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Prediche e Catechesi di Meditazioni di Padre Konrad (imperdibili!!)

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2012 17:40
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12/11/2011 23:41
 
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Il Demonio esiste

Il Demonio esiste


Predica del 6 Novembre 2011 di Padre Konrad sul Demonio-Satana

(tratta dall'audio e non ricorretta da Padre Konrad)

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
Su questa Domenica, normalmente, faccio una piccola sintesi della Dottrina Cattolica sul Demonio. L'esistenza del Demonio è un articolo di fede, malgrado tutto ciò i modernisti possono dirci con i loro sforzi e fino a diminuire allo zero la nostra fede.
In Principio Dio creò il Cielo e la Terra, il Cielo può riferirsi qua, alla creazione degli Angeli, dopo la creazione degli Angeli è seguita la prova degli Angeli.
La natura di questa prova (secondo la Tradizione è certa, ma la natura non è certa), è che un buon numero di Padri della Chiesa la intendono come il Comandamento di Adorare Dio-Uomo, ossia Gesù Cristo + visto da loro in una visione. Lucifero ed una parte degli Angeli hanno rifiutato perchè non volevano adorare un essere di una natura inferiore alla loro, Gesù Cristo + avendo come ben sappiamo non solo una natura Divina ma anche una natura umana, ossia inferiore alla natura angelica, di per sé la sua natura, l'esito di questo rifiuto era la caduta degli Angeli dal Cielo, il loro cambiamento, da Angeli in Demoni. 
Questa caduta viene espressa nell'Apocalisse dove si legge che la coda del Drago trascinava giù un terzo delle Stelle del Cielo e le precipitava sulla Terra.
Come già possiamo capire, il peccato di questo Drago, Lucifero e di altri Demoni di cui è il capo, è quello della superbia, non volevano adorare Gesù Cristo + , questo peccato viene espresso nelle due parole del Libro di Geremia: "non servirò/non serviam", si può dire che il grido di guerra di san Michele Arcangelo invece, che li ha cacciati dal Cielo, era "chi è come Dio? - Quis ut Deus?" Micha'el, il grido del Demonio rappresenta, "non serviam", la pretesa di essere "come Dio", mentre la parola di san Michele rappresenta la verità che nessuno è come Dio.

Diversi passi della Sacra Scrittura vengono applicati al peccato degli Angeli, in Tobia si legge: "la superbia è la causa di ogni rovina"; in Ecclesiastico: "il principio di ogni peccato è la superbia"; e in Isaia: "come mai sei caduto dal Cielo, Lucifero, Figlio dell'Aurora? Come mai sei stato steso a terra signore dei popoli, eppure tu pensavi - salirò in Cielo, sulle Stelle di Dio innalzerò il trono, mi farò uguale all'Altissimo e invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso" (Isaia 14,11-15).
Dunque, dal peccato della superbia segue un secondo peccato, quello dell'invidia, perché il superbo prova risentimento verso un altro che possiede delle qualità che attribuisce falsamente a sé stesso.
Questa invidia spinge il Demonio ad attaccare il Signore Gesù Cristo + durante la Sua vita sulla Terra, lo spinge ad attaccare il Suo Corpo Mistico che è la Chiesa, e più generalmente tutto il genere umano in quanto è creato ad immagine e somiglianza di Dio. Il suo odio particolare verso l'uomo si basa sul fatto che l'uomo, di fatto, può divenire "come Dio", non di per se stesso però, ma tramite la Grazia.
Questa, dunque, è la lotta spirituale di cui parla san Paolo nell'Epistola di oggi: non una lotta contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potestà delle tenebre.

Come agiscono i Demoni in questa lotta spirituale?
Loro ci tentano al peccato, il peccato mortale in primo luogo e il peccato veniale in secondo luogo, come un passo verso il peccato mortale. Esempi di peccati mortali, purtroppo comuni, sono la mancanza alla Santa Messa domenicale e alla santa purezza o da solo o con un altro/a. Colui che ha un peccato mortale sulla coscienza deve confessarlo quanto prima e fare il proponimento di abbandonarlo, con la Preghiera e la Grazia di Dio questo è sempre possibile, il peggiore è, come lo dico spesso, ricevere la Santa Comunione in questo stato perché ciò costituisce un secondo peccato mortale, quello del sacrilegio.

Lo scopo dei Demoni è nient'altro che di sedurci, ora, l'uomo è creato per conoscere il vero, amare il Bene ed essere felice con Dio per tutta l'eternità.
Il Demonio, perché vuole che siamo infelici all'inferno, per tutta l'eternità, deve ingannarci travestendo il falso come il vero, il male come il bene, e perciò si chiama l'ingannatore. Perché cerca la morte eterna per noi, il perché ha causato la morte fisica mediante il Peccato Originale, si chiama anche l'omicida.
Un altro nome del Demonio è dio o Principe di questo mondo, ma non bisogna avere paura del Demonio perché non ha il dominio su questo mondo ma soltanto un influenza; Dio ha il dominio, Egli regna, Egli comanda, il Demonio è soggetto a Lui e può agire unicamente fino al punto che Dio lo permette per i propri scopi, cioè, affinché noi ci santifichiamo per mezzo delle prove, e Dio non permetterà che siamo messi alla prova oltre alle nostre forze, ma ci da tutte le armi delle quali abbiamo bisogno per vincere.
Quali sono queste armi?
In una lotta spirituale le armi sono spirituali: la Fede, i Sacramenti e le Virtù, come ci insegna oggi san Paolo. Non bisogna avere paura del Demonio, dunque, ma sfregiarlo, perché con queste armi lo vinceremo. Con queste armi, cioè con una buona vita cattolica secondo la Fede, secondo i Comandamenti, con l'aiuto dei Sacramenti soprattutto la santa Confessione e la santa Comunione, e con una vita di Preghiera intensa, affidandoci totalmente a Dio, alla Santissima Vergine Maria attraverso il Rosario, e al nostro Angelo Custode e a san Michele Arcangelo, così vinceremo, così ci santificheremo e così diverremo "come Dio" nel senso giusto, ossia mediante la Sua Grazia, per poter vivere in unione con Lui qua e nel Cielo per tutti i secoli dei secoli. Amen.


In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia lodato Gesù Cristo +

[SM=g1740738]


Il Supremo Giudizio





(Predica riportata dall'audio e non rivista da Padre Konrad)

Predica del 20 Novembre 2011 di padre Konrad Il Supremo Giudizio

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
"Tutte le genti della terra vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del Cielo, con grande potenza e gloria, e manderà i suoi Angeli con la tromba e con gran voce, per radunare i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità all'altra dei cieli", così il Nostro Signore Gesù Cristo + ci parla oggi, del supremo Giudizio, un dogma di fede espresso nel Credo con le parole: "di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti".

Sappiate, carissimi fedeli, in primo luogo che c'è un duplice giudizio: uno particolare ed uno in generale.
Il Giudizio particolare avviene subito, dopo la nostra morte, quando ognuno di noi si farà, nelle parole del Catechismo di Trento, giustissimo esame davanti a Dio di quanto ha operato, detto e pensato.
Il Giudizio generale, o supremo, avviene alla fine del mondo davanti a tutte le persone che hanno mai vissuto e vivranno su questa terra.
Dopo il Giudizio particolare, l'anima sarà consegnata o al Paradiso, o all'Inferno, o al Purgatorio; dopo il Giudizio generale l'anima ad essa riunita al corpo procederà al Paradiso o all'Inferno, poiché il Purgatorio non durerà che fino al Giudizio generale.

Il duplice Giudizio corrisponde al duplice carattere dell'uomo che è allo stesso tempo individuo e membro della società umana, nel Giudizio particolare sarà giudicato come individuo, nel Giudizio generale sarà giudicato come membro della società.

Carissimi fedeli, questa è la realtà per cui, tutta la nostra vita, deve essere una preparazione, facciamo dunque un buon esame di coscienza ogni sera, confessiamoci bene prima di Natale, assistiamo sempre alla Santa Messa domenicale, evitando ogni cattiveria in azione e in parole, ogni fornicazione, ogni egoismo, conducendo una vita santa e buona onde possiamo, di nuovo con le parole del Catechismo di Trento, con maggior sicurezza d'animo aspettare il gran giorno del Signore, anzi, desiderarLo con sommo ardore come si conviene ai Figli di Dio quando, dopo le lotte di questa vita di angosce, il giusto sarà dichiarato vincitore davanti a tutti gli uomini, e entrato nella Patria Celeste vi riceverà onori Divini ed eterni.
Amen.

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia lodato Gesù Cristo +

[SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740738]



[Modificato da Caterina63 24/11/2011 19:31]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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