Anche i Domenicani riscoprono la Messa antica e propria....

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Caterina63
00mercoledì 18 marzo 2009 21:11

Monday, October 27, 2008

Oxford Martyrs' Mass at Blackfriars


(dal traduttore di internet, visto che mi era sembrata una notizia interessante Ghigno e credo che possiate cliccare sulle foto per ingrandirle, altrimenti le trovate qui:
http://godzdogz.op.org/labels/news.html )

Più di duecento persone[SM=g1740722]  si sono radunate a Blackfriars Oxford il 25 ottobre per una Messa celebrata secondo il rito romano 1962. Questa è stata probabilmente la prima volta che questa particolare forma di Messa, ora denominata 'straordinaria forma' del rito romano, è stata celebrata nella chiesa di Oxford priorato con frati domenicani che servono all'altare. P. Dominic Jacob da Oxford Oratorio è stato il celebrante, ed era assistito da P. David Rocks OP come diacono e fr Lawrence Lew PO suddiacono. Inoltre, altri cinque fratelli Dominicanani hanno servito come Maestro delle Cerimonie e accoliti alla High Messa Inoltre sono stati presenti in coro il Vescovo William Kenney CP, che ha predicato, e sacerdoti e religiosi da tutto Oxford.[SM=g1740721]


Over two hundred people gathered in Blackfriars Oxford on 25 October for a High Mass celebrated according to the 1962 Roman rite. This was probably the first time that this particular form of Mass, now called the 'extraordinary form' of the Roman rite, has been celebrated in the Oxford priory church with Dominican friars serving at the altar. Fr Dominic Jacob from the Oxford Oratory was the celebrant, and he was assisted by fr David Rocks OP as deacon and fr Lawrence Lew OP as sub-deacon. In addition, five other Dominican brothers served as Master of Ceremonies and acolytes at the High Mass. Also present in choir were Bishop William Kenney CP who preached, and priests and religious from around Oxford.


The Mass was a votive Mass to commemorate four martyrs of Oxford who were executed for their Catholic Faith on 5 July 1589. Fr George Nichols, Fr Richard Yaxley, Thomas Belson and Humphrey Pritchard were beatified in 1987. To mark their heroic witness, the Latin Mass Society (LMS) erected a plaque at 100 Holywell Street in Oxford, which is the site of their martyrdoms. 


Since 2004, Dr Joseph Shaw has been organising a Pilgrimage to honour the Oxford martyrs and this year was especially significant because the newly-erected plaque was to be blessed. After the Mass and lunch, an even larger group met at Cornmarket, near the site of the old prison where the four men were imprisoned, and went in procession singing the Litany and Te Deum to Holywell. There, Bishop Kenney, who is the auxiliary bishop for Oxford, blessed the plaque and reminded us that even today we have to die to ourselves and suffer for our Faith. The group then returned to Blackfriars for Benediction which was given by Fr Armand de Malleray FSSP.


Below are photos from the Mass, courtesy of Joseph Nunan and Martin Beek.

View of the High Altar from the nave which was completely full.

Prayers at the foot of the altar said by the priest, deacon (right) and sub-deacon (left).

The altar is incensed at the beginning of Mass

fr Lawrence sings the reading from Revelations 7:13-17

The Gospel procession forms up in front of the High Altar

fr David sings the Gospel from Luke 2:9-19

Bishop Kenney preaches on the value of suffering and the need to bear witness to Christ with our very lives in an age where the Church is still under attack but in a more subtle manner than in the 16th century.

During the Eucharistic Prayer, or Canon of the Mass, the three ministers at the Altar adopt this position, with the sub-deacon holding the paten in a humeral veil. This is a seemingly odd, but interesting, survival from the 7th-century papal liturgy in Rome.

View from the gallery of the Canon of the Mass being prayed

The bishop receives Holy Communion

Above and below, the distribution of Holy Communion


Acolytes bearing torches lead the procession at the end of Mass

This High Mass, which was celebrated in a form that was familiar to the Oxford martyrs, was a beautiful occasion which reminded us of the richness of the Church's liturgical tradition. It is part of our Catholic heritage, and links those of us who usually celebrate the (post-Vatican II) 'ordinary form' of the Roman rite to those saints we commemorated. 

As Pope Benedict XVI said: "There is no contradiction between the two editions of the Roman Missal. In the history of the liturgy there is growth and progress, but no rupture. What earlier generations held as sacred, remains sacred and great for us too, and it cannot be all of a sudden entirely forbidden or even considered harmful. It behooves all of us to preserve the riches which have developed in the Church’s faith and prayer, and to give them their proper place".  
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Letter accompanying 'Summorum Pontificum'



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Caterina63
00martedì 20 luglio 2010 20:36
Dal Blog Messainlatino
blog.messainlatino.it/2010/07/provincia-domenicana-degli-usa-inse...

Provincia domenicana degli USA insegna il rito antico



La casa di formazione di Washington dei Domenicani ha deciso di integrare al corso di studi l'apprendimento della Messa secondo il rito domenicano. Una decisione che si accompagna all'ingresso in noviziato di 21 candidati, il numero più alto negli ultimi quarant'anni.

Nel sito della Provincia si trova un video di formazione di questo particolare rito, preparato dai Domenicani di altra provincia americana: lo trovate a questo link.

Il rito domenicano si sviluppò mediante varianti dal rito romano allora in uso fin dai primi anni dalla fondazione dell'Ordine e appena pochi decenni dopo, nel 1256, fu fissato in 14 libri liturgici (tra cui messale, graduale, antifonario e breviario) per iniziativa del b. Uberto, quinto Maestro Generale dell'Ordine.

E' stato il rito della Messa celebrata quotidianamente da S. Vincenzo Ferrer, da S. Alberto Magno, da S. Tommaso d'Aquino. Dal 1256, esso rimase praticamente identico fino al 1965.

La Sacrosanctum Concilium, al numero 4, dispone: "Infine il sacro Concilio, obbedendo fedelmente alla tradizione, dichiara che la santa madre Chiesa considera come uguali in diritto e in dignità tutti i riti legittimamente riconosciuti; vuole che in avvenire essi siano conservati e in ogni modo incrementati; desidera infine che, ove sia necessario, siano riveduti integralmente con prudenza nello spirito della sana tradizione e venga loro dato nuovo vigore, come richiedono le circostanze e le necessità del nostro tempo."

Potete invece immaginarvi il seguito... il rito domenicano scomparve completamente, sostituito completamente dall'ipertrofia tumorale del Novus Ordo (la moneta cattiva scaccia quella buona, dice la legge di Gresham). Uno dei tanti casi di fedele applicazione e accettazione del Concilio, come abbiamo visto citando la costituzione sulla S. Liturgia!

Furono gli stessi domenicani nel 1969 a chiedere di poter celebrare il rito romano riformato (fino ad allora, i monaci celebravano esclusivamente il loro rito, non la cosiddetta Messa tridentina). Il permesso, manco a dirlo, fu loro accordato e il rito classico soggetto a restrizione (ossia: si sarebbe potuto continuare a celebrarlo, ma solo se ci fosse stato il permesso niente meno che del Maestro Generale dell'Ordine o almeno del Priore della provincia; ovviamente ciò non avvvenne mai).

Ora quel rito risorge. Multa renascentur quae iam cecidere: abbiam fatto bene ad adottare come nostro motto la frase di Orazio, siete d'accordo?

L'Ordine dei domenicani, in relazione alla liturgia tradizionale, è forse il più eclettico e diviso. Mentre abbiamo ordini religiosi monoliticamente contrari, e fortunatamente in crollo vocazionale, come i gesuiti, i domenicani variano dalle posizioni della provincia olandese (quella che propone di far dire messa ai laici), all'italiana (il cui Priore Padre Barile ha avuto problemi di pancreas all'uscita del motu proprio), a quelle inglesi e, ora, americana, pragmaticamente aperte alla Tradizione liturgica. Un bel salto, dai tempi (fino al 2001) del Maestro Generale dell'Ordine Timothy Radcliffe, gran propugnatore della 'clerogamia' (la fine del celibato) e dell'accesso dei gay all'Ordine sacro.

Enrico

Fonte: Summorum Pontificum Observatus



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Caterina63
00martedì 16 agosto 2011 10:55

S. Messa in Rito Domenicano antico.

Dal Sito di New Liturgical Movement apprendiamo che la scorsa domenica, 7 Agosto 2011, (anticipo della festa di San Domenico, secondo il calendario N.O.), nella chiesa parrocchiale del Santo Rosario a Portland (Oregon, U.S.A.), è stata celebrata da P. Anthony Patalano la S. Messa nella Forma Straordinaria del Rito Romano-Domenicano. Nel sito di NLM è un bel video che invitiamo a guardare e a gustare, anche per scoprire e conoscere alcune peculiarità dell'antico Rito Domenicano (dal 1215 circa).


Si veda anche il sito della Parrocchia del Santo Rosario retta dai frati predicatori, ove da un anno si celebra regolarmente la S. Messa in rito antico ogni mese e festa di precetto, grazie alla conoscenza e agli studi di p. Anthony (foto)


Caterina63
00giovedì 30 agosto 2012 23:35

Lugano : il sito Diocesano ( settore Liturgia) segnala la notizia della Santa Messa nel Rito Romano antico ( forma straordinaria )

Il sito della Diocesi di Lugano mette in bell’evidenza la notizia della celebrazione settimanale della Santa Messa nel Rito Romano antico (forma straordinaria ). 
 
Questo il testo del comunicato :

“La Santa Messa  nella forma straordinaria del rito romano, già concessa dal Vescovo Mons. Pier Giacomo Grampa, per indulto, sin dall’inizio del suo episcopato, a partire da domenica 2 settembre 2012 verrà celebrata, alle ore 16.00,  ogni prima domenica del mese, nella chiesa di San Carlo in via Nassa a Lugano ”. 

Nel rallegrarci per questa ennesima , bella iniziativa della Diocesi e del Vescovo S.E.R. Mons. Pier GiacomoGrampa per far conoscere a tutti i fedeli la liturgia disciplinata dal Motu Proprio “Summorum Pontificum” del nostro amatissimo Papa Benedetto XVI, suggeriamo anche agli attenti  Amici Lettori di MiL di guardare  le belle foto della celebrazione con l'Altare "ad orientem" nella Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore ( sempre a Lugano) officiata da  S.E.R. Mons. Charles Morerod, Domenicano, già Rettore dell’Angelicum, per il  conferimento dell’Ordine Sacerdotale a fra Didier Baccianti Domenicano, il 29 giugno scorso , Solennità dei Santi Pietro e Paolo . 
Al novello Sacedote fra Didier Baccianti assicuriamo le nostre preghiere per il suo Ministero Sacerdotale nell’Ordine dei Predicatori, Domenicani. 
Ringraziamo gli  Amici di Lugano per queste significative segnalazioni.
A.C. 
 
Per vedere le foto dell'ordinazione sacerdotale di fra Didier Baccianti scorrere in fondo alla home del sito :  http://www.domenicani.it/




[SM=g1740738]

Il Rito Domenicano ritorna a Washington, DC

 
Pubblica Rorate Caeli:

I seguaci dell'Ordine dei Predicatori negli Stati Uniti hanno riscontrato una curiosa situazione negli ultimi dieci anni, in cui molti giovani conservatori e orientati alla Tradizione si sono uniti ai domenicani a Washington, DC, mentre l'uso del rito domenicano era in gran parte sulla costa occidentale.

Ciò sta cambiando. La Messa in rito domenicano sarà celebrata nella cappella maggiore della Casa domenicana di Studi di Washington, DC, partendo con una Messa Cantata alle ore 07:15 Giovedi, 27 settembre 2012.

Masse di rito Domenicano sono state spesso celebrate nella provincia occidentale, spesso da Padre Augustine Thompson, O.P. che ha lavorato accanitamente per promuovere il rito del suo ordine. Ci sono state Messe occasionali in rito Domenicano in altri luoghi come New York City e Cristoforo Colombo, Ohio ma non nel cuore della crescita vocazionale di D.C. fino ad ora.

Particolarmente dai tempi di Summorum Pontificum, molti giovani fratelli Domenicani in Washington, D.C. hanno --con pazienza e carità-- espresso il loro desiderio del rito Domenicano. Dei fratelli hanno presenziato al rito romano latino e tradizionale in Washington, D.C. e almeno un frate Domenicano lo ha celebrato in D.C.  Un altro ha pronunciato il sermone durante una Missa Solemnis in rito romano latino tradizionale. Infatti, la Fraternità Sacerdotale San Pietro (FSSP) ha inviato molti preti alla Casa Domenicana di Studi per gradi avanzati. Ma nel frattempo mai una Messa di rito Domenicano pubblico (o il rito latino romano tradizionale, di questa importanza) Domenicana e pubblica nella Casa Domenicana di Studi in Washington, D.C.

E così, questo è un grande evento per i domenicani della provincia orientale. A molte preghiere (molte dei loro fratelli) è stata data risposta. Successivamente possono essere accettate cose minori come fare a meno della concelebrazione (una delle ragioni per cui la cosa ha richiesto tempo), forse questo è il prossimo ordine religioso che abbraccia pienamente le tradizioni liturgiche identificandosi da vicino col numerosissimo clero che riempì luoghi e celle per generazioni prima del Vaticano II.


[SM=g1740722]
Caterina63
00giovedì 30 agosto 2012 23:38
[SM=g1740722] Amici, vi offriamo tre file interessanti ed imperdibili attraverso i quali, Padre Riccardo Barile O.P. spiega molte cose sulla Liturgia denunciandone gli abusi, invitando all'amore autentico...


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PRIMO FILE
www.gloria.tv/?media=190273


Ogni buon cuoco conosce l’arte di riutilizzare gli avanzi e ciò che vedete e sentite sono gli avanzi utilizzati e non utilizzati per un video/filmato in argomento, che qui viene riproposto nella sua prima parte, ma rielaborato e aumentato nei contenuti e nelle immagini, anche se ovviamente non si utilizzano filmati.
In questa prima parte sarà possibile vedere i quattordici modi di pregare di san Domenico con le immagini tratte da un codice manoscritto conservato nel Convento Patriarcale di San Domenico in Bologna. Si tratta di un inedito e di una prima assoluta.

P. Riccardo Barile


[SM=g1740717]


[SM=g1740722] SECONDO FILE
www.gloria.tv/?media=194019


San Domenico morì il 6 agosto 1221 e dopo di lui i frati dovettero rimodellare la loro preghiera, dandole una fisionomia più stabile, e anche fondare o sostenere una preghiera del popolo, che non sempre era direttamente liturgica.

In questa seconda parte sarà riproposto - alla buona - il canto dell’antifona Media vita, quella che faceva piangere san Tommaso d’Aquino.
P. Riccardo Barile


[SM=g1740717]

[SM=g1740722] TERZO FILE
www.gloria.tv/?media=196851


Lo sapete che alcuni (giovani) frati domenicani ogni tanto e con solennità celebrano secondo il rito domenicano in vigore prima del Vaticano II?

Nel video sono visibili immagini che documentano questo fenomeno “di ritorno” - ma è veramente “di ritorno”? -, oltre ad altre immagini più “normali” e financo “di sinistra”.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
P. Riccardo Barile



[SM=g1740717]

[SM=g1740738]
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