Duccio di Buoninsegna, Le tre Marie al Sepolcro, part., Museo dell'Opera del Duomo, Siena
Il messale antico celebra oggi la festa di santa Maria Maddalena e nei testi eucologici lascia chiaramente intendere che la peccatrice che unse i piedi a Gesù, Maria Maddalena e Maria la sorella di Lazzaro sono la stessa persona. Il nuovo messale invece, seguendo la nuova esegesi, distingue le tre persone.
Bisogna dire subito che al riguardo la tradizione dei Padri è indecisa: alcuni, come Origene ed altri distinguono le varie Marie. Mentre san Cipriano, sant’Efrem, sant’Agostino, san Gerolamo, san Bernardo ed altri ancora, sostengono che le “tre” Marie sono la stessa persona.
La liturgia antica segue quindi questa opinione e questo fatto indica che almeno non vi sono ragioni valide dimostrative contro l’unità delle “tre Marie”.E siccome anche nella liturgia (quella naturale, formatasi nei secoli sotto la guida dello Spirito Santo, cioè la liturgia antica) si manifesta la Tradizione della Chiesa noi preferiamo seguire la sua opinione piuttosto di quella dei nuovi esegeti, così spesso, se non sempre, in odore di eterodossia.
Ma questa preferenza liturgica non basta. Gli argomenti a favore dell’unità delle “tre Marie” sono molto forti.
1° San Luca (8, 36-50) narra della conversione di una peccatrice che si diede tutta al servizio e alla sequela del Signore. Al capitolo 8° poi tra le donne che seguivano Gesù nomina al primo posto Maria di Magdala, dalla quale Gesù aveva scacciato sette demoni. Non è forse più che probabile che la Maddalena sia la peccatrice di cui ha parlato poco prima?
2° San Giovanni (11, 2) dicendo che Maria sorella di Lazzaro era colei che unse d’unguento il Signore e gli asciugò i piedi coi capelli non può che riferirsi ad altra unzione che a quella riportata da san Luca (7, 36 e ss.) e lascia quindi intendere chiaramente che la sorella di Lazzaro e la peccatrice siano la stessa persona.
3° Sia nella peccatrice come in Maria sorella di Lazzaro e in Maria Maddalena si manifesta una identità di carattere e di abitudini , cioè un intenso amore a Gesù e un desiderio appassionato di stare con lui (Mt. 26, 7; Mc. 14, 3; Lc. 7, 47; Lc. 10, 38-42; Gv. 11, 32-33; Gv. 12, 2-3)
Il che attesta che i tre nomi corrispondono ad una sola persona. Contro questa opinione non si può muovere alcuna seria difficoltà. Gesù è venuto a salvare i peccatori e pertanto non può recar meraviglia il fatto che abbia ammesso al proprio seguito una peccatrice pentita e purificata dalle lacrime del pentimento. Non vi ha nulla di inverosimile che la donna che si presentò in casa di Simone in Galilea fosse originaria di Magdala o vi avesse possedimenti da esser chiamata maddalena, e si sia recata ad abitare a Betania dalla sorella Marta.
Da La Sacra Bibbia commentata da P. Marco Sales. Grazie a Nicola L. per la segnalazione.
NOTA: non tragga in errore il titolo del post, né l'affresco di Duccio sopra riportato: le tre Marie che accompagnarono Nostro Signore al supplizio furono la Beata Vergine Maria, Maria di Cleofa e Maria Maddalena. Altra cosa è il discorso sviluppato nel testo, ossia se quest'ultima coincida o meno con Maria sorella di Marta e di Lazzaro, e con l'anonima peccatrice di cui un poetastro barocco canterà: "Se il crine è un Tago, e son due Soli i lumi / non vide mai maggior prodigio il Cielo / bagnar co' Soli, e rasciugar co' Fiumi"