A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Memoria della "Riforma"

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2011 22:37
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Sesso: Maschile
03/11/2011 22:35
 
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Consiglia  Messaggio 25 di 37 nella discussione 
Da: francesco2 Inviato: 05/11/2002 16.02
Pace al Gruppo e in particolare a jesus perchè è il solo che ha avuto la buona volontà di condividerci, tra i fratelli di altre confessioni, queste meditazioni molto edificanti veramente!
 
Chiedo scusa a Sandro se non l'ho salutato in egual misura, ma jesus so che non è cattolico, quindi comunque sia ti abbraccio in Cristo Gesù.
 
Grazie a tutti per il lungo lavoro, che il Signore benedica le persone di buona volontà e che hanno il cuore libero dai lacci per poterlo donare anche nel dialogo.
Da qui nascono tanti pensieri santi e questo è solo opera del buon Gesù e dello Spirito Santo, non certo nostra. Noi accogliamo queste riflessioni e Preghiamo che rimbobino prima dentro di noi e poi all'esterno.
 
La mia conversione alla Chiesa è nata dalla testimonianza di amore di altri, dopo si basata sulle dottrine, ma anche restando ognuno nel proprio campo, chi ci impedisce di amarci?
 
Prima amiamoci di vero sentimento, il resto lasciamolo fare a Lui che ha tanti Progetti che noi non sappiamo.
 
Sia Lodato Gesù Cristo e lode alla gloriossa Madre Sua, guida di tutti i cristiani.

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Consiglia  Messaggio 26 di 37 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIreneo81 Inviato: 06/11/2002 15.12
Caro gruppo,    Pax Christi!
 
mi è davvero difficile essere collegato spesso ad internet, quindi scusate la rarità dei miei contributi ed il tentativo di essere il più possibile esauriente e comprensivo di tutti i contributi altrui in poche righe...
 
Vado in ordine.
Caro Jesus, forse io faccio troppi distinguo teologici che a volte sono chiari per me ma non altrettanto per gli altri.
Scusami dunque se ne faccio un altro, ma i cattolici non adorano l'ostia, bensì la presenza reale di Cristo che in quell'ostia permane.
Tu mi dici perchè non facciamo così con la scrittura.
Io ti dico che in un certo senso lo facciamo, ma adoriamo la Parola di Dio e non il libro concreto.
Noi non siamo una "religione del Libro", come i mussulmani con il Corano, ma una "religione della Parola". In questo senso Dio è presente realmente nel momento in cui noi leggiamo e ascoltiamo la sacra scrittura, e non nelle lettere di inchiostro delle nostre bibbie.
E' per questo che nella liturgia, luogo proprio dell'ascolto della sacra scrittura, nel mondo cattolico ed ortodosso è contornato di tanta attenzione. Si fa una preghiera prima (colletta), si proclama la Parola da un luogo adatto, alto, visibile da tutto il tempio, da libri liturgici adatti, scritti bene e grande, che aiutino ad una buona proclamazione. Il vangelo è onorato con candele, incenso, si legge da un libro a parte, ricchissimo e prezioso.
E' in quel momento che è presente lo Spirito. Ed in quel momento noi adoriamo "Dio che parla", cos'altro è l'Alleluia, o il dire "Rendiamo grazie a Dio/Lode a te o Cristo", se non il riconoscimento che DIo ha parlato a noi proprio lì, in quel momento?
 
Sul Fate qeusto in memoria di me forse non sono stato chiaro, intendevo dire che Gesù ha designato alcuni tra noi a cui ha comandato di ripetere quei gesti, ma essi lo fanno come capi e delegati della comunità, che tutta ripete l'azione di Gesù. E' chiaro infatti oggi che non c'è il sacerdote che celebra l'eucarestia e noi che assistiamo, ma che tutto il popolo di Dio celebra l'Eucarestia che un ministro ordinato presiede.
 
Le chiese ortodosse hanno il Tabernacolo, cioè una riserva eucaristica in cui conservano il pane per la comunione agli ammalati o a chi è in pericolo di morte. Quello che non anno è il culto eucaristico fuori dalla messa, sorto come devozione nella chiesa d'Occidente dopo la frattrua dello scisma del 1054.
 
Sulla presenza eucaristica nelle chiese protestanti. Oggi come oggi per la Chiesa cattolica, nel pane e nel vino presentati dai pastori protestanti non è realmente presente Gesù. Ma questa è la comprensione attuale, non c'è nessuna dichiarazione definitiva riguardo a questo.
 
Se vuoi sapere ciò che dice oggi la Chiesa Cattolica la risposta è un netto no (sempre escludendo la chiesa anglicana per i motivi già espressi).
Quello che io volevo dire, lontano da un semplice pio desiderio di appianare i problemi (non è la mia intenzione!), è che il tema va ancora approfondito e lo si sta approfondendo nei dialoghi interecclesiali.
 
Ma, anche in questo, seppur non lo si può dire con certezza, la coscienza è ultimo giudice, ed io non avrei problemi a ritenere valido il ringraziamento valdese o di altre confessioni che sostengono un dialogo ecumenico con la chiesa cattolica.
 
Per quanto riguarda il riferimento di Luce alla nascita della Chiesa Anglicana, ho difficoltà a pensare che tu sia ben informata sul tema.
Viene comunemente detto che la chiesa anglicana è nata per il desiderio di divorzio di Enrico VIII per avere un figlio maschio; in realtà Enrico VIII desiderava l'annullamento del primo matrimonio, ed in effetti che esso fosse valido è ancora in dubbio.
Il papa di allora iniziò il processo che per motivi politici (non voleva dispiacere al re di Spagna) allungò oltre misura.
E poi, la spinta ad un maggior distanziamento da Roma e alla nascita di una chiesa nazionale, era presente in Inghilterra già dalla fine del XII sec.
A proposito, non so se siete a conoscenza che, prima del distacco da Roma, per il suo acume teologico, il papa onorò Enrico VIII del titolo di "defensor fidei" difensore della fede, titolo di cui ancora oggi i reali di Inghilterra si fregiano.
 
Per quanto riguarda il post.23 di Caterina, è vero che uno dei problemi attuali sulla validità dell'Eucarestia è il fatto che essa non sia presieduta da un ministro ordinato.
Però, e so di essere avventato in quanto sto per dire, dovremmo un po' approfondire questo tema.
Infatti nelle prime comunità cristiane non erano sempre i presbiteri ed i vescovi a presiedere l'eucarestia. Anzi, la Didachè raccomanda che, se sono presenti dei profeti (cioè coloro che avevano particolari doni dello spirito ma non erano ordinati), dovevano loro presiedere l'Eucarestia e, mentre raccomanda alle comunità come i presbiteri devono fare il ringraziamento (le parole da pronunciare) ordina di lasciare massima libertà ai profeti.
 
In più, nelle Costituzioni Apostoliche (III sec circa) si dice che i confessori della fede, gli arrestati dalle autorità romane che avevano salva la vita, erano automaticamente incorporati nel corpo dei presbiteri senza che fosse necessario imporre loro le mani (cioè amministrare il sacramento dell'ordine).
 
Cosa voglio dire con questi esempi? Che nella chiesa delle origini potevano presiedere l'eucarestia anche "probi viri", uomini conosciuti dalla comunità per la loro retta condotta o per un paricolare carisma loro dato e che non erano ministri ordinati.

Solo in un secondo momento, con la diminuzione e quasi scomparsa del fenomeno dei profeti (diffusissimo nel I sec) e con la diminuzione delle persecuzioni (e dunque di coloro che alle persecuzioni riuscivano a scampare), si affermò la regola che fossero solo ministri ordinati a presiedere il ringraziamento (penso sia ormai chiaro che quando parlo di ringraziamento intendo l'Eucarestia, la santa cena).
 
Un tema da approfondire dunque, soprattuto sul piano storico.
 
A presto,
 
Ireneo

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Consiglia  Messaggio 27 di 37 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 06/11/2002 15.18
Ringraziando tutti per il grande contributo che avete dato nell'arricchire questo forum...e poichè esso c'introduce, in sostanza, nel concetto dell'Ecumenismo......desidero portarvi anche la testimonianza di un ex-protestante che si è convertito alla Chiesa Ortodossa.....John Whiterford ....
 
Vorrei fare una premessa...
 
Inserisco questa testimonianza..della quale ringrazio Gino per avermela fatta conoscere..^__^ perchè credo che presenti la questione dottrinale Protestante in tono molto onesto, aperto, senza parole offensive, senza criteri di aberrazioni, senza prevaricazioni a sua volta dottrinali-speculative....
 
Innesta chiaramente la questione della Chiesa Cattolica in una luce che, essendo io stessa cattolica, ho trovato molto riflessiva e di grande aiuto....senza negare, ovviamente le questioni che ci vedono purtroppo ancora divisi, che tuttavia riesce a sminuire rilevando l'importanza dell'Eucarestia comune....insomma...credo che sia da leggere e da meditare...e poichè sono 11 messaggi, inserisco alcuni pezzi e il collegamento....
 
Buona meditazione a tutti....C.
 
Dalla mia conversione dal protestantesimo evangelico alla Fede ortodossa, ho notato uno stupore generale, tra molti di quelli che erano cresciuti come ortodossi, che un protestante potesse convertirsi. Questo non è perché essi siano incerti della propria fede, di solito sono soltanto stupiti che qualcosa possa fare breccia nell'ostinata insistenza di un protestante a essere nel torto!
 
Si potrebbe sperare che, quando uno è partito da un falso assunto inconscio, al momento in cui le sue conclusioni vengono provate false, si chieda a quel punto dove fosse il suo errore di partenza. I protestanti che hanno voglia di valutare onestamente lo stato attuale del mondo protestante, devono chiedersi il perché, se il protestantesimo e il suo insegnamento basilare della Sola Scriptura vengono da Dio, ciò ha dato per risultato oltre ventimila gruppi differenti che non riescono a essere d'accordo su aspetti di base di quanto la Bibbia dice, o persino su che cosa mai significhi essere cristiano. Perché (se la Bibbia è sufficiente, e distinta dalla Santa Tradizione) un battista, un testimone di Geova, un pentecostale e un metodista possono tutti sostenere di credere a quello che la Bibbia dice, eppure non riuscire a essere d'accordo tra loro su che cosa sia quello che la Bibbia dice? Ovviamente, questa situazione in cui i protestanti si sono trovati è sbagliata sotto ogni punto di vista. Sfortunatamente, la maggior parte dei protestanti è disposta a dare la colpa di questo triste stato di cose a pressoché qualsiasi causa, tranne il problema di fondo.
 
E’ un brutto colpo per tali protestanti (come lo fu per me) mettersi a studiare la Chiesa primitiva e gli scritti dei primi Padri, e iniziare a vedere un quadro nettamente distinto da quello che si è sempre stati portati a considerare. Si trova, per esempio, che i primi cristiani non portavano con sé le proprie Bibbie ogni domenica per uno studio biblico: di fatto, era tanto difficile acquisire una copia o persino una porzione della Scrittura, a causa del tempo e delle risorse che ci volevano per farne delle copie, che ben pochi individui ne possedevano una copia personale. Invece, le copie delle Scritture erano custodite da membri designati della Chiesa, o tenute nel luogo in cui la Chiesa si riuniva per il culto. Per di più, molte chiese non avevano copie complete di tutti i libri dell’Antico Testamento, e tanto meno del Nuovo Testamento (che non fu completato prima della fine del primo secolo, e non trovò la sua forma canonica finale prima del quarto secolo). Ciò non significa che i primi cristiani non studiassero le Scritture: lo facevano con zelo, ma come gruppo, non individualmente. E per la maggior parte del primo secolo, i cristiani erano limitati allo studio dell’Antico Testamento. E così, com'è che conoscevano il Vangelo, la vita e gli insegnamenti di Cristo, la vita di culto, che cosa credere sulla natura di cristo, e così via? Avevano solo la Tradizione orale tramandata dagli Apostoli. Di sicuro, molti nella Chiesa primitiva udirono queste cose direttamente dagli Apostoli stessi, ma molti di più erano quelli che non lo avevano fatto, soprattutto con il passare del primo secolo e la morte degli Apostoli. Le generazioni successive avevano accesso agli scritti degli Apostoli attraverso il Nuovo Testamento, ma la Chiesa primitiva dipendeva quasi interamente per la propria conoscenza della fede cristiana dalla Tradizione orale.
 

Quanto a coloro che suppongono che vi sia stato qualche gruppo di veri credenti protestanti vissuto in qualche caverna per un migliaio di anni, dove sono le prove? I Valdesi, che ogni setta dai pentecostali ai testimoni di Geova vanta come propri progenitori, non esistevano prima del XII secolo. [7] Per dire il meno, è un po’ azzardato ritenere che questi veri credenti abbiano sofferto coraggiosamente sotto le feroci persecuzioni dei romani, e che se ne siano fuggiti sui colli appena il cristianesimo divenne una religione legale. Eppure anche questo sembra plausibile, a paragone della nozione che tele gruppo abbia potuto sopravvivere per mille anni senza lasciare una singola traccia di prova storica della sua stessa esistenza.

A questo punto si può obiettare che vi furono di fatto esempi di persone nella storia della Chiesa che insegnarono cose diverse da quelle insegnate da altri, e così chi può dire quale sia la Tradizione Apostolica? E per di più, che succede qualora sia sorta una pratica corrotta: come avrebbe potuto in seguito essere distinta dalla Tradizione Apostolica? I protestanti fanno queste domande, dato che nella Chiesa cattolica romana sorsero per davvero questi rischi di "tradizioni" nuove e corrotte, ma ciò che avvenne, avvenne perché l’Occidente latino aveva già corrotto la sua comprensione della Tradizione, ma non fu così tangibile da cancellare di Essa la Verità del suo essere Chiesa, naturalmente parlo da ortodosso e non da cattolico, è quindi comprensibile che dal momento che delle divergenze scismatiche ci hanno tenuti separati per anni, questo viene a trovarsi proprio nel periodo che stiamo ora trattando. La comprensione ortodossa, dapprima proveniente quindi in Occidente e mantenuta nella Chiesa ortodossa, è basata sul fatto che la Tradizione è in essenza immutabile, ed è nota per la propria universalità o cattolicità. La vera Tradizione Apostolica si trova nel consenso storico dell’insegnamento della Chiesa. Trova ciò che la Chiesa ha sempre creduto, attraverso tutta la storia, e ovunque nella Chiesa andrai,  avrai trovato la Verità. Se si può dimostrare che qualche credenza non è stata ricevuta dalla Chiesa nella sua storia, allora questa è eresia. Attenzione, però, stiamo parlando della Chiesa, non di gruppi scismatici. Vi furono scismatici ed eretici che si staccarono dalla Chiesa nel periodo del Nuovo Testamento, e ve ne è stata fin da allora una continua scorta, poiché come dice l’Apostolo, "è necessario che ci siano tra voi anche delle eresie, perché quelli che sono approvati siano riconosciuti tali in mezzo a voi." (I Corinzi 11:19)

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