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La Chiesa e la pena di morte

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2011 12:40
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05/03/2011 12:40
 
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Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 83 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 08/07/2005 14.27
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Consiglia Elimina    Messaggio 84 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 08/07/2005 14.47
Caro Yivan cancello il tuo messaggio perchè rivela esclusivamente un atteggiamento personalistico....... Che tu ti senta offeso quando le mie parole non recano offese, non puoi strumentalizzarlo per deviare dal discorso in corso e a tua volta diventare offensivo.
Estrapolando una frase dal mio discorso non fa altro che alimentare quello che io non ho assolutamente scritto nè pensato.........
Io non mi sono permessa di strumentalizzare l'intervento di Chisolm il quale è intervenuto sostenendo un equilibrio di entrambi (e se leggi con attenzione il mio intervento senza estrapolare le frasette come fanno i bambini ti accorgerai che ho scritto che sono d'accordo con te.), tu invece scavalchi completamente il senso del discorso usando esclusivamente quel che ti fa più comodo........
 
Mi accusi di portare il "mio pensiero e di imporlo", dimostralo, segnalalo........portami con la Bibbia alla mano dove io avrei imposto il "mio pensiero"......ma non avanzare con accuse inesistenti........
 
Per tanto ti invito a non alimentare una ulteriore polemica ma a sostare, se ancora lo desideri, sul testo catechistico inserito....oppure indirizzando la tua attenzione anche su altri forum.......
Ogni altro messaggio fuori testo sarà cancellato.....senza ulteriori spiegazioni come previsto dal REGOLAMENTO.
 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 85 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 08/07/2005 15.09
Tutti si è votati alla morte, e non per pena ma per trasformazione.
La pena è solo un'attribuzione umana, che qui mi sembra che venga usata in modo alquanto improprio.
...............
 
questa frase prelevata dal messaggio di Yivan fa capire ancora una volta la distorsione che si ha di questi temi.......
La morte E' UNA PENA che Cristo ha trasformato in un passaggio, ma che pena rimane.........
Cristo NON è andato sulla Croce perchè doveva "trasformarsi" ma perchè DOVEVA PAGARCI QUEL RISCATTO...........
I martiri NON vanno incontro alla morte perchè devono trasformarsi, MA PER ACCOGLIERE LA MORTE COME L'ACCOLSE CRISTO E CONFORMORSI A LUI PER PARTECIPARE I BENEFICI DELLA REDENZIONE........
Il tuo discorso caro Yivan priva la morte stessa del suo valore, di quel valore che Dio ha trasformato da strumento inutile in uno strumento salvifico mediante l'offerta del sacrificio.........
La morte resta una PENA....da qualsiasi parte la si voglia vedere..e non una semplice "trasformazione" la quale giunge appunto subito DOPO aver subito la pena della morte......
 
Ma suggerisco quanto segue:
 

IL NUOVO LIBRO DI DALE RECINELLA: THE BIBLICAL TRUTH ABOUT AMERICA’S DEATH PENALTY

                            CopertinBook Covera rigida Sterline inglesi 37.50 – copertina morbida Sterline inglesi 15.50

EUROSPAN - 3 Henrietta Street, Covent Garden - London WC2E 8LU - United Kingdom

E-mail: orders@edspubs.co.uk

Tel: +44 (0)20 7240 0856

Fax: +44 (0)20 7379 0609

Website: www.eurospanonline.com

 Recensione di Grazia Guaschino (Presidente del Comitato Paul Rougeau)

Quando presi per la prima volta in mano il nuovo libro di Dale Recinella, “The Biblical Truth about America’s Death Penalty”  (“La verità biblica riguardo alla pena di morte in America”), mi preoccupò molto l’idea di doverlo leggere, perché il suo aspetto imponente e il titolo decisamente impegnativo, mi inducevano a pensare di trovarmi di fronte ad un “mattone” letterario. Dale è però un mio caro amico ed inoltre nutro per lui una profonda stima, per cui mi imposi di leggere comunque il libro fino in fondo, immaginando che la cosa mi sarebbe costata un discreto sforzo.

Accadde esattamente l’opposto. Fin dalle prime pagine, quelle dell’introduzione, Dale parte in modo brioso, raccontando il cammino da lui stesso percorso per arrivare, da sussiegoso avvocato della finanza, che non si curava minimamente del problema pena di morte, ad un convinto abolizionista che non esita a subire umiliazioni e sofferenze pur di aiutare i condannati.

Scopo del libro è convincere i lettori (soprattutto Americani) che il sostegno alla pena di morte fondato sulle famose parole dell’Antico Testamento “Occhio per occhio, dente per dente…” è privo di ogni valida motivazione religiosa e di fede. Tutto il testo è elaborato in modo interessante e articolato, che rivela una grande intelligenza e la capacità di non annoiare, pur trattando un argomento decisamente serio e impegnativo.

La cultura di Dale e l’immane lavoro di ricerca e approfondimento dei Testi Sacri, da lui svolto, non vengono però minimamente sfocati dallo stile interessante e vario: al di là del testo, scorrevole e piacevolissimo (a volte persino arricchito di sottile ironia e humor), si può chiaramente constatare la paziente e minuziosa analisi, fatta da Dale, del Talmud, della Torah e dell’Antico e Nuovo Testamento.

Il libro è diviso in due parti. Nella prima, dopo aver fornito i dati e le statistiche che mostrano come la pena di morte sia largamente applicata soprattutto negli stati d’America che costituiscono la “cintura della Bibbia”, Dale si diffonde in ampie spiegazioni, che offrono, con esempi e citazioni, la riposta alla domanda che è appunto il titolo della prima parte del volume: “Cosa ci rivela la verità biblica su chi merita la pena di morte e su chi ha l’autorità di uccidere?”. Passando ad esaminare passo passo il proseguire delle vicende del popolo ebraico, come descritte nei vari Testi Sacri, Dale dimostra come la “legge del taglione” sia di fatto limitativa nella Bibbia, anziché propugnare l’uso della pena capitale, e come, seguendo con scrupolo le istruzioni impartite, considerate doverose per comminare le condanne a morte, l’applicazione della pena di morte fosse praticamente irrealizzabile, salvo eccezionali, rarissime, circostanze.

Se questa prima parte del libro è già molto interessante perché, senza essere assolutamente noiosa, ci fornisce chiarimenti sui testi sacri, rispondendo così a domande che anche qui in Italia ogni tanto si sentono porre, del tipo “Ma se anche nella Bibbia c’è la pena di morte, perché voi volete abolirla?”, la seconda parte del libro è addirittura coinvolgente e gradevolissima. In essa infatti Dale fornisce risposte esaurienti e miratissime alla domanda che ne costituisce il titolo: “Cosa ci dice la verità biblica sulle procedure richieste [per applicare la pena di morte] e sull’impegno nei confronti dei familiari delle vittime?”.  In questa seconda parte, Dale riprende ad analizzare tutti i “paletti” posti nella Bibbia per limitare al massimo la possibilità di eseguire condanne a morte, e raffronta i medesimi con la realtà del sistema giudiziario americano attuale, con esemplificazioni di vari casi capitali effettivi e l’analisi della situazione a volte presa in considerazione anche stato per stato.

Così tutte le pecche più gravi del sistema giudiziario criminale vengono al pettine: testimoni falsi, avvocati accusatori corrotti, giudici che mirano alla loro carriera politica anziché al perseguimento della giustizia, razzismo, minorenni e malati mentali messi a morte, limitazioni assurde nel tempo per presentare le prove di innocenza.

A parte il piacere di leggere questo libro, da esso ho appreso anche informazioni sul sistema attuale che non conoscevo: per esempio, ho saputo che in alcuni stati è prevista una pena detentiva molto grave per i testimoni che ritrattano le loro precedenti affermazioni. Quante volte si sa che i processi capitali hanno avuto come esito una condanna a morte grazie a testimoni chiave che mentivano, più o meno consapevolmente e più o meno istigati dall’accusa. Possiamo facilmente immaginare che, di fronte alla probabilità di finire in carcere, questi testimoni ben difficilmente avranno il coraggio di farsi avanti in un secondo tempo e affermare la falsità della loro testimonianza!

Un’altra notizia sconvolgente è il maltrattamento da parte dello stato riservato ai familiari delle vittime di crimini che non appoggiano la pena di morte per il colpevole: essi non vengono neppure riconosciuti nel rango di vittime, perdendo così i pochi benefici di cui potrebbero godere (sussidi, ecc.). In pratica lo stato rifiuta di aiutarli se loro rifiutano di aiutare lo stato a spedire nelle mani del boia il colpevole.

La conclusione di Dale nel suo libro è che, ovviamente, nessun Americano che sostenga in buona fede la pena di morte, perché prescritta nella Bibbia, dovrebbe, dopo aver letto il libro, insistere in tale atteggiamento: è infatti impossibile conciliare la pena di morte biblica con la realtà del sistema giudiziario americano attuale.

Purtroppo il libro di Dale è scritto in inglese, per cui solo chi comprende questa lingua può leggerlo: consiglio comunque tutti quelli che sono in grado di farlo, di procurarsi una copia del libro, perché, a parte la sua piacevole lettura, si tratta di un documento che molto bene ci permette di entrare nella mentalità di quegli Americani che costituiscono la stragrande maggioranza dei sostenitori della pena di morte (e conoscere la mentalità del “nemico” è sempre molto utile!).

Il libro, edito dalla Northeastern University Press, costa 22,50 dollari e può essere ordinato in America attraverso vari canali, come per esempio quelli che effettuano vendite di libri via Internet (tipo Amazon, oppure Barnes & Noble), oppure in Europa secondo le seguenti modalità:

Copertina rigida £37.50 – copertina morbida £15.50

EUROSPAN - 3 Henrietta Street, Covent Garden - London WC2E 8LU - United Kingdom

E-mail: orders@edspubs.co.uk

Tel: +44 (0)20 7240 0856

Fax: +44 (0)20 7379 0609

Website: www.eurospanonline.com

 

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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 08/07/2005 15.26
La Chiesa giustamente indica "quando questo sia indispensabile" ... quindi, nella realtà,  in presenza di circostanze talmente eccezionali da essere del tutto ipotetiche

Infatti il CCC, a riguardo delle circostanze attuali,  dice pure ( giova ripetere):
 

i casi di assoluta necessità di soppressione del reo "sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti"

Penso quindi , anzi ne sono convinto, dopo aver scandagliato a fondo i dettagli in questione, che il CCC non sia in contraddizione, ma coerente anche per questo specifico argomento,  con tutto l'insegnamento cristiano.
 
Con affetto

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Consiglia Elimina    Messaggio 87 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 08/07/2005 16.11
Cara Caterina,
 
dato che, leggendo il tuo ultimo post, si potrebbe pensare che veramente io abbia strumentalizzato le parole di Chisolm, ripeto quanto ho detto al proposito:
 
" Nel contempo, ringrazio Chisolm per l'intervento molto centrato e obbiettivo".
Tutto qui.
 
Il resto erano solo considerazioni mie su ciò che tu continui a ripetere di aver dimostrato e non una strumentalizzazione.
Se vuoi accusarmi di personalismo e per questo depennare il messaggio ok, ma non mi fare apparire per ciò che non era la mia intenzione.
Grazie.
 
Se poi ritieni di dover cancellare anche questa, che non è polemica, ma precisazione, hai il potere di farlo.
 
 
iyvan
 
 
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 88 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 08/07/2005 16.26
ma non mi fare apparire per ciò che non era la mia intenzione.
Grazie.
............
 
la richiesta è altamente reciproca come il "Grazie"..........
 
Povero Chisolm...conoscendolo non l'ho neppure ringraziato per aver incoraggiato anche le risposte che ho dato perchè so che diventerebbe tutto paonazzo......... mi sono limitata ad accogliere un suggerimento passato inosservato caro Yivan....ossia l'inserimento del Catechismo che alla voce NON UCCIDERE contempla anche quei riferimenti abortisti che contemplano la PENA DI MORTE inflitta come appunto ho tentato fin'ora di spiegare........tutto qui...
 
Se per eliminare la pena di morte dobbiamo attenerci al NON UCCIDERE esso contempla una PENA che va oltre al contesto di difesa di chi la subisce perchè magari è in carcere (anzi spero che il libro segnalato aiuti a comprendere di più) ed abbraccia anche l'aborto, l'eutanasia.....come la responsabilità che da ubriaco io non devo mettermi alla guida di un veicolo.......
 
Per il resto credo che Teofilo abbia concluso questi botta e risposta in modo esaudiente.......Si attenderebbe ora veramente un parere di Iron...sperando che l'argomento l'abbia aiutato ad una maggior comprensione........
 
Fraternamente caterina
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 89 di 92 nella discussione 
Da: saledellaterra Inviato: 08/07/2005 16.47
NT - Luca
12, 25
Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?

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Consiglia Elimina    Messaggio 90 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 08/07/2005 17.57
Ma la cosa che rimane sospesa è la seguente: abbiamo accontentato l'autore della domanda iniziale? Se sì, farebbe cosa cortese a dire se si è stati esaurienti o meno.
Altrimenti, ci si rimbocca le maniche e si ricomincia, amichevolmente, a riflettere e a discutere, magari con un analisi dettata dal Catechismo nella parte relativa al Comandamento "Non uccidere", servendosi soprattutto delle ricchissime note di rimando.
............
 
Riflettendo sull'osservazione di Chisolm....riporto qui la domanda di Iron:
 
ho letto in internet che il catechismo stesso della chiesa cattolica ammette la pena di morte, anche se solo in casi gravi...è vero?
................
 
Si! è vero!
 
Ma come abbiamo visto non basta dire si o un no.......occorre capire di che cosa stiamo parlando.........
NON possiamo affrontare questo tema senza capire che cosa è la PENA.....E LA PENA DI MORTE........
Se si estrapolasse ad esempio dalla Bibbia solo il contesto della pena di morte avremo un quadro ORRIBILE E PRIVO DI COMPRENSIONE.qualche sito di internet l'ha fatto.........esiste un sito ateo che accusa la Bibbia estrapolando anche un capitolo dedicato alla PENA DI MORTE..... usando le parole di Dio..........mettendo in evidenza, ad esempio titoli come: " omicidi e violenze DI Dio...." o peggio un titolo come questo: "Dio, BOIA PER SCONTROSITA' " e giù con tutti riferimenti dell'A.T. estrapolati dai vari eventi senza mai includere il Nuovo Testamento........
 
Chi legge così la Bibbia ha due conclusioni:
- la Bibbia è falsa.........
- dobbiamo riscrivere la Bibbia con la mentalità di oggi.........
 
in entrambi i casi è sbagliato........
 
Ci fermiamo allora al Catechismo della Chiesa Cattolica che ritengo spiega benissimo il perchè la Chiesa NON ha alcun diritto di deligittimare la Pena di morte, ma al tempo stesso chiede ed auspica ai Governi UNA MATURITA' alla comprensione di questa Pena con la quale siamo COSTRETTI A CONVIVERE A CAUSA DEL PECCATO ORIGINALE.........
 
vi rimando al testo nel messaggio 82:
 
 
Fraternamente Caterina

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Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 91 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiego Inviato: 09/07/2005 3.41
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Consiglia Elimina    Messaggio 92 di 92 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 09/07/2005 8.43
Diego.......ho spostato qui il tuo intervento:
perchè qui dentro credo che finisca per perdersi nel tema del forum che è dedicato a capire il concetto di pena e di pena di morte........
I temi si intrecciano, ma se riuscissimo ad approfondire il tuo messaggio, sarebbe veramente molto interessante.......
 
Fraternamente Caterina
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