Lc 19,1-10
Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto..è la CARITA' DEL CRISTO che sopporta la storia di Zaccheo,anzi la usa...ce la dona nel Vangelo...e la trasforma perchè appunto,la Carità vera, tutto trasforma....
“Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo”. Gesù esprime così il suo amore e il suo completo dedicarsi ai peccatori: sono essi che si sono allontanati, eppure è lui che è venuto a cercarli.
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Il nostro parroco, ci ha spiegato questa meditazione con un fatto accaduto al santo Padre Francesco.......
In un convento ai confini dell'Umbria c'è un convento....a quell'epoca i frati il mangiare lo andavano a reperire letteralmente e raccogliendolo dalla terra e mendicando....
Vivevano molti briganti...tre in particolare erano diventati la croce della zona, assalivano i viandanti,li bastonavano e li uccidevano qualche volta....
Ma un giorno,presi dalla fame vanno a bussare al convento, al chè il frate risponde che prima avrebbero dovuto convertirsi e poi RICEVERE LA BENEDIZIONE insieme al pane che chiedevano. Così gli chiude il portone in faccia. San Francesco chiede al frate portinaio chi fosse alla porta e il fraticello, credendo d'aver agito con giustizia, racconta l'episodio. Ma san Francesco fraternamente lo rimprovera.....
Gli dice: "Come facciamo a benedire se chi bussa alla nostra porta lo cacciamo via?"
"Adesso fai così, con gli altri frati della mensa, raccogliete il cibo,andate nella foresta a cercarli e SERVITELI....."
Il frate tutto discpiaciuto di aver fatto male, si prodiga di applicare l'ordine del santo ..trovati i tre furfanti, i quali rimasero stupiti, li SERVE DI TUTTO PUNTO....
Dopo una settimana bussarono nuovamente al convento, ma questa volta due di loro per farsi frate......
Ecco.....la scena di Gesù con Zaccheo è importante, Zaccheo infatti non va a cercare Gesù perchè si è convertito,ma perchè era CURIOSO....e Gesù si autoinvita PRIMA che Zaccheo si converta....Gesù "sopporta tutto quel fastidioso rumorio attorno a Zaccheo" e ne trae UNA LEZIONE....che termina appunto con la conversione di Zaccheo....
Interessante della storia è che il frate compie un atto che è SERVIZIO....egli si mette A SERVIRE tre delinquenti, con CARITA' il frate aveva sopportato sia il rimprovero di san Francesco, sia anche la situazione dei tre........ma proprio questo gesto, accompagnato dalla Preghiera di san Francesco,ha permesso ai tre di convertirsi....
Quando noi, con il nostro santo Padre Francesco diciamo:
Il Signore ti benedica e faccia risplendere su di te il suo volto e ti dia pace...... non facciamo altro che chiedere a Dio che quel volto che abbiamo davanti, diventi LA SUA TRASFIGURAZIONE....ecco perchè abbiamo il dovere sempre di benedire....e mai maledire....VOLERE BENE, ossia desiderare per l'altro questa trasfigurazione in Dio, non possiamo desiderare "il male" esso non è conciliabile con l'essere cristiani.......
Sembra scontato, ci si incontra, ci si saluta, ci si chiede "come stai?".....se va male uno risponde: "hai la domanda di riserva??"
Battuta a parte noi Cattolici abbiamo un saluto meraviglioso che viene fatto niente meno che in forma liturgica nel primo giorno dell'Anno, quale vero auspicio di fecondità e di vero BENE...
Quando auguriamo BENE noi auguriamo all'altro la presenza di Dio nella sua vita con tanta benedizione auguriamo Dio il quale è il Sommo Bene....
Quando diciamo " ti BENE-DICO", parola (ripetiamolo ancora) composta da due termini, noi intendiamo DIRE "BENE-DICO" DI TE , dell'altro, IN DIO....Sia il Signore stesso a BENE-DIRE DI TE...
...e così quando si maledice qualcuno si pensa ad una maledizione tipo malocchio....non è solo questo, DIRE MALE, "MALE-DICO-DI-TE" dove si esclude in questo la benedizione e la benevolenza di Dio...
Ecco perchè il Cattolico è invitato a BENE-DIRE chiunque incontriamo sul nostro cammino, ecco cosa vuol dire "porgere l'altra guancia" , significa continuare a desiderare per chi ci offende ogni BENE... che in questo caso è la presenza di Dio.....
Cari fratelli e sorelle!
Un’antichissima formula di benedizione, riportata nel Libro dei Numeri, recita: “Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace” (Nm 6,24–26). Con queste parole che la liturgia ci ha fatto riascoltare ieri, primo giorno dell’anno, vorrei formulare cordiali auguri a voi, qui presenti, e a quanti in queste feste natalizie mi hanno fatto pervenire attestati di affettuosa vicinanza spirituale.
2 gennaio 2008, Divina maternità di Maria
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]
Benediciamo allora in ogni tempo il Signore....e BENE_DICIAMO di quanti incontriamo sulle nostre strade.....
Bene-dire non elimina il concetto del dialogo con chi è nell'errore, sia ben chiaro, altrimenti rischiamo il bonismo che è nemico dell'evangelizzazione e nemico della predicazione del Cristo ...