| | | OFFLINE | Post: 4.551 | Sesso: Maschile | |
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 30/11/2010 18:31 | |
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 | | | La politica, si sa.....ha mille sfaccettature......è un agglomerato di fatti che si intrecciano fra di loro fino a renderli misteriosi....Racchiude in sè migliaia di interessi fra i quali spicca anche l'economia della quale alla fine...anche noi e soprattutto noi "occidentali" ne beneficiamo....spesso a discapito di altri Paesi che vengono resi appositamente sfruttabili....... E così anche notizie come quella che state per leggere NASCONDE IN FONDO UN DISEGNO POLITICO...... ....... Inviato: 09/05/02 - 22:05 Soggetto: Sbatti il prete in prima pagina (di Cesare De Carlo) Alcuni lettori si chiedono perché i giornali americani, guidati dal 'New York Times'', dedichino tanto risalto alla questione dei preti pedofili. Proverò a rispondere così: le accuse sono infami; nulla è più rivoltante del pastore d'anime che, anziché salvarle, indirizzarle, confortarle, ne corrompe e perverte le più giovani e indifese. Ma l'accanimento è tanto, a mio parere troppo, per esaurirsi in questa spiegazione. I giornali della costa orientale, quelli che fanno opinione, e le news televisive, anch'esse confezionate a New York, scavano nello scandalo, sottolineano particolari imbarazzanti, indugiano sull'umiliazione dell'arcivescovo Law, cardinale di Boston, trascinato in corte. Due settimane fa, quando i suoi colleghi porporati furono convocati dal Papa, in piazza San Pietro c'erano tutti i principali networks. Eppure quello era un non evento, nel senso che nessuno si attendeva scomuniche o la fine del celibato sacerdotale. E allora sorge il sospetto della strumentalizzazione. I reprobi sono un'infima minoranza, in ogni caso non più di quanti fossero dieci o venti anni fa. I bambini molestati sono ora degli adulti. Pretendono risarcimenti milionari e dunque hanno tutto l'interesse a suscitare la massima pubblicità. Ma anche questa spiegazione è lacunosa. Accennerò a una terza, ancorata alla situazione patrimoniale e agli orientamenti politici dei culti praticati negli Stati Uniti. Di tre in particolare: il cristiano-cattolico, il cristiano-evangelico, l'ebraico. Tutti vivono di contributi, donazioni, volontariato. I quali sono direttamente proporzionali al numero e al livello sociale dei fedeli. Ma se uno di essi viene investito dal discredito, le fonti economiche si inaridiscono a beneficio degli altri. Quanto alla politica va notato che gran parte del voto cattolico va a destra, ai repubblicani. Mentre gran parte di quello evangelico e la quasi totalità di quello ebraico vanno a sinistra, ai democratici. Ebbene, lo scandalo dei preti pedofili sembra fatto apposta per deludere, disamorare, riorientare. Più intenso e persistente è il coverage giornalistico e più forte diventa la possibilità di uno spostamento delle preferenze elettorali. Forse già a novembre, nelle elezioni di medio termine per il Congresso, se ne avrà un'indicazione. Ora si dà il caso che i più autorevoli media della costa orientale siano controllati da editori ebrei o evangelici, considerati liberal (di sinistra). E i loro servizi trasudano quanto meno scadenfreude (gioia maligna, come dicono i tedeschi). Vi risponderanno che fanno solo dell'informazione. Ma la globalità della condanna investe l'intera Chiesa cattolica. Ne fa vacillare la credibilità morale. Le gerarchie ecclesiastiche sono accusate di avere coperto gli scandali. Il che è possibile, ma non più di quanto sia accaduto in passato nel mondo protestante o ebreo americano. Insomma lo sdegno si mischia all'ipocrisia e al calcolo. Non è una bella pagina del giornalismo americano, considerato il migliore del mondo. O vi si cela dietro dell'altro? ....... | |
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| | >>> O vi si cela dietro dell'altro? E chissà, oramai non mi meraviglio più di nulla! Proviamo a chiederlo a tuo marito  che dici? ...sembra molto informato in merito, e sarei lieto di conoscere "altre chicche carbonare" ...ai danni dei piccoli  ! In Gesù e Maria Regina. | | Rispondi
| | eeeeheheheh caro Giacomo...solo attraverso la politica riesco a far interessare mio marito di Chiesa.......  Si, si...voi chiedete...intanto me lo so dovuto sorbire io per tre ore ieri sera sulla politica generale e della Chiesa..solo per avergli chiesto di aiutarmi a scrivervi una risposta diplomatica.......  ......m'ha tirato fuori dalla biblioteca che tiene ducento libri....alcuni pure degli anni '30 introvabili.... (però je fa piacere quando je chiedo consiglio...eheheh ) solo che io.... So andata a dormire con un mal di testa pazzesco...... Preghiamo che è mejo....date retta a me...ops....PREGATE, PREGATE....PREGHIAMO....... | | Rispondi
| | Bene....proseguiamo con la storia....(mo ve chiederemo i diritti d'autore....CON LA PREGHIERA.......) Ringrazio il dott. Bruti per la collaborazione.... Nota storica sul Fascismo italiano da non confondersi con il Nazional-socialismo.....MI RACCOMANDO!
Il fascismo è un fenomeno politico moderno che consiste nella unione di forze politiche diverse contro un pericolo ritenuto comune.
Ogni fascismo è diverso dagli altri fascismi perché dipende dalla somma delle caratteristiche delle forze politiche che si uniscono in un fascio. Il primo fascismo storico nasce in Francia, nella seconda metà dell'ottocento, ad opera del generale Boulanger anche se il termine viene inventato da
Mussolini in Italia nel 1919.
Il fascismo italiano è costituito soprattutto da tre anime politiche: in alto l'anima socialista ( rappresentata principalmente da Mussolini )
e l'anima liberale ( rappresentata da Alfredo Rocco e da Giovanni Gentile ), in basso l'anima cattolica popolare ( che non ebbe dirigenti all'interno del fascismo ) ma che dette il suo sostegno al regime.
Queste tre anime si unirono in un fascio per creare un blocco storico contro il pericolo comunista.
La violenza social - comunista precede storicamente la violenza fascista, anzi, si può dire che senza i focolai rivoluzionari iniziati dai socialisti il fascismo non sarebbe nato.
La direzione del partito socialista dichiarava nel 1918 e nel 1919 che l'obbiettivo non era soltanto una legislazione che riconoscesse i diritti degli operai ma la realizzazione del regime sovietico attraverso la conquista violenta del potere economico e politico. Nell'ottobre del 1919 il partito socialista italiano aderiva alla seconda internazionale comunista fondata a Mosca da Lenin.
A partire dal 1918, per iniziativa dei socialisti, iniziò in tutta Italia un sistematico uso della violenza nel tentativo di realizzare la rivoluzione
bolscevica: il saccheggio dei negozi, i conflitti sanguinosi nei luoghi di lavoro, gli scontri con le forze di polizia e anche le manifestazioni
violente contro la religione.
Operai e contadini seguivano i dirigenti socialisti nella occupazione delle terre e delle fabbriche soprattutto nella speranza di poter diventare proprietari: dopo le occupazioni, però, nascevano delle cooperative socialiste che, non solo funzionavano come veri e propri organismi capitalistici, ma provocavano un peggioramento della situazione economica.
Aspetti Positivi:
1) Il fascismo creò una dittatura socialista di tipo moderato ( tolse la libertà politica ) ma impedì la possibilità di una rivoluzione comunista in Italia: il comunismo in Russia aveva tolto la libertà politica, la libertà
religiosa, la libertà economica e la libertà familiare.
2) Realizzò la prima legislazione sociale favorevole ai diritti degli operai che il liberalismo selvaggio aveva negato:
assistenza ospedaliera per i poveri
mutua
riduzione dell'orario di lavoro ad otto ore
pensione
assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
assicurazione invalidità e vecchiaia
assicurazione contro la disoccupazione
tutela lavoro donne e fanciulli
assegni familiari
Aspetti NEGATIVI:
L'anima socialista del fascismo, invece di considerare la dittatura come una situazione momentanea e di emergenza ( come avveniva nella antica repubblica romana di fronte a situazioni di pericolo per la società ), volle costruire, come tutti i socialismi, un regime di massa dove esiste un solo partito e dove la dittatura del partito è considerata normale: infatti le corporazioni create dal regime non ebbero vita autonoma e non ci fu una democrazia corporativa di tipo medioevale.
La libertà politica, per il socialismo fascista, consisteva nelle adunate di massa, nelle sfilate, nelle iniziative sportive e nelle riunioni del dopo
lavoro organizzate dal partito.
Questa anima socialista fu attratta, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, dal socialismo nazionale e darvinista di Hitler: al contrario, i fascismi della Spagna e del Portogallo, dove era forte la componente
cattolica e monarchica, rifiutarono di entrare in guerra con la Germania e
rimasero neutrali.
Con la guerra inizia il processo di divisione all'interno del fascismo.
Nel 1943, con lo sbarco degli Inglesi e degli americani in Sicilia, scoppia la rivolta all'interno del fascismo e il Gran Consiglio del fascismo
( per iniziativa di Dino Grandi e di Galeazzo Ciano ) costringe Mussolini alle dimissioni. Mussolini e i socialisti del fascismo fondano nel Nord Italia la Repubblica Sociale Italiana e applicano i programmi socialisti di Nicola Bombacci, che propone una forma di socialismo autogestionario ( socializzazione ) che abolisce il diritto d'iniziativa economica dell'autore
dell'impresa ( ndr: autorità è atto di autore ) attraverso l'introduzione del principio di maggioranza nella gestione dell'impresa
( cogestione ).
Bombacci fu fucilato dai partigiani e morì gridando:- viva il socialismo -. Nicola Bombacci, considerato da Lenin il più obbediente dei comunisti italiani, è ignorato dalla storiografia ufficiale. Nel luglio del
1917 egli aveva convocato a Firenze una riunione segreta con Amedeo Bordiga,
Egidio Gennari e Antonio Gramsci che aveva dato vita al primo nucleo comunista italiano. Nel 1920 il PSI aveva aderito al Comintern ( la II
internazionale comunista ). La corrente comunista inizia la lotta contro i riformisti di Filippo Turati ( definiti menscevichi ) che osavano avanzare dei dubbi sulla rivoluzione russa. La lotta fu aspra; la fazione comunista
non riuscì a cambiare il nome del partito socialista in comunista ma fu Bombacci che propose ed ottenne di adottare dalla Russia il simbolo della falce e martello. Nel 1921, quando ci fu la scissione dei comunisti dal
partito socialista, Bombacci fu tra i fondatori con Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti del Partito comunista d'Italia, di cui fu membro del
comitato centrale. Nel 1922 Bombacci entrò in contrasto con la direzione del partito comunista quando, intuendo il consenso che il fascismo stava acquisendo e intuendo che l'eredità del socialismo stava passando nelle mani di Mussolini, propose ai comunisti di entrare nei sindacati fascisti come strategia di conquista del potere. | |
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