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Lettera aperta da parte di un amico evangelico, su Maria

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2011 23:56
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16/02/2011 23:51
 
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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 23/04/2004 17.20
Non è difficile capire che la logica umana mal si concilia con questo evento; il matrimonio di Maria non è paragonabile con nessun altro matrimonio, Dio ha legato a se Maria, generando in lei suo Figlio, il suo unico Figlio, Maria ha accettato la volontà del Signore, il Verbo si fece carne, quindi Maria si trova a dover mettere al mondo il Figlio di Dio, e il suo corpo non doveva essere inquinato da contatti con nessun altro uomo, anche se quest’altro uomo era suo marito.
Anche Giuseppe accetta il ruolo che Dio gli riserva, in effetti era un grande privilegio prendersi cura del Figlio di Dio. Ma capite o no, che gli ebrei evitavano persino di pronunciare il nome Jahvè, per l'estrema riverenza e timore, che gli riservavano, figurarsi se Giuseppe si permetteva di possedere il corpo di Maria, che Dio aveva posseduto. Nella sua mentalità, l'unione carnale con Maria significava profanarla, andare a toccare ciò che Dio toccò! Ma vi rendete conto della grandezza di ciò che stiamo trattando? Andare a declassare il matrimonio di Maria e Giuseppe, riducendolo a semplice matrimonio, quando in effetti da un nessun altro matrimonio nacque il Figlio di Dio, quindi voler paragonare a tutti i costi quel matrimonio con gli altri significa forzare a tutti i costi la Parola di Dio.
E come nel sepolcro nuovo di Gesù non fu posto più nessuno, cosi nel seno vergine di Maria non vi fu posto nessun altro uomo, all’infuori di Gesù.
Il termine “fino a che” veniva usato abitualmente dagli ebrei, questo termine non lascia intendere che dopo lo stato dei fatti sia cambiato, come quando Giuseppe non si accostò a Maria “fino a che” ella non ebbe partorito; come anche nel Salmo 110,1
Di Davide. Salmo.
 Oracolo del Signore al mio Signore:
 «Siedi alla mia destra,
 finché io ponga i tuoi nemici
 a sgabello dei tuoi piedi».
Anche qui vediamo usato il termine “finché”, se dovremmo ragionare secondo la logica protestante allora dovremmo pensare che dopo che il Padre ha posto i nemici di Gesù come sgabello dei suoi piedi, Gesù cesserà di sedere alla Sua destra. Ecco perché si devono conoscere l linguaggi e i modi di espressione degli ebrei di quei tempi, altrimenti si fa dire alla Bibbia ciò che non dice, il “finché non prova ciò che succede dopo, ma si ferma, non va oltre.
Es 15,14-16
Hanno udito i popoli e tremano; dolore incolse gli abitanti della Filistea. Già si spaventano i capi di Edom, i potenti di Moab li prende il timore; tremano tutti gli abitanti di Canaan. Piombano sopra di loro la paura e il terrore; per la potenza del tuo braccio restano immobili come pietra, finché sia passato il tuo popolo, Signore, finché sia passato questo tuo popolo  che ti sei acquistato.”
Dopo che sia passato il popolo di Dio i capi di Edom e di Moab non tremeranno più davanti alla  potenza di Dio?
Il termine “finché” nella Bibbia viene usato in diverse circostanze, ma quando c’è un seguito diverso, questo, viene indicato, o in ogni caso risulta chiaro è lampante il suo significato.
Es 33,21 “Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere”.

Qui il Signore precisa cosa accade dopo il “finché” infatti dice che dopo toglierà la sua mano e Mosè potrà vedere le sue spalle.
Basterebbe analizzare la Bibbia parola per parola, senza correre sui versetti, meditandola, soffermandosi a riflettere, mettendo da parte i pregiudizi e ragionando con obiettività, lasciando stare per un momento cosa dicono i pastori o i preti. Ad esempio quando Mosè passava per il villaggio diretto verso la tenda i suoi compatrioti stavano ognuno affacciati davanti all’ingresso della propria tenda, ma quando Mosè entrava essi continuavano a stare affacciati, altrimenti non si spiegherebbe come vedessero “la colonna di nube” che stava all’ingresso della tenda sacra , eppure anche in questo episodio viene usato il termine “finché” poi dai versetti seguenti si capisce che in effetti restavano affacciati ognuno davanti l’ingresso della propria tenda e si prostravano in adorazione dello Spirito di Dio, ma sono i versetti seguenti a chiarirlo e non il termine finchè!

 Es 33,8  “ Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda. Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda.
Anche in Lv 8,33 si capisce chiaramente cosa accade dopo il “finché” infatti è chiaro e lampante che l’investitura durava sette giorni, passati i quali potevano uscire:
“Per sette giorni non uscirete dall’ingresso della tenda del convegno, finché cioè non siano compiuti i giorni della vostra investitura, perché la vostra investitura durerà sette giorni.”
In questi casi quello che accade dopo il finché viene spiegato, oppure si capisce chiaramente.
Il “finché”  usato da Matteo al capitolo 1,25 vuole soltanto dimostrare che la nascita di Gesù fu un evento soprannaturale, e a scanso di equivoci Matteo sottolinea che S. Giuseppe non si accostò a Maria finché ella non ebbe partorito. Qui Matteo sta puntualizzando che Giuseppe non ebbe concorso alla nascita di Gesù, perché egli non si accostò mai a Maria durante la sua gravidanza, ma non prova affatto che dopo lo fece; allora come si fa a capire se Maria ebbe altri figli dopo Gesù?
Come già abbiamo visto, leggendo la Bibbia con metodo scientifico e serio, analizzando i versetti in cui compaiono Maria, Gesù e i fratelli di Lui, riflettendo serenamente si capisce che in effetti non viene mai detto “Maria e gli altri suoi figli”, se a questo aggiungiamo il fatto che il termine “fratello” veniva usata dagli ebrei in senso molto ampio per indicare compatrioti, compaesani, parenti e fratelli spirituali si aggiunge un altro tassello, e poi analizzando chi era Giacomo il minore (quello che ha scritto la lettera contenuta nella Bibbia) e chi era Giuda fratello (parente) di Giacomo, si capisce che Maria non ebbe altri figli, oltre a questo esistono anche prove storiche, ma queste ultime (come al solito) non vengono accettate dai fratelli protestanti; comunque sia, attenendoci alla sola  Bibbia si può dimostrare lo stesso che Gesù non ebbe fratelli carnali.
Altri esempi che fanno capire l’uso che gli ebrei facevano del termine finché, (Matteo era un ebreo):
Dt 4,10 “Ricordati del giorno in cui sei comparso davanti al Signore tuo Dio sull’Oreb, quando il Signore mi disse: Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi finché vivranno sulla terra, e le insegnino ai loro figliDopo che non vivranno sulla terra forse non temeranno più il Signore?
 
Dt 31,12-13 “Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sarà nelle tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a prendere possesso passando il Giordano»”.

Appena non vivranno più nel paese oltre il Giordano oppure se perderanno possesso di quelle terre cesseranno forse di temere il Signore?
 
1 Sam 1,22-24  “Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre». Le rispose Elkana suo marito: «Fà pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l’abbia divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola». La donna rimase e allattò il figlio, finché l’ebbe divezzato. 24Dopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni,
un’efa di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro.”
Qui il finché viene ampiamente chiarito e non lascia alcun dubbio su quello che accade dopo.
 
2 Sam 10,5 “Quando fu informato della cosa, Davide mandò alcuni incontro a loro, perché quegli uomini erano pieni di vergogna. Il re fece dire loro: «Restate a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete”.
Anche qui si capisce chiaramente che cosa accade dopo il “finché”, nella Bibbia ci sono comunque altri versetti dove il significato è meno chiaro, ma leggendo tutto il contesto e i capitoli seguenti si capisce cosa accade dopo il finché; leggendo i capitoli seguenti la nascita di Gesù si capisce soltanto che il termine “fratello” veniva usato in un senso molto ampio dagli ebrei, e che mai viene detto “Maria e gli altri suoi figli”, come ho detto prima più avanti verrà indicato in modo preciso e inequivocabile chi erano i fratelli di Gesù.
 
Pace
Salvatore

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Da: francesco2 Inviato: 23/04/2004 17.42
Pace del Risorto a tutti.
 
Non lo faccio mai, ma questa volta permettetemi di ringraziare Caterina, il messaggio 17 è stato di una chiarezza che ho spesse volte sfiorato senza mai penetrare dentro, oggi sono riuscito, i termini così semplici che non Gesù, in quanto nominativo, ma il Verbo di Dio si fece carne finalmente l'ho piemamente capito.
 
Sembra veramente incredibile come delle volte basti essere chiari ed anche brevi.
 
Sono rimasto per anni ingannato e prigioniero dell'insegnamento: < Gesù è la nostra salvezza, lui che si è fatto carne, e cc...>
 
Il Mistero resta ma non che non si percepisce, è dentro di te il chiarimento, oggi veramente lo Spirito Santo mi ha chiarito quelle sfumature che mi mancavano.
Grazie di cuore. Spero che anche il fratello Raimondo capisca, ma devi liberarti dei vecchi insegnamenti, non si mette del vino buono in otri vecchi, questa frase che si usa contro la Chiesa per dire che essa è vecchia, non ha senso, il vino buono è la nostra freschezza della conversione che va pulita dalle false catechesi.
 
Invochiamo lo Spirito Santo che ha compiuto e compie prodigi.
 
Sia lodato Gesù e Maria

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Da: Soprannome MSNStefanoS79 Inviato: 23/04/2004 17.49
Ho inviato a Gabriele un'ampia razione delle risposte che troviamo qua sopra.
Ho ricevuto una breve risposta che riporto qui sotto:

Parlando del "parto senza dolore" trovo contraddittorio attribuire Is 66,7 e Ap 12 entrambi a Maria, in quanto se davvero ella non avesse sofferto nel parto questo contraddice Ap 12 dove la donna urla dal dolore delle doglie.

Prima di provare i dolori, ha partorito;
prima che le venissero i dolori,
ha dato alla luce un maschio.(Is 66,7 -CEI-)

Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.  Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi;  la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.(Ap 12,2-4 -CEI-)

Vediamo quindi che con tutta la buona volontà è impossibile attribuire entrambi i versetti a Maria.Se invece le attribuiamo Is 66,7 e davvero ella non soffrì per il parto, significa che non può essere maria la donna di Ap 12 che soffriva per questo.

Gabriele


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Da: francesco2 Inviato: 23/04/2004 18.02
Pace del Risorto.
 
Stefano, ricorda al fratello che Apocalisse è un testo simbolico e che certi termini non vanno preso alla lettera.
Le doglie del parto come sofferenza in Apocalisse sono associate alla Chiesa che nella persecuzione genera i figli di Dio.
Maria è assimilata alla Chiesa, la Chiesa è il corpo di Cristo quel corpo che Maria diede alla luce in modo fisico.
 
Concentrarsi se abbia avuto lei dolori o no non ha importanza visto che i Vangeli non ce lo dicono, mentre l'ingannatore vuole invece farci distrarre sull'argomento principale dell'Apocalisse, la figura di Maria dentro la Chiesa.
Gesù sulla croce fra gli spasmi partorisce in un certo la Chiesa, la Madre è li che conserva queste cose e Gesù ci dona la Madre in riferimento alla Chiesa che nasce: Maria partorisce fisicamente Gesù, il Verbo, Gesù ci da la Chiesa colei che partorisce nelle doglie della persecuzione i figli redenti dal Figlio Gesù. i versi che seguono ci dicono della scena di Gesù che fondando la Chiesa con la sua morte sulla croce, è proprio in quel momento che sconfigge la morte, distrugge l'arroganza di Satana, da questo momento egli non più nuocere nè a Gesù nè alla Chiesa sulla quale le porte degli inferi non prevarranno, ma si scatenerà sul mondo cercando di portare via più anime che può.
 
Maria è la nuova Israele quella parte che ha creduto nel Messia, e si fonda con e nella Chiesa come leggevo anche di Agostino, il santo Padre della Chiesa. E di altri Padri dove leggevo che dicono che è più importante la Chiesa di Maria e che il culto di Maria è inseparabile dall'amare e servire la Chiesa, se si amasse Maria fuori della Chiesa si farebbe idolatria perchè la si stacca dalla Chiesa che è il corpo di Gesù.
 
Sia lodato Gesù e Maria

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Consiglia Elimina    Messaggio 25 di 44 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 23/04/2004 19.15
.....volevo inserire qualcosa....ma poi ho pensato che forse abbiamo messo molti testi che a Stefano sono sfuggiti.....
 
Non so cosa ha spedito Stefano dei testi che abbiamo messo noi, ma riflettevo che se la risposta dell'evangelico si riduce alle doglie del parto.....francamente mi sembra un riferimento veramente povero.....per negare la maternità divina di Maria e la sua verginità......
 
Ringrazio Francesco che fra l'altro dimostra pure di leggere i forum inerenti alla materia visto che leggo che ha riportato parecchi concetti già affrontati nei forum che ho indicato sopra........perciò aggiungere altra carne al fuoco per ora mi sembra inutile.....
 
Forse sarebbe più saggio  NON AGGIUNGERE ,per ora, altro materiale altrimenti Stefano potrebbe anche trovare difficoltà per analizzarli tutti....naturalmente il mio non è un ordine.....perciò se avrete interesse di intervenire per esprimersi SUI TESTI GIA' INSERITI...ben vengano.....rimango del parere che il messaggio 17 CHIARISCA MOLTI ASPETTI del rifiuto della Teothokos.....e che solo dopo aver chiarito quello...potremmo approfondire altri temi....
 
Fraternamente Caterina
 
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