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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Il Concilio di EFESO Dal 22 giugno al 31 luglio 431

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2012 21:52
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25/02/2011 10:13
 
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                                     Efeso


Brano tratto da:
Il Mese di Maria  - Esempi di devozione e consacrazione alla Beata Vergine Maria pel Mese di Maggio - del padre gesuita Beckx e tradotto dal padre L:B: Veronese - Monza 1851 - con imprimatur

Ecco cosa ci tramanda la storia della Chiesa su uno degli episodi avvenuti al Concilio di Efeso.
Nel quinto secolo viveva Nestorio, era vescovo di Costantinopoli, ma era anche un uomo pieno di superbia e di orgoglio che spesso, sotto l'apparenza della disciplina e  divozione, cercava di nascondere un animo empio, collerico ed altero; finchè la sua temerità lo spinse ad uscire allo scoperto quando volle assalire la più umile di tutti i figlioli degli uomini, volendole negare l'altissimo onorevole e legittimo suo titolo pretendendo perfino pubblicamente: ch'era atto illecito di nominare Maria "Madre di Dio", o "Genitrice di Dio".
Il popolo già da secoli istruito sulla Santa Vergine, non altrimenti intese una tal bestemmia con immenso sdegno e profonda agitazione.

Tutta Costantinopoli cadde in una profonda tristezza e di mal talento: non v'era fedele che non provasse in quei giorni s'immenso dolore per l'orribile offesa che gran si era fatta non solo alla Madre del Nostro Signore, ma al Signore medesimo, privato di colpo della meravigliosa Madre che s'Era scelto. Allora si vide un venerabile Vegliardo, che tutta la sua vita avea condotto nel deserto per mortificar ogni vizio e bramosia, spinto dal santo zelo, abbandonare tale solitudine per comparire sulle pubbliche piazze e nelle radunanze per difendere e salvare l'onore della Regina degli Angeli e dei Santi, nonchè l'onore del Suo Divin Figlio privato di cotanta Madre e perseverare così i fedeli sconvolti e confusi dal rovinoso predicare del loro vescovo Nestorio al quale, ci si domandava, fino a qual punto ora si dovea obbedirvi.
I Vescovi della Chiesa, ben comprendendo che tutto il mistero dell'umana Redenzione veniva distrutto, se si voleva alla beatissima Vergine rapire e privare di tal titolo, intrapreso col zelo più ardente la sua difesa e salvamento dell'onor suo.
Nell'amabile santa Chiesa che tutti i suoi figli vuole riunire ed abbracciare, lo Spirito Santo sospinse in Efeso un gran Concilio con l'approvazione dell'allora Pontefice Celestino, esso si aprì sotto la guida di san Cirillo, patriarca di Alessandria, che lo presiedeva. Innumerevoli furono i tentativi per far rinsavire il vescovo Nestorio, ma a nulla essi valsero, avendo egli ricusato di abiurare alle sue idee errate, alla fine fu condannato come eretico.
Non si può bastevolmente descrivere con qual gran giubilo il popolo ricevette la giusta sentenza: la Chiesa avea salvato l'onore della Madre di Dio e aveva preservato del Divin Figlio la Sua Madre. Tutta la Chiesa dimostrò i segni della festa, da mattina a sera si sciolsero inni e canti di lode al Signore, canti di gioia alla Madre di Dio.

Accadde in questo modo che il Cielo e la Terra e l'Universo intero gioirono unitamente e vi parteciparono di gran lena: finalmente si aprirono le porte, e comparve san Cirillo alla testa di oltre duecento Vescovi, egli pubblicò al popolo la sentenza dell'eretico Nestorio per la sua nefanda dottrina. Appena che il popolo ebbe udito le parole di tal sentenza, scoppiò d'ogni parte il gran giubilo, tutta la città elevò Inni e Canti, perfino si ballava in onore della Vergine Maria, e d'ogni intorno, viandanti e pellegrini, ricevevano la notizia di perchè si grande festa si facea, ed anch'essi si univano al grande giubilo, esclamando con riconoscenza: "Il nemico della Vergine Maria è vinto" Viva Maria, viva la gloriosa, eccelsa santa Madre di Dio! Viva Colei che che ci diede Dio incarnato, viva Maria!"

I Padri della Chiesa furono accolti dal popolo con encomi e lagrime di gioia, per essi si udivano da ogni parte benedizioni e lodi a Dio, per ringraziare il Cielo si accesero lampade e torce, si improvvisò la prima processione di fiaccole che la Chiesa ricordi e che durò fino a tarda notte fra Inni, Canti e Lodi al Signore ed alla Sua santissima Madre. Ovunque era odore d'incensi, tutta la città venne illuminata a festa, nè mai più si trascurò di onorare un tal giorno in cui Maria ottenne il giusto riconoscimento ed onore. Secondo molte fonti non disprezzabili, fu da quel giorno che la Chiesa aggiunse alla Salutazione Angelica dell'Ave Maria, la seconda parte: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso, e nell'ora della nostra morte. Così sia", anche se bisognerà attendere ancora qualche tempo prima che tale combinazione divenisse definitiva ed entrasse a far parte ufficialmente e per tutti, parte integrante del Rosario benedetto di Maria!

Orsù Anima orante, che questa nostra storia ti sproni ad alzarti di buon mattino con il santo ottimismo, a ricordar i tanti cristiani che prima di te hanno tribolato nei tempi loro per difendere la santa religione Cattolica. Oggi sii tu a prometter alla santa Madre di Dio, che pur di morire non vorrai mai udire in niun modo offendere col peccato il Suo Divin Figliuolo Gesù.

Nella giornata ti sia d'aiuto questa Giaculatoria:
Salva me, Domina, salva me!
Un dono voglio da voi, Maria: salvatemi, ve ne prego, quest'alma mia!





[Modificato da Caterina63 26/02/2011 09:13]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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