A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

J. Ratzinger, S.P. Benedetto XVI festeggia i suoi 60 anni di Sacerdozio 1951-2011, qui gli Auguri a Lui e a tutti i Sacerdoti

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2011 18:42
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.988
Sesso: Femminile
28/06/2011 20:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Sessant'anni fa, il 29 giugno 1951, Joseph Ratzinger veniva ordinato sacerdote

Il momento più importante
della mia vita


Era una splendida giornata d'estate, e quando l'arcivescovo impose le mani su di me, un uccellino intonò un canto gioioso

Nell'essenziale e limpido racconto autobiografico pubblicato nel 1997 - e che nell'originale tedesco è intitolato Aus meinem Leben. Erinnerungen 1927-1977 ("Dalla mia vita. Ricordi, 1927-1977") - Joseph Ratzinger rievoca con vivida semplicità la sua ordinazione sacerdotale. A imporre le mani il 29 giugno 1951 a Frisinga sul diacono ventiquattrenne, su suo fratello maggiore Georg e su altri 42 giovani fu un grande protagonista del cattolicesimo tedesco: il cardinale Michael von Faulhaber (1869-1952), biblista e patrologo insigne, arcivescovo di Monaco e Frisinga dal 1917, che negli anni bui del Terzo Reich era divenuto uno dei più coraggiosi critici del regime hitleriano.

"Almeno per gli ultimi due mesi - scrive Ratzinger - potei dedicarmi interamente a prepararmi al grande passo: l'ordinazione sacerdotale, che ricevemmo nel duomo di Frisinga per mano del cardinal Faulhaber, nella festa dei santi Pietro e Paolo dell'anno 1951. Eravamo più di quaranta candidati; quando venimmo chiamati, rispondemmo Adsum, "sono qui". Era una splendida giornata d'estate, che resta indimenticabile, come il momento più importante della mia vita. Non si deve essere superstiziosi, ma nel momento in cui l'anziano arcivescovo impose le sue mani su di me, un uccellino - forse un'allodola - si levò dall'altare maggiore della cattedrale e intonò un piccolo canto gioioso; per me fu come se una voce dall'alto mi dicesse: va bene così, sei sulla strada giusta. Seguirono poi quattro settimane d'estate, che furono come un'unica, grande festa. Il giorno della prima Messa [l'8 luglio, a Traunstein] la nostra chiesa parrocchiale di Sant'Osvaldo era illuminata in tutto il suo splendore, e la gioia che la riempiva quasi palpabilmente coinvolse tutti nell'azione sacra, nella forma vivissima di una "partecipazione attiva", che non aveva bisogno di una particolare operosità esteriore. Eravamo invitati a portare in tutte le case la benedizione della prima Messa e fummo accolti dovunque, anche da persone completamente sconosciute, con una cordialità, che fino a quel momento non mi sarei nemmeno immaginato. Sperimentai così molto direttamente quali grandi attese gli uomini abbiano nei confronti del sacerdote, quanto aspettino la sua benedizione, che deriva dalla forza del sacramento. Non si trattava della mia persona o di quella di mio fratello: che cosa avrebbero potuto significare per se stessi due giovani come noi per tanta gente che incontravamo? Essi vedevano in noi delle persone cui Cristo aveva affidato un compito, per portare la sua presenza fra gli uomini. Proprio perché al centro non c'eravamo noi, nascevano rapidamente delle relazioni amichevoli".

Da sessant'anni sacerdote, Joseph Ratzinger svolge ogni giorno con umiltà e trasparenza il compito di rendere presente l'unico Signore del mondo e della storia tra le donne e gli uomini del nostro tempo, seminando nelle loro anime. Per questo - sicuro di interpretare non soltanto chi si riconosce nella Chiesa cattolica ma tantissime altre persone in tutto il mondo - "L'Osservatore Romano" offre a Benedetto XVI i suoi auguri. E ripete per lui le parole dell'antica preghiera per il Papa, invocando da Cristo protezione e l'unica felicità che conta: Dominus conservet eum et vivificet eum et beatum faciat eum in terra et non tradat eum in animam inimicorum eius.



(©L'Osservatore Romano 29 giugno 2011)





Per i sessant'anni di sacerdozio

La Chiesa festeggia
Benedetto XVI

 

In tutto il mondo si susseguono in queste ore celebrazioni per ricordare il sessantesimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI. È stato dunque pienamente accolto l'invito che la Congregazione per il Clero, attraverso i nunzi apostolici, aveva rivolto 13 maggio scorso, ai vescovi di tutto il mondo affinché fossero organizzate sessanta ore di adorazione eucaristica nelle diverse diocesi.

Stanno anche giungendo numerosi messaggi di auguri da singoli presuli e da diversi organismi episcopali. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), ha inviato al Papa il seguente telegramma: "Nella lietissima ricorrenza del sessantesimo anniversario della Sua ordinazione sacerdotale, anche a nome dell'intero episcopato italiano, formulo fervidi voti augurali, grato al Signore che L'ha chiamata al servizio pastorale per il bene della sua Chiesa". Continua il telegramma: "Volgendo lo sguardo con animo riconoscente ai lunghi anni di ministero, caratterizzato dalla profondità della ricerca teologica e dallo zelo apostolico, invochiamo per Lei l'abbondanza dei favori celesti, perché il Padre della misericordia La sostenga e La consoli nella cura della Chiesa universale e Le doni rinnovate energie per realizzare ogni proposito di bene per la salvezza del mondo". Anche in questa occasione - scrive ancora il presidente della Cei - "intendiamo rinnovare l'incondizionata fedeltà alla Sua persona e al Suo alto magistero. Sappia, Padre Beatissimo, di poter sempre contare sulla preghiera, la devozione e il sostegno delle Chiese che sono in Italia con i loro Pastori".

Una lettera è stata inviata anche dai presuli canadesi, i quali definiscono Benedetto XVI "un sacerdote, un profeta, un pastore".

Nella missiva, a firma del vescovo Pierre Morissette, presidente della Conferenza episcopale, è scritto: "In questa felice occasione avremo per Sua Santità un pensiero speciale nelle celebrazioni eucaristiche e nelle nostre preghiere personali. Le nostre offerte spirituali vogliono richiamare e celebrare il ministero sacerdotale del quale Sua Santità partecipa, come segno e strumento del servizio sacrificale di Nostro Signore". Quindi, i vescovi ringraziano Dio "per aver creato per i fedeli un tale leader e una tale guida pastorale, che incoraggia e conferma l'insieme della comunità cristiana ed anche i credenti e i non credenti di tutte le religioni" e sottolineano i "doni straordinari" trasmessi "dal pensiero e dagli scritti teologici di Sua Santità, Padre del concilio Vaticano II, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ed oggi Sommo Pontefice". "I Vostri testi - aggiungono - sia che parliate come Successore di Pietro, sia che scriviate libri a titolo personale, sono una fonte inesauribile di ispirazione e di riflessione intellettuale". Celebrando, quindi, "la triplice funzione di sacerdote, profeta e pastore", al quale Benedetto XVI è stato chiamato, i vescovi canadesi esaltano anche "quella bellezza, verità e saggezza che Dio Padre ricorda di condividere nel suo Verbo fatto carne e nello Spirito Santo".

Giornate speciali di preghiera sono state organizzate anche dai vescovi degli Stati Uniti. In un messaggio essi esprimono "gratitudine per l'esempio e per il servizio di Papa Benedetto XVI". Le iniziative di preghiera proseguiranno sino al 1 luglio, Giornata mondiale di preghiera per i Sacerdoti. L'arcidiocesi di Denver ha deciso di osservare le sessanta ore di adorazione eucaristica, presso il seminario teologico "San Giovanni Maria Vianney".
La Conferenza episcopale messicana ha espresso i suoi auguri al Papa attraverso un messaggio firmato dall'arcivescovo di Antequera, Oaxaca, José Luis Chávez Botello, pubblicato sul sito dell'organismo episcopale: "La carità e la profondità" delle riflessioni di Benedetto XVI - è scritto nel messaggio - "unite alla sua testimonianza, ci interpellano e ci danno sicurezza di non perdere i principi e il senso di ciò che è autenticamente umano".

La Conferenza episcopale polacca ha voluto legare la preghiera per Benedetto XVI all'auspicio di nuove vocazioni. Inoltre, il 29 giugno, nella basilica della Santa Croce a Varsavia, il nunzio apostolico in Polonia, arcivescovo Celestino Migliore, celebra una messa per i sei anni trascorsi del pontificato e per i 60 anni di sacerdozio. Numerose iniziative anche in Germania: l'adorazione eucaristica è stata avviata nell'arcidiocesi di Colonia, il 22 giugno. In Francia, il cardinale André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale, ha invitato i fedeli a pregare nella basilica del Sacro Cuore a Montmartre. In Spagna, i vescovi, al temine dei lavori della Commissione permanente, sempre il 22 giugno, hanno espresso l'intenzione di unirsi alle varie iniziative che le diocesi del Paese hanno assunto per celebrare la ricorrenza. Il pellegrinaggio compiuto dal Santo Padre a Santiago de Compostela è stato invece ricordato in questa occasione dall'arcivescovo Julián Barrio Barrio, il quale ha sottolineato come "servitore del Vangelo e della speranza, il Papa accompagna in vicinanza e in comunione le preoccupazioni, le angustie, i timori e le speranze di tutti gli uomini". "Pellegrino nel mondo", Benedetto XVI "è il portavoce di una straordinaria cultura storica e morale", in mezzo alle contraddizioni della nostra epoca.

L'anniversario fornisce anche - secondo il cardinale arcivescovo di Manila, Gaudencio Rosales - la possibilità di esprimere "la manifestazione sincera della nostra unione spirituale" con il Papa.



(©L'Osservatore Romano 29 giugno 2011)


[Modificato da Caterina63 29/06/2011 00:03]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:58. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com