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Arriva l'inverno affrontiamolo con TISANE e decotti semplici e salutari

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2015 15:12
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16/10/2015 23:58
 
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  Tisana ai semi di finocchio: per purificare il sangue, l'apparato urinario e per il gonfiore allo stomaco 






Regolarizza anche pressione e colesterolo

semi di finocchio possiedono numerosissime proprietà e la tisana preparata con questo ingrediente è una vera e propria panacea per chi soffre di gonfiori addominali. La tisana ai semi di finocchio, infatti, ha effetti diuretici, depurativi e digestivi.

Ma non solo: i semi di finocchio sono antinfiammatori, antiossidanti, ricchi di fibre (pancia piatta), abbassano il colesterolo cattivo nel sangue, regolarizzano la pressione arteriosa (grazie al potassio in essi contenuto), sono buoni integratori naturali di calcio e rame.

Come si prepara: la tisana ai semi di finocchio si prepara lasciando in infusione 1 cucchiaino di semi di finocchio (si acquistano anche al supermercato) in circa 200 ml di acqua bollente, il tutto coperto. Poi si filtra e si beve dopo ogni pasto.

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semi di finocchio (Foeniculum vulgare) sono considerati una spezia da utilizzare in cucina per arricchire di sapore i nostri piatti e come ingredienti nella preparazione casalinga di pane, crackers e grissini. Sono ottimi anche per guarnire i pretzel. Il loro sapore è piuttosto dolce e ricorda quello dell'anice. A scopo curativo vengono utilizzati soprattutto per la preparazione di tisane adatte a ridurre i gonfiori e a stimolare la diuresi.

Quali sono i benefici per la salute dei semi di finocchio? Ecco i principali.

 

1) Prevenzione del cancro

Gli antiossidanti presenti nei semi di finocchio possono contribuire a ridurre il rischio di cancro associato con i danni provocati dai radicali liberi alle cellule e al Dna. Inoltre sono considerati un alleato per la prevenzione del cancro al colon, in quanto essi contribuiscono, insieme alle fibre vegetali, alla rimozione delle tossine dall'intestino, preservandone la salute.

2) Proprietà antinfiammatorie

Gli antiossidanti presenti nei semi di finocchio non sono soltanto utili nella prevenzione del cancro, ma vengono ritenuti salutari per l'organismo per via delle loro proprietà antinfiammatorie. Il loro impiego potrebbe essere utile nel trattamento di disturbi come l'artrite e il morbo di Crohn, due malattie autoimmuni, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche scientifiche per poterne dare conferma.

3) Contenuto di fibre

I semi di finocchio sono ricchi di fibre. Le fibre sono presenti unicamente negli alimenti vegetali e sono assenti nei cibi di origine animale. L'esempio più lampante in proposito è la carne. Le fibre sono fondamentali per favorire il transito degli alimenti di cui ci nutriamo lungo l'intestino e per permettere l'eliminazione delle tossine. Le fibre, in generale, sono utili per migliorano la digestione. 100 grammi di semi di finocchio contengono il 150% della dose giornaliera raccomandata di fibre.

4) Colesterolo

L'accumulo di colesterolo nelle arterie e l'aumento della sua produzione da parte del fegato è una delle principali cause di patologie come ictus, infarto e ipertensione. Il colesterolo può essere tenuto sotto controllo grazie ad un'alimentazione ricca di cibi vegetali e quindi di fibre.Le fibre contenute nei semi di finocchio riducono le possibilità di accumulo del colesterolo sulle pareti delle arterie e prevengono così le patologie cardio-circolatorie.

5) Pressione alta

Esiste un sale minerale fondamentale nella regolazione della pressione sanguigna. Si tratta del potassio, una sostanza presente in numerosi alimenti vegetali, compresi i semi di finocchio. Il potassio contribuisce a mantenere stabile la pressione sanguigna e, di conseguenza, a regolare il battito cardiaco. 100 grammi di semi di finocchio contengono 1694 milligrammi di potassio.

 

6) Proprietà diuretiche

I semi di finocchio presentano proprietà diuretiche e drenanti. Per questo motivo vengono utilizzate per la preparazione di tisane che possono favorire la diuresi, oltre che attenuare i gonfiori addominali. La tisana viene preparata sotto forma di infuso, lasciando riposare in 200 millilitri d'acqua bollente per 10 minuti 1 cucchiaino di semi di finocchio, per poi filtrare e bere senza dolcificare.

7) Proprietà antiossidanti

I semi di finocchio sono ricchi di flavonoidi. Si tratta di un gruppo di antiossidanti ritenuto in grado di ridurre lo stress ossidativo dell'apparato cardio-circolatorio e di proteggere l'organismo dai danni neurologici. I flavonoidi contribuiscono inoltre a prevenire l'invecchiamento precoce, contrastando i radicali liberi.

8) Digestione

I semi di finocchio contribuiscono a migliorare la digestione. Le proprietà digestive di questi piccoli semi sono note ormai da secoli e vengono sfruttate dalle medicine popolari soprattutto per la preparazione di tisane e di decotti da bere a fine pasto per rendere la digestione meno lunga e pesante. Le tisane di finocchio sono di solito considerate adatte come rimedio naturale digestivo anche per i bambini.

9) Fonte di calcio

I semi di finocchio sono una ricca fonte di calcio, da tenere in considerazione anche se se ne consumano piccole quantità. Il calcio è presente in numerosi alimenti vegetali, compresa la frutta secca, come le mandorle, le verdure a foglia verde, come gli spinaci, e i semi, con particolare riferimento al sesamo. 100 grammi di semi di finocchio contengono il 120% della dose giornaliera raccomandata di calcio, ne contengono infatti 1196 milligrammi.

 

10) Globuli rossi

La produzione di globuli rossi da parte del nostro organismo viene favorita dai cibi che introduciamo attraverso l'alimentazione. I semi di finocchio presentano un elevato contenuto di rame, un minerale fondamentale per la formazione delle cellule del sangue, con particolare riferimento ai globuli rossi. 100 grammi di semi di finocchio contengono 1067 milligrammi di rame.


Leggi anche: Potassio: le 10 migliori fonti vegetali

Leggi anche: 10 fonti vegetali di calcio







  Decotto di rosmarino, tonico drenante



Il potere degli oli essenziali

Un ingrediente top per la tua tisana invernale sgonfiante è il rosmarinoPianta aromatica semplicissima da reperire, anche al supermercato in rami, e da coltivare sul balcone o sul davanzale di casa.

il rosmarino è ricchissimo di proprietà per il benessere e il mantenimento della linea. La sua azione benefica sulla salute è esercitata dal mix di oli essenziali in esso contenuti: linaiolo, canfora, borneolo, diterpeni e triterpeni ne fanno un ottimo tonico generale per l'organismo, perfetto durante la stagione fredda.

Stimolante e fortificante, il rosmarino agisce anche come antispastico, regolarizzatore e antibatterico sulle pareti intestinali. E un intestino sano è sinonimo di pancia piatta difese immunitarie attive.

Ma l'azione detox del rosmarino non finisce qui, infatti anche l'apparato urinario trae grande giovamento dall'assunzione di decotti e infusi preparati con il rosmarino: si favorisce la diuresi e si facilita l'eliminazione di liquidi e tossine in eccesso, purificando anche pelle e capelli.

Come si prepara: la quantità di foglie di rosmarino necessaria alla preparazione del decotto, è di circa 50 grammi. Si immergono le foglie in un pentolino d'acqua e si porta il tutto a ebollizione. Una volta che l'acqua inizia a bollire, abbassare al minimo e lo si lascia sul fuoco  per altri 10 minuti. Si filtra e si beve 2-3 volte al giorno dopo i pasti.  


 

Tisana alla liquirizia, diuretica e lassativa


Ti depuri mentre combatti tosse e gastrite

La radice di liquirizia è un antichissimo rimedio, assunto sia attraverso la masticazione dei bastoncini sia sorseggiando gustose tisane e infusi bollenti. Le sue proprietà sono davvero interessanti: disintossicante, diuretica, digestiva, depurativa del fegato e blandamente lassativa.

I benefici sono, quindi, riscontrabili in una pancia più piatta e in gambe più snelle, nonché in minore ritenzione idrica generale. Bere una tisana alla liquirizia, inoltre, è un gesto molto benefico anche per curare tosse, raffreddori, intossicazioni, indigestioni, infiammazioni e gastrite.

Come uno sciroppo, calma gli attacchi di tosse

Quando l'attacco di tosse è insistente, soprattutto se notturno, può rendere davvero fastidioso anche lo svolgersi di normali attività quotidiane e far accrescere il livello di tensione nervosa.

Una volta escluse cause sistemiche patologiche, bronchiti e altre affezioni del tratto respiratorio (che necessitano di specifiche terapie farmacologiche), è possibile sedare efficacemente la tosse anche con la liquirizia, senza gli effetti collaterali dei comuni sciroppi sedativi da banco.

Inoltre, gli sciroppi naturali e i rimedi erboristici a base di liquirizia pura, agevolano la fluidificazione del muco oltre a favorirne l'espulsione dai bronchi. Per sfruttare appieno le proprietà mucolitiche, espettoranti e sedative della liquirizia, è bene farsi preparare un rimedio ad hoc dall'erborista di fiducia o dal medico naturopata specializzato. In questi casi, le golose rotelle di liquirizia funzionano solo per alzare il tono dell'umore...

Quando non eccedere

 

La liquirizia, proprio per la sua azione potente sulla pressione, è consigliata a chi soffre di ipotensione e altamente sconsigliata a chi è soggetto a ipertensione.

 

Infatti, chi soffre di pressione alta e consuma molta liquirizia, sentirà immediatamente gli effetti negativi del suo principio attivo:aumento dei battiti cardiaci, mal di testa, rialzo ulteriore dei valori.

 

Inoltre, la liquirizia ha un effetto benefico sull'ipotensione proprio perché aumenta la concentrazione di sodio nel sangue (come i cibi salati) ed è quindi sconsigliata a chi soffre di ritenzione idrica o gonfiori diffusi.

 

Ovviamente, quando parliamo di consumo eccessivo di liquirizia ci riferiamo sempre all'estratto puro della radice e non ai dolci in commercio al gusto di liquirizia (in cui la percentuale di glicirrizina rasenta lo zero).

 

Come si prepara: innanzitutto, va acquistata la radice di liquirizia pura e lasciata in infusione (circa 60 grammi) in un pentolino di acqua bollente per un'ora.
Può anche essere decotta, quando l'acqua bolle, mettere i bastoncini a bollire per circa un minuto, poi chiudere, e lasciare riposare un'ora.. Non andrebbe zuccherata ma ha un sapore piuttosto pungente quindi, soprattutto se soffrite di stitichezza, è consigliabile aggiungere un cucchiaino di miele alla preparazione. Se, invece, desiderate unire l'azione detox e quella digestiva, potete migliorare il sapore della tisana aggiungendo anche qualche fogliolina di menta.




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  MA ATTENZIONE, RICORDA CHE:

Infusi, tisane, decotti. A volte facciamo molta confusione su come preparare ed assumere i principi attivi che ci fanno bene. Ecco come non sbagliare

Gli infusi
Di solito 
l’infuso
 prevede l’utilizzo di foglie e sommità 
fiorite di una sola erba, scelta per le sue proprietà.

Preparazione:

si versa direttamente l’acqua bollente sulle erbe e si copre la tazza o il pentolino con un coperchio per un tempo di infusione che varia a seconda del principio attivo che vogliamo estrarre, dai 10-15 minuti a un’ora.
Si deve poi scolare con un colino, senza comprimere.

Le proporzioni:

da 1 a 10 parti di SOSTANZA per 100 parti di infuso, quindi da 10 a 100 grammi per litro o, se preferite, un cucchiaino da tè per tazza d’acqua bollente.

L’infuso può infatti avere 
un’azione più o meno blanda
; abbastanza 
concentrato, può anche essere diluito e bevuto durante l’arco di tutta la giornata, purché sia tenuto al fresco e in una bottiglia di vetro scuro.


Le tisane

Queste preparazioni si utilizzano nella farmacopea da una decina d’anni appena, eppure sono  le più diffuseLa tisana prevede una  miscela di erbe: una che rappresenta il rimedio base, una che aiuti le proprietà del primo rimedio (sinergizzante) e la terza serva da aromatizzante, per migliorarne il gusto.

Preparazione:

prima dell’assunzione, le erbe subiscono una mondatura, poi sono tritate finemente e setacciate, per eliminare le polveri. La miscela deve anche essere omogenea per tempo di preparazione (non più di 10-15 minuti).
Come nell’infuso, si versa l’acqua bollente sulle erbe e si copre il pentolino con un coperchio. Poi si scola senza comprimere.

Le proporzioni:
10-20 grammi di miscela per 1 litro d’acqua. Anche la tisana può essere bevuta durante l’arco della giornata.



  ATTENZIONE AI DECOTTI

Si chiama decotto la bevanda che si ottiene estraendo i principi attivi attraverso l’ebollizione delle parti dure delle piante, come radici e semi.

La differenza coi primi due procedimenti è che in questo 
caso le erbe si fanno bollire insieme all’acqua.


Preparazione
:

si devono frantumare le erbe con il pestello, prima di farle bollire, in modo tale che i principi attivi possano sprigionarsi.
Il tempo di ebollizione dipende dall’erba: è sempre meglio quindi chiedere consiglio in erboristeria (un tempo prolungato potrebbe provocare ossidazione oppure il rilascio di principi nocivi o ancora trasformazioni chimiche).

Le proporzioni:
anche in questo caso 
vale la regola di un cucchiaino da tè per tazza d’acqua.





 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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17/10/2015 12:37
 
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  LE 10 MIGLIORI TISANE PER RAFFREDDORE E INFLUENZA



  • Scritto da Marta Albè


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tisana-zenzero


Le tisane a base di erbe sono un ottimo aiuto per prevenire e curare i malanni di stagione, come infliuenza e raffreddore. Le erbe e le spezie utilizzate per la preparazione delle tisane rappresentano rimedi officinali dall'elevato potere curativo. In alcuni casi, nell'utilizzo delle preparazioni erboristiche, vi possono essere delle controindicazioni.


Per questo, in caso di dubbio, è bene consultare sempre il proprio erborista, che saprà darvi i suggerimenti migliori riguardo alle tisane e alle cure a base di erbe.


 


1) Tisana allo zenzero


Una buona tisana allo zenzero, sotto forma di infuso, utile per prevenire il raffreddore si prepara con 2 cucchiaini di tè bancha, 2 chiodi di garofano, 1 pezzetto di cannella ed una grattuggiatina di zenzero essiccato. Bisogna versare il tutto in una tazza d'acqua bollente. L'infusione dura ai 3 ai 5 minuti. Per preparare una tisana allo zenzero sotto forma di decotto, lasciate sobbollire per 10 minuti una fettina di zenzero fresco in 350 millilitri d'acqua. Lasciate intiepidire, filtrate e aggiungete due cucchiai di succo di limone.


Leggi anche: Meraviglioso zenzero: ecco la tisana per prevenire il raffreddore



2) Tisana alla cannella

Dal blog Crescita Sostenibile, ecco un ottimo suggerimento per preparare una tisana alla cannella adatta per ridurre le infiammazioni della gola e contro i malanni invernali. Portate ad ebollizione la quantità d'acqua contenuta in una normale tazza insieme a 2 cucchiaini di miele, 2 o 3 cucchiaini di cannella in polvere e 1 pizzico di pepe. Bevendola ancora calda avrà un effetto magico sulle vie respiratorie.

tisana cannella

Leggi anche: Tisana alla cannella fai-da-te


3) Tisana all'echinacea

La tisana all'echinacea è un ottimo rimedio per rafforzare le difese immunitarie, prevenire e combattere il raffreddore, l'influenza e i tipici malanni invernali. Bevete una o due tazze di questo infuso ogni giorno per prepararvi all'inverno. In ogni tazza di acqua bollente versate 1 cucchiaino di echinacea essiccata, o riponete una bustina di tisana all'echinacea acquistata in erboristeria. Lasciate riposare la tisana all'echinacea per 5 minuti prima di berla.

4) Tisana alla melissa

La melissa è una pianta dalle ottime proprietà calmanti e sedative, utile in caso di raffreddore. Stimola la sudorazione, un aspetto importante che può contribuire ad abbassare la febbre e ad eliminare le tossine intrappolate nell'organismo. Per la preparazione di una tisana, versate 1 cucchiaino di melissa essiccata in ogni tazza di acqua bollente, lasciate riposare 5 minuti e filtrate. Trovate la melissa sfusa o in bustine in erboristeria. La melissa è facile da coltivare in vaso o in giardino, dunque potrete raccogliere le foglie e essiccarle per utilizzarle al momento del bisogno.

Leggi anche: Rimedi naturali contro il raffreddore


5) Tisana alla rosa canina

La rosa canina viene utilizzata per la preparazione di tisane adatte a prevenire e alleviare i malanni invernali, come influenza o raffreddore. Se non avete una piantina di rosa canina a disposizione, magari coltivata da voi, potrete acquistarla in erboristeria in bustine. Lasciate in infusione ogni bustina per 5-7 minuti in ogni tazza di acqua bollente prima di bere la tisana, che potrete arricchire con del succo di limone. La rosa canina è ricca di vitamina C, che ci aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Allevia le affezioni respiratorie e combatte le infezioni.


6) Tisana alla santoreggia

Con la santoreggia si prepara una tisana utile in caso di influenza, mal di gola e affezioni respiratorie. Dovrete utilizzare 4 grammi di santoreggia essiccata ogni 100 millilitri d'acqua. Si dice che la tisana alla santoreggia sia afrodisiaca e che sia molto utile contro il mal di gola, dopo averla lasciata raffreddare, per effettuare dei gargarismi.


7) Tisana al tiglio

Potrete acquistare in erboristeria le erbe adatte alla preparazione di questa tisana, adatta in caso di affezioni alle vie respiratorie e di stati febbrili. Il tigliostimola la sudorazione e può aiutare ad abbassare la febbre. In una tazza da 200-250 millilitri d'acqua versate un cucchiaino di tiglio essiccato (o riponete una bustina di tisana al tiglio). Lasciate riposare per 5-7 minuti, filtrate e bevete


8) Tisana all'eucalipto e salvia

La tisana all'eucalipto libera le vie respiratorie ed è utile in caso di raffreddore. L'eucalipto può essere abbinato ad altre erbe utili in questo caso, come la salvia. Versate un cucchiaino di salvia essiccata e uno di eucalipto essiccato in una tazza d'acqua bollente, lasciate riposare fino a 10 minuti, filtrate e bevete. La tisana alla salvia è controindicata in gravidanza e allattamento, in caso di ipertensione e epilessia.


9) Tisana al corbezzolo

In caso di influenza accompagnata da stati febbrili, può essere utile assumere una tisana a base di fiori di corbezzolo. Come suggerisce il manuale "Tisane, il gusto della salute" (Giunti Demetra 2010), la tisana al corbezzolo si prepara mettendo in infusione 5 grammi di fiori di corbezzolo in 250 millilitri d'acqua. Si lascia riposare il tutto per 15 minuti prima di filtrare e bere. Assumere la tisana al corbezzolo una o due volte al giorno a seconda delle necessità.


10) Tisana alla camomilla e limone

L'enciclopedia "La salute senza medicine" (Librex 1992) suggerisce la camomillae il limone come rimedi utili contro il raffreddore. Potrete dunque provare ad arricchire la vostra normale tisana alla camomilla, preparata a partire dai fiori secchi o dalle bustine, con del succo di limone o con un cucchiaino di scorza di limone grattugiata.

tisane influenza raffreddore





[Modificato da Caterina63 17/10/2015 12:38]
Fraternamente CaterinaLD

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17/10/2015 13:06
 
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  Propoli è una sostanza composta da almeno
180 principi attivi di cui sono noti 150.

Svolge azioni antibatteriche, antifungine, antivirali, immunostimolanti, antinfiammatorie e anti-radicali.


La propoli è prodotta dalle api ed è perciò composta principalmente da secrezioni resinose che le api raccolgono sugli alberi (pioppi, abeti, olmi, betulle, ecc.) e che poi mescolano con saliva e cera. Le api utilizzano questa sostanza nei loro alveari sia come materiale da costruzione sia come antisettico. La propoli viene infatti applicata per "sterilizzare" l'alveare, in particolare l'entrata delle cellette destinate ad accogliere le uova, oppure per evitare la decomposizione di eventuali animaletti "intrusi" riusciti a penetrare nell'alveare, uccisi dalle api, ma troppo pesanti per poter essere trascinati fuori.

La scoperta e l’utilizzo della propoli risalgono a tempi antichissimi,
 circa 6000 anni fa. I sacerdoti egiziani la usavano per mummificare le spoglie dei faraoni, mentre i medici la impiegavano per trattare le infezioni della pelle, dell’apparato respiratorio e come cicatrizzante e disinfettante delle ferite. Ma anche i greci, i romani gli arabi e gli incas ne conoscevano le proprietà. Negli ultimi decenni, poi, gli scienziati hanno messo in evidenza i suoi componenti, la sua azione e le sue proprietà.

Con il variare del periodo di raccolta, del tipo di vegetazione e della specie di resina varia anche la composizione chimica della propoli, come anche il colore, l’aroma e il sapore. In generale, si possono individuare, oltre a resine e balsami (50 per cento) e cere (30 per cento), un 10 per cento di sostanze volatili (per lo più oli essenziali) e un 10 per cento di materiali organici (per esempio i flavonoidi), pollini, minerali e vitamine.
flavonoidi hanno un ruolo molto importante perché assicurano alla propoli gran parte delle sue proprietà antimicrobiche. In passato la spiccata azione antibatterica e antifungina della propoli veniva assegnata agli oli essenziali presenti nella propoli, ma oggi è stato provato come sono proprio i flavonoidi e in particolare la galangina (di cui è ricca la propoli raccolta nei boschi di latifoglie) e la pinocembrina (presente soprattutto nella propoli proveniente dalle conifere) ad assicurare alla propoli le sue preziose proprietà antimicrobiche.

A seconda della sede di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (quando prevalgono i pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino al nero (prevalenza di betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Così anche l'odore, molto aromatico, muta in base alle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino al dolce. La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambientale, dura e friabile al freddo la propoli diventa malleabile appena la si manipola, malleabilità che aumenta man mano che la temperatura si avvicina ai 30°C. A temperature superiori diventa appiccicosa e viscosa, mentre a 65-70°C fonde.

LA COMPOSIZIONE DELLA PROPOLI 

- 50-55% di resine e balsami (terpeni, polisaccaridi, acidi uronici, acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acidi ed esteri caffeici, ferulici
cumarici).
- 25-35% di cera (acidi grassi, ossiacidi, lattoni).
- 5-10% di sostanze volatili, di cui lo 0,5% di olii essenziali.
- 5% di polline, presente per cause accidentali.
- 5% circa di materiali organici vari tra cui i più importanti sono i flavonoidi (acido benzoico, ac. caffeico, ac. ferulico, alcool cinnamico, crisina,dimetossifiavoni galangina, isovanilina, isalpina, pinocembrina, pinobanksina, pronostrobina, vanillina, kemferide, etc ... ), minerali (alluminio, calcio, cromo, rame, ferro, manganese, piombo, silice, etc ... ), vitamine dei gruppo B (Bl, B2, B6, PP),
vitamina C ed E.

Le proprietà terapeutiche 

Purtroppo non tutti i flavonoidi presenti nella propoli esplicano un'attività batterica evidente. Mentre la galangina e la pinocembrina inibiscono anche a basse concentrazioni la crescita di numerosi microorganismi altri flavonoidi risultano essere biologicamente meno attivi. Si può affermare che i preparati a base di propoli se impiegati alle giuste concentrazioni presentano le seguenti proprietà.

Proprietà batteriostatiche e battericide 

Numerose sperimentazioni hanno dimostrato sia in vivo che in vitro la capacità della propoli in soluzione alcoolica alla concentrazione dal 10 al 20% di inibire lo sviluppo di vari ceppi batterici Gram positivi (Escherichia coli, Proteus vulgaris, Mycocter¡um tubercolosis, Bacillus alvei, B. alvei, B. larvae, B. subtilis e numerose salmonelle ). Tali proprietà possono essere più o meno evidenti a seconda della presenza nella propoli di acido benzoico, acido ferulico, galangina e pinocembrina le cui proprietà antibatteriche anche a basse concentrazioni sono da tempo note

Proprietà fungicide 

I preparati a base di propoli sono risultati particolarmente attivi contro infezioni da Candida, saccaromiceti, tricofili, e microspori in grado di provocare numerose affezioni parassitarie (micosi) sull'uomo e gli animali. Tale azione sarebbe dovuta alla presenza di acido caffeico, pinocembrina, pinobaucsina e benzii-p-cumarolo.
La propoli svolge azione fungicida anche nei riguardi di alcuni funghi che attaccano il mondo vegetale.

Proprietà antivirali 

La Propoli svolge un'azione di inibizione nei confronti di alcuni tipi di herpers, il corona virus e circa 10 tipi di infezioni virali. Tale proprietà sarebbe dovuta essenzialmente alla frazione idrosolubile della Propoli.

Proprietà cicatrizzanti 

Da sempre la propoli è stata impiegata sottoforma di unguento come cicatrizzante grazie alla notevole capacità di stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe.

Proprietà immunostimolanti 

L'impiego della propoli potenzierebbe l'azione dei vaccini (come quelli contro il tifo e paratifo) come evidenziato da numerosi studi effettuati sui vitelli.

Proprietà vasoprotettiva 

Sempre grazie aviazione dei flavonoidi che costituiscono il cosiddetto 'fattore P' la propoli svolgerebbe un'azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capiliare.

Proprietà antiossidanti e antiirrancidenti 

La presenza di fenoli consentirebbe l'impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici.
Oltre a queste proprietà la propoli assunta per via interna migliorerebbe la secrezione dei succhi gastrici, è diuretica, favorisce l'assimilazione della vitamina C, funge da antisenile per l'effetto antiossidante e attivante dei complessi enzimatici.
Attualmente il maggior impiego della propoli rimane comunque quello esterno come disinfettante, cicatrizzante e lenitivo, attraverso soluzioni, unguenti e pomate. L'uso interno è ancora limitato al livello sperimentale anche a causa delle maggiori implicazioni e della difficoltà di utilizzare preparati titolati.

Controindicazioni
 

Fino ad oggi non è stata registrata nessuna significativa controindicazione nell'uso della propoli ad eccezione di alcuni casi di Ipersensibilità e di sensibilizzazione manifestatesi in soggetti tendenzialmente allergici, manifestazioni messe in relazione all'abbondante presenta di allergeni nelle resine delle piante da cui le api traggono la propoli. 

L'antibiotico naturale: a cosa serve
 

La propoli, se impiegata alle idonee concentrazioni, è in grado di esercitare diverse azioni. Prima di tutto è uno dei migliori antibatterici naturali con attività sia batteriostatica sia battericida: impedisce infatti la moltiplicazione dei germi e li uccide, e stimola i processi immunitari.

Definito 
“antibiotico naturale”, svolge anche una valida azione su molti ceppi di virus, tra cui molti virus influenzali e parainfluenzali, alcuni rhinovirus e il virus responsabile dell’herpes simplex: in particolare ne inibisce la crescita e ne rallenta la moltiplicazione.

Il suo utilizzo principale è contro il mal di gola, le affezioni delle vie repiratorie (faringiti, tracheiti e tonsilliti) e le affezioni del cavo orale (gengiviti, infiammazioni della lingua e del palato). 20-30 gocce disciolte in acqua o in una tisana sono un vero toccasana.
Per la prevenzione delle malattie da raffreddamento delle prime vie aeree può essere associata alla Rosa Canina (fonte naturale di vitamina C), al Ribes Nero (ha proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antiallergiche) e all’Eucalipto (svolge un’azione balsamica ed espettorante).

La propoli ha anche un’azione antimicotica, ossia è attiva su molti funghi che interessano lo strato superficiale della pelle, in particolare sulla Candida. È meno efficace sui funghi che si trovano in profondità.

Da sempre, poi, questa sostanza è stata impiegata sottoforma di unguento e pomata come cicatrizzante e disinfettante grazie alla notevole capacità di stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe. Sempre grazie all’azione dei flavonoidi che irrobustiscono le pareti capillari, infine, la propoli svolgerebbe un'azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capillare.

La presenza di fenoli consentirebbe l'impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici. Oltre a queste proprietà la propoli migliorerebbe la secrezione dei succhi gastrici, favorisce la diuresi e l'assimilazione della vitamina C.

Insomma, date le sue molteplici funzioni, sempre meglio tenere un po’ in casa, per ogni evenienza, questa preziosa medicina naturale. 

Impossibili allora è dimenticare i benefici del  miele e la tintura di propoli. Questi due energizzanti naturali hanno straordinarie caratteristiche benefiche utili a diminuire il fastidio provocato dal mal di gola. Il miele possiede effetti calmanti per la tosse e l’irritazione mentre i propoli rappresentano un ottimo antibiotico naturale, grazie alla loro azione antibatterica e immunostimolante. Tre gocce di tintura di propoli unite a un cucchiaino di miele saranno sicuramente d’aiuto.

 
 
 
 
 



LA PROPOLI

E’ una sostanza balsamica e resinosa che le api raccolgono da specie di piante quali il pioppo, l’ontano, l’abete, l’olmo, la quercia, l’ ippocastano e il frassino. Il PROPOLI è una rielaborazione nel ventricolo dell’ape di queste resine. Utilizzato nell’alveare per sterelizzare l’ingresso e cosi impedire la contaminazione o la virulenza da parte di eventuali corpi estranei o intrusi entrati accidentalmente, che potrebbero causare problemi di carattere microbiotico, svolgendo infatti una fortissima azione antibiotica. 

E’ particolarmente ricco di flavonoidi di vario genere che potenziano l’azione protettica della vitamina C.

L’uso del propoli a livello dell’aparato respiratorio è un vero toccasana per LARINGITI, FARINGITI, RINITI, AFFEZIONI BRONCO POLMONARI.

Se ne assumono 20-30 gocce miscelato ad un cucchiaino di miele o disciolto in acqua o altra bevanda esempio nel té o tisana effettuando gargarismi prima di inghiottirlo.

Un ottimo rimedio per il mal di gola è di mettere in un cucchiaio da tavola 30 gocce di propoli in soluzione alcolica, un cucchiaino da caffe di miele di acacia e 3-4 gocce di limone, assumere il composto 3-4 volte al giorno un vero toccasana per ogni tipo di infiamzione alla gola.

L’unguento alla propoli al 30% è utilissimo per combattere la caduta dei capelli, grazie alla presenza dei flavonoidi e delle resine e balsami che penetrano nella cute e stimolano la circolazione del bulbo pilifero.

In commercio si trovano diversi prodotti ricavati dalla propoli, tutti con ottimi risultati sulle problematiche da raffreddamento.

 

Curiosità: il miele con propoli.

Il Miele Propoli è una dolce alternativa all’uso della propoli in tintura che spesso può essere difficile da mangiare… specialmente per i bambini.

Il miele propoli è una semplice composizione di miele e propoli. È una soluzione molto pratica e dal gusto dolce che combina le proprietà della propoli grezza.

Adatto per raucedine, tosse e mal di gola.






[Modificato da Caterina63 17/10/2015 14:56]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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17/10/2015 15:12
 
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  I SUFFUMIGI


L’inverno é stagione di influenze e raffreddori. Un aspetto molto fastidioso é dato dalla difficoltà di respirare che ne deriva, perché il catarro ostruisce le vie respiratorie. Certe volte si formano dei ristagni che portano anche mal di testa, molto fastidioso. Un rimedio naturale, consigliato anche alle donne incinte, che non possono assumere farmaci, consiste nel fare i suffumigi, detti anche vapori.


Inalare il vapore è un antico rimedio per le vie respiratorie congestionate, ancora più efficace se all’acqua si aggiungono alcune gocce di essenze.


I suffumigi con oli essenziali sono un metodo naturale ed efficace per ridurre i sintomi di raffreddori e influenza.


L’umidità penetra nelle vie respiratorie fluidificando il muco e facilitandone l’espulsione. È possibile aumentare l’efficacia del vapore aggiungendo erbe oppure oli essenziali. In questo modo, quando si inala il vapore, le componenti antisettiche, decongestionanti e rilassanti delle erbe vanno direttamente dove sono necessarie. Alcune persone, come chi soffre di asma, possono essere ipersensibili al vapore e ad alcuni oli essenziali, perciò sarebbe meglio che li evitassero.


Per fare un suffumigio agli oli essenziali occorre far bollire circa un litro di acqua. Poi si abbassa la fiamma e si aggiungono da tre a sei gocce di olio essenziale. Si lascia riposare cinque minuti, coperto, fuori dal fuoco. Quindi si toglie il coperchio. Ci si china e si respira cautamente il vapore che esce dalla pentola per verificare che non sia troppo caldo.


Se la temperatura è adeguata, è opportuno posizionare un asciugamano o un telo sopra la testa in modo che avvolga anche la pentola. Poi si inizia a respirare profondamente attraverso il naso, se avete un raffreddore o un’infezione ai seni paranasali (sinusite), o attraverso la bocca, se si ha molta tosse.


È possibile utilizzare oli essenziali ad attività antivirale, come: rosmarino, menta piperita, ravensara, tea-tree, eucalipto, bergamotto, pepe nero, melissa, issopo, pino, limone, melaleuca


La stessa soluzione che si prepara per i suffumigi può anche essere versata nell’acqua della vasca, nella quale poi immergersi per un bagno rilassante e ristoratore.

In questo caso è indicata una miscela in parti uguali di olio essenziale di eucalipto, ravensara, lavanda e niaouli, che sprigionerà un profumo più piacevole e rilassante, mantenendo le medesime proprietà antivirali e di potenziamento del sistema immunitario.

Un’alternativa ai suffumigi è rappresentata dagli unguenti che gli anglosassoni chiamano “vapor rubs”. Sono preparazioni adatte a essere strofinate direttamente sul petto e sulla gola. I vapori balsamici verranno sprigionati grazie al calore del corpo e quindi inalati, mentre le sostanze attive verranno anche assorbite attraverso la pelle. Si basano su oli essenziali come menta piperita ed eucalipto per produrre anche una sensazione di riscaldamento, che riduce la congestione stimolando la circolazione sanguigna.

Ecco una ricetta per preparare un unguento “doc”:

10 gocce di olio essenziale di eucalipto, 10 gocce di olio essenziale di menta piperita, 10 gocce di olio essenziale di timo,1/8 di tazza di olio di oliva Miscelare gli ingredienti e strofinare sul petto e sulla gola. Per aumentare il calore del balsamo coprire il petto con un panno di flanella caldo.

 

ricordiamo :

  • Eucalipto Radiata Floripotenziato per influenza, bronchite, sinusite, otite, tosse grassa, malattie virali
  • Propoli, utilissimo per il mal di gola
  • Infusi caldi da bere con aggiunta di miele e gocce di limone
  • La mitica tisana antibatterica! (guarda nota in basso) Immancabile!! Buonissima e antisettica!
  • Non dimenticare che accanto a queste tisane o infusi e suffumigi, è necessaria una dieta equilibrata, è necessario essere ottimisti, nutrire sani pensieri e, lo diciamo per eseperienza in quanto cattolici: nutrire anche la fede in Cristo, pregare il Rosario quando si sta male è un ottimo ingrediente e lo dice una nota dell'università di Pavia "la recita del rosario è un rilassante ed un calmante per l'organismo, la sua forma litanica ha una azione benefica in campo neurologo e psicologico, inoltre rafforza il postivismo..."

 buona salute!

Nota

Ecco come fare una tisana antibiotica potentissima. La definisco "antibiotica" non in senso letterale, come medicinale, ma per il suo insospettabile effetto contro i germi invasori. Il sapore non è molto gradevole ma in compenso la sua azione risulta veramente efficace.
Assicurati di avere a portata di mano:
un limone bio intero
uno spicchio d'aglio
acqua

La preparazione è la seguente: bisogna prendere un limone e, dopo averlo lavato bene, lo si deve mettere intero in un pentolino stretto e alto, completamente immerso nell'acqua (la tisana deve essere concentrata, quindi non si dovrà usare più di una tazza d'acqua) insieme ad uno spicchio d'aglio rivestito della buccia. Si mette a cuocere regolando a fuoco medio; dal momento in cui inizia l'ebollizione si calcolano esattamente 7 minuti.
È opportuno non alzare troppo la fiamma e non prolungare il tempo di ebollizione, altrimenti il limone all'improvviso si bucherà e ne fuoriuscirà il liquido interno. La tisana risulterebbe ugualmente efficace ma il sapore verrebbe ulteriormente penalizzato.
Inoltre è consigliabile scegliere un limone di quelli con la buccia spessa che si lacerano più difficilmente. Passati i 7 minuti si dovrà togliere il pentolino dal fuoco, gettare via il limone e lo spicchio d'aglio e lasciare intiepidire un po' la tisana prima di berla. In caso di febbre e di tutte le sue complicazioni (dolori etc) si può assumere questa tisana ogni 4 ore, come si farebbe con un antibiotico, ma attenzione, questa tisana non sostituisce l'antibiotico, ma aiuta e spesso previene prima che il semplice raffreddore diventi qualcosa di peggio..






Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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