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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Prediche e Catechesi di Meditazioni di Padre Konrad (imperdibili!!)

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2012 17:40
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15/10/2011 10:43
 
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Il vero Amore


Predica del 9 ottobre 2011 di padre Konrad il vero Amore

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
In una frase profetica, il grande filosofo, oratore romano, Cicerone dichiarò "due cose rivelano l'amante: che fa del bene all'amato e che sopporta la sofferenza di croce, e quest'ultima cosa è il segno più grande dell'amore".
Similmente san Pietro Crisologo, Vescovo e Dottore della Chiesa, dice che l'Amore di Dio per l'uomo non sarebbe stato soddisfatto se non avesse sofferto fino alla morte per lui. Riteneva che fosse troppo poco se non avesse mostrato il Suo amore verso di noi tramite la sofferenza, e san Gregorio Nazianzieno scrive: in nessun altro modo l'amore di Dio per noi poteva essere dichiarato.

Seguendo san Bernardo, san Bonaventura asserisce, nel suo trattato "la vita mistica", le parole seguenti: "Nella passione e nel rosso della Passione si rivela l'ardore della Carità grandissima ed impareggiabile - e continua - come rosa chiusa dal notturno gelo, quando il Sole Levante la riscalda, si apre tutta e dai petali aperti mostra, nella sua porpora, un ardore giocondo, così il delizioso Fiore del Cielo, l'ottimo Gesù, che nelle lunghe età da dopo il Peccato di Adamo era chiuso dal freddo notturno, e non somministrava ancora pienezza di grazia ai peccatori finalmente, avvicinandosi la pienezza dei tempi, acceso dai raggi dall'Amore ardententissimo, si aprì tutto in ogni parte del Suo Corpo e la Fiamma della Rosa d'Amore rifulse nel rosso vivo del Sangue".

Quando Nostro Signore Gesù Cristo + il cui Nome sia sempre Benedetto, ci chiede oggi di amarLo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, ci chiede di amarLo fino alla sofferenza, il segno più grande dell'amore, di tenere i Suoi comandamenti fino al punto che ci fa soffrire lottando contro la nostra natura caduta, nei nostri desideri bassi e meschini, la nostra riluttanza di fare grandi sforzi compiendo i doveri nel nostro stato di vita, anche quando si sembrano insopportabili, facendo quel lavoro che è, nelle parole di santa Teresina ispirate dalla Sacra Scrittura, fra tutti il più penoso e che consiste in quello che si intraprende sopra se stessi per arrivare a vincersi, e infine, accettando ed offrendo a Dio, per l'intercessione della Madonna, senza lamentarsi, tutti gli sconforti, tutti i dolori e tutte le sofferenze che Dio, nei Suoi disegni e nel Suo amore insondabili per noi, si degna di mandarci per Amore di Lui, per glorificare il Suo Santo Nome e per la nostra eterna beatitudine.
Amen

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia lodato Gesù Cristo.

[SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740750] [SM=g1740752]


2 Novembre: ricordiamo quale è la nostra Meta

san Simeon


Predica del 2 novembre 2011 di padre Konrad 
Commemorazione Defunti

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
Ieri, carissimi fedeli, abbiamo meditato sul nostro compito in questo mondo, ossia, la nostra santificazione, oggi questo stesso compito si presenta a noi con urgenza poichè, riflettendo sulla morte, vediamo che questa nostra vita è breve e limitata e che occorre sfruttarla bene per gli scopi della nostra eternità.

Nel Vangelo Nostro Signore Gesù Cristo + presenta la nostra morte come qualche cosa che avviene subito e all'improvviso come una rete, come una trappola, come un ladro, c'è un senso che la persona presa dalla morte non si sia preparata, che non si sia fatta provvisione, che sia accatturata, prima dell'ora prevista, e chi di noi sa che vedrà l'anno nuovo o persino la luce dell'aurora di domani?
E se devo morire questa notte, dove andrei? Quale è lo stato della mia amina? e quel peccato che non ho mai osato confessare? o questa cosa che dovevo fare ma che ho rimandato, o questi soldi che non ho restituiti? o la pace con queste persone che non ho mai fatto?

Vigilate dunque, dice il Signore, perchè non sapete ne il giorno, ne l'ora, vigilate per fare il bene, camminate mentre è ancora giorno perchè dopo viene la notte quando nessuno può lavorare, perchè avete una sola vita lasciatavi dal Signore e vi è stata elargita per la vostra santificazione.
Tenete sempre il giorno della morte davanti agli occhi e non peccherete nel cuore, dice il Salmista, anzi vivrete santamente come la Suora visitata da santa Faustina, sul suo letto di morte, diceva: la mia vita, tutta la mia vita, è stata una preparazione per questa ora.

Facciamo dunque un buon proponimento, stasera, tramite l'intercessione della Beata Vergine Maria, per prendere sul serio la nostra vita cristiana nel futuro pregando per i nostri Defunti affinchè possiamo essere riuniti con loro in Cielo in beatitudine, alla Gloria della Santissima Trinità.
Amen.

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia Lodato Gesù Cristo +


P.S.

seguirà la predica per la Festa di Tutti i Santi, scusandoci per il ritardo della pubblicazione e senza mantenere l'ordine delle Feste, ciò deriva dal fatto che in questi giorni anche chi trascrive le Prediche è impegnato per la propria Anima e per quella dei propri Defunti, con le visite ai Cimiteri e nell'andare di più alla Messa, ogni giorno...
Abbiate pazienza e continuate a seguirci, pregando gli uni per gli altri, e specialmente che il Signore ci conservi a lungo Padre Konrad, benedica e sostenga la FFSP e ci doni presto un santo Patriarca!

[SM=g1740733]



[Modificato da Caterina63 04/11/2011 12:22]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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