15.7.2012 Santa Messa del Papa a Frascati

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Caterina63
00domenica 15 luglio 2012 14:10

Il Papa a Frascati: Gesù avverte i discepoli che non riceveranno sempre un’accoglienza favorevole: talvolta saranno respinti; anzi, potranno essere anche perseguitati. Ma questo non li deve impressionare: essi devono parlare a nome di Gesù e predicare il Regno di Dio, senza essere preoccupati di avere successo. Il successo lo lasciano a Dio



SANTA MESSA A FRASCATI: VIDEO INTEGRALE

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI A FRASCATI, 15.07.2012

Questa mattina alle ore 9.00, il Santo Padre Benedetto XVI lascia in auto il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recarsi in Visita Pastorale alla diocesi suburbicaria di Frascati.
Davanti al cancello di Villa Aldobrandini in Piazza Roma a Frascati, il Papa sale sull’auto scoperta e, attraversando i vari reparti occupati dai fedeli, arriva in Piazza San Pietro, accolto dal Vescovo e dalle autorità civili.
Sul sagrato della Cattedrale il Papa riceve il saluto del Sindaco di Frascati, Dr. Stefano Di Tommaso, e del Vescovo, S.E. Mons. Raffaello Martinelli. Quindi entra in Cattedrale dove si sofferma in adorazione dinanzi al Santissimo Sacramento.
La Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI per i fedeli della diocesi di Frascati inizia alle ore 9.30 sul sagrato della Cattedrale.
Dopo la proclamazione del Santo Vangelo, il Papa pronuncia l’omelia che riportiamo di seguito:

OMELIA DEL SANTO PADRE



Cari fratelli e sorelle!


Sono molto lieto di essere oggi in mezzo a voi per celebrare questa Eucaristia e per condividere gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa Comunità diocesana. Saluto il Signor Cardinale Tarcisio Bertone, mio Segretario di Stato e titolare di questa Diocesi. Saluto il vostro Pastore, Mons. Raffaello Martinelli, e il Sindaco di Frascati, ringraziandoli per le cortesi parole di benvenuto con cui mi hanno accolto a nome di tutti voi. Sono lieto di salutare il Signor Ministro, i Presidenti della Regione e della Provincia, il Sindaco di Roma, gli altri Sindaci presenti e tutte le distinte Autorità.
E sono molto felice di celebrare oggi con il vostro vescovo questa Messa. Come egli ha detto è stato per più di venti anni per me un fedelissimo e molto capace collaboratore nella Congregazione per la Dottrina della Fede, dove ha lavorato soprattutto nel settore del catechismo e della catechesi con grande silenzio e discrezione: ha contribuito al Catechismo della Chiesa cattolica e al Compendio del Catechismo. In questa grande sinfonia della fede anche la sua voce è molto presente.

Nel Vangelo di questa domenica, Gesù prende l’iniziativa di inviare i dodici Apostoli in missione (cfr Mc 6,7-13). In effetti il termine «apostoli» significa proprio «inviati, mandati». La loro vocazione si realizzerà pienamente dopo la risurrezione di Cristo, con il dono dello Spirito Santo a Pentecoste. Tuttavia, è molto importante che fin dall’inizio Gesù vuole coinvolgere i Dodici nella sua azione: è una specie di «tirocinio» in vista della grande responsabilità che li attende.

Il fatto che Gesù chiami alcuni discepoli a collaborare direttamente alla sua missione, manifesta un aspetto del suo amore: cioè Egli non disdegna l’aiuto che altri uomini possono recare alla sua opera; conosce i loro limiti, le loro debolezze, ma non li disprezza, anzi, conferisce loro la dignità di essere suoi inviati. Gesù li manda a due a due e dà loro istruzioni, che l’Evangelista riassume in poche frasi. La prima riguarda lo spirito di distacco: gli apostoli non devono essere attaccati al denaro e alla comodità. Gesù poi avverte i discepoli che non riceveranno sempre un’accoglienza favorevole: talvolta saranno respinti; anzi, potranno essere anche perseguitati. Ma questo non li deve impressionare: essi devono parlare a nome di Gesù e predicare il Regno di Dio, senza essere preoccupati di avere successo. Il successo lo lasciano a Dio.

La prima Lettura proclamata ci presenta la stessa prospettiva, mostrandoci che gli inviati di Dio spesso non vengono accolti bene. Questo è il caso del profeta Amos, mandato da Dio a profetizzare nel santuario di Betel, un santuario del regno d’Israele (cfr Am 7,12-15). Amos predica con grande energia contro le ingiustizie, denunciando soprattutto i soprusi del re e dei notabili, soprusi che offendono il Signore e rendono vani gli atti di culto. Perciò Amasia, sacerdote di Betel, ordina ad Amos di andarsene. Egli risponde che non è stato lui a scegliere questa missione, ma il Signore ha fatto di lui un profeta e lo ha inviato proprio là, nel regno d’Israele. Pertanto, sia che venga accettato sia che venga respinto, egli continuerà a profetizzare, predicando ciò che Dio dice e non ciò che gli uomini vogliono sentirsi dire. E questo rimane il mandato della Chiesa: non predica ciò che vogliono sentirsi dire i potenti. Il loro criterio è la verità e la giustizia anche se sta contro gli applausi e contro il potere umano.

Similmente, nel Vangelo, Gesù avverte i Dodici che potrà accadere che in qualche località vengano rifiutati. In tal caso dovranno andarsene altrove, dopo aver compiuto davanti alla gente il gesto di scuotere la polvere sotto i piedi, segno che esprime il distacco in due sensi: distacco morale – come dire: l’annuncio vi è stato dato, siete voi a rifiutarlo – e distacco materiale – non abbiamo voluto e non vogliamo nulla per noi (cfr Mc 6,11).

L’altra indicazione molto importante del brano evangelico è che i Dodici non possono accontentarsi di predicare la conversione: alla predicazione si deve accompagnare, secondo le istruzioni e l’esempio Gesù, la cura dei malati. Cura dei malati corporale e spirituale. Parla delle guarigioni concrete delle malattie, parla anche dello scacciare i demoni, cioè purificare la mente umana, pulire, pulire gli occhi dell’anima che sono oscurati dalle ideologie e perciò non possono vedere Dio, non possono vedere la verità e la giustizia. Questa duplice guarigione corporale e spirituale è sempre il mandato dei discepoli di Cristo. Quindi la missione apostolica deve sempre comprendere i due aspetti di predicazione della parola di Dio e di manifestazione della sua bontà con gesti di carità, di servizio e di dedizione.

Cari fratelli e sorelle, rendo grazie a Dio che mi ha mandato oggi a ri-annunciarvi questa Parola di salvezza! Una Parola che è alla base della vita e dell’azione della Chiesa, anche di questa Chiesa che è in Frascati. Il vostro Vescovo mi ha informato circa l’impegno pastorale che maggiormente gli sta a cuore, che è in sostanza un impegno formativo, rivolto prima di tutto ai formatori: formare i formatori.

E’ proprio quello che ha fatto Gesù con i suoi discepoli: li ha istruiti, li ha preparati, li ha formati anche mediante il «tirocinio» missionario, perché fossero in grado di assumere la responsabilità apostolica nella Chiesa. Nella comunità cristiana, questo è sempre il primo servizio che i responsabili offrono: a partire dai genitori, che nella famiglia compiono la missione educativa verso i figli; pensiamo ai parroci, che sono responsabili della formazione nella comunità, a tutti i sacerdoti, nei diversi campi di lavoro: tutti vivono una prioritaria dimensione educativa; e i fedeli laici, oltre al ruolo già ricordato di genitori, sono coinvolti nel servizio formativo con i giovani o gli adulti, come responsabili nell’Azione Cattolica e in altri movimenti ecclesiali, o impegnati in ambienti civili e sociali, sempre con una forte attenzione alla formazione delle persone.

Il Signore chiama tutti, distribuendo diversi doni per diversi compiti nella Chiesa. Chiama al sacerdozio e alla vita consacrata, e chiama al matrimonio e all’impegno come laici nella Chiesa stessa e nella società. Importante è che la ricchezza dei doni trovi piena accoglienza, specialmente da parte dei giovani; che si senta la gioia di rispondere a Dio con tutto se stessi, donandola nella via del sacerdozio e della vita consacrata o nella via del matrimonio, due vie complementari che si illuminano a vicenda, si arricchiscono reciprocamente e insieme arricchiscono la comunità. La verginità per il Regno di Dio e il matrimonio sono entrambe vocazioni, chiamate di Dio a cui rispondere con e per tutta la vita. Dio chiama: occorre ascoltare, accogliere, rispondere. Come Maria: Eccomi, avvenga di me secondo la tua parola (cfr Lc 1,38).
Anche qui, nella comunità diocesana di Frascati, il Signore semina con larghezza i suoi doni, chiama a seguirlo e a prolungare nell’oggi la sua missione.
Anche qui c’è bisogno di una nuova evangelizzazione, e per questo vi propongo di vivere intensamentel’Anno della Fede che inizierà ad ottobre, a 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II.

I Documenti del Concilio contengono una ricchezza enorme per la formazione delle nuove generazioni cristiane, per la formazione della nostra coscienza. Quindi leggetelo, leggete il Catechismo della Chiesa cattolica e così riscoprite la bellezza di essere cristiani, di essere Chiesa di vivere il grande «noi» che Gesù ha formato intorno a sé, per evangelizzare il mondo: il «noi» della Chiesa, mai chiuso, ma sempre aperto e proteso all’annuncio del Vangelo.

Cari fratelli e sorelle di Frascati! Siate uniti tra voi e al tempo stesso aperti, missionari. Rimanete saldi nella fede, radicati in Cristo mediante la Parola e l’Eucaristia; siate gente che prega, per rimanere sempre legati a Cristo, come tralci alla vite, e al tempo stesso andate, portate il suo messaggio a tutti, specialmente ai piccoli, ai poveri, ai sofferenti. In ogni comunità vogliatevi bene tra voi, non siate divisi ma vivete da fratelli, perché il mondo creda che Gesù è vivo nella sua Chiesa e il Regno di Dio è vicino.
I Patroni della Diocesi di Frascati sono due Apostoli: Filippo e Giacomo, due dei Dodici. Alla loro intercessione affido il cammino della vostra Comunità, perché si rinnovi nella fede e ne dia chiara testimonianza con le opere della carità.
Amen.



Caterina63
00domenica 15 luglio 2012 14:34

Benedetto XVI a Frascati




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Caterina63
00domenica 15 luglio 2012 20:11

Pontifex.RomaFrascati ha accolto questa mattina Papa Benedetto XVI che compie nella cittadina tuscolana il suo 30esimo viaggio pastorale in Italia, arrivando in auto da Castelgandolfo, dove risiede in estate. A salutare il Pontefice al suo arrivo c'erano il ministro per la cooperazione Andrea Riccardi, il presidente della regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e tutti i sindaci dei comuni che hanno territori nella diocesi, tra cui quello di Roma Gianni Alemanno. Pochi minuti prima del Pontefice era arrivato il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, che della diocesi e' il titolare. "Frascati ha un significato particolare per Benedetto XVI" proprio perché "vescovo titolare e' il cardinale Bertone, braccio destro del Pontefice", ha spiegato il professor Giovanni Maria Vian, direttore dell'Osservatore Romano e storico del cristianesimo. E certamente Papa Ratzinger intende rendere omaggio a questa diocesi suburbicaria ...

... - e dunque particolarmente legata alla Sede apostolica - con lo stesso affetto con il quale ha visitato nel 2007 quella di Velletri del quale da cardinale era egli stesso il titolare.

Tranne Giovanni Paolo I che non ne ebbe il tempo, tutti i Papi del dopoguerra hanno visitato Frascati, a partire da Giovanni XXIII che vi si recò 53 anni fa in forma privata, per incontrare un prelato infermo suo amico ospite della casa di Cura delle suore di San Carlo e passare poi all'eremo dei monaci camaldolesi. Paolo VI ha visitato Frascati il primo settembre 1963, quando ricordò il ruolo delle grandi famiglie cardinalizie così radicate ai castelli romani affermando: "Dopo Roma, nessuna città ha dato tanti Papi alla Chiesa, quanti ne ha dati Frascati. Ciò attesta una vitalità spirituale, politica, sociale, una cultura di altissima risonanza ed estensione, tali da concorrere alle vicende di interi secoli". E proprio in quell'occasione, Papa Montini pronunciò la storica omelia sull'"ora dei laici" nella Chiesa Cattolica.

PAPA CHIUDE A MATRIMONI PER SACERDOTI, "CELIBATO E' PER SEMPRE"

Il Papa archivia la questione dei matrimoni per i sacerdoti dicendo che la scelta della verginità per il sacerdozio "e' per sempre". Rivolgendosi ai giovani della diocesi di Frascati nel corso della messa celebrata davanti alla cattedrale tuscolana, Benedetto XVI ha auspicato oggi che essi sentano "la gioia di rispondere a Dio con tutto se stessi, donandola nella via del sacerdozio e della vita consacrata o nella via del matrimonio".

Sono, ha ricordato, "due vie complementari che si illuminano a vicenda, si arricchiscono reciprocamente e insieme arricchiscono la comunità".

Secondo il Papa, "la verginità per il Regno di Dio e il matrimonio sono entrambe vocazioni, chiamate di Dio a cui rispondere con e per tutta la vita".

PAPA: ASSISTENZA SANITARIA CENTRALE NELLA MISSIONE DELLA CHIESA

L'assistenza sanitaria e' centrale nella missione della Chiesa. Lo ha ricordato Benedetto XVI sottolineando che i seguaci del Vangelo "non possono accontentarsi di predicare la conversione: alla predicazione si deve accompagnare, secondo le istruzioni e l'esempio dati da Gesù', la cura dei malati". Il Papa, nell'omelia della messa celebrata a Frascati questa mattina, ha evidenziato che l'ospedalità cattolica in Italia vive un momento di crisi finanziaria che sembra metterne a rischio la sopravvivenza. "La missione apostolica - ha spiegato Benedetto XVI - deve sempre comprendere i due aspetti di predicazione della parola di Dio e di manifestazione della sua bontà con gesti di carità, di servizio e di dedizione".

Dell'amico Sasà Izzo -

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Caterina63
00domenica 15 luglio 2012 20:13
S.E. MONS. RAFFAELLO MARTINELLI, IL VESCOVO CHE HA OSPITATO IL PAPA A FRASCATI. È UNO DEI PIÙ ATTENTI E PREPARATI PASTORI DEL CATTOLICESIMO



Pontifex.RomaNato a Villa d'Almé (Bergamo) il 21 giugno 1948, S.E. Mons. Raffaello Martinelli, frequenta il Seminario diocesano minore di Bergamo, e poi compie gli studi teologici a Roma, presso il Seminario Romano Maggiore. Viene ordinato sacerdote l'8 aprile 1972. Completa gli studi romani, conseguendo il dottorato in Sacra Teologia con specializzazione in pastorale catechistica presso l'Università Lateranense di Roma. Nel frattempo collabora pastoralmente nella Parrocchia di Santa Caterina da Siena. Nel 1974, viene nominato viceparroco nella Parrocchia della Cattedrale di Bergamo, ove rimane fino al 1979, svolgendo anche l'attività di insegnante di religione presso il Liceo classico Sarpi di Bergamo. Durante questo periodo, consegue la laurea in Pedagogia all'Università Cattolica di Milano. Nel 1979, viene trasferito al servizio pastorale della Parrocchia delle Grazie in Bergamo. Nel 1980 viene richiamato a Roma, a servizio ... 

... della Congregazione per la Dottrina della Fede, ove collabora per oltre 23 anni con l'Em. Card. Joseph Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI.

In tale Congregazione, oltre a lavorare nella sezione sacerdotale per le cause di dispensa dagli oneri sacerdotali, coordina i lavori di preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Viene poi impegnato, come redattore e coordinatore della segreteria, nella elaborazione del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Ricopre l'incarico di capo-ufficio fino alla sua attuale nomina vescovile.

Dal 1980 al 1986, risiede nel frattempo e opera pastoralmente nella Parrocchia della Natività in Roma, dedicandosi in particolare alla pastorale familiare.

Dal 1987 è anche Rettore del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo (che accoglie 45 sacerdoti diocesani studenti, provenienti dalle diverse parti del mondo), e Primicerio della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, a Roma.

E' Prelato d'onore di Sua Santità dal 1999.
 
Il 2 luglio 2009 Benedetto XVI lo ha nominato nuovo Vescovo di Frascati e il 12 settembre dello stesso anno viene consacrato Vescovo dallo stesso Santo Padre e dai cardinali Tarcisio Bertone e William Joseph Levada nella Basilica di S. Pietro in Roma. Il 13 settembre 2009 inizia il suo ministero pastorale della diocesi con l'ingresso nella Cattedrale di Frascati e la presa di possesso della Cattedra Tuscolana.

 
Pubblicazioni:

Ha pubblicato diverse opere catechistiche, tra cui: Note di pastorale catechistica (Roma 1985); Missione inculturata (Roma 1987); Incontro al Catechismo della Chiesa Cattolica e al suo Compendio (Roma, 1998; 2008); Frammenti di sintesi teologica-schemi catechistici (Roma 2000; 2008); 50 Argomenti di attualità - Catechesi dialogica (2006; 2008); Il Battesimo - magnifico dono della SS.ma Trinità (Roma, 2008); La Confessione - Il sacramento dell’Amore misericordioso di Dio Padre (Roma 2007); L'Eucaristia: pane di vita eterna (Roma, 2007; 2008); vari libri della collana Catechesi in immagini, nella quale l'autore si propone di fare catechesi illustrando le molteplici opere architettoniche e artistiche della Basilica di san Carlo al Corso in Roma.

da: http://www.diocesifrascati.it/


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Caterina63
00martedì 17 luglio 2012 19:09

Esclusiva: intervista al Vescovo Martinelli sulla visita del Papa a Frascati

 

 

Stamane abbiamo il piacere di intervistare sua Eccellenza Mons. Raffaello Martinelli, Vescovo di Frascati; gentile e disponibile, sua Eccellenza ci parla della recente importante visita di Papa Benedetto XVI proprio a Frascati.

 

Eccellenza abbiamo avuto modo di apprezzare e di diffondere il Suo recente video, breve e conciso, con il quale ha annunciato la visita del Pontefice a Frascati. Dal Suo video messaggio traspariva grande attesa e molto entusiasmo, quasi gioia di figlio che attende il padre. Ci conferma?

 

Certamente! E’ per me, Pastore di questa Diocesi, e anche per i miei fedeli tuscolani, motivo di grande gioia poter accogliere il Pastore della Chiesa universale, che viene tra noi:- per santificare il giorno del Signore insieme a noi;- per confermarci e rafforzarci nella Fede;- per benedire tutti gli abitanti della nostra Diocesi, invocando su ciascuno di noi la benevolenza del Signore;- per pregare per tutti i fedeli della nostra Diocesi, per tutte le nostre famiglie, in particolare per i nostri ragazzi, i nostri giovani, tutti i nostri sofferenti nel corpo e nello spirito;- per invocare il dono di tante e sante vocazioni religiose e sacerdotali, provenienti dalle nostre famiglie tuscolane. E il Papa è venuto tra noi, a celebrare l’Eucaristia, dopo 32 anni. Non dimentichiamo infatti che l’ultima visita ufficiale di un Papa nella nostra Diocesi è stata quella del Beato Giovanni Paolo II, avvenuta l’8 settembre 1980, e prima ancora, nel settembre 1963, quella di Papa Paolo VI.

 

La cittadina di Frascati, a dispetto di una realtà molto secolarizzata e panteista, ha risposto con grande partecipazione ed anche con un pizzico di apprensione. Quali le Sue considerazioni su questa situazione che potrebbe apparire controcorrente? E’ stato molto positivo secondo noi?

 

Effettivamente i fedeli della Diocesi hanno risposto con molto entusiasmo e con grande partecipazione, superiore alle attese. Non dimentichiamo che siamo a metà luglio, il che vuol dire per molti vacanze, mare…E invece tantissimi sono accorsi per pregare con il Papa e per il Papa, che ha celebrato tra noi e per noi l’Eucaristia, che è la preghiera pìù bella, più completa, più profonda per i cristiani, fonte e culmine di tutta la vita ecclesiale.

 

Eccellenza, a vederlo in tv o, a distanza, durante le Udienze, il Papa ci sembra un poco stanco, affaticato. Lei che sicuramente ha avuto modo di incontrarLo personalmente che ci dice?

 

Io l’ho trovato in buona forma, sereno, contento di poter condividere con i fedeli di una diocesi, la celebrazione eucaristica domenicale, nel giorno del Signore. Certamente l’età e il peso della fatica quotidiana, legata all’adempimento della sua non facile missione, incidono…ma il suo spirito e il suo cuore sono giovanili, come ha dimostrato anche durante tutta la celebrazione che è durata più di due ore…

 

L’Omelia del Papa a Frascati è stata esemplare, il Papa ha ricordato, commentando il Vangelo, quella che è la missione di ogni Cattolico. Eccellenza, Lei che è autore di testi catechetici molto importanti e chiarissimi, come ha visto questa grande limpidezza del Papa?

 

Non ne dubitavo, conoscendo da molto tempo il Santo Padre. Ancora una volta ho potuto sperimentare e ammirare la Sua capacità straordinaria di applicare la Parola di Dio che la liturgia della Parola domenicale propone, alle esigenze dei fedeli partecipanti alla celebrazione eucaristica. E lo sa fare con una chiarezza, con una serenità, con una fedeltà sia alla stessa Parola di Dio sia alle esigenze della gente,che senz’altro lascia un segno nel cuore di ciascuno. E il tutto, in linguaggio accessibile e comprensibile, profondo e insieme semplice.

 

Avete avuto occasione di pregare insieme con il Pontefice, oltre la Santa Messa? Tutti questi scandali in alcuni uomini di Chiesa, come ci insegna il 5° comandamento, sono peggiori di un omicidio, è necessario pregare per fermare le seduzioni del maligno. Giusto?

 

Era previsto che il Papa venisse tra noi per presiedere la solenne celebrazione eucaristica, e poi rientrasse subito a Castelgandolfo per la recita dell’Angelus a mezzogiorno. Per cui non c’è stato tempo per altro (anzi durante l’Angelus, il Papa si è scusato benevolmente per il leggero ritardo). Circa la sua domanda, giustamente dobbiamo pregare perchè il Signore ci liberi dal Male, come del resto preghiamo nel Padre nostro. E in particolare il male, che si manifesta in scandali compiuti da alcuni uomini di Chiesa, richiede a tutti noi un maggior impegno su vari fronti, quali ad esempio: l’invocare il perdono del Signore, chiedere scusa alle vittime innocenti degli abusi, donare loro premura e aiuto, migliorare la formazione dei futuri sacerdoti, impegnarci tutti in un cammino di permanente conversione…

 

Nel suo video messaggio Lei ci ha parlato di 3 cose fondamentali per il cattolico. Quello che fa Lei ed invita tutti i fedeli della Sua diocesi a fare lo stesso. Vuol ricordarli al grande pubblico di internet?

 

Ho ricordato che la nostra diocesi da più di un anno si è data tre obbiettivi in particolare, su cui impegnarsi a livello personale e comunitario: - formare i formatori nell’ambito catechistico, liturgico, caritativo, oratoriano, così che siano ben preparati a svolgere ciascuno il compito che Dio gli chiede a servizio della crescita di tutti; - impegnarsi nella pastorale vocazionale, affinchè quanto prima dalla nostra terra tuscolana, dalle nostre famiglie, si sviluppino numerose e sante vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, a servizio della nostra Diocesi e della Chiesa intera; - dedicarsi alla pastorale familiare, in modo che sempre più coppie di sposi vivano con gioia e fedeltà il proprio sacramento del matrimonio, finchè morte non li separi. Con la grazia di Dio e con l’impegno generoso di tutti e di ciascuno, è possibile realizzare questi e anche altri obbiettivi, nel presente e nel futuro.

 

Eccellenza La ringraziamo per l’intervista concessa, auspichiamo nella pubblicazione di qualche Suo nuovo testo e la affidiamo alla protezione dell’Arcangelo San Michele e di Maria Regina degli Angeli.

 

Carlo Di Pietro

MILIZIA DI SAN MICHELE ARCANGELO

 

da:

http://www.dentrosalerno.it/web/2012/07/17/esclusiva-intervista-al-vescovo-martinelli-sulla-visita-del-papa/

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