IL NUOVO LIBRO DI DALE RECINELLA: THE BIBLICAL TRUTH ABOUT AMERICA’S DEATH PENALTY
Copertina rigida Sterline inglesi 37.50 – copertina morbida Sterline inglesi 15.50
EUROSPAN - 3 Henrietta Street, Covent Garden - London WC2E 8LU - United Kingdom
E-mail: orders@edspubs.co.uk
Tel: +44 (0)20 7240 0856
Fax: +44 (0)20 7379 0609
Website: www.eurospanonline.com
Recensione di Grazia Guaschino (Presidente del Comitato Paul Rougeau)
Quando presi per la prima volta in mano il nuovo libro di Dale Recinella, “The Biblical Truth about America’s Death Penalty” (“La verità biblica riguardo alla pena di morte in America”), mi preoccupò molto l’idea di doverlo leggere, perché il suo aspetto imponente e il titolo decisamente impegnativo, mi inducevano a pensare di trovarmi di fronte ad un “mattone” letterario. Dale è però un mio caro amico ed inoltre nutro per lui una profonda stima, per cui mi imposi di leggere comunque il libro fino in fondo, immaginando che la cosa mi sarebbe costata un discreto sforzo.
Accadde esattamente l’opposto. Fin dalle prime pagine, quelle dell’introduzione, Dale parte in modo brioso, raccontando il cammino da lui stesso percorso per arrivare, da sussiegoso avvocato della finanza, che non si curava minimamente del problema pena di morte, ad un convinto abolizionista che non esita a subire umiliazioni e sofferenze pur di aiutare i condannati.
Scopo del libro è convincere i lettori (soprattutto Americani) che il sostegno alla pena di morte fondato sulle famose parole dell’Antico Testamento “Occhio per occhio, dente per dente…” è privo di ogni valida motivazione religiosa e di fede. Tutto il testo è elaborato in modo interessante e articolato, che rivela una grande intelligenza e la capacità di non annoiare, pur trattando un argomento decisamente serio e impegnativo.
La cultura di Dale e l’immane lavoro di ricerca e approfondimento dei Testi Sacri, da lui svolto, non vengono però minimamente sfocati dallo stile interessante e vario: al di là del testo, scorrevole e piacevolissimo (a volte persino arricchito di sottile ironia e humor), si può chiaramente constatare la paziente e minuziosa analisi, fatta da Dale, del Talmud, della Torah e dell’Antico e Nuovo Testamento.
Il libro è diviso in due parti. Nella prima, dopo aver fornito i dati e le statistiche che mostrano come la pena di morte sia largamente applicata soprattutto negli stati d’America che costituiscono la “cintura della Bibbia”, Dale si diffonde in ampie spiegazioni, che offrono, con esempi e citazioni, la riposta alla domanda che è appunto il titolo della prima parte del volume: “Cosa ci rivela la verità biblica su chi merita la pena di morte e su chi ha l’autorità di uccidere?”. Passando ad esaminare passo passo il proseguire delle vicende del popolo ebraico, come descritte nei vari Testi Sacri, Dale dimostra come la “legge del taglione” sia di fatto limitativa nella Bibbia, anziché propugnare l’uso della pena capitale, e come, seguendo con scrupolo le istruzioni impartite, considerate doverose per comminare le condanne a morte, l’applicazione della pena di morte fosse praticamente irrealizzabile, salvo eccezionali, rarissime, circostanze.
Se questa prima parte del libro è già molto interessante perché, senza essere assolutamente noiosa, ci fornisce chiarimenti sui testi sacri, rispondendo così a domande che anche qui in Italia ogni tanto si sentono porre, del tipo “Ma se anche nella Bibbia c’è la pena di morte, perché voi volete abolirla?”, la seconda parte del libro è addirittura coinvolgente e gradevolissima. In essa infatti Dale fornisce risposte esaurienti e miratissime alla domanda che ne costituisce il titolo: “Cosa ci dice la verità biblica sulle procedure richieste [per applicare la pena di morte] e sull’impegno nei confronti dei familiari delle vittime?”. In questa seconda parte, Dale riprende ad analizzare tutti i “paletti” posti nella Bibbia per limitare al massimo la possibilità di eseguire condanne a morte, e raffronta i medesimi con la realtà del sistema giudiziario americano attuale, con esemplificazioni di vari casi capitali effettivi e l’analisi della situazione a volte presa in considerazione anche stato per stato.
Così tutte le pecche più gravi del sistema giudiziario criminale vengono al pettine: testimoni falsi, avvocati accusatori corrotti, giudici che mirano alla loro carriera politica anziché al perseguimento della giustizia, razzismo, minorenni e malati mentali messi a morte, limitazioni assurde nel tempo per presentare le prove di innocenza.
A parte il piacere di leggere questo libro, da esso ho appreso anche informazioni sul sistema attuale che non conoscevo: per esempio, ho saputo che in alcuni stati è prevista una pena detentiva molto grave per i testimoni che ritrattano le loro precedenti affermazioni. Quante volte si sa che i processi capitali hanno avuto come esito una condanna a morte grazie a testimoni chiave che mentivano, più o meno consapevolmente e più o meno istigati dall’accusa. Possiamo facilmente immaginare che, di fronte alla probabilità di finire in carcere, questi testimoni ben difficilmente avranno il coraggio di farsi avanti in un secondo tempo e affermare la falsità della loro testimonianza!
Un’altra notizia sconvolgente è il maltrattamento da parte dello stato riservato ai familiari delle vittime di crimini che non appoggiano la pena di morte per il colpevole: essi non vengono neppure riconosciuti nel rango di vittime, perdendo così i pochi benefici di cui potrebbero godere (sussidi, ecc.). In pratica lo stato rifiuta di aiutarli se loro rifiutano di aiutare lo stato a spedire nelle mani del boia il colpevole.
La conclusione di Dale nel suo libro è che, ovviamente, nessun Americano che sostenga in buona fede la pena di morte, perché prescritta nella Bibbia, dovrebbe, dopo aver letto il libro, insistere in tale atteggiamento: è infatti impossibile conciliare la pena di morte biblica con la realtà del sistema giudiziario americano attuale.
Purtroppo il libro di Dale è scritto in inglese, per cui solo chi comprende questa lingua può leggerlo: consiglio comunque tutti quelli che sono in grado di farlo, di procurarsi una copia del libro, perché, a parte la sua piacevole lettura, si tratta di un documento che molto bene ci permette di entrare nella mentalità di quegli Americani che costituiscono la stragrande maggioranza dei sostenitori della pena di morte (e conoscere la mentalità del “nemico” è sempre molto utile!).
Il libro, edito dalla Northeastern University Press, costa 22,50 dollari e può essere ordinato in America attraverso vari canali, come per esempio quelli che effettuano vendite di libri via Internet (tipo Amazon, oppure Barnes & Noble), oppure in Europa secondo le seguenti modalità:
Copertina rigida £37.50 – copertina morbida £15.50
EUROSPAN - 3 Henrietta Street, Covent Garden - London WC2E 8LU - United Kingdom
E-mail: orders@edspubs.co.uk
Tel: +44 (0)20 7240 0856
Fax: +44 (0)20 7379 0609
Website: www.eurospanonline.com