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J. Ratzinger, S.P. Benedetto XVI festeggia i suoi 60 anni di Sacerdozio 1951-2011, qui gli Auguri a Lui e a tutti i Sacerdoti

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2011 18:42
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31/07/2011 22:00
 
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[SM=g1740733] Ringraziando Gemma dal Blog Raffaella per questo lavoro e invitandovi a CLICCARE QUI   per i testi e il resto, vi offriamo questi passi interessanti....

Come prevedibile, le settimane fino alla consacrazione sono difficili e ammette: “ Interiormente continuavo ad essere titubante…” Anche per il lavoro da portare a termine arriva esausto alla consacrazione, che avviene il 27 maggio 1977 nella cattedrale di Monaco: “quel giorno fu straordinariamente bello..la cattedrale di Monaco magnificamente adornata trasmetteva un’atmosfera di gioia, che coinvolgeva in maniera davvero irresistibile. Ho sperimentato la realtà del sacramento-che qui accade davvero qualcosa di reale”. Poi la preghiera davanti alla colonna della Vergine Maria –la Mariensaule-, l’incontro con le molte persone che accolgono il nuovo venuto (1).

A proposito del ministero vescovile durante la cerimonia dice: ““il vescovo non agisce in nome proprio, ma è un fiduciario di un altro, di Gesù Cristo e della Chiesa. Non è un manager, un capo per propria grazia, bensì l’incaricato di un altro di cui è garante. Dunque non può nemmeno cambiare opinione a piacimento e difendere ora questa ora quella causa, a seconda di come gli sembri conveniente. Non è qui per diffondere le sue idee private, ma è un inviato che deve trasmettere un messaggio più grande di lui. Egli verrà misurato su questa fedeltà: essa è il suo incarico” (3).

Joseph Ratzinger si insedia nei suoi uffici, al n. 5 della Rochustrasse e inizia il suo nuovo impegno. I conflitti e le invettive tra progressisti e tradizionalisti sono all’ordine del giorno, così come le critiche al Papa.
Ratzinger non si tira indietro: “un vescovo che cercasse di evitare le noie per me è un’idea ripugnante”, risponde da teologo, e come dice un giornale dell’epoca: “dimostra la più solida conoscenza in materia di tradizione e di dottrina”, e ancora:” tra tutti i conservatori della Chiesa,è colui che possiede l’attitudine maggiore al dialogo”.

Dal suo canto egli è sempre più convinto che la Chiesa per non dissolversi deve battersi contro le mode, le tendenze e le derive del mondo esterno: “ la Chiesa non deve mai scendere a patti con lo spirito del tempo” (9)

Qualche giorno dopo il suo insediamento, ad inizio giugno 1977, una nuova visita del nunzio De Mestri lo informa che Paolo VI lo nominerà cardinale nel corso del prossimo concistoro del 27 giugno 1977.

“Fu per me una grande sorpresa. Non so ancora darmi una spiegazione di tutto questo. So comunque che Paolo VI teneva presente il mio lavoro come teologo. Tanto che alcuni anni prima, forse nel 1975, mi aveva invitato a predicare gli esercizi spirituali in Vaticano. Ma non mi sentivo sufficientemente sicuro né del mio italiano né del mio francese per preparare e osare una tale avventura, e così avevo detto di no. Ma questa era una prova che il Papa mi conosceva. Forse una qualche parte in questa storia potrebbe averla avuta monsignor Karl Rauber, oggi nunzio in Belgio, allora stretto collaboratore del Sostituto Giovanni Benelli. Comunque, sta di fatto, mi hanno detto, che di fronte alla terna per la nomina a Monaco e Frisinga, il Papa avrebbe personalmente scelto la mia povertà” (10).





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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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