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Come si può seguire la Messa antica ? e con lo stesso Spirito anche quella moderna...Seguite queste brevi istruzioni.....

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2014 12:57
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21/03/2014 12:54
 
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    Messa in latino: ecco il messale di San Pio V



Dopo il “Motu Proprio” del 2007 di Benedetto XVI riguardante la Messa Tridentina, l’interesse per questa antica liturgia si è accresciuto, come dimostrano le numerose iniziative, in Italia e all’estero, per poter celebrare in tante chiese la Messa in lingua latina. In questo post vogliamo offrire dei brevi spunti su tale liturgia, per poi presentarla direttamente. Ecco quindi il Messale di san Pio V, il quale, per agevolare la lettura, è stato qui ridotto alle formule essenziali, dando chiarimenti delle parti mancanti con una breve sintesi.
Vi offriamo dunque un testo e delle formule di un rito che per cinque secoli ha caratterizzato la Chiesa. Ci rivolgiamo a tutti: ai non più giovani e a tutte quelle persone, specialmente i ragazzi, che sanno poco o nulla di questa liturgia; a coloro che la apprezzano e a quelli che la apprezzano meno.

 

Piccola introduzione alla Messa Tridentina

(In proposito consulta anche il nostro precedente post:http://raivaticano.blog.rai.it/2009/06/19/riflessioni-a-due-anni-dal-motu-proprio/ )

Nel XVI secolo, dopo la crisi dovuta alla Riforma Luterana e la contestazione della liturgia cattolica, la Chiesa di Roma avviò una nuova versione del Missale Romanum per il quale “furono utilizzati i più antichi manoscritti e messali a disposizione – così si scrisse allora nella bolla Quo Primum – al fine di eliminare errori e falsità e giungere a una redazione secondo la norma dei Padri della Chiesa e rispettosa dei portati dei più rilevanti teologi pre-riformatori”.
Il Messale, conosciuto anche come tridentino, fu voluto da san Pio V ed entrò in vigore nel 1570 a conclusione del Concilio di Trento. In seguito alcuni pontefici apportarono piccoli cambiamenti, senza mai però sconvolgere l’impianto liturgico, procedendo, quasi sempre, a modifiche sulla classificazione delle messe o ad aggiungere nel calendario nuovi santi. (L’ultima modifica avvenne nel 1962 sotto il pontificato di Giovanni XIII con il cambiamento, tra l’altro, della famosa preghiera del Venerdì Santo rivolta al popolo ebreo, da cui venne tolta la frase: “Oremus et pro perfidis Judaeis…”). Ma nel 1964, durante i lavori del Concilio Vaticano II, fu istituito il Consilium per l’applicazione della costituzione liturgica (Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia), per adattare i testi liturgici ai principi conciliari. Questo lavoro pose le basi per la stesura del nuovo Messale in lingua volgare, dichiarato obbligatorio da papa Paolo VI con la costituzione apostolica “Missale Romanum” del 3 aprile 1969. Il vecchio messale che qui presentiamo, salvo rare eccezioni ad personam, veniva così derubricato dalle consuetudini liturgiche quotidiane della Chiesa.

La struttura della Messa tridentina

La liturgia è divisa come in un cardo decumano romano in quattro parti:
• Preparazione, le preghiere ai piedi dell’altare,
• Didattica, dall’antifona al Credo,
• Il Sacrificio, Offertorio, Canone e Comunione
• Ed infine il Congedo e lettura del Vangelo, 1,1-14 di san Giovanni e le preghiere, recitate insieme ai fedeli, composte da Leone XIII.

È importante ricordare, al di là di alcune recenti polemiche, che ”il sacerdote non si pone “contro” i fedeli, chiudendosi in un cerchio (cfr. Ratzinger, “Introduzione allo spirito della liturgia”), ma sta a capo del “popolo di Dio”, quale condottiero, e con esso si rivolge a Dio, verso l’oriente, verso l’ altare…” che conserva nella sua pietra le reliquie dei santi, nostri intercessori presso Dio.
L’altare ha un arredo particolare: il crocefisso, simbolo del rinnovo del sacrificio della croce; il tabernacolo posto al centro, sede di Cristo, presente realmente sotto le specie eucaristiche, i candelieri per significare la presenza di Cristo, “luce del mondo”  (Gv 8,12; Lc 2,32; 1,78), oltre le parti mobili come: il calice, la pisside, la patena, il corporale, la palla e il purificatorio,
Infine, un elemento che oggi può sembrare non essenziale, sono le fasi di preparazione e di ringraziamento per la Messa che il sacerdote può fare  in sagrestia o in Chiesa anche come esempio per i fedeli.

(Post a cura di Antonello Cannarozzo)

 

 

 

- Sintesi dell’ORDINARIO DELLA S. MESSA -

 

PREGHIERE AI PIEDI DELL’ALTARE

Un colpo di campana annuncia l’ingresso dei Ministri e del Sacerdote, che fanno la riverenza e si inginocchiano davanti all’altare.

In ginocchio

S. In nòmine Patris et Fìlii + et Spìritus Sancti.
M. Amen.
S. Introìbo ad altàre Dei.
M. Ad Deum qui laetìficat iuventùtem meam.
Segue il salmo “Iudica me” che esprime il desiderio di salire all’altare
S. Adiutòrium nostrum + in nòmine Dòmini.
M. Qui fecit caelum et terram. 

S. Nel Nome del Padre, del Figlio, + e dello Spirito Santo.
M. Amen.
S. Mi accosterò all’altare di Dio.
M. A Dio, che rende lieta la mia giovinezza.

S. Il nostro aiuto è nel Nome del Signore.
M. Che ha fatto il cielo e la terra.

Confiteor del celebrante
Il Sacerdote, a mani giunte, fa l’inchino profondo e dice accusandosi davanti a Dio di aver peccato
:

S. Confìteor Deo Omnipotènti,
Beàtae Marìae semper Vìrgini,
Beàto Michaéli Archàngelo,
Beàto Ioànni Baptìsta,
Sanctis Apòstolis Petro et Paulo,
òmnibus Sanctis et vobis, fratres,
quia peccàvi nimis cogitatiòne, verbo et òpere
(Percutit sibi pectus ter, dicens:)
Mea culpa, mea culpa, mea màxima culpa;
Ideo precor beàtam Marìam semper Vìrginem,
Beàtum Michaèlem Archàngelum,
Beàtum Ioànnem Baptìstam,
Sanctos Apostòlos Petrum et Paulum,
omnes Sanctos, et vos fratres,
oràre pro me ad Dòminum Deum Nostrum.

M. Misereàtur tui Omnìpotens Deus, et dimìssis peccàtis tuis, perdùcat te ad vitam aetèrnam.
S. Amen. 

S. Confesso a Dio Onnipotente,
alla Beata sempre Vergine Maria,
a San Michele Arcangelo,
a San Giovanni Battista,
ai Santi Apostoli Pietro e Paolo,
a tutti i Santi e a voi, fratelli,
che ho troppo peccato con il pensiero, la parola e l’azione,
(si percuote il petto tre volte, dicendo:)
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
Perciò prego la Beata sempre Vergine Maria,
San Michele Arcangelo,
i Santi Apostoli Pietro e Paolo,
tutti i Santi e voi, fratelli,
di pregare per me il Signore Dio nostro.
M. Dio Onnipotente abbia misericordia di te e, perdonati i tuoi peccati, ti conduca alla vita eterna.
S. Amen.

Confiteor dei fedeli

Assoluzione
Rimette soltanto i peccati veniali; perciò, non esime dal dovere di confessarsi, se si è commesso un peccato mortale, per non ricevere indegnamente il Corpo di Cristo
.

S. Indulgèntiam, + absolutiònem et remissiònem peccatòrum nostròrum trìbuat nobis Omnìpotens et Misèricors Dòminus.
M. Amen.
S. Deus, tu convèrsus vivificàbis nos.

M. Et plebs tua laetàbitur in te.
S. Ostènde nobis, Dòmine, misericòrdiam tuam.
M. Et salutàre tuum da nobis.
S. Dòmine, exàudi oratiònem meam.
M. Et clamor meus ad te vèniat.
S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Orèmus.

S. O Dio, tu, volgendoti verso di noi, ci donerai la vita.
M. E il tuo popolo gioirà in te.
S. Mostraci, Signore, la tua misericordia.

M. E donaci la tua salvezza.
S. Signore, ascolta la mia preghiera.
M. E il mio grido giunga fino a te.
S. Il Signore sia con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. Preghiamo.

Il celebrante sale all’altare recitando altre preghiere per poi baciare l’altare dove sono custodite le reliquie dei santi.  S. Dio, Onnipotente e Misericordioso, ci conceda il perdono, l’assoluzione e la rimessione dei nostri peccati.

Nelle messe solenni si incensa l’altare, simbolo di Cristo, poi il celebrante si porta davanti al messale a destra dell’altare e legge l’antifona all’Introito della Messa del giorno 

In piedi

KYRIE

Si cantano tre invocazioni a ciascuna Persona della Trinità.

S. Kyrie, eléison.
M. Kyrie, eléison.
S. Kyrie, eléison.
M. Christe, eléison.
S. Christe, eléison.
M. Christe, eléison.
S. Kyrie, eléison.
M. Kyrie, eléison.
S. Kyrie, eléison. 

S. Signore, pietà.
M. Signore, pietà.
S. Signore, pietà.
M. Cristo, pietà.
S. Cristo, pietà.
M. Cristo, pietà.
S. Signore, pietà.
M. Signore, pietà.
S. Signore, pietà.

GLORIA (se il Proprio non indica altrimenti)
Si canta a strofe alterne, come indicato
.

Glòria in excèlsis Deo.
Et in terra pax homìnibus bonae voluntàtis.
Laudàmus te.
Benedìcimus te.
Adoràmus te.
Glorificàmus te.
Gràtias àgimus tibi propter magnam glòriam tuam.
Dòmine Deus, Rex caelèstis, Deus
Pater Omnìpotens.
Dòmine Fili Unigènite, Iesu Christe.
Domine Deus, Agnus Dei, Fìlius Patris.
Qui tollis peccàta mundi, miserère nobis.
Qui tollis peccàta mundi, sùscipe
deprecatiònem nostram.
Qui sedes ad dèxteram Patris, miserère nobis.
Quòniam Tu solus Sanctus.
Tu solus Dòminus.
Tu solus Altìssimus, Iesu Christe, cum Sancto Spìritu, in glòria + Dei Patris. Amen. 

Gloria a Dio nell’alto dei Cieli.
E pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo.
Ti benediciamo.
Ti adoriamo.
Ti glorifichiamo.
Ti ringraziamo, perché grande è la tuia gloria.
O Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente.
O Signore, unico Figlio, Gesù Cristo.
O Signore, tu sei Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre.
Tu che porti i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Tu che porti i peccati del mondo, accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché Tu solo sei Santo.
Tu solo sei il Signore.
Tu solo, o Gesù Cristo, sei l’Altissimo, con lo Spirito Santo, nella gloria + di Dio Padre. Amen.

S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Orèmus. 

S. Il Signore sia con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. Preghiamo.

Orazione o colletta (dal proprio del giorno)
Epistola (dal proprio del giorno) seduti
Graduale, tratto, sequenza (dal proprio del giorno)

Segue:
In piedi
S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Sequentia (aut Inìtium) sancti + Evangèlii secundum N.
M. Gloria Tibi, Dòmine  S. Il Signore sia con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. Seguito (o Inizio) del Santo + Vangelo secondo N.
M. Gloria a Te, o Signore.

VANGELO (dal Proprio del giorno)

CREDO
Può essere recitato da Sacerdote e fedeli ad una voce sola. È la solenne professione di fede

S. Credo in unum Deum
Patrem Omnipotèntem, factòrem caeli et terrae, visibìlium òmnium et invisibìlium.
Et in unum Dòminum, Iesum Christum, Fìlium Dei Unigènitum.
Et ex Patre natum ante òmnia saècula.
Deum de Deo, Lumen de Lùmine, Deum verum de Deo vero.
Gènitum, non factum, consubstantiàlem Patri; per Quem òmnia facta sunt.
Qui propter nos hòmines et propter nostram salùtem descèndit de caelis.
(Hic genuflèctunt omnes) Et incarnàtus est de Spìritu Sancto ex Marìa Vìrgine; et homo factus est.
(Surgunt) Crucifìxus ètiam pro nobis; sub Pòntio Pilàto passus et sepùltus est.
Et resurrèxit tèrtia die, secùndum Scriptùras.

Et ascèndit in caelum, sedet ad dèxteram Patris.
Et ìterum ventùrus est cum glòria iudicàre vivos et mòrtuos; cuius Regni non erit finis.
Et in Spìritum Sanctum, Dòminum et vivificàntem, qui ex Patre Filiòque procèdit.

Qui cum Patre et Fìlio simul adoràtur et conglorificàtur; qui locùtus est per Prophètas.
Et Unam, Sanctam, Cathòlicam et Apostòlicam Ecclèsiam.
Confìteor unum Baptìsma in remissiònem peccatòrum.
Et expecto resurrectiònem mortuòrum.
Et vitam + ventùri saèculi. Amen.

S. Credo in un solo Dio.
Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
E in un solo Signore: Gesù Cristo, l’unico Figlio di Dio.
Nato dal Padre prima che il tempo esistesse.
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero.
Generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo Suo è stata creata ogni cosa.
A causa di noi uomini e della nostra salvezza Egli è disceso dal Cielo.
(In ginocchio) E si è incarnato, per opera dello Spirito Santo, nel grembo della Vergine Maria, e si è fatto Uomo.
(In piedi) Per noi è stato addirittura crocifisso; è morto ed è stato sepolto sotto Ponzio Pilato.
Ed è risorto nel terzo giorno, secondo le Scritture.
Ed è salito al Cielo, siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, in gloria, per giudicare i vivi e i morti; il Suo Regno non avrà fine.
E credo nello Spirito Santo, che è il Signore e dà la Vita; Questi procede dal Padre e dal Figlio.
E’ adorato con il Padre e il Figlio e riceve lo stesso onore; ha parlato per bocca dei Profeti.
Credo la Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
Riconosco un solo Battesimo per la remissione dei peccati.
E attendo la resurrezione dei morti.
E la vita + del mondo che verrà. Amen.




  continua..........
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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