ATTENZIONE: smentita una presunta intervista di Schönborn su Medjugorje

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Caterina63
00domenica 10 gennaio 2010 00:00
Per dovere di cronaca (non di  polemiche sugli eventi delle presunte apparizioni) riporto integralmente dal Blog di Raffaella raggiungibile dal titolo linkato:


sabato 9 gennaio 2010

ATTENZIONE: il card. Schönborn smentisce l'intervista a "Il Resto del Carlino" su Medjugorje
 
Carissimi amici del blog, in riferimento alla presunta intervista rilasciata dall'arcivescovo di Vienna, card. Christoph Schönborn, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Arcidiocesi di Vienna, Ufficio stampa

A-1010 Vienna, Stephansplatz

Alle responsabili del „blog degli amici di Papa Ratzinger“

Vienna, 9 gennaio 2010

Carissime,

avete citato nel vostro blog una sedicente „intervista“ del nostro cardinale su Medjugorje. Ma quella intervista non e‘ mai avvenuta, e‘ una pura fantasia che assolutamente non rispecchia il pensiero di Sua Eminenza. Sono venuto oggi a conoscenza del fatto e su incarico del cardinale mi sono messo in contatto con la redazione del „Resto del Carlino“ (ma temo che quella intervista sia stata pubblicata anche sulla „Nazione“ e sul Giorno“).

In ogni caso vi sarei molto grato di informare i vostri utenti e lettori del fatto, riproducendo per esempio la mia lettera. Naturalmente l’intervista veritiera concessa al „Vecernji list“ e‘ a vostra disposizione. Penso che l’agenzia „Zenit“ in questi giorni la pubblichera‘ anche in italiano.

Cordialissimi saluti

Erich Leitenberger

Portavoce del Card. Schönborn

Copia della mia lettera a Bologna:

Alla direzione del giornale „Il Resto del Carlino“

Bologna

Vienna, 9 gennaio 2010

Egregio Direttore,

degli amici italiani hanno avvisato l’arcivescovo di Vienna, S. E. il cardinale Christoph Schönborn, che il 3 gennaio e‘ apparsa sul „Resto del Carlino“ una sedicente „intervista“ del cardinale a firma di Riccardo Jannello.

Purtroppo quella „intervista“ e‘ una pura invenzione perche il cardinale non l’ha ne concessa ne tantomeno autorizzata. Vengono attribuite al cardinale frasi che non rispecchiano minimamente il suo pensiero sul fenomeno di Medjugorje. Gia‘ le prime frasi dell’intervista sono completamente contrarie alla sua posizione.

 Il cardinale ha varie volte – a Medjugorje e dopo il suo rientro a Vienna – sottolineato che bisogna aderire alla dichiarazione della conferenza episcopale Jugoslava del 1991, sostenuta anche dalla Congregazione per la Fede: La chiesa non dice se le visioni dei giovani veggenti a Medjugorje siano di natura sovranaturale o meno. Inoltre il cardinale mette sempre in risalto che la cosa piu‘ importante dei fatti di Medjugorje non sono tanto le visioni ma i frutti dei pellegrinaggi: conversioni, vocazioni, ricomposizioni di famiglie, guarigioni di tossicodipendenti ecc.

Mai il cardinale ha parlato di una eventuale visita del Santo Padre a Medjugorje. E per tornare all‘ ultima frase dell’intervista: I cattolici adorano solo Dio ma non certamente i luoghi, nemmeno quelli sacri.

Per informarLa della vera posizione del cardinale Le invio un’intervista concessa al giornale di Zagabria „Vecernji list“. Penso che sia un’esigenza della deontologia professionale far conoscere quella intervista anche ai Suoi lettori.

Distinti saluti

Erich Leitenberger

Portavoce del card. Schönborn

Il post con la relativa sedicente intervista sara' eliminato dal blog immediatamente.
Chi conosce il tedesco puo' leggere quanto realmente detto dall'arcivescovo di Vienna a questo link.
Grazie all'ufficio stampa dell'arcidiocesi di Vienna per la rettifica.
Raffaella
Pubblicato da Raffaella

Caterina63
00domenica 10 gennaio 2010 12:34
La risposta del vescovo della Diocesi di Medjugorje Monsignor Peric,  ha ben precisato...

http://www.cbismo.com/index.php?mod=vijest&vijest=483


Dichiarazione
                            
      Siccome i mass media hanno annunciato ed accompagnato il soggiorno e la pubblica comparsa del card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, a Medjugorje, il che ha suscitato un'impressione errata che il Cardinale con la sua presenza abbia riconosciuto l'autenticità delle „apparizioni“ di Medjugorje, ritengo mio dovere, in qualità di vescovo diocesano, di fornire alcune informazioni ai fedeli, con l'osservazione che ho già inviato al Cardinale una lettera personale dal contenuto simile.

      1 - Innanzi tutto alcuni mass-media hanno diffuso la notizia che il 15 settembre 2009 nel duomo di S. Stefano a Vienna, alla presenza di Sua Em.za il card. Schönborn, ha avuto luogo un incontro a cui ha partecipato anche Marija Pavlović-Lunetti, “veggente” quotidiana, che, con la consueta “apparizione” ha testimoniato come le “apparizioni” giornaliere dal giugno 1981 hanno influito sul cambiamento della sua vita. In tale occasione il Cardinale in un discorso ha ribadito: “E’ un grande dono che la Madre di Dio vuole essere così vicina ai suoi figli! Questo lei l’ha mostrato in tanti luoghi del mondo. E già da anni e anni lo dimostra in una maniera del tutto speciale vicina a Medjugorje”.

      2 - Poi il Kath. net. di Vienna, del 13 novembre 2009, ha annunciato: “L’Arcivescovo di Vienna alla fine dell’anno visiterà il noto santuario mariano – Visita alla parrocchia e alla comunità Cenacolo. Ci dovrebbe essere anche un incontro col vescovo del luogo e i critici di Medjugorje”. Questa Curia diocesana non ne era informata né dall’ufficio dell’Arcivescovo né dall’ufficio parrocchiale di Medjugorje.

      3 - La Catholic news agency ha pubblicato il 16 novembre la notizia: il card. Christoph Schönborn visiterà Medjugorje, un piccolo luogo nella Bosnia ed Erzegovina, dove sei giovani erano testimoni delle presunte apparizioni della Vergine Maria. Ma secondo l’Arcidiocesi di Vienna, la visita è del “tutto privata” e non implica la dichiarazione del Cardinale sulla veridicità delle apparizioni. Si è supposto che questa sarebbe stata una visita completamente privata, non si è supposto che si sarebbe pubblicato “su internet”, ha spiegato p. Johannes Fürnkranz, segretario del Cardinale.

      4 - Il 29 dicembre il card. Schönborn è arrivato a Medjugorje. I mass media lo accompagnano anche il giorno dopo e così alcuni giorni. Le notizie affermano che egli ha tenuto un discorso nella chiesa di S. Giacomo apostolo e, rilevando la misericordia del Padre, ha detto: „Chi potrebbe mettere in moto queste cose? Chi potrebbe inventarlo? Un uomo? No, questo non è un'opera umana“.

      I giornalisti trasmettono il 31 dicembre: „Mentre alcuni si aspettavano che la visita del Cardinale a Medjugorje sarebbe stata privata, egli però ha sorpreso il luogo mostrandosi molto visibile. Ha passato il tempo celebrando la Messa nella chiesa di San Giacomo, salendo al colle delle apparizioni con la veggente Marija Lunetti, pregando nel silenzio nell’adorazione, e forse la cosa più significativa, tenendo il suo discorso nella chiesa parrocchiale accompagnato dai francescani.“

      5 - In tutto questo, devo riconoscere di essere rimasto personalmente, come vescovo diocesano della Diocesi di Mostar-Duvno, non poco sorpreso. Comprendo che il Cardinale della Santa Chiesa Romana gode della facoltà di confessare e di predicare il Vangelo in tutta la Chiesa Cattolica. Ma riguardo alle pubbliche comparse fuori della propria Diocesi esiste anche tra noi vescovi un certo galateo ecclesiastico: il vescovo o il cardinale che intende venire in un’altra Diocesi e comparire pubblicamente, si annuncia in primo luogo al vescovo locale, fatto suggerito anche dalla prudenza ecclesiale. Ritengo che tale prudenza ecclesiale e tale regola solita dovevano essere applicati specialmente in questo caso.

      6 - Sono sorpreso perché dall’ufficio del card.Schönborn fino alla pubblicazione di questa dichiarazione non si è annunciato nessuno e suppongo che al Cardinale sia noto l'atteggiamento della Chiesa su Medjugorje, atteggiamento basato sulle indagini commissionali e sulle conclusioni che non si può affermare che si tratti di „apparizioni o rivelazioni soprannaturali“. La sua visita al Cenacolo cioè a suor Elvira, la quale, obiter dicendo, come religiosa non ha il permesso di dimorare ed operare nel territorio di questa Diocesi, si potrebbe interpretare anche come appoggio a lei. E non solo a lei, ma anche ad un cospicuo numero di nuove comunità e associazioni di fedeli disobbedienti, dimoranti a Medjugorje, che nella visita del Cardinale possono leggere un incoraggiamento per la loro disobbedienza ecclesiastica.

      7 - In qualità di vescovo diocesano adduco, e ripeto, alcuni fatti dolorosi:
      - Innanzi tutto rilevo l’increscioso „caso erzegovinese“ sulle parrocchie il quale si lega al “fenomeno di Medjugorje“: sin dall’inizio l'apparsa figura di Medjugorje si è schierata decisamente dalla parte di alcuni francescani allora disobbedienti - uno di loro ha lasciato più tardi sia l'Ordine che il sacerdozio - accusando il vescovo diocesano d'allora per il disordine.

      - Abbiamo ora nel territorio della Diocesi nove ex-francescani, dimessi dai loro superiori dall'Ordine dei frati minori, e la Santa Sede ne ha confermato la dimissione. Sebbene sospesi a divinis, essi si comportano nelle parrocchie usurpate come sacerdoti legali. Mentre la presunta figura di Medjugorje dà risposte alle domande più banali dei curiosi, non se ne sente mai una parola contro i gravi abusi che colpiscono l'unità di questa Chiesa locale.
 
      - Abbiamo avuto un’esperienza tragica, nel 2001: certi francescani, allora alcuni già dimessi dall'Ordine ed altri non ancora dimessi, hanno invitato un diacono veterocattolico che si presentava come „Arcivescovo“ e nelle parrocchie usurpate ha „cresimato“ oltre 700 giovani. Tutto invalidamente e sacrilegamente, celebrando anche invalidamente, come diacono, la messa in alcune parrocchie. L'apparsa di Medjugorje non menziona nemmeno tale abuso del sacramento dello Spirito Santo e dell’Eucaristia!

      - Abbiamo avuto un altro fatto triste: due di tali sacerdoti sono andati da un vescovo veterocattolico in Svizzera con la richiesta di essere ordinati vescovi, per separarsi sia da Mostar che da Roma, per fare uno scisma formale, il che il vescovo veterocattolico ha declinato.

      - Abbiamo avuto due speciali carismatici promotori ed ideatori del „fenomeno di Medjugorje“, disobbedienti di spicco, Tomislav Vlašić, il quale è stato dimesso dall’OFM l'anno scorso e la Santa Sede l'ha sciolto, su sua richiesta, da ogni ufficio ed obbligo sacerdotale; e fra Jozo Zovko, privo di ogni esercizio sacerdotale nel territorio di questa Diocesi dal 2004, il quale, secondo le notizie dei giornali, è stato ritirato dai suoi superiori religiosi dal territorio dell'Erzegovina, e al quale è stato vietato ogni contatto con Medjugorje.

      8 - Il Cardinale rimane entusiasmato dalle tante confessioni a Medjugorje, dove si manifesta la misericordia del Padre. Noi crediamo che la misericordia del Padre celeste ugualmente si manifesta sia a Medjugorje che e in ogni parrocchia di questa Diocesi, sia prima che dopo il fenomeno di Medjugorje. Basta vedere le lunghe file di fedeli davanti ai confessionali in tutte le parrocchie, specialmente per il Natale, per la Pasqua, per le Feste o per le Cresime. Molti dicono che tali confessioni a Medjugorje siano una forte prova che la Gospa „appare“. Secondo tale conclusione sulle numerose confessioni, la Gospa apparirebbe in tutte le nostre parrocchie e non solo a quelle tre persone alle quali appare una volta all'anno a Medjugorje e alle altre tre ogni giorno, del resto per lo più fuori Medjugorje, ed anche nel duomo di Vienna, come dicono. In totale finora: circa 40.000 “apparizioni”! Anzi, si ha l’impressione che alcuni “veggenti” determinano dove e quando la Gospa “apparirà”, poiché appare dove e quando loro vogliono. Non è questa una inammissibile manipolazione con la Gospa e con il Sacro in genere?

      Come vescovo diocesano con la presente dichiarazione voglio informare i fedeli che la visita del card. Christoph Schönborn non significa alcun riconoscimento dell’autenticità delle “apparizioni” legate a Medjugorje. Mi rincresce che il Cardinale con la sua visita, comparsa e dichiarazioni abbia aggiunto alle presenti sofferenze della Chiesa locale ancor altre nuove che non contribuiscono alla sua pace ed unità tanto necessaria. 
 
Ratko Perić, vescovo


Riteniamo importante non trascurare quanto abbiamo letto....



Caterina63
00domenica 10 gennaio 2010 18:26
Il cardinale ha varie volte – a Medjugorje e dopo il suo rientro a Vienna – sottolineato che bisogna aderire alla dichiarazione della conferenza episcopale Jugoslava del 1991, sostenuta anche dalla Congregazione per la Fede

 il Comunicato di cui si parla è questo:

ATTI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE TOSCANA

Comunicato dei Vescovi toscani

Durante la Visita "ad limina Apostolorum" dei Vescovi della Regione Toscana, nei giorni 16/20 aprile 2007, abbiamo avuto un incontro presso la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, con il Segretario Monsignor Angelo Amato, il quale, parlando con noi delle apparizioni di Medjugorje, ci ha invitati a rendere pubblica l'Omelia del Vescovo di Mostar, per fare chiarezza sul fenomeno religioso legato a questo luogo.
In conformità a questo invito rendiamo note, e preghiamo, soprattutto i Sacerdoti, a leggerlo attentamente ed a trarre le conseguenze necessarie, per la retta illuminazione dei nostri fedeli.


Dall'omelia di S.E. Mons. Ratko Peric, Vescovo di Mostar, a Medjugorje, il 15 giugno 2006, in occasione della Solennità del Corpo e Sangue di Cristo.

III - “Le apparizioni”
Innanzitutto, il fatto che qualcuno si confessa sinceramente e riceve devotamente la santa comunione in questa chiesa parrocchiale e che tale persona nella sua anima sente la gioia, grazie al perdono di Dio, lo salutera' ogni fedele e lo attribuira' a Dio, fonte di ogni grazia. Ma sara' attento di non passare, in maniera illogica e inconseguente, da tale fatto di grazia alla conclusione: “Io mi sono confessato, mi sento bene, ora sono convertito, dunque la Madonna appare a Medjugorje!” Tale fedele e penitente e' comunque obbligato a confessarsi, frequentare gli altri sacramenti, osservare tutti i comandamenti al di la' del fatto se le apparizioni private siano riconosciute o meno.

Secondo, io non sarei un ministro responsabile del Mistero del Corpo e del Sangue di Cristo se non avvertissi, anche oggi pubblicamente, anche da questo luogo e in questa occasione, tutto il mondo interessato che in questa Chiesa locale di Mostar-Duvno esiste qualcosa come uno scisma: un gruppo di sacerdoti, dimessi dal Governo generale dei Frati minori dall'Ordine francescano a causa della loro disobbedienza al Santo Padre gia' da anni mantiene in maniera violenta piu' chiese parrocchiali ed uffici con l'inventario ecclesiastico. In tali parrocchie essi operano non solo illegalmente ma amministrano i sacramenti sacrilegamente, ed alcuni anche invalidamente, come sono la confessione e la cresima oppure assistono ai matrimoni invalidi. Tale prassi antiecclesiastica deve essere scioccante per tutti noi.
Ugualmente tale scandalo del sacrilegio dei sacramenti, specialmente del Santissimo Corpo di Gesu', dovrebbe essere scioccante anche per i fedeli che si confessano invalidamente davanti a tali sacerdoti e assistono alle Messe sacrileghe. Preghiamo il Signore di togliere quanto prima di mezzo di noi questo scandalo e scisma.
Terzo, sono grato al Santo Padre, sia a Papa Giovanni Paolo II, di b. m. sia a Benedetto XVI, gloriosamente regnante, i quali hanno sempre rispettato la posizione dei vescovi di Mostar-Duvno, sia del defunto sia dell'attuale, riguardo alle presunte “apparizioni” e “messaggi” di Medjugorje, restando sempre fermo il pieno diritto al Sommo Pontefice di pronunziarne l'ultimo verdetto. E questa posizione dei vescovi, dopo tutte le indagini canoniche, si puo' riassumere in queste frasi:

1 - Medjugorje e' una parrocchia cattolica nella quale si realizza la vita liturgica e pastorale come nelle altre parrocchie di questa Diocesi di Mostar-Duvno. E nessuno e' autorizzato ad attribuire il titolo ufficiale di “santuario” a questo luogo, eccetto la Chiesa.
2 - In base alle indagini ecclesiastiche sugli avvenimenti di Medjugorje non si puo' affermare che si tratti delle apparizioni o rivelazioni soprannaturali. Questo significa che la Chiesa finora non ha accettato nessuna apparizione ne' come soprannaturale ne' come mariana.
3 - Nessun sacerdote che opera canonicamente in questa parrocchia di Medjugorje o che sia di passaggio e' autorizzato a presentare la sua opinione privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa sulle “apparizioni e messaggi”, ne' in occasione delle celebrazioni dei sacramenti, ne' durante gli atti di pieta' soliti, ne' nei mezzi di comunicazione cattolici.
4 - I fedeli cattolici non sono solo liberi dall'obbligo di credere nella veracita' delle “apparizioni” ma devono sapere che non sono permessi i pellegrinaggi ecclesiastici, ne' ufficiali ne' privati, ne' personali ne' comuni, dalle altre parrocchie, se presuppongono l'autenticita' delle “apparizioni” o se con cio' autenticassero tali “apparizioni”. Chi fa ed insegna diversamente, non agisce e non insegna secondo lo spirito della Chiesa.
5 - In base alle indagini e prassi finora avute, come vescovo locale ritengo che riguardo agli avvenimenti di Medjugorje per tutti questi 25 anni non e' accertata, a livello ecclesiastico, nessuna “apparizione” della Madonna come autentica. Il fatto che nel corso di questi 25 anni si parla di decine di migliaia delle “apparizioni”, non attribuisce nessuna autenticita' a tali eventi, secondo le parole dell'attuale Santo Padre, udite durante l'udienza concessami il 24 febbraio u.s., alla Congregazione per la dottrina della fede hanno sempre suscitato la domanda come possano essere credibili per un credente cattolico.

Soprattutto non ci appaiono come autentiche se gia' si sa in anticipo che le presunte “apparizioni” avverranno:
- ad una persona ogni anno il 18 marzo, ma avra' anche le “apparizioni” ogni 2 del mese, con i “messaggi” che puoi anche tu aspettare, secondo la procedura abituale;
- ad un'altra avverra' ogni giorno dell'anno, ma - come se questo non fosse sufficiente - e percio' di aggiunta ogni 25 del mese una “apparizione” particolare ed anche una specie di comunicato al pubblico che anche tu puoi prevedere e aspettare;
- ad una terza apparira' ogni 25 di dicembre, per il Natale, anche con il comunicato simile ai gia' menzionati;
- ad una quarta persona “apparira'” ogni anno il 25 giugno, e cio' con un certo comunicato;
- agli altri due ogni giorno con i “messaggi” che si possono prevedere perche' sono varianti dei simili contenuti.
Tale fatto ed alluvione delle presunte apparizioni, messaggi, segreti e segni non confermano la fede ma ci convincono ancor di piu' che in tutto questo non e' accertato niente di autentico e veritiero.
Percio' responsabilmente invito quelli che dicono di se di essere “veggenti” come anche quelli che formulano i “messaggi” di mostrare l'obbedienza ecclesiastica e di cessare con tali pubbliche comparse e comunicati in questa parrocchia. Con cio' manifesteranno loro dovuto senso ecclesiale non mettendo le “apparizioni” private e le comunicazioni private sopra la posizione ufficiale della Chiesa.

La fede e' una cosa seria e responsabile.
La Chiesa e' una istituzione seria e responsabile.
Per l'intercessione della Beata Vergine Maria, la piu' grande portatrice dei doni dello Spirito di Dio e la quale per l'opera dello Spirito Santo nel suo grembo ha concepito, e ha dato al mondo, la Seconda Persona Divina, Cristo Gesu', il quale ci da' il suo Santissimo Corpo e Sangue per la vita eterna, voglia Lui - Via Verita' e Vita - aiutarci affinche' la verita' sulla Beata Vergine, Madre sua e Madre della Chiesa, Sede della Sapienza e Specchio della Giustizia, risplenda in tutto il suo splendore in questa nostra parrocchia e diocesi, senza alcuna mescolanza delle cose non degne della fede, e tutto in conformita' all'immutabile dottrina e prassi della Chiesa.
Amen.


*****************************************

Questo è il nostro compito Occhiolino

Caterina63
00sabato 16 gennaio 2010 09:50
‘Rumors’ dai ‘Sacri Palazzi’: il Pontefice richiama all’ordine il Cardinale Schonborn: “Più prudenza su Medjugorje”. Il porporato si è recato in quel luogo il 31 Dicembre

da Petrus

CITTA’ DEL VATICANO - Il Papa non ha gradito la visita di fine anno compiuta a Medjugorje dal Cardinale Christoph Schonborn, Arcivescovo di Vienna e suo vecchio allievo all’Università. Secondo quanto trapela dai 'Sacri Palazzi' (non ci sono dichiarazioni ufficiali in proposito), Benedetto XVI lo ha comunicato personalmente al porporato austriaco, ricevendolo in udienza a pochi giorni dalle polemiche scatenate dal viaggio dell’alto prelato nella piccola località della Bosnia Erzegovina in cui sei presunti veggenti sostengono di vedere la Madonna dall’inizio degli anni ‘80.

Lo stesso vescovo di Mostar (la Diocesi in cui ricade Medjugorje), Monsignor Ratko Peric - da sempre convinto, come il suo predecessore, che in quella località non appaia assolutamente la Vergine -, con una nota ufficiale si è lamentato di non essere stato preventivamente informato da Schonborn del suo arrivo.

L’Arcivescovo di Vienna, dal canto suo, dopo aver pregato e celebrato Messa a Mejugorje il 31 Dicembre, ha anche espresso giudizi favorevoli su quanto avverrebbe in quel luogo e si è fatto accompagnare da una dei sei presunti veggenti che sostengono di vedere e parlare con la ‘Gospa’.

Adesso, siccome la Santa Sede non si è ancora espressa su tali apparizioni e molti Cardinali e Vescovi di tutto il mondo hanno manifestato il loro scetticismo sull’autenticità di queste apparizioni, Benedetto XVI ha dunque chiesto a Schonborn maggiore prudenza nelle dichiarazioni relative a Medjugorje, in modo che la sua presenza in quella località (meta, ogni anno, di milioni di pellegrini), trattandosi egli di un membro del Collegio Cardinalizio, non venga strumentalizzata da alcuni per ‘autenticare’ fenomeni che la Santa Sede, oltre che per le vie ordinarie, intende ‘monitorare’ e analizzare con una Commissione ad hoc alla cui guida dovrebbe essere chiamato il Cardinale Camillo Ruini.

L’ultimo Principe della Chiesa in ordine di tempo ad esprimere le proprie perplessità sulle apparizioni di Medjugorje (in un’intervista al nostro giornale) è stato il Cardinale José Saraiva Martins:

Eminenza, a Suo avviso, le presunte apparizioni di Medjugorje sono da ritenere vere o false?

“Non ci sono dubbi: le apparizioni non vanno considerate autentiche fin quando non saranno approvate ufficialmente dalla Chiesa nella persona del Santo Padre”.

Si dice che la Santa Sede voglia attendere il più possibile prima di esprimersi.

“Mi sembra il comportamento migliore. La Chiesa fa benissimo ad essere prudente davanti a vicende così delicate che, inevitabilmente, coinvolgono la sensibilità di milioni di fedeli”.

Come deve comportarsi il fedele che vuole andare in pellegrinaggio a Medjugorje?

“Non deve dare per scontato e non deve essere convinto che le apparizioni siano autentiche; deve, quindi, recarsi in quel luogo per pregare ma non per riconoscere con la sua presenza la veridicità di fenomeni la cui approvazione dipende solo ed esclusivamente dalla Chiesa e che, comunque, nulla tolgono e nulla aggiungono alla Rivelazione che si è già compiuta in Cristo”.

Bastano, intanto, le conversioni per credere in Medjugorje?

Assolutamente no, quello delle conversioni, ma anche delle guarigioni, non è un argomento sufficiente per avvalorare la tesi dell’autenticità delle apparizioni. Solo perché in quel luogo ci si converte, non è detto che appaia la Madonna. La conversione è possibile anche in una piccola parrocchia di campagna”.

Veniamo ai ‘veggenti’. C’è chi li accusa di essersi inventati tutto e di avere degli interessi economici, e chi pensa che in realtà appaia loro il demonio con le sembianze della Madonna per portare divisione, pur a costo di qualche conversione, nella Chiesa. Lei che ne pensa?

“Non so se si siano inventati queste apparizioni o se abbiano interessi economici; di sicuro, in casi del genere, può esserci lo zampino del demonio. Ma Dio è così grande che sa servirsi anche del maligno per il bene dell’umanità: potrebbero spiegarsi così i benefici che molti sostengono di ricevere a Medjugorje”.

Sempre in riferimento ai ‘veggenti’, nessuno di loro, al contrario della stragrande maggioranza degli altri veggenti riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, ha scelto la vita consacrata. Tra di essi c’è chi ha addirittura sposato una modella americana e vive negli Usa in una mega-villa con piscina.

“La vita consacrata sarebbe stata una bella testimonianza da parte di queste persone, ma vedo che c’è una grande differenza con Fatima, dove i tre pastorelli scelsero di essere ancora più piccoli e umili di quanto non fossero già per vivere in pienezza il grande dono delle apparizioni”.

A proposito: i ‘veggenti’ sostengono che quelle di Medjugorje siano la naturale prosecuzione delle apparizioni di Fatima.

“Io non credo che lo siano. Vedo troppe differenze. Come dicevo prima, i pastorelli di Fatima si fecero umili e scelsero il silenzio, a Medjugorje non so se questo stia avvenendo; Suor Lucia entrò in clausura, a Medjugorje nessuno ha scelto la vita consacrata; la stessa Suor Lucia mise per iscritto i segreti affidatigli dalla Madonna, mentre a Mejdugorje continuano a serbarli per sé. No, non vedo punti in comune tra Fatima e Medjugorje”.

Eminenza, in alcune apparizioni, la Vergine chiederebbe ai sei ‘veggenti’ di Medjugorje di non obbedire ai divieti del loro Vescovo diocesano, come, ad esempio, quello di non parlare più pubblicamente delle presunte ‘visioni’.

“La Madonna non potrebbe in alcun caso essere anti-gerarchica e incitare alla disobbedienza, anche se il Vescovo di Mostar avesse torto. Questo è un altro elemento su cui riflettere”. [SM=g1740733]

Il Vescovo di Mostar, recentemente, ha manifestato il proprio dispiacere per non essere stato avvisato della presenza del Cardinale Schonborn a Medjugorje. Una presenza ‘pesante’, che qualcuno potrebbe valutare erroneamente come un riconoscimento delle apparizioni da parte della Santa Sede.

“Lungi da me l’idea di giudicare il comportamento del Cardinale Schonborn, ma io, considerata l’attenzione morbosa che è concentrata su Medjugorje, come faccio peraltro sempre ogni volta che mi reco fuori Roma, avrei prima parlato con Monsignor Peric: quando noi Cardinali ci rechiamo in una Diocesi, entriamo in ‘casa’ del Vescovo del luogo e dobbiamo avere l’educazione e il buon senso di annunciarci”.

www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=13702





[SM=g1740733]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:02.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com