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VOGLIA DI PARADISO!! PREFERISCO IL PARADISO!!! svegliamoci per davvero! il Paradiso esite e ci attende!

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2011 22:35
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28/10/2010 23:34
 
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Siamo così quasi giunti al termine di questo brevissimo percorso, dove non tutto è stato trattato e ciò sarebbe impossibile, ma dove almeno ci auguriamo di aver acceso nei vostri cuori una sensibilità per il Paradiso!

Ci manca da analizzare come, a confermare questa verità, ci viene non ultima DALLA RAGIONE.... anche se qualche accenno c'è stato poichè la stessa discussione è già indice dell'uso della ragione quando abbiamo parlato, appunto, dell'autentica FELICITA' dell'uomo, della ricerca motivata anch'essa dalla ragione del perchè nasciamo e che senso ha morire.....quando poniamo dei dubbi, quando facciamo domande, mettiamo in funzione la ragione...

Quando parliamo del Paradiso si faccia attenzione a non banalizzarlo con una idea astratta, con un sentimentalismo: il fine ultimo della nostra esistenza, dell'uomo in quanto ESSERE non è affatto qualcosa di "fantastico" e di meramente ideale, piuttosto è la ragione stessa che ci dice che questo fine ultimo, ossia il Paradiso, l'eternità, esiste in modo assoluto e perfino necessario!

Basta chiedersi da dove provenga e cosa mai sia questa profondissima aspirazione dell'anima ALLA FELICITA': perchè l'Uomo sperimenta in se stesso questo desiderio?
Nel momento in cui la ragione si mette in moto per cercare una risposta, abbiamo già scoperto che esiste una realtà per l'Uomo stesso che supera i confini del nostro tempo, il punto cruciale non è dunque la risposta che in fondo abbiamo trovato, quanto SCEGLIERE SE CREDERE O NON CREDERE, accettare o rifiutare....
come vediamo bene si ritorna così alla FEDE! Ma ad una fede non irragionevole, piuttosto RAGIONEVOLE e ricca di prove che il Signore stesso arricchisce continuamente per aiutarci nella scelta, pur lasciandoci sempre LIBERI di scegliere
!

Può, dunque, il grande desiderio dell'Uomo di trovare la felicità restare eternamente insoddisfatto a causa della morte del corpo?
O può la felicità che cerchiamo, essere circoscritta esclusivamente ai desideri del mondo legati inesorabilmente ad un tempo che, per quanto lungo, è pur sempre limitato e destinato a finire?

Non vogliamo omettere la testimonianza di quel grande corifeo dell'incredulità che fu Victor Hugo.
Egli, in occasione del discorso tenuto al Parlamento francese del 1850, circa la necessità dell'istruzione religiosa, ebbe a fare una splendita apologia sulla reale esistenza della vita futura, ecco alcuni stralci del suo discorso:

" In quanto a me, poichè il caso vuole che io parli in questo momento, e che sì gravi parole escano da una bocca sì poco autorevole, mi sia permesso di dirlo qui e di dichiararlo:
Altamente lo proclamo da questa tribuna, io credo, profondamente credo ad un mondo migliore.
Esso è per me ben più reale di questa misera chimera che noi divoriamo e che chiamiamo vita, esso è sempre dinnanzi ai miei occhi, ci credo con tutte le potenze della mia convinzione, e, dopo tante lotte, tanti studi e tante prove, esso è la suprema consolazione dell'anima mia
!"

Molti Uomini del grande pensiero letterario e filosofico, per quanto manifestassero spesso l'incredulità ed apparissero lontani da Dio, finirono sempre, in ultima istanza, a fare pronunciamenti in favore dell'esistenza di Dio e della vita futura, quando questa veniva messa a rischio e definitivamente in discussione dai movimenti liberali antireligiosi di ogni tempo!

Questa beatitudine futura, tuttavia, non potrà esercitare alcun influsso benefico nella nostra vita morale, se alla base non si attiva la nostra VOLONTA' "io credo, io voglio", non si attiva se se non ci pensiamo seriamente! E' necessario PENSARE AL PARADISO, desiderarlo, metterlo in conto nelle nostre faccende quotidiane!
E' come quando ci muoviamo per fare una gita, o se preferite un pellegrinaggio, ci muoviamo per raggiungere la meta!
Così è questa nostra vita umana e terrena: un pellegrinaggio provvisto di una meta: il Paradiso!

Per questo il Paradiso è identificato anche con il termine di PATRIA!

Pensate che il termine PATRIA è ben presente in molti versi della Sacra Scrittura e dunque già molti secoli prima che noi ne sviluppassimo il così detto "AMOR DI PATRIA" con il nazionalismo, il patriottismo....
Quanti Soldati, volenti o dolenti, hanno dato la propria vita per la Patria?
Quanti EROI ricordiamo nei nostri libri di storia, nelle piazze, nei monumenti, nelle varie ricorrenze patriottiche?

Bene disse Gesù nelle parole che ci riporta san Luca cap. 4,24
 Nessun profeta è bene accetto in patria.

Gesù che nascendo in questo mondo, e lasciandosi perfino censire appena nato e che dunque aveva una patria terrena, parlava di questa Patria futura, e ci ha portato le prove di questa Patria definitiva, ma non venne ascoltato e venne Crocifisso... ma non era un "eroe" come tanti a cui fare un monumento e ricordarlo semplicemente come esempio.... Egli era davvero DIO Incarnato che non ha difeso un ideale di vita futura, ma ci ha dato se stesso in qualità di CHIAVE PER ENTRARE IN PARADISO....
Ha CONSEGNATO queste chiavi a Pietro affinchè mediante i SACRAMENTI distribuiti dalla Chiesa, l'Uomo potesse usufruirne per entrare in Paradiso, ossia andare da Gesù, da Dio per l'eternità, conseguendo la soddisfazione di quella felicità lungamente cercata qui sulla terra....

Come si fa a dire che tutto ciò è irragionevole?
La negazione di tutto ciò NON è una prova che il Paradiso non esiste, piuttosto è L'AFFERMAZIONE che esso esiste e che per diverse motivazioni UMANE - e dunque non provate - viene negato!

Se chiedessimo ad una persona, nata cieca, di che colore è il latte, o il cielo, o un prato, ragionevolmente NON potrebbe rispondere con perfezione, egli avrebbe solo una pallida idea di che cosa sia il COLORE.
Ma se tu gli spieghi che il prato è verde, o che il latte è bianco e lui lo negasse perchè appunto non lo vede, ma ne ha solo una vaga idea data con gli strumenti a sua disposizione, tale negazione non potrebbe mai essere usata come prova, ma questa persona sarebbe arricchita di un elemento su cui ragionare e porre LA SUA FIDUCIA, ossia: il prato è verde, anche se NON lo vedo!

Noi, dice san Paolo, siamo come ciechi, vediamo opaco, ma il Signore ha messo in moto una struttura, la santa Madre Chiesa, attraverso la quale ci da moltissimi elementi per mettere in funzione la ragione e il cuore, e CREDERE anche se al momento non vediamo come vorremmo!
Ricordate la parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro?
Al capitolo 16 del Vangelo di san Luca, leggiamo:

24 Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
25 Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
26 Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
27 E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,
28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.
29 Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
30 E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
31 Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi
».

***************************

Vedete Anime benedette, come siamo messi in guardia costantemente!
Ma noi siamo come quelli che non ascoltano?
Se il ricco pone la supplica ad Abramo, affinchè mandi qualcuno ad avvisare i fratelli a cambiare vita per non rischiare di perdere la beatitudine eterna, significa che abbiamo anche le risposte, abbiamo le prove, solo che le rifiutiamo! E perciò, dice Abramo, è inutile mandare altri avvertimenti, le prove le avete, se non credete a queste, se non credete ai Profeti, non crederete neppure ad uno che resuscitasse dai morti, PERCHE' MANCA LA VOLONTA' DI CREDERE!
Non mancano le prove, non manca la ragione, manca la VOLONTA'
!

Eppure quanta volontà e quanta fede poniamo in chi ci racconta falsità contro Dio, contro la Sua santa Chiesa, contro la verità del Paradiso!!

Il punto è: a favore di chi usiamo la ragione?
a favore di chi spendiamo la nostra volontà?
Vedete Anime benedette come molto dipende da noi?
La Fede in Gesù Cristo con tutto quel che comporta è quella VERITA' che getta fasci di luce sulla stessa RAGIONE che pretendiamo di usare, getta luce sulla scienza umana, non la offusca affatto!
In Cristo Gesù vengono davvero risolti tanti ardui problemi ETICI E MORALI....
Egli è la CHIAVE di volta di un mistero che pur restando tale finchè restiamo sulla terra, ci viene dispiegato se soltanto lo volessimo!

Senza dubbio occorre fare attenzione a quelle concezioni puerili del Paradiso, o peggio associate a definizioni contrarie alla Dottrina Cattolica, concezioni magari promosse da altre fedi ma che con descrizioni distorte e artificiose contribuiscono all'offuscamento della verità, indeboliscono la fede vera che per il Paradiso impegnano tante altre condizioni, dispiegate nella Dottrina Cattolica, per poterci entrare.
Non esistono tante forme di Paradiso, nè esiste un Paradiso come alcune falsi fedi raccontano dove tutti saremmo semplicemente uguali, esiste un unico Paradiso nel quale ci sono diversi gradi di Beatitudine poichè la Giustizia di Dio non premia tutti allo stesso modo, ma come dice la Scrittura: ognuno riceverà il proprio premio!
 

Dice sempre san Paolo nella Lettera 1 ai Corinti cap. 4

 5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Per questo dobbiamo DESIDERARE IL PARADISO e desiderarlo come insegna la santa Chiesa, ricordate infatti cosa dice san Paolo nel capitolo prima citato?

Prima Lettera ai Corinti e capitolo 9 così dice:

24 Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo!

noi non dobbiamo preoccuparci se gli altri lo hanno guadagnato, dobbiamo piuttosto impegnarci che ognuno di noi lo guadagni!
Quando saremmo al cospetto di Dio, non ci verrà chiesto cosa ha fatto quello, cosa ha fatto quell'altro, ma Dio ci chiederà: TU COSA HAI FATTO? COME TI SEI COMPORTATO? HAI CREDUTO? PERCHE' NON HAI AVUTO FEDE QUANDO IO TI DAVO TUTTE LE PROVE CHE CERCAVI?

AMA IL PROSSIMO TUO COME AMI TE STESSO!!
 ma perdonatemi Anime benedette, se prima non amiamo noi stessi cercando e vivendo per il Paradiso, che razza di futuro potremmo promettere al Prossimo che ci chiede consolazione per la morte dei propri cari e se lui stesso è moribondo e si sta disperando perchè non crede nell'eternità?


Il Paradiso E' SODDISFAZIONE ED INCONTRO PERSONALE CON DIO, è felicità propria che poi naturalmente si esplica fin da qui nella COMUNIONE DEI SANTI come abbiamo sopra ricordato!
I Santi hanno davvero AMATO IL PROSSIMO COME HANNO AMATO SE STESSI CERCANDO E VIVENDO PER IL PARADISO!
diversamente noi daremmo al Prossimo non l'Amore di Dio, ma il nostro egoismo, le nostre menzogne, la nostra insicurezza.
Non basta, come dicevamo all'inizio di questo cammino, compiere un'opera buona verso un povero, la prima vera forma di Carità autentica, spiega san Paolo è la VERITA'!
Amare il Prossimo per davvero significa dare ad esso la VERITA' che è Gesù stesso! è il Paradiso, è la beatitudine eterna, tutto il resto è in più!


LA NOSTRA PATRIA E' NEI CIELI, dice san Paolo ai Filippesi!
e chiunque voglia può diventarne cittadino già da ora, fin da qui sulla terra dove siamo in una sorta di esilio...
Siamo come i migranti in cerca di un posto dove spendere le risorse della nostra esistenza, cercando la felicità, cercando la pace... il Paradiso è la nostra destinazione definitiva!

Dall'immigrante non si chiede forse di INTEGRARSI alle leggi della nostra società e cultura?
E quando l'immigrante non vi si adegua, non nascono forse conflitti e rivalità?
A maggior ragione anche noi DOBBIAMO vivere su questa terra rispettando LE LEGGI DI DIO, la Sua Cultura, accogliendo le SUE PROMESSE che non sono come quelle delle ideologie e dei politicanti di turno!
Per vivere davvero nella pace che desideriamo occorre cominciare fin da questa vita terrena vivere come se fossimo nella Patria eterna: VI DO LA MIA PACE, dice Gesù appena risorto, NON COME QUELLA CHE IL MONDO VI DA!

Ma dobbiamo desiderarla davvero, cercarla e perseguirla!
Tutto questo non è forse conferma della ragione?

Forse che la Madre di Dio abbia vissuto senza usare la propria ragione nel seguire il proprio Figlio fin sotto la Croce dolorosa?
Forse  attendeva nel Cenacolo insieme agli Apostoli, senza alcuna ragione, che accadesse qualcosa che potesse dare l'avvio alla missione della Chiesa di cui Ella è Madre?

Un giorno san Pietro, guida degli Apostoli in qualità di Vicario di Cristo, domandò a Gesù che cosa avrebbero ricevuto in compenso per aver lasciato tuttto per seguirlo fedelmente, e Gesù rispose:
"Riceverete il centuplo e la vita eterna!" (Mt.19,29)

Ma chi è mai quello stolto che rifiuti un'offerta del genere?
Se il direttore di una fabbrica o di un ufficio impiegatizio, andasse dall'operaio o dall'impiegato dicendogli:
- Ascolta, ho bisogno che tu mi sponsorizzi questo prodotto, è molto importante, non solo ne guadagnerà l'azienda, ma potremo aiutare tanti altri a trovare un lavoro! Mi ci puoi andare? Ti avverto che però sarai per ora aggravato dal lavoro, dovrai fare molti sacrifici e forse molti non ti crederanno mandandoti via in malo modo, forse potresti rimetterci anche la vita!
- Si, dice l'operaio, o l'impiegato, ma io cosa ci guadagno?
- Ti farò avere parte agli utili per sempre!

come rispondereste voi?
A maggior ragione:  nessuna RAGIONE può dirsi tale se di fronte alla promessa di un centuplo e di una vita eterna e beata, l'operaio o l'impiegato la rifiutasse....

La Madre di Dio ce lo rammenta continuamente: non solo attraverso alcune apparizioni confermate dalla Santa Chiesa alle quali qualcuno potrebbe non credere e non dare troppa importanza, ma che si creda almeno al fatto quale Madre di Dio Ella è credibile a tal punto che Gesù stesso, Suo Figlio Divino, è pronto a concedere ogni grazia per sua intercessione!

Il rapporto tra Madre e Figlio è molto più forte in virtù del Concepimento e di nove mesi di gestazione (a parte i casi disperati e di incomprensibili aborti attraverso i quali questo legame è tristemente spezzato, ma che sono appunto casi disperati e non la normalità), dal Padre noi riceviamo L'EREDITA'(=Gesù Cristo nostro Signore e la Vita Eterna promessa), LA PATERNITA' appunto (=ADOZIONE A FIGLI), ma è dalla Madre (=nella Chiesa con il santo Battesimo, Maria e la Chiesa sono indivisibili) che riceviamo di rinascere: il Padre dona dunque alla Madre la sua stessa eredità e la Madre la distribuisce ai Figli!
Sempre Dio è il donatore, l'unico donatore, che ha scelto questa Madre per dispensare le sue grazie!

Oh certo! potrai sempre dire che tutto ciò è irragionevole e proviene dal SENTIMENTO, e che dunque non è prova della ragione!
Ma questo è falso! è sentimentalismo!
Il sentimento generato da Dio insegnato dalla santa Chiesa, e concretamente vissuto che cambia una vita, cambia la vita dell'Uomo rendendolo migliore, non è irragionevolezza, nè sentimentalismo, ma è puro frutto DELLA RAGIONE e senza dubbio anche di una Fede accolta incondizionatamente
!

La Fede e la Ragione non sono affatto in contraddizione fra loro, al contrario, la Fede MUOVE LA RAGIONE e la ragione usata in modo onesto conferma l'opportunità della Fede!
Se nell'usare la ragione si cominciasse a DISTORCERE la dottrina che dispiega la vera Fede per imporre la personale opinione spesso influenzata dall'andamento storico, o imporre una pessima opinione che si ha della Chiesa per giungere a negare la verità dottrinale, certamente non avremmo l'opportunità di comprendere, nè di conoscere realmente la verità sull'Uomo! e senza dubbio la fede stessa rischierebbe di diventare una specie di feticcio legato esclusivamente ai sentimenti....

Ma questo sarebbe un modo scorretto di usare la ragione!

- L'uso autentico della ragione è quando, alle tante domande che ci poniamo, anche se le risposte non soddisfano, non si imponga a tutti i costi un rifiuto della Verità elevandolo a risposta ragionevole....
- L'uso autentico della ragione è L'UMILTA' di riconoscere i propri limiti e laddove non si hanno risposte risposte soddisfacenti, lasciare sempre una porta aperta per futuri aggiornamenti....
- L'uso autentico della ragione è anche quando, ricevute talune risposte, anche se non sono complete, umilmente si riconosce ad esse il giusto VALORE e ben riconoscendo, ragionevolmente appunto, che tali risposte non possono essere complete non perchè ne manchi la completezza, ma perchè E' NECESSARIO UN ATTO DI VOLONTA' CHE IMPLICA LA FEDE...
- L'uso autentico della ragione non esclude la FEDE, nè la minimizza, ma la tiene in alta considerazione soprattutto quando accanto alla teoria C'E' LA PRATICA, OSSIA LA TESTIMONIANZA DI UNA VITA ESEMPLARE e che deve essere riconosciuta come prova!
- L'uso della ragione accetta ed accoglie CON UMILTA' la testimonianza autentica di un Santo senza irriderlo o sminuirlo nel suo martirio....
- L'uso dell'autentica ragione non s'impone mai, e per questo impegna maggiormente la Fede a diventare TESTIMONIANZA CONCRETA di ciò che ragionevolmente non è possibile provare....

- L'uso della ragione infine, sostiene la fede, MA LA FEDE PUO' ESSERE VISSUTA ANCHE SENZA LA RAGIONE nel senso che chi ha fede vera e concreta e la vive davvero, POSSIEDE GIA' LA RAGIONE, mentre al contrario, la ragione ha bisogno DELLA TESTIMONIANZA della fede senza la quale diventa irragionevolezza e finendo per negare Dio, si eleva la ragione a divinità e così s'impone un pensiero contro Dio e contro l'Uomo stesso!

Il Paradiso, così, è ragionevolmente dispiegato e dalla fede provato!
 
continua la parte finale.....



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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