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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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La Chiesa Cattolica è idolatra ?

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2010 22:41
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Da: cristianocattolico  (Messaggio originale) Inviato: 13/11/2002 11.38
 Pace a voi tutti fratelli,
ho voluto aprire questo forum, per tentare (nel mio piccolo) di fare il mio dovere di cristiano, cercando di chiarire la posizione cattolica, riguarda alle immagini e le statue, che tanto ci vengono criticate da molti fratelli protestanti. Usano definirci idolatri, quasi che noi adorassimo i santi, oppure considerassiomo i santi degli dèi concorrenti di Dio. Ecco uno studio, che pubblicherò in diversi spezzoni, fatto dal fratello Paolo Blandini di Caltanissetta, che gentilmente mi ha invitato.
 
L’IDOLATRIA
In Esodo 24,4 leggiamo: “E Mosè scrisse tutte quante le parole del Signore; e levatosi al mattino alzò appiè del monte un altare e 12 monumenti per le 12 tribù d’Israele.” In alcune traduzioni leggiamo “12 stele”, “12 pietre”, “12 pilieri”.
Possibile che Mosè subito dopo aver udito i precetti del Signore abbia costruito dei monumenti, come stemmi di riconoscimento delle dodici tribù d’Israele?
Ma Dio non gli aveva negato di costruire qualsiasi immagine, scultura, di tutto quello che esisteva nel mondo?
A cosa servivano questi: “monumenti” o “pietre” o “pilieri”? In questo contesto, del versetto su accennato, servivano per riconoscere quella tribù a cui era dedicato il monumento.
Per esempio quando vi sono le N.U. (Nazioni Unite), come facciamo a riconoscere quel gruppo o quell’esercito a quale Nazione appartiene? Tramite le bandiere!
Per esempio, per l’Italia, la bandiera tricolore (verde, bianco e rosso), per l’America, la bandiera con strisce e stelle, ecc.
Così era per le 12 tribù d’Israele. Ogni monumento aveva un qualcosa di diverso per riconoscere quella data tribù. E come era fatta quel qualcosa di diverso? Chiaro, tramite scultura.
Vediamo cosa ci fa sapere il dizionario:
ALTARE: s.m. Specie di banco di pietra nella chiesa, su cui si celebrano le funzioni e specialmente la messa. I Sorta di tavola sulla quale si offrivano sacrifici a Dio.
STELE: raro stèla s.f. inv.- Lastra di pietra o di marmo portante decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e posta come monumento...
quindi questa “stele” è fatto con scultura.
A questo punto ci chiediamo: “Ma Dio non aveva detto: NESSUNA SCULTURA”?
Questo verso non sembra in contraddizione con il verso precedente? Queste
“stele” non sono immagini di cose che sono sulla terra?
Continuiamo a leggere Esodo 25:18:
Farai anche due cherubini d’oro lavorati al .martello dall’una e dall’altra parte del propiziatorio.
Cosa sono i “Cherubini”? Il solito Dizionario Enciclopedico ci informa:
CHERUBINO: s.m. - Angelo del secondo ordine della prima gerarchia, che simboleggia la sapienza. I) Rappresentazione artistica, dipinta o scolpita, con una testolina di bimbo a cui sono attaccati le ali.
Cari fratelli protestanti, e questi non sono sculture di cose che splendono su nel cielo?
Continuiamo ancora, Esodo 26:1:
Farai poi il tabernacolo di dieci teli, saranno di puro lino ritorto, di  filo violaceo, di porpora e di scarlatto con cherubini, lavorati a ricamo.
Nota qui si parla di immagini  lavorate a mano.
(Numeri 21:8-9)
Allora il Signore disse a Mosè: “Fatti  un  serpente e mettilo sopra un’antenna. Chiunque sarà  morso e lo guarderà, resterà in vita”
Nota, Dio chiede a Mosè di farsi un “serpente”, e il serpente se non erro è una scultura, e addirittura chi lo guardava (il serpente) veniva
guarito”, ma “chi guarderà il serpente sarà guarito” è simile ai giorni nostri, che chi guarda o chi ha guardato una statua, di Gesù o dei Santi, viene guarito O è stato guarito.
Andiamo avanti con la lettura delle Sacre Scritture e leggiamo -  1 Re 6:1:
L’anno 480 dopo l’uscita del figlio d’Israele dall’Egitto e quarto del Regno di Salomone sopra Israele, nel mese di Ziv, che è secondo dell’anno, si cominciò a costruire il Tempio del Signore...
Come vedi caro fratello, Salomone iniziò a costruire il Tempio del Signore (tipo Chiesa Cattolica). Ora vediamo cosa ha messo dentro questo tempio  -    1 Re 6:23-30:
Nella cella fece due cherubini di legno di ulivo, alti dieci cubiti. L’ala di un cherubino era di cinque cubiti e di cinque cubiti era anche l’altra  ala  del cherubino; c’erano dieci cubiti da una estremità all’altra delle ali. Di dieci cubiti era l’altro cherubino i due cherubini erano identici
nella misura e nella forma. L’altezza di un cherubino era di dieci cubiti, così anche quella dell’altro. Pose i cherubini nella parte più riposta del tempio  nel santuario. I cherubini avevano le ali spiegate; l’ala di uno toccava la parete e l’ala dell’altro toccava l’altra parete, le loro ali si toccavano
in mezzo al tempio, ala contro ala. Erano anch’essi rivestiti d’oro.
Ricoprì le pareti del tempio con sculture e incisioni di cherubini, di palme e di boccioli di  fiori, all’interno e all’esterno. Ricoprì d’oro il  pavimento del tempio, all’interno e all’esterno.
Se lo desideri vi consiglio di leggere tutto il capitolo.
(che seguirà nei prossimi post)
 
Pace
Salvatore
 


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Da: cristianocattolico Inviato: 13/11/2002 11.42
(1 Re 7:25 e 29)
Questo poggiava su  dodici  buoi, tre guardavano verso settentrione, tre verso occidente, tre verso meridione e tre verso oriente... Sulle doghe che erano fra le traverse c’erano leoni,  buoi  e  cherubini; le  stesse  figure erano sulle traverse. Sopra e sotto i leoni e i buoi c’erano ghirlande a festoni.
(1 Re 7:43-44)
I  dieci  carrelli,  i  dieci  bacini  sui  carrelli,  il  mare unico di bronzo e i dodici buoi che lo sostenevano.
Vediamo ora cosa ne pensa Dio di ciò che ha fatto Salomone, facciamo parlare Dio stesso
in 1 Re 9:3
...ho santificato questo tempio (aggiungo io: “compreso sculture e immagini che splendono nel cielo, nella terra e nelle acque, che sono in questo tempio”)
da te costruito, e vi ho collocato il mio nome in perpetuo i miei occhi e il mio cuore saranno nella mia casa per sempre.
A questo punto caro fratello, come hai appurato gli evangelici pentecostali hanno imbrogliato mia moglie e contemporaneamente me per circa 15 anni, perché Dio non ha mai proibito tutti i tipi di immagini e di sculture, ma un certo tipo cioè quelli rivolti ad altri dèi, tipo: Baal, Astarte, dio Sole, dio Serpente, ecc. ecc., perché è proprio a questo tipo si riferiva.
Vogliamo rileggere più attentamente il comandamento di Dio cercando di capire veramente cosa voleva dire?
Esodo 20:3-6: Non avrai altro Dio fuori che  me.
Qui in questo verso dice chiaramente che: “dov’è il vero Dio non possiamo avere altri dei falsi”.
E proprio riguardo a questi falsi “dèi” si riferisce il comandamento. In sostanza Dio dice: “Riguardo agli altri falsi dei non ti fare nessuna scultura, né immagine delle cose che splendono su nel cielo,
o sono sulla terra, o nelle acque sotto la terra”, poi continua:
Non adorare tali cose, né servir loro, perché  io, il Signore Iddio tuo, sono un Dio geloso.
Secondo te, se Dio, come dicono i Pentecostali, proibiva  tutte le immagini e sculture, che bisogno c’era di dire: “non adorare tali cose, né servir loro, ecc.”, bastava comandare il comandamento di Esodo 20 verso 4: “Non ti devi fare nessuna scultura, né immagine delle cose che splendono su nel cielo, o sulla terra, o nelle acque sotto la terra”, allora sì! in questo modo avrebbero avuto ragione (naturalmente senza il verso 3), quindi  il significato del  verso 4 è questo: “Se per caso ti trovi di fronte a statue di  tali falsi ‘ dèi ’, non adorarli, né servirli perché io solo sono il tuo Dio e sono un Dio Geloso”,
 continua:
...che punisco l’iniquità dei padri nei figli fino alla terza e quarta generazione di coloro che  mi  odiano.
“Di coloro che mi odiano”, questo verso chiarisce e completa tutto, cioè:
“Chi mi odia non mi vuole riconoscere come Dio e adora altri falsi dèi”, e a me non risulta che nella Chiesa Cattolica ci siano altri dèi, che i cattolici abbiano odio per il vero Dio.
Noi diciamo che il vero Dio è YHWH anche se lo chiamiamo “Padre” dopo le istruzioni di Gesù Cristo che ha messo un forte accento sulla paternità di Dio. Noi cattolici amiamo Dio, amiamo e adoriamo Gesù Cristo perché lo diciamo Figlio naturale eterno e onnipotente del Padre che con lo Spirito Santo sono YHWH. Quindi fintanto che adoriamo solo l’unico Dio, non adoriamo falsi “dèi”.
Ma, dicevo noi cattolici veniamo accusati di adorazione di Maria e dei Santi, ma questi per noi non sono dèi, ma semplici amici più o meno importanti di Dio. Infatti nella Chiesa troviamo immagini o statue di persone bibliche, come Maria la madre di Gesù, S.Giuseppe, S.Pietro, S.Paolo ecc. e altri extrabiblici che hanno servito Dio, ma non abbiamo immagini o sculture di “dèi”.
A questo punto voglio dimostrarti che è proibita soltanto l’adorazione o venerazione dei soli falsi dèi, di dèi inesistenti.

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Da: cristianocattolico Inviato: 13/11/2002 11.44
Vediamo degli esempi:
(Deuteronomio 4:7)
Qual nazione infatti, per quanto grande, ha i suoi dèi così vicini come il Signore, Iddio nostro, è vicino a noi ogni volta che l’invochiamo?
Nota: non si parla di persone comuni o di profeti o di santi, ma di “DEI”.
(Deuteronomio 7:3-5)
...Certamente serviranno altri dèi e l’ira di Dio divamperà contro di voi.., dovete abbattere  i loro altari, e dovete spezzare le loro colonne sacre e dovete bruciare col fuoco le loro immagini scolpite.
Nota: si legge: “le loro immagini scolpite”, con quel “loro” si fa una certa distinzione, infatti non dice “le immagini scolpite” o “tutte le immagini scolpite”, per indicare di bruciare “tutte” le   immagini  scolpite, ma appunto la frase: “immagini  scolpite” è preceduta da “loro”, proprio per indicare un certo tipo di immagini, ma non “TUTTE”!
(Deuteronomio 7:25)
Darai alle fiamme le sculture dei loro dèi
(Deuteronomio 12:30)
....guardati bene dal  lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno distrutte  davanti  a  te e dal  cercare  i loro dèi dicendo:  Queste nazioni come servivano i loro dèi?  Voglio fare così anch’io.
(Deuteronomio 29:16-17)
…avete visto i loro abomini e gli idoli di legno, di pietra, d’argento e d’oro, che sono presso di loro. Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore lungi dal Signore nostro Dio, per andare a servire gli dei di quelle nazioni...
(Deuteronomio 30: 17)
Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti altri dèi  e a servirli...
(Deuteronomio 31:16)
Il Signore disse a Mosè: “Ecco stai per addormentarti con i tuoi padri; questo popolo si alzerà e si prostituirà con gli dèi stranieri del paese nel quale sta per  entrare; mi abbandonerà e spezzerà l’alleanza che io ho stabilito con lui.
(Deuteronomio 31:18)
Io, in quel giorno, nasconderò il volto a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dèi.
(Deuteronomio 31:20)
...e poi si sarà rivolto ad altri dèi per servirli   e mi avrà disprezzato e spezzato la mia alleanza...
(1 Samuele 5:1-7)
I Filistei, catturata l’arca di Dio, la portarono da Eben-Ezer ad Asdod. I Filistei poi presero l’arca di Dio e la introdussero nel  tempio di Dagon. Il giorno dopo i cittadini di Asdod si alzarono ed ecco Dagon giaceva con la faccia a terra davanti all’arca del Signore essi presero Dagon e lo rimisero al suo posto. Si alzarono il giorno dopo di buon mattino ed ecco Dagon con la faccia a terra davanti all’arca del Signore, mentre il capo di Dagon e le palme delle  mani  giacevano  staccate sulla soglia; solo il tronco era rimasto a Dagon. A ricordo di ciò i sacerdoti di Dagon e quanti entrano nel tempio di Dagon in Asdod non calpestano la soglia fino ad oggi. Allora incominciò a pesare la mano del Signore sugli abitanti di Asdod  li devastò e li colpii con bubboni, Asdod e il suo territorio. I cittadini di Asdod, vedendo che le cose si mettevano in tal modo, dissero: “ Non rimanga con noi l’arca del Dio d’Israele, perché la sua mano è troppo dura contro Dagon nostro dio!”
(Geremia 11:12-17)
...allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida di aiuto agli dèi ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente
non li salveranno nel tempo della sciagura. Perché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di  Gerusalemme  gli altari che avete eretto all’idolo, altari per bruciare incenso a Baal.
Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché  non ascolterò quando mi invocheranno nel Tempo  della loro sventura”.
Che ha da fare il mio diletto nella mia casa, con la sua perversa condotta?
Voti e carne di sacrifici allontanano forse da te la tua sventura, e così potrai schiamazzare di gioia? Ulivo verde, maestoso, era il nome che il Signore ti aveva imposto. Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie, i suoi rami si sono bruciati.
Il Signore degli eserciti che ti ha piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagità che hanno commesso a loro danno  la
casa  di Israele e la casa di Giuda irritandomi con il bruciare incenso a BAAL.
Come hai visto, caro fratello,  Dio si adirava non per le immagini o statue comuni di persone esistenti ma per le immagini o statue degli dèi che sono: Baal, Astarte, Dagon. E Dio era appunto Geloso proprio perché il popolo si rivolgeva a dèi inesistenti. A questo punto credo di aver trovato materiale a sufficienza e chiaro, per dire: Dio proibisce solo le immagini elevate a falsi dèi, non immagini elevate a Lui. Come ce lo dimostra Deuteronomio 12:2-4:
Distruggerete completamente tutti i luoghi, dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dèi: sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verde. Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete  il loro nome da quei luoghi.
Non  così  farete  rispetto al  Signore vostro  Dio, ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il Signore vostro Dio avrà scelto fra tutte le vostre tribù, (il tempio con l’Arca i cherubini ecc.,ndr) per stabilirvi il suo nome: là andrete.
Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre
mani avranno prelevato, le vostre offerte votive volontarie e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto, mangerete davanti al Signore vostro  Dio e gioirete voi e le vostre famiglie di tutto ciò a cui avreste posto mano e in cui il Signore vostro Dio vi avrà benedetti.
Nota ancora, “Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele”, (Dt 7,5) per l’ennesima volta cita la parola “loro” proprio per fare una netta distinzione, e per non dire “tutti”. Infatti se ti ricordi bene in Esodo 24:4, Mosè, cosa fece?
...poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele...
Allora cosa sta dicendo Dio?
Dopo che ha detto: “Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi”,(Dt 12,3) ribadì: “Non così farete rispetto al Signore vostro Dio”, che vuol dire? Ripeto in modo più ampio, quello che ha detto Dio: “Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi.
Mentre i miei altari, le mie stele, i miei pali sacri, e le statue che appartengono a me non li dovete toccare o distruggere, e il mio nome non lo dovete cancellare da nessun luogo, ma mi cercherete nella mia dimora, nel luogo che ho scelto, per stabilire il mio nome: là dovete andare.
Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, ecc. ecc.”.
Quindi hai capito? Dio proibisce le statue e le immagini rivolte agli dèi, ma comanda le statue e le immagini che lo riguardano.
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26/10/2010 22:33
 
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 13/11/2002 14.19
A tutto questo gran lavoro di Salvatore che ringrazio per l'infita pazienza per la minuziosa ricostruzione.....
Vorrei contribuire con una lettera di S.Agostino....e perchè? Perchè Agostino ha scritto molto in un periodo in cui il primato della Chiesa era un fatto vissuto, perchè era il periodo delle gravi eresie, perchè è il periodo della Trinità, perchè nessun vescovo ha mai scritto che Agostino avesse torto..........
Buona meditazione....
 

LETTERA 173/A

Scritta nel 416.

Agostino scrive in gran fretta a Deogratias, Teodoro, Tiziano e Conte, i quali desideravano dimostrasse con molta chiarezza che lo Spirito Santo è Dio. A questo scopo illustra due testi della S. Scrittura (1 Cor. 6, 19 20; Deut. 6, 13), i quali si integrano a vicenda. Se però essi ritengono che la breve lettera sia insufficiente per la dimostrazione richiesta, aspettino di leggere i libri Sulla Trinità che ha intenzione di pubblicare assai presto.

AGOSTINO AI CARISSIMI SIGNORI E SANTI FRATELLI E COLLEGHI DI SACERDOZIO DEOGRATIAS E TEODORO, AI COLLEGHI DI DIACONATO TIZIANO E AL FRATELLO CONTE

1. Quantunque non da una vostra lettera, bensì dà una persona assai ben informata e fidata la quale me lo riferì, son venuto a sapere che desiderate ch'io vi scriva, affinché vi dimostri che lo Spirito Santo è Dio senza ombra di dubbio e senza la minima oscurità, la quale non potrebbe esser penetrata da intelligenze piuttosto tarde. Sappia dunque la Fraternità vostra, per quel ch'io posso ricordare delle Sacre Scritture su tale argomento, il quale non è dimostrato a sufficienza da quel che dice l'Apostolo: Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo ch'è in voi, che voi avete da parte di Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Date gloria a Dio e portatelo nel corpo (1 Cor 6, 19-20.), sappia - ripeto - la vostra Fraternità, di non (poter) sapere del tutto il motivo per cui essa può esser convinta che lo Spirito Santo è Dio per quanto riguarda le Sacre Scritture; per quanto invece riguarda la spiegazione logica che può esser trovata da una persona qualunque o da una persona qualificata come noi, questo è un argomento di cui si discute con enorme fatica. Colui però il quale è ossequiente all'eccelsa autorità delle divine Scritture, consideri anzitutto ciò che sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a lui Solo (Dt 6, 13; Mt 4, 10). Questo comandamento in greco è espresso in modo che per tale servizio non s'intenda quello dovuto anche ai padroni terreni, ma quello che deve offrirsi unicamente a Dio e che si chiama latria e perciò è giustamente condannata l'idolatria dal momento che l'idolatria è offerta agl'idoli, mentre la latria dev'essere offerta unicamente al vero Dio. La Scrittura d'altra parte non dice: "Adorerai solo il Signore Dio tuo ", bensì: servirai a lui solo. Dice a lui solo nella frase ove dice servirai prestandogli il servizio che si chiama latria. Questo è il culto al quale è destinato il tempio, il sacrificio, il sacerdote e qualunque altra cosa di tal genere. Ecco perché l'Apostolo non direbbe affatto che il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo, se a questo non fosse dovuto il culto detto di latria. D'altra parte non gli sarebbe dovuto un tal culto, s'egli non fosse Iddio, al quale è dovuto soprattutto perché (l'Apostolo) dice che i nostri corpi sono membra di Cristo 1 Cor 6, 15; 12, 27); che poi Cristo non sia Dio non lo dicono neanche coloro i quali dicono che lo Spinto Santo non è Dio e sostengono che Cristo è superiore allo Spirito Santo. Orbene; in che modo le membra di colui ch'è superiore potrebbero essere tempio di colui ch'è inferiore? Non solo dunque si comprende per questo senz'alcun dubbio che lo Spirito Santo è Dio poiché, conforme al sentimento religioso e alla logica, un tempio non può essere consacrato se non a Dio, ma si riconosce altresì ch'è necessariamente un sol Dio col Padre e col Figlio per il motivo che la Trinità è un unico Dio. In realtà, poiché fa consacrazione di un tempio riguarda il culto detto di latria e poiché sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a lui solo ossia presterai a lui solo il culto di latria, senza dubbio, per il fatto che il culto di latria, quando si presta con ragione e giustizia si presta a Dio e a colui al quale si offre il tempio, si presta anche il culto di latria, non soltanto perché unico è Dio al quale si deve offrire il culto di latria, ma altresì il Padre il Figlio e lo Spirito Santo è senza dubbio un sol Dio. Ecco che cosa significa quello che dice (l'Apostolo): Glorificate e portate Dio nel vostro corpo 1 Cor 6, 20), quel corpo del quale aveva detto: Il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo ch'è in voi e che avete da parte di Dio (1 Cor 6, 19.). Ho preferito dettare questi pensieri come ho potuto, in fretta e furia, anziché rimandare con l'addurre qualche pretesto ad altro tempo quanto desidera la Carità vostra. Se pensate che ciò non sia sufficiente, mantenetevi in buona salute per leggere i libri sulla Trinità, che ormai mi propongo di pubblicare con l'aiuto di Dio tra non molto: chissà che non possano convincervi d'una verità, di cui tuttavia non può convincervi una breve lettera?


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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 13/11/2002 23.18
OMELIA SOLENNITA’ TUTTI I SANTI 1996
Cattedrale
 
Presso tutti i popoli è preziosa la memoria di coloro che hanno vissuto in modo eccellente. Certamente la risposta alla domanda in che cosa consista l’eccellenza, la grandezza di una vita, è diversa, ma la venerazione degli uomini grandi è comune. Di essi si custodiscono la memoria, conservando oralmente o per iscritto il ricordo di ciò che hanno fatto o detto in vita; l’arte ne raffigura volti o episodi; i luoghi in cui sono nati, vissuti o morti sono venerati e gelosamente custoditi.
 La venerazione che la Chiesa ha per i santi è l’espressione cristiana di questo bisogno umano? Non proprio: il culto dei santi si radica ben più profondamente nella coscienza cristiana

 Per capirlo partiamo da un dato di fatto. Nei primi secoli, il culto cristiano dei santi era estremamente semplice: consisteva nel celebrare l’Eucarestia sulla tomba dei martiri (solo i martiri al principio erano venerati), facendo memoria del santo nella grande preghiera eucaristica (il canone). Ancora oggi, quando celebriamo l’Eucarestia diciamo: ricordiamo e veneriamo in primo luogo la gloriosa e sempre Vergine Maria ... i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri” (canone romano). Questo fatto è l’intera spiegazione del culto dei santi.
 Nel momento in cui noi celebriamo l’Eucarestia, noi partecipiamo realmente anche se sacramentalmente al sacrificio di Cristo, al dono cioè che Cristo ha fatto di sé stesso sulla Croce. E’ questo sacrificio, questo dono l’unica sorgente di tutta la santità di ogni santo: di Marta, degli Apostoli, dei Martiri, di tutti. Così quando noi celebriamo l’Eucarestia attorno all’altare è raccolta tutta la Chiesa. E’ presente la Chiesa in cammino ancora su questa terra, la Chiesa che siamo noi. E’ presente la Chiesa di cui ci parla la prima lettura di oggi: la Chiesa di coloro che sono già “passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col sangue dell’Agnello”. E’ presente la Chiesa di coloro che hanno già terminato il loro pellegrinaggio e vivono nella purificazione: la Chiesa dei nostri defunti.
Allora in Cristo ci è concesso di vivere un’incredibile esperienza: vivere in comunione reale con tutti i santi. Tutti sono con te; nessuno si separa da te, perché si separerebbe da Cristo (il che è impossibile); tutti sono tuoi, Maria, gli Apostoli, i Martiri, tutti. Ormai non possiamo più andare a Cristo e vivere con Cristo prescindendo dai Santi, poiché Cristo non è più separabile da essi.
I Santi a loro volta non possono stare nella vita eterna senza essere in comunione con ciascuno di noi, poiché separandoci da noi, non sarebbero più in comunione con Cristo che è unito a tutti noi.
 Questa stupenda realtà ha un nome: è la comunione dei Santi.
La distanza del tempo non conta più nulla: noi siamo in comunione con Maria, la Madre di Dio, e Maria  è in comunione  con noi, anche se ci sono duemila anni fra noi due. Il fatto che non abbiamo conosciuto personalmente il Santo non conta nulla: senza esserci conosciuti, ora ci conosciamo, perché siamo conosciuti da e in Cristo.
 Questo nostro essere, ritrovarci tutti in Cristo è la base, la ragione e la sorgente del nostro culto dei santi.  Ci aiuta a capirlo e a viverlo bene.
Il culto dei santi non è un “optional”: è un’esigenza scritta nel cuore stesso della nostra fede cristiana. Certo, ognuno nei confronti dei santi ha le sue preferenze per l’uno o per l’altro. Ma non si può essere in Cristo senza essere coi santi, poiché Cristo è coi santi.

Non tutti i santi ... sono allo stesso livello e quindi meritano la stessa venerazione. La misura della nostra venerazione dipende dal rapporto che il santo ha con la persona di Cristo. Ora esiste una persona che ha con Cristo un rapporto assolutamente singolare, unico: è Sua Madre, Maria. La venerazione che la Chiesa ha per Lei è quindi unica. Non è sullo stesso piano con nessun santo! Legato a Lei è il suo purissimo sposo S. Giuseppe.
 Dopo Maria, chi è più strettamente legato all’avvenimento-Cristo è Giovani Battista: di lui la Chiesa ha una venerazione particolare. Poi gli Apostoli. Seguono i martiri che hanno donato la vita a Cristo. C’è dunque un ordine nella venerazione: Maria, Giuseppe, Giovanni Battista, gli Apostoli, i martiri e poi tutti i santi.
 La venerazione dei santi, lo stare in comunione con loro, il parlare con loro, è una esperienza stupenda donataci da Cristo: non priviamocene.

 Questa  esperienza, che oggi la Chiesa pellegrina sulla terra vive con particolare intensità, ci fa anche scoprire la nostra vera dignità. “Vedete quale amore ...”. Ecco la nostra vera grandezza: essere amati dal Padre, essere chiamati a contemplarlo. Ed allora non c’è che una vera infelicità: quella di non essere santi.
 
(Mons.Carlo Caffarra)
 
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26/10/2010 22:36
 
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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.43
(Giudici 18:31)
Essi misero in onore per proprio uso la statua scolpita che Mica aveva fatta, finché la Casa di Dio rimase a Silo.
Cioè misero la statua scolpita in onore nella Casa di Dio a Silo assieme all’Arca, 1 Samuele 4:4:
...il popolo mandò subito a Silo a prelevare l’arca di Dio degli Eserciti che siede sui cherubini...
E questa statua scolpita non era considerata un idolo, infatti Paolo in 2 Corinzi 6:16 ce lo conferma:
Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli?
Per cui le statue e le immagini dei Santi e di Maria sono del Signore nostro Dio; non sono di dèi stranieri, di demoni o idoli, sono immagini e statue di persone che hanno amato e servito Dio.
In un libretto scritto dall’evangelico Tommaso Heinze, dal titolo: “RISPOSTE AI MIEI AMICI CATTOLICI”, a pag. 6 leggo:
Il fatto che la Bibbia contenga non pochi, ma moltissimi passi che proibiscono  le  immagini, rende chiaro che questo è un soggetto di grande importanza per Dio.
Solo in questo scritto vi è un sottile inganno per chi legge, perché l’amico Heinze doveva scrivere con più precisione: “che la Bibbia contenga.. .moltissimi passi che proibiscono  le  immagini di falsi dèi”, s’è dimenticato di aggiungere soltanto: “di falsi dei”, che non hanno nulla a che vedere con le immagini cattoliche. Continuando a scrivere ancora il fratello Tommaso Heinze:
Chi vuole approfondirsi leggendo tutti i seguenti versetti si renderà
conto da se stesso quanto sia peccaminoso usare immagini: Salmo
115:4-9; Isaia 44:8-20; Geremia 10:3-16; Esodo 23:24; 32; 34:13; Levitico
19:4; 26:30; Numeri 33:52; Deuteronomio 5:8-9; 9:12-17; 16:21-22; 27:15;
2 Re 17:9-16; 2 Cronache 33:19,22; 34:3-4; Salmi 78:58; 97:7; 106:19-20;
135:15-18; Isaia 8:19; 10:10-11; 30:22; 31:6-7; 42:8-17; 45:20; 46:6-7;
Ezechiele 16:17; 30:13; Daniele 3:1-18; Osea 11:2; 13:2-4; Michea 1:7;
5:12-13; Habacuc 2:18-20.
anche qui, con un’altro inganno, s’è dimenticato di aggiungere: “falsi dei”. Quindi: “immagini di falsi dei” e non semplicemente: “immagini”, perché in questo caso il significato cambia e di molto, come già spiegato nei fogli precedenti di questa corrispondenza.
Cerchiamo di verificare alcuni versi citati dal fratello Heinze e vediamo a quali immagini si riferisce: “Salmi 115:4-9”, leggo solo il verso 4 che chiarisce tutto il contesto:
Gli idoli delle genti sono argento e oro.
Come noti, non si parla di immagini comuni, ma, di “idoli”, e “l’idolo” non è un’immagine comune, comunque, più avanti, parleremo della differenza tra “idolo” e “immagine” o “statua comune”.
Altro verso citato da Tommaso Heinze, Isaia 44:8-20, leggeremo solo il verso 9 e 10:
I fabbricatori di idoli...Chi fabbrica un dio e fonde un idolo...
Anche quì si parla di “idoli”, anzi dice chiaramente: “Chi fabbrica un dio e fonde un idolo, e di questi, nella Chiesa Cattolica, non ne abbiamo, non vi sono “dèi”, ma come già detto ci sono immagini di personaggi che hanno servito Dio, ma non di “dèi”.
(Geremia 10:3-16) al verso 5 si legge:
Gli idoli sono come uno spauracchio...
Anche qui si parla di “idoli” e non di immagini in genere. Prendiamo un ultimo verso del su citato elenco a saltare, Osea 11:2:
Ma più li chiamavo più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi.
E nella Chiesa Cattolica non abbiano nessun Baal e nessun idolo. Se vuoi passarti il piacere, controlla tutti i versi citati dal fratello Tommaso Heinze, e vedrai che quando cita passi di proibizioni di immagini, non può non citare, perché questa è la verità, passi nei quali si parla di “numi”, “idoli”, “dèi”, “dèi delle genti”, “Baal”, ecc., ma mai di personaggi comuni e che hanno servito Dio. Certo pecca di idolatria colui che come in Isaia 44:8-20 dice a un pezzo di legno:
Salvami tu che sei il mio dio.
Certo, l’idolatria sta proprio qui, nel dire a qualcosa o a qualcuno che non è Dio: “TU SEI IL MIO DIO”. Ma i cattolici, caro fratello, non hanno mai detto a pezzi di legno: “Tu sei il mio dio”. Il cattolico rivolto al Santo del Cielo, che la statua solo rappresenta, non dice: “Fammi la grazia, tu che sei il mio Dio”, ma dice: “Vergine Santissima, Sant’Antonio, prega per me, perché l’unico vero Dio mi esaudisca”. La natura dell’uomo non può fare a meno della mediazione delle immagini e Dio proprio per trattare l’uomo, in termini umani, ha voluto la sua perfetta immagine visibile in Cristo, nella Madre di Cristo, Maria, nei Santi, nei Cristiani. La mediazione voluta da Dio, non toglie nulla a Dio, ma dà molto all’uomo.

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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.45
E così andando avanti, nella lettura del libro evangelico di Heinze, non facciamo altro che imbatterci, come già detto, in passi di proibizioni di idoli. Dal fratello Heinze, gli idoli, vengono paragonati alle sculture e statue cattoliche, ma perché, non li paragona anche ai: “Cherubini, monumenti, buoi, leoni e serpente di bronzo”, qual’è la differenza? Ma anche questi, non sono fatti da mano d’uomo? Certo, ma sono immagini appartenenti al vero Dio!
Mi potrai dire: “Concediamo che le immagini appartenenti al vero Dio siano permesse o addirittura volute da Dio. Ma Dio non vuole che si adorino queste immagini. Queste immagini possono stare come ornamento”.
Rispondo: “Non è vero che sono volute da Dio solo per ornamento, ma per richiamare la presenza attiva del Signore in quel tempio, in quell’oggetto, in quella realtà, in quelle persone. Prendiamo per esempio l’arca. L’arca non era Dio, non era un ornamento. Era oggetto di culto, veniva portata in processione, ci si prostrava dinanzi, non si poteva toccare, solo i sacerdoti erano abilitati al suo trasporto. E’ meraviglioso quel passo di Giosuè 7:6, che dice:
Giosuè stracciò le sue vesti e stette prostrato per terra dinanzi all’arca del Signore fino alla sera, egli, tutti i seniori d’Israele, e si
gettavano polvere sulle teste.
E tutto questo non era adorazione. Sappiamo che YHWH parlava dal Propiziatorio sull’arca tra i cherubini e gli ebrei si prostravano dinanzi a Dio che stava là, sull’arca. Le statue dei Santi sono in qualche modo l’arca dove YHWH si fa presente in maniera più sentita.
Leggiamo l’insegnamento di uno dei più grandi santi e dottori della Chiesa Cattolica, colui che così bene ha saputo descrivere, in maniera scolastica, la fede cattolica dei primi mille anni di storia Cristiana. Parliamo di San Tommaso d’Aquino (1225-1274) che in merito alle immagini ha detto:
“Triplice fu il motivo per cui la Chiesa ha fatto posto alle immagini:
1° PER L’ISTRUZIONE DEI NON INIZIATI, PER I QUALI LE IMMAGINI, PRENDONO IL POSTO DEI LIBRI.
(A quei tempi l’analfabetismo era comune a tutti gli uomini).
2° PER  IMPRIMERE NELLA MEMORIA IL MISTERO DELL ‘INCARRAZIONE E GLI ESEMPI DEI SANTI, PRESENTANDOLI QUOTIDIANAMENTE AGLI OCCHI DEI FEDELI.
3° PER  ECCITARE I SENTIMENTI DI DEVOZIONE, I QUALI SONO STIMOLATI DALLE IMMAGINI PIU’ CHE DALLE PAROLE.
Quindi, caro fratello, ripeto che la Chiesa Cattolica non adora altro che Dio e venera tutto quello che ricorda, viene e và a Dio. Si fa molto parlare, spesso, solo per confondere le idee, di adorazione, venerazione, rendere omaggio, idolo, idolatria, idolatra. Ma tu, caro fratello, ti sei mai chiesto come si adora Dio o un dio o un santo o una persona qualsiasi? Penso sicuramente di no! Lo sai che cos’è un idolo, un idolatra o l’idolatria? Sicuramente anche questo non lo sai, come non lo sapevo io e non lo sanno tanti altri. A questo punto chiariamo senza possibilità di fraintendimento e lasciamoci guidare, nella accezione dei termini, come sempre, dal “Grande Dizionario Enciclopedico De Agostini”, sicuro che questo dizionario si attendibile per tutti, ma puoi verificare tu stesso con qualche altro dizionario:
— ADORARE: Significa venerare la divinità o quello che ha riferimento ad esso.
- DIVINITA’: Essenza divina, natura divina.
- DIVINO: di Dio o di un dio.
per cui:
ADORARE: Significa venerare l’essenza di Dio o di un dio o la natura di Dio o di un dio o quello che ha riferimento ad esso.
- VENERARE: Onorare con segni di grande rispetto e ossequio.
Da questi vocaboli comprendiamo senza ombra di dubbio che ADORARE significa venerare Dio o un dio, e per essere più precisi, riconoscere Dio o un dio.

Secondo te, onestamente e senza paraocchi, si può dire che per i cattolici Maria o i Santi sono Dio o dèi? Non solo ma lo stesso profeta Isaia, come ti ho già detto, ci ha dato la definizione di IDOLATRIA. Quindi idolatria è dire ad un pezzo di legno: “TU SEI IL MIO DIO”. Hai mai sentito dire, ad un cattolico, questo ad una statua? NO! Quindi, nella venerazione delle immagini, non c’è
 idolatria.
Ma andiamo ancora al Dizionario:
- IDOLO: Oggetto o immagine adorata come divinità. Nelle religioni antiche è detta idolo qualsiasi immagine di un dio...
- IDOLATRA: Adoratore di idoli.
- IDOLATRIA: Culto degli idoli.
Da quello che abbiamo letto e approfondito secondo te, le immagini cattoliche, sono idoli? A te la risposta onesta e sincera.
A proposito di ciò ti voglio far notare qualcosa. Ti sei chiesto perché
Dio si è adirato quando è stato fatto il “Vitello d’oro”, mentre Mosè si trovava al cospetto di Dio? Facciamo parlare le Sacre Scritture, Esodo 32:1 e 7-8:
Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna. si affollò intorno ad Aronne e gli disse: “Facci un dio che cammini alla nostra
testa,  perché a quel Mosè, l’uomo che ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. . . .Allora il Signore disse a Mosè:
“Và, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio,   Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto”.

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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.47
Come hai notato, caro fratello, il popolo disse a Aronne: “Facci un dio che cammini alla nostra testa”, non ha detto: “Facci un vitello d’oro”, ma: “Facci un dio”, e questo è “Idolatria”, perché un vitello lo hanno fatto diventare un dio, quindi un “idolo”, non solo, ma la liberazione dall’Egitto l’hanno reputato proprio al vitello d’oro e non al vero Dio d’Israele, infatti lo stesso Dio ha detto: “Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: ECCO IL TUO DIO (il vitello)...COLUI CHE TI HA FATTO USCIRE DAL PAESE D’EGITTO”. Se, invece, avrebbero chiesto di fare un vitello in onore a Dio, ma senza farlo diventare Dio (il vitello), non avrebbero fatto idolatria e Dio non si sarebbe adirato, come non si è adirato con Salomone che ha fatto tanti vitelli o buoi, senza farli diventare dio o dèi. Lo stesso Neemia al Cap. 9 verso 18, è d’accordo con me:
Anche quando si sono fatti un vitello di  metallo fuso e hanno detto: Ecco il tuo Dio che ti ha fatto uscire dall’Egitto! e ti hanno insultato
gravemente...

Parliamo del serpente di Numeri 21:8-9:
Allora il Signore disse a Mosè: “Fatti un serpente e  mettilo sopra un’antenna. Chiunque sarà  morso e lo guarderà, resterà in vita”
Come hai letto, Dio ha ordinato di fare un serpente e chi lo guardava guariva dal morso della serpe restando in vita. Ma a questo punto ci chiediamo: chi faceva le guarigioni, il serpente di rame? Nooo! Era sempre Dio che guariva servendosi del serpente di rame, e il popolo lo sapeva. Ma, poi, perché il serpente di rame fu distrutto da Ezechia? Perché guariva le persone che lo guardavano? Nooo! Anzi, come hai letto, era lo stesso Dio ad ordinarlo e non aveva mica detto di distruggerlo dopo un certo tempo, o distruggerlo se le persone l’avrebbero continuato a guardare? Allora, ripeto, perché Ezechia ha distrutto ciò che Dio ha fatto erigere?
Leggiamolo direttamente nelle Sacre Scritture, 2 Re 18:4:
Egli eliminò le alture e frantumò le stele, abbatté il palo Sacro e fece a pezzi  il serpente di bronzo, eretto da Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano l’incenso e lo chiamavano Necustan.
Ecco spiegato il motivo, il vero motivo era: NECUSTAN.
Quindi, Ezechia ha fatto bene a distruggere il “serpente”, perché una statua ordinata da Dio l’hanno fatto diventare un dio e quindi l’adoravano. Per cui le guarigioni non venivano attribuiti a Dio ma a “Necustan”, un dio inesistente.
Se per esempio la statua di S.Giovanni o di San Pietro li faremmo diventare dio Giovanni o dio Pietro, allora sì che peccheremmo di idolatria e adorazione verso questi santi e a questo punto queste statue dovrebbero essere distrutte. Ma non è così, perché nessun cattolico (vero cattolico o cristiano) si sognerebbe di fare diventare dio, le statue. Tutti sappiamo che abbiamo un solo Dio, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio che ha creato questa terra e l’universo.
A proposito, se ancora hai qualche dubbio su quali immagini e sculture si riferiva Dio, la descrizione più chiara la troviamo in un altro libro, e precisamente in Deuteronomio 4:13-19. Leggiamola direttamente nella Bibbia Interconfessionale, che è stata tradotta da Cattolici e Protestanti Evangelici, scritta in lingua corrente, cioè, adatta al nostro linguaggio dei nostri giorni, senza nulla togliere o aggiungere agli originali:
Il Signore vi ha annunziato la sua alleanza, che vi ha ordinato di osservare: i dieci comandamenti scritti su due tavole di pietra. In quella occasione,  il Signore mi ordinò di insegnarvi le leggi e le norme che voi  metterete  in  pratica  nella terra che state per conquistare.
“Quando il Signore vi parlò dal fuoco sul monte Oreb, voi non vedeste nessuna sembianza; state perciò attenti, perché è in gioco la vostra stessa vita: non dovete perdervi a fare statue che rappresentino un dio sotto forma di uomo o di donna, e neppure sotto forma di un qualunque animale che vive sulla terra, o di un uccello che vola in cielo, o di una bestia che striscia sul suolo, o di un pesce che vive nelle acque sotto la terra. Quando alzate gli occhi e vedete il sole, la luna e le stelle, come schiere ordinate nei cieli, non dovete cedere alla tentazione di inginocchiarvi e di venerare quelle cose: il Signore, vostro Dio, le ha lasciate
adorare a tutti gli altri popoli della terra.
Ora ti chiedo ancora, caro fratello,  di tutto quello che è proibito in questo comandamento, che è il più completo e il più chiaro, cosa c’è nella Chiesa Cattolica? Sei ancora convinto che la Chiesa Cattolica è una idolatra? A te la risposta.
Vorrei informarti che ai nostri giorni vi sono degli Idoli, veri idoli, che vengono adorati e te ne voglio accennare alcuni in modo informativo. Esiste il dio Budda, questo è un idolo, e chi lo segue è un idolatra. Esiste la divinità Ganesha, dalla testa di elefante, nel tempio di Hong Kong, anche questo è un idolo, e chi lo segue è un idolatra. Esiste il disco solare alato, rilievo dal palazzo del re Kapara a Gozan (oggi Tell Halafat) sul fiume Khabur. Ci sono anche gli adoratori di Satana, anche questi sono idolatri, e come vedi non hanno niente a che fare con le immagini della Chiesa Cattolica. Per cui anche i versi da te citati, che mi hai invitato a leggere e che ho regolarmente letto, ma già li sapevo:
1 Cor. 10:14-22, 2 Cor. 6:14-17; Salmo 115; Isaia 44:9-20; Ezechiele 6:9;
Deut. 4:15-30 e 5:7-8; I Re 14:9; Salmo 136:15-18; Atti 17:16; 1 Cor. 8:1-6;
1 Giov. 5:21; Apoc. 9:20,
non parlano di immagini comuni, ma di dèi e di idoli che non hanno nulla a che vedere con le immagini della Chiesa Cattolica. Ma che comunque tutti questi Santi, compreso Maria, non sono messi mai a primo posto o al posto di Dio, perché il 1° posto e l’unico è sempre di Gesù Cristo,
di Dio, che non viene sostituita da nessuno. Se tu qualche volta ti vuoi passare il piacere di assistere ad una funzione religiosa, ti accorgerai che al primo posto c’è sempre Gesù Cristo, basta che fai attenzione a ciò che si dice in Chiesa e poi mi dai una risposta.
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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.49
Come hai notato in questi versi la prostrazione che viene fatta agli idoli (statue di dèi e non statue comuni come per esempio, statua di Garibaldi, di San Pietro ecc.) sono proibite da Dio.
Voglio raccontarti un piccolo aneddoto capitato a me stesso. Quando mi sposai comprai per ornare la mia casa, la statua della dèa Venere (un idolo), quando mi sono riconvertito al Cattolicesimo, decisi di mettere al suo posto la statua che rappresentava Maria (madre di Gesù). Dopo qualche giorno vennero a trovarmi i miei cognati (marito e moglie[sorella di mia moglie] tutte e due evangelici). Ho chiesto a loro se volevano la statua della dèa Venere. Sai cosa mi risposero?:
“E’ bellissima, ce la prendiamo, grazie”. Morale della favola, mi rimprovera di tenere la statua che rappresenta Maria, che per lui è idolo, mentre si prende la statua della dèa Venere che è veramente un idolo. Casi e contraddizioni della vita.
Ritornando alla nostra ricerca, ci sono prostrazioni non fatte a dèi, ma ad altri, come al diavolo, o ad altri che vengono confuse con Dio e/o sono prese come Dio, e questo è adorare.
Prostrare = Adorare :
(Matteo 4:9)
Tutte queste cosi io ti darò, se prostrandoti, mi adorerai.
“io” sarebbe il diavolo.
(Atti 10:25—26)
Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: “Alzati: anch’io sono un uomo!”
(Apocalisse 19: 10)
Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: “Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la Testimonianza di Gesù. E’ Dio che devi adorare”.

(Apocalisse 22:8-9)
Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’Angelo che me
le aveva mostrate. Ma egli mi disse: “Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. E’ Dio che devi adorare”.
“Come vedete cari fratelli c’è parecchia differenza tra le prostrazioni in senso di rispetto e le prostrazioni in senso di adorazione, le prime sono ammesse da Dio, e nella Bibbia ne troviamo parecchi esempi, quando invece si tratta di adorazione viene sempre specificato “…per adorarlo..”
i fratelli protestanti creano molta confusione tra prostrazione di adorazione e prostrazione in segno rispetto, ci accusano di idolatria solo perché alcuni di noi si inchinano di fronte alle statue di santi in segno di rispetto. Praticamente si ergono a nostri giudici, credendo di leggere nel nostro cuore, accusandoci di adorare i santi, quando invece noi li rispettiamo, li veneriamo come campioni di fede, come esempi da imitare. E’ difficile far capire ai protestanti che i nostri inchini non sono in segno di adorazione ma in segno di rispetto, e queste ultime prostrazioni sono ammesse dalla Bibbia.”  Se parlando personalmente con diversi fratelli pentecostali, comincio a portare le prove bibliche delle prostrazioni in segno di rispetto, loro mi dicono: ‘va bene, ammettiamo che tu non adori i santi, ma tutti gli altri cattolici cosa fanno?’ praticamente sfuggono sempre davanti a un dialogo che li porta ad ammettere le prostrazioni in segno di rispetto, e si ergono a giudici di tutti coloro che rispettano i santi. Più volte ho suggerito di chiedere porta a porta ai cattolici se considerano i santi come dèi, ma mi hanno risposto che nessun cattolico risponderete di adorare i santi; e allora perché vi ergete a nostri giudici? Eppure i giudici interrogano gli accusati, espongono loro i capi di accusa, e li fanno parlare a loro discolpa, i giudici ascoltano gli accusati prima di condannarli, voi protestanti invece condannate senza ascoltare nessuno. La prova di adorazione idolatra sarebbe dentro i cuori degli idolatri, ma voi non potete leggere i cuori, quindi come fate a condannare o etichettare ‘idolatri’ noi cattolici? I cattolici sono forse dei mentitori quando dicono di non adorare i santi? Come fate a provare che sono (o siamo) mentitori? Eppure se io insisto nel dire che io non adoro i santi, molti fratelli protestanti sembrerebbero credermi, ma mi rendo conto che al prossimo incontro mi ripetono di nuovo le stesse cose, e le stesse accuse. Quindi da un lato dicono di non giudicarci, dall’altro (in pratica) lo fanno, e non vogliono sentire ragioni ne prove bibliche varie. Vengono talmente abituati a considerarci idolatri (dai loro pastori) che si possono paragonare ad uno stereo autoreverse, ripetono sempre le stesse cose e poi ricominciano da capo.
E così ogni volta si riparte con le stesse frasi, loro accusano i mi difendo e porto le prove, assicurando di non adorare i santi, loro sembrano credermi, ma al prossimo incontro mi ripetono le stesse accuse. Satana fa di tutto per separare noi cristiani, e tenta in tutti i modi di separarci dai santi campioni di fede, che con le loro preghiere possono aiutarci nel combatterlo. I molti protestanti che si ergono a nostri giudici non peccano forse di presunzione e orgoglio?” Ma sono sicuro che dopo aver letto questo studio, alcuni di loro ripenseranno al loro modo di giudicarci, e riconosceranno che è sbagliato, è sbagliato credere di poter leggere nel cuore altrui, giudicandolo (ndr).

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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.53
Come, sicuramente, avrai notato, caro fratello, nei versi di Atti e Apocalisse, leggiamo: (Atti) “Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo”, (Apocalisse) “Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo”, “mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo”. Quindi lo stesso Luca (autore degli Atti) scrive che Cornelio si gettò ai suoi piedi per “adorarlo”, non scrive semplicemente: “si gettò ai suoi piedi”, no! Aggiunge la parola: “per adorarlo”, e noi sappiamo che “adorare” significa: “venerare Dio o un dio”, cioè: “riconoscere ‘Dio’ o ‘un dio’”. Per cui, Cornelio credette di trovarsi davanti un dio o Dio, ecco perché
Pietro lo fece rialzare, e lo dimostra da ciò che subito dopo gli disse: “Alzati: anch’io sono un uomo!”, come per dire, ed è chiarissimo, “guardati che io non sono Dio o un dio ma un uomo”, lo dice chiaro: “sono un uomo”, altrimenti avrebbe detto solamente: “Alzati”, e Luca non avrebbe scritto: “per adorarlo”.
Tanto è vero che lo stesso Luca negli Atti 16:29 per la stessa identica azione di prostrazione ha scritto: “si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila”, non ha aggiunto la parola “adorare”, e non leggiamo che Paolo e Sila lo fanno alzare, perché?
Perché il carceriere in loro non riconosceva Dio o un dio, ma un uomo di Dio, quindi non li adorò, ma semplicemente li venerò o li onorò, tanto è vero che subito dopo il carceriere disse: “Signori, cosa devo fare per essere salvato?” e Paolo cosa rispose?: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia”, non disse: “Non ti devi più prostrare davanti a noi”.
Per Apocalisse 19:10 e 22:8-9 lo stesso discorso di Atti, infatti Giovanni scrive: “Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo”, “Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo…”,  quindi Giovanni riconosce di aver pensato che quell’angelo era Dio, altrimenti non avrebbe scritto: “adorarlo” e “adorazione” che significa, come già detto, “riconoscere Dio” infatti l’angelo disse: “Non farlo! Io sono un servo come te...”, “Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te...”.
Infatti ci sono altri casi identici come Genesi 19:1 e Tobia 12:15-16 ecc., dove si è notato che gli angeli che hanno ricevuto la prostrazione, non hanno rimproverato nessuno e hanno accettato la prostrazione.
Quindi ripeto per l’ennesima volta, che la prostrazione fatta a Dio o agli dèi o a chi si riconosce un dio o superiore a Dio è ADORARE, mentre negli altri casi è solo un atto di venerazione o di onore con segno di grande rispetto e ossequio che non ha niente a che fare con l’adorazione.
E a tal proposito ti voglio far vedere di altri due casi, per confermare tutto ciò che ho detto riguardo a Paolo e di cui Luca stesso ci informa tramite gli Atti 14:8-18:
C’era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava il discorso di Paolo e questi, fissandolo con lo sguardo e notando che aveva fede di esser risanato, disse a gran voce: “Alzati in piedi!”. Egli fece un balzo e si mise
a  camminare.
La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, esclamò in dialetto licaonio e disse: “Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!”. E chiamavano Bàrnaba Zeus e Paolo Hermes, perché era lui il più eloquente.
Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all’ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: “Cittadini, perché fate questo?
Anche  noi   siamo  essere  umani,  mortali  come voi, e vi predichiamo di convertirvi da queste vanità al Dio vivente che ha fatto il cielo,  la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano.
Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; ma non
ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori”.  E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio.

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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.58
E gli Atti 28:7-10:
Nelle vicinanze di quel luogo c’era un terreno appartenente al “primo” dell’isola, chiamato Publio; questi ci accolse e ci ospitò con benevolenza  per tre giorni. Avvenne che il padre di Publio dovette mettersi a letto colpito da febbre e da dissenteria; Paolo l’andò a visitare e dopo aver  pregato gli impose le mani e lo guarì, dopo questo fatto, anche gli altri isolani che avevano malattie accorrevano e venivano sanati;
ci  colmarono di onori e al momento della partenza ci rifornirono di tutto il necessario.
Nel primo caso (Atti 14:8-18) la gente ha preso Barnàba per il dio Zeus (Giove) e Paolo per il dio Hermes Mercurio), infatti il sacerdote del dio Zeus voleva offrire, ai due apostoli, assieme alla folla, un sacrificio. Giustamente Paolo e Barnàba non volevano essere considerati dèi per cui non volevano sacrifici, infatti hanno detto: “Noi siamo esseri umani come voi e vi predichiamo di convertivi di queste vanità al Dio vivente”. Oltretutto, questa gente era politeista e non conoscevano Paolo, Barnàba e Gesù Cristo, per cui li volevano onorare (adorare) come dèi e non per quelli che erano.
Nel secondo caso (Atti 28:7—10) Paolo non era considerato un dio e anche qui ha guarito gli isolani, come nel caso precedente, con l’imposizione delle mani.
Cosa hanno fatto gli isolani? Lo hanno onorato.
Beh! Ti risulta che Paolo ha impedito di essere onorato? O, Dio lo ha punito? NO!
Questo riconferma che non è proibito onorare o pregare gli uomini di Dio per andare a Gesù, come non è proibito Onorare o venerare la croce, cosa che non fanno i protestanti.
Perché bisogna onorare o venerare la Croce? Cos’è la Croce?
La “Croce” è uno strumento di morte che è servito nel caso di Gesù, a far morire Lui, e la Sua morte è servita a espiare i peccati degli altri.
Quindi questo terribile strumento di morte per i Cristiani è diventato uno strumento da venerare, perché è stato un mezzo per salvare l’umanità. Leggiamo e verifichiamo le Sacre Scritture:
(Matteo 10:38)
Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
(Luca 14:27)
Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
Come noti Gesù parla proprio di “CROCE”, come di uno strumento bello che serve per la salvezza. E’ come per dire: “Chi non porta la propria sofferenza tramite la sua malattia”. Ecco la malattia è la “croce”, come per Gesù la sua sofferenza veniva procurata dalla malattia che era la “croce”.
Quindi per Gesù la “croce” è una cosa bella.
Infatti, ripeto, Gesù non dice solo: “Chi non viene dietro di me, non può essere mio discepolo”, ma: “Chi non porta ‘la propria croce’ e non viene dietro di me…”.
La stessa cosa è per:
(Luca 9:23)
Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segue.
(i Corinti 1:17-18)
Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché  non venga vana la croce di Cristo.
La parola della croce... infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi è potenza di Dio.
(Galati 5:11)
..E’ dunque annullato lo scandalo della Croce?
(Galati 6:12,124)
Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della Croce di Cristo.
…Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù cristo.
(Efesini 2:16)
…e per rinconciliare tutte e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della Croce.
(Filippesi 3:18)
Perchè molti, ve l’ho già detto, più e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si comportano da nemici della Croce di Cristo.
Ecc, ecc.

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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 19.01
Come hai notato, caro fratello, in questi versi sopraccitati viene risaltato abbastanza la “CROCE”:
1) prenda la sua Croce. — 2) Non venga resa vana la Croce — La parola della Croce.. .è potenza di Dio — 3) E’ dunque annullato lo scandalo della Croce? — 24) solo per non essere perseguitati a causa della Croce. Ma non ci sia altro vanto che nella Croce. — 5) per mezzo della Croce.
-6) Si comportano da nemici della Croce.
e come hai notato non si parla di Gesù, in prima persona, ma della “CROCE”, come di uno strumento da rispettare, onorare, venerare.
Lo stesso Giovanni al cap. 3 del verso 124 ci informa:
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il figlio dell’uomo.
Cosa significa “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto”? Per quale motivo fu innalzato il serpente? Per la salvezza del popolo di Dio. La stessa cosa è per Gesù Cristo. Gesù fu messo nella croce per la salvezza dell’umanità.
Ora il serpente dov’era messo? Sull’asta.
Ma perché sull’asta? Non poteva essere messo a terra direttamente? Eppure fu messo sull’asta. Quindi il popolo guardava l’asta dov’era messo il serpente per la sua salvezza, alla stessa maniera bisogna guardare “la Croce”, perché c’era Dio figlio che l’ha reso Santa, per essere salvato.
Come dicevo, bisogna onorare “la Croce” perché essendoci stato Dio figlio a contatto è diventato un oggetto sacro. Perché dov’è Dio tutto è sacro, quindi bisogna adorare Dio e onorare o venerare ciò che ha toccato o appartiene a Lui.
Perché Giosuè si prostrò dinanzi all’Arca? (Giosuè 7:6) Perché c’era la “legge di Dio” e nello stesso tempo Dio faceva sentire la sua voce dall’Arca.
Leggiamo “Giosuè 5:15”:
Rispose il Capo dell’esercito del Signore a Giosuè: “Togli i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale stai: è Santo”. Giosuè così fece.
Chi c’era stato sopra quel luogo per essere santo, rispettato e onorato (il luogo) per doversi togliere i sandali?
“Il capo dell’esercito del Signore”.
Alla stessa maniera pensa Gesù Cristo (Dio) che toccò la “Croce”. Dio ha reso sacro e santo:

IL MONTE:
— (Esodo 19:10—12)
Il Signore disse a Mosè: “Và dal popolo e purificalo oggi e domani: lavino le loro vesti e si tengano pronti per il terzo giorno, perché
nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai alla vista di tutto il popolo. Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo:
Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde.
Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte.
— (Ebrei 12:18—20)
Voi infatti non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un fuoco ardente, nè a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a
suono di parole, mentre quelli che udivano scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola; non potevano infatti sopportare
l’intimazione:  Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata.

L’ARCA DELL’ALLEANZA:
— (1 Cron. 15:1—2)
Egli si costruì edifici nella città di Davide, preparò il posto per l’arca di Dio ed eresse per essa una tenda. Allora Davide disse: “Nessuno,
se non i leviti,  porti l’arca di Dio  perché Dio li ha scelti come portatori dell’arca e come suoi ministri per sempre”.
— (Giosuè 6:12~114)
Di buon mattino Giosuè si alzò e i sacerdoti portarono l’arca del Signore; i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di ariete davanti
all’arca del Signore, avanzavano suonando le trombe; l’avanguardia li precedeva e la retroguardia seguiva l’arca del Signore; si marciava a suon di tromba. Girarono intorno alla città, il secondo giorno, una volta e tornarono poi all’accampamento. Così fecero per sei giorni. ecc.
L’ALTARE
— (Esodo 29:37)
Per sette giorni farai il sacrificio espiatorio per l’altare e lo consacrerai. Diverrà allora una cosa santissima e quanto toccherà l’altare
sarà santo.
Nota: Quando l’animale e qualsiasi cosa toccava l’altare consacrato dall’uomo, diventava santo. Pensa per “la croce” di Cristo toccata da Dio.
L ‘OLOCAUSTO
— (Levitico 6:17—20)
Il Signore disse ancora a Mosè: “Parla ad Aronne e ai suoi figli e dì loro: Questa è la legge del sacrificio espiatorio. Nel luogo dove si immola
l’ olocausto sarà immolata davanti al Signore la vittima per il peccato. E’ cosa santissima. La mangerà il sacerdote che l’offrirà per il peccato;
dovrà mangiarla in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno. Qualunque cosa ne toccherà le carni sarà sacra.

I CONSACRATI
— (Salmi 105:15)
“Non toccate i miei consacrati, non fate alcun male ai miei profeti”.
GLI INDUMENTI E/O LE RELIQUIE
— (Matteo 9:20 e 22)
Ed ecco una donna, che soffriva d’emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle
e toccò il lembo del suo mantello. ...E in quell’istante guarì.
— (Matteo 14:36)
…e lo pregavano di poter toccare almeno l’orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano.
— (Atti 19:11—12)
Dio intanto operava prodigi non comuni per opera di Paolo, al punto che si mettevano sopra fazzoletti  o  grembiuli che erano stati a contatto con lui (Paolo)  e le malattie  cessavano e gli spiriti fuggivano.
I MORTI
— (2 Re 13:20—21)
Poi Eliseo morì e fu  posto nel sepolcro. In quello stesso anno bande di predoni Moabiti vennero nel paese. Or, mentre alcuni stavano seppellendo un morto, ecco, videro questi predoni e impauriti gettarono il cadavere nel sepolcro di Eliseo. Ma appena quel morto ebbe toccato le  ossa di Eliseo, risuscitò, si alzò in piedi e se ne andò.
Ora cominci a comprendere perché tutte le cose, le persone toccate o appartenenti da/a Dio devono essere onorate? Per rispetto di Dio.
Quindi la “Croce”, “Maria” (madre di Gesù), gli “Apostoli”, i “Santi”, gli “Angeli”, come 1’ “Arca dell’alleanza”, il “serpente di bronzo”, i “consacrati” o ciò che rappresentano, ecc., devono essere onorati, venerati (ma non adorati), portati in processione, o messi in qualsiasi luogo, perché appartenenti a Dio Padre, a Gesù (Dio Figlio) e allo Spirito Santo (Dio) e per cui sacri a Dio.
Nella video Cassetta ho sentito il fratello evangelico (con gli occhiali) di nome Salvo che ha detto che ci sono diversi tipi di adorazione:
- Adorazione per dulia ecc.
E il pastore ha ribadito che Gesù avendo detto: “Solo a Lui rendi culto.”, la Chiesa Cattolica automaticamente è idolatra.

Senza fare commenti leggiamo le definizioni di “Culto” e di “Immagini sacre” sul “DIZIONARIO DEL CRISTIANESIMO” di Enrico Zoffoli, della SINOPSIS - INIZIATIVE CULTURALI.
CULTO. — Manifestazione sensibile della stima dovuta ad una persona che eccelle  per singolari doti di spirito. — Supremo - e più propriamente detto — è quello religioso che spetta a Dio, riconosciuto come Signore assoluto dell’universo e della vita umana (c. di latria).
— Segue il c. dovuto all’umanità di Cristo, anch’essa adorabile per la Persona del Verbo a cui appartiene. — E un c. d’ordine inferiore si deve alla Vergine (c. di protodulia) agli Angeli e ai Santi (c. di dulia, assoluto), e alle reliquie ed immagini dei medesimi (c. di dulia, relativo)
IMMAGINI SACRE. - Le immagini che rappresentano Dio, il Cristo, la Vergine, gli Angeli e i Santi rispondono ad una fondamentale esigenza del pensiero umano, bisognoso di elevarsi alla considerazione dell ‘immateriale e dell ‘invisibile in base all ‘esperienza del sensibile:
non è “umano” un solo pensiero che in qualche modo non si riferisca a dei “fantasmi”.
Le condizioni richiamate dal Magistero erano pienamente comprensibili. Si richiedeva che:
a) le rappresentazioni fossero ispirate al dogma, capaci di elevare lo spirito e coltivare la pietà cristiana…;
b) il culto fosse “relativo”, non “assoluto”, ossia non si arrestasse alla immediata materialità dell’immagine (tela, legno, pietra, metallo...), quasi che in essa risiedessero virtù occulte o qualcosa di divino (“non quod credatur intesse  aliqua in iis divinitas vel virtus”) ma si riferisse esclusivamente alla persona rappresentata…
c) si rispettasse la distinzione tra culti di “latria”, dovuto solo a Dio; e di “dulia” o “venerazione” per la Vergine e i Santi...: nessuna creatura può essere adorata;
Quindi non adorazione come afferma il fratello Salvo (e non è un concetto filosofico) ma “manifestazione sensibile della stima dovuta ad una persona che eccelle per singolari doti di Spirito”.
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26/10/2010 22:40
 
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Da: SweetHawk     Inviato: 06/05/2003 1.06
Ecco un sunto tratto dagli scritti di Salvatore..

La mia posizione è la seguente: l'arte sacra, promossa e incoraggiata da un autentico cristianesimo, ha dato e dà meravigliosi capolavori nel campo della pittura e della scultura. La pratica non è peccato e non è per nulla contraria alla Bibbia. Adesso vedremo perché.
Andiamo con ordine. Che cosa dice la Bibbia?
Nel ricordare i passi biblici userò un ordine, quello appunto seguito dalla Sacra Bibbia. Questo aiuta a capire spiegare come si conviene la Parola di Dio. Possiamo perciò distinguere tre gruppi di citazioni bibliche.


Il primo gruppo: la Legge


Il primo gruppo sarà preso dai primi cinque libri della Bibbia detti comunemente Pentateuco o anche Legge (cfr. Matteo 5, 17; 7, 12; 22, 40 ecc.). In essi, insieme a notizie storiche sull'origine dell'uomo e del popolo ebraico, sono contenuti i comandamenti di Dio e altre disposizioni legislative atte a conservare negli antichi israeliti la fedeltà a Jahve.

In effetti, i testi biblici di questi cinque libri, come del resto di tutta la Bibbia, riguardanti le statue ed immagini, miravano solo a preservare pura da infiltrazioni pagane la religione di Israele. Questo è il loro contesto, che ne fa capire il significato.

Ecco i principali testi:

1 - In Esodo 20, 2-5 sta scritto:
"Sono Io Jahve tuo Dio che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Tu non avrai altri dèi all'infuori di me. Non ti farai immagini scolpite né alcuna figura di quanto è in alto nei cieli né di quanto è in basso sulla terra né di quanto è sotto la terra nelle acque. Non ti prostrerai davanti ad essi né renderai loro un culto, poiché io, Jahve tuo Dio, sono un Dio geloso". Niente altri dei, né rappresentanti dei cieli, né della terra, né del mare. Il culto va riservato solo a Dio Padre, unico vero Dio e non ad altri dei falsi.

2 - Nel libro del Levitico 19, 4 leggiamo:
"Non volgetevi agli idoli né fatevi dèi di metallo fuso: io sono Jahve vostro Dio". Idoli e dei pagani.

E in quello dei Numeri 33, 51-52:
"Jahve si rivolse a Mosè: "Parla ai figli d' Israele, dì loro: Quando avrete attraversato il Giordano verso la terra di Canaan, caccerete innanzi a voi tutti gli abitanti della terra (... ), distruggerete le loro statue di metallo fuso e demolirete tutte le alture". Statue di dei pagani.

3 - Molto più esplicito e particolareggiato appare il seguente testo del Deuteronomio 4, 15-19:
"Riflettete bene in voi stessi: nel giorno in cui Jahve, all'Horeb, vi ha parlato in mezzo al fuoco, non avete visto nessuna figura. State attenti quindi a non prevaricare facendovi figura scolpita di qualsiasi genere: immagine di maschio o di femmina, immagine di qualsiasi animale terrestre, immagine di qualsiasi uccello che vola nel cielo, immagine di qualsiasi rettile che striscia sul suolo, immagine di qualsiasi pesce che si trova nell'acqua, sotto terra. Quando alzerai gli occhi verso il cielo e vedrai il sole, la luna, le stelle, cioè tutto l'esercito dei cielo, non lasciarti trascinare, non prostarti innanzi ad essi e non rendere loro culto". Non si rende culto nè alle creature né al creato. Solo all’unico vero Dio.

4 - Nell'eventualità che il popolo segua i culti idolatrici suddetti, Jahve minaccia maledizioni e castighi:
"Quando vi farete una figura scolpita di qualsiasi genere è certo che scomparirete dalla terra, di cui state per prendere possesso..." (Deuteronomio 4,25-26).
Infatti:
"I Leviti intoneranno e diranno a voce alta a tutti gli Israeliti: "Maledetto colui che fa un idolo scolpito e fuso; abominio per Jahve, opera delle mani di un artigiano, e lo pone in un luogo segreto" (Deuteronomio 27,14-15).



Secondo gruppo: I Libri storici


In effetti, gli Israeliti non sempre si mantennero fedeli alle disposizioni divine indicate dalla Legge. Specialmente durante la monarchia, dopo il regno di Davide, a comunicare cioè dal nono secolo avanti Cristo, fino all'esilio babilonese (586 a.C.), si ebbero di tanto in tanto in Israele infiltrazioni di culti idolatrici con l'apparato di statue, di altari, di riti in onore di idoli o divinità pagane.

Di queste cose siamo informati dai cosiddetti Libri Storici, dove si trovano testi riguardanti statue ed immagini.

Bisogna però fare una distinzione:

1 - Alcuni re d'Israele, sotto la spinta di alleanze politiche con nazioni pagane o delle loro mogli di origine pagana, permisero e anche incoraggiarono deviazioni idolatriche in mezzo al popolo. E Jahve fece seguire il castigo. Così, per esempio, dando le ragioni della distruzione del Regno del Nord, con capitale Samaria, lo storico spiega:

"Questo avvenne perché i figli di Israele avevano peccato contro Jahve (...). Essi infatti avevano venerato le divinità straniere. I figli di Israele si eressero stele e pali (... ) adorarono gli idoli, sebbene Jahve avesse loro comandato: "Non fate una cosa simile!" (...) Si fecero statue dì metallo fuso, si prostrarono a tutto l'esercito del cielo e servirono Baal" (2 Re 17,7-16). Ecco che la Legge trova applicazione nella vita del popolo d’Israele, che trasgredisce più volte l’ordine di non adorare idoli o divinità pagane…


2 - Non tutti però i re d'Israele si comportarono in questo modo. Alcuni si mantennero fedeli al comandamento di Jahve e vigilarono sulla purezza della fede del popolo loro affidato. Spesso si opposero energicamente alle deviazioni idolatriche e punirono severamente i trasgressori. Tra questi sovrani si distinse Ezechia che regnò a Gerusalemme, capitale del Regno di Giuda, tra la fìne dell'ottavo secolo e l'inizio del settimo avanti Cristo (715-693 a.C.).

Di lui scrive lo storico: "Egli fece ciò che è retto agli occhi di Jahve. Fece scomparire le alture, infranse le stele, recise il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, che Mosé aveva costruito. Fino a quell'epoca infatti i figli di Israele gli avevano offerto sacrifici e lo chiamavano Necustan" (2 Re 18,3-4).


Terzo gruppo: Profeti e Salmisti


Fu in quel contesto storico, durante la monarchia e le deviazioni idolatriche del popolo, che Jahve suscitò i grandi profeti e i salmisti per richiamare gli Israeliti all'osservanza della vera religione. Di loro è detto:

"Jahve, per mezzo di ogni profeta e di ogni veggente, aveva ingiunto a Israele e a Giuda (Regno del Nord e del Sud, ndR): "Allontanatevi dalle vostre vie malvagie"..." (2 Re, 18,3-4).

Ricordiamo prima la voce di due grandi profeti, Isaia e Geremia, e poi quella del salmista:

1 - Con parole roventi e con amaro sarcasmo i profeti si scagliano contro il fatuo culto degli idoli. Tra i profeti eccelle Isaia, che visse al tempo del pio re Ezechia sopra ricordato e cooperò con lui per estirpare da mezzo al popolo i culti idolatrici. Ecco qualche pezzo del grande Isaia:

"Il fabbro lavora il ferro al fornello, gli dà forma d'idolo con martelli, lo rifinisce con il braccio vigoroso (... ). Il falegname si taglia i cedri, prende un elce o una quercia che cresce per lui robusta nella selva (...). Tutto ciò serve all'uomo per bruciare; con una parte egli si riscalda (...), con il resto costruisce un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera (...). E prega dicendo: "Salvami, perché sei il mio dio!". Non sanno e non comprendono: i loro occhi sono così coperti che non vedono, il loro cuore è annebbiato perché non capiscano..." (Isaia 44,12-17). Anche Isaia constata amaramente le pratiche sciagurate del suo popolo, ovvero quelle di prodursi e adorare idoli pagani o inventati sostituendoli all’unico vero Dio.

Un altro testo di Isaia è addirittura pittoresco e sarcastico:

"A chi mi paragonate e mi uguagliate? A chi mi mettete alla pari, quasi fossimo simili? Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un òrafo perché faccia un dio, che poi venerano e perfino adorano. Lo alzano sulle spalle e lo portano, quindi lo depongono sulla base; egli sta fermo (...). Si grida a lui, ma non risponde (...). Ricordatevi di ciò, riflettete un poco, o prevaricatori. Ricordatevi il lontano passato, perché io sono Dio. Non c'è altri. Sono Dio, nulla è simile a me" (Isaia 46,5-9). Mi pare non ci sia bisogno di commenti… anche qui il nostro buon Dio sferza il popolo idolatra che strizza l’occhio al mondo pagano.



Un altro grande profeta non meno vivace e sarcastico di Isaia nel riprendere le aberrazioni ídolatriche della sua gente è Geremia. Egli visse in tempi assai burrascosi per il Regno di Giuda (650- 586 a.C.) e come aveva fatto Isaia un secolo prima si adoperò con grande zelo per preservare la purezza della fede nell'unico Dio Jahve. Diceva dunque Geremia:

"Non imparate la condotta delle genti e non abbiate paura dei segni del cielo, perché le genti hanno paura di essi. Poiché lo spavento dei popoli è nulla, non è che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia. E' ornato di argento e di oro, è fissato con chiodi e con martelli, affinché non si muova. Gli idoli sono come uno spauracchio in una poponaia, non possono parlare. Bisogna portarli perché non camminano Non sono come te, Jahve; tu sei grande e grande è il tuo nome nella sua potenza" (Geremia 10, 2-6). Ancora una volta compaiono gli idoli. Idoli pagani o comunque simulacri adorati come divinità essi stessi in quanto ritenuti tali.

2 - Strettamente legata all'opera dei profeti è quella dei salmisti. Sono veggenti, poeti e cantori sacri, anime di grande pietà e rettitudine, che spesso fanno sentire la loro voce in tono di protesta e di disgusto tra le altre cose, anche contro la vanità degli idoli.

Il Signore regna, esulti la terra, gioiscano le isole tutte...

Siano confusi tutti gli adoratori di statue

e chi si gloria dei propri idoli (Salmo 97, 1 e 7).


Il nostro Dio è nei cieli,

Egli opera tutto ciò che vuole.

Gli idoli delle genti sono argento e oro opera delle mani dell'uomo (Salmo 115,1-4).

O Jahve, il tuo nome sta in eterno;

Jahve, la tua memoria di generazione in generazione ...

Gli idoli delle genti sono oro e argento, fattura di mano d'uomo.

Hanno bocca e non parlano; hanno occhi ma non vedono.

Hanno orecchi ma non odono,

non c'è fiato nella loro bocca (Salmo 135,13-1).

Idoli ancora una volta…

Considerazioni

Siamo alla fine delle citazioni. Abbiamo riportato con la massima fedeltà i principali testi biblici riguardanti la proibizione divina delle immagini e delle statue degli idoli. Passiamo ora alla sintesi di quanto letto, seguendo il consiglio dell'Apostolo che diceva: "Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono" (1 Tessalonicesi 5, 21):

1 - Come ogni lettore della Bibbia sa e pratica, per una retta spiegazione e comprensione della Parola di Dia bisogna sempre leggere e spiegare i singoli testi nel contesto dove lo scrittore ispirato li ha collocati, in quanto l’ispirazione divina è esaustiva e globale e non procede a mosaico. Bisogna cioè considerare tutto ciò che l'autore sacro scrive prima e dopo il testo citato, le circostanze in cui lo scrive, lo scopo che si prefigge, le parole che usa ecc. Quasi sempre la retta comprensione dei testi biblici dipende dall'accurata conoscenza ed analisi del contesto.

Nel caso che vogliamo analizzare, il contesto ci assicura al di là d'ogni possibile dubbio che la costante e severa proibizione delle immagini e delle statue, che ricorre nei testi biblici sopra citati, ha come oggetto l'idolatria, ossia l'adorazione di dèi pagani o idoli creati in modo estemporaneo al posto dell'unico Dio della Bibbia. Le immagini e le statue proibite nella Bibbia sono rappresentazioni di divinità pagane. Anzi alcune volte gli antichi pagani credevano che l'immagine o statua fosse proprio un dio da adorare.


2 - Di tutto questo il Libro Sacro ci dà minuziose informazioni nei testi da noi riportati.

In effetti, alcune volte quelle immagini e quelle statue avevano forma umana, erano cioè "figura di quanto è in basso sulla terra" (Esodo 20, 4), erano rappresentazioni di maschi o di femmine mai esistite, e perciò frutto della immaginazione di gente ignorante e superstiziosa. Nella Bibbia si parla spesso di Astarte e di Baal, di cui si adoravano le statue (cfr. 1 Samuele 7, 3-4; 12, 10). La dea Astarte adorata nel vicino Oriente altro non era o rappresentava che la forza generativa della donna, elevata al rango di divinità.

Molto spesso gli idoli avevano la forma di animali terrestri come il toro (cfr. Salmo 106, 19-20), o celesti come lo sparviero o di rettili come il serpente o di acquatici come i pesci e il coccodrillo. Da qui le proibizioni di cui nel Deuteronomio 4, 17-18: "Non prevaricate facendovi figura scolpita di qualsiasi genere (...) immagine di qualsiasi animale terrestre, immagine di qualsiasi uccello che vola nel cielo, immagine di qualsiasi rettile che striscia sul suolo, immagine di qualsiasi pesce che si trova nell'acqua, sotto terra".

Vi era poi un tipo di idolatria astrale, erano cioè oggetto di culto e di adorazione corpi celesti come il sole, la luna, le stelle, tutto l'esercito celeste (cfr. Deuteronomio 4, 19). Le loro statue 'ed immagini si trovavano nei templi pagani.

Infine, vi era il culto o adorazione di uomini, cui si attribuivano onori divini. Tali gli imperatori babilonesi (cfr. Daniele 3, 12), i faraoni d'Egitto e più tardi gli imperatori romani.

Da questa breve analisi risulta inequivocabilmente che la Bibbia condanna solo e sempre la raffigurazione e l'adorazione delle immagini e delle divintà pagane ossia degli idoli o di animali, o di elementi naturali o di uomini (reputati divinità sostitutive all’unico vero Dio), in contrasto con l'adorazione dell'unico Dio Jahve.

Ciò che dice la Bibbia a riguardo delle immagini e delle statue adorate dai pagani e alcune volte anche da alcuni antichi israeliti non ha dunque nulla a che vedere con la pratica cattolica o ortodossa, che è un qualcosa di sostanzialmente diverso.


-- Domanda:

Avete mai visto adorata in qualche chiesa cattolica o ortodossa o in qualche famiglia di veri cattolici o ortodossi la statua o l'immagine di Astarte o di Baal, di Giove o di Saturno, di Venere o di Giunone o del sole o della luna o delle stelle o del toro o del coccodrillo o del pesce, oppure di qualche imperatore babilonese o romano o di qualche faraone d'Egitto? Avete mai visto qualche cattolico/ortodosso prostrarsi davanti a tali immagini e statue come se fossero divinità e metterle al posto dell'unico Dio, in cui egli crede? Mi pare di no…

A dire il vero, di statue e di immagini di divinità pagane, di faraoni d'Egitto, d'imperatori romani ve n'è un gran numero nei musei, nei giardini pubblici, nelle ville... Ma chi mai ha avuto l’insana idea di adorarle o anche venerarle con offerte di fiori, dì candele, d'incenso? Questo invece accadeva presso gli antichi israeliti…



3 - Positivamente va detto con la massima chiarezza che le immagini e le statue dei cattolici/ortodossi ricordano e rappresentano persone realmente esistite. Sono coloro che, lungo il corso della storia umana, hanno fatto conoscere il vero Dio e il Suo Figlio unigenito e hanno portato con l'esempio e la Parola alla sua VERA E UNICA adorazione.

In altre parole, le immagini e le statue sono semplici "instrumenta" per ricordare queste insigni figure di bontà e di zelo, che hanno operato su questa terra, e che ancora oggi mediante il loro ricordo possono condurci alla conoscenza e alla adorazione del vero Dio.

Nessuno discute e discuterà mai in quegli ambiti che per sentire la “voce” di Dio e del Cristo, suo unico figlio, ci si DEVE rivolgere alla al Vangeloe alla Bibbia. Ma nulla vieta che anche l'immagine o la statua sia un ricordo pio della presenza fisica e storicizzata di fratelli ammirevoli.

Mediante l'immagine o la statua la Chiesa Cattolica o Ortodossa ci fa sentire la voce delle più nobili creature umane, che hanno risposto al Figlio di Dio con speciale fedeltà. Tali sono Maria, la Madre di Gesù, Giuseppe suo sposo, gli Apostoli ed Evangelisti, i martiri cristiani dei primi secoli e dei secoli successivi, tanti nostri fratelli nella fede, che si sono distinti nella pratica delle virtù cristiane, nell'amore eroico per Dio e per l'uomo: Paolo, Agnese, Sebastiano, Francesco d'Assisi, ecc ecc. La Bibbia dice che chi è gradito a Dio “benché morto, per via della fede ancora parla” (cfr. Ebrei 11, 4). Tra i molti modi coloro che sono stati graditi a Dio "parlano" anche mediante il ricordo che quelle immagini suscitano, quali ausili per la nostra memoria. L'arte ci è dunque utile per la memoria, come è utile il ripasso anche a un bravo studente. Del resto non sono idoli e non sono considerati divinità. La Legge di Dio è rispettata.

In ultima analisi, l'uso delle immagini e delle statue nella Chiesa Cattolica/Ortodossa è SOLO un aiuto - UTILE MA NON NECESSARIO. In altre parole, immagini e statue hanno lo scopo - là dove ce ne fosse bisogno - di ricordarci alcuni esempi e di non dimenticare mai nel corso della giornata di adorare Dio nella sua Trinità, come magari fecero quegli uomini semplici che hanno vissuto le nostre difficoltà di miseri uomini.



Ma alcuni chiederanno: è conforme alla Bibbia dipingere tali soggetti?
La risposta deve essere decisamente affermativa: La Bibbia insegna che anche la pittura e la scultura - vale a dire gli artisti - possono prestare la loro opera a scopo religioso, per attirare le menti e i cuori verso Dio e le realtà invisibili.

Nel libro dell'Esodo è detto che Mosè chiamò “tutti gli uomini d'ingegno” perché adornassero convenientemente con immagini di realtà invisibili la Dimora o Arca. Uno degli artisti “fece due cherubini in lavoro d'oro battuto, alle due estremità dell'Espiatorio” (Esodo 37, 7). Così aveva ordinato Jahve: “Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio (dell'Espiatorio)” (Esodo 25, 1). Se questo era l'ordine di Jahve, è segno evidente che l'uso delle immagini non poteva essere assolutamente una violazione del comandamento dato dallo stesso Jahve quando aveva detto: “Non ti farai immagini scolpite ...” (Esodo 20, 4), ma che il divieto si rivolgeva a una categoria precisa di oggetti.

Secoli più tardi anche Salomone adornerà di cherubini la cella in fondo al Tempio, dov'era custodita l'Arca dell'Alleanza. Lo scrittore sacro si compiace di descrivere minuziosamente queste sculture del Tempio fatto costruire da Salomone all'unico Dio Jahve (cfr. 1 Re 6, 19-32; Cronache 3, 8-13). Ovviamente Salomone, ordinando queste sculture, sapeva di non violare alcun comandamento del Decalogo e lo sapeva anche lo scrittore sacro…

Rimosso perciò il pericolo di idolatria, la Bibbia non ha nulla da dire contro l'uso delle immagini e delle statue o sculture non considerate divinità. Anzi, osservando Mosè, Salomone e i passi suddetti è in armonia con la Bibbia che le arti figurative come la scultura e la pittura concorrano a ricordarci e renderci presenti realtà invisibili, avendo cioè come unico scopo la conoscenza e l'adorazione dell'unico Dio. Questo è il pensiero dei grandi biblisti:

Concludendo possiamo e dobbiamo dire che tali testi non si riferiscono alle immagini e alle statue che possiamo trovare presso le Chiese cattoliche o ortodosse, ma a cose completamente diverse.

Senza dubbio nella pia pratica di rispettare le immagini e le statue vi possono essere stati e vi possono essere ancora oggi abusi e deviazioni. Questo è certamente possibile. Ma questa è la condizione umana, purtroppo. Questa è l'ignoranza. Sta alle persone oneste e sagge vigilare e correggere eventuali abusi.
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 28/05/2003 16.11
Caro Stefano....perdonami se ho cancellato quei collegamenti....li conoscevamo da tempo......vedi....dobbiamo fare attenzione a non fare il gioco del maligno....che comunque sia, lasciando il tuo messaggio, raggiungerebbe lo scopo della personale pubblicità.......
Ecco perchè con le testimonianze diventiamo anche severi......pro o contro non interessa......ma non devono infangare nessuna persona, ma edificare.....resterei dunque salda alle parole di jesus.....ed alla tua esperienza diretta......
 
Nessuno potrà convincere del contrario......Stefano...se non ci si immerge personalmente in questa esperienza......
I fumetti che hanno fatto non sono da meno di quelli hard.....a prescindere la quantità di estrapolazioni bibliche gettate così...come disse Gesù....non gettate le perle ai porci.......
 
ma iniziare da li un cammino per comprendere la verità......è altamente rischioso......
 
So che comprenderai, fraternamente C.

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 28/05/2003 17.47
L'altro giorno passando per le vie della città, notavo un grande manifesto con una ragazza seminuda, che pubblicizzava un costume da bagno.
Mi chiedevo perchè l'uomo sfrutta ogni cosa di vendere, pur di colpire, pur di richiamare l'attenzione su qualcosa, perchè l'uomo è così meschino?
Perchè usare le ragazze nude o seminude?
Le curve femminili attirano l'attenzione......ma di chi e per che cosa?
Indubbiamente il piacere sessuale è un idolo, ci sono molte persone che vivono per il sesso, ecco perchè manifesti del genere attirano le attenzioni di molti uomini.
Ma possiamo dire "tutti gli uomini che guardano questi manifesti desiderano queste ragazze"???
No, altrimenti peccheremmo di presunzione, staremo giudicando dei nostri simili, in base a degli sguardi, in base a delle occhiate, ma noi non conosciato il loro cuore.
Lo stesso dicasi se io vedo un mio amico dialogare con una ragazza provocante, con minigonna mozzafiato, scollature da brivido ecc., non possono affermare che il mio amico la sta desiderando solo perchè ci sta parlando.
Magari può anche succedere che la possa desiderare, ma io non posso avere la certezza, basandomi solo sulle mie impressioni. Un elemento chiarificatore è la domanda diretta al mio amico, se glielo chiedo, sicuramente otterrò una
risposta, se questa è negativa, non vedo perchè io debba insistere ancora nel giudicare il mio amico, affermando che lui desidera quella ragazza. Io non sono in grado di leggere nel cuore del mio amico, quindi o gli credo o pecco di
presunzione, lo giudico non tenendo conto di quello che mi ha risposto.
Lo stesso dicasi per i pentecostali (e protestanti in genere) che giudicano (a oltranza) noi cattolici, chiamandoci "
idolatri" adoratori di statute, anche dopo ripetute chiarificazioni, ripetute risposte in cui noi cattolici assicuriamo che non
adoriamo nè statue nè santi.
Solo perchè io chiedo l'aiuto di una santo vuol dire che lo sto adorando?
Se mi inchino davanti a lui in segno di rispetto significa che lo sto adorando?
Giacobbe quando si inchinò davanti a Esaù lo stava forse adorando?
I fratelli di Giuseppe in Egitto, quando si inchinarono di fronte a lui lo stavano forse adorando?
Molti (troppi) protestanti fanno fatica a distinguere gli inchini di riverenza, rispetto a quelli di adorazione.
Se io vado a trovare la regina di Inghilterra, e gli faccio un inchino vuol dire che la sto adorando?
Perchè se mi inchino davanti al papa invece lo starei adorando?
Ma come fanno a giudicarci così meschinamente?
Non credo che i protestnati leggono nel nostro cuore, eppure ci giudicano....
Gesù disse: "chi onora voi onora me", quindi onorando i santi si onora Gesù, i santi non riflettono luce propria, ma la luce di Cristo, e questo lo sanno pure le pietre, se io onoro San Paolo della Croce, so benissimo che mi porta a Cristo,
se invece onoro Sai Baba, costui non mi porta a Cristo, ma a se stesso, se onoro il reverendo Moon non mi porta a Cristo, ma a stesso, infatti dice di essere lui il vero Messia.
Cari fratelli separati capite la differenza?
 
Perchè allora continuate a giudicarci "adoratori di statue"?
 
Siete in grado di leggere nei nostri cuori?
Attenti, perchè di questo ne renderete conto al Signore.
 
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 12/12/2003 16.09
Amici.....finito di leggere il lavoro di Fiornezo che ha messo in allegato qui: SII D'ESEMPIO .....che suggerisco di leggere........riapro questo forum perchè riflettevo sui Conadamenti....leggiamo alcuni particolari su queste parole:
 

Esodo 20:4-8

4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.
8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo.

 
e leggiamo anche:
 

Deuteronomio 5:8-10

8 Non farti scultura, immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
9 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 10 e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

 
Come abbiamo osservato si legge esplicitamente (segnato in rosso) un termine...DELLE COSE......e allora pensavo....un santo di Dio è catalagabile fra "le cose"......è un oggetto? è un  animale? un imperatore?....... Che cosa erano QUESTE COSE CHE RENDONO DIO GELOSO? Può veramente la venerazione verso un Francesco d'Assisi rendere "geloso DIO"? Ragioniamo...se ne siamo capaci..e chiediamo anzi tutto che cosa RENDE GELOSO DIO.....
Amici miei qui stiamo parlando di una gelosia ONNIPOTENTE  come Onnipotente è Colui che parla....attenzione a che non rileghiamo la nostra limitata nozione, nei concetti infiniti di Dio.......
 
Dunque Dio parla di COSE....ci mette in guardia di NON farci idoli cone LE COSE CHE SONO INCIELO E SULLA TERRA....ebbene che cosaerano queste cose? Erano anzitutto GLI ANIMALI i quali venivano fatti d'oro per essere ADORATI AL POSTO DI DIO.....Dio sta parlando ad un popolo CONTAMINATO DALL'IDOLATRIA.......tanto è vero che passato il miracolo del Mar Rosso, stanchi di attendere....si FANNO UN VITELLO D'ORO....
 
Altri OGGETTI..E COSE idolatriche erano piccoli monili e varie di oggettistica tenuti anche come SCARAMANZIA.....
 
Ora tutte queste cose a cosa portavano??? AD ALLONTANARSI DAL DIO VERO ED UNICO.......
 
Cosa sarebbe costato a Dio aggiungere all'elenco: "non ti farai statue d'uomini di nessun genere...." qui Dio parla di COSE.....annoverare un santo di Dio fra le "cose" mi sembra ridicolo......
 
Che cosa ci induce la venerazione ad un Santo?
 
Non induce forse ad elencare la grandezza di Dio attraverso quella persona? mentre ciò che intendeva nel Decalogo è l'ADORAZIONE a statue che non hanno nulla a che vedere con Dio, lì scatta la gelosia di Dio perchè l'anima SI ALLONTANA DA LUI......e spera di ricevere una grazia da un animale o altro....
 
Un cattolico cristianamente ed ECCLESIALMENTE ISTRUITO sa benissimo che un san Francesco NON PUO' FARE NULLA SE DIO NON LO VOLESSE........non solo le preghiere finali di solito includono, oltre la richiesta esplicita al santo (intercessione) IL PADRE NOSTRO....nel quale tutto si chiude con dire SIA FATTA LA TUA VOLONTA'......
 
Dove è dunque l'idolatria?
 
Se più onestamente certe persone iniziassero a comprendere la differenza che c'è fra adorazione e venerazione, è probabile che in futuro tante incomprensioni potrebbero mitigarsi......la strada della comprensione è la più auspicabile.....ed è quella che in definitiva ci chiede Gesù stesso......
 
Fraternamente Caterina
 

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 06/01/2004 13.54
Riflettevo, oggi, sulla festa dell'Epifania che è appunto la MANIFESTAZIONE DI DIO......e il riconoscimento dell'uomo, cioè, l'uomo riconosce nel Bambino il Dio-con-noi......
 
Ora rileggendo nuove accuse senza senso sulla venerazione e il culto a Maria pensavo ad una scena descritta non solo dai Vangeli, ma dipinta nelle Catacombe dei primi cristiani.....
vi prego abbiate pazienza e seguite la mia meditazione e ditemi cosa ne pensate......
 

Accanto a Gesù, i cristiani delle catacombe amarono raffigurare, con affetto filiale, la sua Vergine Madre. Ed ecco ,agli inizi del 3° secolo, nelle Catacombe di Priscilla, la figura soave di Maria, che si stringe al seno Gesù, mentre Balaam addita la stella che le splende sul capo.
Ecco ancora la Vergine che tiene in grembo il Figlio, mentre i Magi s'avvicinano per offrire i loro doni.
L'adorazione dei Magi é ripetuta nelle varie catacombe nelle pitture, nelle sculture e in altri oggetti preziosi (reliquiari, avori, pendagli, anelli).

...........
i Magi PORTANO i doni....ora Gesù era talmente piccolo e appena nato che di certo NON avrà accolto personalmente quella ADORAZIONE, nè tanto meno avrà preso "in mano" i doni........
E' assai probabile che i doni portati dai Magi e posti ai piedi della Mangiatoia, siano stati ACCOLTI DA MARIA O DA GIUSEPPE....i quali avranno ACCOLTO anche l'adorazione che viene resa al Figlio Divino......
 
E' la PRIMA INTERCESSIONE, se vogliamo essere pignoli, che si attua in questa scena del Vangelo di Matteo.....
 
al verso 11 leggiamo:
" ed entrati nella casa videro il Bambino CON MARIA SUA MADRE e si prostrarono davanti a lui in adorazione. Poi aprirono i loro scrigni e gli orffrirono in dono oro, incenso e mirra."
 
Analizzando la scena appare strano che Matteo non citi Giuseppe.......mancanza di rispetto? Forse Giuseppe non c'era? Impossibile, perchè nel capitolo che segue Giuseppe è sempre accanto a Maria e al Bambino......perchè Matteo NON cita Giuseppe e cita invece Maria scrivendo proprio che Maria è SUA MADRE?
 
Perchè per l'Evangelista è importante richiamare la nostra attenzione sull'Incarnazione di DIO nel seno di Maria che diventa VERAMENTE LA MADRE, la Thetokos......."Maria SUA MADRE" dice il testo, in questa veste è Maria ad accogliere LA PRIMA INTERCESSIONE DI RICONOSCIMENTO E DI ADORAZIONE E DI DONI AL FIGLIO............è impensabile pensare che Maria NON sia stata custode di quei dono ricevuti, che fine hanno fatto? chi li ha gestiti, come li hanno usati?
 
Qui ci ricolleghiamo all'Annuncianzione ed alle parole dell'Angelo a Maria quando le dice ".....perchè HAI TROVATO GRAZIA PRESSO DIO", da questo momento Dio non solo è in Lei, ma in Lei diventa UOMO e diventa dunque COLLABORATRICE DI DIO, collaboratrice del Suo Progetto salvifico in modo del tutto singolare e speciale......
 
Dunque, giungono i Magi e portano doni al Bambino, FIGLIO DI MARIA e l'adorano, Maria RACCOGLIE QUESTI GESTI DI ADORAZIONE, ACCOGLIE I DONI CHE SONO PER SUO FIGLIO E LI GESTISCE......
 
Grande ed immenso è questo Dio che rimette nelle mani dell'uomo la sua caduca vita di neonato, inerme, piena di pericoli come avremmo da leggere nella "strage degli Innocenti".......Dio si è rifugiato nelle mani di Maria e di Giuseppe......si è lasciato cullare da loro, baciare, coccolare....e davanti ai Magi Maria raccoglie ciò che NON è indirizzato a Lei ma che è dato al Figlio Gesù e che NON tiene per se stessa ma che GESTISCE per Gesù.....
 
Fraternamente Caterina
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