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DIRETTORIO SU PIETA' POPOLARE-DEVOZIONE-LITURGIA

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2014 17:37
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[91] CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA LITURGIA, Nota pastorale Il rinnovamento liturgico in Italia (23.9.1983) 18, in Enchiridion CEI, 3, Edizioni Dehoniane, Bologna 1986, p. 886.

[92] Cf. PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 31; III CONFERENCIA GENERAL DEL EPISCOPADO LATINO-AMERICANO, Documento de Puebla, 915.

[93] Cf. S. CONGREGANE PER I VESCOVI, Directorium de pastorali ministerio Episcoporum, cit., 91; PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 24-38.

[94] Cf. CONCILIO VATICANO II, Costituzione Dei Verbum, 2.

[95] DS 150; Missale Romanum, Ordo Missae, Symbolum Nicaeno-Constantinopolitanum.

[96]Ibid.

[97] S. CIPRIANO, De oratione dominica, 23: CSEL 3/1, Vindobonae 1868, p. 285.

[98] Cf. SC 5-7.

[99] Cf. SC 13; LG 67.

[100] Cf. CONCILIO VATICANO II, Costituzione Dei Verbum, 25.

[101]Ibid.

[102]Sull’argomento si veda l’intervento di J. RATZINGER, Commento teologico, in CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Il messaggio di Fatima, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2000, pp. 32-44.

[103] Ibid., p. 35.

[104] Cf. Pontificio Consiglio della Cultura, Per una pastorale della Cultura, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1999, 28: « La pietà popolare rimane una delle principali espressioni di una vera inculturazione della fede, poiché in essa armonizzano la fede e la liturgia, il sentimento e le arti, mentre si afferma la coscienza della propria identità nelle tradizioni locali. Così, “l’America, che è stata storicamente ed è crogiolo di popoli, ha riconosciuto nel volto meticcio della Vergine di Tepeyac, in santa Maria di Guadalupe, un grande esempio di evangelizzazione perfettamente inculturata” (Ecclesia in America, n. 11). (…) La pietà popolare consente ad un popolo di esprimere la sua fede, i suoi rapporti con Dio e la sua Provvidenza, con la Vergine e i Santi, col prossimo, con i defunti, con la creazione, e rafforza la sua appartenenza alla Chiesa».

[105] Cf. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, IV Istruzione per una corretta applicazione della Costituzione conciliare sulla sacra Liturgia (nn. 37-40) Varietates legitimae, 45.

[106] Cf. SC 7, 13.

[107] Cf. sopra nn. 61-64.

[108] Cf. sopra n. 74.

[109] SC 102.

[110] PAOLO VI, Lettera apostolica Mysterii paschalis, in AAS 61 (1969) 222.

[111] SC 106. Cf. Calendarium Romanumex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli PP. VI promulgatum, Typis Polyglottis Vaticanis 1969, Normae universales, 4.

[112]Cf. ibid., 58.

[113]GIOVANNI PAOLO II, Lettera apostolica Dies Domini (31.5.1998), 80.

[114] Cf. CONCILIO VATICANO II, Costituzione Gaudium et spes, 34, 35, 67.

[115] Cf. PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 4.

[116] Ibid.

[117] GIOVANNI PAOLO II, Discorso all’Angelus Domini del 24 gennaio 1999, Città del Messico.

[118] DS 150; Missale Romanum, Ordo Missae, Symbolum Nicaeno-Constantinopolitanum.

[119] Cf. Institutio generalis de Liturgia Horarum, 215.

[120] Cf. Actus consecrationis familiarum, in EI, Aliae concessiones, 1, p. 50.

[121] Cf. RITUALE ROMANUM, De Benedictionibus, Ordo benedictionis filiorum, Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1985, 174-194.

[122] Cf. ibid., Ordo benedictionis desponsatorum, 195-204.

[123] Eretta da Leone XIII con la Lettera apostolica Neminem fugit (14 giugno 1892), in Leonis XIII Pontificis Maximi Acta, XII, Typographia Vaticana, Romae 1893, pp. 149-158; confermata da Giovanni Paolo II con decreto del Pontificium Consilium pro Laicis (25 novembre 1987).

[124] Cf. EI, Piae invocationes, p. 83.

[125] PRUDENZIO, Cathemerinon XII, 130: CCL 126, Turnholti 1966, p. 69; Liturgia Horarum: die 28 decembris, Ss. Innocentium, martyrum, Ad Laudes, Hymnus “Audit tyrannus anxius”.

[126] Cf. EI, Aliae concessiones, 26, p. 71.

[127] Missale Romanum, die 1 ianuarii, In octava Nativitatis Domini, Sollemnitas sanctae Dei Genetricis Mariae, Collecta.

[128] Cf. ibid., In Vigilia paschali, Praeparatio cerei.

[129] Cf. EI, Aliae concessiones, 26, p. 70.

[130] Nell’Oriente bizantino la festa è concentrata sul mistero della Hypapante, ossia sull’Incontro del Salvatore con coloro che è venuto a salvare, rappresentati nelle persone di Simeone e Anna, secondo le parole del Nunc dimittis (Lc 2,29-32), riprese incessantemente nei canti liturgici della festa: «Luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».

[131] RITUALE ROMANUM, De Benedictionibus, Ordo benedictionis mulieris ante partum, cit., 219-231.

[132] Ibid., Ordo benedictionis mulieris post partum, 236-253.

[133] PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 7.

[134] Missale Romanum, Feria IV Cinerum, Collecta.

[135] Cf. CIC, cann. 989 e 920.

[136] Cf. RITUALE ROMANUM, Ordo unctionis infirmorum eorumque pastoralis curae, Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1972, nn. 224-229.

[137] Cf. EI Aliae concessiones, 13, pp. 59-60.

[138] E’ il caso della “Via Crucis” contenuta nel Libro del pellegrino preparato dal Comitato Centrale per la celebrazione dell’Anno Santo 1975.

[139] Tale è il formulario usato dal Santo Padre Giovanni Paolo II per la “Via Crucis al Colosseo” negli anni 1991, 1992 e 1994.

[140] Cf. LEONE XIII, Lettera apostolica Deiparae Perdolentis, in Leonis XIII Pontificis Maximi Acta, III, Typographia Vaticana, Romae 1884, pp. 220-222.

[141] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali (16.1.1988), 27.

[142] Ibid., 28.

[143] S. AGOSTINO, Epistula 55, 24: CSEL 34/2, Vindobonae 1895, p. 195. Cf. S. CONGREGAZIONE DEI RITI, Decreto generale Maxima redempionis nostrae mysteria, in AAS 47 (1955) 338.

[144] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 38.

[145] La processione e la reposizione del Santissimo Sacramento non si facciano in quelle chiese in cui il Venerdì Santo non si celebra la Passione del Signore:Cf.Congregazione per il Culto Divino, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 54.

[146] Cf. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 55; S. CONGREGAZIONE DEI RITI, Istruzione sul culto eucaristico Eucharisticum mysterium, 49, in AAS 59 (1967) 566-567.

[147] Cf. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 55.

[148] Cf. ibid., 56.

[149] Cf. SC 5; S. AGOSTINO, Enarratio in Psalmum 138, 2: CCL 40, Turnholti 1956, p. 1991.

[150] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 72.

[151] Ibid., 73.

[152] RUPERTO DI DEUTZ, De glorificatione Trinitatis, VII, 13: PL 169, 155D.

[153] Cf. Liturgia Horarum, Commune beatae Mariae Virginis, II Vesperae, Preces; Collectio missarum de beata Maria Virgine, I, Form. 15 : Beata Maria Virgo in Resurrectione Domini, Praefatio.

[154] Cf. sopra n. 143.

[155] Cf. RITUALE ROMANUM, De Benedictionibus, Ordo benedictionis mensae, cit., 782-784, 806-807.

[156]Cf. Ibid.,Ordo benedictionis annuae familiarum in propris domibus, 68-89.

[157]Cf. Notificazione della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (5.5.2000): cf. L’Osservatore Romano 24 maggio 2000, p. 4.

[158]GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Dives in misericordia, 8.

[159] Cf. Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, Directoire pour l’application des Principes et des Normes sur l’Oecuménisme (25.3.1993), 110: AAS 85 (1993) 1084.

[160] Cf. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 107; le modalità, i testi biblici e le orazioni per la veglia di Pentecoste – già presenti in alcune edizioni del Messale Romano nelle varie lingue - sono indicati in Notitiae 24 (1988) 156-159.

[161] Giovanni Paolo II, Omelia pronunziata durante la Celebrazione della Parola a La Serena (Chile), 2, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, X/1 (1987), cit., p. 1078.

[162] Cf. EI, Aliae concessiones 26, pp. 70-71.

[163] Cf. Gal 5,16.22; CONCILIO VATICANO II, Ad gentes, 4; Gaudium et spes, 26.

[164] Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Redemptoris missio, 78: in AAS 83 (1991) 325.

[165] CCC 234.

[166] Ibid., 233.

[167] Ibid., 234.

[168] Cf. nn. 76-80.

[169] RITUALE ROMANUM, De sacra communione et de cultu mysterii eucharistici extra Missam, Editio Typica, Typis Plyglottis Vaticanis 1973, 80.

[170] Ibid., 101; cf. CIC, can. 944.

[171] Cf. RITUALE ROMANUM, De sacra communione et de cultu mysterii eucharistici extra Missam, cit., 101-108.

[172] Cf. ibid., 101-102.

[173] Ibid., 104.

[174] Ibid., 81.

[175] Cf. PIO XII, Lettera enciclica Mediator Dei, in AAS 39 (1947) 568-572; PAOLO VI, Lettera enciclica Mysterium fidei, in AAS 57 (1965) 769-772; S. CONGREGAZIONE DEI RITI, Istruzione Eucharisticum mysterium, nn. 49-50, in AAS 59 (1967) 566-567; RITUALE ROMANUM, De sacra communione et de cultu mysterii eucharistici extra Missam, cit., 5.

[176] S. CONGREGAZIONE DEI RITI, Istruzione Eucharisticum mysterium, nn. 49 e 50.

[177] Sulle indulgenze concesse all’adorazione e processione eucaristica, cf. EI, Aliae concessiones, 7, pp. 54-55.

[178] Cf. RITUALE ROMANUM, De sacra communione et de cultu mysterii eucharistici extra Missam, cit., 82-90; CIC, can. 941.

[179] Cf. CIC, can. 942.

[180] Cf. Risposta al dubium sul n. 62 dell’Istruzione Eucharisticum mysterium, in Notitiae 4 (1968) pp. 133-134; circa il Rosario vedi la nota seguente.

[181] Cf. PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 46; Lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (15.1.1997), in Notitiae 34 (1998) 506-510; si veda anche il rescritto della Penitenzieria Apostolica dell’8 marzo 1996, in Notitiae 34 (1998) 511.

[182] Cf. Leone XIII, Lettera enciclica Annum sacrum (25.5.1899), sulla consacrazione del genere umano al culto del Sacro Cuore, in Leonis XIII Pontificis Maximi Acta, XIX, Typographia Vaticana, Romae 1900, pp. 71-80; PIO XII, Lettera enciclica Haurietis aquas, in AAS 48 (1956) 311-329; Paolo VI, Lettera apostolica Investigabiles divitias Christi (6.2.1965), in AAS 57 (1965) 298-301; Giovanni Paolo II, Messaggio in occasione del centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù (11.6.1999), in L’Osservatore Romano 12 giugno 1999.

[183] SC 5; cf. S. AGOSTINO, Enarratio in Psalmum 138, 2: CCL 40, cit., p. 1991.

[184] S. AGOSTINO, Sermo 311, 3: PL 38, 1415.

[185] PIO XI, Lettera enciclica Miserentissimus Redemptor, in AAS 20 (1928) 167.

[186]Cf. EI, Aliae concessiones 1, p. 50.

[187] Cf. EI, Aliae concessiones, 3, pp. 51-53.

[188] SC 106.

[189] Tra le consacrazioni al Cuore Immacolato di Maria spicca quella del mondo compiuta da Pio XII il 31 ottobre 1942 (cf. AAS 34 [1942] 318), rinnovata da Giovanni Paolo II, in comunione con tutti i vescovi della Chiesa, il 25 marzo 1984 (cf. Insegnamenti di Giovanni Paolo II VII/1 [1984], Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1984, pp. 774-779).

[190] Cf. sopra n. 171.

[191] Cf. SC 5.

[192] Liturgia Horarum, Tempus Nativitatis I, Ad Vesperas, Hymnus “Christe, Redemptor omnium”.

[193] Missale Romanum, Feria VI in Passione Domini, Adoratio sanctae Crucis, Hymnus “Crux fidelis”.

[194] Liturgia Horarum, Tempus paschale I, Ad Vesperas, Hymnus “Ad coenam Agni providi”. Analogamente nell’inno alternativo “O rex aeterne, Domine”: Tu crucem propter hominem / suscipere dignatus es; / dedisti tuum sanguinem / nostrae salutis pretium.

[195] Testo in AAS 52 (1960) 412-413; cf. EI, Aliae concessiones 22, p. 68.

[196] SC 103.

[197] PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 6.

[198] SC 103.

[199] Cf. PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 6.

[200] Cf. Rituale Romanum Pauli V Pontificis Maximi iussu editum ¼ SS.mi D.N. Pii Papae XII auctoritate auctum et ordinatum, Editio iuxta Typicam, Desclée, Romae 1952, pp. 444-449.

[201] Cf. Missale Romanum, Ordo Missae, la preghiera Domine Iesu Christe, prima dello scambio di pace.

[202] Vedi ad esempio: intercessioni ai Vespri della domenica e del lunedì della I settimana, del mercoledì della III settimana; le invocazioni alle Lodi del mercoledì della IV settimana.

[203] Cf. Concilio Vaticano II, Decreto Unitatis redintegratio, 3.

[204] Cf. Paolo VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 32-33.

[205] Concilio Vaticano II, Decreto Unitatis redintegratio, 8.

[206] Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, Directoire pour l’application des Principes et des Normes sur l’Oecuménisme (25.3.1993), 110: AAS 85 (1993) 1084.

[207] Cf. EI, Aliae concessiones, 11, p. 58.

[208] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano (3.4.1987), 67.

[209] Cf. LG 67; Decreto Presbyterorum Ordinis, 18; Decreto Optatam totius, 8; Decreto Apostolicam actuositatem, 4; CIC, cann. 276, § 2, 5°; 663, § 2-4; 246, § 3.

[210] Cf. CCC 971. 2673-2679.

[211] Cf. sopra nn. 47-59, 70-75.

[212] Cf. PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 1; CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 7; Collectio missarum de beata Maria Virgine, Praenotanda, 9-18.

[213] Cf. PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 24.

[214] Ibid., Intr.

[215] Cf. ibid., 25-39; CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 8.

[216] Cf. Ibid., 8.

[217] Cf. più avanti n. 232.

[218] Il Missale Romanum contiene diversi formulari per la celebrazione della messa in onore della Beata Vergine Maria nelle ore mattutine dei sabati del tempo “per annum”, in cui sono permesse le memorie facoltative; si veda Collectio missarum de beata Maria Virgine, Praenotanda 34-36; similmente anche la Liturgia Horarum, per i sabati del tempo “per annum”, in cui è permesso, presenta l’Ufficio di santa Maria in sabato.

[219] Cf. ALCUINO, Le sacramentaire grégorien, II, ed. J. Deshusses, Editions Universitaires, Fribourg 1988, pp. 25-27 e 45; PL 101, 455-456.

[220] Cf. UMBERTO DE ROMANIS, De vita regulari, II. Cap. XXIV, Quare sabbatum attribuitur Beatae Virgini, Typis A. Befani, Romae 1889, pp. 72-75.

[221] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 5.

[222] E’ il caso della fortunata Felicitación sabatina a María Inmaculada, composta dal sacerdote Manuel García Navarro, divenuto poi certosino (+ 1903).

[223] Nel rito bizantino il mese di agosto, la cui liturgia è centrata sulla solennità della Dormizione di Maria (15 di agosto), costituisce, fin dal secolo XIII, un vero “mese mariano”; nel rito copto il “mese mariano” coincide sostanzialmente con il mese di kiahk (dicembre-gennaio) ed è strutturato liturgicamente intorno al Natale. In Occidente le prime testimonianze del mese di maggio dedicato alla Vergine, si hanno verso la fine del secolo XVI. Nel secolo XVIII il mese mariano, nel senso moderno dell’espressione, è già ben attestato; ma si tratta di un’epoca in cui i pastori incentrano la loro azione apostolica – tranne che per la Penitenza ed il sacrificio eucaristico – non tanto sulla liturgia quanto sui pii esercizi, e verso di essi convogliano di preferenza i fedeli.

[224] Cf. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 64-65.

[225] Per alcune indicazioni su Maria e i sacramenti dell’iniziazione cristiana, cf. ibid. 23-31.

[226] SC 108.

[227] Cf. SC 35, 4.

[228] Cf. PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 30.

[229] Cf. ibid., 17; Collectio missarum de beata Maria Virgine, Praenotanda ad lectionarium, 10.

[230] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 60.

[231] PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 41.

[232] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 61.

[233] L’antifona è attestata nell’Antifonario (secolo XII) dell’Abbazia di san Lupo di Benevento. Cf. R. J. HESBERT (ed.), Corpus Antiphonalium Officii, vol. II, Herder, Roma 1965, pp. xx-xxiv; vol. III, Herder, Roma 1968, p. 440.

[234] Circa le indulgenze concesse cf. EI, Aliae concessiones, 17, p. 62. Per un commento all’Ave Maria cf. CCC 2676-2677.

[235] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 62.

[236] PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 47.

[237] Cf. CIC, cann. 246, § 3; 276, § 2, 5°; 663, § 4; Congregazione per il Clero, Direttorio per il ministero e la vita dei presbiteri, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1994, 39.

[238] Cf. RITUALE ROMANUM, De Benedictionibus, Ordo benedictionis coronarum Rosarii, cit., 1183-1207.

[239] Ibid..

[240] Cf. ibid., 1183 – 1184.

[241] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 62, a.

[242] Ibid., 62, b.

[243] Cf. SC 90.

[244] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 62, c.

[245] PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 55.

[246] Le litanie lauretane furono inserite per la prima volta nel Rituale Romanum, in Appendice, nell’edizione tipica del 1874. Per le indulgenze concesse cf. EI, Aliae concessiones, 22, p. 68.

[247] Cf. Ordo coronandi imaginem beatae Mariae Virginis, Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1981, n. 41, pp. 27-29.

[248] Cf. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 63, c.

[249] Nel secolo XVI si moltiplicarono i formulari litanici, che non di rado erano di cattivo gusto o frutto di una pietà poco illuminata. Per arginare l’eccessiva e incontrollata produzione litanica, il 6 settembre 1601 Clemente VIII fece pubblicare da parte del Sant’Ufficio il severo decreto Quoniam multi, secondo cui solo le antiche litanie contenute nel Breviario, nei Messali, nei Pontificali, nei Rituali nonché le Litanie lauretane erano da ritenersi approvate (cf. Magnum Bullarium Romanum, III, Lugduni 1656, p. 1609).

[250] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 63, d.

[251] Vedi l’Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria pronunciato da Giovanni Paolo II la domenica 8 ottobre 2000, in comunione con i Vescovi raccolti a Roma per il Grande Giubileo.

[252]GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Redemptoris Mater, 48.

[253] Cf. LG 61; GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Redemptoris Mater, 40-44.

[254] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 86.

[255] LG 67; cf. PAOLO VI, Lettera al Card. Silva Henríquez, Legato pontificio al Congresso mariologico di Santo Domingo, in AAS 57 (1965) 376-379.

[256] RITUALE ROMANUM, De Benedictionibus, Ordo benedictionis et impositionis scapularis, cit., 1213.

[257] CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera circolare Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’Anno mariano, 88.

[258] RITUALE ROMANUM, De Benedictionibus, Ordo benedictionis rerum quae ad pietatem et devotionem exercendam destinatur, cit., 1168.

[259] Ibid..

[260] Cf. LG 67; PAOLO VI, Esortazione apostolica Marialis cultus, 38; CCC 2111.

[261] Oltre all’Akathistos ci sono altre preghiere, delle varie tradizioni orientali, arricchite di indulgenze: cf. EI, Aliae concessiones, 23, pp. 68-69.

[262] Con il canto dell’Akathistos nella basilica di S. Maria Maggiore a Roma, il 7 giugno 1981, sono stati commemorati gli anniversari dei Concili Costantinopolitano I (381) ed Efesino (431); l’inno è risonato anche per il 450° anniversario dell’apparizione della Vergine di Guadalupe in Messico, il 10-12 dicembre 1981. Durante l’Anno mariano, il 25 marzo 1988, nella basilica di S. Maria sopra Minerva Giovanni Paolo II ha presieduto il Mattutino con l’Akathistos, in rito bizantino-slavo. Menzionato espressamente nella bolla Incarnationis Mysterium tra le pratiche giubilari per l’indulgenza dell’Anno Santo, l’Akathistos – cantato nelle lingue greca, paleoslava, ungherese, ucraina, romena e araba - è stato motivo di una solenne celebrazione presieduta dal Papa l’8 dicembre 2000, nella basilica di S. Maria Maggiore a Roma, con la partecipazione di Rappresentanti di varie Chiese bizantine cattoliche.

[263] Tramandato anonimo, la critica scientifica odierna propende a datarlo negli anni successivi al Concilio di Calcedonia; la versione latina redatta dal vescovo Cristoforo di Venezia intorno all’anno 800, che tanto influsso esercitò sulla pietà del Medioevo occidentale, porta il nome di Germano di Costantinopoli (+733) .

[264] GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Redemptoris Mater, 34.

[265] Cf. EUSEBIO DI CESAREA, Storia ecclesiastica, V, xv, 42-47: SCh 31, Paris 1952, pp. 189-190.

[266] SC 104.

[267] DS 150; Missale Romanum, Ordo Missae, Symbolum Nicaeno-Constantinopolitanum.

[268] GIOVANNI PAOLO II, Costituzione apostolica Divinitus perfectionis magister, in AAS 75 (1983) 349.

[269] Cf. LG 4.

[270] Ibid., 48.

[271] Ibid., 48.

[272] Symbolum Apostolicum, in DS 19.

[273] CCC 1472.

[274] LG 49.

[275] Cf. ibid.

[276] CONCILIO DI FIRENZE, Decretum pro Graecis, in DS 1305.

[277] Cf. Missale Romanum, Die 1 nov. Omnium Sanctorum sollemnitas, Praefatio.

[278] Ibid., Praefatio I de Sanctis.

[279] LG 51.

[280] CCC 328.

[281] Ibid., 336.

[282] Così, ad esempio, nella stessa massima solennità della Pasqua e nelle solennità dell’Annunciazione (25 marzo), del Natale (25 dicembre), dell’Ascensione, dell’Immacolata Concezione (8 dicembre), di San Giuseppe (19 marzo), dei santi Pietro e Paolo (29 giugno), dell’Assunzione (15 agosto) e di Tutti i Santi (1 novembre).

[283] Missale Romanum, Praefatio de Angelis.

[284] Cf. Ibid., Prex eucharistica, Sanctus.

[285] Ibid., Prex eucharistica I, Supplices te rogamus.

[286] Cf. S. BENEDETTO, Regula, 19, 5: CSEL 75, Vindobonae 1960, p. 75.

[287] Cf. Rituale Romanum, Ordo Paenitentiae, Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1974, 54.

[288] Cf. Liturgia Horarum, Die 2 octobris, Ss. Angelorum Custodum memoria, Ad Vesperas, Hymnus “Custodes hominum psallimus angelos”.

[289] Cf. Ibid., Ad Completorium post II Vesperas Dominicae et Sollemnitatum, Oratio “Visita quaesumus”.

[290] Cf. Rituale Romanum, Ordo unctionis infirmorum eorumque pastoralis curae, cit., 147.
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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