Cattolici? si, però.... (discussione dal luglio 2002 sulla disobbedienza dei cattolici)

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Caterina63
00martedì 1 settembre 2009 12:14
Da: basta_chiedere_di_Raptor (Messaggio originale) Inviato: 27/07/2002 22.07
In un altra mailing list ( non di MSN) è stata posta la domanda se si può essere cattolici in percentuale. Vale a dire: sì, io sono cattolico ma non credo a... ( segue la cosa alla quale non si crede).
Il CREDO dice:

CREDO in un solo Dio, Padre onnipotente
creatore e signore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

CREDO in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli;
Dio da Dio, Luce da Luce,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di Lui
tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito SAnto
si è incarnato nel seno
della Vergine Maria e si è fatto uomo;
fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto;
il terzo giorno è resuscitato,
secondo le Scritture, e salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di niovo verrà,nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il Suo regno non avrà fine.

CREDO nello SPirito Santo;
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei profeti.

CREDO la Chiesa
una,santa,cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la resurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.

AMEN

L'ho riportato tutto perchè troppo spesso viene detto senza ben pensare a quello che si sta dicendo. In realtà tutta la Scrittura è riassunta in questa dichiarazione di fede. Voglio anche richiamare l'attenzione sulla parola "Credo" detta all' inizio e la parola "Amen" alla fine che cuciono insieme tutto il Credo.

La domanda è: un Cristiano che si definisce Cattolico Romano ( tanto per usare la definizione completa) può dirsi sempre tale anche se non crede ad una o più delle affermazioni sopra riportate?
Saluti




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Da: °Gino Inviato: 27/07/2002 22.43

Nessun ma......
Io CREDO in tutto quanto il Credo che hai scritto. Se sei daccordo ho un riassunto con domande e risposte inerenti al Credo Cattolico e posso inserirlo.
Aspetto la tua risposta.
Fraternamente, Gino


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Da: °Teofilo Inviato: 28/07/2002 0.41

Nella Dominum Jesus, il cardinale Ratzinger, richiamava molti punti della fede cattolica espressi nel credo, che spesso vengono ignorati da certi cattolici influenzati da varie tendenze moderniste, orientali, gnostiche o da altri movimenti.
Perciò a ragione, Raptor, ha richiamato l'attenzione su questo punto.
E' normale che tutte le singole espressioni del Credo sono le definizioni essenziali della fede che non possono essere ignorate o adattate ad altre concezioni.
Per questo è necessario accettare ogni singola espressione, che è d'altra parte il condensato di quanto troviamo nel Nuovo Testamento.




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Da: basta_chiedere_di_Raptor Inviato: 28/07/2002 17.19
Caro Gino, per te non c'è alcun "ma...". Però questo non vale per tutti i cattolici. Si sente sempre più spesso dire "Io sono cattolico, vado a Messa la domenica.... ma a questa cosa non ci credo. Dalla mia esperienza personale il punto che più spesso viene rifiutato è:
CREDO la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.

Ecco, magari potresti inserire le domamde e le risposte inerenti a questo punto e potremmo usarle come motivo di riflessione.

Saluti



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Da: basta_chiedere_di_Raptor Inviato: 30/07/2002 9.18
Poichè forse Gino non ha visto il mio ultimo post, sono andato nel suo sito e ho rovato quello che cercavo. Ve lo prpongo qui come spunto per una discussione/riflessione



CREDO LA SANTA CHIESA CATTOLICA

82. Che cos 'è esattamente la Chiesa?

il Popolo di Dio e che, nutriti del Corpo di Cristo nel sacramento dell'Eucaristia, diventano essi stessi Corpo di Crosto

83. Quando è iniziata e quanto durerà la Chiesa?

La Chiesa è a un tempo via e fine del disegno di Dio: prefigurata nella creazione, preparata nell'Antica Alleanza, fondata dalle parole e dalle azioni di Gesù Cristo, realizzata mediante la sua croce redentrice e la sua Risurrezione, è manifestata come mistero di salvezza con l'effusione dello Spirito Santo. Avrà il suo compimento nella gloria del La parola " Chiesa" significa "convocazione". Designa l'assemblea di coloro che la Parola di Dio convoca per formare cielo come assemblea di tutti i redenti della terra.

84. La Chiesa è visibile o invisibile?

La Chiesa è al tempo stesso visibile e spirituale, società gerarchica e Corpo Mistico, cioè misterioso, di Cristo. E' "una", formata di un elemento umano e di un elemento divino. Questo è il suo mistero, che solo la fede può accogliere.

85. Da dove viene l'importanza della Chiesa in questo mondo?

La Chiesa in questo mondo è i1 sacramento della salvezza, cioè il segno e lo strumento della comunione con Dio e degli uomini fra di loro.

86. Come si entra nella Chiesa?

Si entra nella Chiesa mediante la fede e il Battesimo. [140 ss.]

87. Quali sono i principali nomi della Chiesa?

I principali nomi della Chiesa sono: Popolo di Dio, Corpo e Sposa di Cristo, Tempio dello Spirito Santo. Così la Chiesa universale si presenta come un Popolo adunato nell'unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

88. Che cosa significa "Popolo di Dio"?

Significa il Popolo che Dio si è scelto: "Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il Popolo che Dio si è acquistato" (1 Pt 2, 9).

89. Che cosa significa che la Chiesa è il " Corpo di Cristo"?

L'espressione indica lo strettissimo legame fra Cristo e la Chiesa. Cristo, morto e risorto,

per mezzo dello Spirito e della sua azione nei sacramenti, soprattutto nell'Eucaristia, costituisce la comunità dei credenti come suo Corpo, essendone egli il Capo. Tutte le membra, diverse fra loro e con funzioni diverse, sono legate le une alle altre, particolarmente a quelle sofferenti, povere e perseguitate.

90. La Chiesa è anche la "Sposa di Cristo"?

Sì, perché egli l'ha amata e ha dato se stesso per lei. L'ha purificata con il suo sangue. Ha fatto di lei la Madre feconda di tutti i figli di Dio.

91. Che cosa significa che la Chiesa è il " Tempio dello Spirito Santo"?

Significa che lo Spirito Santo è come l'anima del Corpo Mistico, principio della sua vita, dell'unità nella diversità e della ricchezza dei suoi doni e carismi. [393, 397]

92. Quali sono le caratteristiche fondamentali della Chiesa?

Le caratteristiche fondamentali della Chiesa sono le sue quattro proprietà, legate indissolubilmente fra loro: la Chiesa è una, santa, cattolica, apostolica.

93. Perché la Chiesa è una?

Perché ha un solo Signore, professa una sola fede, nasce da un solo Battesimo, forma un solo Corpo, vivificato da un solo Spirito, in vista di un 'unica speranza, compiuta la quale saranno superate tutte le divisioni.

94. Perché la Chiesa è santa?

Perché il Dio Santissimo è il suo autore; Cristo, suo Sposo, ha dato se stesso per lei, per santificarla; lo Spirito di santità la vivifica. Benché comprenda in sé uomini peccatori, la Chiesa è senza macchia, immacolata. Nei santi risplende la sua santità; in Maria è già la tutta santa.

95. Che cosa significa che la Chiesa è cattolica?

Significa che essa annunzia la totalità della fede; che porta in sé e amministra la pienezza dei mezzi di salvezza; che è mandata a tutti i popoli; che si rivolge a tutti gli uomini; che abbraccia tutti i tempi; che è per sua natura missionaria.

96. Che cosa significa che la Chiesa è apostolica?

Significa che è costruita su basamenti duraturi: i dodici Apostoli dell'Agnello (Ap 21, 14); che è indistruttibile e infallibilmente conservata nella verità: è Cristo infatti che la governa per mezzo di Pietro e degli altri Apostoli, presenti nei loro successori, il Papa e i vescovi. [196]

97. Che cosa significa che fuori della Chiesa non c'è salvezza?

Significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa che è il suo Corpo. Ciò non impedisce però che quanti, senza colpa, ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio e sotto l'influsso della sua grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possano conseguire la salvezza eterna. [145]

98. Come è strutturata la Chiesa?

Per istituzione divina vi sono nella Chiesa ministri sacri (vescovi, presbiteri, diaconi), che nel diritto sono chiamati anche chierici; gli altri fedeli poi sono chiamati anche laici. Dagli unì e dagli altri provengono fedeli i quali, con la professione dei consigli evangelici, sono consacrati in modo speciale a Dio e danno incremento alla missione salvifica della Chiesa. Prendono il nome di religiosi.

99. La Chiesa ha un fondamento visibile?

Il Signore ha fatto di san Pietro il fondamento visibile della sua Chiesa. A lui ne ha affidato le chiavi. Il vescovo della Chiesa di Roma, cioè il Papa, successore di san Pietro, è capo del collegio dei vescovi, vicario di Cristo e pastore qui in terra della Chiesa universale.

100. Di quale potere è rivestito il Papa?

Il Papa è per divina istituzione rivestito di un potere supremo, pieno, immediato e universale per il bene delle anime. Egli gode della prerogativa dell'infallibilità quando proclama con un atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale.



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Da: 7978Pergamena Inviato: 30/07/2002 11.46
Rispondo ( ringraziando) in questo forum alla condivisione di jesus e francesco circa la forte esperienza di uno e della risposta dell'altro....
poichè l'ho trovato incoraggiante....dal momento che francesco ha parlato di AMPLIARE la propria fede....ed è un punto di vista che ho trovato molto interessante e che si snoda proprio dal vero ecumenismo nel quale chiunque crede in Cristo Gesù è già sulla buona strada.....quindi trattasi non tanto di "convertirsi" a Cristo, quanto di scoprire che la Chiesa Cattolica.... NON è una eresia........perciò questo forum l'ho trovato molto opportuno......

Tanti sono in effetti i cattolici che usano mettere accanto al proprio credo e la propria esperienza cattolica.... il "ma" o il "però".......

Al punto 89 chiara l'appartenenza alla Chiesa e la sua importanza nell'esistere attraverso l'Eucarestia, nodo principale di una perfetta comunione, come indicatoci dallo stesso Paolo....ma è difficile prendere un solo spunto, ogni domanda ha la sua buona risposta che ci porta a riflettere sulla nostra appartenenza alla Chiesa non dimenticandoci delle parole di Paolo sul concetto stupendo delle "membra"....

Sarebbe interessante, per chi vuole, ritornarci sopra...specialmente sull'uso dei termini più contrastati: una, santa, cattolica (universale dal greco) e apostolica.......

Buona meditazione....

Fraternamente, C.


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Da: °Gino Inviato: 30/07/2002 11.59
Caro Raptor, purtroppo sono al lavoro e ho visto solo adesso il tuo post. Puoi prendere quello che vuoi e pubblicarlo, io adesso non ne ho il tempo.
Purtroppo come dici tu, non tutti i cattolici sono daccordo su tutta quanta la legge cattolica e questo è sbagliato. E' errato definirsi cattolici e poi non accettare parte del Credo che è il fondamento di tutta la religione cattolica.
A presto e buona meditazione a tutti.
Pace a tutti, Gino


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Da: Eta Inviato: 31/07/2002 0.43

Credo che per molti,forse troppi cristiani cattolici, il Credo sia come una delle tante preghiere imparate da piccoli magari in occasione della prima Comunione...,lo si ripete in chiesa,cioè lo si sa recitare,ma se dovessi chiedere a tanti che conosco di soffermarsi a riflettere sul contenuto non so cosa ne verrebbe fuori..o ancora peggio capita che la stessa persona che lo professa durante la Messa ,parlando con te in altra circostanza ti dica candidamente"Se risorgeremo,pensi che...?"Quel se dice già tutto.

Quanto alla Chiesa ,altri recitano "una santa cattolica apostolica",intendendo una articolo di santa(quasi la Chiesa fosse una tra le tante sante...)O, come avete affermato,aggiungono il ma:io sono cristiano cattolico,credo in Dio, ma non vado a Messa,oppure:ma i preti e la chiesa mi allontanano.Molti identificano la Chiesa con i preti e la gerarchia ecclesiastica o hanno dubbi sulla verginità di Maria.Le resistenze più forti comunque riguardano proprio la professione di fede nella Chiesa,perchè non la si intende nel senso corretto o in essa si vuole vedere solo la gerarchia..Anche il sacramento della confessione rappresenta uno dei ma:credo ma questo di dover confessare le mie colpe davanti ad un uomo...Ancora altro si potrebbe aggiungere.

Penso che tutto dipenda dal fatto che si riceve la propria religione nell'ambito familiare, cioè si "impara "una fede dall'esempio altrui,ma bisogna che poi si accolga davvero Cristo rispondendo alle sue sollecitazioni,solo allora hai anche desiderio di approfondire la religione che fino a quel momento hai seguito magari per abitudine,allora hai davvero il tuo Credo e non ci sono più ma.Lo dico perchè io ero una cristiana cattolica ,ma..
Con gioia lasciate che vi saluti con un bel SIA LODATO GESU CRISTO
Eta


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Da: 7978Pergamena Inviato: 31/07/2002 9.06
Hai ragione Eta....dannatamente ragione.......ma tutto possiamo se veramente lo vogliamo......possiamo anche scavalcare le mode e la modernità senza per questo restare retrogradi, o antichi......mi spiego ed ovviamente parto dalle mie esperienze:

è vero, tutto ci viene insegnato a memoria, come un tam-tam abituale, come una nenia....a me piace accostare la vita familiare con la vita di fede......Guardiamo gli accostamenti:

1. La mamma accudisce e imbocca il bambino appena nato!
1. La Chiesa accudisce e imbocca con i gesti e i Sacri Riti il Nuovo arrivato che mediante il Battesimo rinasce a nuova vita!

2. La mamma imbocca il figlio dopo averlo svezzato, gli sta dietro, altrimenti non mangia.
2. La Chiesa imbocca il Figlio dopo averlo svezzato, cioè, dopo aver imparato le Preghiere, le formule, altrimenti il Figlio rischia di perdersi nel mondo (e già da qui necessita la collaborazione dei genitori)

3. La mamma insegna al figlio a camminare e a prendersi un pò di responsabilità, allora cominciano i richiamo: "questo non so fa; stai attento li; questo non si tocca; oggi sei stato molto bravo; oggi mi hai dato dispiacere..." ma finisce sempre tutto con un bacio della buona notte!
3. La Chiesa insegna al Figlio a cominciare a camminare (vivere la propria fede) è il catechismo....e così cominciano le prime responsabilità: "questo non si dice, Dio si dispiace; questo fa piacere a Gesù; Gesù ci aspetta lì in Chiesa; non si prende a calci l'amichetto; devi avere pazienza e perdonare; oggi come sono stato (è l'esame di coscienza); "....ma finisce sempre tutto con un bacio della buona notte.....

4. La mamma comincia a lasciare sempre più spesso il figlio da solo, ora è adolescente, può cominciare a cavarsela da solo, ma se è una madre cosciente è sempre vigile, continua i suoi ammonimenti, cominciano i rimproveri più seri: "Hai per caso scambiato la casa per un albergo? Hai forse dimenticato di avere dei genitori? Ecco che iniziano gli anni pèiù difficili, gli anni delle incomprensioni...semplicemente perchè il figlio sta prendendo la sua strada....

4. La Chiesa attraverso i Sacramenti della Confessione, dell'Eucarestia e della Cresima, ha compiuto quanto doveva, ora il Figlio è maturo per decidere, per camminare e vivere la fede, ma non basta, quale Madre continua a seguire il Figlio ed ecco gli ammonimenti: " La Chiesa è una santa cattolica e apostolica, ma ricordati che TU ne sei membro.....ricorda che anche TU SEI Chiesa.....hai forse dimenticato di avere una Madre? di avere un Padre? Cosa fai per la TUA Chiesa locale?....." e la Chiesa mette sempre avanti la storia del Figliol prodigo.....L'adolescente dovrà imparare da solo a camminare nella fede.....a capire da dove uscivano quegli insegnamenti....a capire che cosa è la Chiesa...ma questo dovrà VOLERLO, non è più sufficiente insegnarlo!

Non metto il finale di questi esempi, lo lascio ad ognuno di noi....Dopo il periodo burrascoso dell'adolescenza subentra il concetto di maturità, a 18 anni si è maggiorenni per la Legge degli uomini, quindi anche punibili.....e così si è anche maturi per le cose di Dio...soltanto che non c'è un'età, non c'è limite.........quanti figliol prodigo ci sono in ogni famiglia!! Si tenta spesso di ritornare in Famiglia, dal Padre e dalla Madre.....i genitori perdonano i figli...ma anche molti figli perdonano i genitori......Si dice che genitori NON si nasce...ed è vero...così la Chiesa NON è nata insegnante....ma in Essa i sacerdoti, i catechisti, il Papa i vescovi...procedono in un cammino COMUNE....per crescere insieme attraverso la Grazia di Dio che viene elargita continuamente nella Sua Chiesa.....

Sia Lodato Gesù Cristo!


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Da: francesco2 Inviato: 31/07/2002 10.30
Pace Eta,
è stato molto edificante per me leggerti, per me che provengo da una realtà di fede diversa dalla tua e che per anni mi ha fatto stare con i molti < ma >!


Dicevo in altro intervento che secondo la mia esperienza non è stato tanto il convertirmi, quanto il capire tutti questi < ma > e quindi di ampliare la Grazia di Dio attraverso il dono della Fede. Leggendo attentamente l'intervento di Caterina non posso che non trovarmi dentro quella esperienza e comunanza con l'esempio della famiglia.

Il finale è libero allora provo a dire di mio:
un giorno il figlio di mio fratello si arrabbiò perchè sosteneva che il padre lo soffocava e accusava la madre di non difenderlo a sufficienza e gridava il desiderio di voler essere nato altrove! Tuttavia questo mio nipote che amo come un figlio, aveva all'epoca dei fatti 16 anni, ed era sulla strada della droga, perciò possiamo comprendere che tipo di soffocamento stava dandogli il padre e il perchè della severità della madre!

Trascorsi tre anni il < figliol-prodigo > fece ritorno a casa, anche se non se ne era mai allontanato del tutto, ringraziando il padre per quel soffocamento che gli voleva impedire di drogarsi e per la severità della madre che lo voleva libero si di scegliere, ma con rettitudine!
Ma penso a quanti non fanno ritorno a casa, a quante storie finite male, di quanti figli la Chiesa aspetta il ritorno! Certamente qualche errore i genitori di mio nipote l'hanno commesso, così come molti errori che la Chiesa ha compiuto non precludono però la realtà dei fatti e la verità della storia di Gesù Cristo.

Amico Eta io sono entrato da poco nella Chiesa, e i preti mi hanno avvicinato a Lei, ma non siamo tutti uguali! Il non andare alla Messa non sarà un bene che mancherà a loro, ma una Grazia che mancherà a te stesso. Sei tu che ti privi del Cibo della Vita eterna. Pensa a te stesso ed amati quanto più puoi, sentendoti pure in lotta con la Chiesa, ma parte di essa e beneficiando di quelle Grazie che possono completare il tuo cammino. Ci confessiamo si davanti ad un uomo per imparare l'umiltà, ma siamo davanti a Dio è Lui che ci assolve < a chi rimetterete i peccati, eccetera > l'uomo è il tramite così per l'Eucarestia, Gesù si trasforma anche se il prete ha commesso peccato, questa è la vera potenza di Dio, altrimenti avremo un dio che si lascierebbe annientare da un uomo!

Pace e Sia lodato Gesù Cristo!!



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Da: °Teofilo Inviato: 31/07/2002 23.06
Carissimi,
comunicandovi questo breve pensiero di Caldeo, con cui ieri parlavo su questo argomento, colgo l'occasione per dare il benventuo ad Eta che leggo qui per la prima volta:

Se in una botte colma di ottimo vino, vi fosse anche un solo foro piccolissimo, dopo un certo tempo, l'ottimo vino uscirebbe completamente dalla botte e non rimarrebbe nulla.
Così, potrebbe accadere a seguito di quei piccoli e apparentemente innocui "se" o "ma" o "però" riguardanti gli articoli di fede. Alla fine si potrebbe rimanere privi della vera fede (simboleggiata dal buon vino) e riempiti di vuote teorie.

Con affetto




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Da: °Gino Inviato: 01/08/2002 19.15
Concordo in pieno con Teofilo a proposito della botte di vino. E dichiaro nuovamente il niente "ma" o "se". La fede va accettata tutta per intero, così com'è. Qualche dubbio certamente può assalirci, ma bisogna eliminarlo subito, altrimenti faremmo la fine del vino.
......E chi non ha la fede, (come a volte anch'io), la domandi a Dio nella preghiera.

Sia Lodato Gesù Cristo


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Da: basta_chiedere_di_Raptor Inviato: 03/08/2002 9.29
Leggendo gli interventi inseriti più sopra mi è venuta in mente una riflessione: come faccio a stabilire se una persona è cattolica? E' ovvio che non basta che questa persona lo affermi. Chiunque può dire "Io sono cattolico" e poi in realtà non esserlo. D'altra parte che diritto ho io di giudicare un fratello dicendogli "Tu non sei cattolico"? Su cosa mi devo basare per fare questa affermazione senza incappare in una gigantesca cantonata? Io un'idea ce l' ho ma mi piacerebbe prima sentire qualche parere. ( Ah, la pigrizia....)

Sia lodato Gesù Cristo



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Da: 7978Pergamena Inviato: 03/08/2002 10.51
Che te possino raptor......tanto tu sei in vacanza no?!! Ok, prima d'andà a fa la spesa provo a rispondere......

Ovviamente faccio l'esempio su me stessa......

penso che il cristiano-cattolico si dovrebbe distinguere da diversi aspetti:
- il suo rapporto con gli altri;
- il suo rapporto nell'ambito della parrocchia in cui vive;
- il suo modo di essere membro della Chiesa;
- poi credo che vengano i Sacramenti..cioè, il parlarne....dal momento che si dovrebbero mettere in uso nel momento in cui vivo concretamente i primi tre punti che mantengono in seco il concetto di Comunione, di Carità e di dialogo......

Però se ci sono suggerimenti fatevi avanti...perchè a me piace imparare......

ciao, C.


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Da: °Gino Inviato: 03/08/2002 12.18
A Raptor , ma non c'hai niente da fare?????
Credo che Caterina abbia già toccato tutti i punti di quello che dovrebbe essere un cattolico praticante.
Già perchè se facciamo questa domanda a chiunque ti rispondono" Ma io sono cattolico".
Comunque per me il cattolico dovrebbe rispettare i comandamenti di Cristo:
"Amare Dio e il prossimo come se stessi".
Da quì accettare la Chiesa Cattolica Cristiana senza "ma" e senza "se".
Del resto essa e come ci dice Tim 3,15 "Colonna e sostegno della Verità".
Quindi dovrebbe crescere nella fede, aiutato da adeguati corsi biblici poichè in questo nuovo millennio le occasioni per perdersi sono tante e il "vino" va conservato in una botte sana.
In linea di massima ho risposto, mi riservo in futuro qualche aggiunzione
Sia lodato Gesù Cristo, Gino


continua..............
Caterina63
00martedì 1 settembre 2009 12:20
Da: francesco2 Inviato: 03/08/2002 15.16
Pace al Gruppo .
Comunque trovo stuzzicante l'argomento e come già espresso nel mio piccolo contributo al numero 10, ribadisco che alla fine i se e i ma Dio non li vuole.
Il Signore Gesù si aspetta da noi la totalità e non le mezze misure, tutt'alpiù Egli ci dice: - Chi è con noi non è contro di noi!- quindi chi è con Lui e con la Grazia di vivere dentro la Chiesa, lo deve essere nella totalità dell'obbedienza, virtù essenziale per potersi dire cattolico!
Ma naturalmente il problema posto non è cosa da nulla.
Io mi definisco cattolico da non molti anni e quando mi presento tento principalmente di farlo nei modi, nella carità, nella disponibilità, nell'accoglienza, indipendentemente da chi ho davanti, ma appena posso devo parlare anche dell'Eucarestia dei Sacramenti perchè sono la concretezza dell'essere cattolico e la forza, il nutrimento per andare verso il prossimo senza false illusioni, senza falsi preconcetti, senza false dottrine!

Sia lodato Gesù Cristo


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Da: °Gino Inviato: 03/08/2002 19.23
A Raptor, ma dove vai???

Comunque le ferie...ci andremo (almeno io) il 20.
Che ne dici????
Che fai, mi vieni a trovare in Sicilia????
Ciao
Sia lodato Gesù Cristo


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Da: Alfonso Inviato: 03/08/2002 21.47
Se posso portare un piccolo contributo come evangelico, per noi essere evangelici significa credere al Vangelo. Vivere una vita conforme alla Parola di Dio, pregare gli uni e gli altri, radunarci insieme nella Chiesa, sentirsi liberi di pregare, lodare il nome del Signore in Spirito e verità, di testimoniare. Comemorare la cena del Signore con il pane ed il vino, di radunarci insieme per parlare del Signore, insomma fare come facevano i primi Cristiani è quello che insegna la Parola di Dio.
Sia lodato Gesù Cristo
Alfonso


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Da: Crociato2 Inviato: 03/08/2002 22.16
Buona sera al Gruppo, e ad Alfonso,
qui si parlava di cattolico, cioè universale, cioè facente parte di quella Chiesa alla quale non ti riconosci e dalla quale ti dissoci con molto orgoglio!
Per il resto facciamo le stesse cose, ma mentre noi rispettiamo come la pensate voi, come la pensano i musulmani e gli altri, (più che noi la Chiesa Cattolica, noi siamo più pigri, più farabutti, meno male che la dottrina ci insegna invece questa apertura!), gli evangelici non pregano con gli altri, non condividono la fede degli altri e desiderano che tutti diventino evangeli. Certamente che anche noi desideriamo il contrario, ma intanto le braccia sono concretamente aperte, al di la come la pensiamo individualmente.
Perdonatemi ma è schiettezza anche questa, quindi Alfonso non avermene a male, ma sappi essere superiore alla mia arrogante affezione verso la Chiesa Cattolica.

Credo che anche questo sia un modo per dire sono cattolico e senza alcun < ma o però >

Buona sera e buone vacanze ci rileggiamo dopo Agosto e buon 15 Agosto che la Vergine Maria ci guidi e ci illumini!



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Da: Alfonso Inviato: 03/08/2002 22.42

Buona sera al Gruppo, e ad Alfonso,
qui si parlava di cattolico, cioè universale, cioè facente parte di quella Chiesa alla quale non ti riconosci e dalla quale ti dissoci con molto orgoglio!
Per il resto facciamo le stesse cose, ma mentre noi rispettiamo come la pensate voi, come la pensano i musulmani e gli altri, (più che noi la Chiesa Cattolica, noi siamo più pigri, più farabutti, meno male che la dottrina ci insegna invece questa apertura!), gli evangelici non pregano con gli altri, non condividono la fede degli altri e desiderano che tutti diventino evangeli. Certamente che anche noi desideriamo il contrario, ma intanto le braccia sono concretamente aperte, al di la come la pensiamo individualmente.
Perdonatemi ma è schiettezza anche questa, quindi Alfonso non avermene a male, ma sappi essere superiore alla mia arrogante affezione verso la Chiesa Cattolica.

Credo che anche questo sia un modo per dire sono cattolico e senza alcun < ma o però >

Buona sera e buone vacanze ci rileggiamo dopo Agosto e buon 15 Agosto che la Vergine Maria ci guidi e ci illumini!

Caro crociato, leggiti il mesaggio, questa mi sembra solo una critica.
Che lo Spirito Santo ti illumina
Alfonso


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Da: 7978Pergamena Inviato: 04/08/2002 16.12
----- Original Message -----
From: ***************
To: ****************
Sent: Sunday, August 04, 2002 9:46 AM
Subject: Un favore!

(....) Ora devo chiederti un favore;
per la fretta della quale ti ho spiegato, credo di aver lasciato un messaggio brusco ad Alfonso nella pagina < cattolici sì, ma...>
Se puoi inserisci questo aggiuntivo mio:

Caro Alfonso,
credo di aver commesso un atto sgorbutico nei tuoi confronti, trovo quindi giusto approfondire ciò che intendevo, accetta quindi le mie scuse dal momento che attraverso l'uso del cellulare posso solo ricevere la posta di internet.

Il mio intervento mirava anche a far comprendere che essere cattolici non vuol dire sempre far finta che i problemi non ci siano. Tu sei entrato dicendo: < come evangelico, per noi essere evangelici...>

Perdonami ma il forum trattava di altro e parlava di cattolici dai quali te ne sei voluto dissociare e contro i quali, dalle parti tue (intendo fra i pentecostali) tanto veleno c'è ancora da prosciugare. Ciò non toglie la mia maleducazione nel risponderti frettolasamente senza valutare la tua buona volontà, e di questo me ne vergogno.
Pur restando convinto che non ho sbagliato l'intenzione del testo, riconosco che ho usato un modo da sciocco e presuntuoso!

Poi dici: < insomma fare come facevano i primi cristiani è quello che insegna la Parola di Dio.>

Ma se tu ti presenti da evangelico ci stai dicendo che i cattolici non fanno come i primi cristiani? Eppure tu stesso, leggevo nei tuoi interventi, in altre discussioni ammettesti che la Chiesa Cattolica ha quelle stesse origini.
Orbene i cristiani-cattolici della prima ora, non ancora in -lotta- con i protestanti, non si vergognavano di morire in nome di quella Eucarestia per la quale venivano accusati di essere < antropofagi > (non cannibali che ha un significato simile ma più crudele e rivolto ad un altro essere in forma e corporalità).

Qui si chiedeva se essere cattolico può contemplare dei se e dei ma!
Testimonianza fondamentale di questo essere cattolico è l'obbedienza verso la quale erano molto severi gli stessi Apostoli.
Il Conc. di Gerusalemme più volte menzionato, e che è scritto nella Bibbia, ci dimostra che essere nella Chiesa non contempla dei < ma o dei però > è a causa di questo, infatti, che i giudeo-cristiani, vengono esclusi dallo stesso Paolo e da che cosa vengono esclusi? Dalla comunione della Chiesa Cattolica e non dalla chiesa protestante!

Ti prego Alfonso a non voler accogliere soltanto i miei toni duri, la verità è sempre male da digerire. Prova ad accogliere delle realtà vere che vi sono fra queste misere parole, parole uscite da un cuore che per anni ha lottato con i , situazioni non affatto chiarite, sempre alla ricerca di perchè, tuttavia oggi per grazia esclusiva di Dio e senza alcun merito, li affronto della Chiesa di Cristo.

Dal primo messaggio scarta il paragone dell'accoglienza, perchè è stata dettata dalla fretta e da una inquietitudine sciocca, ma di questo accetta, se vuoi, tutto.

Come uomo e fratello in Cristo so che sei anche migliore di me, tuttavia non siamo noi cattolici a mantenere le barriere alzate!
Quindi ti abbraccio nell'amore misterioso di Dio che tutto consente per la santificazione dei suoi figli.

Buona Domenica a rileggerci dopo Agosto.Luca.


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Da: barby25©LadyHawK Inviato: 05/08/2002 4.29
Forse avrete giá trattato il tema precedentemente, ma siccome non c'ero, rispondo a questo messaggio perché 'sto raptor mé captura proprio l'attenzione. :-P

Per me questo argomento capita proprio a proposito perché ho avuto un'esperienza del genere l'anno scorso quando ero in uno dei due ng di psicologia in cui me ne hanno dette e fatte di tutti i colori (l'ultima che ho scoperto é stata oggi per entrare qui. Qualcuno mi ha inserito con tutte le possibili variazioni del mio nick, tanto che per accedere ho dovuto scegliere come ID: barby25ladyhawknomatirialgirl, perché tutte le altre possibili combinazioni erano giá state contemplate. anche barby25ladyhawkciaoatuttibelliebrutti che era stato il mio saluto di "riconoscimento".

Veniamo al sodo...in uno di questi ng, una psicologa, moglie di un altro psicologo (almeno cosí per tali si facevano passare), ha dichiarato, dopo avermi combattuto strenuamente per ció che scrivevo, di essere *cattolica* ma di approvare l'aborto, il divorzio, l'eutanasia, l'affidamento di bambini a coppie gays ecc. ecc. Io ovviamente, con la delicatezza da pachiderma che mi corrisponde le ho detto: "Tu non sei cattolica, perché un cattolico non puó, non deve e non vuole approvare tutto questo per definizione". E questa, oltre che a sommergermi di improperie, mi ha fatto passare per matta per poi instillare negli appartenenti al gruppo, delle aberrazioni antietiche inimmaginabili. Ne sono scaturite schermaglie interminabili fino all'ultimo sangue.
Ora...un cattolico é tale se si crea delle leggi a sua misura? É tale se si crea un Dio a sua misura? Non ha forse fatto cosí il Popolo di Israele quando Mosé era sul Monte Sinai durante l'incontro con Dio da cui ne sono scaturiti i 10 comandamenti?

Un cattolico é tale quando ammette i dogmi della Chiesa come quelli giusti, quando crede all'intera Bibbia e ai comandamenti ivi scritti, nonché agli insegnamenti di Cristo e degli Apostoli, quando segue per quanto é nelle sue possibilitá e capacitá, ció che la Chiesa, istituzione dello stesso Cristo, ha espresso, sia attraverso i dogmi che alle encicliche, ma soprattutto attraverso i suoi Santi che hanno sempre ridirezionato la Chiesa anche nei suoi periodi piú bui, perché la promessa di Cristo, mai passerá. Infatti lo Spirito Santo sempre proteggerá e sorreggerá la Chiesa. Inoltre sará cattolico quado crederá FERMAMENTE a tutto ció che il Credo Cattolico riassume.
Questi concetti, espressi dalla Chiesa in dogmi, possono apparire molto rigidi, ma lo devono essere soprattutto concettualmente. Nella pratica peró, dovranno essere conditi con Amore, Comprensione e Perdono, affinché essi possano essere realmente Giusti ed Equilibrati.
Quindi, concetti fermi ma nello stesso tempo, amore nel valutare e soprattutto perdono.

Gli atei che ho conosciuto in questi ng, la maggioranza psicologi o studenti in psicologia, materialisti fino all'inverosimile, questo discorso non lo concepiscono né lo vogliono prendere in considerazione. Per non sentirsi in colpa, per tacitare, soffocare il senso di colpa che eventualmente potrebbero sentire dentro di loro per una scelta concettuale negativa, nella quale anche la loro anima si rivolta almeno all'inizio, preferiscono optare per il concetto antietico e sbagliatissimo del "tutto é lecito" o quasi.
Hanno una paura boia dell'etica universale e per tutto ció che rappresenta la religione cattolica: ordine, amore, perdono, giustizia, equilibrio, fermezza, forza, abbandanza, lungimiranza, pietá, caritá ecc. ecc.

Credo che siano molto frustrati per chi, rispetto a loro, pare avere chissá quale potenza per poter credere e seguire tutto questo, anche se non é assolutamente vero. Ognuno di noi sa di essere peccatore e di non poter lontanamente pensare di poter essere perfetto come il Vangelo ci insegna ad essere. Gli atei peró vedono inconsciamente, i credenti cattolici, come delle persone piú forti, "superiori a loro", e quello che mi é parso di capire, é che inconsciamente o meno, questi materialisti (mia definizione ...d'altronde in qualche modo dovevo pure definirli), cercano di far cambiare traettoria a molti cattolici giovani (sugli ng ce n'erano parecchi), magari universitari, che in questo modo, si costruiscono inconsciamente una religione di comodo, perdendo quindi il significato di essere veramente cattolico (se mai diranno di esserlo).

Ovviamente, mi hanno tacciato di: giudicante, di avere la Veritá in tasca, di credere di essere superiore a loro, di credere di poter insegnare a loro ecc. ecc. eppure ho sempre spiegato il perché di ció che scrivevo, entrando nei particolari, per poter chiaramente far capire il perché é necessario credere nei dogmi, e che tutto ció che é stato fatto dalla Chiesa, dai Santi e dalla religione cattolica é per la DIFESA della vita umana, dall'ovulo fecondato, fino al vecchio moribondo. Il perché non possiamo decidere per gli altri, il perché TUTTI debbano avere il diritto alla vita e quali sono i parametri che definiscono una persona per poter dire che SEMPRE, il diritto alla vita non dovrá mai essere negato.

Ritornando alla domanda di Rapto: un Cristiano che si definisce Cattolico Romano ( tanto per usare la definizione completa) può dirsi sempre tale anche se non crede ad una o più delle affermazioni sopra riportate?

Risposta: NO. Ce lo insegnano proprio apposta.

barby25LadyHawK ==*V*==


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Da: barby25©LadyHawK Inviato: 05/08/2002 5.15
Raptor ha scritto:
Leggendo gli interventi inseriti più sopra mi è venuta in mente una riflessione: come faccio a stabilire se una persona è cattolica? E' ovvio che non basta che questa persona lo affermi. Chiunque può dire "Io sono cattolico" e poi in realtà non esserlo. D'altra parte che diritto ho io di giudicare un fratello dicendogli "Tu non sei cattolico"? Su cosa mi devo basare per fare questa affermazione senza incappare in una gigantesca cantonata? Io un'idea ce l' ho ma mi piacerebbe prima sentire qualche parere. ( Ah, la pigrizia....)

Io per il momento mi sono basata sul ragionamento nell'approfondimento della discussione, che mi ha portato a scoprire delle falle pazzesche nella logica usata da chi si era definito cattolico permettendo peró concettualmente ad altre persone di uccidere altre vite umane. Poi, non é detto che un cattolico che fa dei ragionamenti giusti, sia di fatto capace di seguire tali ragionamenti e tutto ció che la Chiesa e il Vangelo insegnano. Siamo imperfetti, quindi peccatori, quindi abbiamo necessitá del Sacramento della Confessione per rientrare in noi stessi e a volte non basta neppure questo. Ma almeno che si ammetta l'errore, che si ammetta le proprie limitazioni, che si riconoscano i Sacramenti, tra cui il piú importante é quello della Confessione e che non si rinneghi niente di ció che la Chiesa, la Bibbia e il Vangelo hanno insegnato.

Secondo te io sono cattolica?...generalmente io faccio delle domande ben specifiche per sapere se una persona la é. Ovvio che deve essere sincero e la sinceritá di una persona la si capisce solo con il tempo oltre che con il ragionamento. Poi ognuno ha il suo carattere.

barby25LadyHawK ==*V*==



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Da: 7978Pergamena Inviato: 05/08/2002 12.47
Cara Barby....mi trovo in perfetta sintonia..........
e ti sono immensamente grata per questo arricchimento......
è proprio vero...quando si entra nel dunque della discussinone che tenta NON tanto di scoprire altarini, piuttosto a comprendere....ci si butta sulla diffensiva, attaccando e tentando di schiacciare l'innoquo cattolico incolpandolo di ogni sorta di angherie nei confronti dun falso rapporto col prossimo...... e così passiamo per presuntuosi, per insensibili, per falsi, per professori a sfottò...e chi più ne ha più ne metta......tuttavia diciamolo con serenità...spesse volte la nostra buona volontà ci fa commettere degli errori........

La pazienza e la Carità sono le prime forme visibili e tangibili del presentarsi........attenzione, non la Carità intesa quale elemosina o pietà....ma molto di più.....e che include il rispetto dell'altro, di come la pensa ecc......
Ciò non toglie che, come diceva barby, un cattolico NON può far finta di nulla...essere contro l'aborto non è una legge della Chiesa....ma è Legge di Dio che la Chiesa custodisce e tramanda.......e così per gli altri atti......Dice l'apostolo Giovanni: Non attaccatevi a dottrine diverse da quelle che NOI vi abbiamo insegnato........se un cattolico, dunque, crede nella Chiesa, allora non possono coesistere i se e i ma.....anche se li combattiamo con le discussioni, anche se cerchiamo di comprenderne i motivi, anche se ne parliamo......giustamente diceva barby:
un cattolico NON può accettare per definizione ciò che è contro l'insegnamento della Chiesa......e qui non esistono scappatoie........

L'esempio con la famiglia è sempre valido........mi pare che quando un genitore dice "no"....pur scatenandosi discussioni....non si sfugge........

Concordo pure con il dire che anche si definisce cattoliche possa presentare delle lacune....ci mancherebbe altro.....essere cattolici non vuol dire essere nati perfetti e santi...la strada è sempre in salita per tutti......Tuttavia i "se e i ma e i però"....ci portano a scegliere la strada più comoda......che alla fine è poi il contrario di tutto.......e che ci fa adorare un Dio fatto su misura...a seconda delle personali necessità.......ecco importante la citazione del Sacrimento della Confessione che, a piccoli passi, ci insegna la virtù dell'umiltà e dell'obbedienza....e non certo all'uomo, ma a Dio attraverso la Chiesa Cattolica delle quali siamo membra...ecco che ha un senso il concetto di Paolo.......

Siamo limitati....caspita se lo siamo......ma questa limitatezza si assottiglia se cominciamo a comprendere cosa vuol dire essere CATTOLICI.........

Grazie per queste riflessioni......caspita quanto ancora devo imparare......
Fraternamente e sia lodato Gesù Cristo, C.


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Da: barby25©LadyHawK Inviato: 05/08/2002 16.23
Ciao Caterina e scusa se mi sono catapultata nel vostro gruppo con la mia solita proverbiale "delicatezza" da elefante.
Utilizzo internet per imparare sia dai miei errori, che dalle discussioni che si svolgono in forum come questi. Ho sempre imparato cercando di confrontarmi con le persone. É il mio unico modo per riuscire a ragionare. Sui libri non ci riesco, sono troppo freddi e impersonali a parte la Bibbia e la storia di tanti Santi. Questo peró modo di "studiare" la vita e ricercare la Veritá che mai si potrá agganciare, ha peró degli effetti collaterali che dipendono dalle persone, dalle ideologie, da quanta capacitá si ha di porsi in discussione ma nello stesso tempo di fidarsi di chi ci dice cose che sono solo per il nostro bene (Chiesa e Parola di Dio), e ne abbiamo la conferma nella storia dell'uomo. Tutte le volte che l'uomo si é allontanato dalle stesse regole che lo compongono, ha trovato sofferenze e autodistruzione, ariditá di cuore e malvagitá.

Il mio problema principale é peró quello di arrivare subito al dunque, senza introduzioni. Per esempio qui mi sono pure dimenticata di presentarmi e di salutare il gruppo (mi chiamo barbara e ho compilato anche il profilo). A molte persone questa forma diretta di scrivere, da fastidio e magari darebbe fastidio pure a me se fossi io il lettore.

Quello che mi pare di aver imparato bazzicando questi ng, é che l'essere umano, tutto ció che fa, lo fa per amore. Il problema é che per ogni cosa c'é il rovescio della medaglia. Anche l'amore ha la sua aberrazione.
Le persone che ho conosciuto, credo abbiano fondamentalmente paura di essere respinti da Dio, perché non si sentono capaci di seguire quello che Lui ha detto. Cosí, si creano delle scuse e si fanno la loro religione di comodo, credendo che chi é cattolico pensi o sia "perfetto", forse perché ai loro occhi, solo per il fatto di avere una fede nella Chiesa Cattolica e nella Parola di Dio, é giá un avvicinamento alla Perfezione. É come se la loro anima li stesse avvisando che qualcosa nel loro ragionamento non torna, ma questo implicherebbe la responsabilitá di provare a cambiare la propria vita, e la debolezza umana non glie lo permette. All'ultimo ho proprio notato che io ero diventata un vero e proprio "nemico da abbattere", un pó come Abele lo fu per Caino.

In questo caso peró Abele aveva la sensibilitá di capire quali doni fossero graditi a Dio, giacché non pensava per sé stesso ma per Dio, e attuava di conseguenza, mentre Caino no. Io, nonostante che sappia "abbastanza" ció che é gradito a Dio, non riesco a comportarmi di conseguenza e il mio carico di responsabilitá é maggiore di tante altre persone che ignorano o che non riescono a comprendere.
Il mio scrivere, é anche un cercare di ridirezionare me stessa in modo da aver chiaro in mente cosa sia piú giusto fare e il perché, peró, chiedendo perdono a Dio per la mia immane debolezza che non mi fa essere coraggiosa nelle mie scelte pratiche."Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno". Questo perché concettualmente, si riesce ad avvicinarsi alla perfezione, ma la maggioranza delle volte, nella pratica no.

"Lo Spirito é forte ma la carne é debole".
Partendo da questo presupposto, i materialisti zittiscono i cattolici in questo modo: "É inutile che ci insegni quando nemmeno tu riesci a fare quello che dici". Cosí il cattolico, non ha piú la forza ne´il coraggio di testimoniare la Parola di Dio, perché pensandoci, SA di essere un grande peccatore e non é nemmeno sicuro che al posto del materialista lui farebbe meglio. E allora si sta zitti...io no. Voglio parlare e ragionare, pur sapendo che sono peccatrice e che probabilmente, in Paradiso ci finirá prima un materialista che io, sempre per il discorso fatto in precedenza.
Vorrei anche che chi é materialista, capisca che Dio "ha preventivato" la debolezza umana procedente dall'istinto, ma l'ha anche controbilanciata con una grande forza interiore che si deve allenare giorno per giorno.Penso che Dio, avendo concesso all'uomo il libero arbitrio, perche´voleva essere amato da lui liberamente dandogli una dignitá che é paragonabile a quella del Padre, sapeva benissimo che sarebbe stato difficile, per l'essere umano, riequilibrare queste due componenti contrapposte e che quindi da soli, non si puó pretendere di riuscire ad essere perfetti nelle azioni come i concetti ci mostrano. Ecco perché é nata la Religione Ebraica e poi la Cattolica. Ecco perché ci sono Sacramenti come la Confessione per esempio. Penso che il grande potere spirituale dell'uomo capace di trasformare il male in bene, derivi proprio da questa contrapposizione tra spirito e materia.

Mi spiace. Sono sempre prolissa in ció che scrivo.

Felice di fare la tua conoscenza Caterina. :-)

barby25LadyHawK ==*V*==



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Da: °Teofilo Inviato: 06/08/2002 0.15
Cara Barbara, mi colpisce questa tua espressione,
"il cattolico, non ha piú la forza ne´il coraggio di testimoniare la Parola di Dio, perché pensandoci, SA di essere un grande peccatore e non é nemmeno sicuro che al posto del materialista lui farebbe meglio. E allora si sta zitti...io no. Voglio parlare e ragionare, pur sapendo che sono peccatrice "


In effetti mi capita tante volte di avere dei momenti di scoramento per lo stesso motivo. Mi dico anch'io: ma cosa posso raccontare agli altri se devo ancora imparare tanto e soprattutto imparare a praticare vivendo le cose in cui credo?
Ma questa frase finale:io no. Voglio parlare e ragionare, pur sapendo che sono peccatrice " invita tutti noi a fare altrettanto: se dovessimo contare solo sulle nostre forze non potremmo muovere un dito. La fede deve smuovere noi stessi che a volte siamo più difficili da smuovere che le montagne. Se avessimo dunque fede quanto un granello di senape.........

Gesù sia lodato .


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Da: francesco2 Inviato: 06/08/2002 0.46
Pace Barby,
ti sono grato per questa ventata nuova di dialogo.
Convengo con te e Teofilo, hai messo il dito nella piaga!

Vedi io vengo dal mondo pentecostale e come ho avuto di spiegare, più che ad una conversione, ho assistito, di me stesso, diciamo ad una amplificazione della fede, per grazia di Dio l'ho rinforzata e, non dico completata, ma almeno mi sono messo nella giusta traiettoria (almeno per quanto mi riguarda!), dentro la Chiesa Cattolica.

Il tuo punto di vista è nuovo, ed essendo incentrato anche sul sesso, apre una prospettiva che secondo me dice mille verità!
Sono peccatore, cosa faccio? Posso testimoniare Dio e Gesù? Ma come posso fare?
Ecco perchè in altro luogo dicevo con Caterina che ciò che facciamo di buono è un dono di Dio, noi non siamo nulla, come ci ricordava Caterina da Siena menzionata da Cat. (scusate ma si confondono i nomi).

Siamo tutti peccatori, questo è fuori dubbio e tenbtare di uscire fuori da una certa pigrizia, dovrebbe essere una molla che per un cattolico è stimolata dai Sacramenti, ecco la Grazia in più!
Noi dobbiamo ragionare, dobbiamo parlare, dobbiamo comunicare, non è forse questo che ha fatto Gesù per tre anni?
Ha istruito gli apostoli, perchè istruissero poi il popolo, oggi la Chiesa continua su quell'onda, i preti hanno coraggio da vendere perchè la loro missione è speciale, mentre molti di noi cattolici o ce ne laviamo le mani, oppure ci tiriamo dietro scuse.

Su che cosa Gesù Cristo ha fondato la sua Chiesa? non forse su Pietro che l'aveva poi tradito? Non ha stimolato Paolo nella conversione? non si è servito anche di un traditore?

Grazie Barby, questo tuo contributo ci apre la strada ad una profonda meditazione. Siamo tutti peccatori, ma dobbiamo darci da fare lo stesso, è Gesù che semina le Grazie non noi piccoli esseri imperfetti!

Diceva il santo Francesco di Assisi; fammi strumento delle tue mani, dove c'è odio che io porti l'amore, dove è l'offesa che io porti il perdono.

Sai di cosa ti sono grato ancora? Per questa frase, tu hai scritto che:
"É inutile che ci insegni quando nemmeno tu riesci a fare quello che dici". Cosí il cattolico, non ha piú la forza ne´il coraggio di testimoniare la Parola di Dio, perché pensandoci, SA di essere un grande peccatore e non é nemmeno sicuro che al posto del materialista lui farebbe meglio. E allora si sta zitti...io no"

ed è vero! io ammutolivo! Nel cattolicesimo ho scoperto una spiritualità ed una sacralità che mi hanno contempletamente cambiato, ma mi hanno anche dato la forza di non più tacere e di cominciare a ragionare, a cercare, a capire, a parlare! Sono peccatore? E allora? Gesù in una bella Preghiera dice: < se aspetti di essere perfetto per amarmi, non mi amerai mai! > e così è anche per le nostre ricerche e per le nostre testimonianze.

Pace, pace grande, francesco e Sia lodato Gesù Cristo


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Da: barby25©LadyHawK Inviato: 06/08/2002 1.41
Bello il pensiero che hai scritto:

"ed è vero! io ammutolivo! Nel cattolicesimo ho scoperto una spiritualità ed una sacralità che mi hanno contempletamente cambiato, ma mi hanno anche dato la forza di non più tacere e di cominciare a ragionare, a cercare, a capire, a parlare! Sono peccatore? E allora? Gesù in una bella Preghiera dice: < se aspetti di essere perfetto per amarmi, non mi amerai mai! > e così è anche per le nostre ricerche e per le nostre testimonianze".

Sono d'accordo con te. Io il Vangelo l'ho conosciuto da piccola. A 15 anni ho avuto una crisi religiosa in cui fortunatamente, mi sono fermata a pensare perché "intuivo" che quel momento sarebbe stato molto delicato e che dovevo prendere una decisione molto importante circa l'esistenza di Dio e la validitá degli insegnamenti cattolici che io avevo assorbito. Non volevo essere credente per abitudine o meccanicamente. Volevo capire perché alcune persone tra cui i religiosi, la Chiesa, i miei genitori e mia nonna e miliardi di persone che nel corso della storia hanno sacrificato la loro vita per Dio, credevano in Lui e altre no. Che senso avrebbe avuto la nostra vita senza Dio, da dove veniamo, chi siamo, da dove procede l'universo ecc. ecc. Una volta che ho appurato attraverso la logica e ció che la mia anima sentiva dell'esistenza di Dio e che la Chiesa non aveva niente da guadagnare per ció che diceva, ma che spesso e volentieri era trattata a pesci in faccia dalla societá, considerando poi i miliardi di martiri che ha avuto in tutte le epoche e che ancora oggi continua ad avere, mi fidai della Chiesa Cattolica e del Vangelo, dopo di che, cercai di capire il significato di ció che alcune parti della Bibbia contenevano.

Mi é servito molto entrare in questi ng di psicologia perché attraverso di essi, sono stata spronata a ricercare dei perché che non avevo contemplato, come per esempio la differente logica mentale tra uomo e donna che regola i sensori umani atti sempre ad uno scopo ben piú nobile di ció che l'uomo é portato per effetto dell'ideologia materialista a pensare.
Gli psicologi che ho conosciuto in rete dicevano che le logica mentale tra uomo e donna non era differente, ma quando sono andata a documentarmi, la scienza ha svelato il contrario proprio attraverso dei test tecnici su centinaia di persone. Sucessivamente, capii che non era proprio la logica mentale ad essere differente, quanto il punto di partenza scelto. Gli uomini per effetto della loro natura fisica, sono portati a partire da un determinato punto e procedono seguendo la logica, le donne, da un altro. Ecco quindi spiegati molti comportamenti istintivi e la necessitá di riequilibrarli allenando lo spirito che non ha niente da spartire con la materia.

Peró, é anche vero che é necessario non avvicinarsi troppo alla tentazione. Anzi, evitarla accuratamente se non ci si sente in grado di gestirla. Non é un atto di vigliaccheria, ma ammettere a sé stessi i propri limiti e agire di intelligenza (cosa che nel virtuale non é poi cosí facile).

Tu ti chiami Francesco. S. Francesco, correggetemi se sbaglio per piacere perché l'ho letto quando ero adolescente, avendo avuto una giovinezza da ricco cavaliere, aveva anche lui come tutti un punto debole, e satana cercó di tentarlo proprio lí. Siccome una donna avvenente si era invaghito di lui questa lo tentó, denudandosi completamente. Lui nello spazio di qualche secondo, capí istantaneamente quale sarebbe stato il male minore, per l'Amore che aveva per Dio e si buttó nel roseto dalla finestra del pian terreno. Il dolore delle spine nella sua carne, lo anestetizzó dagli altri sensori corporei che la vista della donna gli avrebbero risvegliato. (E questa azione la dice lunga sulle varie dinamiche tra materia e spirito). La donna in questione, se ne scappó a gambe levate pensando di essere capitata nella casa di un pazzo. Credo che fu S. Tommaso d'Aquino ad avere detto piú o meno (correggetemi per piacere):" Se essere cristiani é essere pazzi, allora io sono pazzo. Pazzo di Dio".

..la frase non é proprio corretta ma il senso dovrebbe essere questo. Dottrinalmente sono molto ignorante e questo da un certo punto di vista ha avvantaggiato il mio ragionamento partendo solo dalla Bibbia.

barby25LadyHawK ==*V*==





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Da: 7978Pergamena Inviato: 06/08/2002 9.50
Ringrazio Francesco per essere entrato dentro il discorso e a Barby per aver detto alcune cose che sono azzeccate con il forum.....le riscrivo perchè sono molto importanti:

1- Non volevo essere credente per abitudine o meccanicamente. Volevo capire perché alcune persone tra cui i religiosi, la Chiesa, i miei genitori e mia nonna e miliardi di persone che nel corso della storia hanno sacrificato la loro vita per Dio, credevano in Lui e altre no. (....) mi fidai della Chiesa Cattolica e del Vangelo, dopo di che, cercai di capire il significato di ció che alcune parti della Bibbia contenevano. ........


rispondo:

ecco il segreto autentico e ripreso dal Papa: FIDARSI....perchè è il Cristo che si fida di noi....."mi fidai della Chiesa Cattolica.....DOPO DI CHE......cercai di capire il significato del vangelo...ecc....

Amici....è proprio questo il passo principale.....è questo il senso di ogni vocazione....

2- Gli psicologi che ho conosciuto in rete dicevano che le logica mentale tra uomo e donna non era differente......

rispondo:

e invece è differente..come poi ci ha anche spiegato barby....dal nostro canto potremo portare gli esempi di fondatrici di Congregazioni e di fondatori......ognuno ha usato la sua specifica sensibilità....Lo stesso Dio servendosi della singolarità di ogni individuo RISPETTA queste differenze.....Si era s.Francesco che diceva su per giù.... " Se Dio non mi tenesse la mano sulla testa, sarei tra i più grandi puttanieri....>...Francesco aveva bisogno ogni istante della sua vita di sentirsi vicino con Dio, perchè conoscendo la sua fragilità umana, sapeva che avrebbe finito col cedere....era stato un gran donnaiolo......e achi glielo ricordava lui rispondeva della misericordia di Dio che lo aveva trasformato, ma che era cosciente della sua fragilità......Quante chiacchiere sono nate per la sua amicizia con s.Chiara.......Chiara amava Francesco, ma di un amore che lo aveva affascinata dal lato più sensibile e NON carnale.....ecco una evidente differenza fra i due sessi......

Diciamolo onestamente.....è proprio questa differenza che caratterizza i due sessi.....l'uomo è l'eterno cacciatore in tutti i sensi.....la donna può anche professare la prostituzione perchè riesce ad usare quegli istinti senza farsi coinvolgere...la sua sensibilità è molto più forte e caratteriale......l'uomo è un debole per natura...soltanto il Cristo, e prima Dio con Mosè, o Abramo....sono riusciti a trarre dall'uomo quel "qualcosa" che supera ogni istinto......un conto è combattere per un casato, per una guerra a difesa di patria o territori...un conto è diventare un martire per Qualcuno che NON si vede.......

Ciò che unisce queste due identità, completamente diverse....è il Cristo....e tra Francesco e Chiara abbiamo un esempio forte!

Ma non dimentichiamo l'altra Coppia per eccellenza: Maria e Giuseppe.....si stenta a credere che i due NON abbiano avuto rapporti sessuali dopo la nascita di Gesù.....c'è chi lo ritiene inamissibile perchè Dio benedice invece il matrimonio.....c'è chi lo ritiene assurdo che i due non abbiano risposto a degli istinti dormendo insieme di notte......Tuttavia ecco che non si va oltre la sfera umana e i sensori carnali......Maria e Giuseppe, invece, ci hanno aperto una nuova strada sul concetto dell'astinenza...e del controllo delle emozioni.....a favore di cosa? di Gesù Cristo.......che da uomo ha insegnato una discrezione ed un atteggiamento fuori dalla norma...in tre anni non si è "fidanzato", non ha giustificato il sesso (leggasi la Maddalena) ritenendolo un male minore...dal momento che il suo astenersi dipende da entrambi..."chi è senza peccato scagli la prima pietra".....e non era forse riferito a quelle stesse persone che volendosi fare giustizieri di Dio di giorno, la notte magari andavano a trovarla?

Giù la maschera.......!!!! Dice ancora giustamente Barby:Peró, é anche vero che é necessario non avvicinarsi troppo alla tentazione. Anzi, evitarla accuratamente se non ci si sente in grado di gestirla. Non é un atto di vigliaccheria, ma ammettere a sé stessi i propri limiti e agire di intelligenza (cosa che nel virtuale non é poi cosí facile). .......

Ecco il segreto...sfuggire alle tentazioni attraverso che cosa? attraverso la preghiera.........altrimenti non abbiamo scampo...."evitarla se non ci si sente in grado di gestirla".....ecco il fatidico esame di coscienza....il mio confessore mi suggerisce sempre di farlo attraverso uno specchio....si di guardarmi in faccia......Ammettere i propri limiti è il SOLCO DELL'UMILTA'.....attraverso la quale possiamo poi gestire meglio la fede da testimoniare.....con la dovuta Carità...senza la quale a nulla varrebbero tutti gli altri doni e virtù.......

Nel segno del peccato resteremo fino alla morte....anche se agiamo da santi...non siamo esenti da ricadere continuamente...ecco perchè bisogna fidarsi della Chiesa senza alcun "se o ma o però".......su noi stessi dobbiamo mettere questi appigli, ma non sulla cattolicità della Chiesa.

Ma tanto ancora c'è da dire....questo è solo il mio piccolo e misero punto di vista...... lascio i tasti a voi.....

Sia Lodato Gesù Cristo.....





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Da: barby25©LadyHawK Inviato: 06/08/2002 12.43
Ci sará ancora tanto da dire ma per il momento, nel tuo intervento c'é da meditare per almeno una vita.

Per niente facile quello che hai detto, ma giusto e bellissimo :-)

barby25LadyHawK ==*V*==


continua............

Caterina63
00martedì 1 settembre 2009 12:23
Da: cristianocattolico Inviato: 07/08/2002 11.16
Pace a tutti noi fratelli in Cristo,
nella sezione testimonianze ho inserito la mia personale testimonianza, vi prego di leggerla, è molto lunga, non annoiatevi, magari stampatela off-line si legge più serenamente. In passato non avevo mai fatto una testimonianza pubblica, ora è giunto il momento di testimoniare il mio amore per Cristo.

Alleluja, Gloria d Dio
Salvatore



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Da: 7978Pergamena Inviato: 07/08/2002 11.52
Caro Salvatore......
non ci può annoiare delle testimonianze degli altri...quando poi sono ricche di capitomboli....eheheheh......

Io sono approdata ad una maturazione della fede grazie alla vita dei santi.......ecco perchè il Papa insiste tanto sul propagandare le loro testimonianze.....ecco il motivo per cui ha fatto tanti santi e beati nel suo pontificato......chi ha pensato bene di criticarlo, non vi ha visto questa prospettiva della testimonianza......però siamo sempre propensi alle testimonianze distorte che ci offrono i politicanti.....buffo vero? e magari non ci accorgiamo che il vicino di casa ha vissuto una vita piena di prodigi............
Certamente abbiamo bisogno anche di un Che Chevara......ma non soltanto di miti che si sono esposti per cose che appartengono al mondo...abbiamo bisogno anche del sacro...di coloro che si sono esposti per il Cristo.....e che l'hanno fatto anche perchè noi potessimo comprendere......

Fraternamente,C.


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Da: 7978Pergamena Inviato: 28/01/2006 12.29
Ratzinger e la Provvidenza
Perchè per un credente l'elezione di Ratzinger a successore di Giovanni Paolo II è un disegno provvidenziale


In un articolo della rivista dei gesuiti spagnoli Sal terrae è detto che i divorziati possono ricevere la comunione (anche se il sinodo dei vescovi dello scorso ottobre ha ribadito il divieto), e che la Chiesa deve essere aperta verso gli omosessuali. In dicembre, negli Usa, il mensile America – redatto in gran parte da gesuiti – aveva scatenato una tempesta mettendo in vendita, come gadget, una statuina della Madonna avvolta in un preservativo. Non sarebbe corretto giudicare la Compagnia di Gesù dai due fatti (Civiltà Cattolica, per esempio, è stata dura sui Pacs per le copie di fatto).

Ma le posizioni di influenti ambienti della Compagnia in Spagna e negli Usa – e non solo – su delicate questioni morali fanno ricordare queste angosciate, ma lucide e ferme, osservazioni e affermazioni di Paolo VI a Jean Guitton, e da questi riportate nel libro Paolo VI segreto: «Ciò che mi colpisce quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa».

Sono parole che fotografavano, anticipandole, le aspre dicotomie del mondo cattolico durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Perché una parte di quel mondo plaudiva alla umanità del papa polacco, alla sua sensibilità per i temi della pace, della difesa dei deboli della terra, della sua denuncia delle degenerazioni del capitalismo. Ma si mostrava addolorata – e spesso indignata – per la lucida fermezza di Giovanni Paolo II nell’affermare i valori tradizionali relativi alla difesa della vita sin dall’embrione; al ruolo della donna nell’ordine naturale; alla natura, funzione e limiti della sessualità; ai limiti invalicabili della scienza al cospetto della natura e dei fini dell’uomo; al valore permanente – teologico e rituale – dei quattro “novissimi” (morte, giudizio, inferno, paradiso), e ai “precetti” della Chiesa, tra i quali la confessione e l’eucaristia almeno una volta l’anno; al valore altissimo da lui attribuito alla religiosità popolare. Queste posizioni del Papa polacco hanno portato molti cattolici ad augurarsi – e forse a pregare – che Joseph Ratzinger non venisse eletto suo successore, conoscendo la totale sintonia che tra i due vi era sulle questioni ricordate. Avversione che, ne siamo certi, troverà un nuovo forte catalizzatore nella prima enciclica di Papa Ratzinger per i suoi contenuti, ispirati alla tradizione, in materia di amore divino e umano, che contrastano radicalmente col dominante pensiero laicista in materia.

Pensiero che dove tanta parte del suo successo nel nostro tempo anche perché si imbatte, e strumentalizza – come osservava Henri De Lubac, il grande teologo gesuita ordinato cardinale da Paolo VI – in «un cristianesimo sempre più minorato, ridotto ad un teismo sempre più vago e impotente»; che tenta di giustificare le sue debolezze di fronte al “progresso” con la volontà di redimerlo. Ma in sostanza per la voglia di annullarsi in esso in nome della libertà, e per goderne tutti i frutti, compresi quelli avvelenati. Un cristianesimo che finisce per accettare – come affermava il cardinale Ratzinger in Chiesa, ecumenismo e politica – una «pedagogia della libertà» fondata sulla «educazione alla ribellione a tutti i valori dati, la liberazione illimitata dell’uomo che progetta se stesso “creativamente” […] Non è stabilito che cosa egli sia», aggiungeva Ratzinger, «e come debba essere. Bisogna riscoprire l’essere umano dal nulla di una libertà vuota». Che non è più soltanto «emancipazione dalla tradizione e dall’autorità, ma emancipazione anche dall’idea di creazione dell’uomo […] Così che proprio questa libertà appare subito al tempo stesso come l’inferno; essere liberi significa essere dannati (il riferimento è a Sartre, ndr) essere in un vuoto senza senso e senza luce».

Di fronte a certi fatti, è dunque difficile per un credente non vedere i segni di un disegno provvidenziale nella elezione di Joseph Ratzinger a successore di Giovanni Paolo II nella guida della Chiesa, una parte della quale, infatti, sembra ancora immersa nel clima che portava Paolo VI a dire il 29 giugno 1972: «Credevamo che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole e tempeste, e di buio, e di ricerca e di incertezza, si fa fatica a dare la gioia della comunione».

Nicola Guiso da L'Indipendente 24 gennaio 2006








<< Ricordo, in particolare, l'allora giovanissimo professor Ratzinger. Accompagnava al Concilio il cardinale Joseph Frings, arcivescovo di Colonia, in qualità di esperto di teologia. Fu successivamente nominato arcivescovo di Monaco da papa Paolo VI, che lo creò cardinale, e partecipò al Conclave che mi affidò il ministero petrino. Quando morì il cardinale Franjo Seper, gli chiesi di succedergli nell'incarico di prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Rendo grazie a Dio per la presenza e l'aiuto del cardinale Ratzinger, che è un amico fidato. >>
(Giovanni Paolo II, "Alzatevi, andiamo!", Mondadori 2004)






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