Benedetto XVI in visita ad Aquileia e a Venezia 7-8 maggio 2011

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Caterina63
00venerdì 11 febbraio 2011 00:01

 




cliccate sull'immagine sopra o qui:
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Cari Veneti... arriva il Papa!



Con la conferenza stampa di quest'oggi, il Triveneto si prepara ufficialmente ad accogliere il Pontefice: è stato aperto un sito dedicato al grande evento, ed è stato presentato il programma, che vedrà il Pontefice impegnato in Aquileia e a Venezia.

SABATO 7 MAGGIO 2011 

ore 16.00             Arrivo all’aeroporto di Ronchi dei Legionari

                              Trasferimento in auto ad Aquileia (Udine)

ore 17.00             Arrivo in Piazza Capitolo, davanti alla Basilica
                              Dopo un breve saluto il Santo Padre entra nella
                              Basilica per l’Assemblea in preparazione
                              del Secondo Convegno Ecclesiale di Aquileia

ore 18.00            Il Santo Padre lascia la Basilica per raggiungere
                             in elicottero Venezia

ore 19.00            Il Santo Padre giunge in Piazza San Marco ed entra
                             in Basilica di San Marco

DOMENICA 8 MAGGIO 2011
ore 10.00             A Mestre, presso il Parco di San Giuliano,
                               il Santo Padre presiede la celebrazione eucaristica
                              per tutte le Chiese del Nordest
               
ore 12.00             Regina Coeli
                              Terminata la celebrazione, il Santo Padre fa ritorno
                              al Patriarchio di Venezia.
                           
ore 16.45             In  Basilica di San Marco il Papa presiede
                               l’Assemblea ecclesiale per la chiusura della
                               Visita Pastorale nella diocesi di Venezia
ore 17.45             Il Santo Padre raggiunge la Basilica della Salute
                               per l’incontro con il mondo della cultura,
                               dell’arte e dell’economia
ore 18,30            Terminato l’incontro in Basilica, il Santo Padre
                              raggiunge la Cappella della Ss. Trinità
                              per la sua benedizione al termine dei lavori
                              di restauro e inaugura la rinnovata Biblioteca
                              dello Studium Generale Marcianum
ore 19.00             Il Santo Padre lascia il polo della Salute
                               per raggiungere l’aeroporto “Marco Polo” di Tessera



Caterina63
00venerdì 11 febbraio 2011 00:07

Il Papa in Veneto: la musica per la Messa a Parco San Giuliano



Anticipiamo il programma musicale della Celebrazione Liturgica che presiederà Sua Santità Benedetto XVI al Parco San Giuliano in Mestre nella Terza domenica di Pasqua, l'8 maggio 2011. Un evento d'eccezione, che vedrà impegnate tutte le Diocesi del Triveneto. Dal punto di vista musicale, la più indaffarata sarà la Diocesi Patavina, a cui spetta l'intera organizazione musicale per il Rito. Tre corali composte complessivamente da più di mille persone si alterneranno con l'assemblea: un grande coro, una schola gragoriana ed una schola polifonica accompagnate da organo e ottoni. 

Introito Papale
Tu es Petrus (gregoriano) – schola gregoriana
Tu es Petrus (Lorenzo Perosi) – grande coro

Introito con l’Assemblea
Cristo risusciti (melodia XII secolo) – grande coro e assemblea

Aspersione
Vidi Aquam (gregoriano) – schola gregoriana, assemblea e grande coro

Gloria
Lux et origo (gregoriano e polifonia di don Italo Bianchi) – schola gregoriana, assemblea e grande coro

Salmo responsoriale
Mostraci, Signore, il sentiero della vita [Ps. R. 15 (16)] (don Italo Bianchi) – salmista e assemblea

Canto al Vangelo
Alleluja gregoriano VI e coda polifonica (don Italo Bianchi)

Professione di fede
Credo III (gregoriano) – schola gregoriana e assemblea e grande coro

Preghiera dei fedeli
R. Ascoltaci Signore (dal gregoriano MR it) – cantore e assemblea

Offertorio
Mottetto Jubilate Deo (Giovanni Gabrieli) – schola polifonica 
Sanctus
Lux et origo (gregoriano e polifonia di don Italo Bianchi) – schola gregoriana e assemblea e grande coro

Acclamazione alla consacrazione
Mortem tuuam (gregoriano) – assemblea e grande coro

Dossologia
Melodia messale (gregoriano) – Amen: assemblea e grande coro con coda polifonica

Preghiera del Signore
Melodia MR it (gregoriano) – assemblea e grande coro

Embolismo (Kunc) – assemblea e grande coro

Agnus Dei
Lux et origo (gregoriano e polifonia di don Italo Bianchi) – schola gregoriana e assemblea e grande coro

Canti di Comunione
Sei tu Signore il pane (G. Kirbye) – assemblea e grande coro
Resta per sempre (W.H. Monk) – assemblea e grande coro
Mottetto (G. Gabrieli) – schola polifonica
Signore, da chi andremo? – assemblea e grande coro

Regina Coeli (gregoriano) – assemblea e grande coro

Congedo Ite missa est
Lux et origo (gregoriano) – diacono, assemblea e grande coro

Dopo il congedo
Lodate Dio (Straslund, 1665) – assemblea e grande coro

La splendida Lux et origo e grandi compositori tra cui un venetissimo Giovanni Gabrieli in una Celebrazione del tutto unica per la terra della Serenissima.

Caterina63
00venerdì 11 febbraio 2011 11:34

Gli insoliti mezzi di trasporto che il Papa utilizzerà a Venezia...non è esclusa la gondola (Spinazzi Lucchesi)

In elicottero, jeep e (forse) in gondola: così si muoverà Benedetto XVI a Venezia

Serena Spinazzi Lucchesi

A Venezia arriverà in elicottero.
Si sposterà in motovedetta, ma anche in jeep. E non è escluso che salga in gondola. Sono questi i mezzi di trasporto che utilizzerà Benedetto XVI a partire dalla sera del 7 maggio,
quando di ritorno da Aquileia giungerà a Venezia.

L'arrivo del Santo Padre in laguna è previsto per il tardo pomeriggio, poco prima delle 19: sarà a bordo, si diceva, di un elicottero che atterrerà alla Scuola Navale Morosini. Da qui salirà su di una motovedetta che lo porterà in San Marco. Benedetto XVI sbarcherà al Molo intorno alle 19 e sarà accolto dal sindaco Giorgio Orsoni. Sarà questa la prima occasione per i veneziani di accoglierlo e salutarlo.

Non sarà la “Papamobile” però a portare il Santo Padre fino al Palazzo Patriarcale: le dovute precauzioni verso i “masegni” dell'area marciana hanno fatto optare gli organizzatori per un mezzo più leggero, probabilmente una jeep con il motore elettrico. Attraversata la piazza, il Santo Padre entrerà in San Marco, salirà nel Patriarchio e qui si ritirerà a riposare.
La “Papamobile” a San Giuliano. La giornata dell'8 maggio inizierà intorno alle 9, quando Benedetto XVI lascerà San Marco e si imbarcherà sulla motovedetta per raggiungere il Parco di San Giuliano. Qui, a bordo della “Papamobile”, saluterà i fedeli accorsi da tutte le diocesi del Nordest.

Al termine della messa è previsto il rientro in San Marco. Il tragitto sarà di nuovo a bordo della motovedetta, ma con una particolarità. Stavolta il mezzo acqueo percorrerà il Canal Grande e qui sarà accolto da un corteo di gondole che “scorterà” il Santo Padre fino al Bacino di San Marco. Di nuovo un rapido spostamento nell'area marciana per raggiungere il Patriarchio dove pranzerà con i vescovi. Nel pomeriggio, alle 16,45, è prevista la terza assemblea dei fedeli veneziani per la chiusura della Visita pastorale alla presenza del Pontefice che, entrando in Basilica, si soffermerà in preghiera davanti alla Nicopeia.

Terminata la celebrazione, Benedetto XVI si sposterà alla Basilica della Salute.

Qui il Papa incontrerà il mondo dell'economia e della cultura e pronuncerà un discorso universale, rivolto a “Venezia città dell'uomo”. Terminato l’incontro in Basilica, il Santo Padre raggiungerà la Cappella della Ss. Trinità per la sua benedizione e inaugurerà la rinnovata Biblioteca dello Studium Generale Marcianum al termine dei lavori di restauro. Sul breve spostamento da San Marco alla Salute c'è ancora un punto di domanda: si tratterebbe sostanzialmente di “fare traghetto” da una sponda all'altra del Canal Grande e potrebbe essere questo il momento per il Santo Padre di salire in gondola, come fece anche il suo predecessore Giovanni Paolo II.

Un momento fortemente desiderato dai gondolieri, che però sarà deciso solo all'ultimo.
Infine, lasciato il Palazzo del Seminario, il Papa salirà a bordo della motovedetta per raggiungere l'aeroporto e fare rientro in Vaticano.

Caterina63
00mercoledì 16 marzo 2011 13:32

Visita del Papa: occasione straordinaria per tutto il Nordest
Scritto il 16 marzo 2011.

Prime indicazioni operative per i fedeli che parteciperanno alla messa di domenica 8 maggio al Parco di S. Giuliano (Mestre)
 
 
NORDEST – È stata dedicata in gran parte alla preparazione e alla verifica dei vari aspetti organizzativi legati alla prossima visita del Papa del 7 e 8 maggio 2011 ad Aquileia e Venezia l’odierna riunione della Conferenza Episcopale Triveneto a Zelarino (Venezia).
 
I Vescovi del Nordest hanno nuovamente sottolineato come la visita del Papa rappresenti una grande occasione offerta alle comunità ecclesiali e civili di queste regioni in cammino verso il secondo Convegno ecclesiale di Aquileia (aprile 2012): “Nell’incontro diretto con Benedetto XVI ci è data l’opportunità di ridestare e ravvivare il dono più bello. Ci parlerà di Gesù, vera speranza del mondo. Ci aiuterà a riscoprire che Egli è vivo, vicino e contemporaneo a noi, tocca e interessa le corde più profonde e quotidiane della nostra esistenza”.
 
Il momento culminante per tutti della visita pastorale del Santo Padre al Nordest sarà la grande messa della mattina di domenica 8 maggio al Parco di S. Giuliano di Mestre. Per questo, i Vescovi hanno espresso l’auspicio che da parrocchie, associazioni, movimenti ecclesiali ecc. si converga in gran numero e raccomandano di fornire al più presto l’adesione (secondo le modalità indicate nel sito
www.ilpapaanordest.it o telefonando allo 041/5464417). Tale adesione – che permette di ottenere il pass d’ingresso – è un semplice gesto per favorire un migliore e ordinato afflusso dei fedeli all’area del Parco.
 
Alcune note tecnico-logistiche

Mentre il Comitato organizzatore sta definendo – con i diversi interlocutori istituzionali e tecnici – la complessa logistica di tale momento per consentire a tutti di vivere una celebrazione bella e ordinata, emergono alcune prime concrete indicazioni per i fedeli che parteciperanno alla messa a S. Giuliano:

·         L’assistenza e il supporto di oltre mille volontari garantirà a tutti la possibilità di partecipare pienamente e in modo ordinato al gesto eucaristico.

·         L’area del Parco sarà opportunamente allestita con un numero adeguato di punti di ristoro e soccorso (con ambulanze e servizio medico), servizi igienici e maxischermi.

·         Alle diocesi e alle persone più lontane l’invito è quello di valutare l’opportunità di raggiungere Mestre in treno, anche attraverso l’organizzazione di appositi treni speciali; è garantita, infatti, la presenza di navette che, a ciclo continuo e dal primo mattino, collegheranno la stazione ferroviaria al Parco.

·         Per chi arriverà invece a Mestre con l’auto o con i pullman saranno presto indicati dalla segreteria organizzativa i parcheggi scambiatori di riferimento (previsti entro un raggio di un massimo di 4 km di distanza dal Parco) e da cui partiranno, in continuazione, le navette per S. Giuliano.

·         Nei pressi del Parco sarà predisposta, inoltre, un’area di parcheggio per le biciclette per chi sceglierà (come hanno già fatto in molti) questo mezzo che si configura come particolarmente adeguato alla circostanza.

·         Il Parco di S. Giuliano – e l’accesso ai settori dell’area liturgica – sarà aperto già a partire dalle ore 6.00 e fino alle ore 9.00, orario per il quale tutto dovrà essere pronto per la celebrazione con il Papa. I fedeli sono invitati, perciò, ad arrivare con buon anticipo nell’area e a considerare con molta attenzione i tempi di spostamento necessari dai parcheggi scambiatori o dalla stazione ferroviaria per il Parco. Il tragitto a piedi dei pellegrini all’interno del Parco non sarà, prevedibilmente, superiore al quarto d’ora.

·         All’area liturgica del Parco i fedeli accederanno progressivamente al momento del loro arrivo.

·         Solo tre settori avranno una destinazione particolare: uno per i malati e diversamente abili, uno per seminaristi e chierichetti ed un altro ancora per le rappresentanze civili ed ecclesiali.

·         Malati e diversamente abili potranno accedere al settore con, al massimo, un accompagnatore ciascuno; per favorire l’organizzazione gli interessati sono invitati a dare la loro adesione già entro il 1° aprile p.v. (sempre attraverso il sito www.ilpapaanordest.it o telefonando allo 041/5464417).

·         Tale scadenza del 1° aprile vale anche per seminaristi e chierichetti che dovranno dare la loro adesione tramite i referenti diocesani e parrocchiali.

·         Il deflusso dal Parco di S. Giuliano alla stazione ferroviaria e ai parcheggi scambiatori sarà garantito dal momento della fine della messa a circa metà pomeriggio (l’orario esatto sarà presto definito e comunicato).

·         Ferma restando l’opportunità di preannunciare la presenza alla messa attraverso lo strumento delle “adesioni” per favorire una buona organizzazione, rimane in ogni caso aperta la possibilità per tutti – fino ad un’ora prima della messa – di accedere all’area liturgica del Parco.
 
Il coinvolgimento della società civile
Con il progredire dell’organizzazione dell’evento si registra un crescente coinvolgimento di varie realtà ed espressioni della società civile che desiderano esprimere il loro particolare benvenuto al Papa.
 
Ad esempio, molto bello e suggestivo si preannuncia l’arrivo del Papa al molo di S. Marco nella serata di sabato 7 maggio: Benedetto XVI, al suo giungere nel Bacino di S. Marco, riceverà una speciale accoglienza da uno schieramento di barche delle associazioni di “Vela al terzo” (le tipiche imbarcazioni con vela quadrata di vari colori).
 
La mattina di domenica 8 maggio, per il trasferimento dal Parco di San Giuliano a S. Marco, si formerà un corteo acqueo allestito dalle società remiere veneziane che accompagnerà il Papa, al suo arrivo dal Rio di Cannaregio e a partire al suo ingresso in Canal Grande (all’altezza della chiesa dei Ss. Geremia e Lucia), fino a S. Marco.
 
Mentre si stanno completando le collette straordinarie nelle varie diocesi (a Udine e Treviso sono fissate per domenica 27 marzo), continua la raccolta di offerte e donazioni – in particolare attraverso il c/c postale e bancario – secondo le modalità indicate sul sito e che sta documentando, sin dai primi riscontri, il generoso desiderio di molti fedeli di contribuire concretamente alla preparazione dell’evento, ciascuno secondo le sue possibilità.
 

Caterina63
00martedì 3 maggio 2011 12:56
Dal blog Sacris Solemniis

Il Papa in arrivo: i dettagli della Celebrazione a Mestre


Sono iniziati a metà aprile e risultano, ormai, in buona fase di avanzamento i lavori per allestire i luoghi liturgici della celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal Papa la mattina di domenica 8 maggio nel Parco di S. Giuliano (Mestre): l’altare papale, l’ambone, la sede e l’area per i vescovi, i presbiteri, i diaconi e le altre persone che svolgeranno un servizio liturgico. Il progetto è opera dell’architetto Stefano Bianchi di Padova ed è realizzato dalla ditta milanese Newtonlab diretta da Lucio Furlani. Vescovi, sacerdoti e diaconi, seminaristi e chierichetti presenti per la celebrazione. I numeri per la distribuzione della Comunione. Il Santo Padre concelebrerà, in base ai dati oggi disponibili, con oltre 30 vescovi e 600 sacerdoti; assisteranno il Santo Padre 4 diaconi e 14 seminaristi delle diocesi del Triveneto che presteranno servizio come accoliti. Per la Comunione interverranno, per l’assistenza ai sacerdoti concelebranti, 25 diaconi (dei 36 presenti in totale), alunni dei Seminari Maggiori. Per distribuire la Comunione a tutti i fedeli si prevede l’impiego di circa 600 ministri: 200 sacerdoti concelebranti, 239 seminaristi maggiori, 86 diaconi permanenti più gli altri 11 diaconi dei Seminari maggiori ed un piccolo numero di religiosi non concelebranti. A proposito di seminaristi, tra quelli del maggiore e del minore più le comunità vocazionali, saranno presenti in 500. E saranno circa 1.000 i chierichetti in arrivo dalle diocesi del Triveneto.
Un mosaico di presenze e di lingue nei servizi liturgici (dai lettori alle preghiere dei fedeli e all’offertorio). Il variegato mosaico di provenienze, del Nordest “allargato”, si rifletterà e sarà ben visibile anche in tutti gli altri servizi liturgici della messa con il Papa. I due lettori - una donna e un uomo - arrivano da Padova (Comunità S. Egidio) e dalla diocesi di Vicenza; il salmista verrà dalla diocesi di Treviso mentre il diacono impegnato per il canto del Vangelo è di Verona (congregazione degli Oratoriani). Le intenzioni della preghiera dei fedeli saranno in italiano (un’esponente di Comunione e Liberazione di Padova e un membro dell’Azione cattolica diocesana di Belluno-Feltre), tedesco (diocesi di Bolzano), sloveno (Nova Gorica), ungherese (Comunità neocatecumenali) e croato. Pluriforme sarà anche la decina di persone che si occuperà della presentazione dei doni: in questo gruppo troviamo, tra gli altri, un paio di scout di Chioggia, una famiglia di Belluno (marito, moglie e 4 figli), una religiosa di Adria - Rovigo e una coppia di neosposi di Vicenza.

Musica e canto per la liturgia eucaristica: 1066 impegnati nel grande coro. Il canto liturgico sarà
diretto dal Maestro Alessio Randon della diocesi di Padova. Il Coro si compone di 1066 cantori di cui circa 600 (coro polifonico) sulla gradinata amplificata ed i restanti dentro l’assemblea (coro guida monodico). Ad essi si aggiungerà l’Ensemble professionale dei Polifonici Vicentini (50 cantori professionisti diretti dal Maestro Pierluigi Comparin) che presteranno il loro servizio per alcune alternanze polifoniche più “ardite” con l’assemblea e, soprattutto, per il mottetto dell’Offertorio e quello alla Comunione. Alcune parti solistiche di canto gregoriano verranno eseguite da un gruppetto di 12 gregorianisti professionisti. L’organo è affidato al Maestro Attilio Campesato della Diocesi di Vicenza; sarà presente, inoltre, un Ensemble di 22 ottoni diretti dal Maestro Vincenzo Montemitro. L’assemblea, infine, sarà guidata nel canto da don Matteo Gatto (sacerdote della diocesi di Treviso). Tutti presteranno il loro servizio in modo totalmente gratuito. Quanti saranno impegnati nell’ambito del canto e della musica sono mobilitati già da parecchie settimane: le prove sono cominciate all’inizio di febbraio, ogni martedì sera (presenti alcune centinaia di cantori) e due volte al mese la domenica pomeriggio (con tutti i cori delle varie diocesi) a Padova. La prova antigenerale si terrà poi all’Opsa di Padova domenica 1 maggio alle 18.00 e quella generale direttamente al Parco di S. Giuliano venerdì 6 maggio alle ore 17. Il libretto per la liturgia già on line sul sito. Testi e canti (con relative melodie) della celebrazione eucaristica dell’8 maggio - terza domenica di Pasqua - potranno essere seguiti dai fedeli attraverso il libretto liturgico che verrà distribuito a tutti e che riporta in copertina una riproduzione del mosaico dell’ “Anàstasis” presente nella basilica di S. Marco a Venezia. Da alcuni giorni il libretto è già disponibile (e quindi scaricabile) sul sito www.ilpapaanordest.it .
  





Visita pastorale a Venezia...

E' arrivata a Venezia una simpatica papamobile!



















Caterina63
00mercoledì 4 maggio 2011 11:32

S. Messe a Venezia (durante la visita del Papa)

Patriarcato di Venezia
Fraternità Sacerdotale di San Pietro
In occasione della visista a Venezia
di Sua Santità
PAPA BENEDETTO XVI
il programma delle celebrazioni secondo il Rito Romano Antico
presso la chiesa di San Simon Piccolo (di fronte alla stazione ferroviaria)
è così modificato:

Sabato 7 maggio (primo sabato del mese) h. 16:00
SANTA MESSA
con meditazione sul Santo Rosario secondo le Promesse di Fatima
*
seguita da un’ora di
Adorazione Eucaristica
con speciale intenzione di preghiera per il Santo Padre

(L’arrivo del Santo Padre in Piazza San Marco
secondo il programma della visita, è previsto alle 19:00.)
*
Domenica 8 maggio h. 8:00
SANTA MESSA CANTATA


Caterina63
00giovedì 5 maggio 2011 00:07
Un razionale per il Papa



Un prezioso e significativo “razionale” in argento, l’ornamento che chiude sul petto il Piviale del Sommo Pontefice, appositamente realizzato a mano dagli Argentieri Calegaro di Padova in forma totalmente gratuita. E’ questo il dono della Regione del Veneto che il presidente Luca Zaia farà pervenire al Papa Benedetto XVI in visita pastorale ad Aquileia e Venezia sabato e domenica. L’opera sarà consegnata venerdì nelle mani del Patriarca di Venezia Angelo Scola. Il fermaglio raffigura l’Apostolo Pietro che approva il Vangelo di Marco, secondo un’iconografia riprodotta nella Basilica Marciana, in un mosaico del XIII secolo nella cappella Zen e in un paliotto argenteo del XIV secolo, ed il soggetto risale al testo “Gli uomini illustri, VIII, 1” del Padre della Chiesa Girolamo.

La scena illustra il legame antico e profondo tra la Chiesa di Roma, quella di Aquileia, che secondo la leggenda altomedievale faceva risalire i suoi inizi a Marco stesso, e quella di Venezia, che continua l’eredità di Aquileia e custodisce da secoli le spoglie dell’Evangelista. Sulla parte alta del razionale è incisa la frase “Allora San Pietro approva il Vangelo di San Marco e lo consegna perché sia letto”. Il prezioso ornamento è stato realizzato utilizzando tecniche estremamente sofisticate: le forme, la prospettiva, i singoli particolari sin nei minimi dettagli sono stati definiti attraverso un’analisi preliminare su carta. La mano di un esperto incisore ha quindi disegnato con una punta d’acciaio su lastra le forme del soggetto, riproponendone i contorni, le parti in luce e quelle in ombra.

Il metallo è stato quindi cesellato su entrambi i lati: così, quelli che su una foto erano particolari, sono divenuti sporgenze e rientranze e sono nate forme, spessori e volumi. Un semplice pennino ha quindi contornato queste forme, creando suggestivi effetti chiaroscurali. Il tocco finale è stato dato utilizzando i colori ad olio, che hanno perfezionato l’oggetto dandogli vita.


[SM=g1740722]

Caterina63
00sabato 7 maggio 2011 23:42
[SM=g1740722]ARRIVO A VENEZIA....io c'ero!!!!!


Pope Benedict XVI arrives to meet citizens at St Mark's square in Venice during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 7, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and Eastern European history.The helicopter of Pope Benedict XVI flies over Venice as the pontif arrives for a pastoral visit on May 7, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and Eastern European history.
Pope Benedict XVI (L) walks after disembarking from a boat to meet citizens at St Mark's square in Venice during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 7, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and Eastern European history.Pope Benedict XVI waves from a motorboat upon his arrival in Venice, Italy, Saturday, May 7, 2011. Pope Benedict XVI arrives in Venice Saturday for a two-day pastoral visit, the first by a pope since his predecessor John Paul II plied the canals 26 years ago in a gondola built for Venice's Byzantine-era rulers. The 27-hour visit began with a stop in a nearby town, Aquileia, where Benedict was greeted by hundreds of flag-waving faithful. The visit, taking place under tight security, includes a visit to a medieval basilica, an appearance at St. Mark's Square, an open-air Mass on the Venetian mainland and a gondola ride to the Basilica of Our Lady of Good Health.
Pope Benedict XVI (C) is helped by Cardinal Angelo Scola (R) and officials as he takes place to meet citizens at St Mark's square in Venice during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 7, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and Eastern European history.Pope Benedict XVI waves as he arrives for a pastoral visit in Venice May 7, 2011.
Pope Benedict XVI waves as he arrives in St.  Marco square for a pastoral visit in Venice May 7, 2011.
VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope  Benedict XVI  acknowledges well-wishers as he is driven around Saint Mark's Square on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.
VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope Benedict XVI greets well-wishers gathered in St Mark's Square in an electric vehicle on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope Benedict XVI greets the crowd gathered in St Mark's Square while crossing the square on an electric car on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.
Pope Benedict XVI waves as he arrives in St. Mark's square for a pastoral visit in Venice May 7, 2011.
VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope Benedict XVI greets the crowd gathered in St Mark's Square while crossing the square on an electric car on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.
VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope  Benedict XVI  acknowledges well-wishers as he is driven around Saint Mark's Square on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.
VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope Benedict XVI during the welcoming ceremony in St Mark's Square on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.
VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope Benedict XVI speaks to the faithfull during the welcoming ceremony in St Mark's Square with the Patriarch of Venice Cardinal Angelo Scola (L) and the Mayor of Venice Giorgio Orsoni (R) on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.
VENICE, ITALY - MAY 07:  Pope Benedict XVI (R), accompanied by Angelo Scola, Patriarch of Venice greets the crowd gathered in St Mark's Square while crossing the square on an electric vehicle on May 7, 2011 in Venice, Italy. Pope Benedict XVI is visiting Venice until May 8, some 26 years after his predecessor Pope John Paul II last visited the city.

Caterina63
00domenica 8 maggio 2011 00:08


Sabato 7 maggio

Ore 20.23

Dopo il giro della Piazza in papamobile, il papa entra il basilica di San Marco per un momento di preghiera davanti alla tomba dell'apostolo.

Ore 20.16

Il santo padre ha iniziato il suo discorso, già disponibile a questo indirizzo
www.ilpapaanordest.it/upload/allegati/venezia%20saluto%20...
Ore 20.15

Al papa è stato offerto in dono un'opera in vetro, l' "Ostensorio di gloria".

Ore 20.04

Il sindaco inizia il suo discorso di saluto.
(29.5 KB)Scarica il testo del discorso di benvenuto del Sindaco (29.5 KB).
Ore 20.02

Alcuni giovani intonano in coro il nome del papa. Il papa sale sul palco di Piazza San Marco accompagnato dal Sindaco di Venezia.

Ore 20.00

Un grande applauso accoglie il papa. Due rimorchiatori usano le pompe per formare delle grandi colonne d'acqua.

Ore 19.57

Una grande vela al terzo, raffigurante il volto della Madonna col bambino, posta su una tipica imbarcazione, sta salutando lo sbarco sul molo di Benedetto XVI. Anche le campane di San Marco suonano a festa.

Ore 19.52

I motoscafi con il Santo Padre e il seguito si stanno avvicinando al molo di San Marco.

Ore 19.45

Moltissime persone, con in mano bandierine bianche e gialle, hanno appena salutato festose il passaggio del pontefice lungo le rive di Sant'Elena a bordo di un grande motoscafo.
Il papa era accompagnato da molte autorità, tra cui il questore di Venezia , Fulvio della Rocca.
Ore 19.35

Papa Benedetto XVI è stato accolto dai vertici del collegio militare Morosini.

Ore 19.30

Suonano le campane a festa per l'arrivo del papa al collegio Morosini. Il pontefice è arrivato a bordo di un elicottero dell'Aeronautica militare. L'elicottero papale prima di atterrare al Morosini ha fatto un passaggio sopra Piazza San Marco.

Ore 19.20

Le stime della Questura e della Polizia Municipale indicano in circa 25 mila le persone che in questo momento sono presenti nell'area marciana.

Ore 19.15

Il tratto di bacino tra il collegio Morosini e il molo di San Marco è al momento tenuto sgombro dalle imbarcazioni delle forze dell'ordine, in attesa del motoscafo papale.

Ore 19.08

Due maxischermi, posti uno in Piazza uno in Piazzetta San Marco, mostrano le immagini trasmesse dal Centro televisivo vaticano.

Ore 19.05

I volontari presenti oggi a Venezia sono 140: 40 a supporto delle squadre del soccorso sanitario; 60 a supporto degli agenti di Polizia Municipale, gli altri distribuiti lungo i principali percorsi che collegano Piazza San Marco con Piazzale Roma e la Stazione Santa Lucia.

Ore 19.00

Anche la riva di Sant'Elena è affollata di gente che attende l'arrivo del Pontefice.
Sui lampioni lungo la riva sono stati attaccati moltissimi palloncini bianchi e gialli. Spicca su tutto un grande striscione di benvenuto per Papa Benedetto XVI.

Ore 18.55

Nella piazza si notano facilmente le divise gialle dei molti volontari e operatori della Protezione civile, quelle rosse dei volontari dell'ordine di Malta, blu della della Croce rossa.
A questi si aggiungono i molti agenti della Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia Municipale che operano nell'area marciana.

Ore 18.50

Lungo la piazzetta e Piazza San Marco una via segnata dalle transenne indica la strada che percorrerà il piccolo veicolo elettrico che trasporterà il papa dal palco alla basilica. Lungo il percorso il pontefice riceverà il saluto dei fedeli.

Ore 18.40

Per Venezia sarà la terza visita di un Papa. Infatti Paolo VI ha visitato Venezia il 16 settembre 1972, anche lui dopo una breve sosta ad Aquileia. Giovanni Paolo II ha visitato Mestre e Venezia il 17 giugno 1985 (e Aquileia il 30 aprile 1992).

Ore 18.25

Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni è già giunto nel palco posto nel mezzo delle colonne di Marco e Todaro ed attende l'arrivo del Santo Padre, previsto intorno alle ore 19.
La Loggia Foscara di Palazzo Ducale è addobbata con drappi e bandiere della Città del Vaticano.

Ore 18.20

Il papa sta ora uscendo dalla basilica di Aquileia.
Da li, sarà trasportato in elicottero a Venezia (circa 20/25 minuti di volo) ed atterrerà all'eliporto del collegio navale Morosini, dove troverà un motoscafo che lo trasporterà in Piazza San Marco.

Ore 18.05

Piazza San Marco sta attendendo l'arrivo del Pontefice. Sono molte le persone che attendono accanto al palco.
Si notano soprattutto molti giovani con cartelloni e striscioni di benvenuto. Alcuni gruppi stanno intonando dei canti, accompagnati da chitarre.
Nella piazza sventolano la bandiera vaticana, quella italiana e il gonfalone di Venezia.

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Sabato 7 maggio 2011
Venezia, arrivo del Santo Padre, Molo di Piazza San Marco
Saluto del Sindaco di Venezia, avv. Giorgio Orsoni



Santità!
con grande emozione mi rivolgo a Lei per darLe il benvenuto della Città di Venezia; della Città e della Terra di San Marco.
Una Città, uno Stato, che ha costituito per secoli un faro di civiltà e nello stesso tempo un baluardo della Cristianità.
Una Città che ha saputo mirabilmente coniugare le virtù civili con quelle religiose, al punto di riconoscersi e quasi immedesimarsi nel Suo Santo patrono, senza rinunciare alla laicità delle Sue istituzioni.
È un esempio unico di compenetrazione e dialogo costante tra le due realtà fondanti di qualsiasi Società.
Certamente favorita dall'essere, i Veneziani, uomini di pace, mercanti intelligenti che giravano il mondo mettendo in rapporto popoli e civiltà diverse con una rara disponibilità a capire l'altro, il "foresto", ed anche di accoglierlo.
Hanno tuttavia saputo usare le armi quando ciò si rivelava ineludibile, come è accaduto quando si è trattato di difendere la Cristianità.
Una Città che ha avuto uno stretto ed intenso rapporto con la Chiesa di Roma a cui ha dato Papi e Cardinali. Solo nel secolo appena trascorso sono stati ben tre i Papi "veneziani", che hanno saputo imprimere forti spinte innovative alla Chiesa Cattolica.
Ma Venezia non è una Città che guarda soltanto al suo pur glorioso passato. Essa è una Città che ancora oggi continua ad essere punto di riferimento della cultura occidentale, e nello stesso tempo luogo di incontro e di confronto tra diverse culture e sistemi politici.
Essa lo è stata persino nel duro periodo della "Guerra Fredda", ed ambisce ad esserlo anche oggi in un momento in cui il Mondo è attraversato da numerosi conflitti.
Certo non è facile mantenere lo splendore dei suoi monumenti e delle sue Chiese in un momento di grave crisi economica, che sta colpendo larghe fasce di popolazione, in particolare le più deboli, come gli operai e tutti i lavoratori delle aree industriali di Porto Marghera, ai quali non può non andare il nostro pensiero, soprattutto in un momento di gioia come questo.
Stiamo impegnandoci per superare queste ed altre emergenze (calo demografico del centro storico, gestione del turismo), fidando nella laboriosità e nell'impegno delle nostre genti.
Sono certo che la Sua visita come quella di venticinque anni fa del Suo predecessore, ma soprattutto quanto Lei ci vorrà dire, ci aiuterà ad affrontare con rinnovato vigore le difficoltà presenti.
A Lei, Messaggero di pace, indirizzo con affetto il saluto marciano "pax tibi Marce evangelista meus", in un rinnovato legame filiale tra Pietro e Marco.
Benvenuta Santità!


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VENEZIA - Piazza San Marco - 07.05.2011
Incontro con la Cittadinanza
Discorso del Santo Padre


Testo originale

Signor Cardinale Patriarca,
Confratelli nell’Episcopato,
Signor Sindaco e distinte Autorità,
Cari fratelli e sorelle!

Rivolgo un cordiale saluto a ciascuno di voi, che dalle varie “calli” e dai “campi” di questa meravigliosa Città siete
confluiti su questo Molo, per esprimere il vostro affetto al Successore di Pietro, venuto in pellegrinaggio nelle terre di San
Marco. La vostra presenza, accompagnata da vibrante entusiasmo, esprime la vostra fede e la vostra devozione, e questo
è per me motivo di grande gioia. In particolare, ringrazio il Signor Sindaco per le nobili espressioni che, anche a nome
dell’intera Città, mi ha rivolto e per i sentimenti che mi ha manifestato; con lui, saluto e ringrazio tutte le altre Autorità civili e militari, che sono venute ad accogliermi.

Oggi ho la gioia di poter incontrare la gente di questa laguna. Vengo in mezzo a voi per rinsaldare quel profondo
vincolo di comunione che storicamente vi unisce al Vescovo di Roma e di cui sono testimoni anzitutto i venerati Pastori che
da questa Sede patriarcale sono passati a quella di san Pietro: molti di voi conservano vivo il ricordo del Patriarca Albino
Luciani, figlio di queste terre venete, che divenne Papa con il nome di Giovanni Paolo I; e come non ricordare il Patriarca
Angelo Giuseppe Roncalli, che, divenuto Papa Giovanni XXIII, è stato elevato dalla Chiesa alla gloria degli altari e
proclamato beato? Ricordiamo infine il Patriarca Giuseppe Sarto, il futuro san Pio X, che con il suo esempio di santità
continua a vivificare questa Chiesa particolare e tutta la Chiesa universale.
[SM=g1740722]

Testimonianza della sollecitudine pastorale dei
Papi per la vostra Città sono anche le visite pastorali compiute dal Servo di Dio Paolo VI e dal Beato Giovanni Paolo II.

Anch’io, sulle orme di questi miei Predecessori, ho voluto venire oggi in mezzo a voi, per portarvi una parola di amore e
di speranza, e confermarvi nella fede della Chiesa, che il Signore Gesù ha voluto fondare sulla roccia che è Pietro e ha
affidato alla guida degli Apostoli e dei loro successori, nella comunione con la Chiesa di Roma “che presiede alla carità”
(S. Ignazio).

Cari amici, secondo le tradizioni veneziane avete voluto accogliermi in questo luogo suggestivo, che è come la porta
di accesso al cuore della Città. Da qui lo sguardo abbraccia il sereno bacino di San Marco, l’elegante Palazzo Ducale, la
meravigliosa mole della Basilica marciana, l’inconfondibile profilo della città, giustamente detta “la perla dell’Adriatico”.
Da questo molo si può cogliere quell’aspetto di singolare apertura che da sempre caratterizza Venezia, crocevia di persone
e comunità di ogni provenienza, cultura, lingua e religione. Punto di approdo e di incontro per gli uomini di tutti i continenti,
per la sua bellezza, la sua storia, le sue tradizioni civili, questa Città ha corrisposto nei secoli alla speciale vocazione di essere
ponte tra Occidente ed Oriente. Anche in questa nostra epoca, con le sue nuove prospettive e le sue sfide complesse, essa
è chiamata ad assumere importanti responsabilità in ordine alla promozione di una cultura di accoglienza e di condivisione,
capace di gettare ponti di dialogo tra i popoli e le nazioni; una cultura della concordia e dell’amore, che ha le sue solide
fondamenta nel Vangelo.

Lo splendore dei monumenti e la fama delle istituzioni secolari manifestano la storia gloriosa e il carattere delle
genti venete, oneste e laboriose, dotate di grande sensibilità, di capacità organizzative e di quello che nel linguaggio
quotidiano viene detto “buon senso”. Tale patrimonio di tradizioni civili, culturali ed artistiche ha trovato un fecondo
sviluppo anche grazie all’accoglienza della fede cristiana, che affonda le sue radici molto lontano, già dalla nascita dei primi
insediamenti di questa laguna. Con il passare dei secoli, la fede trasmessa dai primi evangelizzatori si è radicata sempre più
profondamente nel tessuto sociale, fino a diventarne parte essenziale. Ne sono visibile testimonianza le splendide Chiese e
le tante edicole devozionali disseminate tra calli, canali e ponti.

Vorrei ricordare, in particolare, i due importanti Santuari
che, in tempi diversi, vennero edificati dai veneziani in ottemperanza ad un voto, per ottenere dalla Provvidenza divina la
liberazione dalla piaga della peste: eccoli di fronte a questo Molo, sono la Basilica del Redentore e il Santuario della
Madonna della Salute, entrambi mete di numerosi pellegrini nelle rispettive ricorrenze annuali.

I vostri padri ben sapevano che la vita umana è nelle mani di Dio e che senza la sua benedizione l’uomo costruisce invano. Perciò, visitando la vostra
Città, chiedo al Signore che doni a tutti voi una fede sincera e fruttuosa, capace di alimentare una grande speranza e una
paziente ricerca del bene comune.

Cari amici, la mia preghiera si eleva a Dio per implorare che effonda le sue benedizioni su Venezia e il suo
territorio. Invito tutti voi, cari Veneziani, a ricercare e custodire sempre l’armonia tra lo sguardo della fede e della ragione
che permette alla coscienza di percepire il vero bene, in modo che le scelte della comunità civile siano sempre ispirate ai
principi etici corrispondenti alla profonda verità della natura umana. L’uomo non può rinunciare alla verità su di sé, senza
che ne soffrano il senso della responsabilità personale, la solidarietà verso gli altri, l’onestà nei rapporti economici e di
lavoro.
Mentre, al crepuscolo di questo giorno ci introduciamo nella festa domenicale, disponiamoci a celebrare la Pasqua
settimanale del Signore con la gioia che caratterizza il tempo pasquale e con la certezza che Gesù ha vinto la morte con la
sua risurrezione e ci vuole far partecipi della sua stessa vita. Affidandovi alla materna protezione di Maria Santissima,
invoco su questa Città, su quanti la abitano, su chi la governa, su chi si prodiga a renderla sempre più degna di Dio e
dell’uomo la Benedizione del Signore.


[SM=g1740738]
Caterina63
00domenica 8 maggio 2011 21:53
  1. Pope Benedict XVI sits inside a boat as he leaves after a Holy  Mass in Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 8,  2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will  highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and  Eastern...
  2. Pope Benedict XVI(L) and Cardinal Angelo Scola walk on the quay to  board a boat after a Holy Mass in Mestre during his pastoral visit to  Aquilea and Venice on May 8, 2011. Pope Benedict XVI is heading for  Venice on a weekend that will highlight the Christian heritage of this  crossroads...
  3. Pope Benedict XVI sits inside a boat (L) as he leaves after a Holy  Mass in Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May  8, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will  highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean  and...
  4. Pope Benedict XVIwalks on the quay to board a boat as he leaves  after a Holy Mass in Mestre during his pastoral visit to Aquilea and  Venice on May 8, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a  weekend that will highlight the Christian heritage of this crossroads of  Mediterranean...
  5. Policemen get ready to escort the boat of Pope Benedict XVI after a  Holy Mass in the park of San Giuliano in Mestre during his pastoral  visit to Aquilea and Venice on May 8, 2011. Pope Benedict XVI is heading  for Venice on a weekend that will highlight the Christian heritage of  this...
  6. Pope Benedict XVI leads a mass in Mestre during his pastoral visit  in Venice May 8, 2011.
  1. Pope Benedict XVI leads a mass in Mestre during his pastoral visit  in Venice May 8, 2011.
  2. Pope Benedict XVI is accompanied by the patriarch of Venice  Cardinal Angelo Scola leaves Mestre, Italy, Sunday, May 8, 2011. Pope  Benedict XVI celebrated an open-air Mass on Sunday for 300,000 faithful  in Venice, the spiritual highlight of his two-day pastoral visit to the  lagoon city. ...
  3. Pope Benedict XVI incenses the altar as he celebrates a mass in  Mestre during his pastoral visit in Venice May 8, 2011.
  4. Faithful gather for a Holy Mass celebrated by Pope Benedict XVI in  the park of San Giuliano in Mestre during his pastoral visit to Aquilea  and Venice on May 8, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a  weekend that will highlight the Christian heritage of this crossroads  of...
  1. Policemen get ready to escort the boat of Pope Benedict XVI after a  Holy Mass in the park of San Giuliano in Mestre during his pastoral  visit to Aquilea and Venice on May 8, 2011. Pope Benedict XVI is heading  for Venice on a weekend that will highlight the Christian heritage of  this...
  2. Pope Benedict XVI gets inside a boat as he leaves after a Holy  Mass in Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 8,  2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will  highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and  Eastern...
  3. Pope Benedict XVI sits inside a boat as he leaves after a Holy  Mass in Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 8,  2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will  highlight the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and  Eastern...
  4. Pope Benedict XVI sits in a boat as he leaves after a Holy Mass in  Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 8, 2011.  Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will highlight  the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and  Eastern...
  5. Pope Benedict XVI celebrates a Holy Mass in the park of San  Giuliano in Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on  May 8, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that  will highlight the Christian heritage of this crossroads of  Mediterranean and Eastern...
  6. Faithful gather for a Holy Mass celebrated by Pope Benedict XVI in  the park of San Giuliano in Mestre during his pastoral visit to Aquilea  and Venice on May 8, 2011. Pope Benedict XVI is heading for Venice on a  weekend that will highlight the Christian heritage of this crossroads  of...
  1. Pope Benedict XVI sits in a boat as he leaves after a Holy Mass in  Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 8, 2011.  Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will highlight  the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and  Eastern...
  2. Pope Benedict XVI sits in a boat as he leaves after a Holy Mass in  Mestre during his pastoral visit to Aquilea and Venice on May 8, 2011.  Pope Benedict XVI is heading for Venice on a weekend that will highlight  the Christian heritage of this crossroads of Mediterranean and  Eastern...
  3. Pope Benedict XVI, center, arrives on a wooden boat accompanied by  his personal secretary George Gaenswein, right, in Mestre, Italy,  Sunday, May 8, 2011. The Pontiff is celebrating an open-air Mass for  300,000 faithful in Venice, the spiritual highlight of his two-day  pastoral visit. ...
  4. Pope Benedict XVI celebrates a Mass in Mestre, Italy, Sunday, May  8, 2011. Pope Benedict XVI celebratres an open-air Mass for 300,000  faithful in Venice, the spiritual highlight of his two-day pastoral  visit. Benedict greeted worshippers from his popemobile as he arrived  for Sunday...

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE AD AQUILEIA E VENEZIA (7 - 8 MAGGIO 2011): LO SPECIALE DEL BLOG

IL PAPA AD AQUILEIA E VENEZIA: I VIDEO, LE FOTO, I PODCAST

Il Papa: "Venezia ha una lunga storia e un ricco patrimonio umano, spirituale e artistico per essere capace anche oggi di offrire un prezioso contributo nell’aiutare gli uomini a credere in un futuro migliore e ad impegnarsi a costruirlo" (Discorso del Santo Padre in occasione dell'incontro con il mondo della cultura e dell'economia nella Basilica della Salute, Venezia, 8 maggio 2011)

Il Papa: Amata Chiesa che sei in Venezia! Imita l’esempio di Zaccheo e vai oltre! Supera e aiuta l’uomo di oggi a superare gli ostacoli dell’individualismo, del relativismo; non lasciarti mai trarre verso il basso dalle mancanze che possono segnare le comunità cristiane. Sforzati di vedere da vicino la persona di Cristo, che ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita” (Discorso del Santo Padre in occasione dell'Assemblea per la chiusura della Visita Pastorale Diocesana nella Basilica di San Marco, Venezia, 8 maggio 2011)

Il Papa: In questi giorni del Tempo pasquale, lasciamoci conquistare dal Cristo risorto. In Lui ha inizio il mondo nuovo di amore e di pace che costituisce la profonda aspirazione di ogni cuore umano. Il Signore conceda a voi, abitanti di queste Terre ricche di una lunga storia cristiana, di vivere il Vangelo sul modello della Chiesa nascente, nella quale "la moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuor solo e un’anima sola" (Parole del Santo Padre alla recita del Regina Coeli nel Parco San Giuliano di Mestre, 8 maggio 2011)

Il Papa a Mestre: "È necessario per ciascuno di noi, come è avvenuto ai due discepoli di Emmaus, lasciarsi istruire da Gesù: innanzitutto, ascoltando e amando la Parola di Dio, letta nella luce del Mistero Pasquale, perché riscaldi il nostro cuore e illumini la nostra mente, e ci aiuti ad interpretare gli avvenimenti della vita e dare loro un senso" (Omelia del Santo Padre in occasione della Santa Messa nel Parco San Giuliano di Mestre, 8 maggio 2011)

Caterina63
00domenica 8 maggio 2011 22:11











Caterina63
00martedì 10 maggio 2011 09:59

Ma allora (la "serietà liturgica") è possibile!!

Vi proponiamo un bellissimo commento sulla celebrazione del Santo Padre a Mestre lo scorso 8 maggio 2011 al parco San Giuliano.
Condividiamo l'apprezzamento per la cura (e realizzazione) degli elmenti statici (palco con presbiterio, abside e ciborio, altare papale, iconografia bizantina) e di quelli "vivi" (servizio dei ministranti, scelta ed esecuzione dei canti, partecipazione dei fedeli, celebrazione) della liturgia papale.

E ci uniamo accoratamente alle lodi che l'autore rivolge ai competenti e seri responsabili della mise ensemble eucaristica (ammonimenti compresti!).

Roberto



Una Basilica a cielo aperto:
la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali




L'ho vista in TV, tutta quanta, e ne sono stato davvero edificato. Parlo della celebrazione della Messa di Benedetto XVI nel parco mestrino di San Giuliano. Dobbiamo dare atto agli organizzatori di aver offerto, sul serio, un tempo di preghiera e raccogliemento a tutte le 300 mila persone presenti, e ai milioni di cristiani collegati in video.
Il cosiddetto "palco papale" era un vero e proprio abside basilicale, con la riproduzione in gigantografia su tela di mosaici in stile bizantino veneziano. L'altare coperto dal ciborio, pilastri che inframezzavano l'enorme presbiterio e lo splendido e semplicissimo ambone che richiamava visivamente quello di San Marco. Tutto era studiato nei dettagli.
Il simbolismo era evidentemente preparato e adattato anche alle esigenze televisive. Niente biancume iconoclasta o peggio ancora palchi da concerto rock o manifestazione politica: i cerimonieri organizzatori veneti ci hanno finalmente una cattedrale virtuale, degna di una Messa papale, in puro stile Benedetto XVI.
Ma non c'è da lodare solo la scenografia: tutto è stato veramente lodevole.


La posizione di vescovi e presbiteri attorno al Papa celebrante, il canto dei ministri (il diacono ha cantillato il vangelo in maniera splendida e significativa), il canto gregoriano, a cui si è voluto dare - ed è ben giusto - il posto d'onore, senza dimenticare il canto assembleare (senza stravaganti novità, ma puntando sui canti più conosciuti).


Ottimi e solenni i seminaristi ministranti, guidati - per quanto potevo vedere e sapere - dai precisi (ma discreti) cerimonieri di Padova, i proff. di liturgia Don Gianandrea Di Donna e padre Andrea Massarin, francescano, che ci hanno mostrato di saper unire le competenze teoriche (leggi qui) ad una sana pratica. Non è certo facile organizzare e gestire una celebrazione del genere, neanche sotto la supervisione esperta ed attenta del Maestro delle Celebrazioni pontificie Guido Marini.
Un grazie vivissimo, quindi, a chi si è messo a servizio del Papa, per far risaltare la sua presenza e la sua parola. Non ci sono sfuggite, al riguardo, le direttive impartite alla sterminata assemblea liturgica: non sventolare bandiere, bandierine e striscioni (era ora che qualcuno lo dicesse! Siamo a Messa, mica allo stadio!) e soprattutto non applaudire, nemmeno all'omelia: ed infatti non si è udito neppure un battimano (ci vuole coraggio a dare un invito simile a 300 mila papa-fans!!!). La disciplina e la sincera devozione dei nordestini ha fatto il resto.
Continuiamo così: mattone dopo mattone, anche le megacelebrazioni devono prendere la via giusta. Ieri ci è stato mostrato che un modo cattolico e romano di pregare in centinaia di migliaia è possibile.

Le foto sono prese a prestito da Sacrissolemniis, dove potete leggere anche l'intero sermone di Sua Santità.
Testo preso da: "
Una basilica a cielo aperto: la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali"
fonte: Cantuale Antonianum.


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C'è stata a Venezia una CONTESTAZIONE AL PAPA per la quale, in qualità di parrocchiana di san Simeon Piccolo, intendiamo dissociarci:

http://www.giornalettismo.com/archives/124458/il-papa-contestato-a-venezia-dai-cattolici/

Alle ore 8 di domenica mattina io ho preso la Santa Messa celebrata da padre Konrad E ABBIAMO PREGATO PER IL PAPA, poi padre Konrad si è subito affrettato per raggiungere il Papa a Mestre.... la Chiesa è rimasta chiusa quindi è una strumentalizzazione VERGOGNOSA della Chiesa san Simon Piccolo!!    
Si tenta, così facendo, di screditare l'opera faticosa ma fruttuosa di padre Konrad e della stessa FSSP....    
a quelli che hanno esposto il cartellone direi di VERGOGNARSI!!!!    
e magari di meditare attentamente i richiami alla conversione che il Papa ha fatto in questi due giorni, e di come, con il suo carattere mite, ha davvero usato parole in sè anche forti....    
Con Miserere e mia figlia siamo stati dietro al Papa in questi due giorni.... e non abbiamo affatto notato alcuna contestazione.... c'era FESTA a Venezia.... perfino i gondolieri che hanno portato il Papa si sono detti entusiasti per l'onore ricevuto e per la paternità del Papa...    
   
La contestazione, che è di per sè legittima poteva fermarsi ad una richiesta AI VESCOVI E AL CARDINALE, semmai, per una più ampia CONCESSIONE del Summorum Pontificum, ma non di scrivere che il Papa "non è ben accetto" questa non è contestazione, ma pura maleducazione....il Papa la concessione l'ha fatta.... se ci sono problemi dipendono dai vescovi e non da lui....    
   
La Messa poi è stato veramente un incontro ECCLESIALE E DI PROFONDO CARISMA LITURGICO....l'articolo è davvero ben fatto e risponde al vero....

E RINGRAZIO ANCHE IL BLOG SACRIS SOLEMNIIS PER IL SEGUENTE ARTICOLO:

Il Papa a Venezia: il caso dello striscione polemico



L'estremismo tradizionalista veneto non accoglie il Papa, e in una Venezia festante, affigge uno striscione polemico proprio davanti alla Chiesa di San Simeon Piccolo, dove si Celebra la Messa "in latino". Ne avevamo parlato tra le curiosità della visita di Benedetto XVI a Venezia, ma ora la FSSP, che non ha affatto gradito l'iniziativa, ha ufficialmente sottolineato la totale estraneità ad un gesto che sembra più stimolato dalla volontà di boicottare uno dei più interessanti centri spirituali di Venezia, punto nevralgico dei cattolici legati al Messale del 1962 dove, in occasione della visita di Sua Santità, si sono organizzate Celebrazioni particolari. Uno striscione in nero su bianco che fortunatamente non è arrivato agli occhi del Pontefice, che ha sicuramente letto ben altro...



(nella foto Gloria, io e mia figlia )


immagini da g. immage, il Gazzettino di Venezia





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Comunicato

 

L'associazione Una Voce Italia condanna fermamente il vergognoso atto contro il Santo Padre nell'occasione della Sua visita a Venezia, perpetrato sul sagrato della chiesa di S. Simon Picolo da parte di elementi settari che rappresentano solo sé stessi e senza nessuna dignità.

Quanto accaduto costituisce grave offesa all'edificio sacro simbolo della continuità della Messa tridentina in Italia e una intollerabile provocazione contro i fedeli cattolici che lo frequentano, o sono comunque legati a quello che rappresenta.

Roma, 11 maggio 2011

FABIO  MARINO, Presidente nazionale

 

 

 

 

Aggiornato l'11 maggio 2011






Caterina63
00martedì 10 maggio 2011 23:50




[SM=g1740733] [SM=g1740722] [SM=g1740721]


ed ecco il VIDEO OMAGGIO....GUARDARE ATTENTAMENTE LE IMMAGINI E SPECIALMENTE LA PENULTIMA.... [SM=g8468] [SM=g9434]


www.gloria.tv/?media=154991




[SM=g7430]

[SM=g9433]

Caterina63
00mercoledì 11 maggio 2011 11:49
[SM=g1740729]LE SCIOCCHE LAMENTELE DI CERTI SACERDOTI.....

Il Papa a Venezia: troppo latino e poco "ritmo" a San Giuliano


Il parco straboccante di gente emoziona i sacerdoti veneziani. Per tutti l’enorme partecipazione dei fedeli è andata oltre le migliori aspettative, mentre è corale il plauso per la macchina organizzativa che ha girato alla perfezione, senza sbavature. Più di qualcuno, però, non lesina critiche a una liturgia a tratti un po’ fredda, con i passaggi in latino, soprattutto, che hanno faticato a raggiungere le persone. In ogni caso, doveva essere una mattinata indimenticabile e così è stato. «Dal palco il colpo d’occhio era incredibile - dice monsignor Fausto Bonini, arciprete del Duomo e delegato patriarcale in Terraferma - La nota più positiva è stato il clima di preghiera che si è creato, ma avrei preferito qualche canto in più in italiano».
      La polemica sullo scarso impegno delle istituzioni per la visita, che gli è costata il richiamo del patriarca, è alle spalle: «Mi sono sentito in dovere di esplicitare questa rimostranza a due settimane dall’evento, ma è acqua passata perché ora hanno colto la valenza civile di quest’evento storico». Unanime il coro di soddisfazione tra i vertici della Curia. «Una splendida mattinata - afferma monsignor Valter Perini, vicario episcopale e tra i favoriti per il compito di vicario generale dopo la nomina di monsignor Beniamino Pizziol a vescovo di Vicenza - Il nostro popolo ha risposto alla grande, dimostrando d’essere profondamente radicato nella fede e desideroso di riscoprirla e di declinarla nella società odierna. Il cristianesimo non è un sistema di valori, ma esperienza di una persona viva in mezzo a noi».

      «Tutte queste persone dimostrano che la fede resta un luogo di ricerca e risposta: tutto è andato alla perfezione anche se la liturgia è stata un po’ troppo priva di ritmo», spiega monsignor Dino Pistolato, delegato patriarcale per la carità. «Questa partecipazione straordinaria evidenzia l’appartenenza alle sue radici di questa gente che guarda al futuro con grande speranza» sottolinea monsignor Fabio Longoni, delegato per il sociale e per il lavoro. Anche tra i parroci l’entusiasmo è enorme. «Si è sperimentata l’importanza dell’essere tutti assieme chiesa che vive il credo e la bellezza dell’evangelizzazione in una maniera comunitaria» sostiene don Danilo Barlese, arciprete di Carpenedo. «Le nostre comunità cristiane sono un’ottima base per lavorare in vista del futuro, occorre dare loro uno slancio rinnovato di forza e gioia - asserisce don Narciso Danieli pastore di Santa Maria Goretti - I giovani, in particolare, hanno saputo cogliere la bellezza di un respiro universale. Personalmente avrei preferito una liturgia meno ingessata per favorire il coinvolgimento e per permettere al calore presente di manifestarsi completamente all’esterno». «Un’esplosione meravigliosa di folla in cui mi hanno molto colpito i momenti di silenzio, che sono stati i più veri. Però sarebbe stato meglio evitare il latino visto che se non si celebra nella lingua parlata, il rito è incomprensibile e rischia di non esser un gesto evangelico», condivide don Gianni Fazzini, amministratore di Altino e direttore dell’ufficio pastorale per i nuovi Stili di vita che al parco ha distribuito 60 mila volantini contro la privatizzazione dell’acqua. Felicitazioni anche tra chi è rimasto a casa per motivi d’età. «Meglio di così davvero non poteva andare: la giornata è riuscita alla grande, è stata bella ed è una prova d’orgoglio per tutta la nostra terra», commenta don Armando Trevisiol. (a.spe.)
     
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Alcuni commenti dal blog che ci aiutano a riflettere.....

Questi preti, che criticano la liturgia, oltre che far cadere le braccia, manifestano ignoranza, mancanza di intelligenza ed infedeltà al papa.

Ignoranza, perché si fanno vedere, come si dice dalle nostre parti, grezzi fino al limite del sopportabile. Nessuno che si sia speso sulla bellezza oggettiva delle musiche eseguite. E poiché si parla di bellezza oggettiva (non soggettiva) chi non la riconosce o è in malafede o è un ignorante. In ogni caso bisogna inorridire. Ed usano termini come "ritmo"... Una volta il patriarca avrebbe richiamato il sacerdote, facendogli una ramanzina tale da fargli passare la voglia di parlare a vanvera.

Mancanza d'intelligenza, perché a quello che dice che non si celebra in lingua parlata con il latino bisognerebbe spiegare con pazienza (come si fa con i bambini delle elementari o con gli uomini tardi nel capire) che c'erano anche fedeli dall'Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Baviera. Quindi la lingua parlata di questo prete non era certo la lingua parlata di questi pellegrini. Che lingua usavamo, vorrei chiedere all'intelligentone di prete che se ne esce con queste trovate? La persona intelligente va a vedere cosa dice la Chiesa; ed il Concilio Vaticano II (al quale evidentemente tutti questi monsignoroni sono contrari, dato che manifestano apertamente ostilità ai suoi dettami) dice che quando ci sono popoli di diversa nazionalità si celebri in latino. Quindi il prete che dice di non celebrare in latino per celebrare nella lingua parlata è ignorante, tardo nel capire e ostile al Concilio.

Infine disobbediscono al papa; perché è bello riempirsi la bocca di "Che bello il papa in mezzo a noi", "Conferma la nostra fede", "Pietro da Marco", e appena Pietro volta le spalle si sparla contro di lui, e la si butta sul ridere. Si vergognino questi monsignori e preti, prima di tutto perché sono preti. O dobbiamo credere che ce l'abbiano col Santo Padre perché li ha costretti, un giorno in tutta la loro vita, ad indossare la veste talare che taluni non hanno mai neppure comprato? E' una vergogna, ipocriti!

Scusate lo sfogo.


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Anonimo ha detto...

E anche il patriarca, è bene che si svegli fuori, come si dice dalle nostre parti. Come può permettere che i suoi sacerdoti vengano fuori sul giornale più letto nel territorio mentre parlano male della liturgia voluta dal papa, e quindi parlano male del papa? Che figura ci fa la diocesi intera? E non solo, se fosse furbo il patriarca si preoccuperebbe anche della figura che ci fa lui stesso, per colpa di questi tronfi monsignori.


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la mia risposta:


Concordo con "scusate lo sfogo" ^__^ perchè sentire o leggere certe scempiezze è davvero deleterio...

Frasi del tipo:
"Personalmente avrei preferito una liturgia meno ingessata per favorire il coinvolgimento e per permettere al calore presente di manifestarsi completamente all’esterno "

PERSONALMENTE? AVREI PREFERITO?
e che stiamo alla CENA AL RISTORANTE, AL BANCHETTO IN PIZZERIA per il quale le personali opinioni di GESTIONE possono trovare ACCOMODAMENTI?
E con quale CRITERIO tal sacerdote GIUDICA ciò che è meglio per i suoi parrocchiani se njon con l'errata visione del SOGGETTIVISMO LITURGICO?


TUTTI I FEDELI avevano in mano il libretto della Celebrazione liturgica che contiene il latino E L'ITALIANO....
un canto poi è un canto, non c'è bisogno di farlo nella lingua che si conosce....
I GIOVANI stessi sono abituati nel mondo a rincorrere le canzoni dei loro beniamini per molti dei quali NON CAPISCONO nulla di quel che dicono, almeno nella Liturgia SI SA DI COSA SI STA PARLANDO...

UN RITO INCOMPRENSIBILE PERCHE' ERA IN LATINO????
ma questo sacerdote dove vive?
ma si rende conto della castroneria che ha detto?

Un appello si ritiene URGENTE per il Patriarca:

Eminenza reverendissima, non prevalga mai il semplicismo attraverso il quale si intende colpevolizzare il latino nella Liturgia.... si agisca senza timore contro ogni tentativo di eversione e perversione contro la sacralità di una lingua che accompagna la sacralità stessa del RITO.... si agisca proprio nelle PARROCCHIE INVITANDO i Sacerdoti a celebrare almeno una Messa a settimana che abbia in sè IL CANONE DI CONSACRAZIONE IN LATINO, come del resto è il Papa stesso a chiederlo nella Sacramentum Caritatis la quale, a quanto pare, sfugge a molti bravi attivisti sacerdoti...
Certo è che se nelle Parrocchie tal Canone SACRO non viene MAI detto in latino, è ovvio che i fedeli possano trovarsi in difficoltà, una difficoltà che a quanto pare è sconfessata dalla loro stessa voglia di partecipare al Rito SACRO celebrato dal Pontefice, in latino...

Si mettano a tacere queste inutili lamentele che non sono altro che semi di ZIZZANIA...


 


Caterina63
00giovedì 2 giugno 2011 23:17

La visita del Papa ad Aquileia e Venezia in dieci frasi


“Il Vangelo è la più grande forza di trasformazione del mondo”


VENEZIA, domenica, 8 maggio 2011 (ZENIT.org).- La visita di due giorni che Benedetto XVI ha compiuto ad Aquileia e Venezia in questo fine settimana è diventata un importante evento di nuova evangelizzazione per il Nordest. Presentiamo le dieci frasi di maggiore impatto che il Pontefice ha pronunciato nei suoi sette interventi pubblici.

* * *


1. La missione prioritaria che il Signore vi affida oggi, rinnovati dall’incontro personale con Lui, è quella di testimoniare l’amore di Dio per l’uomo. Siete chiamati a farlo prima di tutto con le opere dell’amore e le scelte di vita in favore delle persone concrete, a partire da quelle più deboli, fragili, indifese, non autosufficienti, come i poveri, gli anziani, i malati, i disabili (All'Assemblea del Secondo Convegno di Aquileia, 7 maggio).

2. Dalla fede vissuta con coraggio scaturisce, anche oggi come in passato, una feconda cultura fatta di amore alla vita, dal concepimento fino al suo termine naturale, di promozione della dignità della persona, di esaltazione dell’importanza della famiglia, fondata sul matrimonio fedele e aperto alla vita, di impegno per la giustizia e la solidarietà (All'Assemblea del Secondo Convegno di Aquileia, 7 maggio).

3. In questo contesto, che in ogni caso è quello che la Provvidenza ci dona, è necessario che i cristiani, sostenuti da una "speranza affidabile", propongano la bellezza dell’avvenimento di Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, ad ogni uomo e ad ogni donna, in un rapporto franco e sincero con i non praticanti, con i non credenti e con i credenti di altre religioni (All'Assemblea del Secondo Convegno di Aquileia, 7 maggio).

4. Non rinnegate nulla del Vangelo in cui credete, ma state in mezzo agli altri uomini con simpatia, comunicando nel vostro stesso stile di vita quell’umanesimo che affonda le sue radici nel Cristianesimo, tesi a costruire insieme a tutti gli uomini di buona volontà una "città" più umana, più giusta e solidale (All'Assemblea del Secondo Convegno di Aquileia, 7 maggio).

5. [L'ambito politico] ha più che mai bisogno di vedere persone, soprattutto giovani, capaci di edificare una "vita buona" a favore e al servizio di tutti. A questo impegno infatti non possono sottrarsi i cristiani, che sono pellegrini verso il Cielo, ma che già vivono quaggiù un anticipo di eternità (All'Assemblea del Secondo Convegno di Aquileia, 7 maggio).

6. Siate santi! Ponete al centro della vostra vita Cristo! Costruite su di Lui l’edificio della vostra esistenza. In Gesù troverete la forza per aprirvi agli altri e per fare di voi stessi, sul suo esempio, un dono per l’intera umanità (Messa nel Parco San Giuliano di Mestre, 8 maggio).

7. L’autentica realizzazione dell’uomo e la sua vera gioia non si trovano nel potere, nel successo, nel denaro, ma soltanto in Dio, che Gesù Cristo ci fa conoscere e ci rende vicino (All'Assemblea ecclesiale del Patriarcato di Venezia, 8 maggio).

8. La "santità" non vuol dire fare cose straordinarie, ma seguire ogni giorno la volontà di Dio […] Sì, ci vogliono fedeli laici affascinati dall’ideale della "santità", per costruire una società degna dell’uomo, una civiltà dell’amore (All'Assemblea ecclesiale del Patriarcato di Venezia, 8 maggio).

9. Si tratta di scegliere tra una città "liquida", patria di una cultura che appare sempre più quella del relativo e dell’effimero, e una città che rinnova costantemente la sua bellezza attingendo dalle sorgenti benefiche dell’arte, del sapere, delle relazioni tra gli uomini e tra i popoli (Al mondo della cultura e dell'economia, 8 maggio).

10. Il Vangelo è la più grande forza di trasformazione del mondo, ma non è un’utopia, né un’ideologia. Le prime generazioni cristiane lo chiamavano piuttosto la "via", cioè il modo di vivere che Cristo ha praticato per primo e che ci invita a seguire (Al mondo della cultura e dell'economia, 8 maggio).

 


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