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Benedetto XVI: IN FONDO LA PARABOLA E' GESU' STESSO....Gesù e le Parabole

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2014 11:00
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10/07/2011 18:10
 
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LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 10.07.2011

Dal pomeriggio di giovedì 7 luglio, il Santo Padre Benedetto XVI si trova nella residenza pontificia di Castel Gandolfo per trascorrere il periodo di riposo estivo.
Alle ore 12 di oggi, il Papa si affaccia al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.
Queste le parole del Santo Padre nell’introdurre la preghiera mariana:

PRIMA DELL’ANGELUS

Cari fratelli e sorelle!

Vi ringrazio di essere venuti per l’appuntamento dell’Angelus qui a Castel Gandolfo, dove sono giunto da pochi giorni. Colgo volentieri l’occasione per rivolgere il mio saluto cordiale anche a tutti gli abitanti di questa cara Cittadina, con l’augurio di una buona stagione estiva. Saluto in particolare il nostro Vescovo di Albano.

Nel Vangelo dell’odierna Domenica (Mt 13,1-23), Gesù si rivolge alla folla con la celebre parabola del seminatore. E’ una pagina in qualche modo "autobiografica", perché riflette l’esperienza stessa di Gesù, della sua predicazione: Egli si identifica con il seminatore, che sparge il buon seme della Parola di Dio, e si accorge dei diversi effetti che ottiene, a seconda del tipo di accoglienza riservata all’annuncio.

C’è chi ascolta superficialmente la Parola ma non l’accoglie; c’è chi l’accoglie sul momento ma non ha costanza e perde tutto; c’è chi viene sopraffatto dalle preoccupazioni e seduzioni del mondo; e c’è chi ascolta in modo recettivo come il terreno buono: qui la Parola porta frutto in abbondanza.

Ma questo Vangelo insiste anche sul "metodo" della predicazione di Gesù, cioè, appunto, sull’uso delle parabole.

"Perché a loro parli con parabole?" – domandano i discepoli (Mt 13,10).

E Gesù risponde ponendo una distinzione tra loro e la folla: ai discepoli, cioè a coloro che si sono già decisi per Lui, Egli può parlare del Regno di Dio apertamente, invece agli altri deve annunciarlo in parabole, per stimolare appunto la decisione, la conversione del cuore; le parabole, infatti, per loro natura richiedono uno sforzo di interpretazione, interpellano l’intelligenza ma anche la libertà. Spiega San Giovanni Crisostomo: "Gesù ha pronunciato queste parole con l’intento di attirare a sé i suoi ascoltatori e di sollecitarli assicurando che, se si rivolgeranno a Lui, Egli li guarirà" (Comm. al Vang. di Matt., 45,1-2).

In fondo, la vera "Parabola" di Dio è Gesù stesso, la sua Persona che, nel segno dell’umanità, nasconde e al tempo stesso rivela la divinità. In questo modo Dio non ci costringe a credere in Lui, ma ci attira a Sé con la verità e la bontà del suo Figlio incarnato: l’amore, infatti, rispetta sempre la libertà.

Cari amici, domani celebreremo la festa di San Benedetto, Abate e Patrono d’Europa. Alla luce di questo Vangelo, guardiamo a lui come maestro dell’ascolto della Parola di Dio, un ascolto profondo e perseverante. Dobbiamo sempre imparare dal grande Patriarca del monachesimo occidentale a dare a Dio il posto che Gli spetta, il primo posto, offrendo a Lui, con la preghiera del mattino e della sera, le attività quotidiane.

La Vergine Maria ci aiuti ad essere, sul suo modello, "terra buona" dove il seme della Parola possa portare molto frutto.

DOPO L’ANGELUS

Cari fratelli e sorelle, oggi ricorre la cosiddetta "Domenica del Mare", cioè la Giornata per l’apostolato nell’ambiente marittimo. Rivolgo un particolare pensiero ai Cappellani e ai volontari che si prodigano per la cura pastorale dei marittimi, dei pescatori e delle loro famiglie. Assicuro la mia preghiera anche per i marittimi che purtroppo si trovano sequestrati per atti di pirateria. Auspico che vengano trattati con rispetto e umanità, e prego per i loro familiari, affinché siano forti nella fede e non perdano la speranza di riunirsi presto ai loro cari.

**

Rivolgo infine il mio cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli venuti dalla diocesi di Bari e ai ragazzi di Cernobbio, che stanno concludendo il loro "campo" estivo. A tutti auguro una buona domenica. Grazie del vostro entusiasmo.

Pope Benedict  XVI smiles as he arrive to lead the Sunday angelus prayer from the balcony of his summer residence in Castelgandolfo in southern Rome July 10, 2011.

Pope Benedict XVI waves to faithfuls as he leads the Sunday angelus prayer from the balcony of his summer residence in Castelgandolfo on July 10, 2011.



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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