A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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ATTENZIONE: SUSSIDIO PER DIRETTORI E CONFESSORI SPIRITUALI

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2016 15:01
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Sesso: Femminile
06/07/2011 14:39
 
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Pubblicato, dunque, sul sito della Congregazione per il Clero il corposo "sussidio per confessori"

Bello, ma forse troppo lungo per molti sacerdoti indaffarati e che forse non leggeranno mai...., sicché solo i più diligenti lo leggeranno.....

Eppure il contenuto è davvero interessante e la finalità eccellente: rianimare il sacramento che più ha sofferto nella 'nuova ecclesiologia di comunione' postconciliare, ossia la Confessione.

Così il Prefetto della Congregazione per il Clero, il card. Piacenza , in obbedienza alle richieste del santo Padre, ha firmato questo Sussidio che tornerà utile anche ai Laici....nell'appendice riporta un'ispirato "esame di coscienza per sacerdoti" ma oserei dire anche per noi laici sempre pronti a pretendere dal sacerdote le mezze misure

LEGGERE L'ESAME DI COSCIENZA SUL ROSARIO al n.19

ESAME DI COSCIENZA PER I SACERDOTI

1. « Per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità » (Gv 17,19)
Mi propongo seriamente la santità nel mio sacerdozio? Sono convinto
che la fecondità del mio ministero sacerdotale viene da Dio e che, con la
grazia dello Spirito Santo, devo identifi carmi con Cristo e dare la mia vita
per la salvezza del mondo?

2. « Questo è il mio corpo » (Mt 26,26)
Il Santo Sacrifi cio della Messa è il centro della mia vita interiore? Mi preparo
bene, celebro devotamente e dopo, mi raccolgo in ringraziamento?
La Messa costituisce il punto di riferimento abituale nella mia giornata per
lodare Dio, ringraziarlo dei suoi benefi ci, ricorrere alla sua benevolenza e
riparare per i miei peccati e per quelli di tutti gli uomini?

3. « Lo zelo per la tua casa mi divora » (Gv 2,17)
Celebro la Messa secondo i riti e le norme stabilite, con autentica motivazione,
con i libri liturgici approvati? Sono attento alle sacre specie conservate
nel tabernacolo, rinnovandole periodicamente? Conservo con cura
i vasi sacri? Porto con dignità tutte le vesti sacre prescritte dalla Chiesa,
tenendo presente che agisco in persona Christi Capitis?

4. « Rimanete nel mio amore » (Gv 15,9)
Mi procura gioia rimanere davanti a Gesù Cristo presente nel Santissimo
Sacramento, nella mia meditazione e silenziosa adorazione? Sono fedele
alla visita quotidiana al Santissimo Sacramento? Il mio tesoro è nel tabernacolo?

5. « Spiegaci la parabola » (Mt 13,36)
Faccio ogni giorno la mia meditazione con attenzione, cercando di superare
qualsiasi tipo di distrazione che mi separi da Dio, cercando la luce del
Signore che servo? Medito assiduamente la Sacra Scrittura? Recito con
attenzione le mie preghiere abituali?

6. È necessario « pregare sempre, senza stancarsi » (Lc 18,1)
Celebro quotidianamente la Liturgia delle Ore integralmente, degnamente,
attentamente e devotamente? Sono fedele al mio impegno con Cristo
in questa dimensione importante del mio ministero, pregando a nome di
tutta la Chiesa?

7. « Vieni e seguimi » (Mt 19,21)
È, nostro Signore Gesù Cristo, il vero amore della mia vita? Osservo con
gioia l’impegno del mio amore verso Dio nella continenza celibataria?
Mi sono soffermato coscientemente su pensieri, desideri o atti impuri;
ho tenuto conversazioni sconvenienti? Mi sono messo nell’occasione
prossima di peccare contro la castità? Ho custodito il mio sguardo? Sono
stato prudente nel trattare con le varie categorie di persone? La mia vita
rappresenta, per i fedeli, una testimonianza del fatto che la purezza è
qualcosa di possibile, di fecondo e di lieto?

8. « Chi sei Tu? » (Gv 1,20)
Nella mia condotta abituale, trovo elementi di debolezza, di pigrizia, di
fi acchezza? Le mie conversazioni sono conformi al senso umano e soprannaturale
che un sacerdote deve avere? Sono attento a far sì che nella
mia vita non si introducano particolari superfi ciali o frivoli? In tutte le
mie azioni sono coerente con la mia condizione di sacerdote?

9. « Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo » (Mt 8,20)
Amo la povertà cristiana? Ripongo il mio cuore in Dio e sono distaccato,
interiormente, da tutto il resto? Sono disposto a rinunciare, per servire
meglio Dio, alle mie comodità attuali, ai miei progetti personali, ai miei
legittimi affetti? Possiedo cose superfl ue, ho fatto spese non necessarie
o mi lascio prendere dall’ansia del consumismo? Faccio il possibile per
vivere i momenti di riposo e di vacanza alla presenza di Dio, ricordando
che sono sempre e in ogni luogo sacerdote, anche in quei momenti?

10. « Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli
» (Mt 11,25)
Ci sono nella mia vita peccati di superbia: diffi coltà interiori, suscettibilità,
irritazione, resistenza a perdonare, tendenza allo scoraggiamento,
ecc.? Chiedo a Dio la virtù dell’umiltà?

11. « E subito ne uscì sangue e acqua » (Gv 19,34)
Ho la convinzione che, nell’agire « nella persona di Cristo », sono direttamente
coinvolto nel medesimo Corpo di Cristo, la Chiesa? Posso dire
sinceramente che amo la Chiesa e che servo con gioia la sua crescita, le
sue cause, ciascuno dei suoi membri, tutta l’umanità?

12. « Tu sei Pietro » (Mt 16,18)
Nihil sine Episcopo – niente senza il Vescovo – diceva Sant’Ignazio di Antiochia:
queste parole sono alla base del mio ministero sacerdotale? Ho
ricevuto docilmente comandi, consigli o correzioni dal mio Ordinario?
Prego specialmente per il Santo Padre, in piena unione con i suoi insegnamenti
e intenzioni?

13. « Che vi amiate gli uni gli altri » (Gv 13,34)
Ho vissuto con diligenza la carità nel trattare con i miei fratelli sacerdoti
o, al contrario, mi sono disinteressato di loro per egoismo, apatia o noncuranza?
Ho criticato i miei fratelli nel sacerdozio? Sono stato accanto a
quanti soffrono per la malattia fi sica o il dolore morale? Vivo la fraternità
affi nché nessuno sia solo? Tratto tutti i miei fratelli sacerdoti e anche i
fedeli laici con la stessa carità e pazienza di Cristo?

14. « Io sono la via, la verità e la vita » (Gv 14,6)
Conosco in profondità gli insegnamenti della Chiesa? Li assimilo e li
trasmetto fedelmente? Sono consapevole del fatto che insegnare ciò che
non corrisponde al Magistero, sia solenne che ordinario, costituisce un
grave abuso, che reca danno alle anime?

15. « Va’ e d’ora in poi non peccare più » (Gv 8,11)
L’annuncio della Parola di Dio porta i fedeli ai sacramenti. Mi confesso
con regolarità e con frequenza, conformemente al mio stato e alle cose
sante che tratto? Celebro con generosità il sacramento della riconciliazione?
Sono ampiamente disponibile alla direzione spirituale dei fedeli
dedicandovi un tempo specifi co? Preparo con cura la predicazione e la
catechesi? Predico con zelo e con amore di Dio?

16. « Chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui » (Mc 3,13)
Sono attento a scorgere i germi di vocazione al sacerdozio e alla vita
consacrata? Mi preoccupo di diffondere tra tutti i fedeli una maggiore
coscienza della chiamata universale alla santità? Chiedo ai fedeli di pregare
per le vocazioni e per la santifi cazione del clero?

17. « Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire » (Mt 20,28)
Ho cercato di donarmi agli altri nel quotidiano, servendo evangelicamente?
Manifesto la carità del Signore anche attraverso le opere? Vedo nella
Croce la presenza di Gesù Cristo e il trionfo dell’amore? Impronto la mia
quotidianità allo spirito di servizio? Considero anche l’esercizio dell’autorità
legata all’uffi cio una forma imprescindibile di servizio?

18. « Ho sete » (Gv 19,28)
Ho pregato e mi sono sacrifi cato veramente e con generosità per le anime
che Dio mi ha affi dato? Compio i miei doveri pastorali? Ho sollecitudine
anche per le anime dei fedeli defunti?

19. « Ecco il tuo fi glio! Ecco la tua madre! » (Gv 19,26-27)
Ricorro pieno di speranza alla Santa Vergine, Madre dei sacerdoti, per
amare e far amare di più suo Figlio Gesù? Coltivo la pietà mariana? Riservo
uno spazio in ogni giornata per il Santo Rosario? Ricorro alla Sua
materna intercessione nella lotta contro il demonio, la concupiscenza e la
mondanità?

20. « Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito » (Lc 23,44)
Sono sollecito nell’assistere ed amministrare i sacramenti ai moribondi?
Considero nella mia meditazione personale, nella catechesi e nella ordinaria
predicazione la dottrina della Chiesa sui Novissimi? Chiedo la
grazia della perseveranza fi nale ed invito i fedeli a fare altrettanto? Offro
frequentemente e con devozione i suffragi per le anime dei defunti?


VIVA LA CHIESA, VIVA IL PAPA, VIVA "I SACERDOTI -ZELANTI... che danno origine a tanti santi -!!" (cfr san Padre Pio lo diceva ai suoi frati )

VI RICORDIAMO ANCHE IL DOCUMENTO:
"IL SERVIZIO DELL'AUTORITA' E DELL'OBBEDIENZA "


P.S. vi ricordiamo anche la REDEMPTIONIS SACRAMENTUM :

[41.] Per suscitare, promuovere e alimentare il senso interiore della partecipazione liturgica risultano particolarmente utili la celebrazione assidua ed estesa della Liturgia delle Ore, l’uso dei sacramentali e gli esercizi della pietà popolare cristiana.
Tali esercizi, «che, sebbene non riguardino a rigore di diritto la sacra Liturgia, sono invero provvisti di particolare importanza e dignità», vanno ritenuti, soprattutto quando risultano elogiati e approvati dallo stesso Magistero,[103] dotati di un qualche legame con il contesto liturgico, come è specialmente per la preghiera del Rosario.[104]

Poiché, inoltre, queste opere di pietà guidano il popolo cristiano alla partecipazione ai sacramenti, e in particolar modo all’Eucaristia, «nonché alla meditazione dei misteri della nostra redenzione e all’imitazione degli insigni esempi dei santi in cielo, esse allora ci rendono partecipi del culto liturgico non senza giovamento di salvezza».[105]



[Modificato da Caterina63 11/07/2011 10:21]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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