A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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La Chiesa è davvero la grande Babilonia?

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2011 23:23
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04/04/2011 23:18
 
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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico  (Messaggio originale) Inviato: 30/01/2003 12.51
Cito un articolo apparto su un sito:
 
"Se c'è un'istituzione verso la quale i Testimoni manifestano senza ritegno la loro ostilità, fino all'insulto e alla calunnia, questa è la Chiesa.
La Chiesa è da essi identificata (chissà poi perché?) con l'antica Babilonia, contro la quale i profeti scagliarono imprecazioni e minacce per i peccati che in essa si commettevano (La verità, ecc., op. cit, pagine 131-136).
Quindi la Chiesa si merita il titolo di "prostituta" e di "adultera spirituale" (pag. 133); essa è l'erede delle "dottrine e delle pratiche babiloniche" (pag. 134) ed è perciò urgente abbandonarla se ci si vuole salvare: "Uscite di mezzo a loro e separatevi... cessate di toccare la cosa impura" (pag. 135) (Questo invito fu rivolto da San Paolo [2 Cor. 6,17] ai cristiani di Corinto, manco a dirlo, proprio perché restassero fedeli alla Chiesa e abbandonassero i vizi dei pagani. Il testo biblico significa cioè tutto il contrario di quanto pretendono i Testimoni di Geova!).
 
Lasciare la Chiesa, dunque; ma per andar dove? È chiaro: dai Testimoni di Geova! Oppure dai pentecostali, anche se di dottrine profondamente diverse tra loro.
"Soffermatevi e chiedetevi: quale gruppo è massimamente conosciuto perché proclama il nome di Dio come lo proclamò Gesù? (Svegliatevi pag. 127)... In base all'evidenza non esitiamo a dire che sono i cristiani Testimoni di Geova" (Svegliatevi pag. 130).
Davanti a queste allucinanti affermazioni, vero invito all'apostasia, non ci resta che ricordare quanto la Bibbia insegna:
GESÙ CRISTO È IL CAPO UNICO ED ETERNO DEL SUO CORPO MISTICO CHE È LA CHIESA.
Dal Nuovo Testamento risulta infatti che Gesù ha voluto associare a sé, come in un unico organismo vivente, i suoi fedeli. La similitudine della "vite e dei tralci" (Gv. 15, 1-11) ne è una chiara rivelazione. In tale rapporto con i suoi discepoli, Cristo resta tuttavia la "vite", cioè la sorgente della linfa vitale che fluisce nei "tralci".
San Paolo ha fatto eco a questa rivelazione adducendo la similitudine del corpo umano: "Egli (Cristo) è il capo del corpo (ossia) della Chiesa" (Col. 1,18; vedi anche Ef. 5,23). Chiesa (in greco "Ekklesìa") significa appunto "raccolta" dei fedeli con Cristo, dei quali Egli è il capo. Perciò la Chiesa è detta "Corpo Mistico" di Cristo.
MA DAI VANGELI RISULTA ANCHE CHE GESÙ per unire al suo Corpo Mistico gli uomini di tutti i tempi, fino alla fine del mondo, HA DATO ALLA SUA CHIESA UNA COSTITUZIONE GERARCHICA.
Infatti:
- Gesù diede agli Apostoli il mandato di continuare la sua missione: "Come il Padre ha mandato me, così io mando voi" (Gv. 20,21). Il parallelismo è perfetto e i poteri che loro conferisce sono i "suoi" poteri divini. Infatti prosegue: "...a chi rimetterete i peccati saranno rimessi..." (Gv. 20, 23).
- Gesù diede a Pietro il primato sugli altri apostoli, facendolo Capo della Chiesa tutta.
Glielo promise quando gli disse: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" (Mt. 16, 17-19); e glielo conferì quando gli disse: "Pasci i miei agnelli... pasci le mie pecorelle" (Gv. 21, 15-17).
- Gesù volle che a Pietro e agli Apostoli succedessero il Papa ed i Vescovi: diversamente la "sua" missione non avrebbe potuto continuare "fino alla fine del mondo" (Mt. 28,20).
Gli Apostoli, seguendo questa volontà di Gesù, trasmisero i loro poteri ad altri, per esempio Paolo a Timoteo e a Tito (1 Tim. 5,22; 2 Tim. 4,2-5; Tit. 1,5; 2,1).
Tale prassi della Chiesa primitiva ci è testimoniata dagli antichissimi scrittori ecclesiastici del I e II secolo, come Clemente Romano (Cor. 44,1-2) e Ignazio d'Antiochia (Sm. 8,1-2; 9,1).
 
Perciò ci chiediamo: come è possibile ignorare tutto ciò?
 
La storia dimostra che LA CONTINUITÀ APOSTOLICA C'È SOLO NELLA CHIESA CATTOLICA che è nata da Cristo ed ha proseguito ininterrottamente con gli Apostoli e con i loro successori, fino ai nostri giorni (Oltre ai documenti già ricordati, l'origine apostolica della Chiesa Cattolica è testimoniata dalla ininterrotta successione apostolica dei Vescovi di Roma, dei quali S. Ireneo ci dà la più antica lista, incominciando da San Pietro [Adv. haer. III, 3ss.]).
 
Ma i Testimoni di Geova quando sono nati? Nel 1876, dalla mente di Russel!
 
Come possono dire di essere loro il vero "gruppo che proclama il nome di Dio come lo proclamò Gesù Cristo"? (La verità, ecc. op. cit., pag. 130).
Alla stessa stregua chiunque può dichiararsi "ispirato" da Dio e inventare, abusando della Bibbia, una "nuova religione"!
 
Parliamone...
 
Pace
Salvatore


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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 30/01/2003 14.07
Molto interessante.......
Intanto che gli altri prendano visione del testo appena inserito....e voler, magari, porsi ad un confronto sereno......vorrei accostare a questi riferimenti....il Catechismo......perchè credo che sia interessante partire, appunto, da ciò che la Chiesa insegna....e magari segnalare eventuali riferimenti al Catechismo che forse si rendono incomprensibili, o che da molti NE E' VIETATA LA LETTURA......e il confronto biblico......Continuare a confrontarsi soltanto sul "sentito dire" o perchè alcuni pastori hanno insegnato solo una parte della Chiesa.....diventa veramente sterile e pericoloso.....ma l'invito è per tutti....perchè leggendo soprattutto il Catechismo mi sono resa conto che non si finisce mai d'imparare......

La Chiesa - prefigurata fin dall'origine del mondo

760 « Il mondo fu creato in vista della Chiesa », dicevano i cristiani dei primi tempi. 151 Dio ha creato il mondo in vista della comunione alla sua vita divina, comunione che si realizza mediante la « convocazione » degli uomini in Cristo, e questa « convocazione » è la Chiesa. La Chiesa è il fine di tutte le cose 152 e le stesse vicissitudini dolorose, come la caduta degli angeli e il peccato dell'uomo, furono permesse da Dio solo in quanto occasione e mezzo per dispiegare tutta la potenza del suo braccio, tutta l'immensità d'amore che voleva donare al mondo:

« Come la volontà di Dio è un atto, e questo atto si chiama mondo, così la sua intenzione è la salvezza dell'uomo, ed essa si chiama Chiesa ». 153

La Chiesa - preparata nell'Antica Alleanza

761 La convocazione del popolo di Dio ha inizio nel momento in cui il peccato distrugge la comunione degli uomini con Dio e quella degli uomini tra di loro. La convocazione della Chiesa è, per così dire, la reazione di Dio di fronte al caos provocato dal peccato. Questa riunificazione si realizza segretamente in seno a tutti i popoli: « Chi teme [...] [Dio] e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto » (At 10,35) 154.

762 La preparazione remota della riunione del popolo di Dio comincia con la vocazione di Abramo, al quale Dio promette che diverrà padre di un grande popolo. 155 La preparazione immediata comincia con l'elezione di Israele come popolo di Dio. 156 Con la sua elezione, Israele deve essere il segno della riunione futura di tutte le nazioni. 157 Ma già i profeti accusano Israele di aver rotto l'Alleanza e di essersi comportato come una prostituta. 158 Essi annunziano un'Alleanza nuova ed eterna. 159 « Cristo istituì questo nuovo Patto ». 160

La Chiesa - istituita da Gesù Cristo

763 È compito del Figlio realizzare, nella pienezza dei tempi, il piano di salvezza del Padre; è questo il motivo della sua « missione ». 161 «Il Signore Gesù diede inizio alla sua Chiesa predicando la Buona Novella, cioè la venuta del regno di Dio da secoli promesso nelle Scritture».162 Per compiere la volontà del Padre, Cristo inaugurò il regno dei cieli sulla terra. La Chiesa è « il regno di Cristo già presente in mistero». 163

764 « Questo regno si manifesta chiaramente agli uomini nelle parole, nelle opere e nella presenza di Cristo ». 164 Accogliere la parola di Gesù significa accogliere « il regno stesso di Dio ». 165 Il germe e l'inizio del regno sono il « piccolo gregge » (Lc 12,32) di coloro che Gesù è venuto a convocare attorno a sé e di cui egli stesso è il pastore. 166 Essi costituiscono la vera famiglia di Gesù. 167 A coloro che ha così radunati attorno a sé, ha insegnato un modo « nuovo di comportarsi », ma anche una preghiera loro propria. 168

765 Il Signore Gesù ha dotato la sua comunità di una struttura che rimarrà fino al pieno compimento del Regno. Innanzi tutto vi è la scelta dei Dodici con Pietro come loro capo. 169 Rappresentando le dodici tribù d'Israele, 170 essi sono i basamenti della nuova Gerusalemme. 171 I Dodici 172 e gli altri discepoli 173 partecipano alla missione di Cristo, al suo potere, ma anche alla sua sorte. 174 Attraverso tutte queste azioni Cristo prepara ed edifica la sua Chiesa.

766 Ma la Chiesa è nata principalmente dal dono totale di Cristo per la nostra salvezza, anticipato nell'istituzione dell'Eucaristia e realizzato sulla croce. L'inizio e la crescita della Chiesa « sono simboleggiati dal sangue e dall'acqua che uscirono dal costato aperto di Gesù crocifisso ». 175 « Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa ». 176 Come Eva è stata formata dal costato di Adamo addormentato, così la Chiesa è nata dal cuore trafitto di Cristo morto sulla croce. 177

La Chiesa - manifestata dallo Spirito Santo

767 « Compiuta l'opera che il Padre aveva affidato al Figlio sulla terra, il giorno di pentecoste fu inviato lo Spirito Santo per santificare continuamente la Chiesa ». 178 Allora « la Chiesa fu manifestata pubblicamente alla moltitudine [ed] ebbe inizio attraverso la predicazione e la diffusione del Vangelo ». 179 Essendo « convocazione » di tutti gli uomini alla salvezza, la Chiesa è missionaria per sua natura, inviata da Cristo a tutti i popoli, per farli discepoli. 180

768 Perché la Chiesa possa realizzare la sua missione, lo Spirito Santo « la provvede di diversi doni gerarchici e carismatici, con i quali la dirige ». 181 « La Chiesa perciò, fornita dei doni del suo Fondatore e osservando fedelmente i suoi precetti di carità, di umiltà e di abnegazione, riceve la missione di annunziare e instaurare in tutte le genti il regno di Cristo e di Dio, e di questo regno costituisce in terra il germe e l'inizio ». 182

..................................

(151) Erma, Pastor, 8, 1 (Visio 2, 4, 1): SC 53, 96; cf Aristide, Apologia, 16, 7: BP 11, 125; San Giustino, Apologia, 2, 7: CA 1, 216-218 (PG 6, 456).

(152) Cf Sant'Epifanio, Panarion, 1, 1, 5, Haereses, 2, 4: GCS 25, 174 (PG 41, 181).

(153) Clemente d'Alessandria, Paedagogus, 1, 6, 27, 2: GCS 12, 106 (PG 8, 281).

(154) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 9: AAS 57 (1965) 12; Ibid., 13: AAS 57 (1965) 17-18; Ibid., 16: AAS 57 (1965) 20.

(155) Cf Gn 12,2; 15,5-6.

(156) Cf Es 19,5-6; Dt 7,6.

(157) Cf Is 2,2-5; Mic 4,1-4.

(158) Cf Os 1; Is 1,2-4; Ger 2; ecc.

(159) Cf Ger 31,31-34; Is 55,3.

(160) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 9: AAS 57 (1965) 13.

(161) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 3: AAS 57 (1965) 6; Id., Decr. Ad gentes, 3: AAS 58 (1966) 949.

(162) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 5: AAS 57 (1965) 7.

(163) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 3: AAS 57 (1965) 6.

(164) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 5: AAS 57 (1965) 7.

(165) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 5: AAS 57 (1965) 7.

(166) Cf Mt 10,16; 26,31; Gv 10,1-21.

(167) Cf Mt 12,49.

(168) Cf Mt 5-6.

(169) Cf Mc 3,14-15.

(170) Cf Mt 19,28; Lc 22,30.

(171) Cf Ap 21,12-14.

(172) Cf Mc 6,7.

(173) Cf Lc 10,1-2.

(174) Cf Mt 10,25; Gv 15,20.

(175) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 3: AAS 57 (1965) 6.

(176) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium, 5: AAS 56 (1964) 99.

(177) Cf Sant'Ambrogio, Expositio evangelii secundum Lucam, 2, 85-89: CCL 14, 69-72 (PL 15, 1666-1668).

(178) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 4: AAS 57 (1965) 6.

(179) Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 4: AAS 58 (1966) 950.

(180) Cf Mt 28,19-20; Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 2: AAS 58 (1966) 948; Ibid., 5-6: AAS 58 (1966) 951-955.

(181) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 4: AAS 57 (1965) 7.

(182) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 5: AAS 57 (1965) 8.

 
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