dato conferma diretta che il suo libro ispirato sia la Bibbia come oggi si stampa e non, ad esempio, il Corano.
 
Questa garanzia ci è stata trasmessa da altri uomini!

Mi fermo ancora aspettando eventuali osservazioni e conto di proseguire domani.

 

Da adesso in avanto verranno trattati argomenti che sicuramente non pioaceranno agli evangelici. Non so che farci. Se comunque hanno obiezioni serie da proporre  possono intervenire in ogni momento.

 

 



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Consiglia Elimina    Messaggio 45 di 47 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°camerone° Inviato: 15/10/2004 11.12
Riprendendo il discorso, a questo punto possiamo solo fare ricorso ad un'unica fonte e questa fonte è la storia. E' prprio la storia che che ci informa che  la collezione dei libri che oggi costituiscono la Bibbia (in unico volume) è stato fatto da una serie di Concilii
nel 397 a Cartagine,in un sinodo che non era cattolico ma semplicemente cristiano, fu approvato un canone che è quello comprendente i deuterocanonici. Questo sinodo di fatto confermava queanto stabilito ad Ippona nel 393.   Nel 405, sotto il papa Innocenzo III il canone fu confermato. Nonostante questo le discussioni probabilmente continuarono dato che ci fu bisogno di un pronunciamento definitivo nel Concilio di Firenze del 1441.
 
E' significativo che nell'arco della storia, ogni volta che la chiesa cristiana ha sentito il bisogno di pronunciarsi, si è sempre pronunciata a favore del canone lungo.
 
Prima di allora il Canone biblico non era ancora completo ovunque, c'erano libri (come l'Apocalisse e qualche lettera degli Apostoli) che erano ancora sotto giudizio; venivano accolti da alcuni e rifiutati da altri.
 
Nel Concilio di Cartagine si compose in maniera ufficiale il Canone completo (lo stesso che 11 secoli dopo in forma solenne sarà riconfermato a Trento quando fu impugnato dai protestanti). Quindi tutti noi, a qualunque denominazione cristiana apparteniamo, abbiamo ricevuto la Bibbia da quella Chiesa e chiunque pretenda di essere parte di quella cheisa non può ragionevolmente rifiutare le sue decisioni.
 
Infatti è stata quella chiesa a decidere quali libri, tra i tanti rotoli, fossero parola di Dio e quali no.
 
Senza la Chiesa la Bibbia non esisterebbe. Lei non solo ne ha individuato i libri giusti ma (come sappiamo) per quanto riguarda tutto il NT li ha anche composti. Gli scrittori sacri erano tutti seguaci di Gesù, membri della sua Chiesa, siano essi stati apostoli o discepoli.
 
La Bibbia non è caduta dal cielo. E' nata dal basso, su ispirazione divina e quindi  è opera di Dio ma dal basso (e perciò è opera di uomini).
 
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 46 di 47 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 10/04/2005 16.18
Senza la Chiesa la Bibbia non esisterebbe. Lei non solo ne ha individuato i libri giusti ma (come sappiamo) per quanto riguarda tutto il NT li ha anche composti. Gli scrittori sacri erano tutti seguaci di Gesù, membri della sua Chiesa, siano essi stati apostoli o discepoli.
La Bibbia non è caduta dal cielo. E' nata dal basso, su ispirazione divina e quindi  è opera di Dio ma dal basso (e perciò è opera di uomini).
...............
Riparto da questa frase di Camerone perchè leggiamo che spesso c'è ancora confusione nel capire che cosa è la Bibbia......
Noi non crediamo e non siamo nella religione DEL LIBRO......come ad esempio i Musulmani ed anche gli Ebrei oggi che vivono appunto un contesto di Stato Confessionale...... I Cristiani vivono una religione che è legata non tanto ad un Libro quanto ALLA PAROLA FATTA CARNE, alla Persona, è Lui che seguiamo: Gesù Cristo!
La domanda ritorna: che cosa è questa Bibbia?
Abbiamo già appreso che è una RACCOLTA DI LIBRI......canonizzati, cioè definiti COME REGOLA DEFINITIVA dalla Chiesa........ allora vi offro un lavoro che ho terminato per alcuni incontri che abbiamo fatto dal vivo........è un lavoro lungo perchè sono tanti i Libri, uno ad uno vi offro una breve scheda per capire di che cosa stiamo parlando......
Non ci sono commenti da fare perchè ho preso le spiegazioni da esegeti citati sia dalla Cei, quanto dalle Bibbie protestanti...... si tratta solo di MEDITARE.....più avanti inserirò IL NUOVO TESTAMENTO........
 
Pregate per me...
Fraternamente Caterina
 
Antico Testamento
 
Genesi: ci rivela il proposito di Dio per la salvezza del genere umano che da qui "Bere'shit"-In Principio..... prende forma con una promessa che da il via al Progetto salvifico "Io porrò inimicia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe...."(Gn.3,15)
 
Esodo: è il cuore dell'opera biblica in termini di "intervento di Dio per il suo popolo in previsione dell'Incarnazione".....Israele viene liberato dalla schiavitù, nasce la Pasqua ebraica, anticipazione di Gesù Cristo, NOSTRA PASQUA........
 
Levitico: è definito il Libro DEI SACERDOTI.... si articola in quattro grandi Leggi espresse da Dio:
1) la Legge dei sacrifici in prefigurazione dell'Unico Sacrificio perfetto in Cristo- cap. 1/7;
2) la Legge dei Sacerdoti dal cap.8/10. E' la preparazione all'adorazione di Dio alla quale il popolo viene gradatamente preparato.
3) la Legge per esercitare la purezza morale cap. 11/16. Nasce la "GIORNATA DEDICATA ALLA PURIFICAZIONE E AL PERDONO".
4) la Legge di santità cap. 17/26, che essendo tale santità=qadòsh, e attribuito primario di Dio "Dio solo è SANTO", deve essere acquisita e vissuta dal popolo che deve imparare a separarsi da ciò che rende impuri, è l'anticipazione dell'essere TEMPIO SANTO DI DIO predicato dagli apostoli.
La pratica di tutto il Levitico ha uno scopo: disporre il popolo di Dio a questo INCONTRO, gli farà eco il Libro di Osea 6,6: "Io voglio l'amore e non i sacrifici, la conoscenza di Dio e non gli olocausti", per insegnare al popolo che la Legge di Dio non deve essere vissuta come un laccio, tema che riprenderà Gesù stesso.
 
Numeri: narra la storia di Israele nel deserto. Si forma al termine un quadro LEGISLATIVO della futura nazione ebraica che si stanzierà nella Terra promessa......
 
Deuteronomio: il termine vuol dire " SECONDA LEGGE", il popolo di Israele viene chiamato ad ubbidire, tuttavia esso non un codice di leggi quanto piuttosto....UN MANUALE GIURIDICO, in esso sono contenute infatti DELLE OMELIE CENTRATE SULL'AMORE PER LA LEGGE DIVINA DONATA ALL'UOMO PER UN PERCORSO VERSO LA PERFEZIONE.....E' una legge PREDICATA per spingere L'ASCOLTATORE A SVILUPPARE INTERIORMENTE LA CONOSCENZA DI DIO e la sua volontà.......
 
Giosuè: Finalmente il Popolo entra nella terra promessa.
 
Giudici: indubbiamente il popolo insediato ha ora bisogno di INSTAURARE DELLE LEGGI....iniziano dunque i problemi anche di convivenza......NASCE LA MONARCHIA, i Giudici sono capi militari e civili che Dio SUSCITA in determinate occasioni PER LIBERARE LE TRIBU' D'ISRAELE DALL'OPPRESSIONE DEI POPOLI VICINI CHE ERANO ANCHE IDOLATRI.....Un Libro interessante perchè svela preziose informazioni su uno dei periodi più oscuri della storia d'Israele che va dal sec. XII al XI a.C.
Dio PUNISCE L'INFEDELTA', MA NON RIPUDIA IL SUO POPOLO...il popolo nella maggioranza rimane comunque fedele a Dio ma CEDE ALLA SEDUZIONE DI CULTI CANANEI......DIO FA EMERGERE LA SUA PAZIENZA, LA SUA MISERICORDIA......
 
Rut: una nuora piena d'amore, è un capolavoro della letteratura biblica.....ed è una antenata di Davide. Vengono messe in rilievo le seguenti caratteristiche del popolo d'Israele:
- la devozione verso i genitori;
- la pietà verso i parenti;
- l'amore verso la famiglia.
 
1 Samuele: 2 Samuele: Davide, è il re modello di Israele. Il Libro era all'origine uno solo, diviso in quattro sezioni, nella prima parte abbiamo:
1) 1Sam.1/7: la carriera di Samuele, dalla nascita alla vocazione, fino al momento in cui diventa SALVATORE D'ISRAELE.
2) 1Sam.8/15: ripercorre L'ISTITUZIONE DELLA MONARCHIA  eil regno di Saul, sul quale però incombono ombre e tenebre....
3) 1Sam.16 e 2Sam.4: parla della carriera di Davide, la sua elezione e il conflitto con Saul, fino a quando Davide viene proclamato re d'Israele.....
4) 2Sam.5/20: è descritta l'attività politica, militare e religiosa di Davide....importante queste tre attività che saranno riassunte IN GESU' CRISTO: RE, CAPO E DIO....
C'è una parte che è chiamata PROFEZIA DI NATAN in 2Sam.7.......che rappresenta IL VERTICE di questo Libro dove narra una testimonianza audace e al tempo stesso MERAVIGLIOSA.....della visione biblica SULLA STORIA DELLA SALVEZZA.......parla del legame alla discendenza ed alla persona di Davide da cui verrà IL MESSIA.........
 
1 Re: 2 Re:  anche questi Libri erano all'origine uno solo...parte dallo scisma di Salomone....Il regno è diviso; si sottolinea la figura dei profeti.
Questi due libri NON contengono una una storia profana....ma è un opera che è una reflissione sulla storia della monarchia d'Israele legata al Progetto di Dio ed alla profezia del Messia........
 
1 Cronache: 2 Cronache: due Libri che narrano "fatti dei giorni, annali....." la fedeltà di Dio verso il Suo popolo, ma anche la caduta di Israele come nazione. E' diviso in 4 parti:
1) 1Cr.1/9: ci sono tavole genealogiche ed è sintetizzata la storia da Adamo fino a Saul;
2) 1Cr.10/29: è dedicata al re Davide, con le indicazioni del culto a Dio;
3) 2Cr.1-9: è il regno di Salomone e la costruzione del Tempio dove è segnata la festa della Dedicazione;
4) 2Cr.10/36: il regno di Giuda e la morte di Salomone fino all'esilio di Babilonia.
Le Cronache fanno emergere la preoccupazione e la passione per il CULTO E LA LITURGIA.....
 
Esdra: e Neemia: il primo parla del ritorno dall'esilio e il rinnovamento. Nemia durante la ricostruzione del tempio.
 
Tobia: e Giuditta: in Tobia si rivela la dolorosa sorte di due ebrei osservanti della Legge, deportati in Assiria dopo la distruzione del regno d’Israele, alla prima desolazione segue l’intervento di Dio che non abbandona i suoi (cap.4/13), è definito un libro SAPIENZIALE. L’autore vuole trasmetterci una lezione religiosa e di fede mediante questa narrazione per versi drammatica e per altri provvidenziali, prendendo probabilmente spunto da qualche racconto realmente accaduto che la comunità in esilio si tramandava.
Giuditta,così è chiamo la protagonista che liberò in modo straordinario il paese di Giuda e la Città santa chiamata qui Betulla, ossia, “Casa di Dio”, da un nemico e rivale di Dio……..la narrazione che suggeriamo di leggere, si snoda su tre parti:
1) cap.1/3 si legge della minaccia che grava sul popolo giudaico da parte di Nabucodonosor;
2) dal cap. 4/8, descrive l’oppressione dei Giudei assediati e stremati mentre Giuditta li esorta a resistere;
3) cap.9/16: finalmente la liberazione per mezzo dell’intervento di Giuditta…
Questo Libro è in verità molto discusso dai critici esegeti…il modo con cui Giuditta ottiene la libertà per mezzo della seduzione, dell’inganno e dell’assassinio…..lasciano perplessi ad una critica attuale, tuttavia gli elementi preposti vanno valutati tenendo conto della situazione di quel periodo nel quale il popolo giudaico venne attaccato per prima e Giuditta si ritrova ad agire per legittima difesa. Il Libro va letto seguendo la cronologia del popolo d’Israele insieme a Dio che lo segue, lo ammonisce, lo istruisce, in tal modo il racconto risulta edificante e non un freddo resoconto storico.
 
Ester: un'altra Donna che con il suo coraggio salva gli ebrei esiliati. In questo Libro sono stati aggiunti dieci frammenti all’opera composta nel 150 a.C. in greco e riconoscibili per l’aggiunta al numero di una lettera  alfabetica (es. cap. 1, 1a, 1b….). Anche qui assistiamo ad una distribuzione di tre parti:
1) cap.1/2: si prepara il dramma;
2) cap.3/8: il ministro Aman ordisce un complotto contro i Giudei che devono essere sterminati, ma Mardocheo, zio di Ester, la induce come regina ad intervenire presso il re, Aman viene impiccato;
3) cap.9/10 che avvia la conclusione, narra l’istituzione della festa dei Purim per ricordare l’evento.
Questo Libro, come quello di Giuditta, ha lo scopo di sottolineare che Dio viene sempre in aiuto del suo popolo quando esso è in pericolo anche se è minacciato da forze interne e da potenti nemici. I Padri si riallacciano a Giuditta e ad Ester per sottolineare la simbologia con la Chiesa, inoltre si ricollega al Libro della Sapienza 11,16 e al Libro dei Proverbi 15,33….nell’illustrare in modo spettacolare il principio sapienzale secondo il quale si viene castigati da ciò con cui si pecca…..
 
CONTINUA............
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